Dicembre 22, 2024

157 thoughts on “LA CAMERA ACCANTO 14° appuntamento

  1. Vi sarei grato se poteste aggiornarmi, o farmi pervenire notizie lì da Roma: sugli eventi della fiera, sugli incontri (personali e collettivi) e quant’altro. Aspetto i vostri interventi, dunque.

  2. Caro Massimo, io parto stasera. Ne approfitto per salutare gli amici del blog. Se qualcuno si trova da quelle parti avrò il piacere di farmi offrire un caffè. bazzicherò lo stand di “Del Vecchio editore”.
    Stesso discorso vale per le fan: se qualche ragazzotta particolarmente intraprendente volesse avere il piacere di potermi avere di fronte (privilegio che neanche a me viene concesso), di potermi toccare con mano, bearsi del mio sguardo, mi trova sempre dalle parti dello stand Del Vecchio.

  3. Sabato 5 dicembre ore 18
    Roma, Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi”
    Palazzo dei Congressi (Eur), Sala Ametista

    Mariano Sabatini

    presenta il libro di
    Enzo Gianmaria Napolillo
    “Remo contro”
    Romanzo
    Edizioni Pendragon
    http://www.pendragon.it

    Sarà presente l’autore. Modera Marco Nardini

  4. Il programma culturale di ‘Più libri più liberi’ nasce con l’intenzione di fornire agli editori una maggiore visibilità, offrendo loro l’opportunità di presentare libri o di discutere sui più variegati temi riguardanti il mondo della cultura e dello spettacolo.
    Da reading a mini concerti, da tavole rotonde a improvvisazioni teatrali, le 10 sale a disposizione raccolgono nei quattro giorni oltre 250 eventi interamente proposti dalla Piccola e Media Editoria italiana.
    Grazie per lo spazio.

  5. Cari amici del blog, caro Massimo anche io come Salvo Zappulla (che spero di incontrare) andrò a “più libri, più liberi”. Partirò domani sera.
    Sarò dalle parti dello stand della “Giulio Perrone editore” (D07) dove dovrebe essere già disponibile il mio libro “E sono Creta che muta”.
    Neanche a dire che sono emozionatissima. Prima di partire volevo condividere l’emozione con voi.
    Se avrò il portatile con me vi darò qualche informazione in diretta.
    Per il momento vi saluto.

  6. Si segnala in particolare:
    5 dicembre – ore 14.00 – Sala Smeraldo
    Previsioni 2009. In attesa del Natale: piccoli e grandi a confronto
    Intervengono Monica Manzotti e Marco Polillo
    A cura di AIE – Associazione Italiana Editori e Giornale della libreria
    Coordina Giovanni Peresson

  7. E…
    5 dicembre – ore 18.00 – Sala Diamante
    Presentazione del libro
    Il cattivo soggetto di Carla Cavalluzzi, Sergio Rubini e Domenico Starnone
    Intervengono gli autori, Antonio Pascale e Walter Pedullà
    A cura di Manni Editori

  8. E…
    5 dicembre – ore 18.30 – Caffè letterario
    2010: appunti d’inizio millennio
    Il labirinto n.21: una mappa per non perdersi tra segni, segnali e sogni digitali
    Interviene Beppe Severgnini
    A cura di Più libri più liberi

  9. Che odore avrà la pagina digitale di un e-book? E quanto sarà emozionante sperimentare la lettura di un libro virtuale? Dilemmi che si possono sciogliere provando il funzionamento di un reader, scaricando e acquisendo file, scrivendo note e appunti, cercando un brano e sottolineandolo. E magari scoprendo da vicino i segreti di Googlebooks. La grande novità di “Più Libri Più Liberi”, la fiera nazionale della piccola e media editoria giunta all’ottava edizione dal 5 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’Eur, organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), è il futuro del mercato librario.
    segue… http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/libri-liberi/libri-liberi/libri-liberi.html

  10. Cos’ è, la calata degli Unni?

    @Mavie. Mi vesto da Dante Alighieri e ti intervisto davanti allo stand Perrone. Facciamo crollare la Fiera.

  11. Le Edizioni E/O

    sono liete di invitarvi agli incontri

    organizzati in occasione della

    Fiera Nazionale della Piccola e Media editoria

    Più libri Più liberi

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    Domenica 6 dicembre – ore 18

    Sala Diamante

    Il Noir mediterraneo incontra il Noir nordico: due scrittori a confronto per raccontare l’Italia.

    Intervengono Massimo Carlotto e Veit Heinichen

    in occasione della pubblicazione dei loro ultimi romanzi

    L’amore del bandito e La calma del più forte.

    Coordina Paolo Petroni

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    Lunedì 7 dicembre – ore 11

    Caffè letterario

    Esiste una letteratura noir nel mondo arabo?

    
Intervengono:

    Layla B. Chaouni della casa editrice Le Fennec (Marocco),

    Sofiane Barzakh della casa editrice Barzakh (Algeria) Sandro Ferri delle Edizioni E/O – Sharq/Gharb,

    Massimo Carlotto – scrittore.

    In collaborazione con le Biblioteche di Roma

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    Ester Hueting

    edizioni e/o
    ufficio stampa
    via Camozzi 1 – 00195 Roma

    ufficiostampa@edizionieo.it
    http://www.edizionieo.it

  12. @ Mariano Caro, ti ho già sistemato per le feste… al solito posto, nel mio sito. Peccato che non possa sentirti quando illustrerai il romanzo:- ” Remo contro” dello scrittore Enzo G. Napolillo.
    Oggi è arrivato il CD, della tua trasmissione fatta a IdeaRadio, se potrò lo ascolterò stasera. Ti rinnovo il mio grazie e sono sicura che farai un figurone, come al solito via…
    @ Adorabile Salvo, Beate le pulzelle, da noi “pischelle” o citte…che ti potranno toccare con mano…e bearsi dello sguardo vellutato da siculo verace. E pensare che….. nella sala Edizioni Del Vecchio, una vecia datata come me, avrebbe fatto la sua bella figura, si, si, come “anticaglia di Brescia”!
    Un bel dì vedremo…levarsi un fil di fumo, sull’estremo confin del mar…
    @ Consolati Massimo, dolce come un marzapane : Chi va a Roma,- perde il posto e la poltrona – capito mi hai? Mogia mogia, ora vado nelle mi scale a gioa co mi ruzzini…
    Tessy

  13. Caro Massimo,
    io ci andrò alla Fiera del Libro. Posso esserti utile in qualche modo? Avevo inviato una notizia a Letteratitudine ma forse era un po’ fuori argomento perché non l’avete pubblicata (o non avrò saputo inviarla nel modo giusto). In quella notizia invitavo gli amici di Letteratitudine alla presentazione del libro “Prima che passi la notte – finis sardiniae” di un autore del Sud, Enrico Pili, (è sardo). Pili sarà nello stand della Sardegna, il giorno 8 alle ore 18:00. Il libro oltre che dall’autore, sarà presentato dal giornalista Gianluca Cicinelli e da me stessa. Pili è un autore che mette come sfondo delle sue opere l’interesse per le tradizioni della Sardegna oltre che per il mantenimento delle lingue sarde (campidanese e logudorese). I suoi libri hanno la funzione di allertare sia i sardi sia i continentali dei rischi dell’omologazione e della perdita d’identità di una regione.
    Se vuoi che io osservi qualcosa nella Fiera del Libro e poi te lo riferisca, fammelo sapere.
    Un cordiale saluto,
    Christiana

  14. @Tessy dolcissima,
    non scrivere queste cose, che poi qualcuno ci crede veramente. Finchè le sparo io si possono accettare, ma se ti ci metti tu a rincaricare la dose, possono diventare deleterie. Consolati. Tu almeno sei anticaglia d’autore, a me non mi vuole neanche il rigattiere

  15. AVAGLIANO EDITORE

    Anche quest’anno saremo presenti
    alla Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria Più Libri Più Liberi
    (5-8 dicembre, Pal. Congressi – EUR Roma)
    Tantissime novità, incontri con gli autori, iniziative, sorprese.
    Venite a trovarci presso lo Stand D 04

    Libri da regalare, da sfogliare, da amare…
    o semplicemente da leggere!

    Presentazioni

    Sabato 5, Sala Ametista, ore 16
    Campane a Sangiocondo, di Dolores Prato
    Con Noemi Paolini Giachery, Andrea Cortellessa, Fabio Pierangeli, Luigi Santalucia.
    Il romanzo rimasto finora inedito di una grande scrittrice del Novecento.
    http://www.avaglianoeditore.it/scheda_libro.asp?IDLibro=2130

    Lunedì 7, Sala Turchese, ore 18
    Il gioco dei padri, di Anna Maria Sciascia
    Con Anna Maria Sciascia, Luisa Adorno, Massimo Onofri.
    Nel ventennale della morte di Leonardo Sciascia, la figlia Anna Maria, in un gioco di specchi, racconta i segreti di casa Pirandello e svela cosa significa vivere accanto a uno scrittore.
    http://www.avaglianoeditore.it/scheda_libro.asp?IDLibro=2146

    Appuntamenti

    Domenica 6, alle ore 11 allo stand Avagliano, Gabriella Lepre firmerà le copie del suo libro Herta Muller, un incontro italiano. In questo libro-intervista, Herta Muller, Nobel per la Letteratura 2009, racconta il suo rapporto con la scrittura, con la politica, con il potere, con la libertà.
    Domenica 6, alle ore 17 allo stand Avagliano, “Pausa Caffè”. Degustazione di caffè e letture tratte dall’antologia Senza zucchero. Tredici racconti in odore di caffè. In collaborazione con Moak.
    Martedì 8, alle ore 18 allo stand Avagliano, Giusella De Maria firmerà le copie del libro Suona per me, vincitore della prima edizione del concorso letterario “Nanà: Nuovi scrittori per l’Europa” 2009.
    http://www.avaglianoeditore.it

  16. Fiera della Piccola e Media Editoria
    Più Libri Più Liberi
    Roma, Palazzo dei Congressi
    .

    Fandango libri è presente in Fiera allo stand D12

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    Domenica 6 dicembre
    Ore 16.00 Sala Smeraldo
    L’ARTE DEL RACCONTO

    A cura di Fandango Libri
    Incontro con Edoardo Albinati, Nicola Lagioia, Giovanni Carta e Gaia Manzini

    Dopo il successo di Tuttalpiù muoio con Filippo Timi (oltre 25000 copie vendute e sei ristampe), Guerra alla Tristezza! è il nuovo libro di Edoardo Albinati. L’opera contiene la migliore produzione narrativa dello scrittore romano, i 61 racconti sono quasi tutti inediti, e confermano la voce di uno degli autori italiani più significativi. Guerra alla Tristezza! è un libro che contiene molti libri, un’opera ambiziosa e composita, oltre sessanta storie, toccanti, illuminanti, ma anche paradossali e attraversate dall’ironia. Una raccolta in cui si alternano racconti brevi, a volte brevissimi dal taglio fulminante, e racconti più lunghi come “Il bambino scettico”, uno dei passi più belli scritti sull’infanzia.

    Pagine 416 – prezzo 18,00

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    Domenica 6 dicembre
    Ore 19.00 Sala Smeraldo
    L’ARTE DEL FUMETTO
    Conversazioni su Andrea Pazienza

    A cura di Fandango Libri
    Incontro con Oscar Glioti e Le luci della centrale elettrica

    Modera
    Giovanni Ferrara
    Legge
    Vasco Brondi

    Un saggio dedicato alle opere di Andrea Pazienza, un’analisi critica della variegata attività artistica dell’autore da Pentothal a Pompeo. Il volume ripercorre la breve ma intensa vita dell’autore, senza scadere nel biografismo e nel pettegolezzo e concentrando l’attenzione e l’approfondimento sulla vasta opera di Paz. Forse proprio per questo motivo, paradossalmente, può essere considerato il tentativo più riuscito fatto finora di raccontare l’artista pugliese, anche considerando che spesso i protagonisti delle sue storie non erano nient’altro che suoi alter ego. Il saggio è scandito in tre capitoli dedicati ai personaggi più celebri di Pazienza, quindi Pentothal, Zanardi e Pompeo. Un arco di carriera in cui il fumettista si muove da un estremo all’altro delle possibilità espressive del fumetto. Da un lato Pentothal, in cui c’è una predominanza dell’aspetto visivo a discapito della continuità della narrazione, dall’altra Pompeo, che sfiora il romanzo illustrato, per la predominanza del testo e per la scarnificazione delle immagini. Nel mezzo, in un equilibrio quasi matematico, Zanardi. Oscar Glioti, pur attribuendo una predominanza ai personaggi maggiori di Pazienza, al tempo stesso è abile a non perdere mai di vista la ricchissima produzione di storie e vignette, che non è mai possibile considerare minore, che appariva in quegli anni sulle tante riviste con cui Pazienza collaborava.

    Pagine 295 – prezzo 10,00 euro
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    Vasco Brondi sarà al Caffè fandango alle 21.00 per presentare il suo libro
    “COSA RACCONTEREMO DI QUESTI CAZZO DI ANNI ZERO”
    (BALDINI CASTOLDI DALAI)
    Presenta Tiziana Lo Porto

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    Martedì 8 dicembre
    Ore 12.00 Caffè Letterario
    L’ARTE DELL’INTERVISTA

    Incontro con Giuseppe Antonelli, Carlo Carabba, Goffredo Fofi e Lorenzo Pavolini

    Nel 1953, il primo numero della prestigiosa rivista americana The Paris Review uscì con un’intervista a E. M. Forster, inaugurando così un genere letterario del quale il Review è a tutt’oggi l’esempio più alto e raffinato. Da allora, The Paris Review ha intervistato i grandi autori della letteratura anglosassone ricavandone sorprendenti e illuminanti riflessioni sulla vita dello scrittore e sull’arte dello scrivere. Queste straordinarie testimonianze del pensiero dei massimi romanzieri, poeti, sceneggiatori della nostra epoca nulla hanno a che vedere con le interviste di natura giornalistica cui si è abituati: in alcuni casi l’intervista è stata condotta in più sessioni, anche nell’arco di anni, e il risultato è spesso stato riveduto e corretto dallo scrittore insieme all’intervistatore, prima della pubblicazione, e sempre con estrema genuinità e consapevolezza. Come Fanno I Grandi Scrittori? è la domanda alla quale The Paris Review ha dato prima di chiunque altro le risposte più esaurienti e inattese. Spassose, rivelatrici, argute, profonde, rapsodiche sono le interviste ai sedici autori riunite in questo volume. Anziché nascondere se stessi, gli scrittori intervistati si sono sciolti nel dialogo, svelandosi e cogliendo l’opportunità per chiarire, ritrattare, puntualizzare, di fronte a un interlocutore che mai ha temuto di apparire ingenuo nel fare domande che fossero utili a spiegare i meccanismi dell’arte della scrittura.

    Pagine 502 prezzo 22,00 euro

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    Martedì 8 dicembre
    Ore 14.00 Sala Smeraldo
    DAL LIBRO AL FILM
    Tavola Rotonda

    Laura Paolucci della Fandango Film interviene insieme a
    Ilaria Barbisan (ufficio Studi Aie), Fausto Brizzi (regista e sceneggiatore), Elido Fazi (Fazi Editore), Riccardo Tozzi (Anica/Cattleya)

    Tra 2005 e 2009 sono stati 317 i film usciti nelle sale italiane tratti da libri; nel 2008 sui film che rientrano nella classifica dei Top 20 per incassi e pubblico 8 sono stati tratti da opere pubblicate negli anni precedenti; nei primi dieci mesi del 2009 sono invece già 42 le pellicole uscite nelle sale italiane tratte da un romanzo. Perché i libri sono il primo anello di una catena che porta poi a una pellicola cinematografica? Ma poi anche a un Dvd, alla televisione, al collaterale? Come cade la scelta su quel particolare libro per farne un film? Tanto più che libri e cinema sono sempre più uno dei passaporti del Made in Italy (o del Copy in Italy).

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    http://www.fandango.it

    e-mail: ufficiostampa@fandango.it

  17. @Salvo Zappulla. Ma sei sicuro che vestito da Dante Alighieri mentre mi intervisti facciamo crollare la fiera?
    Dai zitto che se crolla veramente se la prendono con noi.
    @ Maria Lucia. Anche a me piacerebbe che tu ci fossi. Ricordi come ci siamo divertite due estati fa? Malori a parte ovviamente 😉

  18. Io ci sarò, ormai è un rito, per me. Solo lunedì e martedì, questa volta. Ho letto il programma e con molto piacere ho notato che ci sono molti eventi per i ragazzi, dai piccolissimi agli adolescenti. favorire l’amicizia fra un libro e un bambino è uno strumento per migliorare il mondo.
    Mi spiace che tu non ci sia, Massimo. Spero di incontrare almeno gli altri amici.

  19. Quest’anno non potrò essere a Roma per “Più libri più liberi”. Auguro bellissime giornate a coloro che saranno lì. Un caro saluto a tutti.
    P.S.
    Buon viaggio Salvo!

  20. Anonimo sono io, scrivo dal computer che mi ha prestato il macchinista del treno.
    Salvo Zappulla

  21. Ero io, scrivevo dal computer che gentilmente mi ha prestato il macchinista del treno.
    Salvo Zappulla

  22. Da Più libri più liberi pensavo di passarci. Se ci riesco proverò a fare un breve resoconto, sulla base delle mie impressioni ovviamente.

  23. Grazie a tutti per i commenti.
    Sarebbe bello se chi può, chi ha tempo e voglia (tra i presenti alla fiera)… svolgesse il ruolo di “inviato speciale” di Letteratitudine a “Più libri, più liberi”.
    Ringrazio anticipatamente chi avrà la possibilità di farlo.
    😉

  24. Io e Loredana Falcone saremo alla Fiera domenica 6 dicembre, allo stand di Zona per festeggiare l’uscita dell’antologia AURORALIA curata da Gaja Cenciarelli e alla quale, insieme a Enrico Gregori e altri 47 autori (tra cui la stessa, ineffabile Cenciarelli) abbiamo avuto l’onore di partecipare. Ovviamente ci farebbe immenso piacere incontrare il bel Zappulla, ove fosse possibile. E’ sicuro invece che transiteremo anche allo stand di Azimut per vedere ROMA PER LE STRADE 2 esposto in tutta la sua bellezza, salutare Adriana Merola e Massimiliano Felli e tirare le orecchie a chi non ci ha ancora fatto avere le nostre due copie 🙂

  25. SABATO 5 DICEMBRE ALLE ORE 14.00 SALA RUBINO
    Maria Rosa Nuvoletta, intervistata da Salvatore Martino, presenta il suo romanzo d’esordio “Legami d’amore”.
    .

    Maria Rosa Nuvoletta
    Legami d’amore

    Pagine 220
    17,00 euro
    Collana Vintage
    Isbn 978-88-347-1547-5

    Questo romanzo, frutto di un’esperienza vissuta da vicino,
    ci racconta della violenza della malavita e dell’odore che opprime
    quelli che sono costretti a conviverci: l’odore della morte.

    Barbara si sveglia una mattina a Firenze, la città della sua infanzia e di una vita che non c’è più da anni. Ricorda ancora l’alluvione del 1966, il giorno in cui trovarono il corpo della madre di Sonia, che fu adottata. Ricorda quella telefonata, apparentemente così innocua, di uno dei suoi zii che esortava il padre a trasferirsi a Napoli e a lavorare tutti insieme. Ricorda l’arrivo in Campania, i cugini numerosi e le zie premurose, le mogli degli amici e la madre che non è più lei. Poi, con sempre maggiore sgomento, ricorda i primi lunghi silenzi, i mugugni appena sussurrati e le voci che iniziano a circolare sulla sua famiglia, e quelle dicerie sempre più pesanti da sopportare. Tutto cambia, nuove regole non scritte, sguardi di comando, atti di violenza improvvisa. E allora Barbara capisce che ogni cosa è cambiata, che la vita non le appartiene più e che l’unica ancora di salvezza è l’amore che prova per suo fratello. Lui è diverso, lontano da tutti e da tutto, un ragazzo disperato e in fuga. Ecco perché Barbara è di nuovo a Firenze: per ritrovarlo e con lui ritrovare l’affetto che non sente più. Ma Barbara non sa che la sua famiglia veglia su di lei, nel bene come nel male.
    .
    Maria Rosa Nuvoletta, nata a Firenze il 10 agosto 1959, a undici anni si trasferisce con la famiglia a Marano di Napoli, paese d’origine del padre, dove vive tuttora. Nel 1984 si laurea in Pedagogia e nello stesso anno inizia a insegnare nelle scuole elementari, attività che svolge ancora oggi.



    LUNEDì 7 DICEMBRE ALLE ORE 12.00 SALA TURCHESE
    Emiliano Sbaraglia presenta il libro La scuola siamo noi. Dialogano con l’autore gli studenti del Liceo Linguistico e Scientifico “Cartesio” di Triggiano (BA) e Rosella Santoro dei Presìdi del libro.

    Emiliano Sbaraglia
    La scuola siamo noi
    Pagine 176
    13.00 euro
    Collana Teens Varia

    La scuola siamo noi non è un romanzo, né un reportage narrativo né un saggio; è un libro nuovo nel suo essere concepito e scritto, dove è possibile comprendere la grande potenzialità che i ragazzi rappresentano e dare loro la possibilità di vivere un futuro diverso.
    C’è una classe, la quinta di un liceo scientifico di provincia, che è indietro nel programma di latino e italiano, e c’è un professore, supplente e precario da dieci anni, che deve portarla alla maturità, cercando di recuperare il tempo perduto. E poi ci sono i mille ostacoli che i ragazzi incontrano ogni giorno: gli amori che nascono in classe o fuori, i genitori che si separano, la politica come scelta di vita, l’etica e la religione, la gita a Firenze, il sesso e la droga, Obama, Dante Alighieri, Seneca… Ma c’è anche un rapporto aperto e solidale che si crea tra loro e il professore, una fiducia che cresce piano piano, un nuovo modo di fare scuola oltre i ruoli che ognuno rappresenta, sfidando il preside perché ‘le lezioni si fanno a porta aperta, e a porta chiusa si lasciano parlare gli studenti’. Questo libro è la loro storia.
    .

    Emiliano Sbaraglia, classe 1971, è dottore di ricerca in Letteratura italiana. Ha pubblicato un saggio-intervista sulla figura di Piero Gobetti (Cento domande a Piero Gobetti, Non Luoghi, 2003), uno studio su Enrico Berlinguer (Incontrando Berlinguer. Passioni e parole di un leader scomodo, Non Luoghi 2004), e il reportage I sogni e gli spari. Il ‘77 di chi non c’era (Azimut 2007). Collabora con le riviste Nuovi Argomenti, Sincronie e scrive per le pagine culturali del sito micromega.net.

    LUNEDI 7 DICEMBRE ALLE ORE 20.00 CAFFE’ LETTERARIO
    Silvana De Mari presenta il suo nuovo romanzo Il gatto dagli occhi d’oro.
    La scrittrice ci spiegherà perché amiamo le storie: la neurobiologia della narrazione.

    Silvana De Mari
    Il gatto dagli occhi d’oro

    Pagine 220
    15,00 euro
    Collana Tweens
    Isbn 978-88-347-1550-5

    Il gatto dagli occhi d’oro è il nuovo toccante romanzo
    dell’autrice del pluripremiato best seller internazionale L’ultimo elfo,
    che ha dato vita a una trilogia tradotta in venti Paesi.

    Questa è la storia di Leila – già, proprio come la principessa di Guerre Stellari, perché quando è nata a sua madre piaceva quel film – che comincia il primo giorno di scuola in una nuova scuola, con nuovi compagni che sembrano sempre vestiti a festa. E questa è anche la storia della signora Martina, che parla troppo e non si fa mai gli affari propri e che guida una micidiale bicicletta verde pisello. E poi è la storia del dottor Rossi, il veterinario di un paese vicino che ama perdutamente la sua fidanzata Gessica che ama però il chirurgo estetico e scappa con lui, e che finisce per perdere Favola. E infatti è la storia di Favola, una splendida basset-hound tricolore che un giorno piomba, ancora piccina, a casa di Leila e le cambia la vita. Ed è anche la storia di Fiamma, la nuova migliore amica di Leila, che le regala i libri di Harry Potter e del Signore degli anelli, tra le cui pagine Leila può imparare i condizionali e i congiuntivi; come è anche la storia di Maryam, la vecchia amica etiope di Leila, che non riesce bene a camminare e che porta dentro di sé un dolore grande grande, come una casa. E infine è la storia del gatto con gli occhi d’oro, che sembra apparire soltanto quando ci si sente sole e che se ne sta tranquillo disteso sul tetto della scuola. È un mondo inventato o è il mondo di Leila?
    .
    Silvana De Mari è nata nel 1953 in provincia di Caserta e vive sulle colline di Torino. Laureata in medicina, ha fatto il chirurgo sia in Italia che in Etiopia, come volontaria, e oggi si occupa di psicoterapia. Ha ricevuto i premi Andersen nel 2004, Bancarellino 2005, Immaginaire per il miglior libro Fantasy 2005 e il premio ALA (American Library Association) Associazione Americana Bibliotecari come miglior libro straniero per ragazzi 2006 per il romanzo L’ultimo elfo (Salani, 2004), romanzo tradotto in tutto il mondo; L’ultimo orco (Salani, 2005) ha invece ricevuto il Premio IBBY (International Board on Book for Young People), e il Prix Sorcières 2009 in Francia.


    Ornella Matarrese
    Responsabile ufficio stampa Fanucci Editore
    via delle Fornaci, 66 – 00165 Roma
    ufficiostampa@fanucci.it

  26. Anche per il mondo del libro il 2009, in attesa del Natale, si è caratterizzato come l’anno dei segni meno: a giugno il mercato editoriale librario si attestava su un -2,2% a valore e un -4,2% a copie rispetto al 2008, secondo le rilevazioni di Nielsen BookScan. A fine ottobre, sempre secondo Nielsen Bookscan, per la sola libreria (indipendente+catene) – che costituisce il principale canale in cui i lettori italiani si procurano i libri da leggere – il valore rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente è in crescita dell’1,2%. Un dato importante perché la libreria è il canale di vendita più importante per la piccola editoria.
    Ma la piccola editoria, rispetto a quella media e grande, presenta performance diverse? E in quale misura? Se ne parlerà al convegno di apertura dell’ottava edizione della Fiera nazionale della piccola e media editoria Più libri più liberi, in programma dal 5 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’EUR, dal titolo Previsioni 2009. In attesa del Natale: piccoli e grandi a confronto (sabato 5 dicembre, ore 14.00-14.25, Sala Smeraldo). Un primo momento di riflessione, a cura dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e Giornale della libreria, sui problemi che il prolungarsi della crisi pone, al settore e alla piccola editoria in particolare. Interverranno, moderati da Giovanni Peresson dell’Ufficio studi di AIE, il presidente di AIE Marco Polillo e Monica Manzotti di Nielsen.
    Se nel 2009 (almeno fino a metà giugno) si sono comprati meno libri e si è speso di meno, la lettura ha comunque continuato a crescere: era il 44% nel 2008, è il 45,1% nel 2009. La seconda fotografia dell’anno che si va definendo nei suoi contorni è dedicata proprio a questa notizia positiva: il convegno Una lettura con il segno + (sabato 5 dicembre, ore 15.00-15.45, Sala Smeraldo), a cura di AIE e Giornale della libreria, indagherà anche cosa accade tra le diverse fasce di età. Bambini e ragazzi soprattutto, i quali, da alcuni anni, sono individuati come uno dei principali soggetti su cui investire. Interverranno Miria Savioli di Istat e Renata Gorgani (Il Castoro), moderati da Giovanni Peresson. La lettura resta infatti la prima emergenza del mercato librario italiano: rispetto a Francia (60%), Spagna (72%), ecc. il mercato della lettura in Italia (e quindi dei clienti di editori piccoli e grandi e di librerie indipendenti o di catena) continua a rimanere tra i più ristretti in Europa. Se il dato complessivo è positivo resta preoccupante il fatto che diminuiscono i deboli lettori (che passano dal 47,7% i lettori di 1-3 libri al 44,9%) mentre crescono i lettori forti (dal 13,2% al 15,2%).
    A questa crescita hanno certamente contribuito le diverse iniziative che si svolgono nel nostro Paese legate alla promozione della lettura: festival, fiere, letture pubbliche, che oggi iniziano anche ad essere monitorate e analizzate. Per il secondo anno consecutivo verranno presentati i dati che “misurano” uno dei principali eventi di promozione della lettura che si svolge in Italia: su un campione di iniziative di “Ottobre piovono libri” – in accordo tra il Centro per il libro e la lettura, l’Ufficio studi dell’AIE e l’Università di Tor Vergata – è stato infatti distribuito a oltre duemila persone un questionario per rilevare il profilo del loro frequentatore-tipo e per fotografare il tipo di evento che componeva la manifestazione. Risultati che verranno posti a confronto con quelli raccolti in occasione di altre programmazioni in altre regioni italiane nel corso dell’incontro La manutenzione del lettore: festival e promozioni della lettura a confronto,a cura di AIE e Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività culturali, (sabato 5 dicembre, ore 16.00-17.00, Sala Smeraldo) in cui interverranno il direttore del Centro del Libro e la lettura Flavia Cristiano, l’assessore alla Cultura della Provincia di Roma Cecilia D’Elia, Alessandra Gariboldi dell’Osservatorio culturale Piemonte e Francesca Vannucchi dell’Università Tor Vergata. Se è importante allargare la base della lettura, non meno strategiche sono infatti le attività di “manutenzione” del lettore. Di fidelizzazione di chi è diventato lettore occasionale.

    Oggi il lettore si muove sempre più tra pagine e schermi: tra nuove forme di lettura che se fino ad ora non sembrano aver distolto da quelle tradizionali, certamente pongono agli editori la necessità di riflettere sui processi di integrazione tra canali. È su questa ipotesi che lavora (oltre all’Osservatorio permanente dei contenuti digitale dell’AIE) l’Osservatorio permanente europeo sulla lettura di cui fanno parte l’Università di Siena, l’Università di Roma Tre, l’Università di Roma Tor Vergata, l’Università per stranieri di Perugia, che presenteranno e discuteranno con operatori della filiera del libro i risultati delle ricerche condotte nel corso del 2009 nel corso del convegno Le letture che verranno, a cura di AIE e Osservatorio permanente europeo sulla lettura, sabato 5 dicembre, ore 16.00-17.00, Sala Smeraldo. Interverranno Maria Catricalà dell’Università di Roma Tre, Michele Rak dell’Università di Siena, Cristina Mussinelli di AIE e Francesca Vannucchi dell’Università di Tor Vergata.
    …..
    da: http://www.piulibripiuliberi.it

  27. se tutto va bene, ma incrocio le dita perché spesso mi va storta, dovrei essere alla fiera del libro domenica. sarò ben felice di farvi sapere le mie impressioni. saluti.

  28. Sarò tra coloro che si infileranno nella bolgia romana. Prendo il treno domattina. Vi saprò dire 🙂

  29. (Ansa)
    ROMA – Un anno di crisi in cui la gente forse ha cercato rifugio nella lettura, visto che nel 2009 (almeno fino a metà giugno) la lettura ha continuato a crescere: era il 44% nel 2008, è ora il 45,1%. Apre in un momento favorevole, Più Libri Più Liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria che si svolge dal 5 all’8 dicembre a Roma, al Palazzo dei Congressi dell’Eur, inaugurata da Marco Polillo ed Enrico Iacometti dell’Aie col sottosegretario Francesco Maria Giro.

    Quattro interventi, uno al giorno, del filosofo Gianni Vattimo, dell’economista Tito Boeri, del magistrato-scrittore Giancarlo De Cataldo e il giornalista Beppe Severgnini, per fare il punto sui primi dieci anni del nuovo millennio; riflessioni e presentazione degli eBook in commercio e dei testi sul Web; incontri con autori di best seller internazionali, da Andrea Camilleri a massimo Carlotto e gente di spettacolo, da Ascanio Celestini a Sergio Rubini, tra i 200 appuntamenti proposti dagli oltre 400 editori presenti è una sintesi del programma. Il dato sulla lettura è uno di quelli che verranno resi pubblici dall’Aie, l’Associazione italiana editori in apertura della Fiera e che vede un altro dato in controtendenza nel mondo dei libri: il mercato che a giugno si attestava su un -2,2% a valore e un -4,2% a copie rispetto al 2008, da fine ottobre vede un +1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, stando alle rilevazioni di NielsenBookScan.

    Sono dati importanti, perché la libreria è il canale di vendita più importante per la piccola editoria, ricordandoci che 4 libri su 10 tra quelli editi in Italia sono pubblicati ad editori medio-piccoli, che continuano a aumentare di numero (+8% rispetto al 2009). I visitatori non saranno quindi meno dei 50 mila del 2008, anno record, visti gli spazi del Palazzo dei Congressi, dove negli stand delle piccole sigle, si scoprono titoli non sempre facili da trovare in libreria, e, oltre ai tanti appuntamenti con gli autori e l’attenzione agli eBook, ci saranno gli Audiolibri e torna anche la collaborazione con l’Istituto Italo Latino Americano con una serie di autori (dal cileno Pedro Lembel allo psichiatra Claudo Naranjo, il filosofo José Pablo Fienmann, il sociologo Miguel Rojas, la scrittrice Martha Robles) e altri appuntamenti su ‘America Latina Tierra de Libros’. Oltre a tutto questo, ci saranno come sempre i convegni e tavole rotonde professionali, dedicate a editori e professionisti del libro, ma anche visitatori curiosi, su bilanci dell’anno, sul problema della distribuzione, sull’elettronica, sull’editoria religiosa e così via. Quindi il programma di letture e laboratori per bambini e ragazzi.

  30. Siamo lieti di comunicare che in occasione della ottava edizione Più libri più liberi, la Fiera della piccola e media editoria che si svolgerà a Roma, al palazzo dei Congressi dell’EUR, dal 5 all’8 dicembre, la Newton Compton Editori esporrà il proprio catalogo presso gli stand E 18 ed F 15. All’interno della manifestazione, sono previsti i seguenti incontri con gli Autori:
    ***
    Sabato 5 dicembre – ore 18.00-19.00 – Sala Corallo
    Presentazione del libro
    “Roma in un solo weekend” di ILARIA BELTRAMME
    Con l’Autrice interviene DARIO MORGANTE

    “In un modo quasi scanzonato , con leggerezza, l’autrice ci guida in un viaggio carico di aneddoti , di leggende, di curiosità che sfuggono anche ai romani de Roma.
    Storie che partono dall’antica Urbe e arrivano fino a noi”
    Giuseppe Di Stefano – Corriere della Sera
    ***

    Martedì 8 dicembre – ore 16.00-17.00 – Sala Ametista

    Presentazione del libro

    “The father. Il padrino dei padrini” di VITO BRUSCHINI
    Insieme all’autore interviene Alessandro D’Alatri

    BEPPE FIORELLO leggerà alcuni brani tratti dal libro
    “Un nuovo padrino, tutto italiano e che sarà film”
    (Ansa)

    L’EPOPEA DELL’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE PIÙ POTENTE DELLA STORIA.
    Il libro prende spunto dal dossier del 1945, sull’affondamento del Normandie nel porto di New York. Il documento, tenuto segreto fino al 2003 e che l’autore ha potuto consultare, rivela la verità sul sabotaggio, azione che non fu opera delle spie nazistecome si era ritenuto, bensì di Cosa Nostra. L’episodio storico, non ancora ufficialmente chiarito, che ispirò Hitchcock per il film I sabotatori (1942). Venduti i diritti cinematografici al regista Alessandro D’alatri.
    In questi giorni si stanno svolgendo le aste per la vendita dei diritti esteri , già chiusa con alte quotazion la vendita dei diritti in Spagna (Ediciones B) e Olanda (Karakter Uitgevers), ancora in trattativa Francia e Germania; fortemente interessati anche Brasile, Inghilterra, Stati Uniti, Portogallo, Israele, Grecia, Serbia, Albania, Romania, Rep. Ceca e Slovenia.
    ***
    Martedì 8 dicembre – ore 17.00-18.00 – Sala Rubino
    Presentazione del libro

    “S.o.s. amore” di FEDERICA BOSCO
    Con l’Autrice interviene ANDREA LUCATELLO, conduttore di Radio Capital

    45.000 COPIE VENDUTE IN UN MESE – 9° NELLA CLASSIFICA DI NARRATIVA ITALIANA DA TRE SETTIMANE

    “Il romanzo di Federica Bosco, con la sua ultima eroina Chiara, è suddiviso nelle 21 sedute dallo psicoterapeuta e tocca un tema familiare a 2,3 milioni di italiani!” Vanity Fair
    «Mentre si dà da fare per trasformare uno squallido bar in un gastro-pub, gettando alle ortiche la sua carriera giornalistica, scoprirete (con lei) che la vita offre nuove prospettive.»
    Elena Dallorso, Donna Moderna
    ***
    Ufficio stampa Newton Compton
    fiammettabiancatelli@newtoncompton.com
    http://www.newtoncompton.com

  31. @ Tessy
    Dolcissima Tessy… mi vuoi consolare dicendo: “Chi va a Roma,- perde il posto e la poltrona”.
    Ma io non corro alcun rischio, Tessy. Non ho né posto, né poltrona… sto in piedi su una mattonella 🙂

  32. @ Laura Costantini
    Cara Laura,
    saluta da parte mia gli amici dello stand di ZONA editore e dài un bacio alla cara Gaja da parte mia. Dell’antologia “Auroralia” credo che ne parleremo presto anche qui.
    E poi ricordi una cosa fondamentale: passate allo standi di Azimut per acquistare la vostra copia di “Roma per le strade 2“. :-))

  33. Mi ero dimenticato di segnalare i due libri attualmente in primo piano nello spazio “Libri segnalati speciali”:
    – “Séparé” di Annalisa Bari (Edizioni Giuseppe Laterza – 2009 – p. 240 – euro 15)
    – “Da qui tutto è lontano” di Pierluigi Mele (Lupo editore – 2009 – p. 214 – euro 16 – con audiolibro incluso).
    I riferimenti li trovate qui:
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/libri-segnalati-speciali/
    Invito Annalisa Bari e Pierluigi Mele (se mi leggono e se hanno tempo e voglia) di raccontarci qualcosa dei loro libri qui nella “camera accanto”.
    Essendo, poi, autori del Sud sono automaticamente invitati a partecipare alla discussione su “il Sud nella nuova narrativa italiana”:
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/

  34. Io ci sarò e frequenterò gli stessi stand di laura e lory, visto che negli ultimi tempi siamo presenti nelle stesse antologie. Anche quest’anno porterò la famiglia al completo perchè qualcuno di bell’aspetto serve sempre. Già che ci sono, oltre ad offrirgli un caffè, aiuterò Salvo a contenere le orde di sue spasimanti. Quanto a “Roma per le strade”, stai tranquillo Massimo perchè compare numerose volte nella lista dei regali di Natale. Non regalo altro che libri degli amici.
    Un caro saluto.

  35. Ci andrò domani, se oggi trovo l’agenzia di viaggi aperta, per la presentazione dell’Antologia “Aggiungi un porco a favola” a cura di Pino Imperatore ed Edgardo Bellini (Centoautori), a cui ho partecipato con il brano “Il cupo e l’agnello”.
    Vedrò gli stand di Edizioni Creativa, Cento Autori, Boopen.it (dove magari trovo la mia ultima raccolta di racconti, “Donna Cunce’ e la sua corte”, edito nella Led di Boopen), Giulio Perrone, e visto che ci siamo, passerò, se lo trovo, anche da Del Vecchio, per vedere da vicino Salvo Zappulla (ma basta un’occhiata per rendersi conto che non sono una fanciulla intraprendente).
    Vi faccio eventualmente sapere.

  36. Sarò domenica a Roma. Per i miei 2 libri umoristici “Il Padrino parte prima, così non trova traffico” e “Achei, il prezzo è giusto – (L’Odissea. Ricordavo tutto? Omero scordato?)”, editi da Centoautori e da BoopenLed.
    Sarò dunque per metà allo stand Centoautori e per metà allo stand Boopen. Le due case editrici sono in trattative per aggiudicarsi la metà di sopra.

    Alle 18,00 (sala ametista) sarò alla presentazione antologia “Aggiungi un porco a favola”, in cui ho scritto “Cappuccetto, posso?”.

  37. Andrò alla fiera del libro e me la girerò in lungo e in largo. Ho con me un di budget di 200 euro da spendere in libri difficili da trovare in libreria. Ciao a tutti.

  38. Stand Perrone… conoscerete Mavie Parisi, autrice di “E sono creta che muta”… chissà che non ci passi anche la nostra Simo!
    🙂
    Pasquale, un caro saluto a te e alla tua famigliola… contieni le fans di Salvo, mi raccomando! Potrebbero mettere a soqquadro la fiera!
    Un grande ciao anche a Laura, Lory e tutti i letteratitudiniani vicini e lontani…

  39. Ieri pomeriggio, dopo lungo viaggiare, tra autobus, metropolitane e lunghe camminate, siamo finalmente approdati al palazzo dei congressi.
    Parlo di me e della mia piacevole compagnia (Luigi La Rosa, Alessio Grillo, Anna Pavone e un’allieva romana di Luigi: Claudia).
    Con la nostra brava antologia sottobraccio, abbiamo chiesto e ottenuto il pass per entrare.
    Ma questo vi interessa poco, quello che forse vi interessa è sapere che c’era un’atmosfera magnifica. Tra stand, libri, autori, lettori ci si accorgeva che, ciò che in apparenza chiamavi confusione, a guardare bene era fermento.
    Assenti, ovviamente, le grosse case editrici. Ma non ne sentivi la mancanza perche’ sui tavoli di queste bancarelle che chiamiamo stand c’era già tutto quello che un lettore può desiderare.
    Era semmai la quantità che ti dava la vertigine.
    Ho passato molto tempo allo stand di Perrone (D07 per informazione) emozionatissima a guardare il mio libro tra gli altri, con un tuffo al cuore ogni volta che qualcuno lo acquistava, consapevole che in un certo senso stavo dando una parte di me. Mi sentivo importante ma nel contempo minuscola tra quelle miriadi di pubblicazioni, un granello di sabbia tra la sabbia.
    C’era un’aria allegra, tra i bicchieri di vino, gli echi lontani ma vicini del no B day, Maria Lucia al telefono che avrebbe voluto essere insieme a noi
    (@Maria Lucia: anche a noi sei mancata), i molti autori esordienti come me che stazionavano anche loro allo stand di Perrone e con i quali ci si riconosceva dalle piccole foto quadrate di facebook. “Ma tu devi essere….”, “Ma guarda un pò, ma non sei quello che ha scritto…….?”.
    E le dediche, che non sai mai quello che devi scrivere e vorresti avere acquistato “Il libro delle cento dediche per ogni occasione”, giusto per avere qualche spunto.
    Insomma, scusate la confusione, ma è così che mi sento stamattina risvegliandomi in questa calda camera d’albergo, e mi piace condividere con voi questo momento.
    @ Salvo Zappulla Ma non dovevi vestirti da Dante Alighieri? Scherzi a parte, mi dispiace non averti incontrato.

  40. Cari amici, vorrei segnalarvi tra i vari stand quello dell’editore Socrates. A scanso di equivoci non ho mai pubblicato con questo editore, anche se mi piacerebbe. Sto additando le scelte di una persona che ammiro, Louise Read , alias appunto Socrates, una scelta di titoli particolarmente seria, grande leggibilità, impegno. Tutti i libri Socrates che ho letto me li sono goduti e non me li sono dimenticati subito dopo, come spesso purtroppo mi accade con la grande quantità di libri di qualità media che mi capita di leggere.

    Peccato non sapere in anticipo del tuo libro Mavie, auguro a te molta fortuna e qualche meritata soddisfazione… ma presto mi farete un resoconto, spero, tu e Luigi.

    Comunque c’era un’atmosfera piacevole oggi, sull’ora di pranzo quando ancora si poteva camminare, e s’incontravano amici.
    C’è almeno un mio libro alla fiera, l’ultimo, “L’equazione e la nuvola”, poesie, il titolo e la prima sezione del libro dedicati alla siciliana Erice, in mostra allo stand di Manni.

    Mando un saluto affettuoso a chi non potrà venire, a Maria Lucia in particolare, e spero l’anno prossimo (anzi imminente) d’incontrarti ancora, in Sicilia o a Roma. Quindi, dato che forse non farò altre incursioni, comincio ad augurare tutte le cose buone che desiderate per il nuovo anno a voi amici di Letteratitudine, a cominciare da MASSIMO.
    CIAO!

  41. @ Piera Mattei
    Cara Piera, appena verrò a presentare il mio libro a Roma tu sarai senz’altro una delle persone che mi farà enorme piacere avere vicino.
    Fra l’altro leggerò molto volentieri le poesie del tuo ultimo libro. Ti ho apprezzato come scrittrice di racconti e come docente, sono sicura che mi piaceranno anche le poesie. Anzi, se penso all’immagine che ho di te, credo che la poesia sia la cosa che ti si addice di più.
    @ Maria Lucia
    A presto per la presentazione siracusana di “E se un giorno il colore”
    @ Tutti
    Una serena notte

  42. Sono arrivata in Fiera ieri nel tardo pomeriggio, reduce da due bei giorni Veneziani, giusto in tempo per abbracciare Laura, Lory, Evento/Pasquale, Gaja e Enrico. Aggirandomi fra gli stand la mia prima impressione è la stessa di sempre, quando visito le fiere del libro: ma che li leggerà tutti quei libri? Lo so che è un’osservazione banale, però non posso fare a meno di pensare che siamo veramente in tanti a inseguire il sogno di una pubblicazione, ma poi, che succede? Beh, forse può succedere che l’unico lettore rimarrà l’autore stesso, e questa cosa mi dà un po’ di tristezza. Mi piacerebbe ci fosse una Fiera dei lettori, ognuno con il proprio stand, dove esporre tutti i libri che si sono letti. Mah… mi sa che rimarrebbero molti stand sfitti. Con l’innegabile vantaggio che ci sarebbe più spazio, per aggirarsi lungo i corridoi. Spazio che ora come ora è davvero troppo ristretto. E arrivo alla mia seconda impressione: possibile che non si riesca a trovare un luogo più spazioso, per questa Fiera? Davanti agli stand posizionati nei corridoi a volte è impossibile fermarsi, per il continuo flusso di visitatori.
    Ho fatto un primo acquisto: Roma per le strade 2. Massimo, spero che presto capiterà l’occasione per mettere la tua firma sulla mia copia…
    Per ora mi fermo qui, ritorno in Fiera, e poi potrò raccontare qualche altra cosuccia.
    Ah, la novità di quest anno: all’uscita, una gentile signorina, avvicina i visitatori e con grande garbo chiede loro se sono alla ricerca di un taxi: tipo albergo a cinque stelle, insomma…

    Ciao a tutti. Mi armo e parto.

    Milvia

  43. SE SAPEVO CHE TANTI CATANESI PARTIVANO PER LA FIERA….!!!

    Io sono andata per la prima volta, da sola come una povera derelitta!! Non sono rimasta tutti e 3 giorni perchè avevo altri impegni però, anche quell’unico giorno in cui l’ho vissuta, è stato uno shock positivo.
    Per me, piccola provincialina siciliana, sperduta nella immensa capitale, perdermi ancora una volta tra centinaia di STAND di libri è stato immenso.
    Avrei comprato tutto, avrei letto tutto!
    Invece ho solo acquistato 1 libro fotografico e due raccolte di racconti di autori siciliani. E un libro di fiabe africane dal giovane senegalese che gironzolava all’esterno del PalaCongressi!

    Però per me, traduttrice sempre in cerca di stimoli nuovi, è stato fantastico incontrare editori SENZA puzza sotto il naso….ma anzi disponibili a dialogare, ad accettare curricula, a conoscerti e a farsi conoscere. Mai avuto uno scambio professionale così pieno e così vivo.
    L’anno prossimo ci torno SICURO. Spero con qualche “letteratitudinario” a farmi compagnia!!!

    Grazia

  44. Grazie, Milvia. Sei un tesoro…
    Lo sai che l’idea della iera dei lettori è strepitosa?
    Nei fatti, sebbene virtualmente, esiste già: penso ad anobii, per esempio.
    Però le tue parole mi hanno fatto immaginare un enorme spazio (come il palazzo dei congressi) dedicato ai lettori che espongono – ciascuno nel proprio stand – i libri che hanno lettoe che hanno amato.
    Sarebbe niente male!

  45. un’altra novità, mi è sembrata, positiva stavolta, la presenza del punto prestiti Biblioteche. Varie case editrici avevano lasciato lì i loro libri che possono essere presi in prestito per un mese e lasciati poi in una qualsiasi biblioteca del circuito.
    Sono tornata a casa con una bella sacca di libri, non in prestito, degli editori Socrates, Manni, Di Rienzo (questo’ultimo un prezioso piccolo editore, che anche segnalo, collegato alle tematiche e agli interrogativi della scienza). Tutti libri che sicuramente leggerò, Milvia, con tempo certo. Alcuni li rileggerò con attenzione critica particolare. Di alcuni parlerò su Lucreziana 2008 e/o su altre riviste, anche cartacee. Sicuramente avranno diritto di cittadinanza nei miei pensieri.
    Il vero problema è dove conservarli poi, visto che gli scaffali e anche i pavimenti debordano a casa mia e non si trova facilmente chi le voglia in dono. Buttarli tra la carta da reciclo, dove lascio settimanali e quotidiani dopo averli letti, mi fa soffrire, so quanto lavoro e quante aspettative ci sono dietro a un libro.
    Cari amici di Letteratitudine, non si potremmo escogiatare qualche metodo intelligente per continuare a far vivere questi libri sovrabbondanti, non rispetto alla possibilità di trovare lettori, ma di essere conservati per qualche anno ancora dalla loro uscita? Lancio l’idea di biblioteche tematiche dove quanto sembra noioso o illegibile per alcuni, potrebbe diventare interessante per gli specialisti. Ma dove e come realizzare le idee, questo resta il problema.

  46. Cara Piera,
    ci siamo incrociati. Grazie per essere intervenuta ancora…
    L’idea delle biblioteche tematiche è molto interessante. Cisi potrebbe riflettere un po’ su.

  47. Massimo, grazie a te.
    L’anno prossimo parti con noi, così fai da guida ai novellini come me.

    ^,^

    (però io viaggio in treno eh??? che quei cosi volanti li odio!)

  48. Ehi, ci siamo anche noi in fiera: io e rossano astremo, con il nostro lavoro a 4 mani (o meglio a due teste). “Tutto questo silenzio” edito da Besa alle 20.00 nella sala turchese. Poi a fine fiera al Pigneto nella vineria Chiccen l’8 dicembre 2009 alle ore 20.30 alla presenza di Carlo d’Amicis. Sono molto emozionata e felice. Come mi piacerebbe che ci fossi anche tu, Massimo, la gente tutta! E’ un vero esperimento il nostro, lo scambio delle identità narrative…
    Farò in modo di farti sapere di più sul punto, se ne hai voglia.
    Elisabetta

  49. Prima! (come dicono i Tedeschi di una cosa eccezionale) “Più libri” le ha date di santa ragione non solo a “Galassia Gutemberg”, ma anche alla fiera di Torino, e credo, Mavie, che l’affluenza abbia sorpreso gli stessi organizzatori, anche se è vero, ci vorrebbe più spazio (è l’unica pecca).
    Ci sono stato domenica, per la presentazione di “Aggiungi un porco a favola”.
    Tre secondo me i motivi:
    1) La qualità dell’organizzazione, impeccabile, agorafobia ed orror vacui a parte.
    2) Il posto: Roma è facilmente raggiungibile da tutta la Penisola e dalle isole, si può comodamente fare il mordi e fuggi di giornata praticamente da tutta Italia, non sta a casa del diavolo come Torino, lassù. E poi Roma è affamata di editoria.
    3) L’essenza della manifestazione: la gente vuole storie e personaggi/scrittori accessibili, fruibili, non ne può più di case editrici mastodontiche e spocchiose, che esibiscono autori-divi irragiungibili e storie astruse. Il lettore vuole leggere se stesso, non dimentichiamolo MAI.

    Mi dispiace solo di non aver visto in tempo il post di Zappulla con il suo cellulare (e di essermi quindi dovuto pagare da me il caffé ;-p) e di aver dimenticato lo stand dove stava. Ma c’erano, in compenso, tante belle ragazze e signore da ammirare!

  50. Cara Elisabetta,
    grazie per il tuo commento. Mi ricordo del tuo lavoro a quattro mani con Rossano Astremo… me ne parlasti a ottobre in occasione di “Oronzo Macondo”. Fammi sapere tutto, sì… poi, magari, ne riparliamo anche in altra sede. E salutami tanto l’amico Carlo D’Amicis…

  51. Caro Pippo,
    certo che un titolo come “Aggiungi un porco a favola” fa già sorridere senza avere ulteriori informazioni. :-))
    Grazie per il commento e per il tuo minireportage dalla fiera.

  52. Un’altra cosa che mi sono persa è lo stand di Giulio Perrone, che EDITORIALMENTE mi arrapa non poco… Ma andar per fiere è una cosa così faticosa!…
    Mi fa invece piacere per i miei amici e “padroni” Boopen e Centoautori, al loro stand c’era un casino del diavolo…

  53. Ho mancato Zappulla e non me lo perdonero’ mai. La Fiera di Roma ha battuto Torino? Non lo so, se fosse ne sarei felice. Torino appare distante, non solo geograficamente. La grandezza del luogo (affollato comunque a maggio di quest’anno) e degli stand un po’ spaventa. A Roma sembra tutto piu’ familiare. Gli stand sono comunque tantissimi, le case editrici numerose e, spesso, sconosciute ai piu’. Ma l’interesse della gente, la fila per entrare, la quantita’ di persone con buste piene di libri… non lo so, a me da’ speranza. Speranza nel futuro della cultura e di questo paese.

    Laura

    p.s. la riunione degli auroralici nello stand godereccio (ovvero munito di cibarie che hanno fatto la felicita’ di Gregori) di Zona e’ stata gioiosa e omaggiata di fotografie. Per un attimo ci siamo sentiti tutti scrittori famosi 🙂

  54. Senza nulla togliere all’ospitalita’ di Adriana Merola dalle parti di Azimut dove le copertine, tutte splendide, di Roma, Milano, Napoli per le strade erano una gioia per gli occhi. Ho proposto a Farneti un New York per le strade… hai visto mai? 😉

  55. Salve gentaglia. Io sono tornato oggi da Roma.
    @Mavie. Ti ho cercata allo stand Perrone, ma mi hanno riferito che eri partita a Stoccolma a ritirare il Nobel (e dire che avevo lasciato il mio numero di cellulare. Che ci voleva a farmi uno squillo?)
    @Laura Costantini. Ora ho il tuo di cellulare, tranquilla che prima o dopo ci troveremo e saranno scintille.
    In compenso ho conosciuto Gregori, un omaccione con due spalle da armadio e, come immaginavo, niente affatto un duro, ma una persona squisita e gentilissima. Ciao Enrico.
    Martedi sera sono stato a cena con la Charbonnier e Luigi La Rosa, in un ristorante indiano (Dio ne liberi!). Cucina piccante come il fuoco dell’inferno, tanto che a un certo punto Luigino con uno starnuto ha incendiato la barba del cameriere. Lo volevano linciare.

    Un caro saluto a tutti.

  56. @ Laura
    Dunque non si è sentita la mia mancanza?
    Dicono che – rispetto all’anno scorso (quando io ero presente) – c’è stato un incremento di visite.
    Gli organizzatori di “Più libri, più liberi” mi hanno chiesto di non mettere mai più piede alla Fiera… 🙂

  57. Caro Massimo
    Mercoledì 8 dicembre, si è conclusa a Roma l’ottava Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, più conosciuta come la Fiera “Più libri più liberi”. Ti dico solo una cosa, Massimo: la vendita dei libri quest’anno ha superato quelle degli anni anteriori. Siamo vicini a Natale e forse quelli che compravano alla Fiera avevano capito che un buon libro è un regalo in movimento, un regalo che si rinnova con il tempo, e che trasforma chi lo riceve.
    Sono salita al primo piano del Palazzo dei Congressi all’EUR (dove si svolge la Fiera) e da lì, ho guardato in giù: un vero labirinto di libri, una casbah culturale con le sue viuzze identificate da lettere e numeri. Così, per esempio, la F9 era lo stand della casa editrice Sinnos che il 5 dicembre ha presentato, nella Sala Corallo, due nuovi testi che inaugurano la collana “Segni -Nuovo immaginario italiano” a cura di Armando Gnisci e Nora Moll, e che, a mio avviso, sono tra gli eventi letterari più importanti della Fiera, se pensiamo all’Italia attuale: il primo testo, di Armando Gnisci: L’educazione del te (non la bevanda ma il te che è ogni persona che troviamo) un invito all’abbandono del “pensiero unico ed egocentrico della nostra civiltà bianca europea” per formare una “comunità dei te”; il secondo, che ha il nome della collana stessa, è il Nuovo immaginario italiano – italiani – stranieri a confronto nella letteratura italiana contemporanea , di Maria Cristina Mauceri e Grazia Negro, una ricerca certosina sulla letteratura della migrazione in Italia, considerando lo straniero nelle opere degli scrittori migranti e i migranti nelle opere degli autori italiani, offrendo così una panoramica completa degli “sguardi incrociati” presenti nella letteratura italiana dei nostri giorni.
    Ti invio queste mie personali osservazioni, caro Massimo. Spero che accanto ad altre, che riceverai, potranno darti un’idea dell’importanza della Fiera..
    Un abbraccio,
    Christiana

  58. Sono stato alla fiera con la mia famiglia e ognuno di noi ha acquistato qualche libro. E’ la terza volta che ci andiamo. Le prime due volte c’erano due miei libri appena pubblicati, questa volta purtroppo il mio romanzo, QUATTRO STRACCI, UNA RUPIA E UNA BAMBOLA DI CARTAPESTA, che uscirà la prossima settimana, ha mancato il bersaglio. Ma solo perchè il mio editore, FERMENTI EDITRICE, non ha ritenuto opportuno esserci. Le motivazioni le conosco e non spetta a me riportarle.

  59. Si sono spenti i riflettori di PiùLibri-PiùLiberi: senza dubbio questo è stato l’anno più interessante. Sì, c’è stata più gente degli altri anni, si sono venduti più libri… ma, oltre tutto questo, le sale degli eventi erano stracolme, con un’attenzione e una partecipazione mai visti. La tensione, la passione si poteva quasi toccare con mano. I centri commerciali di Roma – contemporaneamente – erano letteralmente vuoti. Mentre questa fiumana di gente, all’EUR, al Palazzo dei Congressi… pagava per entrare a vedere, toccare, comprare dei libri, per sentir parlare di cento-mille tematiche…
    Chi è stato a questa fiera… ha respirato aria di speranza. Questo nostro povero disgraziatissimo paese… ancora non è finito, ancora possiede forze integre. Il libro emana un profumo contagioso…
    Adriano Petta

  60. Caro Adriano, grazie per il commento. Ci sono piccoli segnali di ripresa (e di crescita dell’interesse per il libro). Incoraggiante, dunque…
    Speriamo che il trend aumenti.

  61. Grande successo in fiera “Più libri più liberi” per Vito Bruschini, autore di “The father, il padrino dei padrini” in libreria da questa settimana e presentato in anteprima dal regista Alessandro D’Alatri, che ha acquistato i diritti cinematografici, e Beppe Fiorello che ha letto alcuni brani del romanzo.

    Alessandro D’Alatri ha esordito elogiando l’autore e il suo romanzo di esordio: “Vito Bruschini con questo romanzo ha scritto una pagina straordinaria della storia del nostro paese; “The father è un grande romanzo, una storia avvincente di cui mi sono subito innamorato più di un anno fa quando l’ho letto ancora in bozze, e così ho deciso di ispirarmi alla sua storia nel mio prossimo film”.

    Dopo la lettura del primo brano, Beppe Fiorello ha tenuto a sottolineare che “La realtà narrata in questo romanzo somiglia alla realtà politica del nostro paese”.

    Ufficio stampa
    Newton Compton Editori
    Via Panama, 22 – 00198 Roma
    http://www.newtoncompton.com

  62. 08/12/2009

    – COMUNICATO STAMPA –

    Oltre 55.000 visitatori, circa il 10% in più rispetto alla scorsa edizione, circa il 20% in più di vendita negli stand, 10.000 le persone che hanno provato gli eBook, 2.000 hanno ascoltato gli audiolibri, 4.700 i collegamenti a PiùBlog, 5.200 gli utenti connessi in streaming su Rai.it, oltre 1000 i giornalisti accreditati: questi sono i numeri dell’ottava edizione di Più libri più liberi, Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria che si è tenuta a Roma dal 5 all’8 dicembre.

    I titoli più venduti in Fiera sono L’amore del bandito di Massimo Carlotto, La contessa di ricotta di Milena Agus e il libro per ragazzi 1989. Dieci storie per attraversare i muri.

    Enrico Iacometti, Presidente del Gruppo dei Piccoli Editori dell’AIE ha così commentato i dati: “massima soddisfazione per gli ottimi risultati di affluenza e vendita malgrado le difficoltà oggettive date dallo spazio e dalla crisi economica; dati che hanno superato i risultati già molto positivi della scorsa edizione. La maggior parte dei piccoli e medi editori ha dichiarato che Più libri più liberi dal punto di vista delle vendite è la manifestazione di gran lunga migliore rispetto agli altri eventi legati al libro in campo nazionale. Obiettivo degli organizzatori – ha continuato Iacometti – è quello di risolvere il problema di oltre 100 editori che ad oggi vorrebbero partecipare alla Fiera ma non possono per problemi di spazio. Un successo straordinario – ha concluso il Presidente del Gruppo dei Piccoli Editori – anche per la grandissima quantità di bambini in Fiera, il che è un segnale incoraggiante. Appuntamento per la nona edizione che si terrà sempre a Roma dal 4 all’8 dicembre 2010”.

  63. Be’, a quanto pare questa fiera del libro di Roma è andata meglio del previsto… nonostante la mia assenza…
    (Non fatelo sapere a quelli del Salone del libro di Torino, visto che la mia presenza lì dovrebbe essere confermata) 🙂

  64. Qualcuno si sarà chiesto: ma che fine ha fatto la trasmissione su Radio Hinterland?
    Putroppo, Luca Corte, il conduttore in studio a Milano sta avendo qualche piccolo problema di salute.
    Ma tornerà presto… e io con lui.
    Tanti auguri di pronta guarigione a Luca!

  65. GRAVISSIMO ATTACCO ALLE LIBERTA’ DEMOCRATICHE IN ITALIA
    **************************************************
    Copio-incollo dalla pagina di Repubblica.it di ieri
    ***

    Il capogruppo dei deputati del Pdl, ha fatto un discorso durissimo alla Camera
    e si è scagliato contro i giudici, l’Idv, Santoro e Travaglio. Di Pietro: “Ci condanna a morte”
    Cicchitto parla di un “network dell’odio”
    e accusa la Repubblica e l’Espresso
    Al telefono col Cavaliere Fini avrebbe definito le sue parole “incendiarie”

    Cicchitto parla di un “network dell’odio” e accusa la Repubblica e l’Espresso

    Fabrizio Cicchitto
    ROMA – Secondo Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera per il Pdl, il presidente del Consiglio è stato aggredito anche in seguito “alla campagna d’odio fomentata dal gruppo Espresso-Repubblica”. E’ stata questa la sostanza del suo discorso, pronunciato dopo la relazione del ministro dell’Interno Roberto Maroni sull’aggressione al premier Silvio Berlusconi. Toni molto aspri, dunque, e un attacco frontale al nostro Gruppo editoriale. Che non sono piaciute al presidente della Camera Gianfranco Fini, che in una telefonata con lo stesso premier le avrebbe definite “incendiarie”.

    “A condurre questa campagna – ha detto – è un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-L’Espresso, dal quel mattinale delle Procure che è il Fatto, da una trasmissione di Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio, oltre che da alcuni pubblici ministeri, che hanno nelle mani alcuni processi, tra i più delicati sul terreno del rapporto mafia politica e che vanno in tv a demonizzare Berlusconi”.

    Cicchitto ha poi chiamato in causa L’Italia del Valori. “E’ da un partito come l’Idv, con il suo leader Di Pietro, che in questi giorni sta evocando la violenza, come se volesse trasformare lo scontro politico in atto in guerra civile fredda, che coinvolge anche settori più giustizialisti del suo partito, caro onorevole Bersani”.

    Secondo Cicchitto, poi, “non possono essere messe sullo stesso piano, neanche dalle nostre autorità istituzionali, due problematiche assai diverse: quella di chi, magari con un linguaggio non diplomatico, ha invocato una riforma costituzionale recuperando le obiezioni fatte da Togliatti e Calamandrei, e quelle dei Pm che hanno fatto trattenere il fiato al Paese e alla comunità internazionale, in attesa che gli oracoli di nuovo conio, gli Spatuzza e i fratelli Graviano, pronunciassero i loro verdetti, anzi le loro atipiche sentenze”.

    Dunque, ha insistito, “la mano di chi ha aggredito Berlusconi è stata armata da una spietata campagna di odio: ognuno si assuma la propria responsabilità. Ci auguriamo che questa aggressione e questo ferimento servano a qualcosa di più e che dal male venga qualcosa di bene”. E Cicchitto indica la strada: “Da questa situazione si esce solo disinnescando con leggi funzionali quell’uso politico della giustizia, un cancro che ha distrutto la prima Repubblica e sta minando anche la seconda”.
    *********************************************************
    Letteratitudine fa parte del Gruppo Editoriale L’Espresso. Come si legge sopra, il gruppo editoriale L’Espresso-La Repubblica è stato gravemente attaccato da Cicchitto.
    Una delle principali caratteristiche della distopia è la “semplificazione”: il ridurre cioè i fenomeni complessi a pochi concetti tra di loro contrapposti in maniera manichea.
    In questi ultimi trent’anni, man mano, le parole si sono svuotate di senso, e ci ritroviamo di conseguenza in questo tipo di Italia. Ma ciò non deve portarci ad un silenzio smarrito.
    Chi ha a cuore la letteratura, sa che il primo afflato artistico si rivolge alla possibilità di trovare una risonanza, una multidimensionalità; perfino il non-senso e lo svuotamento di significato, con la parola ridotta a mero involucro, usata come opprimente oggetto ipnotico, deve essere occasione di impulso creativo, d’un ulteriore passo per l’artista. Bisogna evitare il rischio più grande: la riduzione dell’artista ad un cupo silenzio dettato dalla paura e dalla mancanza di vitalità, o addirittura, il trasformare la sua arte in un balbettio conformista per accreditarsi il consenso della folla e del Re.

  66. POLITICA ESAPERATA: LA SOCIETA’ E’ PIU’ FORTE E COESA

    *********************************************************

    @ Subhaga Gaetano Failla
    Caro Gaetano, aggiungo alla tua comprensibile provocazione le parole del Presidente della Repubblica.
    Copio-incollo dalla pagina di Repubblica.it del 16 dicembre 2009

    ***
    Napolitano: Politica esasperata: la società è più forte e coesa
    Repubblica — 16 dicembre 2009 pagina 3 sezione: POLITICA INTERNA
    ***
    ROMA – La società italiana è più avanzata di quella politica? Giorgio Napolitano ne è convinto. E all’ indomani dell’ intervista al Tg2 nella quale invitava tutti a «misurare le parole» per evitare che i contrasti politici finiscano in atti di violenza com’ è avvenuto domenica a Milano contro Silvio Berlusconi, mentre alla Camera torna un clima da duello tra maggioranza e opposizione, il presidente della Repubblica sottolinea: «La società italiana è più coesa della politica». Una piccola frase, quasi uno slogan, che fotografa con esattezza quanto gli italiani vedono ogni giorno, quasi ogni ora dagli schermi di tante tv. Scontri in diretta, liti continue, interlocutori che “si parlano sopra”, che gridano per impedire a chi ascolta di sentire quel che afferma l’ interlocutore. Una forma di censura aggressiva e intollerante. In definitiva un modo nuovo e prepotente di discutere con l’ avversario trasformato in nemico. Passata la paura per l’ aggressione al presidente del Consiglio, adesso ci si interroga sulle responsabilità del clima che ha portato all’ incidente di piazza Duomo. A margine della premiazione degli atleti olimpici e paraolimpici, Napolitano ha voluto spendere pochissime parole sulla politica. Per testimoniare la ricchezza di valori e di energie della società italiana «che è più forte e coesa della politica». Quest’ ultima «invece è segnata da un esasperato conflitto». Per essere ancora più convincente il capo dello Stato cita il mondo del volontariato, «tutti coloro che lottano contro il cancro e le malattie più gravi». «In loro c’ è un grande slancio di solidarietà. E’ tutta gente che lavora insieme, comunque la pensi in politica. E’ molto unita e molto convinta». – GIORGIO BATTISTINI
    *********************************************************
    Letteratitudine fa parte del Gruppo Editoriale L’Espresso, ma grazie alla conduzione del padrone di casa ha sempre rappresentato quell’Italia più coesa e avanzata della politica a cui fa riferimento Giorgio Napolitano, come ripreso nell’articolo di Battistini.
    Facciamo in modo che continui ad essere così. Credo che sia la strada migliore da percorrere.

  67. Caro Marco Vinci,
    la mia non è per nulla una “comprensibile provocazione”, come tu dici. Ho riportato semplicemente l’intervento feroce di Cicchitto in Parlamento e poche mie considerazioni sul pericolo della limitazione delle libertà di espressione, e sul rischio di autocensura di artisti e intellettuali. Non sto parlando di fantapolitica e nemmeno di castelli ideologici.
    *
    Tra ieri e oggi ci sono state diverse prese di posizioni contro le minacce governative.
    Le voci di Giorgio Bocca, Andrea Camilleri, Dario Fo, Antonio Tabucchi, Gad Lerner, Lucia Annunziata ed altre, si sono unite contro tali minacce. Cito solo alcune parole delle dichiarazioni di Camilleri:
    “Sento un bruttissimo tanfo di fascismo”.

  68. Caro Gaetano Failla, credo che contro certi “tanfi” si possa rispondere non solo con le parole, ma soprattutto con l’esempio. Era quello, secondo me, il senso del discorso del Presidente della Repubblica.

  69. Egregio signor Gaetano,
    non comprendo bene il senso del suo intervento. Mi pare che il rischio da lei paventato (un silenzio smarrito a fronte di attacchi politici volti a limitare la libertà di manifestazione del pensiero) sia davvero ben superato dalla vivacità intellettuale di questo blog.
    Concordo col signor Marco Vinci che coglie il forte legame morale di questo sito con la società civile.
    Leggendo ho spesso colto fra i commentatori fermento di idee, salute interiore, voce e capacità critica.
    I suoi timori mi paiono, almeno in riferimento alla realtà di “Letteratitudine”, assolutamente infondati.
    Speriamo invece che la forza etica di questo blog e l’equilibrio del suo ideatore costituiscano quell’ “esempio” di cui parlava Marco Vinci.
    Esempio oggi forse silenzioso, a fronte della chiassosa valenza di molti scontri politici. Ma tanto più necessario.

  70. Io faccio mie le preoccupazioni dii Gaetano, che non trovo per nulla provocatorie. Il clan Berlusconi sta strumentalizzando l’aggressione di un esagitato, con disturbi psichici, autore di un gesto isolato e arbitrario, per sferrare l’ennesimo attacco ai giudici e impedire loro di fare il proprio dovere, cioè portare a conclusione i processi che riguardano Berlusconi. La vera violenza è quella che sta cercando di consumare questo governo contro gli italiani con leggi ad personam raffazzonate e frettolose. I blog rischiano molto anch’essi perchè la tendenza è quella di chiudere o limitare tutte le fonti che non riescono a controllare. Bravo Gaetano.

  71. Egregio signor Emilio,
    conosco molto bene l’equilibrio, davvero raro per un blog, di “Letteratitudine”, condotto da Massimo Maugeri con insolito garbo, moderazione e gentilezza (considerando questi nostri tempi così influenzati dal pessimo esempio dei vari Sgarbi, Ferrara, Bossi, Berlusconi, Borghezio, Brunetta, ecc.). Ho avuto la fortuna di incontrare Massimo anche personalmente.
    Il punto centrale del mio intervento a me sembrava abbastanza ovvio:
    Cicchitto, portavoce del più grande partito governativo, il PdL appunto, ha attaccato ferocemente il gruppo editoriale L’Espresso-La Repubblica, Travaglio, Santoro, ecc. (impadronendosi anche, nel proprio intervento, paradossalmente, d’un termine coniato da Daniele Luttazzi, un grande artista liquidato proprio dagli attuali governanti: “guerra civile fredda”). Maroni, subito dopo, ha minacciato di intervenire controllando repressivamente la Rete (come mai non si sono mai accorti, prima, che c’erano siti che inneggiavano all’odio razziale, omofobo, ecc., come d’altronde, stavano già facendo da anni gli stessi loro colleghi in Parlamento e fuori?), controllare inoltre le manifestazioni di piazza (facendo firmare in questura, questa la proposta iniziale, alcuni manifestanti, durante lo svolgimento di leggittime proteste pubbliche: si faceva esattamente così durante il fascismo: un giorno da passare in questura o in galera per gli antifascisti, in concomitanza di eventi pubbliciimportanti).
    Letteratitudine, ripeto, siccome fa parte del gruppo editoriale L’Espresso è stato anch’esso indirettamente attaccato da Cicchitto. Semplice, a me pare.
    Sulla vivacità intellettuale di molti dei suoi partecipanti, non ci sono dubbi, anche perchè diversi dei frequentatori di questo litblog ho avuto il grande piacere di incontrare personalmente o per email private, e con alcuni ho un legame di reale amicizia, che trascende notevolmente l’esclusivo contatto fantasmatico online.
    Gli artisti e gli intellettuali, e parlo d’un ambito più generale che va ben oltre i confini di Letteratitudine, sono vittima, spesso, dello stesso stordimento ipnotico che sta attraversando tutta l’Italia, dello stesso grado di fatalismo o di soggiacenza, o d’inerzia smarrita. Ricordo, gentile signor Emilio, che uno scrittore come Pirandello non ha avuto il coraggio di non firmare l’adesione dei docenti universitari al fascismo. Heidegger ha ceduto, seppur per breve tempo, al fascino insano del nazismo, autori del calibro di Celine o di Hamsun sono stati collaborazionisti nei loro rispettivi Paesi con i nazisti invasori.
    Un caro saluto,
    Gaetano

  72. Grazie Salvo, ti leggo soltanto adesso, nel frattempo stavo scrivendo. Spero di rivederti presto. Un grande abbraccio,
    Gaetano

  73. non so. magari è presto, magari poi non succede. magari poi le paure non si materializzano, e speriamo proprio che sia così. Però, credo che ognuno dovrebbe cominciare a chiedersi seriamente da che parte stare, nel caso servisse. Così, giusto per non svegliarsi un giorno ed essere colti impreparati…

  74. Gentile signor Gaetano,
    non mi dispiace rammentare che furono diversi gli intellettuali che rifiutarono la demagogia fascista e presero apertamente posizione contro il regime, subendone le conseguenze, per es: Croce, Jahier, Montale, Salvemini, Palazzeschi,Pavese, Saba, Toscanini, Quasimodo. Certamente lo fecero da posizioni anche diverse e distanti tra loro (per es: Croce era liberale, Salvemini socialista, ecc.)…ma questo solo per dire che non è mai bene generalizzare.
    Al medesimo difetto di generalizzazione mi sono appellato più su parlando di questo blog in riferimento al suo intervento.
    Nè credo che questo sito sia un campo di osservazione limitato della realtà letteraria italiana, visto che vi lasciano traccia scrittori del calibro di Camon, Maraini, Alajmo (solo per citare alcuni tra i più noti…).
    In sintesi le sue osservazioni sull’incapacità degli intellettuali e anche di semplici lettori di opporsi all’istupidimento generale mi pare non tengano conto di questa bella realtà che noi tutti condividiamo e che dobbiamo al signor Maugeri.
    Il mio discorso si riferiva esclusivamente al suo accenno a questo blog, che francamente mi è parso tirato in ballo da lei in modo poco comprensibile. Il collegamento è, come dice lei, indiretto. E metterlo in luce a tutti i costi credo che offuschi lo sforzo di chi , quotidianamente, offre al dibattito letterario nazionale un contributo decisamente originale.
    Con ossequi e cordialità
    Prof. Emilio

  75. E voglio aggiungere di più, sperando di non esagerare: io credo che l’Italia sia sull’orlo di una guerra civile. Se continuano di questo passo, attaccando indiscriminatamente Presidente della Repubblica, magistratura, giornalisti, immigrati e tutti quelli che non vogliono asservirsi al loro potere, gli italiani scenderanno nelle piazze e faranno sentire alta la loro voce. Torno da Roma e l’ho trovata tappezzata da manifesti, la gente non è stupida, comprende che governanti goderecci che organizzano orge e incontri equivoci (il discorso vale anche per la sinistra), pretendono di candidare veline e letterine solo per la loro avvenenza, e intendono il potere come uno strumento di egemonia a loro uso e consumo, non hanno alcuna legittimità e dirittura morale per rappresentare le Istituzioni.

  76. non credo, salvo. per fortuna, o purtroppo, non lo so, quello che tu paventi è molto lontano dalla realtà, almeno secondo me. alla gente non interessa, l’importante è che non vengano toccati i loro privilegi, che poi sono la tv, la partita la domenica, la gazzetta dello sport il lunedì.
    quelli che si pongono il problema sono pochi, e comunque non credo che vadano al di là di un generico dissenso.
    tutto va bene, tutti abbiamo da mangiare e tutti metteremo il decoder alla tv, anzi, ne compreremo una più bella e più grande.
    tutti addomesticati, compresi gli artisti e gli intellettuali, come rileva giustamente gaetano. anche loro, soggiacciono non tanto ad uno stupore catatonico, quanto alle ferree regole del mercato.
    Sono quelle che comandano, e da lì non si scappa, intellettuali e artisti compresi. A parte le debite eccezioni. Ma mi chiedo: basteranno queste “eccezioni”?

  77. ha ragione la lepore. comodo per camilleri dire che sente puzza (e poi pubblica con MONDADORI). molto, molto comodo.

  78. Una parziale correzione riguardante Pirandello e il Fascismo.
    Lo scrittore, subito dopo il delitto Matteotti, aderì al fascismo e non se ne distaccò nettamente mai più (mi pare che egli non firmò però, come dicevo erroneamente nel precedente commento, il giuramento di fedeltà al Fascismo da parte dei docenti universitari, per il semplice fatto che non gli era stato richiesto: Pirandello aveva lasciato già da tempo l’insegnamento).

  79. Gentile prof. Emilio,
    mi spiace, ma ci sono delle incomprensioni. E’ difficile parlare attraverso uno schermo.
    Buonanotte,
    Gaetano

  80. Ehilà, Gaetano…
    Allora, chiarisco subito e poi espongo il mio pensiero.
    Ringrazio Marco e il prof. Emilio, ma come ha scritto Gaetano a volte – proprio per i limiti della comunicazione via web – possono nascere malintesi.
    So per certo che Gaetano apprezza lo stile moderato, garbato e tendente alla condivisione che cerco di portare avanti insieme a tutti voi (e allo stesso Gaetano) perché me lo ha detto privatamente.
    Su questo, dunque, siamo tutti d’accordo…
    (Del resto chi non era d’accordo con questa linea se ne è già andato da tempo).
    Chiarito ciò… intervengo sul tema sollevato…
    (segue)

  81. Sono tra i 500.000 italiani che hanno firmato l’appello di Roberto Saviano contro la legge sul “processo breve”. Come ha messo in evidenza Saviano, non c’entra la politica. Non si tratta di essere di destra o di sinistra. Ma sono tra coloro che ritengono che quella legge sia sbagliata.
    Mi dissocio con decisione dalle parole di Cicchitto (che emergono dall’articolo che ha inserito Gaetano) e sposo la linea del Presidente Napolitano (che emerge dall’articolo che ha inserito Marco).
    Mi dissocio, inoltre, con particolare forza e sdegno da coloro che hanno inneggiato a “Tartaglia Santo subito” (ma stiamo scherzando?).

  82. Mi era molto piaciuto (e mi piace ancora adesso) nonostante i veleni si siano tutt’altro che smorzati (anzi, si sono amplificati), l’articolo di Massimo Giannini pubblicato in prima pagina di Repubblica del 15 dicembre con il titolo “Richiamo alla democrazia”.
    Inserisco l’incipit nel commento che segue….

  83. IL COMMENTO

    Richiamo alla democrazia
    di MASSIMO GIANNINI
    ***********
    QUANDO la violenza fisica deflagra e corrompe la contesa politica, non c’è spazio per rimpallarsi la responsabilità delle colpe e rinfacciarsi la contabilità degli errori. Di fronte al dramma di Berlusconi sanguinante e sofferente in Piazza Duomo, viene in mente la celebre frase che John Kennedy disse di fronte alla tragedia del Muro di Berlino: siamo tutti italiani. A ricordarcelo, con le parole più semplici ma più efficaci, è il capo dello Stato.

    Ancora una volta, a dispetto di chi lo ha descritto come uomo “di parte”, Giorgio Napolitano si conferma davvero il “presidente di tutti”. Dobbiamo alla sua saggezza un messaggio che politici e cittadini farebbero bene a scolpire nella mente, in questi giorni difficili. Basta con l’esasperazione della lotta politica, non si alimentino le tensioni, ognuno misuri le parole dovunque si parli: nelle piazze, nei congressi di partito e in tv. Ciascuno faccia la sua parte: non ha senso, adesso, che gli uni accusino gli altri per il clima che si è creato. Sembrano banalità. Lo sarebbero, in una democrazia bipolare risolta e compiuta. Non lo sono in Italia, purtroppo, dove da anni viviamo immersi nell’eterna transizione e sommersi dalla tenace contrapposizione tra una metastorica “pregiudiziale anticomunista” e una stoica “resistenza antiberlusconiana”.
    (Continua qui: http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-21/richiamo-democrazia/richiamo-democrazia.html )

  84. Putroppo, da una parte e dall’altra, non mi pare che ci si sforzi molto di misurare le parole “dovunque si parli”.

    “Ciascuno faccia la sua parte”, scrive Giannini.
    E ho pensato: qual è la mia parte nel (piccolo e insignificante) ruolo che posso svolgere con questo blog?
    Magari avrei potuto aprire un dibattito con un post specifico, come ho fatto in passato (in tempi “non sospetti”).
    Per esempio qui:
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/05/27/litalia-tra-la-paura-dello-straniero-e-gli-sguardi-perplessi-dallestero/
    e qui
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/12/16/cara-italia-dimmi-come-ti-vedono-e-ti-diro-chi-sei/
    (segue)

  85. E poi ci sono i libri e la letteratura.
    Io sarò un povero fesso (anzi, non ho dubbi: lo sono senz’altro), ma sono ancora convinto che la lettura (incitare alla lettura, spingere alla lettura) abbia ancora un valore, un senso. Che possa, in un modo o nell’altro, contribuire a far risvegliare le menti intorpidite.
    Del resto, se pensassi il contrario… che senso avrebbe mantenere in vita un blog come Letteratitudine?

  86. Per esempio (e perdonatemi se torno alla letteratura) trovo bellissimo che una signora come Anna Grazia D’Oria – nonostante la “pochezza” dei tempi – trascorsi ventisei anni dagli inizi, continui a lavorare per mantenere attiva una rivista di qualità e ricca come “L’immaginazione”. Vi indico questa recensione pubblicata su “libri segnalati speciali” (la trovate in primo piano):
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/libri-segnalati-speciali/

  87. E’ morto a Udine il giorno di Natale lo scrittore Carlo Sgorlon.
    La notizia è stata pubblicata sul sito ufficiale del romanziere friulano, che era nato a Cassacco, non lontano da Udine, il 26 luglio 1930. Molto ampia la sua produzione letteraria, al centro della quale spiccano la vita contadina friulana, il dramma delle guerre mondiali e le storie degli emigrati. Il primo romanzo, pubblicato nel 1960, si intitolava ‘Il vento nel vigneto’. Grande successo fu poi ‘Il trono di legno’, premio Campiello 1973, mentre nel 1985, Sgorlon vinse il premio Strega con l’L’armata dei fiumi perduti’. La sua ultima fatica letteraria, ‘La penna d’oro’, un’autobiografia, è stata pubblicata nel dicembre 2008.
    Sgorlon è morto dopo un mese e mezzo di ricovero nella Clinica universitaria di medicina a Udine. Con i suoi libri ha vinto oltre quaranta premi letterari, e per molti anni è stato professore di italiano nelle scuole. I funerali si svolgeranno martedì prossimo, alle 12, nella chiesa di San Quirino, a Udine.
    http://www.sgorlon.it/

  88. Cari amici, stasera nello spazio radio Letteratitudine in Fm (su Radio Hinterland), insieme all’amico Luca Corte che sarà presente in studio, avrò il piacere di ospitare Gordiano Lupi (parleremo di Cuba, di Yoani Sanchez e del nuovo romanzo di Gordiano) e Francesco Giubilei (con il quale parleremo della sua casa editrice Historica).
    Per info: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine-radio-hinterland/
    La trasmissione è ascoltabile in Fm a Milano e provincia, oppure ovunque via Internet cliccando qui: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx

  89. Caro Massi,
    vi ho ascoltato con moltissimo interesse e commozione. Sono grata al lavoro di Gordiano Lupi che consente alla sofferenza di affiorare. Credo che sia il vero compito della letteratura.
    Bravissimi…continuo a seguirvi.

  90. Ed è bellissima anche la freschezza di Francesco Giubilei, al quale auguro che il sogno e il mistero del futuro si schiudano con generosità.
    Ancora grazie per questo ascolto (e questo viaggio).
    Un bacio

  91. Caro Gordiano,
    Simona ha solo scritto che – a suo giudizio – il vero compito della letteratura è consentire alla sofferenza di affiorare…
    😉
    Domani – salvo imprevisti – metterò on line il podcast con la puntata radio.

  92. Caro Massimo purtroppo il mio pc ha subito un attacco terroristico da una cassa dello stereo che per le vibrazioni gli è cascata sulla testa,così non ho l’audio finche non viene il tecnico ha trovarmi per riparare il cranio del pc…ergo non posso sentire la puntata,spero di rimediare presto!intanto un bentornato a te e a tutti,visto che non mi ero ancora collegata…
    kisses

  93. Cara Fran,
    mi dispiace per il tuo pc… in ogni caso – sa hai voglia – puoi risentire la puntata in differita.
    La trovi caricata qui: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine-radio-hinterland/

    Oppure puoi ascoltarla direttamente da qui.
    La prima parte della puntata è stata dedicata all’incontro con Gordiano Lupi:
    http://www.plettro.org/podcast/cuba.mp3

    La seconda parte all’incontro con Francesco Giubilei:
    http://www.plettro.org/podcast/editore.mp3

  94. INTERVISTA DEL PROSSIMO FUTURO

    “Lei in che via abita?”
    “In via Bettino Craxi.”
    “E Lei?”
    “In via San Silvio.”
    “Via San Silvio? Dov’è?”
    “E’ una traversa di via Benito.”
    “E tu?”
    “Abito ancora con i miei genitori, ma tra qualche mese, al compimento del mio diciottesimo anno, abiterò in via Brunetta*.”
    “Via Brunetta?”
    “Sì, non solo lui però. Anche tutti gli altri della sua combriccola. E al più presto, sperando di essere ancora in tempo.”

    *”Obbligherei per legge i figli ad uscire di casa a 18 anni” (Renato Brunetta, dalle notizie ANSA di oggi).

  95. Tranquillo Gae. Mi candido a presidente del Consiglio alle prossime elezioni. La prima legge sarà che per fare il ministro bisogna superare il metro e sessanta.

  96. Nella puntata di stasera di “Letteratitudine in Fm” – in onda alle h. 21,30 su Radio Hinterland, MASSIMO MAUGERI incontrerà DON FORTUNATO DI NOTO e l’avv. MARIA SUMA dell’associazione METER che hanno partecipato al dibattito contro la pedofilia:
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/12/07/corpi-da-gioco/

    Per informazioni generali sul programma: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine-radio-hinterland/

    Per ascoltare la trasmissione in diretta: http://www.radiohinterland.com/streaming/radiolimpia.asx

  97. Grazie, Mari… non so se hai avuto modo di ascoltare la puntata.
    Non essendo disponibile per la diretta, avevo predisposto alcune registrazioni. Mi hanno detto che è andata in onda l’intervista a Maria Suma, mentre c’è stato qualche problema tecnico con l’intervista a don Fortunato… che però recupereremo in podcast.

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