Dicembre 21, 2024

174 thoughts on “LA CAMERA ACCANTO 10° appuntamento

  1. Vivo in una zona altamente sismica e il terremoto è la cosa che temo di più in assoluto.
    Lasciate pensieri e considerazioni, se ne avete voglia…

    Ma soprattutto: cosa potremmo fare per renderci utile? Se avete notizie e/o idee in tal senso vi prego di riportarle qui.

  2. Ecco qualche numero utile:
    – Protezione Civile della Regione Abruzzo: Numeri verdi 800861016 e 800860146
    – Il centralino della Protezione civile nazionale: 06 68201

  3. cari amici mi unisco all’abbraccio alla popolazione dell’Abruzzo per la tragedia che li ha colpiti,perdere la vita,ma anche la propria casa,trovarsi all’improvviso soli e disperati.Io mi auguro che oggi si debba assistere sempre meno a tali tragedie,perchè è vero che i terremoti non si possono prevenire ,ma si potrebbe fare maggiore attenzione a come si costruiscono le abitazioni e alla sicurezza dei cittadini.
    un pensiero di dolore alle vittime e una preghiera per tutti.

  4. Anche io mi unisco al pensiero di Francesca e degli altri per le vittime del sisma in Abruzzo… purtroppo la natura si iprende ciò che è suo, gli spazi che spesso le neghiamo o non vogliamo vedere.
    Al di là di tutto. Che cada la chiesa del Settecento è fisiologico, che se ne venga giù un ospedale di cemento armato un po’ meno.
    Una preghiera per le vittime, per chi resta, per chi scava ancora, per chi spera ancora. Per chi ricostruirà. Per chi sarà reso migliore dalla tragedia, per chi a causa di questo rifletterà.

  5. Stanotte io il terremoto l’ho sentito forte e chiaro, mi sono svegliata che il letto ondeggiava, figuriamoci che dev’essere stato laggiù.
    Credo che tutti noi vorremmo fare qualcosa ma in concreto non sapremmo cosa fare se non andare a scavare con le nostre mani in cerca di vite da salvare, ma pare che per fare questo bisogna essere comunque altamente specializzati…
    Ho preso il numero della Protezione Civile a cui rivolgersi in caso di volontariato: 06-68021
    Se qualcuno ha i requisiti richiesti, può essere utile.
    Intanto mi posta un amico dicendo che serve sangue, specialmente 0 Negativo.
    Col cuore, siamo tutti con loro.

  6. Ora come ora la priorità va ai soccorsi. Poi, però, che non accada come sempre è avvenuto in questi casi, e cioé che si speculi sul dolore di persone rimaste con niente e che la ricostruzione venga fatta con quei criteri di antisismicità che limitano notevolmente gli effetti dei terremoti.
    Purtroppo l’esperienza insegna (da Belice all’Irpinia) che si solleva un poverone per sei-sette mesi e poi si dimentica tutto, fino alla prossima catastrofe.
    Quindi concordo con francesca giulia e con Maria Lucia Riccioli.

  7. Protezione Civile » Annunci, 06 Aprile 2009 alle 14:45:25
    Dove rivolgersi per offrire aiuto, sangue o cibo
    fonte: ANSA
    Appello dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) di Pescara a tutti i volontari di Pescara e provincia, a contribuire nei limiti delle loro possibilità ad aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. Le associazioni di volontariato o i singoli volontari interessati a mettersi a disposizione per l’emergenza terremoto che ha colpito l’Abruzzo possono contattare il Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, telefonando allo 085 2057631.
    Chiunque fosse invece interessato a donare sangue, può farlo recandosi o presso il Centro Trasfusionale dell’ospedale Santo Spirito di Pescara, via Fonte Romana n. 8 (ingresso pronto soccorso), o presso il centro raccolta sangue Avis Pescara, corso Vittorio Emanuele II n.10.
    Chiunque voglia donare del cibo per le popolazioni colpite, infine, può portare i generi di prima necessità presso il Banco Alimentare dell’Abruzzo, in via Celestino V: il Banco Alimentare, mediante la sua rete di enti e associazioni convenzionati nell’Aquilano, ha già iniziato ad inviare i prodotti nelle zone colpite dal terremoto.

  8. Ecco i riferimenti del Banco
    Associazione Banco Alimentare Abruzzo – Onlus
    Via Celestino V 4 – 65129 Pescara (PE)
    Tel. 085-43.13.975

    mail segreteria@abruzzo. bancoalimentare. it

  9. Elenco degli ambulatori nel Lazio dove si puiò donare il sangue.
    —-
    Policlinico Umberto I; ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli; ospedale Sandro Pertini; Policlinico Tor Vergata; ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli; ospedale Delfino Parodi Colleferro; San Giovanni Addolorata; Cto; ospedale S. Eugenio; ospedale civile di Velletri; ospedale civile di Frascati; ospedale civile di Anzio/Nettuno; San Camillo Forlanini; ospedale Grassi di Ostia; ospedale Pediatrico Bambino Gesù; I.F.O; San Filippo Neri; ospedale S. Andrea; ospedale San Pietro FBF; ospedale S. Spirito; ospedale civile San Paolo di Civitavecchia; policlinico Gemelli; ospedale degli Infermi di Viterbo; ospedale Civile di Rieti; centro trasfusionale di Frosinone; ospedale S.S. Trinità di Sora; ospedale S.M. Goretti di Latina; presidio ospedaliero di Formia
    Fonte: La Repubblica

  10. Mediafriends, l’onlus di Mediaset, ha aperto un conto corrente per dare il proprio contributo per i terremotati dell’Abruzzo. Il conto corrente è intestato a Mediafriends, la causale è “emergenza terremoto Abruzzo“.
    Il beneficiario è Mediafriends, codice Iban: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387

  11. ho sentito una “schicchera” a roma. mi sono svegliato e ho detto “da qualche parte sono cazzi amari”. e ho acceso la tv. l’aquila tornerà a volare

  12. A commentare una sciagura si rischia di dire sempre le stesse cose. Brava Simonuccia che posta numeri e indirizzi utili. Diamo tutti un contributo mettendo mani al portafoglio. C’è bisogno anche di alloggi, chi abita nelle vicinanze e ha una casa libera, la metta a disposizione. Ricordiamoci che il terremoto può capitare a tutti

  13. Se qualcun altro di voi avesse ulteriori notizie e segnalazioni utili vi prego di postarle qui.
    (Stessa cosa dicasi per eventuali considerazioni).
    Grazie mille.

  14. Riporto l’articolo che è presente sul mio blog, perchè penso che anche questa tragedia sia caratterizzata da nostre colpe, o almeno io mi sento in colpa.

    Questa volta su Letteratitudine un doloroso fatto di cronaca, di drammatica attualità: il terremoto in Abruzzo, ma, allo stesso link, c’è anche un ricordo di Giulio Einaudi.

    Come era prevedibile e del tutto naturale sono numerosi i blog dove si parla del terremoto in Abruzzo:
    rossi orizzonti si augura che, come invece accaduto in passato, non ci sia chi specula su questa tragedia;
    Beppe Iannozzi invece lancia un appello per posti letto e polemizza sul fatto che le vittime avrebbero potuto essere evitate;
    Cristina Bove parla invece della scossa.
    .-.-.-.-.-.-.-.-.-

    Personalmente non ne parlerò in modo particolareggiato, perché non ho nulla da aggiungere a quanto detto dagli altri. La tragedia c’è, è visibile, anzi è mostrata sui teleschermi; è una devastazione, quasi che la città e i paesi limitrofi fossero stati colpiti da un bombardamento a tappeto.
    C’è gente che ha perso tutto, anche la fiducia nel futuro, ma ci sono tanti, purtroppo, che hanno perso la vita, storie di esseri umani come noi, con i loro affetti, i sogni, i desideri, tutto troncato in pochi secondi, sepolti vivi dai crolli provocati sì dall’onda sismica, ma in cui non è poca la presenza di un’incapacità congenita di rendere possibile la convivenza con gli eventi naturali. Le case vecchie sono state spazzate via, ma i condomini più recenti che si sono sbriciolati per effetto della scossa, forte, ma non fortissima, dimostra che sono stati edificati in dispregio dei principi costruttivi antisismici. E’ una storia che si ripete e purtroppo sempre tragicamente.
    Penso a quegli almeno 50.000 che sono rimasti senza casa, alla vita che dovranno affrontare nelle baracche in attesa di una nuova abitazione in muratura, al prossimo inverno, freddo come sempre è da quelle parti, allo sconforto che inevitabilmente li attanaglierà, a un periodo che per loro sarà forse peggio di queste ore, e allora mi chiedo: perché? Perché non si è costruito come si doveva? Perché, passati i clamori dei primi mesi che seguiranno, finiremo con il dimenticarci di loro?
    E, purtroppo, non trovo risposte se non una: perché siamo fatti così, noi come loro.

  15. Io sono lontana. L’unico aiuto concreto che posso dare è un’ offerta tramite bonifico come indicato dalla tv ed anche in questo blog.
    Questi eventi, oltre alla scia di dolore che provocano, fanno sempre riflettere sulla nostra precarietà.
    Non sarebbe ora di proteggerci vicendevolmente (anzichè farci la guerra) e, come diceva anche Renzo, cercare di difenderci dagli imprevedibili assalti di quel nemico che a volte si dimostra essere la natura stessa?
    Giovanna

  16. Un amico della Caritas mi prega di farvi sapere che: la Caritas diocesana di Roma ha istituito un fondo di solidarietà e sta promuovendo una colletta per fronteggiare la prima fase di emergenza. Lo comunica l’ente religioso annunciando interventi in collaborazione con le chiese locali, in coordinamento con la rete delle Caritas.
    È possibile contribuire alla colletta di solidarietà:
    • Versamenti c/c postale ‐ numero di conto corrente postale 82881004 (IBAN:
    IT77K0760103200000082881004) intestato a CARITAS DIOCESANA DI ROMA, specificando nella
    causale “Terremoto Abruzzo ”
    • Bonifico bancario ‐ IBAN: IT13R0306905032000009188568, specificando nella causale “Terremoto
    Abruzzo”.

    ———-
    Per chi vuole rendersi utile anche in altro modo:
    Caritas Diocesana
    Piazza S. Giovanni in Laterano 6/A – 00184 Roma
    tel. 06.69886.417 fax 06.69886.381
    ufficio.stampa@caritasroma.it
    http://www.caritasroma.it

  17. Una tragedia che lascia poche parole e tanta amarezza… Spero si riesca a salvare quante più persone possibili.
    Girano molti recapiti nei vari siti, blog e quanto altro. Anche su FB, che devo dire, in questi momenti è un portavoce immediato di solidarietà e vicinanza… riporto quanto letto su Fb tramite amici:

    “abbiamo bisogno di posti letto…chiunque avesse una struttura alberghiera o similare in Abruzzo (costa, collina) chiamate 0854308309”

  18. Sto scegliendo una delle organizzazioni da sostenere. Contribuirò con un bonifico bancario.
    Come ha detto Salvo: diamo tutti un contributo mettendo mani al portafoglio.

  19. Purtroppo un giovane amico ha perso tutta la famiglia a Onna (lui si è salvato perché era rientrato a Firenze la domenica sera). Maggiormente mi indigno a vedere che i soccorritori, per quanto bravi e volonterosi, debbano affrontare una lotta impari con cumuli di macerie. E’ possibile che nel 2009, in un paese a forte rischio sismico, si mettano in opera negli eventi eccezionali, i soliti mezzi ordinari di lavoro? Questa è la mia idea: si studino una buona volta mezzi speciali, la tecnica odierna li consente; esempio: gru con benne particolari di sollevamento, in grado di spostare macerie senza schiacciare i sepolti, o con potenti magneti per le strutture in ferro/cemento armato, nastri trasportatori cingolati per lo sgombero delle pietre ecc. Questi marchingegni esistono già, a livello di cave fluviali e acciaierie, e sono intrasportabili. Qualcuno li studi in scala appropriata e li realizzi, per favore.

  20. sono d’accordo,diamo dei contributi,ma resta la rabbia di pensare che forse quegli edifici se fossero stati costruiti con maggiori criteri antisismici avrebbero lasciato qualche persona in più in vita.Mi viene da pensare che nonostante la natura sia assolutamente imprevedibile,gli anni 80 del terribile terremoto in Campania non hanno lasciato una coscienza civile negli italiani tanto grande da fare maggiore attenzione alle costruzioni degli edifici,sono passati 29 anni…..io sò che ci sono ancora persone che aspettano la casa.Spero che gli abitanti dell’Abruzzo siano più fortunati.
    Mi dispiace per Gianmario e il suo giovane amico,non riesco a trovare parole.

  21. Il Gruppo Espresso – che ha deciso di partecipare con un proprio contibuto di 100mila euro – apre una sottoscrizione per gli aiuti alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto.

    Il quotidiano d’Abruzzo “il Centro” di concerto con il gruppo editoriale Finegil-Repubblica-L’Espresso e con le Casse di risparmio dell’Aquila – Carispaq, di Pescara – Caripe e di Teramo – Tercas lancia una sottoscrizione popolare per aiutare le famiglie aquilane sconvolte dal tremendo sisma del 6 aprile.

    Chiunque volesse contribuire con una somma in denaro può farlo utilizzando i numeri di conto corrente sotto elencati:
    *
    Banca CARISPAQ SPA
    “Vittime terremoto L’Aquila”
    Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762
    *
    Banca CARIPE SPA
    “Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo”
    Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468
    presso Banca Caripe Spa Sede Pescara
    Corso Vittorio Emanuele 102/104 – Pescara.
    *
    Banca TERCAS SPA
    “Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo”
    Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65
    presso Banca Tercas Spa Sede Teramo
    corso San Giorgio 36 – Teramo. (06 aprile 2009)

  22. Dicono che le maggiori gioie e i peggiori lutti perdano la loro intensità in otto giorni. Così non è per i terremoti, che lasciano le loro cicatrici nella terra e negli animi per anni.
    E’ normale, umano, che a ogni tragedia seguano aspre polemiche: ci si accanisce contro soccorsi tardivi, appelli inascoltati, case costruite sul niente.
    Eppure fino al giorno prima si era convissuto tranquillamente con quelle carenze.
    Il fatto è che prendersela con il destino, con il caso, è per l’uomo insopportabile. Essere vittima della casualità è essere vittima due volte.
    Per questo, passati gli istanti più strazianti dei primi giorni, ammorbidito lo choc e lo stupore, si alzerà lo sciame post sismico della ricerca di cause e di colpe, come se all’origine di ogni male debba esserci quel peccato originale che è l’azione dell’uomo.
    Questa flagellazione collettiva non aiuta la ricostruzione, è solo lo strappo di capelli che segue un dolore senza ragione.

  23. Il terremoto è un evento che non possiamo impedire, però possiamo tener conto del fatto che in certe zone è più probabile (l’Abruzzo è notoriamente zona ad alta sismicità). E’ evidente, quindi, che se ne possono limitare gli effetti su cose e persone, costruendo abitazioni strutturate con accorgimenti che attenuino l’onda d’urto e che non siano suscettibili, per loro stessa natura, di aggiungere disastro al disastro. Al riguardo il Giappone docet. Sono d’accordo che nei prossimi sei mesi si faranno tante parole, ma poi alla fine non cambierà nulla, il che mi fa pensare che non solo la Sicilia, ma tutta l’Italia sia un paese di Gattopardi.

  24. hai ragione gianfranco,ma io continuo a pensarla come renzo e ad aver poca fiducia nella buona fede e capacità di chi dovrebbe fare le cose nell’interesse della gente,basti guardare a paesi più evoluti e civili del nostro che sulla prevenzione e il limitare gli effetti disastrosi delle calamità naturali investono tempo e soldi, a noi poi ci salva sempre questa immagine di grande solidarietà,ma prima…?
    buonagiornata a tutti

  25. Anzitutto, ecco i numeri utili e tutte le info IN COSTANTE AGGIORNAMENTO:

    ———————————————————————————
    – Protezione civile della regione Abruzzo: 800 861 016 e 800 860 146

    – Centralino nazionale della Protezione Civile: 06 68 201

    – Numero verde per le emergenze della Protezione Civile: 800 555

    Per offrire aiuto e collaborazione potete rivolgervi ai Centri di Servizio per il Volontariato dell’Abruzzo, per maggiori informazioni le associazioni di volontariato o i singoli cittadini possono contattare il Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara al numero 085 20 57 631.
    ——————————————————————————————–
    Emergenza sangue:

    C’è bisogno di sangue e l’Abruzzo si sta appoggiando all’Avis del Lazio, dove si cerca URGENTEMENTE SANGUE 0 RH NEGATIVO. Chiamate il numero 06 49 13 40.
    —————————————-
    Serve sangue per le trasfusioni al Dipartimento di Medicina Trasfusionale presso l’ospedale “Spirito Santo” Via Fonte Romana 8 – 65124 Pescara. Telefono 085425268. Recatevi anche presso il centro raccolta sangue dell’Avis di Pescara in Corso Vittorio Emanuele II n° 10.
    ——————————————–
    Consultate il sito dell’AVIS per sapere qual’è il centro più vicino a voi e andate a donare quanto prima. Nel caso il sito dell’AVIS fosse irraggiungibile questo è il numero verde a cui chiedere informazioni: 800 261 580.
    ————————————————-
    La Croce Rossa Italiana sta creando una lista di disponibili per donare il sangue: serve conoscere Nome, Cognome, Gruppo sanguigno, telefono ed eventualmente l’e-mail. Comunicare la disponibilità via e-mail a stefano.fossati@criroma.org ; via fax al n° 06.65741171 oppure telefonando ai numeri: 06.5875274 – 06.5875320.
    ————————————————–
    Emergenza sfollati:

    Per aiutare chi è rimasto senza casa bisogna dare una mano alla Croce Rossa, alla Caritas Italia, alla Caritas diocesana di Roma, alla Caritas Ambrosiana della diocesi di Milano e alla Onlus Mediafriends:

    Per la Croce Rossa Italiana:

    – Versamento su c/c bancario n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro- Filiale di Roma Bissolati – Tesoreria, via San Nicola da Tolentino 67, Roma intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 – 00187 Roma. Codice IBAN: IT66C0100503382000000218020, Causale “Pro Terremoto Abruzzo”

    – Versamento su c/c postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 – 00187 Roma. Codice IBAN: IT24X0760103200000000300004. Causale “Pro Terremoto Abruzzo”.

    – E’ anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della Croce Rossa Italiana all’indirizzo: http://www.cri.it/donazioni.html.
    Per la Caritas Italia:

    – Versamento su c/c postale n. 347013 intestato a Caritas Italiana con causale “Terremoto Abruzzo”

    – Versamento con Bonifico Bancario tramite Unicredit Banca, codice IBAN: IT38K0300205206000401120727)

    – Tramite donazioni con carta di credito telefonando allo 06 66 17 70 01
    Per la Caritas diocesana di Roma:

    – Versamento su c/c postale n. 82881004 intestato a Caritas diocesana di Roma, da specificare nella Causale: “Terremoto Abruzzo”.

    – Versamento con Bonifico Bancario, codice IBAN: IT13R0306905032000009188568 , da specificare nella Causale: “Terremoto Abruzzo”.
    —————————————————————-
    Per la Caritas Ambrosiana della Diocesi di Milano:

    – Versamento con Bonifico Bancario sul c/c bancario n. 578 intestato a Caritas Ambrosiana ONLUS presso l’Agenzia 1 di MIlano del Credito Artigiano codice IBAN: IT16P0351201602000000000578, CIN P, ABI 03512, CAB 01602

    – Versamento su c/c postale n. 13576228 intestato a Caritas Ambrosiana ONLUS con causale “Pro Terremoto Abruzzo”.

    – Donazione con Carta di Credito chiamando il numero 02 76 037 324.

    – Se non siete in Abruzzo rivolgetevi alla sede della Croce Rossa della vostra città, alle sedi della Caritas che hanno già attivato raccolte di beni e alle sedi della Misericordia e delle associazioni di volontariato diffuse sul territorio nazionale.

    – E’stata organizzata una raccolta di materiale per i terremotati. Il primo camion della Caritas diretto in Abruzzo partirà domani 7 Aprile da Salerno. Chi volesse contribuire può contattare i numeri 340 7306064 (Riccardo), 340 3437677 (Antonio), 340 2683584 (Marzio). Serve scatolame, acqua, cibo, tende, coperte, materiale per bambini, latte in polvere, alimenti non deperibili, indumenti, pannolini.

    – Il IV Municipio di Roma ha organizzato diversi centri di raccolta di generi alimentari. Sarà possibile consegnare i generi alimentari presso la sede del Municipio in via Monte Rocchetta 10/14 nei seguenti giorni e orari: Oggi fino alle 20:30, Martedì, Mercoledì, Giovedì dalle h. 9:00 alle h. 20:30; Venerdì dalle h. 9:00 alle 12:00.

    – La Caritas Ambrosiana che fa capo alla Diocesi di Milano ha avviato una raccolta diretta di denaro presso l’Ufficio raccolta fondi di via San Bernardino 4 a Milano (orari dal lunedì al giovedì dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:30; il venerdì dalle 9:30 alle 12:30).

    – Per la Regione Lombardia potete scrivere all’indirizzo salaoperativa@protezionecivile.regione.lombardia.it per sapere quali beni donare e conoscere le modalità di raccolta e di spedizione.

    Per offrire posti letto:

    Se avete disponibilità di case o posti letto mettetevi in contatto con la Protezione Civile per lasciare i vostri recapiti.
    ——————————————-
    La rete degli studenti universitari e l’UDU, Unione degli Universitari hanno aperto uno Sportello per Sfollati dove raccolgono le disponibilità ad ospitare gli sfollati. Lo Sportello Sfollati comunicherà alla Protezione Civile tutti i dati raccolti. Per segnalare la disponibilità di case e posti letto contattate via mail l’udu: organizzazione@udu.it e chiamate il numero 06 43 11 763.

  26. Posto anche le email e i numeri di telefono di chi si è reso disponibile ad aiutare materialmente e ad ospitare gli sfollati in vari blog e siti :
    ————–
    – Camper messo a disposizione da Enrico loveenricovalbonesi@gmail.com per chi volesse prendere il mo camper dormire questa notte nelle zone colpite dal sisma . mi contatti al 3294167403 per vederlo http://www.antigravity.it/camper.htm

    – Offerta di disponibilità: ho un furgone di viveri e coperte.. posso caricare altro e partire il prima possibile da Roma…
    fatemi sapere a questo indirizzo ya.mittendorff@gmail.com

    – Sono di Pescara. E’ possibile dare un aiuto? A chi devo rivolgermi..Fatemi sapere. Il mio numero di cellurare è 3483040201 la mail è christiandemassis@yahoo.it

    – abito a Campagnano di Roma, metto a disposizione la mia casa per l’ospitalita’ a 2-3 persone colpite dal sisma. se posso essere utile contattatemi. Chiara, 3477065999

    – Non ho nessuna esperienza, ma forza d’animo,coraggio, dispiacere e voglia di aiutare.
    CHIAMATEMI 338/1804692 oppure scrivetemi. filomena78@hotmail.com
    in questo momento tutto può aspettare…ma non chi ha bisogno di aiuto.

    – Buongiorno,
    siamo una famiglia di piccoli commercianti della provincia catanese. Abbiamo la possibilità di ospitare fino a 15 fratelli e sorelle che hanno purtroppo vissuto l’esperienza del terremoto al centro Italia. Occorrerebbero solo dei sacchi a pelo. La casa è abbastanza grande e distribuita su tre piani per garantire quanto meno un primo sollievo per questi poverini.
    A chi possiamo inoltrare la nostra disponibilità di aiuto?
    Grazie Famiglia Messina, Scordia – CT
    3476529121

    – Ho 3 posti letto disponibili a casa mia, abito a roma, zona
    casalpalocco, do la mia disponibilità ad ospitare chi ne avesse bisogno.
    Claudia Sassoli 331-7920579

    – Dalla calabria mi metto a disposizione..posso partire anche subito..con chi mi dovrei mettere in contatto..?per il resto posso ospitare qui in calabria..fino a 4 persone…grazie attendo info ciposalvamatteo@hotmail.it

    – Sono una mamma e purtroppo abito lontana ma se ci fosse bisogno di
    ospitare anche dei bimbi soli io offro la mia disponibilità. Per quanto
    riguarda vestiti o altro resto disponibile, se avessi potuto muovermi
    l’avrei fatto anche sul luogo ma ho due bimbe piccole da accudire.
    Claudia Colma
    via Carmelitani 14B
    26013 Crema /CR) a tutti buon lavoro
    Claudia Colma
    claudiacolma@tiscali.it

    -Siamo un gruppo di colleghi del rotaract di Lucera.
    Siamo pronti in qualunque momento a partire alla volta de L’Aquila con una macchina piena di coperte e vestiti per le prime necessità.
    Attendo solo il via di qualcuno…
    A disposizione amici abruzzesi
    Francesco Turriani
    mrdual@hotmail.com

    – Sono disponibile da subito (dalla provincia di Firenze) per dare qualsiasi tipo di assistenza nelle zone terremotate. Ho 43 anni, sono elettricista civile, ho parecchia esperienza in campo speleologico.
    Gruppo sanguigno RH 0+
    Posso essere autosufficiente al 100%.
    Rimango in attesa in caso di bisogno.

    – sono una ragazza di 26 anni e volevo dimostrare la mia solidarietà per le vittime del terremoto dell’Aquila.
    Io abito a Salerno e sono disposta ad ospitare qualche persona rimasta senza casa, che nn sa dove passare la notte, gli pagherei anche il viaggio per raggiungere Salerno.
    Ho sentito che serve sangue, posso donarlo anche da Salerno??? Solidali per questa grande tragedia, ti saluto.
    Angela angelalapolla@libero.it

    – Sono proprietaria di una casa in provincia di Chieti a 120 km dall’Aquila ,posso mettere a disposizioni la mia casa per chi ne avesse bisogno. La casa e di mq 35 con 4 posti letto vivibilissima se ne aveste bisogno conttattatemi sulla mia E-mail temeca@tiscalinet.it

    – Se servono dei posti letto, io posso offrirne due o tre a casa mia a Rimini.
    Non e’ molto grande, ma mi sposto sul divano letto e lascio una camera matrimoniale.
    Se serve contatattatemi a gianluca_bissaro@yahoo.it. Gianluca

    – Buon giorno, mi rendo disponibile a inviare vestiti o generi alimentari. Ditemi come posso e soprattutto a chi inviare ciò che necessita. Il mio indirizzo email è fiordimirtillo@gmail.com

    – Sono di Firenze e potrei ospitare nella mia modesta casa di campagna una famiglia di persone sfollate.
    Se qualcuno e’ a conoscenza di un canale organizzativo che puo’ mettermi in contatto con qualcuno da aiutare mi scriva alla mia casella di posta: rbmugell@syr.fi.it

    – Sono di Arrone in provincia di Terni, mi chiamo Michela e dispongo di una casa con 4 posti letto. Se occorre contattatemi, voglio essere di aiuto.
    Contattatemi al numero: 0744/388201 (ore negozio).

    – Siamo una famiglia di Mola di Bari e diamo piena disponibilità ad offrire vitto e alloggio per n° 2-3 posti letto a bimbi o famiglia colpita dal terremoto in Abruzzo. Tel. 0804741987 cell 3207741612 Famiglia D’Ostuni

    – Sono Barbara di Fonte Nuova alle porte di Roma, io avrei la possibilità di ospitare 4 persone colpite a casa mia…ma cmq vorrei sapere come fare per donare aiuti primari, coperte, vestiti, cibo… contattatemi 347/8467345

    – Offro disponibilità per ospitare una famiglia colpta dal terremoto per 4-5 posti letto. 3289453670 provincia di Roma

    – Siamo una giovane coppia di foggia,abbiamo a disposzione una stanza abitiamo al centro di foggia e possiamo ospitare solo una o massimo due persone, ovviamente provvederemmo noi anche al vitto la dove ce ne sia bisogno.potete contattarci al 3203171100. cristian e lucia

    – La società per cui lavoro, Lafuma S.A., sarebbe lieta di poter contribuire in qualche modo ad aiutare i volontari a L’aquila, fornendo a titolo gratuito materiale da campo (tende, sacchi letto), Vi prego di contattarci o di fornirci nominativi di chi puo averne bisogno, Tel. +39 0423 648281

    – Impresa MAR APPALTI s.r.l. Val Vomano di Penna S. Andrea Diamo disponibilità di mezzi d’opera quali autocarri 4 assi e pala caricatrice gommata cat 938. Domenico 339 39 83 763

    – Dispongo di 14 appartamenti (circa 100 posti letto, anche di più forse) in un condominio ad Alba Adriatica (TERAMO): è disponibile fin da subito per i miei corregionali rimasti senza la loro casa. Vi prego, se può esservi di aiuto, contattatemi al 338-9287695.
    Emanuela

    – Sono architetto posso dare una mano per quanto riguarda lo stato di agibilità delle case ma anche per qualsiasi cosa ci sia da fare. Sono disponibile da subito.
    Ho 46 anni e sono abituata a fatiche, vorrei poter dare il mio apporto a qualcuno in questa enorme tragedia.lascio il mio cell. 347 4044401 (Alessandra)

    – ciao…siamo una famiglia di 5 persone ma saremmo veramente felici di ospitare fino a 5 bambini/ persone!!
    Abitiamo in Lombardia, provincia di lecco.
    Vi preghiamo di contattarci e di farci sapere al più presto se possiamo esservi d’aiuto.
    In riferimento ai bambini trovati salvi nell’ orfanotrofio saremmo disposti ad ospitarli a tempo indeterminato!!! 3335748175 – 3493399522 – 3395609416

    – vi comunico la disponibilità ad ospitare due persone a Pistoia, Toscana riccardotronci@hotmail.it

    – Sono disponibile a fornire vitto ed alloggio gratuiti per una mamma ed un bambino. Paolo De Sabata ,via Planis n.53/9 33100 Udine (F.V.G.) tel.0432 482078 cell.339 4600906.

    – sono una mamma di Brescia e potrei dare il mio aiuto ospitando 2 o 3 bambini a tempo indeterminato. Simona Ferrario tel. 389-0559622

    – abito in provincia di alessandria valenza ho la posibilita di ospitare una famiglia 3 posti letti sono disponibila con tanto calore aiutare qualcuno il mio nr 3383602237 florentina.

    – Siamo una famiglia di Bari..mettiamo a disposizione 4 posti letto per chiunque ne abbia bisogno…Vogliamo aiutare questa gente..Vi preghiamo di contattarci e di farci sapere al più presto se possiamo esservi d’aiuto.
    (anche e sopratutto per i bambini dell’orfanotrofio)3487506333

    – Salve,io e la mia famiglia siamo disponibili ad ospitare una famiglia o chiunque ne avesse bisogno per un massimo di 4 persone.Abitiamo a Nola in provincia di Napoli.Mi potete contattare al numero di casa 0818236754 cell 3291246874 e mail acspiritofspeed@libero.it

    – Abbiamo una casa libera a livorno, che può tenere 10 persone, offriamo la nostra disponibilità, in qualsiasi modo. Stefania 348 9006455

    – Salve, metto a disposizione una casa a Viareggio (Lucca) con 3 camere che può ospitare anche 12 persone. Vorrei sapere come poter inviare anche generi di prima necessità, vestiario o coperte. Marcello 0572 767967 – 335 8124954

    – Abito fuori Caserta, do la mia ampia disponibilità a poter ospitare, incasa di campagna, una piccola famiglia composta da 2-3 persone. Attendo risposta cell. 3281380632

    – salve la mia famiglia ha una casa grande abbiamo due grosse camere da letto matrimoniali offriamo alloggio per contatti 0774-324151. abitiamo a tivoli in provincia di roma.

    – siamo una coppia,abitiamo a sinalunga prov.di siena,la tragedia dell’Aquila ci ha sconvolto,come tutti del resto,siamo a disposizione x ospitare 2 o 3 persone,bambini rimasti soli,quello ke possiamo fare,lo faremo cn il cuore..contattateci………3397046497…3463254114…

    – Abitiamo a Genova.Vi preghiamo di contattarci e di farci sapere al più presto se possiamo esservi d’aiuto, ho effettuato un Bonifico Bancario a favore di “Terremoto in Abruzzo” tramite Banca Unicredit
    In riferimento ai bambini trovati salvi nell’ orfanotrofio saremmo disposti ad ospitarli, 2 posti sono tutto quello che possiamo offrire ma lo facciamo con il Cuore!! 380.63.59.578

    – SALVE SIAMO UNA FAMIGLI DI REGGIO CALABRIA METTIAMO A DISPOSIZIONE PER UNA FAMIGLIA DI 2-3 PERSONE O DI 3-4 BAMBINI. 338/3182746 lUIGI_BLUOTTE@HOTMAIL.IT

    – sono architetto napoletano, già precettato dal Comune di Napoli in occasione del sismo 1980 per la verifica statica di edifici e membro di commissione tecnica comunico di essere volentieri disponibile per qualsiasi supporto di carattere tecnico 3387794020 armando coseglia

    – Vivo in affitto ad Ascoli con mio figlio quindicenne per motivi sportivi. Posso mettere a disposizione una camera matrimoniale x ospitare 1 mamma/papà con 1 figlio/a sicuramente fino al 30 giugno. tel 3475032605 maurizio

    -sono di como e lavoro da anni in una casa di riposo per anziani.
    se può servire la mia esperienza in questo campo.sono disponibile a partire per aiutare gli anziani abruzzesi.
    3400670003 sc.d@libero.it

    – Siamo una coppia di Pescara sposata da circa un anno di 25 e 27 anni, possiamo ospitare una sola signora anziana, o signore, molto volentieri, non più persone perchè lavoro solo io, e non potrei. Sono disponibile a venire anche a prenderlo/a.
    Attendo una risposta al numero 380/7942953.D’Amelio Roberto.

    – metto a disposiziopne N°2 alloggi arredati con 12 posti letto per “donne e bambini” fino al 20maggio pierpape@alice.it

    – Abito a Reggio Emilia,posso ospitare 1-2 persone o coppia con 1 bimbo.Vi prego di contattarmi e farmi sapere quello ke posso fare.Nicola 339 8575466

    – salve, posso ospitare gratuitamente una famiglia di 4/5 persone nella mia casa con bagno indipendente a Vicenza.
    vivo da solo ma sono spesso in giro per lavoro… non fatevi problemi… sono felice di poter dare un aiuto. potete scrivermi alla mail francesco@plinestudio.it oppure chiamare al 347.3536225. coraggio…

  27. Qualcosa da fare subito
    Tipo:
    Organizzazioni – Organizzazione no profit
    Descrizione:
    Ogni SMS inviato contribuira’ con 1 euro, che sara’ interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l’assistenza. Il sistema sara’ operativo dalle ore 23 di stasera. Dalle ore 9 di domani, sara’ possibile donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero 48580. Il Dipartimento della Protezione Civile fornira’ tutte le indicazioni sull’utilizzo dei fondi raccolti.

  28. Comment di alessandra
    2009-04-06 18:24:06
    Sono architetto posso dare una mano per quanto riguarda lo stato di agibilità delle case ma anche per qualsiasi cosa ci sia da fare. Sono disponibile da subito.
    Ho 46 anni e sono abituata a fatiche, vorrei poter dare il mio apporto a qualcuno in questa enorme tragedia.lascio il mio cell. 347 4044401 (Alessandra)
    ——————
    Comment di Emanuela
    2009-04-06 18:36:38
    Dispongo di 14 appartamenti (circa 100 posti letto, anche di più forse) in un condominio ad Alba Adriatica (TERAMO): è disponibile fin da subito per i miei corregionali rimasti senza la loro casa. Vi prego, se può esservi di aiuto, contattatemi al 338-9287695.
    Emanuela
    ———————————-
    Comment di monia
    2009-04-06 18:55:05
    ciao…
    siamo una famiglia di 5 persone ma saremmo veramente felici di ospitare fino a 5 bambini/ persone!!
    Abitiamo in Lombardia, provincia di lecco.
    Vi preghiamo di contattarci e di farci sapere al più presto se possiamo esservi d’aiuto.
    In riferimento ai bambini trovati salvi nell’ orfanotrofio saremmo disposti ad ospitarli a tempo indeterminato!!!

    3335748175
    3493399522
    3395609416
    ——————–
    ————————-
    Comment di pier paolo
    2009-04-06 20:08:42
    se serve aiuto alle popolazioni dell’abruzzo sono disponibile x partire immediatamente so’ fare di tutto se serve,tenetemi presente
    3345003490
    ————–
    Comment di simona ferrario
    2009-04-06 20:18:27
    sono una mamma di Brescia e potrei dare il mio aiuto ospitando 2 o 3 bambini a tempo indeterminato.
    tel. 389-0559622
    ————-

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    Comment di calugaru florentina
    2009-04-06 20:30:19
    abito in provincia di alessandria valenza ho la posibilita di ospitare una famiglia 3 posti letti sono disponibila con tanto calore aiutare qualcuno il mio nr 3383602237 florentina.
    ———————————-
    Comment di tamara
    2009-04-06 20:44:22
    Siamo una famiglia di Bari..mettiamo a disposizione 4 posti letto per chiunque ne abbia bisogno…Vogliamo aiutare questa gente..Vi preghiamo di contattarci e di farci sapere al più presto se possiamo esservi d’aiuto.
    (anche e sopratutto per i bambini dell’orfanotrofio)
    3487506333
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    Comment di Aniello Cassese
    2009-04-06 20:47:45
    Salve,io e la mia famiglia siamo disponibili ad ospitare una famiglia o chiunque ne avesse bisogno per un massimo di 4 persone.Abitiamo a Nola in provincia di Napoli.Mi potete contattare al numero di casa 0818236754 cell 3291246874 e mail acspiritofspeed@libero.it
    ———
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    Comment di Stefania
    2009-04-06 21:06:04
    Abbiamo una casa libera a livorno, che può tenere 10 persone, offriamo la nostra disponibilità, in qualsiasi modo.
    Stefania 348 9006455
    —————-

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    Comment di Mike
    2009-04-06 21:28:56
    Abito fuori Caserta, do la mia ampia disponibilità a poter ospitare, incasa di campagna, una piccola famiglia composta da 2-3 persone.
    Attendo risposta cell. 3281380632
    ——–

    Comment di Marcello
    2009-04-06 21:32:56
    Salve, metto a disposizione una casa a Viareggio (Lucca) con 3 camere che può ospitare anche 12 persone. Vorrei sapere come poter inviare anche generi di prima necessità, vestiario o coperte.

    Marcello 0572 767967
    335 8124954
    ————-
    ——–
    Comment di Lisa72
    2009-04-06 21:47:13
    Complimenti per l’ottimo servizio: siete meravigliosi! (questa è la parte splendida della rete e voi ne fate parte a pieno titolo!!!!)

    Un abbraccio a voi due e speriamo che la notte passi indenne per chi già ha perso tutto…

    Lisa

    ———
    Comment di Roberto D’amelio
    2009-04-06 22:07:11
    Siamo una coppia di Pescara sposata da circa un anno di 25 e 27 anni, possiamo ospitare una sola signora anziana, o signore, molto volentieri, non più persone perchè lavoro solo io, e non potrei. Sono disponibile a venire anche a prenderlo/a.
    Attendo una risposta al numero 380/7942953.
    D’Amelio Roberto.

    ————-
    Comment di davide
    2009-04-06 22:07:21
    sono di como e lavoro da anni in una casa di riposo per anziani.
    se può servire la mia esperienza in questo campo.sono disponibile a partire per aiutare gli anziani abruzzesi.
    3400670003
    sc.d@libero.it
    —————

    Comment di annalisa
    2009-04-06 22:14:44
    salve mia figlia ha una casa grande abbiamo due grosse camere da letto matrimoniali offriao alloggio per contatti 0774-324151. abitiamo a tivoli in provincia di roma.
    —–

  29. Ma secondo voi è davvero possibile prevedere i terremoti?
    Se fosse possibile non sarebbe assurdo non farlo?
    Ed è meglio concentrarsi sulla costruzione di edifici antisismici oppure sugli studi volti a prevenire i terremoti?
    Io le mie idee ce le ho.

  30. Sono veramente affranta e costernata per questa immane tragedia della
    conca abruzzese. Dopo l’emergenza cercherò i molti amici che avevo e che spero ci siano ancora. Lo sfacelo dei palazzi, mi ricorda come era l’Italia dopo i bombardamenti tedeschi e l’urlo agghiacciante delle sirene ha riprodotto in me la stessa impalpabile paura che da bimba avevo provato.
    Nei limiti delle mie scarse risorse anch’io invierò un bonifico, mi spiace di essere così vecchia, malata e disutile, da non poter contribuire in maniera più consistente per alleviare le troppe persone che hanno perso tutto.
    @Massimo ti ringrazio poiché attraverso la generosità del nostro blog mi
    rendi informata e partecipe in questà gara di fraterna solidarietà.
    Saluti affettuosi.
    Tessy

  31. Poichè Massimo ha qualche temporanea difficoltà di connessione , mi ha incaricata di divulgare questo messaggio:
    il blog è in contatto con la protezione civile ed estenderà i suoi collegamenti ad ogni ente impegnato nei soccorsi.
    Chiunque volesse lasciare richieste di aiuto o disponibilità a partecipare in qualsiasi modo, è pregato di lasciare qui un proprio commento.

  32. Terremoto in Abruzzo.
    Il Dipartimento della Protezione civile ringrazia i cittadini per le numerosissime offerte di aiuto e assistenza sanitaria arrivate da associazioni e cittadini per telefono e per email. Ricordiamo che, per meglio coordinare i soccorsi, vengono accolte prioritariamente le proposte delle associazioni e non quelle dei singoli cittadini. Le offerte ricevute finora sono al vaglio dei servizi competenti.
    Per informazioni relative alle offerte di aiuto:
    http://www.protezionecivile.it/cms/view.php?cms_pk=15393&dir_pk=52

  33. Terremoto in Abruzzo.
    Il Dipartimento della Protezione civile ringrazia i cittadini per le numerosissime offerte di aiuto e assistenza sanitaria arrivate da associazioni e cittadini per telefono e per email. Ricordiamo che, per meglio coordinare i soccorsi, vengono accolte prioritariamente le proposte delle associazioni e non quelle dei singoli cittadini. Le offerte ricevute finora sono al vaglio dei servizi competenti.

  34. 07-04-2009
    **********
    I soccorsi: la situazione alle ore 8.00
    **********

    Sono oltre 7000 le tende messe a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero dell’Interno e dalle associazioni di volontariato e nei prossimi giorni saranno garantiti 40 mila posti letto.

    Oltre ai 13.000 posti letto messi a disposizione dagli albergatori della costa, da ieri mattina la città di Pescasseroli ha offerto 4000 posti letto in alberghi e campeggi per gli abitanti della provincia de L’Aquila. Per il trasferimento alle strutture alberghiere della costa sono stati impiegati gli autobus della società Arpa.

    All’Aquila sono stati individuati 5 luoghi di ammassamento e ritrovo a disposizione dei senza tetto dove sono state allestite tendopoli: Caserma Rossi, Stadio Fattori, Stadio Acquasanta, Centi Colella e Piazza d’Armi.
    Ieri sera è stata organizzata la distribuzione di 18.000 pasti caldi. A Paganica è in allestimento un’ ulteriore tendopoli che potrà ospitare circa 2.000 persone
    Sono 5 le cucine da campo allestite finora, in grado di fornire 2900 pasti l’ora. E’ in arrivo una cucina da campo offerta dall’ANPAS.

    La società ENEL ha messo a disposizione 30 gruppi elettrogeni per alimentare una tendopoli
    da 10.000 persone.

    Le squadre di assistenza coordinate dalla Protezione Civile usano materiale collaudato e fanno riferimento a canali di aiuto previsti da Associazioni di volontariato o da altri enti. E’ sconsigliata l’iniziativa singola per l’invio di materiale solidale.

    **********
    I volontari
    Sono state mobilitate tutte le organizzazioni nazionali di protezione civile e 40 unità cinofile per la ricerca delle persone sotto le macerie.

    Sono già partite le colonne mobili dei volontari dalle Regioni Lazio, Umbria, Molise e Marche, mentre sono in partenza quelle dalla Liguria, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna.
    Via libera anche alla colonna mobile della Protezione Civile del Comune di Roma. Numerosi sono i mezzi e le attrezzature messe a disposizione dalle associazioni: dalle ambulanze, ai fuori strada, alle apparecchiature per la ricerca di persone, alle torri faro e ai generatori di corrente.
    Diverse anche le professionalità impiegate, dai medici e infermieri, agli psicologici e ai montatori di tende.
    **********

    I Vigili del fuoco
    Il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco ha inviato sul posto 122 sezioni operative da tutte le regioni italiane. Complessivamente si tratta di 1665 uomini, un migliaio dei quali già al lavoro con i 300 colleghi abruzzesi intervenuti subito dopo l’evento.
    In totale, i mezzi dei Vigili del fuoco, tra ordinari e speciali, impegnati a fronteggiare l’emergenza sono 686, più 4 elicotteri.
    Le squadre sono composte da funzionari specializzati nella verifica di stabilità delle strutture, nella ricerca di persone sotto le macerie, da unità specializzate in tecniche speleologiche e fluviali e da unità cinofile.

  35. 836 gli alberghi per le persone sfollate

    **********
    Sono 836, per un totale di 13.342 posti letto, gli alberghi messi a disposizione dagli albergatori per ospitare le persone rimaste senza casa in seguito al terremoto che ha colpito l’Abruzzo.

    La Protezione civile assiste la popolazione sfollata e organizza gli spostamenti e la sistemazione nelle stanze.
    La lista degli alberghi disponibili è visibile qui: http://www.protezionecivile.it/cms/attach/alberghi.xls

  36. 7 Aprile 2009 | Avis/Avis
    Situazione in Abruzzo – aggiornamenti
    Carissimi amici, in questo momento così doloroso per l’immane tragedia che ha colpito la popolazione della Regione Abruzzo stiamo tutti compiendo il massimo sforzo per sostenere i bisogni assistenziali dei nostri ospedali che in questo momento sono chiamati ad assistere tutti coloro che hanno riportato gravi lesioni fisiche a causa del sisma.

    Il CRCC dell’Abruzzo ha già allertato tutte le strutture trasfusionali regionali. Il Centro Nazionale Sangue a sua volta ha provveduto ad allertare la rete trasfusionale nazionale ed è in costante contatto operativo con le strutture della Protezione Civile.

    Al momento, anche se non è ancora possibile effettuare una stima esatta dei bisogni di sangue, la situazione appare, così come precisato dal CNS “adeguatamente sotto controllo”, in quanto il sistema di allerta rapido regionale è stato in grado di garantire in tutti gli ospedali scorte sufficienti per ogni evenienza.

    Le Televisioni e le Radio nazionali da questa mattina stanno incessantemente diffondendo continui appelli ai cittadini invitandoli ad andare a donare urgentemente il sangue. Questo ha generato una mobilitazione di massa di cittadini che oggi si sono recati presso le strutture trasfusionali delle loro regioni in una gara di solidarietà davvero commovente, anche se tutto questo ha generato in alcuni casi qualche disservizio ed un po’ di confusione.

    Ringrazio davvero di cuore i tanti dirigenti avisini e soci che ci hanno contattato per chiedere notizie sulla tragedia che ci ha colpito e per mettersi a disposizione per qualunque tipo di necessità, ma in questo momento dobbiamo assolutamente evitare azioni non coordinate, per cui è necessario che ciascuno di voi si metta in contatto con la propria struttura regionale di coordinamento e rimanga in allerta fino a nuove disposizioni del Centro Nazionale Sangue e della Protezione Civile.

    Abbiamo attivato un coordinamento regionale dell’AVIS Abruzzo presso la Segreteria del Polo organizzativo di Vasto. Pertanto per tutte le comunicazioni del caso potrete fare riferimento ai seguenti recapiti:

    Anna Giulia Cilli: 0873/308418 0873/366818 3209186801 0873/366818 (FAX) e-mail :avisvasto@ospedalevasto.it

    Pasquale Colamartino: 0873/308224 3483969005 0873/60162 (FAX) e-mail: colamartino@ospedalevasto.it

    Appena avremo notizie più certe vi contatteremo di nuovo per ulteriori comunicazioni.

    Un caro saluto a voi tutti. Pasquale Colamartino

  37. Dopo il sisma della scorsa notte in Abruzzo, Caritas Italiana si è prontamente attivata per coordinarsi e dare sostegno e solidarietà alle persone colpite. Già da oggi, martedì 7 aprile, una delegazione guidata dal direttore di Caritas Italiana è presente sui luoghi colpiti dal sisma per incontrare il direttore della Caritas diocesana dell’Aquila (e possibilmente l’arcivescovo) e il vescovo incaricato regionale per il Servizio Carità e Salute. Nei giorni successivi si cercherà di fare il punto della situazione anche con il delegato regionale e con tutti gli operatori della Caritas diocesana.

    Verranno individuati gli ambiti di possibili interventi dopo aver effettuato un monitoraggio dei diversi bisogni e si valuterà l’eventuale individuazione di un sito che possa fungere da Centro di coordinamento nella diocesi dell’Aquila, con un duplice ruolo da parte di Caritas Italiana:
    – sostegno alla Caritas diocesana
    – riferimento per un coordinamento possibile per tutte le delegazioni regionali Caritas, per le Caritas diocesane, per le realtà del volontariato ecclesiale.

    Caritas Italiana ha già effettuato un primo stanziamento di 100.000 euro e ha lanciato un appello alla solidarietà, a cui è possibile contribuire secondo queste indicazioni, specificando nelle causali “Terremoto Abruzzo”:
    Per sostenere gli interventi in corso (causale “TERREMOTO ABRUZZO”)
    si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013
    o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727

    Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:

    • Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012

    • Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma – Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097

    • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113

    • CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario di ufficio)
    ___________________________

    Nell’esprimere piena solidarietà alle persone colpite, e nell’assicurare la preghiera per le vittime e le loro famiglie, Caritas Italiana si è anche prontamente attivata per coordinare gli sforzi delle Caritas che hanno già offerto disponibilità ad intervenire da tutta Italia e anche dall’estero.

    «Viva partecipazione al dolore delle care popolazioni» colpite dal terremoto in Abruzzo e «fervide preghiere per le vittime, in particolare per i bambini» sono state espresse da Benedetto XVI in un telegramma di cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito alle prime ore di questa mattina la città de L’Aquila e l’Abruzzo. Il messaggio è stato inviato dal Papa all’arcivescovo de L’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, tramite il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone.

    ——————————————————————————–

    Per sostenere gli interventi in corso
    (causale “TERREMOTO ABRUZZO”)
    si possono inviare offerte a Caritas Italiana
    tramite C/C POSTALE N. 347013
    o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A.
    IBAN IT38 K03002 05206 000401120727

    Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:

    Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma
    Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012

    Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma
    Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097

    Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma
    Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113

    CartaSi e Diners
    telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario di ufficio)

  38. TERREMOTO ABRUZZO – MARTEDI’ 7 APRILE L’IMPEGNO DELLA CROCE ROSSA

    Sono arrivati a 3 i Posti Medici Avanzati (PMA, squadre di medici ed infermieri volontari per i soccorsi sanitari) della Croce Rossa (due dei quali nei pressi dell’ospedale dell’Aquila), sui luoghi critici del terremoto in Abruzzo. L’ultimo PMA è arrivato a Paganica con 2 medici, 10 logistici e 3 infermieri; 2 tende per triage (primo screening pronto soccorso) e astanteria.

    Sul posto 340 volontari, di cui 200 CRI locali e 140 arrivati da fuori regione, 25 ambulanze operative, 7 unità cinofile (4 da Napoli e 3 dal Trentino). Sono attive le squadre SEP di supporto psicologico, che in queste ore sono vicine alle famiglie colpite dalla tragedia.

    Consegnate 10.000 coperte.

    Sono diventate 4 le cucine da campo impegnate ed una quinta è in arrivo. La prima capace di fornire 5000/7000 pasti al giorno con 20 operatori CRI e 50 volontari a L’Aquila presso la Caserma Rossi sede del Nono Reggimento Alpini. Una seconda a San Gregorio capace di preparare 300 pasti l’ora, la terza a Collemaggio (2000 pasti al giorno), ed una quarta a Centicolella.

    Sarà attiva in giornata la quinta cucina da campo, anch’essa fornirà 5000/7000 pasti al giorno, in arrivo a L’Aquila.

    Sta per arrivare in loco un campo attendato CRI per 1000 persone, formato da 200 tende con 5 posti letto l’una, riscaldatori e 2000 coperte donate dalla Croce Rossa Svizzera.

  39. Per effettuare donazioni alla CRI si posso utilizzare i seguenti sistemi:

    Conto Corrente Bancario
    C/C BANCARIO n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati
    Tesoreria – Via San Nicola da Tolentino 67 – Roma
    intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 – 00187 Roma.
    Coordinate bancarie (codice IBAN) relative sono:
    IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020
    Causale: PRO TERREMOTO ABRUZZO

    ===================
    Conto Corrente Postale n. 300004
    intestato a: “Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 – 00187 Roma
    c/c postale n° 300004
    Codice IBAN: IT24 – X076 0103 2000 0000 0300 004
    Causale: Causale PRO TERREMOTO ABRUZZO
    ===================
    Donazioni on line:
    È anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della CRI all’ indirizzo:
    http://www.cri.it/donazioni
    ===================
    ===================
    ===================
    per informazioni:

    Sala Operativa Nazionale di Legnano:
    Tel: +39.0331.92.611

    Sala Operativa Regionale C.R.I
    Tel: +39.066533623

    Operativo H24 Magazzino Centrale CRI
    Via B.Ramazzini, 37 – 00151 Roma
    Tel: +39. 06.65741170
    Fax: +39. 06.65741215

    Croce Rossa Italiana – Donazioni Sangue
    +39. 06.4759422
    +39. 335.57.62.928
    e-mail: sn.ds@cri.it

    Ufficio Soccorsi e Sviluppo – Servizio IV Relazioni Internazionali:
    Tel: +39.06.4759 399
    Fax: +39.06.47.59.223
    mob. +39.366.664.97.07
    email: vittoria.peri@cri.it

    Ufficio Stampa e Comunicazione C.R.I.:
    Tel: +39.06.47.59.209
    Tel: +39.06.47.59.283
    Fax: +39.06.47.59.358
    e-mail: ufficio.stampa@cri.it

  40. 7 aprile ore 11.00 :Il campo base delle Misericordie è stato allestito a Bazzano.
    Attualmente le Confraternite censite presso il campo sono una trentina con circa 130 confratelli attivi.
    Continuano le operazioni di ricerca dei dispersi e di assistenza alla popolazione, che ha voluto passare la notte e la giornata vicino alle proprie abitazioni colpite dal terremoto, che hanno visto impegnati i nostri confratelli.
    Sono stati allestiti i P.M.A. inviati ieri come aiuto ai soccorsi e continuano il lavoro di assistenza alla popolazione sul campo.

  41. Raccolta fondi per le popolazioni abruzzesi

    La Confederazione nazionale ha aperto un conto corrente per una raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo:

    Monte dei Paschi di Siena Ag.6 di Firenze
    Codice IBAN: IT 03 Y 01030 02806 000005000036
    causale: emergenza Abruzzo

  42. L’Esercito, fin dall’inizio dell’emergenza, ha affiancato la Protezione Civile nelle zone colpite dall’evento sismico.
    Al momento la Forza Armata ha dispiegato nella città dell’Aquila militari del 33° reggimento di artiglieria per la ricerca dei superstiti e la rimozione delle macerie; personale dell’8° reggimento “Lancieri di Montebello” per l’allestimento di una tendopoli e militari dell’11° reggimento “Genio” per il ripristino della viabilità.
    Nelle località di Paganica e Lucoli sono impegnati i soldati del 9° reggimento “Alpini” per la ricerca dei superstiti e la rimozione delle macerie.
    Nella località di Pizzoli i soldati del 123° reggimento di fanteria “Chieti” sono impegnati nella ricerca di superstiti, nella rimozione delle macerie e nell’allestimento di una tendopoli nell’abitato di Fagnano.
    In località Pontecchio i bersaglieri dell’ 8° reggimento stanno allestendo una tendopoli.
    In località Onna sono impegnati i granatieri del 1° reggimento per la ricerca di superstiti; i genieri del 6° reggimento, equipaggiati con escavatori, apripista, mezzi per il trasporto dei detriti e torri di illuminazione, per il ripristino della viabilità e la rimozione delle macerie.
    Sono, inoltre, schierati all’aeroporto “Preturo” dell’Aquila due elicotteri AB 412 e CH47 e un velivolo “Dornier” dell’Aviazione Esercito, tutti in configurazione sanitaria, con la capacità totale di oltre 30 barelle, per lo sgombero di feriti e ammalati.

    (fonte: Stato Maggiore Esercito)
    (foto: il 6° ‘Genio’ nell’abitato di Onna)

  43. tutta la mia partecipazione emotiva, ogni considerazione sovrasta la mia impossibilità di aiuto materiale di “presenza” intendo.
    partecipo in altri modi.
    e ne scrivo sul mio blog come mi suggerisce il mio sentire.
    un abbraccio virtuale a tutte le vittime e a tutti i soccorritori.

  44. sono vicina a tutte le vittime, specialmente ai genitori che hanno perso i propri figli nella casa dello studente, non potendo aiutare personalmente mi sono attivata per aiutare in altro modo.
    Un ringraziamento speciale a tutte le persone che hanno lavorato duramente in questi giorni per salvare delle persone sepolte sotto le macerie

  45. LAZIO: I SOCCORSI – Da tutto il Lazio circa 40 squadre con più 200 volontari hanno raggiunto le zone di ammassamento in Abruzzo e sono a disposizione della Protezione civile nazionale per le operazioni di soccorso. Altrettante sono state allertate e sono pronte a operare. La Protezione civile regionale ha messo a disposizione dei soccorsi tre elicotteri regionali normalmente utilizzati per la lotta agli incendi, mentre i volontari della Protezione civile del Lazio hanno già portato in Abruzzo centinaia di tende per ospitare persone, 3 cucine da campo, mezzi per il movimento terra come ruspe, bobcat ed escavatori, oltre a torri faro per garantire con le fotoelettriche i soccorsi anche dopo il tramonto. Intervenute anche squadre di volontari con unità cinofile. La Protezione civile ribadisce l’appello a non improvvisarsi soccorritori: “Le operazioni di soccorso vanno effettuate da coloro che sono in grado di farlo”.

  46. IL COMUNE DI ROMA – Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha dato disposizione alla Protezione civile comunale e al Comando generale della Polizia municipale di predisporre tutto quanto possibile per prestare soccorso alla popolazione de L’Aquila colpita dal sisma. Sono state approntate due squadre: la prima, della Protezione civile, composta da 60 uomini dotata di escavatori, bobcat, e altri mezzi di scavo. La seconda, formata da uomini della Polizia Municipale, per supportare i colleghi de L’Aquila in funzione di vigilanza alle strutture non agibili. Le due squadre restano in attesa del via libera da parte della Protezione civile regionale per integrare il dispositivo della macchina dei soccorsi.

  47. PROFESSIONI SANITARIE – I presidenti delle Federazioni Nazionali delle Professioni sanitarie, costituite in Ordini e Collegi, si sono riuniti d’urgenza ed hanno condiviso i seguenti orientamenti operativi:
    1) rendere disponibili, per sostenere e rafforzare le attività sanitarie, tutte le competenze professionali necessarie, a partire da quelle presenti sul territorio, sollecitando e supportando le iniziative dei rispettivi Ordini e Collegi
    2) attivare un sito internet di informazione e comunicazione, su cui pubblicare dati e notizie utili alla cittadinanza e ai professionisti, collegato in rete con i siti istituzionali e le centinaia di siti degli Ordini e Collegi territoriali
    3) mettere a disposizione farmacie mobili al fine di garantire la distribuzione di farmaci indispensabili per la popolazione terremotata
    4) proporre, compatibilmente con l’ordinamento giuridico vigente, lo stanziamento di risorse delle rispettive Federazioni a supporto delle attività di cura e assistenza nelle zone colpite.

  48. LA CARITAS – La Caritas diocesana di Roma ha istituito un fondo di solidarietà e promosso una colletta per fronteggiare la prima fase di emergenza e, successivamente, per intraprendere programmi di solidarietà. L’intervento della Caritas romana sarà in collaborazione con le Chiese locali e coordinato con la rete delle Caritas. Di fronte alla tragedia sono numerose le richieste che giungono ai centralini dell’organizzazione cattolica di persone che si offrono come volontari o che vogliono donare cibo e vestiario. A questo proposito la Caritas di Roma ricorda anche che, almeno nella prima fase di emergenza quando è fondamentale il lavoro di personale preparato, la donazione economica è l’unico modo utile per esprimere solidarietà alle persone colpite. Tutte le iniziative promosse nei prossimi mesi verranno in ogni caso illustrate nel sito: http://www.caritasroma.it. Anche la Caritas Ambrosiana, che fa capo alla Diocesi di Milano, ha avviato una raccolta fondi aprendo un conto corrente. E’ possibile sin d’ora esprimere concreta solidarietà con una donazione telefonica, con carte di credito chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio.

  49. CHI OFFRE ALLOGGIO – E’ necessario contattare la Protezione Civile al numero verde 800.860.146 oppure scrivere alla seguente mail: ufficiovre@protezionecivile. it

  50. ALTRI POSSIBILI AIUTI – Ecco una serie di indicazioni utili per esprimere solidarietà e dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma:
    – Conti correnti e donazioni: il quotidiano “il Centro”, di concerto con il gruppo editoriale Finegil-Repubblica-L’Espresso e con le Casse di risparmio dell’Aquila – Carispaq di Pescara – Caripe e di Teramo – Tercas, lancia una sottoscrizione popolare per aiutare le famiglie aquilane sconvolte dal sisma. Chiunque volesse contribuire con una somma in denaro può farlo utilizzando i numeri di conto corrente sotto elencati:

    Banca CARISPAQ SPA
    “Vittime terremoto L’Aquila”
    Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762
    *
    Banca CARIPE SPA
    “Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo”
    Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468
    presso Banca Caripe Spa Sede Pescara
    Corso Vittorio Emanuele 102/104 – Pescara.
    *
    Banca TERCAS SPA
    “Raccolta fondi pro terremotati d’Abruzzo”
    Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65
    presso Banca Tercas Spa Sede Teramo
    corso San Giorgio 36 – Teramo.
    *
    Offerte sono possibili anche tramite altri canali:
    Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
    Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma – Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
    Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
    CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)

  51. CROCE ROSSA – La Croce Rossa Italiana ha lanciato un appello di emergenza a livello internazionale, chiedendo a tutta la popolazione di partecipare ad un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto. Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati – Tesoreria – via San Nicola da Tolentino 67 – Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 – 00187 Roma, codice Iban IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 – 00187 Roma, codice Iban IT24 – X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E’ anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri.
    Sempre la Croce Rossa ha aperto la sala operativa nazionale di Legnano e i Centri interventi d’emergenza (Cie) di Verona, Roma, Potenza e Palermo per la raccolta di generi di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d’acqua) da spedire nelle zone terremotate. La Cri ha annunciato di avere già inviato nelle zona del disastro 10 mila coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione.

  52. FARE AMBIENTE – L’associazione ambientalista sta coordinando, d’accordo con la Protezione Civile, la raccolta di materiali di prima necessità presso la propria sede di Roma, in Via Nazionale, 243, tel. 06 48029924.

  53. RIFONDAZIONE COMUNISTA – Il partito sta organizzando iniziative di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto. La Federazione Prc di Pescara (via F. Tedesco, 8 ) funzionerà come centro di raccolta materiali e di accoglienza per gli evacuati. Singoli cittadini o strutture organizzate che abbiano la possibilità di accogliere gli sfollati possono chiamare il numero 085.66788. Inoltre, chiunque volesse partecipare all’organizzazione dei soccorsi può chiamare: Federazione Prc Pescara: 085.66788 (accoglienza evacuati); Richi: 339.3255805 (generi di prima necessità come acqua, pasta, latte UHT, biscotti); Marco Fars: 334.6976120; Francesco Piobbichi: 334.6883166. Oppure si può spedire una mail al seguente indirizzo: piobbico@hotmail. com

  54. FACEBOOK – Si moltiplicano i gruppi che organizzano iniziative di solidarietà per le vittime della tragedia e i paesi coinvolti nel disastro. Anche Legacoop Nazionale e Legacoop Abruzzo si sono attivate distribuire generi di prima necessità, e in particolare acqua e latte, in coordinamento con la Croce Rossa. Ulteriori e più articolate iniziative di solidarietà e di sostegno alla popolazione dei centri colpiti dal sisma saranno definite nelle prossime ore, per rispondere alle esigenze che si manifesteranno ed in linea con le indicazioni che verranno fornite dalla protezione civile.

  55. DONAZIONE DI SANGUE – Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi chiede che vengano sospese le donazioni di sangue. “Abbiamo sangue a sufficienza e ringraziamo tutti coloro che lo hanno donato”, ha precisato Chiodi, “i centri trasfusionali regionali non sono più in grado di accogliere altre donazioni”. Al momento – precisa l’Avis di Bologna – “le unità di sangue richieste dalle zone sismiche sono state già inviate”. Appelli per la donazione di sangue erano stati lanciati nelle prime ore di questa mattina sia dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.

  56. I BOY SCOUT – I capi scout dell’Agesci (Associazione guide e scout italiani) sono stati autorizzati dalla Protezione civile a partecipare alle operazioni di soccorso. L’organizzazione sta preparando, come sempre in casi di emergenza, in tutte le regioni le schede di partecipazione per i capi scout che vorranno prendere parte alle operazioni. La Croce Rossa è già arrivata nella Regione con attrezzature sanitarie, tra cui un Posto medico avanzato e le unità cinofile e gli ospedali romani sono stati tempestivamente posti in stato di allerta per l’eventuale accoglienza di feriti gravi provenienti dalle zone colpite dal sisma. Croce Rossa Italiana sta organizzando anche una raccolta a livello nazionale per far confluire tutto il necessario nell’area colpita dal terremoto.

  57. BANCO ALIMENTARE – La Fondazione Banco Alimentare Onlus risponde raccogliendo e distribuendo generi alimentari. Per aiutare l’organizzazione ad aiutare le popolazioni colpite, i privati possono fare una donazione in denaro, mentre non sarà possibile accettare donazioni in generi. Le aziende alimentari potranno invece donare direttamente anche cibo: http://www.bancoalimentare.org/donazioni. Per ulteriori informazioni: Francesco Lovati 334/6408185, ufficiostampa@bancoalimentare. it

  58. I SINDACI – L’enormità della tragedia che ha scosso il Paese non ha lasciato indifferenti i comuni dell’Alta Padovana. I Sindaci dei Comuni di Tombolo, Fontaniva, Galliera Veneta e Cittadella hanno deciso di aprire una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare alle famiglie che in pochi istanti hanno perduto ogni loro avere. Il numero di conto corrente aperto presso la Cassa Risparmio del Veneto Spa – via Marconi 11/13 – 35013 Cittadella (PD) è il seguente: IBAN IT21 F062 2562 5201 0000 0007 343.

  59. LA COMUNITA’ GAY ROMANA – La comunità gay romana ha deciso di sostenere la popolazione abruzzese contribuendo alla raccolta fondi attivata dall’Arci, anche attraverso il supporto di alcune realtà commerciali. Sarà possibile offrire il proprio contributo nei seguenti modi: donando beni di prima necessità, come piumoni, coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari non deperibili, latte in polvere, pannolini e generi per la prima infanzia presso il centro di raccolta attivato nella sede di Arcigay Roma in via Zabaglia 14 (vedere http://www.arcigayroma.it per gli orari); recandosi presso i bar della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano che hanno aderito all’iniziativa, come il Coming Out, che devolveranno una quota per ogni consumazione effettuata; partecipando alla serata Gorgeous di sabato sera all’Alpheus: per ogni ingresso sarà donato 1 euro alle famiglie abruzzesi.

  60. LA BANCA POPOLARE DI SONDRIO – L’istituto di credito informa che sta raccogliendo offerte a beneficio delle popolazioni colpite dal terremoto dell’Abruzzo. Gli importi possono essere versati sul conto corrente n. IT83 N056 9611 0000 0001 1000 X39, intestato “Pro Terremotati Abruzzo”, acceso allo scopo. Tutti gli sportelli della Popolare di Sondrio sono a disposizione.

  61. LA PRO LOCO – Un gruppo di persone che fa capo alla Pro-Loco di Passoscuro (località balneare a nord di Roma) sta organizzando una spedizione di generi di prima necessità per soccorrere i cittadini coinvolti nel terremoto dell’Aquila. Si cerca di reperire il seguente materiale: gruppi elettrogeni, coperte, sacchi a pelo, abbigliamento. Per ulteriori informazioni: mauro. rossignoli@mit.gov.it.

  62. IL VI° MUNICIPIO DI ROMA – I centri nel municipio 6 di Roma stanno organizzando la raccolta di: piumoni, coperte, lenzuola, biancheria, generi alimentari non deperibili, latte in polvere, pannolini e generi per la prima infanzia. Ci si può rivolgere presso le sedi:
    1) Circolo PD di Villa Gordiani in Viale delle Venezia Giulia,
    71/75,2) Circolo PD Pigneto-Prenestino in Via Fortebraccio, 1dalle ore
    18.30 alle ore 20.00
    Ecco l’elenco dei centri a disposizione per la donazione del sangue:
    – policlinico Umberto I,
    – ospedale San Giovanni,
    – Fatebenefratelli,
    – ospedale Sandro Pertini,
    – policlinico Tor Vergata,
    – ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli,
    – ospedale Delfino Parodi Colleferro,
    – san Giovanni Addolorata,
    – Cto,
    – Ospedale sant’Eugenio,
    – ospedale civile di velletri,
    – ospedale civile di Frascati,
    – ospedale civile di Anzio/Nettuno,
    – san Camillo Forlanini,
    – ospedale Grassi di Ostia,
    – ospedale pediatrico Bambino GesÃ?,
    – Ifo,
    – san Filippo Neri,
    – ospedale s. Andrea,
    – ospedale san Pietro Fbf,
    – ospedale Santo Spirito,
    – ospedale civile san Paolo di Civitavecchia,
    – policlinico Gemelli,
    – ospedale degli Infermi di Viterbo,
    – ospedale civile di Rieti,
    – centro trasfusionale di Frosinone,
    – ospedale s. s. Trinità di Sora,
    – ospedale santa Maria Goretti di Latina
    – presidio ospedaliero di Formia

  63. AVIS – Ricordando sempre che le donazioni sono per ora sospese, l’appello è indirizzato ai 35.000 avisini della provincia, “pronti” per la donazione, quindi in buone condizioni di salute, non sospesi, con esami sulla donazione precedente nella norma, che non abbiano donato sangue negli ultimi 90 giorni, se maschi, e negli ultimi 6 mesi se donne in età fertile. Il Centro Avis del Monterosso, a Bergamo, in via Da Vinci 4, tel. 035.342222 – sarà aperto, per la raccolta di sangue, tutte le mattine dalle 7.30 alle 10.30, Pasqua compresa. E sempre nelle giornata di Pasqua, domenica 12 aprile, dalle 7 alle 10.30, saranno attivate anche le unità di raccolta in provincia, presso gli ospedali di Gazzaniga, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia e Zingonia. www. avisbergamo. it

  64. GIOVANI PER LA PACE – Hanno pubblicato direttamente sul sito www. gpace. net una specifica sezione con tutte le più dettagliate informazioni per contribuire con donazioni di sangue, offerte di farmaci, cibo e bevande, prestazioni di volontariato, offerte di alloggio, offerte di coperte e vestiario, versamenti in denaro. Informazioni precise con numeri di telefono, cellulari, e-mail e siti web. In questo modo, tutti coloro che intendono dare una mano possono trovare un orientamento. La sezione è in continuo aggiornamento con tutte le indicazioni che via via arrivano. http://www.gpace.net. info@gpace. net

  65. FORUM TERZO SETTORE – Il Forum del Terzo Settore ha predisposto alcune semplici indicazioni per individuare al meglio a chi e in che modo offrire la propria solidarietà concreta.

    Donazioni in denaro:
    1) verificare che l’organizzazione attui azioni mirate in stretto collegamento col territorio
    2) Tener conto della reputazione che l’associazione oggetto della donazione detiene a livello nazionale o locale.
    3) Preferire donazioni tramite conto corrente o chiedere una ricevuta per donazioni effettuate con denaro contante
    4) Se la donazione è fatta ad una onlus si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi (nelle misure stabilite dalla legge).

    Donazioni di generi alimentari:
    1) Donare solo ciò che è richiesto, nuovo o in ottimo stato e in confezioni integre
    2) evitate le confezioni fragili e non accuratamente sigillate

    Disponibilità volontaria:
    1) Alla fase di prima emergenza devono partecipare solo volontari specificamente formati alla protezione civile e già organizzati nelle loro associazioni.
    2) Chi desidera offrire la propria disponibilità per il post-emergenza deve indicare le specifiche competenze di cui è in possesso e che potranno essere utili alle attività da svolgere in questa seconda fase.
    http://www.forumterzosettore.it

  66. STUDENTI DELLA SAPIENZA – Gli studenti dell’università di Roma la Sapienza chiedono che i loro colleghi aquilani possano essere ospitati a Roma. IL coordinamento degli aiuti organizzati dagli studenti si può consultare sul sito http://www.ateneinrivolta.org.

  67. NUMERI UTILI – La Protezione civile abruzzese ha messo a disposizione un numero verde attivo 24 ore su 24 per richiedere informazioni: 800.860.146. Resta attivo 24 ore su 24 anche il numero della Protezione civile Abruzzo: 80.35.55. Per segnalazioni di offerte di alloggio alle persone terremotate potete scrivere un’email alla Protezione civile: ufficiovre@protezionecivile. it

  68. I CONSIGLI – Il Dipartimento della Protezione Civile raccomanda di: 1) non mettersi in viaggio verso i luoghi colpiti dal terremoto; 2) limitare al massimo l’uso del telefono, per agevolare tutte le operazioni di soccorso e lasciare libere le linee agli operatori, evitando sovraccarichi di rete.

  69. COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO – Cercate riparo all’interno di un vano di una porta inserita sotto un muro portante o sotto una trave: se rimanete al centro della stanza, infatti, potreste essere feriti dalla caduta di vetri, intonaco o altro materiale.
    – Non precipitatevi per le scale: dopo una scossa sismica sono la parte più debole di un edificio. Per lo stesso motivo non usate l’ascensore che potrebbe bloccarsi.
    – Alla fine della scossa ricordatevi, prima di uscire di casa, di chiudere gli interruttori generali del gas e della corrente elettrica per evitare di innescare incendi e deflagrazioni.
    – Da ultimo si ricordi di non bloccare le strade con le auto: lasciatele libere per i mezzi di soccorso.

  70. C’è bisogno dell’aiuto di tutti.
    La terra ha tremato di nuovo con magnitudo 5.5 della scala Richter (alle 19.49). Una nuova vittima certa nella frazione di Santa Rufina di Roio. Cede la cupola della Basilica in piazza Duomo, gravemente danneggiata dal sisma dei giorni scorsi. Crolli anche nei pressi della stazione centrale, in tutta la città e nei paesi limitrofi: Picenze, Petogna e Villa di Barisciano. Due scosse anche in mattinata, intorno alle 11.30. Popolazione nell’angoscia, metre proseguono le ricerche dei dispersi. La procura apre un’inchiesta per disastro colposo.

  71. Giro questa informazione ricevuta su FB da una mia amica:
    servono UN PAIO DI CAMPER ed una TENDA COMUNTARIA per la prossima notte. Contattate Marinella Sclocco 3471456634.

  72. 08-04-2009
    Ore 8: aggiornamento degli interventi

    Sei le scosse di terremoto registrate dalle 19.47 di ieri sera alle 6.27 di questa mattina in provincia de L’Aquila. La più forte, quella delle 19.47, ha avuto una magnitudo di 5.3 e ha provocato nuovi crolli. Le località prossime all’epicentro di questo evento sono state S. Panfilo d’Ocre, Fossa e Sant’Eusanio Forconese.

    Oltre 17.000 le persone che hanno ricevuto assistenza dalle persone del Sistema Nazionale della Protezione civile nelle tendopoli.

    La Croce Rossa, l’Anpas, le Regioni, la Prociv Arci, l’Ana e le Misericordie hanno allestito nelle tendopoli 24 cucine da campo: alcune di queste sono in grado di fornire fino a 5.000 pasti l’ora. L’attività delle cucine da campo è stata affiancata, ieri, da servizi di catering che hanno fornito più di 15.000 pasti.

    15 i PMA-Posti Medici Avanzati- attualmente operativi per gli interventi di primo soccorso, oltre all’ospedale da campo dell’Ares. I PMA sono dislocati su tutte le aree interessate dal terremoto, nei punti di maggiore concentrazione delle persone sfollate, mentre l’ospedale da campo è all’Aquila in Piazzale Ospedale.

    Sul campo sono al lavoro 30 psicologi dell’emergenza che assistono la popolazione colpita.

    La società Ferrovie dello Stato ha messo a disposizione vagoni ferroviari dotati di cuccette che possono ospitare fino a 820 persone. I vagoni sono alla ferrovia de L’Aquila e sono attrezzati anche per ospitare persone diversamente abili.

  73. Vi ringrazio di cuore per gli aggiornamenti e le notizie.
    Un ringraziamento a tutte le forze del volontariato, della protezione civile e di tutte le istituzioni coinvolte che stanno donando tutto se stessi per arginare i disastri causati da questo terribile terremoto.

  74. UNA COSA MOLTO IMPORTANTE
    Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell’Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuira’ con 1 euro, che sara’ interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l’assistenza.
    È inoltre possibile
    donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia, utilizzando lo stesso numero: 48580. Il Dipartimento della Protezione Civile fornira’ tutte le indicazioni sull’utilizzo dei fondi raccolti.

  75. Gli utenti di telefoni cellulari sono (siamo) milioni.
    Anche dondando 1 euro per uno (se lo facessimo tutti) potremmo raccogliere milioni di euro.
    Vi prego di mettere mano al vostro telefonino.
    Io lo farò una volta ogni ora (oltre al bonifico donato a una delle associazioni sopraindicate).
    Vi ringrazio in anticipo.

  76. Ciao a tutti, è da un po’ che latito, ciao Max.
    Due giorni fa ero in autostrada, in viaggio tra Firenze e Roma.
    Una giornata piena di sole, quella dopo il terremoto.
    Una Italia bellissima e verde come l’Irlanda: campi sterminati di grano non ancora maturo, un vero spettacolo.
    Nella infinita tristezza, il sollievo di vedere lunghe colonne di camion della Croce Rossa e delle associazioni di volontariato e della Protezione Civile.
    Un esercito di persone che aveva mollato tutto per andare a dare una mano là dove c’era bisogno.
    Tanti, erano veramente tanti.
    Un abbraccio a tutti

    Fausta

  77. Musica per l’Abruzzo
    La musica , come tutto il mondo , si stringe attorno al dolore degli uomini , delle donne, degli anziani, dei bambini provocato dal devastante terremoto che ha colpito l’Abruzzo e in particolare la città de L’Aquila.

    Certi che in alcuni casi le azioni, che per noi si traducono in concerti di solidarietà, possono più delle semplici parole vi elenchiamo tutti gli appuntamenti che ci sono stati segnalati e il cui incasso andrà devoluto ai progetti di solidarietà per l’Abruzzo , appuntamenti ai quali noi aderiamo e ai quali vi invitiamo ad aderire.

    Un appello per un concerto per l’Abruzzo
    “Un appello a tutti gli artisti per partecipare ad un concerto da destinare alle famiglie piu’ colpite”. A lanciarlo e’ Franz Di Cioccio, leader e cantante della Premiata Forneria Marconi, abruzzese di Pratola Peligna, un paese in provincia di Aquila. “E’ una ‘chiamata alle arti’ -sottolinea Di Cioccio- per un gesto di grande solidarieta’”.

    La Banda Gastrica al lavoro
    La Musica per l’Abruzzo: il mondo della musica in aiuto alle vittime del sisma
    ORQUESTRA e ROCK LINE
    Un Ep digitale su Facebook a favore delle vittime del terremoto in Abruzzo
    Al Circolo Farenheit451 l’incasso a favore dell’Abruzzo
    Zion Rock Club , EVENTO BENEFIT PRO EMERGENZA TERREMOTO ABRUZZO
    Abbado, dedica a vittime sisma

    Per info: comunicazioni@audiocoop.it

  78. Mi permetto di ricordarvi il numero 48580.
    Con ogni sms, mandato da qualunque telefono cellulare, si donerà 1 euro a favore delle zone colpite dal terremoto.
    Gli utenti di telefoni cellulari sono (siamo) milioni.
    Anche dondando 1 euro per uno (se lo facessimo tutti) potremmo raccogliere milioni di euro.

  79. ATTENZIONE!!!

    Vi segnalo questo articolo. Fonte: Repubblica.it

    Terremoto, colletta-truffa su Facebook
    Marco Pellegatti, finto nipote del giornalista Carlo Pellegatti (Mediaset), sul proprio profilo sta cercando di raccogliere fondi per un’iniziativa benefica che sostiene esser stata organizzata insieme dal Milan e da Mediaset, ma che è in realtà inesistente

    Ci sono sciacalli non solo tra le macerie delle città colpite dal terremoto, ma anche su Facebook: Marco Pellegatti, finto nipote del giornalista Carlo Pellegatti (Mediaset), sul proprio profilo sta cercando di raccogliere fondi per un’iniziativa benefica che sostiene esser stata organizzata insieme dal Milan e da Mediaset, ma che è in realtà inesistente. “Mediasetpremium in collaborazione con Ac Milan sta raccogliendo fondi per la popolazione dell’Abruzzo colpita dal terremoto. Se volete devolvere anche una minima cifra potete farlo su Carta Lottomaticard n….” si legge sul profilo del sedicente Marco Pellegatti.

    Per smentire gli scettici che hanno messo in dubbio la sua parentela con il noto giornalista sportivo, ha inserito un post in cui spiega che “mio zio Carlo Pellegatti ha appena detto a Milan Channel che è iscritto a Facebook e che ha un nipote di nome Marco, quindi finitela, adesso non potete dire più nulla”. “Non ho nessun nipote che si chiama Marco, non sono iscritto a Facebook e, soprattutto, non esiste nessuna raccolta fondi organizzata da Milan e Mediaset”, ha chiarito Carlo Pellegatti, che ha già allertato l’ufficio legale di Mediaset e presenterà una denuncia alla polizia postale.
    (07 aprile 2009)

  80. Sto per scrivere cose di una banalità immane, perdonatemi, soprattutto tu Max padrone di questa casa, il fatto è che da osservatrice di questa nostra realtà non posso fare a meno di condividerle con voi, siete tutti scrittori quandi capite la faccenda dell’osservare la società.
    Sono incazzata nera con quelle decine, fortunatamente sono pochi, di sciacalli. Gente che ruba oggetti personali dalle macerie, gente che indice collette inesistenti e truffaldine, su Facebook, sulla rete in genere. Mi fanno incazzare perché infangano il nome della stragrande maggioranza di noi. Noi chi? Be’ userò una parola che conoscete bene e non lo farò con ironia. Gli sciacalli infangano il nome di noi italiani. Noi italiani che con la passionalità, la follia che ci contraddistinguono molliamo casa e famiglia e ci mettiamo in macchina per andare in Abruzzo. Gli italiani uniti dal calcio e dalla guerra. Gli italiani uniti nel dolore delle situazioni incontrollabili.
    Brava gente anche coloro i quali hanno votato Berlusconi che odio.
    Brava gente perché sono pentiti di averlo fatto?
    No, semplicemente perché sono lì, gambe e braccia e caterpillar. E stanotte, forse domani troveranno ancora qualcuno vivo.

  81. Terremoto: 3 conti correnti per le donazioni

    Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato tre conti correnti per le donazioni a favore della popolazione colpita dal terremoto.
    *************
    CONTO CORRENTE IBAN IT72U0300205207000401124180
    INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale – Emergenza Terremoto L’aquila
    UNICREDIT BANCA DI ROMA
    Agenzia Roma Cavour B
    *************
    CONTO CORRENTE IBAN IT23X0306905039100000000140
    INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale – Emergenza Terremoto L’aquila
    INTESA SAN PAOLO
    Filiale di Roma 06787
    *************
    CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 95863023 (IBAN IT-63-X-07601-03200-000095863023)
    INTESTATO A: Protezione Civile Nazionale – Emergenza Terremoto L’aquila

  82. AGGIORNAMENTO EMERGENZA ABRUZZO
    SONO 22.000 I PASTI AL GIORNO
    FORNITI DALLA CROCE ROSSA ITALIANA
    400 I VOLONTARI
    LE COORDINATE PER LE DONAZIONI
    =========
    Sono 5 le cucine da campo che la Croce Rossa Italiana ha approntato sui luoghi del terremoto in Abruzzo, per un totale di oltre 22.000 pasti al giorno. La prima cucina, presso la Caserma Rossi sede del Nono Reggimento Alpini a L’Aquila, fornisce 7000 pasti nell’arco della giornata con 20 operatori CRI e 50 volontari. Una seconda a San Gregorio fornisce 3000 pasti, la terza a Collemaggio, 2000, ed una quarta a Centicolella 6000 pasti. La quinta cucina da campo (4000 pasti) sarà attiva nell’area Fintec, ed è arrivata con una autocolonna da Verona insieme ad un base camp per 300 operatori, macchinari per movimentazioni terra ed una ambulanza 4×4.
    Sono più di 400 i volontari della Croce Rossa Italiana impegnati nella zona del terremoto.
    Oltre 30 le ambulanze operative. Sono attive le squadre SEP di supporto psicologico, che in queste ore sono vicine alle famiglie colpite dalla tragedia.
    Operativi per il soccorso dei feriti 3 Presidi Medici Avanzati (PMA, squadre di medici ed infermieri volontari) della Croce Rossa. Due all’Aquila ed uno Paganica con 2 medici, 10 logistici e 3 infermieri; 2 tende per il primo screening pronto soccorso.
    Consegnate 10.000 coperte.
    Oggi sono arrivati gli aiuti straordinari offerti dalla Croce Rossa Svizzera: 200 tende da 1000 posti letto totali ed altre 2000 coperte.
    Alle 14.30 la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e la Croce Rossa Italiana hanno organizzato una teleconferenza con le 20 principali Società di Croce Rossa europee, del nord America e dell’Asia per fare il punto sulla situazione operativa e discutere i programmi per l’assistenza a lungo termine delle vittime.

  83. Non si è cancellata la memoria del mostruoso terremoto del 1915 ed ecco che incombe un altro grande sfracello che scuote la terra, butta giù le case, uccide e ferisce chi ha la sfortuna di abitare in Abruzzo. Anche il terremoto del ‘ 15 che aveva come centro Avezzano si è presentato di notte quando la gente dormiva, facendo piu di trentamila morti. Le case dei contadini erano costruite senza fondamenta e sono cadute come fossero di cartone, una sull’ altra, seppellendo intere famiglie colte nel sonno. Ma oggi, con la tecnologia nuova e le nuove conoscenze, ci si aspettava che le case fossero piu resistenti, soprattutto quelle costruite dopo i terremoti che si sono susseguiti nei primi anni del Novecento e dopo l’ ultimo dell’ 80. E invece no: le prime a essere danneggiate sono state proprio le costruzioni che avrebbero dovuto garantire sicurezza e asilo: la prefettura, l’ ospedale, gli alloggi per gli studenti. Strutture per cui sono stati spesi tanti soldi pubblici e che erano date per sicure ed elastiche. La questione della resistenza ai terremoti infatti non sta nella robustezza delle architetture ma nella loro elasticità. Che permette alle case di assorbire le scosse senza esserne frantumate. È lecito dubitare della correttezza delle ultime ricostruzioni? La risposta è piu sì che no. Ma questo si vedrà quando l’ emergenza sarà finita e si ripenserà al sisma con più tranquillità. Sono rientrata da Los Angeles, città che convive con i terremoti e perciò si è perfettamente attrezzata per affrontarli e ha stabilito regole rigidissime per chiunque voglia costruire case nuove. La notte stessa del mio arrivo vengo svegliata nella mia casa di Roma da una scossa che fa tremare il letto e butta giù dagli scaffali alcuni libri. Mi sveglio spaventata. Mai immaginando che quelle scosse venissero dal mio amato Abruzzo e che fossero le ultime propaggini di un sisma furibondo che partiva dalle piccole città di Paganica e Onna per arrivare, ormai sfiatate fino alla capitale. Solo la mattina dopo ho saputo quello che era successo. Mi sono affrettata a chiamare gli amici ma le linee erano bloccate. La preoccupazione è diventata assillante. Poi ho visto sullo schermo quei corpi estratti dalle macerie, quelle case sgretolate, quelle facce bianche di spavento e di polvere ed mi si è stretto il cuore. So bene cosa sia la paura che incute il terremoto. Ne ho sofferto da bambina in Giappone, paese che conosce la quotidiana inquietudine di una terra mai ferma e stabile. La guerra stava per finire, ero in campo di concentramento, ero bambina. Ma ricordo perfettamente un terremoto catastrofico che ci colse una mattina all’ alba. Siamo stati svegliati da un boato e poi le mura hanno cominciato a tremare. Ci siamo precipitati per uscire. Io cercavo di scendere le scale ma non riuscivo a stare in piedi. Sono arrivata in basso seduta sui gradini, guadagnando la discesa un gradino per volta, mentre dietro di me sentivo cadere pezzi di parete ed ero raggiunta e soffocata da calcinacci e polvere. Ricordo che mio padre acchiappò per un piede mia sorella Toni che stava precipitando dalla tromba delle scale. Quando siamo riusciti a raggiungere la porta di ingresso, ci siamo trovati davanti un cortile divelto, la terra che si apriva sotto i nostri piedi. Eppure, nonostante la violenza di quelle scosse, la casa non è caduta. Perché era stata costruita con criteri antisismici. L’ ho vista letteralmente piegarsi da una parte e poi dall’ altra come un giocattolo di gomma, ma non è andata in pezzi. È questo che dovremmo imparare dal Giappone: la grande sapienza in fatto di movimenti tellurici, la tecnologia avanzata in fatto di prevenzione e ricostruzione. Oggi vedo sulle facce degli abruzzesi colpiti dal terremoto quella stessa paura che lascia senza fiato, quell’ incertezza del futuro che ti attanaglia. Però vedo anche la voglia di aiutare, di rimboccarsi le maniche e dare una mano. A sentire i miei amici per telefono, sono tutti in moto gli abruzzesi da lunedì mattina, anche coloro che non sono stati colpiti direttamente dalla sciagura. Come sempre il nostro paese dà il meglio di sé nei momenti di pericolo. La generosità si esprime in silenzio, senza esibizione e viene raccontata da persona a persona. Come quella dell’ uomo che ha rischiato la vita arrampicandosi su un balcone pericolante per salvare una bambina, figlia di vicini. O quella della ragazza che è tornata nella casa che stava crollando per tirare fuori un anziano incapace di muoversi, o ancora quella degli studenti che hanno scavato a mani nude tutta la notte per salvare uno di loro rimasto incastrato fra le travi di cemento. Ci sono anche gli sciacalli, come sempre. Vilissimi individui che approfittano del disastro e della disperazione per intrufolarsi in casa d’ altri e portare via qualche oggetto di valore. Sono gli stessi che in tempi di quiete, vanno davanti alle scuole a distribuire la droga ai ragazzini, gli stessi che chiedono il pizzo e quando uno non paga lo uccidono con una pistolettata. Una Italia brutale e senza scrupoli , abituata a vivere contro gli altri e sopra gli altri. Il dolore. Come affrontare un dolore così vasto, così capillarmente diffuso e collettivo? Sono stati chiamati degli psicologi. Ma cosa possono fare dei tecnici della psiche in una situazione di così grave emergenza? Quando manca il letto per dormire, l’ acqua per lavarsi, un piatto caldo per nutrirsi, è difficile interrogare e sollevare una psiche rattrappita e offesa. Fra le tante storie mi ha colpito quella degli studenti che abitavano nella casa costruita per loro, al centro dell’ Aquila. Una palazzina apparentemente elegante ma tirata su con disinvoltura e disprezzo della vita. I pezzi di muro che sono rimasti in piedi mostrano pareti sottili e fragili, friabili come fossero di biscotto. Da lì alcuni sono scappati quando hanno sentito i boati, le scosse e gli scricchiolii sinistri che hanno preceduto il grande terremoto. Altri invece sono rimasti, perché nessuno li aveva avvisati del pericolo imminente, della fragilità della casa. Lì sono sotterrati alcuni studenti che oggi avrebbero potuto essere vivi. Compreso un ragazzo che era scampato alle bombe di Gaza ed è rimasto sepolto sotto le macerie di una casa abruzzese, in una città civile, bella e pacifica. Tante altre invece sono storie dolorose di incontri con la morte che sembrano essere stati decisi altrove con sadica crudeltà. Un ragazzo che va a dormire dalla nonna che è sola e muore con lei mentre tutta la famiglia si salva nella casa dove abitava. Una sorella sceglie la gita scolastica e si salva mentre l’ altra che decide di rimanere in casa con la madre, muore stritolata. Qualcuno dice che la maggior parte di queste morti si potevano evitare. C’ erano state decine di scosse per tutta la settimana precedente. Una fortissima poi aveva allarmato gli aquilani la sera di domenica alle 23. Molti avevano telefonato chiedendo un parere. Ed era stato loro risposto che dovevano rimanere in casa, che non c’ era pericolo. Si sa che non si possono prevedere con esattezza i terremoti, ma certamente si possono mettere in funzione delle strategie di difesa e di fuga quando un terremoto si annuncia con tanta insistenza come questo. Per lo meno si doveva avvertire la gente che c’ era un pericolo, anche se non certo. Si poteva dichiarare pubblicamente che a tante scosse poteva seguire un’ onda micidiale. Un’ altra storia che commuove per la sua umiltà e allegoricità è quella delle pantofole zuppe d’ acqua che le donne sono state costrette a portare ai piedi essendo scappate di casa senza avere il tempo di infilarsi le scarpe. La casa è vicina, nell’ armadio ci sono gli scarponcini da fango, impermeabili e calde. Ma è proibito entrare, per qualsiasi ragione. Dovranno tenersi addosso le pantofole fatte pesanti dalla mota. Poi finalmente ecco il sole. La mattina di martedì si presenta fredda ma assolata. E improvvisamente spuntano centinaia di pantofole, povere, stanche e sporche, posate qua e di là sulle pietre, sui legni abbandonati, sui pezzi di casa rimasti in piedi, per poterle finalmente rimettere ai piedi asciutte. Tanti dicono che «hanno scavato a mani nude». Ma cosa vuol dire? Sembra una frase fatta, ma diventa la verità quando non si trovano in giro né vanghe né badili ne zappe, né torce né carriole. Sono questi gli strumenti che dovrebbero stare ad ogni angolo di strada nei paesi a rischio sismico. Come nei treni, dentro teche apribili con un colpo, pronte all’ occorrenza. E invece molti si sono trovati a scavare con pezzi di cartone, barattoli vuoti, strumenti improvvisati e inefficienti. Cosa augurare a un paese così poco attento alle regole, così portato ad un anarchismo che si confonde con l’ arbitrio puro? Cosa possiamo auspicare se non di imparare qualcosa dagli errori del passato? Meno progetti grandiosi e più lavoro umile e fattivo sul territorio soprattutto quando è a rischio sismico. Un pensiero piu generoso, una visione più grande e più spaziosa del futuro, che comprenda l’ interesse del paese e non solo il nostro piccolo tornaconto. È troppo chiedere?
    Dacia Maraini
    Corriere della Sera – 8 aprile 2009 – pagina 13

  84. Un pezzo bellissimo e vero, questo di Dacia.
    Vi invito a leggerlo e a rifletterci sopra.
    Mi permetto di ricordarvi il numero 48580.
    (Con ogni sms, mandato da qualunque telefono cellulare, si donerà 1 euro a favore delle zone colpite dal terremoto).

  85. sono commossa dalla sensibilità della signora Maraini,mi associo alle bellezza delle sue parole e alla amarezza che ne scaturisce nell’essere consapevoli che qualcosa si poteva evitare.Tutte le tragedie così grandi fanno riflettere sul fatto che il nostro minuscolo giardino si affaccia sul mondo intero ed è di quel mondo che dovremmo sentirci parte integrante tutti noi e vivere in armonia con chiunque crediamo sia al di fuori del nostro piccolo giardino.L’amore e la cura profusa nello spazio personale dovrebbe sempre essere estesa allo spazio che ingenuamente crediamo non faccia parte di noi.
    cari saluti

  86. E’ un articolo stupendo questo di Dacia Maraini. Pacato, sincero, analizza senza essere spietato e così riesce a fornirci il quadro di un paese che meriterebbe una classe politica senz’altro migliore.

  87. E’ tutto pronto. L’altare al centro, le tremila sedie per i parenti e il pubblico, lo spazio riservato alle autorità. E, poi, davanti al tutti, allineate con cura, a gruppi di venti, distese su quattro, lunghi drappi rossi le 209 bare. La maggioranza di mogano chiaro. Alcune bianche, piccole, che racchiudono i bambini. Poggiate su quelle delle madri o dei padri, morti assieme a loro e insieme strappati alle macerie, quasi ad evocare un simbolo ancestrale. Oggi è il grande giorno. L’apice di questa grande, immensa tragedia. Il giorno dei funerali. Solenni, di Stato. Dove lo Stato si incontra con la gente. La sua gente. Con i morti e con i vivi. Uniti da destini diversi. Per pregare, ricordare, ammonire, promettere. Cambiare.

  88. Carissimi,

    la casa editrice Fanucci ha intrapreso due iniziative per esprimere solidarietà alle persone colpite dal terremoto in Abruzzo: personalmente donerò 1.000 copie di vari titoli del mio catalogo e la libreria Fanucci con sede in piazza Madama 8 a Roma, ha già riempito il primo cesto con le donazioni dei lettori che frequentano la libreria. Tra pochi giorni metteremo on line la possibilità di regalare un libro alle 25.000 persone che ora dormono in tende da campo. Raccolti i libri, manderò un nostro mezzo direttamente a L’Aquila e dintorni per la consegna. Credo che la lettura di un libro possa essere di sollievo a chi in questo momento ha perso la propria casa e tutto ciò che essa conteneva, oggetti cari e ricordi di una vita. Grazie a chi di voi sosterrà le nostre iniziative.

    Sergio Fanucci

  89. È possibile consegnare alla libreria Fanucci a Roma in piazza Madama, 8 anche libri che avete in casa (non è obbligatorio acquistarli in libreria).

    Sarà nostra cura consegnarli direttamente ai luoghi colpiti dal terremoto.

    Metteremo sul sito le foto testimonianza dell’avvenuta consegna. Ancora

    grazie.

    Sergio Fanucci

  90. Perdonami Massimo ma questo racconto lo voglio dedicare a tutte le vittime.

    Il treno del Paradiso

    La bambina alla vista del treno sgranò i grandi occhi azzurri. Rimase col fiato sospeso per lo stupore. Mai visto nulla di simile. Ma cosa ci faceva quel treno tutto colorato alla stazione? Bello! Sembrava un treno magico. Un enorme giocattolo. Il treno dei desideri. Ogni carrozza aveva un colore diverso: giallo, azzurro, viola, arancione. Era straordinario! Semplicemente straordinario!!!. E poi lucido, nuovo di zecca, con rivestimenti finissimi. Dava un senso di sicurezza. La piccola Vanessa si asciugò le lacrime e finalmente sorrise, nonostante il dolore che provava dentro il petto. C’era molta nebbia quel giorno e la stazione era deserta. Provò l’irrefrenabile impulso di salire sul treno. Si chiese come c’era arrivata da sola alla stazione. E dove erano la mamma e il papà?
    Si guardò intorno sconsolata. Le ritornò la voglia di piangere. E quel dolore al petto che non smetteva di tormentarla. Vagò ancora con lo sguardo. Cominciava a sentire freddo. I suoi occhi si fissarono sul treno e si rese conto che la stava aspettando. Sì, era lì per lei. Non c’era un motivo preciso che glielo facesse credere. Lo sentì e basta, come una premonizione, Quel treno meraviglioso, che sembrava un serpentone mansueto, era un regalo. Un regalo destinato a lei.
    Doveva fare il biglietto e salire, senza alcuna esitazione.
    Controllò nella tasca, aveva solo pochi spiccioli, i soldi della merenda che la mamma quella mattina le aveva dato per andare a scuola. Già, ma perché non c’era andata, quella mattina, a scuola? E come mai si trovava invece alla stazione? Non riusciva a ricordare.
    Si avviò verso l’ufficio del capo stazione, determinata a fare il biglietto. Dovette alzarsi in punta di piedi per guardarlo negli occhi: era un uomo particolare con una gran barba bianca che gli arrivava sul pancione prominente, e i capelli lunghi e lanosi gli scendevano fino alle spalle. “Sei tu il capo stazione?” chiese Vanessa, trattenendo una risata. L’uomo sollevò la testa dalle sue scartoffie, la osservò con una grande tristezza, una tristezza secolare, accumulata giorno dopo giorno, pena dopo pena. “Sì, sono io. E tu sei la piccola Vanessa. Perché ridi di nascosto?”.
    “Perché sei tutto bianco! Sembri un orso. Sembri babbo Natale. Ma come fai a conoscere il mio nome? Mi stavi aspettando?”.
    “Sì, ti stavo aspettando”.
    “Voglio fare il biglietto e salire sul treno. Ecco, ti dò tutti i miei soldi”. Frugò nella tasca.
    “Non occorrono soldi per salire sul treno. Vai pure, manchi solo tu per partire”. E si tastò i lunghi peli della barba. Provava una grande amarezza, per la bambina, per se stesso e il lavoro ingrato cui lo avevano destinato. “Vai pure Vanessa, troverai altri bambini sul treno. Andrete in un posto bellissimo ”.
    “Ma la mia mamma, il papà?”
    “Stai tranquilla, loro sanno già”.
    La bambina si avviò felice.
    L’uomo ritornò con la mente a quanto era successo quella mattina: il boato, la nuvola di polvere, le macerie, i corpi martoriati, e provò un brivido di orrore.
    Scosse la testa, sospirò e infine chiamò due inservienti: “Accompagnatela fino alla carrozza rosa, e nascondete le ali, non vorrei si spaventasse”.

    Salvo Zappulla

  91. è molto bello il racconto di Salvo.
    E anche l’intervento della Maraini.

    Messaggio per Luca Gallina invece: il bambino nascerà a fine maggio primi di giugno! besos

  92. Certo, Salvo, sai essere efficace con le parole. Il tuo racconto trasmette un messaggio di speranza.
    Anche se non si crede al paradiso, è molto bello lo stesso.
    Bises:)

  93. Auguri anche qui. A Zauberei doppi. Anche per il bambino. Speriamo sia sperto come la mamma e si limiti a parlare 7 lingue

  94. Se il bimbo nascerà a fine maggio sarà un gemelli e non esiste segno più incline alla parola di questo….
    cara zaub io sono nata il 25 maggio.Sarà per questo che non sto mai zitta??
    Auguri per tutto.

  95. @ Zauberei
    finalmente sappiamo quando nascerà. Io te lo avevo già chiesto ben due volte. Chissà che, con una mamma come te, non diventi preferibilmente un filosofo.
    Auguri a entrambi e all’orgoglioso papà.
    Lorenzo

  96. @Francesca Giulia
    Ed io sono nato il 25 di Novembre. Faceva già troppo freddo per me, e poi con l’umidità della pianura padana, non stavo proprio bene, ma mio padre mi diceva sempre di avere pazienza, meglio l’umidità che il terremoto di Messina.
    Saluti
    Lorenzo

  97. @ Salvo
    è un racconto il tuo che dona speranza. Grazie per averlo riportato proprio a Pasqua.
    Saluti cari
    Lorenzo

  98. @ Maria Lucia Riccioli- Robertina-Simona

    Il nostro scambio di opinioni è sempre stato dominato dalla stima e interesse per il presentato.
    Non mi resta che augurarvi una Pasqua tranquilla e in armonia.
    Cari saluti.
    Lorenzo

  99. @ Massimo
    anche a te i miei migliori auguri di Buona Pasqua.
    Se riesci a spiegarmi, perché i miei invii non risultano subito sullo schermo, come era sempre una volta, te ne sarei grato.
    Cari saluti
    Lorenzo

  100. @ Luca Gallina
    finalmente ti fai vivo. Abbiati i miei sinceri auguri di Buona Pasqua.
    Lorenzo

  101. @ Lorenzo
    Auguri anche a te.
    Purtroppo i tuoi commenti finiscono automaticamente nell’antispam. Mi dispiace. Non so perché, ma ogni tanto capita (è successo anche con i miei commenti, tempo fa). Dipende dal filtro antispam adottato da kataweb (che è imperfetto).
    In ogni caso li recupererò tutti, non temere (e tra breve il sistema dovrebbe “imparare” a non considerarli più come spam).

  102. Catania a elevato rischio sismico
    da La Stampa del 7 aprile 2009

    In termini di scenari futuri i 400.000 attuali abitanti di Catania (rischio elevatissimo) si ridurrebbero di 50.000 unità se si scatenasse quel terremoto che si paventa da decenni. Solo il 5% delle abitazioni di Catania è a prova di terremoto – almeno in teoria -, tre abitanti su quattro sarebbero comunque coinvolti (per confronto, a Campobasso, un abitante su sei). Per restare al Sud, quella fra Messina e Reggio Calabria è forse l’area a più elevato rischio sismico dell’intero Mediterraneo, i centri storici delle due città non sono adeguati al forte terremoto prossimo venturo: si calcola che solo un quarto delle abitazioni sia in grado di reggere un sisma violento come quelli che si ipotizzano qui.
    (…)
    In Italia il rapporto fra intensità del terremoto e numero delle vittime è ancora troppo alto, non accettabile in un paese civile che dispone ormai di strumenti e di conoscenze di base alla pari con quelli degli statunitensi e dei giapponesi. Ma da noi qualcuno bara….

    Fonte: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200904articoli/42632girata.asp

  103. Ihihih auguri a tutti voi e grazie anche dallo zauberpargolo:)
    – Lorenzerrimo gli è che il calcolo delle settimane implica una laurea in numerologia kabalistica e insomma solo ora ci ho una idea un po’ chiara, anche perchè me devono fissare una data quelli dell’ospedale che sarà appunto fine maggio. E poi te ste cose me le chiedi in mezzo a un post de Massimo che parla de cose letterarie e io non so bene come comportarmi.
    – Giulissima anche te sei ciarliera? semo sicuri che so l’astri? io so del toro e paro una pila de facioli:)
    – Salvo ma guarda, vedrai che viene destro soprattutto nel romanesco me sa:) E se prende dar paparino dirà una parola a Natale e l’artra a ferragosto e chiumo:)
    – Augurissimi a Massimo e a tutti:)

  104. @ Zauberilla
    con i calcoli cabalistici, credo che non concordano neanche i suoi sostenitori.
    Mia moglie partecipò una volta a una seduta di questi signorotti, sempre vestiti di nero, nella speranza di veder svelato qualche segreto, ma fu trattata come non esistesse. Molto gentili, ma non di più.
    Nessuno le volse la parola. Anche lei è del segno del toro: 8 Maggio, e guai quando si infuriasse, meglio ritirarsi e aspettare, e nel frattempo munirsi di scopetta e pattumiera per raccogliere i cocci sparsi dappertutto. Per fortuna che capita rarissimamente, e poi con me non ne ha più bisogno. Mi dice sempre che sono il marito migliore che possa immaginarsi. Dagli errori di gioventù s’impara, o no? Lei comunque ha imparato, mentre io ne faccio ancora, chissà perché? Domanda alla psicologa.
    Sui nomi degli ebrei in Austria ce ne sono di tutte.
    Il nome di famiglia di Esther è Rind (Manzo), a scuola la prendevano in giro, quando la maestra la chiamava.
    Ho avuto un cliente che si chiamava Schwein (maiale), ti puoi immaginare come ci rimaneva, tutte le volte che i compagni di classe lo sfottevano. Più tardi lo mutò in Schweinsbart (barba del maiale).
    Ad ogni modo, tutta gente interessante e intelligente sopra la media.
    Ciao e auguri di nuovo.
    Lorenzo

  105. @lorenzo il 25 novembre sei un sagittario, segno che amam molto l’uscire dai propri schemi e viaggiare e conoscere spinto verso l’ignoto.Chiaramente è solo un gioco questo riferimento all’astrologia,ma mi diverte!
    TI saluto e ti auguro una Felice Pasqua!

  106. @zaub si vede che siamo chiaccchierone per altri tipi di congiunzione oltre che astrali!
    Auguro a te e al fagiolino una felice pasqua attorniati da amore!

  107. @ Francesca Giulia
    certo che cerco l’ignoto, che mi dà il senso di colmare una mancanza, anche mia naturalmente, ma solo idealmente.
    Sulla veridicità degli astri, non so cosa dire. Sta il fatto che essendo, per esempio, mia moglie del segno del toro, sarei l’unico a considerarla e sopportarla. Esempio di due opposizioni che collaborano per il bene comune.
    Ciao
    Lorenzo

  108. Augurissimi a tutti in questo lunedì dell’Angelo…
    Ciao Lorenzo, grazie, ricambio volentieri…
    L’Angelo che troviamo quando siamo affranti e crediamo sia tutto finito e perduto… invece lui ci dice: “Ehi, asciuga quelle lacrime… visto?”.
    Vi auguro quell’Angelo sul vostro cammino quando si fa oscuro.

  109. Maria Lucia Riccioli
    che belle parole! quell’Angelo buono che ci dice di asciugare le lacrime, Quello cattivo, rappresentato dalla nostra presuntuosità, che ci dice di continuare, come se ne avessimo sempre diritto. Alla fine interviene la ragione che ci dice di essere moderati e giusti, anche a costo dei sentimenti che ci hanno procurato gioia e passione.
    Dove e come trovare l’equilibrio tra l’avere e il rinunciare, se non nel rispetto verso il prossimo, chiunque sia.
    Grazie! Dalla tua serenità mi accorgo che sei sempre accompagnata dall’Angelo buono. Auguri per il tuo diventare ancora una volta zia, di un piccolo che nelle tue braccia riceverà ogni bene di questo mondo.
    Anch’io sono diventato zio, per la terza volta, di un pargolo di nome Mattia.
    Buona serata di S.Angelo
    Lorenzo

  110. Ricevo e (siccome condivido, punto per punto) ritrascrivo questa posizione sul terremoto, un pò fuori dal coro, che proviene da Giacomo Di Girolamo, redattore del Giornale di Sicilia
    ————————————————-
    Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi
    raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia
    suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.
    Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori,
    alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi
    hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no – stop, le scritte
    in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da
    italiano, io possa fare.
    Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo
    stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull’orlo del pozzo di Alfredino, a
    vedere come va a finire, stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e
    offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.
    Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi
    coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione
    civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la
    Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano
    invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro
    Paese.
    E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che
    dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.
    C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a
    visitare
    i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi
    contribuenti.
    Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno?
    Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al
    neologismo: “new town”.
    Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente?
    Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve
    essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.
    Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani,
    nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo
    momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto
    con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme – da generazioni – gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.
    Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha
    servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po’ dei loro risparmi alle popolazioni terremotate.
    Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico
    versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e di
    fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.
    Ma ora basta.
    A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima?
    Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro:
    comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole
    crollate a L’Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un
    funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.
    Ecco, nella nostra città, Marsala, c’è una scuola, la più popolosa,
    l’Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro d’affitto fino ad ora, per quella scuola, dove – per dirne una – nella palestra lo scorso Ottobre è caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C’è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.
    Ecco, in quei milioni di euro c’è, annegato, con gli altri, anche l’euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non
    come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto.
    Stavo per digitarlo, l’sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno
    sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul
    terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho
    capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per
    quella bestialità che avevano detto.
    Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa
    succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi.
    E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il
    gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non parlare
    d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il terremoto. Come l’11
    Settembre, il terremoto e l’Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.
    Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo
    volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli
    sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei
    super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.
    Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il
    mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di
    italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire “in Giappone non sarebbe successo”, come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know – how del Sol Levante fosse solo un’ esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico.
    E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel
    frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia.
    Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il
    diritto di dire quello che penso.
    Come la natura quando muove la terra, d’altronde.
    (Giacomo Di Girolamo, redattore del Giornale di Sicilia)
    ———————————–
    Per queste stesse ragioni neanche io darò un euro. E non darò neanche il mio 5permille, per non sottrarlo ad altri che pure ci contavano e ne hanno bisogno, e ne verrebbero penalizzati.

  111. Io l’euri non li do per via del fatto che ho fatto un ragionamento analogo forse ma più velocetto: cioè sono arcisicura che di questi euri c’è un solo centesimo di lucro, con ogni probabilità ottanta centesimi – siano essi telecom, siano essi banca dell’Abruzzo evia di seguito.
    Questo perchè non mi fido della mediazione di terzi, e trovo la parte che giudica quella mediazione nell’articolo condivisibile.
    Però mia sorella ha un amico, padre di famiglia, che è uscito di casa colla famiglia per mettersi in salvo e ora sono in quattro: hanno i loro pigiami le loro pantofole, e un cellulare e un portafoglio. L’amico di mia sorella aveva un lavoro, ora il lavoro è disintegrato come casa sua. L’amico di mia sorella ha dei vicni nella stanza di albergo. Altre famiglie con il pigiama e forse il portafoglio – se hanno avuto presenza di spirito. Se no nel panico ti manca.
    Allora noi stiamo organizzando di raccogliere delle cose che servono. Probabilmente lo avremmo fatto lo stesso senza gli amici, fidandoci di altre mediazioni. Per esempio mio cognato la cui multinazionale (ner senzo de dove lavora…:) aveva una filiale all’Aquila, ha la possibilità di mandare degli aiuti concreti alle famiglie di quei dipendenti senza filiale e senza casa e senza vestiti e senza che ne so, quel cazzo di souvenir che si erano comprati in un viaggio particolarmente felice.
    La questione è che è vero che lo Stato fa cagare, ma l’umanità l’appartenenza al genere umano è una roba che io almeno sento anteriormente allo stato. Di cinque per mille non se ne parla, de eurucci manco, ma io penso a me al suo posto e mi viene da piangere. Penso a quella perdita di tutti i correlati concreti del se. Penso che tra umani nella foresta ci si dovrebbe dare una mano. Liberissimi di non sentirla, ma tirare fuori la mi mamma con 45 anni di carriera mi parrebbe un tantino ipocrita.

  112. Interessante!
    Io non caccio un euro, dicono… ché pago le tasse. Legittimo.
    Nella mia esperienza è la frase tipica di chi incarna l’egoismo. Q
    uesto Paese non è stato rovinato dalla beneficienza, ma dalla stupidità di chi non caccia un euro dibeneficienza per il terremoto ma che poi di fronte a un euro elargito si svende nelle cabine elettorali.
    Non sarà di certo il caso del giornalista Di Girolamo, di Carlo S. e di Zauberei.

  113. per mettersi sotto i riflettori non c’è nulla di meglio e di più facile che fare uscire la propria voce fuori dal coro. in questo caso si risparmia, pure. pensa te che figata!

  114. il giornalista citato sopra scrive che piange di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci. poverino lui e le sue lacrime. che pena mi fa. e pensare che ci sono anche i poveracci che stanno in mezzo alla strada senza lavoro e chiedono l’elemosina per campare. meglio non sganciare un centesimo, però, che l’italia è una repubblica fondata sul lavoro.

  115. Caro Carlo,
    ti ringrazio per aver inserito il pezzo di Di Girolamo. Una voce fuori dal coro aiuta sempre a riflettere.
    Ha ragione e comprendo la sua rabbia… che è anche la mia.
    Più sopra avevo postato un articolo di denuncia di Dacia Maraini (che non sarà Pasolini, ma un po’ di roba l’ha scritta). E poi uno stralcio terribile estrapolato da un pezzo pubblicato su “La Stampa” riferito a Catania (e che si potrebbe intitolare “cronaca sintetica di un disastro annunciato”).
    È uno scandalo che in un Paese civile (?) ad altissimo rischio sismico, come il nostro, non si faccia nulla per riadeguare le numerosissime strutture pubbliche e private che non resisterebbero a una scossa di media entità.
    Riadeguare quelle strutture necessita di investimenti ingenti nel medio lungo periodo. Il politicante (al di là del colore) guarda il breve periodo, quello su cui può esercitare il suo misero potere.
    È lì lo scandalo.
    Ma non credo che il problema si possa risolvere rinunciando alla naturale e doverosa (per chi lo sente) solidarietà umana.
    È necessaria la denuncia. È necessario che ogni singolo cittadino ne prenda coscienza, soprattutto in sede elettorale (come qualcuno ha sottolineato).

  116. Sì, la solidarietà può essere un rischio. Ma credo che valga sempre la pena correrlo. Niente va disperso. Soprattutto se stessi nell’atto del dare.

    La carità è il dono che chi non ha niente fa agli altri dandogli l’opportunità di non restare schiavi di ciò che hanno.

    (Vauro Senesi – Il mago del vento)

    Un bacio
    Simo

  117. “Chi dona dovrebbe ringraziare chi riceve, per il fatto stesso di aver accettato il dono.” (Quel che mi pare d’aver capito dalla frase d’un amico, un grande poeta).

  118. Donare è un atto che fa bene soltanto se si dimentica cosa si sta facendo mentre lo si fa,così è il cuore che s’apre e non s’aspetta alcun ringraziamento,perchè facendo del bene non mette etichette a ciò che da,ma solo amore spontaneo.( Francesca Giulia)
    buona giornata

  119. Quando uno specula sulle disgrazie, fa sciacallaggio, inventa false collette a favore delle sue tasche… un certo Nazareno disse che ha già avuto la sua ricompensa.
    Donare è come amare: niente di certo, solo la gioia di dare. Che è anche rischiosa.
    Dico agli arrabbiati – tra cui c’è anche la sottoscritta – : non volete cacciare un euro? Liberissimi.
    Ma allora partite volontari, mettetevi in contatto con gente fidata che lo fa e organizzate raccolte di vestiario, di utilia…
    FATE qualcosa.
    Arroccarsi sull’Aventino della protesta fa marcire il fegato e non aiuta.

  120. Credo che qui si tratti, di soddisfare il bisogno del proprio amore verso il prossimo, da una parte, e di contribuire a creare una società civile dall’altra.
    In primo bisogna quindi donare, ma non dimenticare che la società ha bisogno del nostro impegno per diventare più civile e buona.
    Lorenzo

  121. Leggendo l’articolo coraggioso e veritiero di Giacomo di Girolamo, mi è venuto in mente, cosa succederebbe se tutti gli italiani non donassero un Euro.
    Per me significherebbe un dare uno schiaffone ben forte a tutta la classe politica e ai responsabili del disastro.
    Non sarebbe però mai realizzabile, perché almeno il trenta, quaranta, e forse più, per cento della popolazione dona, per mantenere poi i suoi privilegi e guadagnarci sopra.
    La società, purtroppo, è un conglomerato di caste, dove le più forti si mantengono con il sudore del lavoro di quelle minori. Non credo che si possa trasformare questa situazione reale, perché ogni mutazione radicale, vediamo a quale vero mutamento hanno contribuito le rivoluzioni, non creerebbe altro che un nuovo sistema che, dopo essersi sistemato e quindi rafforzato, agirebbe come il precedente.
    È la massa che, nelle sue costrizioni di sopravvivenza, non è governabile e abbisogna quindi di un potere che la regoli, dal quale poi viene sfruttata.
    Penso anche, che un bisognoso, nel non ricevere un soldo di solidarietà, si domanderebbe del motivo e, una volta che lo riconoscesse, lo indurrebbe a solidarizzarsi con i mancanti donatori, con l’effetto di una richiesta generale e forte versi i responsabili della politica e del disastro, di svolgere una politica sostenuta dai principi dell’onestà, serietà e responsabilità.
    Credo che, proprio nei momenti di acuto bisogno, l’uomo riconosca il valore dell’onestà, da pretenderla con maggiore determinatezza.
    Scusate, sono solo mie riflessioni, che l’emozionante e sincera lettura di Giacomo di Girolamo mi ha suggerito.
    Lorenzo

  122. “un bisognoso, nel non ricevere un soldo di solidarietà, si domanderebbe del motivo e, una volta che lo riconoscesse, lo indurrebbe a solidarizzarsi con i mancanti donatori”

    Già me l’immagino. Un mega corteo di persone senza case e con i parenti dei morti che camminano a braccetto con i mancati donatori. Vanno tutti a prendere una birra per sodalizzare meglio, ma pagano i senzatetto e i parenti dei morti perché il segnale dev’essere forte.
    Nel frattempo i politici si massaggiano la guancia per lo schiaffone ricevuto. Ed improvvisamente si illuminano.
    Si, la taccagneria può rendere questo paese un paese migliore.

  123. @ Renoir
    ma è chiaro che il senso di solidarietà da me immaginato era solo in senso psicologico. D’altronde, è sempre stato così che, tra il sentire una necessità inderogabile e il realizzarla bisogna dimostrare una qualità d’identificazione e volontà di realizzazione estreme. Non lo si riscontra in nessuna società, tanto meno in Italia, per cui il malore rimarrà imperante e a ognuno basterà lamentarsi della propria miseria.
    Se avesse letto il mio commento sul senso di donare, riportato sopra, avrebbe preso nel giusto senso la mia ipotetica riflessione.
    Credo, nonostante la sua perplessità, che la mancanza generale di donazioni private metterebbe la casta politica sotto una gravissima pressione, da indurla a reagire e mostrare senso di responsabilità. Ma forse, anche questo non servirebbe a nulla in un paese come l’Italia.
    Ad ogni modo, con i lamenti e i piagnistei, così largamente riscontrabili nell’Italia odierna, si dimostra solo di essere deboli e sfruttabili.
    Allora sì che nulla cambierà e la miseria rimarrà.

  124. E’ ovvio che quella di Di Girolamo (e il mio essere solidale con lui) è fondamentalmente una provocazione, che nulla vuole togliere all’atto del donare ed aiutare le vittime del terremoto. Lorenzo l’ha colta in pieno, e lo ringrazio: serve solo a fare riflettere, non a porsi sotto i riflettori.
    Ieri sera da Santoro c’era anche questo Di Girolamo: ha parlato brevissimamente di questo, verso la fine della trasmissione.
    E c’era Di Pietro che ha tristemente ammesso (e una dottoressa della Prot. Civile, non ricordo il nome, faceva cenni di totale assenso con la testa) che i soldi raccolti con le catene di solidariertà per il Molise, pochi anni fa (ricordate la scuola crollata con i bambini dentro?) non sono mai arrivati a destinazione.
    Nessuno ha detto dove siano andati a finire.

  125. @massimo supermauger
    off topic ma ci tenevo a dirlo qui.ho letto i tuoi racconti,i tre segnalati qui nel blog,quello che mi è piaciuto di più è Mind games,dire che mi è piaciuto è poco! Complimenti!!!Lo trovo di stampo Hitchockiano ed io adoro la soggettiva visione tormentata e nebulotica dei film del grande regista,guarda caso c’è anche l’accenno ossessivo alla figura di una donna bionda come spesso nei film di Alfred!Il ritmo che hai impresso alla storia è veloce e accattivante,si legge tutta di un fiato!Io poi, che sono tanto una “brava ragazza”,sono irrimediabilmente malata di attrazione per lo sdoppiamento e il racconto visionario.Bravo,te lo avranno di certo detto persone più autorevoli di me,ma ci tenevo a farlo anch’io.
    bacioni

  126. @ Roberta: carissima Roberta…la presentazione a Sortino è andata davvero bene! Siamo stati accolti dall’assessore Dionisio Mollica e dal Sindaco nel “cine teatro Italia”…che aveva il fascino di “nuovo cinema paradiso”! Il nostro pomeriggio faceva parte della rassegna “dieci sere” e ha così aperto gli eventi culturali di primavera (preceduta da una serata in cui Salvo Zappulla aveva presentato la sua rivista “Pentelite”).
    Salvo Zappulla ha introdotto il testo di Massimo e Maria Lucia il mio, facendo i collegamenti tra i due libri e rimandandoci la parola. Anche io e Massimo ci siamo “rinviati” a vicenda, leggendo passi sia del suo bellissimo “letteratitudine, il libro” che del mio romanzo.
    Alla fine siamo stati salutati con un rinfresco e molta nostalgia come ogni volta in cui ci separiamo, torniamo a casa e conserviamo davvero nel cuore il tepore benevolo e condiviso di avere costruito qualcosa insieme. E di averlo fatto senza competizione nè confronti. Volendoci sinceramente bene.Come una squadra.
    Maria Lucia ha descritto la giornata nel suo blog! Andate a dare un’occhiata: http://www.marialuciariccioli.splinder.com

  127. Dimenticavo….andando via (eravamo già in macchina) ci ha fermati un poeta locale che scrive in vernacolo. Berretto rosso, giacca e penna nel taschino, ha dedicato a me e Maria Lucia una bellissima poesia sulle rose. Non ricordo bene i versi, arrotolati sul motore già in movimento e sul vento serale fresco, pungente di zagare. Ricordo solo che finiva dicendo di un fiore che non era stato colto ma veniva recitato. E posto sul cuore.

  128. @ Tessy
    proprio per la tua modestia e serenità, non potresti mai intimorirmi anche nella figura di spaventapasseri.
    Sarà perché ho fatto un viaggio complesso nella mia vita, da saper distinguere tra la bellezza e bellezza. La tua è quella del mio arrivo, dopo anni di imprese e avventure.
    Un caro abbraccio e grazie
    Lorenzo

  129. @Cara Simona,
    Salvo mi ha raccontato un pò: era molto contento. Sì, traspare sempre dalle vostre parole, le sue+ le tue e quelle di Massimo, una profonda stima che non è più soltanto stima ma affetto; immagino la sensazione nostalgica del “separarvi”.
    Leggerò la descrizione di Maria Lucia sul suo blog
    Grazie un abbraccio:)

  130. Mi associo alle perfette descrizioni di Simona e Maria Lucia, e colgo l’occasione per ringraziare il Comune di Sortino nelle persone del sindaco – Paolo De Luca – e dell’assessore alla cultura – Dionisio Mollica (anche lui scrittore) – che ci hanno accolto con grandissimo affetto.
    Un ringraziamento anche a Salvo Zappulla che ha fatto gli onori di casa in maniera eccelsa.
    Una bellissima festa!

  131. Ballard è stato uno dei miei autori preferiti negli anni 60 (leggevo i suoi primi romanzi e racconti pubblicati su Urania) e 70.
    Una perdita importante.

  132. Nella sezione dedicata alla traduzione ho riportato, in versione originale, in inglese, l’ultimo racconto scritto da J. G. Ballard, pubblicato due giorni fa sul quotidiano londinese “The Guardian”.

  133. James Graham Ballard (Shanghai, 15 novembre 1930 – Shepperton, 19 aprile 2009) è stato uno scrittore britannico, autore di romanzi e racconti di fantascienza, autobiografici e di satira sociale. Fortemente ispirato dalla pittura surrealista[senza fonte], Ballard è prossimo agli autori postmodernisti.[senza fonte]

    Nato a Shanghai da genitori britannici ivi residenti per motivi di lavoro, durante la seconda guerra mondiale Ballard venne internato con la famiglia nel campo di prigionia giapponese di Lunghua. Questa esperienza venne ripresa nel suo romanzo L’impero del sole (Empire of the Sun), da cui il regista Steven Spielberg ha tratto nel 1987 un film omonimo (la cui sceneggiatura è stata scritta dal drammaturgo inglese Tom Stoppard). Dopo la fine della guerra, nel 1946, Ballard si trasferì in Gran Bretagna, iniziando studi di medicina che non portò mai a termine. Dopo una serie di lavori occasionali (come venditore di enciclopedie porta a porta) si spostò in Canada con la Royal Air Force, dove scoprì la fantascienza.

    Congedatosi dalla RAF e tornato in patria, Ballard iniziò a scrivere racconti: il primo ad essere pubblicato fu Prima Belladonna, del 1956, che uscì nel mese di dicembre sulla rivista Science Fantasy, seguito a pochi giorni di distanza da Escapement su New Worlds. La sua prosa e le sue tematiche ebbero un influsso sulla fantascienza degli anni sessanta e settanta ed anche sul movimento cyberpunk degli anni ottanta.[senza fonte]

    Il suo articolo Come si arriva allo spazio interiore? (Which Way to Inner Space), apparve sulla rivista New Worlds nel 1962 e segnò la nascita[senza fonte] di un nuovo movimento letterario fantascientifico, quello della New Wave britannica. Sostanzialmente, Ballard spostò l’attenzione generalizzata degli scrittori a lui contemporanei dallo spazio extraterrestre allo spazio interiore (inner space), luogo di incontro tra le pulsioni della psiche umana e le immagini e i simboli veicolati dai mass media.

    Il primo romanzo pubblicato da Ballard è stato Vento dal nulla (The Wind From Nowhere) del 1962, che apre una tetralogia di genere catastrofico (anche se Ballard rinnegò il romanzo in seguito, fu questo libro a dargli la possibilità di guadagnarsi da vivere come scrittore professionista). Gli altri tre romanzi sono Il mondo sommerso (The Drowned World), Terra bruciata (The Burning World) e Foresta di cristallo (The Crystal World), che di fatto sono basati sui quattro elementi aristotelici aria, acqua, terra e fuoco, più il quinto elemento, il tempo, che domina Foresta di cristallo.

    Nel 1970 fu pubblicato La mostra delle atrocità (The Atrocity Exhibition), forse il capolavoro dello scrittore britannico.[senza fonte] Si tratta di un libro composto da quindici racconti, in cui il filo comune (oltre al protagonista) è costituito da un’ossessione maniacale per la guerra del Vietnam, la psicopatologia, la pornografia, il potere dei media, le vittime di incidenti stradali e le icone del sogno americano. Queste ultime tutte rigorosamente morte. In questo libro si profetizza l’elezione a presidente degli USA di Ronald Reagan.

    Di tre anni dopo è Crash, romanzo in cui viene ripreso (in dosi molto più massicce rispetto al precedente) il tema della perversione per le vittime di incidenti stradali e la fusione di carne e macchine. Nel 1996 ne è stato tratto un film omonimo per la regia di David Cronenberg.

    La fama al di fuori del ristretto ambito della fantascienza gli giunse col romanzo L’impero del sole, a forte componente autobiografica. Da allora (prima metà degli anni ottanta) Ballard si allontanò sempre più dalla fantascienza per quel che riguarda la sua produzione romanzesca, pur continuando a scrivere racconti fantascientifici o fantastici fino alla metà degli anni novanta.

    L’ultimo romanzo scritto da Ballard prima di morire, Regno a venire (Kingdom Come), pubblicato in Gran Bretagna nel 2006, comprende opere di ironica critica sociale strutturate per lo più come gialli, i cui temi sono il consumismo, la società tardo capitalistica, i rigurgiti reazionari e irrazionali delle società occidentali, i mass media.

    Nell’autobiografia, I miracoli della vita (Miracles of Life), pubblicata nel marzo del 2008, l’autore rivelavava di essere affetto da una malattia terminale, che lo porterà alla morte nell’aprile dell’anno successivo.
    (Wikipedia Italia)

  134. AZIMUT LIBRI
    *****************
    Città per le strade
    *****************

    Il progetto Città per le strade è una sorta di stradario, un
    “Tuttocittà” dei narratori. I racconti che compongono i volumi
    hanno infatti come unico tema l’ambientazione: la città, con i suoi
    quartieri e le sue strade. I narratori, non vincolati da tematiche o
    da elementi comuni, non hanno alcuna limitazione se non quella
    di collocare la propria storia in un quartiere o in una via della
    città. Prende così corpo un mosaico di avventure e intrecci, di
    personaggi e situazioni, il tutto per creare la mappa di una città
    che va svelandosi nella sua topografia attraverso la fantasia di chi
    scrive.
    E, proprio come nelle città nuovi quartieri vanno aggiungendosi a
    quelli antichi e conosciuti, anche nella collana Città per le strade
    narratori esordienti si affiancano a nomi già affermati nel
    panorama letterario nazionale, e internazionale.
    *****************

    Il progetto Città per le strade è NO PROFIT, pertanto i proventi degli autori, dei curatori, degli agenti, e dell’editore saranno devoluti ad ospedali, associazioni, centri che si occupano dell’infanzia.
    *****************

    Le uscite
    ROMA PER LE STRADE (2007):
    Mario Lunetta, Francesca Mazzuccato, Renzo Rosso, e altri.
    *****************

    BRASILE PER LE STRADE (2009), a cura di Silvia Marianecci:
    Milton Hatoum (Garzanti, Il Saggiatore), Sérgio SantʹAnna (Feltrinelli), Julio Monteiro Martins, Ferréz (Fazi) e altri.
    *****************

    MILANO PER LE STRADE (2009):
    Dario Fo, Vincenzo Consolo, Stefano Massaron, Matteo B. Bianchi, Giampiero Comolli, Maria Caldei.
    (Proventi devoluti all’AIRC – tumori cerebrali infantili)
    *****************

    NAPOLI PER LE STRADE (2009), a cura di Massimiliano Palmese:
    Maurizio de Giovanni, Peppe Fiore, Rossella Milone, Davide Morganti, Massimiliano Palmese, Massimiliano Virgilio, e altri.
    (Proventi devoluti all’Ospedale Pediatrico Santobono)
    *****************

    In preparazione
    ROMA PER LE STRADE 2 (2009), a cura di Massimo Maugeri:
    Dacia Maraini e altri.

  135. E’ morto improvvisamente a Roma nella sua abitazione lo scrittore e giornalista Antonio Debenedetti, aveva 72 anni. Nato a Torino, esordi’ giovanissimo con la raccolta di poesie “Rifiuto di obbedienza”. Seguirono negli anni opere narrative tra le quali vanno ricordate “Ancora un bacio” del 1981; “Se la vita non e’ vita” del 1991, che gli valse il Premio Strega e il Premio Viareggio, e negli anni seguenti “Amarsi male”, “Un giovedi’ dopo le cinque” e, l’ultimo, “In due” dello scorso anno. Come giornalista, dal 1963 ha lavorato al Corriere della Sera come editorialista e inviato speciale ed e’ stato per lunghi anni collaboratore della Rai.

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