Cari amici,
nel precedente post abbiamo “discusso” sul valore della lettura e del libro. Insisterei sull’argomento accennando a una ulteriore e, credo, lodevole iniziativa dell’AIE (Associazione Italiana Editori). L’oggetto riguarda la cosiddetta e tanto auspicata Legge per il libro.
Ecco cosa ha recentemente dichiarato a tal proposito Sergio Fanucci, presidente dell’AIE: “Vorremmo che fosse una vera e propria Legge-obiettivo che indichi i diversi ambiti di intervento delle competenze istituzionali, dei privati, della collaborazione tra pubblico e privato e che sia l’occasione per riordinare sistemi oggi farraginosi, dispersivi e inefficaci, con l’effetto di utilizzare al meglio le risorse disponibili. (…) In concreto pensiamo alla creazione, attraverso la legge per il libro, di un “Centro del libro”, sul modello di quelli esistenti in Francia o in Spagna, ma sfruttando su alcuni punti specifici anche altre esperienze. Il Centro deve intendersi come “cabina di regia” degli interventi, a condizione che competenze, responsabilità e risorse siano ben definite, evitando che si trasformi in un centro di puro potere politico o in un ente inutile. (…) In questa logica abbiamo chiesto e chiediamo alla politica investimenti pubblici per la promozione della lettura, oltre a quelli che noi stessi destiniamo a questo scopo. (…) In attesa di maggiori fondi destinati all’editoria libraria, vorremmo intanto ragionare su come spenderli”.
Chi vuole può leggere l’intervento completo di Sergio Fanucci cliccando qui.
Mentre cliccando qui potrete leggere i dieci punti del Manifesto dell’AIE con riferimento agli stati generali dell’editoria.
L’iniziativa mi pare – ripeto – molto interessante Mi piacerebbe, però, conoscere il punto di vista dei singoli editori e (anche, anzi soprattutto) dei librai.
Potrebbe nascere un dibattito che, partendo appunto dalla Legge-libro, si allargasse fino a disaminare in generale “la salute del libro” (io la butto lì…).
Amici librai, mi rivolgo soprattutto a voi. Se “ci siete”… fateci conoscere il vostro parere!
Ho esaminato il Manifesto dell’AIE. Tra i vari punti, proprio in relazioni alla precedente discussione, credo che l’ultimo sia il più interessante; quello sul tema degli incentivi fiscali per l’acquisto dei libri.
Complimenti per il blog. Temo però che quest’ultimo argomento sia un po’ troppo tecnico, un po’ troppo per addetti ai lavori. Comunque continuerò a seguirla.
L’iniziativa è buona. E’ da tempo che si parla della legge per il libro. Non credo possa però applicarsi con facilità il “modello francese”, dato che la realtà francese mi pare differente dalla nostra.
Vi ringrazio per gli interventi. Come ha giustamente precisato Rosa il “post” era, in effetti, più indirizzato agli addetti ai lavori.
sono massimo. libraio e lettore. va tutto bene , il manifesto è ottimo, poi però ci ritroviamo i libri novità comprese, acquistati dalle regioni per un pugno di dollari scaricabili in rete per non parlare degli altri posti. quindi l’utente viene qui gli racconto i 4 libri che ho letto l’ultima settimana e poi li compra alle poste. sarà banale quello che dico ma possiamo essere professionali o professionisti se non abbiamo gente seria che legifera possiamo fare tutti i manifesti di questo mondo ma andiamo a rotoli lo stesso.