Dicembre 3, 2024

1.080 thoughts on “LETTERATITUDINE BOOK AWARD 2009

  1. 1. Il Letteratitudine Book Award è la parodia di un premio letterario, o meglio… un gioco di gruppo.
    Il fine vero, dunque, non è quello di eleggere un vincitore… ma quello di divertirsi un po’ insieme parlando di libri.

  2. 2. In ogni caso il gioco consiste nell’eleggere il miglior romanzo straniero pubblicato per la prima volta in Italia nel corso dell’anno precedente (ovvero, nel 2008).

  3. 3. Questa fase del gioco è propedeutica a quelle che seguiranno.
    Dovremo semplicemente segnalare titoli di romanzi di autori stranieri (pubblicati per la prima volta in Italia nel corso del 2008) che secondo voi sarebbero meritevoli di entrare nella classifica dei primi dieci.

  4. 5. Ripeto…
    Pensate alle vostre letture riguardanti romanzi stranieri editi l’anno scorso, o anche a semplici recensioni che vi hanno colpito (non importa… tanto è solo un gioco!).

  5. Solo un gioco, dicevo.
    E coi tempi che corrono un gioco sui premi letterari (che ne è la parodia) cade a fagiolo.
    (Ovviamente nel corso del gioco pubblicherò altri post)

  6. Direi Le Benevole di Jonathan Littell, anche se tecnicamente, forse, è del 2007. Lo nomino ugualmente perchè non mi pare di ricordarlo nella discussione dell’anno scorso…

  7. Mhmmm… direi ‘L’uomo che cade’ di Don DeLillo, ma devo dire che le uscite del 2008 che ho letto erano in altissima percentuale di italiani…
    Un abbraccio caro Massimo e un saluto a tutti!

  8. Nel 2008 ho letto poco e italiano, riletto L’Idiota (ma credo sia fuori concorso.) Motivazione: impegnata nella stesura definitiva del mio libro. In pratica da marzo a ottobre ho lavorato instancabilmente. Poco tempo ho avuto per leggere, ahimé. Se non di sfuggita. Un saluto a Massimo e a tutti!

  9. David Grossman “Ad un cerbiatto somiglia il mio amore”,perchè adoro questo scrittore,mi ha fatto piangere sul serio quando ho letto “Che tu sia per me il coltello”,perchè racconta una storia di sentimenti,di una famiglia,ma anche una storia universale di un popolo e di una guerra che non ha fine e ci trasmette l’angoscia che tutto possa essere turbato da una telefonata nel cuore della notte,ma che in fondo non ci toglie la speranza.Una madre che nonostante la guerra imperversi implora il figlio di risparmiare il suo nemico,uno scrittore che nonostante abbia subito la tragedia più inaccettabile, la perdita di un figlio in guerra, non si chiude in un desiderio di vendetta ma spera in un futuro migliore condannando le brutalità delle guerre.
    grazie a massimo per questa iniziativa e un bacione!

  10. “Kafka sulla spiaggia” di Haruki Murakami. Quando l’ho finito, me ne sono staccato come accade sempre quando si chiude l’ultima pagina di un grande libro: un misto di soddisfatta pienezza e di doloroso addio.
    Murakami
    è nato nel 1949 e vive in due territori dell’anima, uno in Occidente e uno in Giappone: da giovane fece il monaco buddista e per anni ha tradotto scrittori americani come Carver, Salinger, Capote e Fitzgerald, ascolta il rock e il jazz anglosassone, ama la musica classica, assieme alla moglie ha gestito un jazz-cafè, ha insegnato negli Stati Uniti. Ma i suoi personaggi sono giapponesi e vivono fra Tokio e Kobe, Takamatsu e Kyoto, nei suoi romanzi trapela sempre il mondo nipponico (dai ricordi della Seconda guerra mondiale alle creature che popolano l’immaginario culturale del popolo giapponese, dall’eco dei cerimoniali di un tempo ai cibi e ai paesaggi). Per raccontare questa sua dimensione di scrittore di confine, Murakami ha sempre usato (fin dall’esordio nel 1979) un tema di fondo. Che ha attraversato tutti i suoi romanzi e quasi tutti i suoi racconti, trovando l’apoteosi in questo splendido “Kafka sulla spiaggia”: le storie di Murakami si muovono in un paese narrativo originale e fluttuante. Per un verso sono realistiche, raccontate con uno stile preciso e accattivante, estraneo a qualsiasi svolazzo onirico, ritmo avvincente che tiene sempre desta l’attenzione di chi legge, personaggi credibili che agiscono in ambientazioni vere, dettagli (cibi, libri, dischi, abiti, gesti, sapori, odori, oggetti, film) che donano il gusto della vita.
    Ma per un altro verso le sue storie possono percorrere corridoi dove si aprono porte che conducono noi e i personaggi dentro un’altra dimensione. Il sogno? No, perchè quando saremo entrati in queste nuove stanze vedremo tutta la vicenda da una prospettiva nuova. E quando noi e i personaggi ritorneremo nel corridoio ci accorgeremo che la visione della stanza ci ha mutati e allora anche l’intero appartamento sarà cambiato e noi con esso.
    E’ quanto accade, in “Kafka sulla spiaggia”, al quindicenne Tamura che scappa di casa per sfuggire al padre e cercare la madre che l’ha abbandonato dieci anni prima. E’ quanto accade a un vecchio (“io sono lo stupido Nakata”) che sa parlare con i gatti e che ha commesso un delitto di cui non è colpevole. E’ quanto accade a un giovane camionista, Hoshino, che aiuta il vecchio a salvare il mondo. E’ quanto accade alla signora Saeki che nasconde tanti misteri. E’ quanto accade al bibliotecario (o bibliotecaria?) Oshima che cerca se stesso (o se stessa). E’ quanto accade ai tanti gatti e gatte che popolano il romanzo. E’ quanto accade ai personaggi minori che per poche pagine irrompono nel libro e nella nostra fantasia e poi lasciano il libro ma non la nostra fantasia, perchè la loro eco dura a lungo. Della trama non dico null’altro perchè sarebbe delittuoso svelare in anticipo tutte le sorprese che Murakami tiene in serbo e che vanno assaporate una alla volta.
    Un libro misterioso e ricchissimo di temi (l’adolescenza, il modo in cui la cultura ci cambia, il sesso, l’amicizia, il rapporto tra libertà e dovere, il nesso tra immaginazione ed etica, il fanatismo, la solitudine, l’amore…), che vanno ben oltre le sue cinquecento pagine. Umorismo, suspense, filosofia, enigmi, avventure, erotismo, romanticismo, visionarietà, bizzarrie, dolcezza: il miglior Murakami mai letto finora.

  11. Voglio fare un’altra candidature (oltre a “Kafka sulla spiaggia” di Murakami): “2666” di Roberto Bolano.
    Nel 2000, il cileno Roberto Bolano aveva quarantasette anni ed era gravemente malato al fegato. Dopo il golpe fascista del 1973, era stato arrestato, rocambolescamente ce l’aveva fatta a scappare e adesso viveva in Spagna. Mille mestieri: commesso, vendemmiatore stagionale, custode in un campeggio. E scriveva, scriveva, scriveva: romanzi, racconti, saggi, articoli, poesie. Pian piano era riuscito ad affermarsi come uno degli autori più interessanti di fine Novecento: La pista di ghiaccio, La letteratura nazista in America, Chiamate telefoniche, Notturno cileno, Puttane assassine, Un romanzetto canaglia, I detective selvaggi sono alcuni dei titoli che hanno costruito la sua leggenda.
    Prendete le misteriose geometrie di Borges e le carnali complessità di Cortazar, aggiungete la malinconia dell’esulio e la disperata allegria del tango, unite la furia della politica che sta dalla parte degli ultimi, impastate umorismo e gioia del racconto: avrete un’idea della narrativa di Roberto. Che nel 2000 sperava in un trapianto per il suo fegato malandato. E progettò di scrivere un ciclo di cinque romanzi che, uscendo durante la lunga convalescenza, potessero garantire a se e alla famiglia un certo reddito. Lavorò così a lungo, alle mille e cento pagine di 2666: La parte dei critici, La parte di Amalfitano, La parte di Fate, La parte dei delitti, la parte di Arcimboldi.
    Un’opera che lascia a bocca aperta per la ricchezza di temi e di piani narrativi, per l’intreccio di trame e sottotrame, per la varietà dei personaggi, per la complessità stilistica, per il caleidoscopico ruotare dei punti di vista, per i sottofondi che si aprono di continuo davanti agli occhi del lettore che procede affascinato ma sentendosi sempre più mancare il terreno sotto i piedi, trovando ironia e sgomento, realismo e visionarietà.
    Ma cosa racconta 2666?
    I principali perni attorno a cui ruota tutta l’immensa struttura sono due: un vecchio scrittore tedesco candidato al Nobel, di cui si sa poco o nulla, che da anni sembra scomparso. E una città messicana al confine con gli Usa, dove è in corso una mostruosa catena di delitti, decine e decine e decine di donne uccise (e questa vicenda è, purtroppo, vera).
    Intorno a questi due centri (o periferie?), prendono vita decine di personaggi, alcuni dei quali schizzano fuori dalla pagina con la loro travolgente simpatia o con la loro ipnotica bizzarria.
    Un giallo metafisico? Un immenso ritratto del Novecento? Un puzzle che ogni lettore deve ricomporre da solo?
    Purtroppo, il 14 luglio 2003 Roberto Bolano morì. Poco dopo aver finito di scrivere 2666. In attesa di quel maledetto trapianto di fegato, che non arrivò in tempo.
    Ma nel frattempo, donando gioia straziante ai suoi ammiratori, è arrivata la notizia che esistono migliaia di pagine inedite, un romanzo completo (IL Terzo Reich) sui videogiochi, saggi su Borges e Dick, racconti, poesie, abbozzi. Insomma: l’isola del tesoro di Roberto è ancora da esplorare.

  12. No, Le Benevole, no…. vi prego.
    Comunque confermo che è uscito nel 2007, dunque è fuori gara.
    Fiiiiiiuuuu 🙂

  13. Candido Richard Power con “Il fabbricante di eco” (Mondadori). Grandissimo autore, grandissimo libro. In America ha vinto il Pulitzer per la narrativa o il National book award (non ricordo bene).
    LA trama:
    Karin Schluter non pensava che avrebbe percorso ancora così presto le strade del Nebraska, lasciate alle spalle senza rimpianti anni prima, ma suo fratello Mark, rimasto vittima di un grave incidente stradale, è tutto quello che le resta della sua famiglia, e ha bisogno di lui. Quella che Karin tuttavia si troverà ad affrontare non è solo una difficile e dolorosa convalescenza. Mark infatti si è risvegliato dal coma con la sindrome di Capgras, un disturbo cerebrale che provoca una sorta di disconnessione tra la parte razionale ed emotiva del cervello. Il giovane riconosce le persone intorno a lui, ma spesso i sentimenti di cui le investe sono diversi, a volte anche in modo radicale. In Karin riconosce così la sorella, eppure allo stesso tempo non riesce più a provare per lei alcun sentimento di affetto. La vicenda complessa e commovente di un legame familiare che deve ritrovare un linguaggio e un terreno comuni, si intreccia così a una serie di inquietanti eventi che sembrano legare l’incidente a un minaccioso fondo di segreti: chi è l’autore di un misterioso biglietto lasciato sul letto di Mark? È vero che Mark potrebbe essersi trovato coinvolto in una trama di speculazioni edilizie e intrighi?

  14. Io vorrei segnalare “la bambina che non esisteva” , edito da Piemme, di Siba Shakib.
    Siba Shakib è nata in Iran e ha vissuto i Afganistan. Giornalista e documentarista ha realizzato reportage sulla condizione delle donne in Afganistan.
    La bambina che non esisteva è stato tradotto in tredici paesi (ed edito in Italia nel 2008) e narra la storia (vera) di Samira, nata donna e costretta, in omaggio alla tradizione afgana che considera socialmente l’ uomo solo se diviene padre di un primogenito, a fingersi maschio.
    Samira diventa Samir.
    Samira vive il suo destino dolentemente, arresa alla finzione e trafitta dall’impossibilità di essere ciò per cui è nata.
    Del mondo degli uomini apprende le regole, i vantaggi (la possibilità di leggere e scrivere, preclusa alle donne), i misteriosi riti legati alle apparenze. Ma ne riceve in cambio l’impossibilità di essere se stessa. Di amare. Di essere amata.
    Sulle montagne dell’Hindu Kush Samir impara a cacciare, ad andare a cavallo, a sputare come fanno gli uomini, a fumare.
    E’ acclamato come il degno discendente del padre.
    Solo nella notte sua madre, custode del segreto e della sua vera identità, si permette di rivolgersi a lei chiamandola figlia mia, rammentando , almeno per un attimo, la bambina che non esisteva.

  15. E poi segnalo “Gargoyle” di Andrew Davidson, Mondadori. La storia di un amore che si riconosce.
    Che non nasce, ma è sempre stato.
    Che si avvita sull’onda del tempo (e dei secoli, e delle stagioni) solo per compiersi.
    Gargoyle è il mostro di pietra che domina tanta architettura gotica e che la protagonista del romanzo ricava dai blocchi quasi “sbucciandoli”, facendone venire alla luce la forma.
    E’ un libro sulla creazione artistica, sui racconti intessuti nella notte per salvare, sugli incontri di anime promesse fin dall’inizio dei tempi.
    Perchè, dice il suo autore:”La morte separa l’anima dal corpo, ma l’amore separa ogni cosa dall’anima”.

  16. a me piace molto ANNE TYLER e propongo il suo romanzo “RAGAZZA IN UN GIARDINO” (guanda, 2008):
    Baltimora, 1960. Pamela Emerson è rimasta vedova da poco e vive da sola in una grande casa, piena di orologi di cui il marito era appassionato collezionista. Ha appena licenziato il giardiniere ed è sola nel suo grande giardino, intenta a sistemare le sedie, quando passa di lì Elizabeth Abbot, una ragazza venuta dal Sud in cerca di un lavoretto estivo che le permetta di guadagnarsi qualcosa per il college. Elizabeth dà una mano a Pamela, che subito le offre un posto di tuttofare, nella sua enorme casa bisognosa di mille piccoli interventi. L’arrivo della ragazza nella famiglia Emerson, composta da sette figli adulti che raramente fanno visita all’anziana madre, fa scattare una molla nascosta e la situazione si complica. Soprattutto perché di lei si innamorano Matthew e Timothy, due dei figli di Pamela, che improvvisamente riprendono a frequentare la casa materna, solo per corteggiarla…

  17. io direi “Buonasera alle cose di quaggiù” di Lobo Antunes, che però è uscito nel 2007; e “Il tamburo di latta” nella nuova traduzione di Bruna Bianchi(un’ altra lcosa rispetto alla precedente traduzione) pubblicato invece all’inizio di quest’anno.

  18. Jean-Marie Le Clézio, premio Nobel per la letteratura.
    Il romanzo che segnalo è: “Deserto” pubblicato da Rizzoli. è pubblicato nel 2008, ma non so se esitono edizioni precedenti

  19. Cari amici,

    Non dimentichiamo Joyce Carol Oates, la grande, grandissima scrittrice americana, secondo me tra le più belle penne di ogni tempo.

    Sono appena arrivato a Roma, solito viaggio in pullman nella notte, ma stavolta addolcito dalle meravigliose pagine di una raccolta di storie che consiglio a tutti: “Tu non mi conosci” (Oscar Mondadori).

    Libro straordinario, di straordinaria intensità. Storie di donne e di uomini che si misurano con drammi interiori mai espressi, schiacciati nel silenzio del vivere quotidiano, episodi di violenza, di fanatismo, in qualche caso i razzismo, sepolti in una dimenticanza che rasenta la nevrosi. La Oates si rivela come sempre all’altezza dei suoi obiettivi narrativi. Grande, lo ripeto. Grandissima. Portentosa. E poi, soprattutto, abile nel rendere le meraviglie di uno stile che strappa le viscere e le getta sulla pagina, ancora sanguinanti e pulsanti, con picchi d’intensità e di crudeltà irraccontabili. L’ennesimo libro che non può mancare da una biblioteca ideale. E uno spaccato di società americana che dovrebbe farci riflettere moltissimo. Solo l’assaggio del primo racconto, intitolato “Riccioli rossi”.

    “… Ero la preferita dei sette figli di papà, eppure mi ha mandata via quando avevo tredici anni, non mi ha rivolto la parola per altri ventisette, né mi ha permesso di tornare nella nostra casa di Crescent Avenue, a Perrysburg, New York, nemmeno quando è morta la nonna (anche se non ha potuto impedirmi di partecipare al funerale nella chiesa di St Stephen e alla successiva sepoltura nel cimitero attiguo, dove sono rimasta a piangere a una certa distanza). Allora, avevo ventidue anni…”

    Un caro saluto a Massimo e a tutti gli amici…

  20. “Tu non mi conosci” è del 2006.
    Però Joyce Carol Oates va certamente valorizzata. Propongo la candidatura di “La figlia dello straniero” (Mondadori, 2008). La sintesi della trama è questa. Rebecca è una donna dai molti segreti. Mentre si sposta lungo l’America tenendo stretto per mano il figlio Niley, lascia dietro di sé pezzi enormi del suo passato. Una famiglia giunta dall’Europa carica degli orrori della Seconda guerra Mondiale, un marito che trova sfogo alla durezza della vita quotidiana nella violenza sulla propria moglie, una lettera da un lontano cugino, sopravvissuto all’Olocausto, che le rivela dei suoi genitori più di quanto essi avrebbero mai voluto confessare. L’unica soluzione, per Rebecca e Niley, sembra dunque quella di partire. Partire e reinventarsi. In fondo l’America, è anche questo. Ma riuscirà quel giovane, immenso e violento paese a proteggere una madre e un figlio?

  21. Aaaaargggh! Mi sto spremendo le meningi, ma credo di non aver letto nuove edizioni di stranieri lo scorso anno, eppure ho letto 52 libri. Ci rimugino ancora sopra e poi mi appaleso!

    p.s. Massimo, scusa la lunga assenza, ma sono veramente in mezzo ad un marasma tra studio, lavoro, scrittura e vita (poca vita a dirla tutta)

  22. Ho meditato (leggi scartabellato sul mio scaffale di http://www.anobii.com) e, a costo di rischiare il linciaggio, candido BREAKING DAWN, il capitolo finale della fortunatissima saga di vampiri scritta dall’americana Stephenie Meyer. Successo commercialissimo e che ha fatto storcere il naso a molti ma, a parte aver fornito alla Fazi un’entrata economica tale da acquistare enorme visibilita’ mediatica da sfruttare per il lancio di scrittori italiani (che poi la scelta lasci a desiderare… e’ un altro post), la Meyer ha saputo riportare in auge l’amore romantico e io, che passo per una dura, su alcuni passi mi sono sciolta come neve al sole. Sono un’entusiasta della saga di Twilight al punto da essere una benemerita della Fazi. All’uopo segnalo questo mio post:
    http://lauraetlory.splinder.com/post/17484225/Il+fenomeno+TWILIGHT

    E adesso, via con il linciaggio O____O

  23. E’ sorprendente l’identità di vedute (e di gusti) che spesso mi ritrovo con Luciano-Idefix. I due libri che anche io ho apprezzato di più tra quelli usciti e letti nel 2008 sono proprio “Kafka sulla spiaggia” di Murakami Haruki e “2666” di Roberto Bolano.
    Di Bolano mi sono invaghito leggendo alcuni piccoli “Sellerio”: i racconti di “Puttane Assassine” e il breve romanzo su “Monsieur Paine”, nel 2007, sono stati i primi e ormai ho letto tutti i suoi libri pubblicati in italiano (ho finito “Amuleto”, l’ultimo che mi mancava, proprio da pochi giorni) e ho trovato 2666 un vero capolavoro nell’insieme delle sue 5 parti (in 2 volumi). Tuttavia ho trovato le ultime due (quelle del secondo volume, pubblicato l’anno scorso) meravigliosa l’ultima (la parte di Arcimboldi), ma un po’ noiosa e faticosa la precedente (la parte dei delitti): un lungo elenco di tutti (tutti) i delitti e stupri di donne perpetrati nel Sonora (quelli che c’entrano ma anche quelli che non c’entrano) nel periodo in considerazione.
    Per carità, ripeto che l’insieme è un capolavoro, uno di quei libri che restano, ma forse è per questa ragione che dovendo sceglierne uno direi quello di Murakami (e poi Bolano in fondo è la mia “scoperta del 2007, Murakami quella del 2008). Non avevo mai letto nulla di questo autore e ora, dopo un vero e proprio “colpo di fulmine” mi accingo a colmare la lacuna. Ho già letto “After Dark” (l’ultimo, e che mi sentirei di raccomandare caldamente) e “La ragazza dello Sputnik”. Sto per iniziare a leggere “Norwegian Wood” che mi dicono molto bello, e che attende pazientemente sul mio “mitico” comodino. Finora nessuno però mi ha colpito quanto la storia del giovane ragazzo Kafka e del vecchio Nakata, con le sue avventure per salvare il mondo (fantastiche? picaresche? magiche?) insieme al camionista Oshima. L’ho letto con un gusto, un interesse ed un divertimento oggi per me rari.
    Mi chiedo se io e Luciano siamo gemelli inconsapevoli (separati dalla nascita?)

  24. Candido “Fiume dei fiori” di Miguel Sousa Tavares, il quale dopo il grande successo ottenuto con “Equatore”, pubblicato in Italia sempre con “Cavallo di Ferro” e vincitore del premio Grinzane Cavour 2006 per la sezione narrativa straniera, si ripresenta con questo nuovo romanzo (Fiume dei fiori, Cavallo di Ferro,). Siviglia, 1915 – Vale do Paraìba, 1945. Trent’anni di storia del XX secolo raccontati attraverso il susseguirsi di tre generazioni. Due fratelli così diversi tra loro, divisi per il loro modo di intendere la vita, le ideologie, la strada da percorrere. Uniti, però, nella salvaguardia della terra. La loro terra. E sul loro cammino donne bellissime, sensuali, dalla pelle di velluto. Donne da amare e da possedere. Come la terra. Il maggiore, Diogo, combattuto tra la dolce moglie che lo attende docile a casa e una mulatta altrettanto affascinante conosciuta in Brasile. Alla fine sarà costretto a compiere una scelta, e le scelte sono sempre dolorose. Il fratello minore, Pedro, dal carattere irruento, reso ancora più cupo dopo essere stato abbandonato dalla sua donna. I Ribera Flores sono uomini abituati ad ottenere dalla vita quanto desiderano, ognuno a modo loro. Nulla li ferma, né il regime dittatoriale marcato da devastanti scontri sanguinari, né le passioni tumultuose non corrisposte. Miguel Sousa Tavares, avvocato e famoso giornalista che ha al suo attivo numerosi reportage di viaggio con enorme successo di pubblico, attraverso un dettagliato lavoro di documentazione storica, ha intrecciato un romanzo di ampio respiro, dalle voci corali, con personaggi dagli impeti vulcanici, i sentimenti contrastanti, che anelano al loro spazio di libertà, mentre sul mondo incombe lo spettro del nazismo.

  25. Propongo “Via Katalin” di Magda Szabo, grandissima scrittrice ungherese scomparsa nel 2007 e ancora (troppo) poco tradotta in Italia. Bellissimo.

  26. Ernst Junger, “Visita a Godenholm”, Adelphi, marzo 2008.
    Raccoglie due racconti: “La caccia al cinghiale” e “Visita a Godenholm”, pubblicati in un libretto di 118 pagine nella elegante collana di tascabili intitolata “Piccola Biblioteca”.
    Junger (1895 – 1998) è un autore che, negli anni, mi ha attratto, infastidito, respinto, donato illuminazioni.
    Trascrivo dal risvolto di copertina il brano seguente tratto dal bellissimo secondo racconto:
    “Era il vecchio sole, che si condensava in vista di un nuovo dono. Se di quando in quando lo chiamavano dio oppure dea, era solo un fuggevole diadema alla sua fronte. Brillava sull’alto scranno dei faraoni, sulle piramidi, sul palazzo di Montezuma. Volute di fumo si levavano intorno a vitelli d’oro, i cobra dondolavano i loro cappucci luminosi. Le tigri facevano le fusa e i pavoni la ruota. Lì regnava il silenzio, il grande meriggio, il potere immoto. Era solo una lieve oscillazione, come se i muri da oro si volgessero in luce e poi nuovamente in oro. Ma non era legata ad alcun mutamento: essere ed essenza si riconoscevano nella suprema identità.”
    ***
    A pari merito scelgo anche il grande Bolano di “2666” e il malinconico “Firmino” di Savage condannato al ruolo ambiguo di best-seller. (Già… e Murakami dove lo metto? E altri tre o quattro titoli che sono spuntati nel frattempo nella mia mente? Mah… Mumble mumble…).

  27. “META’ DI UN SOLE GIALLO”, Chiamamanda Ngozi Adichie – drammatico, molto intenso, si soffre molto ma ne vale la pena…

  28. Nel corso del 2008 ho letto numerosi libri, ma credo che l’unico straniero pubblicato in Italia nel 2008 sia stato “Firmino”. Ero prevenuto, invece mi è piaciuto moltissimo. Mi pare che io non possa candidare altro, ma ci penserò meglio

  29. Non ho letto molti libri nel 2008; però mi è capitato tra le mani un piccolo, notevole volumetto: “Balzac, mio fratello” di Laure Surville Balzac- edizioni Sellerio-
    un libro che è la dichiarazione di un commovente affetto tra fratelli: la sorella adora suo fratello Honoré. Riporto una breve frase (di Honoré):
    ” Si passa la seconda metà della vita a raccogliere ciò che ci si è lasciati germogliare in cuore durante la prima”.

  30. @ Carlo S.
    Scrivi: Mi chiedo se io e Luciano siamo gemelli inconsapevoli (separati dalla nascita?)

    – Prova a farti crescere la barba e tingitela di bianco. Ti saprò dire con maggior cognizione di causa fino a che punto tu e Luciano vi somigliate.
    🙂

  31. @ Simona
    Simo, anch’io ho letto “Gargoyle”… e anche a me è piaciuto.
    Strano, il caso di questo libro. È stato un bestseller ovunque, tranne che qui in Italia (dove – quasi quasi – si pensava potesse fare concorrenza a Dan Brown).

  32. Bene, allora ne approfitto per segnalare un altro romanzo appena tradotto in Italia e sconosciuto ai più. Si intitola “La lunga fuga del cavallo morto”. Un capolavoro destinato a fare molta strada. L’autore è di origini siciliane, mandato in esilio a vendere granite al polo Nord, un certo Slavos Zappullovic. Non ho dubbi che vincerà il Nobel.

  33. 2666- Roberto Bolano- Adelphi
    Fiume dei fiori- Sousa Tavares Miguel- “Cavallo di Ferro

    L’uomo che cade- Don DeLillo- Einaudi
    Kafka sulla spiaggia- Haruki Murakami- Einaudi
    Via Katalin- Magda Szabò – Einaudi
    Visita a Godenholm- Ernst Jünger – Einaudi
    Firmino- Sam Savage- Einaudi
    Metà di un sole giallo- Chimamanda Ngozi Adichie- Einaudi
    Il fantasma esce di scena- Philip Roth- Einaudi
    Breaking down- Stephenie Meyer- Fazi
    Ragazza in un giardino- ANNE TYLER- Guanda
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore- David Grossman- Mondadori
    Il fabbricante di eco- Richard Power- Mondadori
    Gargoyle- Andrew Davidson- Mondadori
    La figlia dello straniero- Joyce Carol Oates- Mondadori
    La bambina che non esisteva- Siba Shakib- Piemme
    Deserto- Jean-Marie Le Clézio- Rizzoli
    Balzac, mio fratello- Laure Surville Balzac- Sellerio

  34. @Massimo
    mi è venuta la curiosità di leggere “Il fantasma esce di scena” di Philip Roth(autore che non conosco). Le tematiche invitano alla lettura…Lo voto anch’io:)

  35. Ciao a tutti…
    Ecco che Maugger, Blue Shirt man, il nostro anfitrione, ci coinvolge nella kermesse goliardico-letteraria dell’anno… fatemi pensare!
    Un caro saluto a Luigi La Rosa (Puff! :-))… a Simo (stai bene? Bacio…). Commovente il tuo angelo afghano…

  36. ho letto molti italiani ma in questo momento sto leggendo
    david foster wallace – la scopa del sistema –
    non penso sia un libro semplice ma sia per i bellissimi intrecci di parole, sia per la sua critica feroce alla società americana, sia per la descrizione dei personaggi lo ritengo meritevole di entrare nel lotto dei “competitori”
    ciao e buona notte

  37. Simpatica iniziativa, ecco le mie proposte:

    Richard Price – La vita facile – Giano
    Eli Amir – Jasmine – Einaudi

    Ciao
    peppe

  38. Il libro che propongo è “l’Herpes sul cuore”, Edizioni Il Tritone – San Marino. Un dramma sconvolgente che dalla prima all’ultima pagina narra la paura di uno scrittore che scrive un romanzo seduto al fianco di un autista che viaggia sugli’appennini senza i freni.

    E’ di un autore Italo-straniero:
    “Zuì El Khan, بو عباس – (Fontana di Trevi – 1954 Wall Street Journal 2036/38),
    detto anche Ahmed Zovirax, e meglio conosciuto col nome di battaglia di Gamal El-Bixiō (in onore di una sua bisnonna che cavalcò in Calabria col grande Nino)
    Scrittore, giornalista, poeta e guerriero lombardo.

    Zuì El Khan, figlio di un ragioniere di origine turca e di una turista calabrese, nasce, per espresso volere del padre, nella celebre fontana di Trevi, comprata dalle mani di un principe napoletano.
    Trascorre i primi anni di vita nel manicomio di Fossombrone, insieme alla famiglia, ed è la che compone, a quattro anni, la sua prima piece teatrale “Vita distratta” , dove si narra di un sorvegliante ubriaco che dimentica la porta di un manicomio aperto.
    Bambino precoce, dopo la Primina, viene iscritto al liceo classico Primo Carnera di Cagate Brianza dove inizia la sua reale attività letteraria.

    Mi dispiace, di straniero ho letto solo Gianrico Carofiglio, “Ne qui, ne altrove”, ma la Puglia non è ancora stata annessa all’Albania.

  39. In ordine di coinvolgimento emotivo e di piacere nella lettura:
    Fuoco amico, di Abraham B. Yehoshua – uno stupendo romanzo sulla stupidità ed inutilità della guerra, raccontato dalla voce diretta di un padre che perde il proprio figlio ucciso nella terra di Gaza dal proiettile di un amico;
    Bambino 44 di Tom Rob Smith – romanzo poliziesco ambientato nella complicata e tragica società sovietica degli anni “caldi” della dittatura;
    Uomo nel buio di Paul Auster – l’anti Roth, anch’egli magnifico;
    Il fantasma esce di scena di Philip Roth – che dire, Roth è Roth.
    Aggiungerei anche L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon, anche se non l’ho letto, perchè ne ho sentito parlare molto bene.
    Saluti e buona lettura a tutti.
    Andrea

  40. Volevo anch’io votare Le benevole di Littel, ma ho visto l’anno di pubblicazione che è il 2007. Allora dico Vita e destino di Vasilij Grossman, scritto negli anni 60 ma, forse, puubblicato in Italia nel 2008

  41. …..grazie per questi post perchà mi permettono d formare un elenco delle letture da fare prossimamente

  42. Io metterei anche “I draghi non conoscono il paradiso”, di Caio Fernando Abreu, Quarup, scrittore brasiliano e libro importante per la prima volta pubblicato in italia, traduzione di Bruno Persico.

  43. Candido William P. Young con “Il rifugio” (Rizzoli): in America da scrittore autoprodottosi ha scalato la classifica dei best-seller del New York Times. Grazie al passaparola. Cosa da noi pressoché impossibile. Qui stravediamo per le recensioni su quotidiani e riviste che secondo me ricalcano (con buona pace di chi legge) le linee editoriali del gruppo di appartenenza.
    E comunque è un romanzo di valore.
    Quando mi vengono in mente altri titoli li scrivo.
    Ovviamente, faccio pubblicità della bella e simpatica iniziativa sul mio blog.
    Buona domenica a tutti!

  44. io devo nuovamente ringraziare maxime perchè grazie alla sua iniziativa e agli interventi di tanti di voi, mi sta venendo la curiosità di leggere tanti nomi che avete nominato e che ,tranne pochi che sono ben esposti sugli scaffali delle librerie, non avrei mai avvicinato nella lettura!
    un grazie collettivo e un bacio a maxime!

  45. vanno tutti bene (come per in nobel) quello che conta è scartare sempre e comunque quel “cazzone” di philip roth

  46. perchè sarebbe un “cazzone” Philip Roth, ellenio, più rispetto per un grande al quale non sei degno nemmeno di lavare i piedi!

  47. @ellenio @giovanni scusatemi ma non è una questione “personale”, è un gioco e comunque sarebbe più divertente per tutti,pur conservando ognuno il proprio parere,motivare i testi indicati. Le beghe offensive lasciatele ai programmi tipo Ballarò quando i politici ospiti sanno dimostrare al paese che non sanno dialogare con opinioni diverse ma soltanto sputandosi addosso parole ingiuriose.Inoltre Ellenio dietro un libro c’è sempre un lavoro che onestamente andrebbe rispettato.

  48. @ Ellenio e Giovanni
    Ha ragione Francesca Giulia. È solo un gioco.
    E comunque, prima di accapigliarvi… aspettate che Philip Roth arrivi in finale.
    🙂
    Ho deciso di sostenerlo…;-)

  49. Si pone un problema di sovra-rappresentazione di alcune case editrici.
    Proporrei questa regola (in corso) di gioco. Nella decina di titoli selezionati una singola casa editrice non potrà essere presente con più di tre titoli.
    Che ne dite?

  50. Caro Massimo,
    nell’imbarazzo totale butto lì questi romanzi, che comunque mi sono piaciuti per il contenuto e la poetica:
    – “Il canto della sciamana” di Corine Sombrun (Piemme)
    – “L’altra Grace” di Margaret Atwood (Ponte alle Grazie)
    – “La figlia dello straniero” di Joyce C. Oates (Mondadori)
    – “Allunaggio di un immigrato” di Mihai Mircea Butcovan (Besa)
    – “Il fabbricante di eco” di Richard Power (Mondadori)
    – “Mille splendidi soli” di Hosseini Khaled (Piemme), intramontabile.
    A. Bertoli

  51. Dispostissima a versare sangue per la saga Twilight, ma ho un dubbio: io non ho candidato Firmino perché non ero certa che fosse uscito nel 2008 e non lo sono tutt’ora. Ma se ha ragione Gregori, posso accodarmi alla sua candidatura e votare senz’altro il simpaticissimo topo. E comunque, dispregiatori di vampiri, non sapete cosa vi perdete 🙂

  52. Della lista provvisoria del 13 marzo io voterei Via Katalin- Magda Szabò – Einaudi, d’accordo con Gloria nel ritenerlo un libro bellissimo.
    E aggiungerei per ora un titolo: Le sparizioni, di Scott Heim, Neri Pozza. E’ un libro cupo e forse non ha la brillantezza dei capolavori, ma è un gran libro. A mio vedere molto acuto nel descrivere lo spaesamento contemporaneo nei confronti della realtà, lo smarrimento delle chiavi per decifrarla, il rarefarsi dei corpi stessi nel percepirsi e raccontarsi. Davvero un bel libro.
    Il fantasma esce di scena di Roth ha passi fantastici, ma a voi i dialoghi Lui/Lei sono piaciuti? Al di là della loro funzione nel romanzo, non sono noiosi e un po’ legnosi?

  53. Scelgo la letteratura d’evasione segnalando Una grande e terribile bellezza e Angeli ribelli di Libba Bray, i due migliori romanzi fantasy dai tempi di Harry Potter.

  54. lavare i piedi a philiph roth? hei,sicuramente più divertente che leggere un suo libro( a parte “il grande romanzo americano” editori riuniti,non ancora ristampato)

  55. Sicuramente Metà di un sole giallo (già nominato) e uno qualsiasi dei 3 libri della Nemirovsky tradotti l’anno scorso .aggiungerei anche zakes Mda con “Si può morire in tanti modi”

  56. Ellenio, facciamo così… tu lavi i piedi a Roth, mentre Giovanni – alle tue spalle – ti legge qualche pagina di “Il fantasma esce di scena”
    🙂

  57. 1 – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – “Cavallo di Ferro

    2 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    4 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5 – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Einaudi
    6 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    7 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    8 – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    9 – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    10 – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    11 – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    12 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    13 – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    14 – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    15 – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    16 – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    17 – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    18 – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    19 – La scopa del sistema – David Foster Wallace – Einaudi
    20 – La vita facile – Richard Price – Giano
    21 – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    22 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    23 – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    24 – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    25 – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    26 – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    27 – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    28 – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    29 – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    30 – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    31 – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    32 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi

  58. Quelli che – al momento – hanno ricevuto più segnalazioni sono i seguenti:
    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Firmino – Sam Savage – Einaudi
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori

  59. vabe’ ellenio, forse ho esagerato, scusa, ma divento una iena quando mi toccano Philip, soprattutto quello de La mia vita di uomo e Lamento di Portnoy.

  60. 🙁
    Ma Le sparizioni di Heim non è nella lista…
    Forse nel mio post non era chiaro che lo candidavo.
    E’ davvero un bel libro.

    Scott Heim, Le sparizioni, Neri Pozza

  61. Carlo S: certe affinità tra persone che non si conoscono mi hanno sempre affascinato. E i libri sono un terreno di incontro davvero speciale.
    (Un’osservazione su Firmino: posso sfidare a duello, pacifico e ilare duello, i suoi sostenitori? Io l’ho trovato brutto, pomposo, noioso, deprimente e fasullo oltre ogni limite di tollerabilità)

  62. @ Massimo: nell’elenco ti sei dimenticato il MIO segnalato, Il vangelo secondo Satana, di Graham Patrick, editrice Nord. Sarò pure l’unica ma almeno in coda alla classifica metticelo. Aah, si combatte sempre per non affogare! 😉

  63. Dunque io voto l’uomo che cade di De Lillo, grandisimo romanzo.
    Ma non ce lo o e vale perchè è uscito ner 2007.
    Oramai Roth mi esce dai capelli nun je se fa più – è un grande scrittore ma è ir su’ grande momento. E’ l’idolatria collettiva. Non so bene che votare, se mi esce dal mucchio De Lillo. Ma se De Lillo non mi vale voto Grosmann che hai dei meriti.

  64. Ciao Massimo. Ciao a tutti.
    Per me è davvero molto difficile dare voti e preferenze a libri recenti, e poi vado di gran corsa, invece posso offrirvi un mazzo di fiori?
    Compongo il mio mazzo con differenti elementi dalla svariata provenienza letteraria, ci metto dentro la russia, la francia, la germania, inghilterra, america, ispano e latino americani….tutto a grandi linee, s’intende, ci devo andare per atmosfere recepite, cominciamo ad abbellire i nostri sensi come fossero un tramite al Senso.
    Le pagine dei grandi russi sono meravigliosi broccati rosso porpora e verde muschio, qua e là la bianca neve non infreddolisce mai, si uniscono morbide lane ed ondulate sete francesi blu scuro, tocchi di pizzo bianco e nero. Il lino beige dei tedeschi non delude, mentre ispanici e latino americani con le loro stoffe bizzarre mettono dentro il nostro mazzo immaginario rossi e terre calde, inglesi e americani introducono originali fiori da altrettanto originali forme e colori vivaci, cotoni raffinati.
    Comunque ho letto l’eleganza scritta soprattutto da arabi ed orientali. Roba da mille e una notte!
    Un bacio
    Rossella

  65. @ Zauberei: “Oramai Roth mi esce dai capelli nun je se fa più.” E la Meyer, allora? ‘sti vampiri non-vampiri hanno stravolto il mito di queste creature selvagge e maligne che sono belle proprio perché sono così! E se volevo il romanticismo mi compravo un libro di Harmony, porcaccia miseria!
    Scusate lo sfogo, e l’OT… 😉
    Buon pranzo!

  66. sono indecisa tra “Il bambino col pigiama a righe” di Boyne e “Mille splendidi soli”…sono due romanzi molto diversi, però meritano di essere letti secondo me…

  67. mentre chiedo ammenda per la mia distrazione che mi ha fatto non vedere scott heim nella lista (sorry),
    ne propongo un’altro:
    Il castello alto, Stanislaw Lem, Bollati Boringhieri.
    Nell’infinito calderone delle autobiografie dell’infanzia, questo a me pare molto bello, e sorprendente, e che si può leggere più volte negli anni. Oltre alle cose che racconta è il modo, concentrato e insieme ironico, con cui Lem accompagna chi legge nell’esplorazione dei suoi ricordi.
    Sì: Heim, Lem e Szabò sono la mia triade, per ora 🙂

  68. nessun problema,Massimo, ma continuo a pensare che P. Roth sia soltanto un ottimo, astuto(grande,grande,vabbè vabbè:così facciamo contento anche Orrico) narratore.
    perciò,anche se ancora non l ‘ho letto, quoto Richard Powers de “Il fabbricante di eco”:doveroso omaggio a chi mi ha deliziato con il suo “Il dilemma del prigioniero” Bollati Boringhieri. A quando una ristampa?

  69. Ho visto segnalato L’Uomo al buio di P. Auster: in effetti non era male. Anche se non mi ha entusiasmato come Bolano e Murakami. Comunque mi aggiungo al numero dei segnalatori anche di questo libro. Tanto per farlo procedere nella classifica provvisoria.

  70. Nei commenti recenti apprezzo molto la scelta di Paul Auster, e di Stalislaw Lem, lo scrittore del memorabile “Solaris”.
    @ luciano/idefix, a proposito del mio sostegno dato a “Firmino” da te ramazzato a colpi di aggettivi:
    Squiiit!!!

  71. @ Irene
    Cara Irene, grazie per le segnalazioni. Tuttavia “Mille splendidi soli” di Hosseini (Piemme) è stato pubblicato per la prima volta nel 2007, così come il libro di Boyne (Il bambino con il pigiama a righe – Fabbri – 2007)

  72. @ Ellenio
    Se Roth dovesse “passare”, nella fase successiva potremmo divertirci a punzecchiarci simpaticamente (ma giusto per ridere insieme).
    Uno degli scopi del gioco è proprio questo (oltre che parlare di libri).

  73. 1 – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    2 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    4 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5 – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Einaudi
    6 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    7 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    8 – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    9 – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    10 – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    11 – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    12 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    13 – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    14 – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    15 – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    16 – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    17 – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    18 – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    19 – La scopa del sistema – David Foster Wallace – Einaudi
    20 – La vita facile – Richard Price – Giano
    21 – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    22 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    23 – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    24 – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    25 – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    26 – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    27 – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    28 – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    29 – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    30 – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    31 – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    32 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    33 – Il castello alto Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri

  74. I più votati fino a questo momento
    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Firmino – Sam Savage – Einaudi
    Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori

  75. seguiti da…
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    Il castello alto Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri

  76. Sì sì, va bene Massimo, per Auster e Lem. Ti ringrazio e ti abbraccio,
    Gaetano

  77. Allora, io suggerisco Il rapporto, di Philippe Claudel, Ponte alle Grazie.

    Ne feci una lettura in Bottega di lettura: http://www.vibrissebollettino.net/bottegadilettura/archives/2008/11/il_rapporto_di.html#more.

    E’ l’unico romanzo, tra quelli letti l’anno scorso, che mi abbia graffiato in profondità. Pochi altri contemporanei sono capaci come Claudel di scavare lucidamente nel male.
    Lo propongo non tanto per la classifica, ma come consiglio appassionato a tutti gli amici di questo fantastico sito.
    Un caro saluto a Massimo.

    paolo

  78. Direi che al di là del gioco sta venendo fuori un interessante “data base” di libri pubblicati (in Italia) da autori stranieri nel 2008.
    Mi avete fatto venir voglia di leggerne alcuni.
    Ma non vi dico quali per non influenzare sulle candidature.
    😉

  79. Uomo nel buio non l’ho ancora letto, però Paul Auster dovrebbe essere una garanzia. Però per onestà mi tocca insistere con Firmino, perché è l’unico straniero del 2008 che ho letto. Vedo che Roth va alla grande, eppure alcuni appassionati non ritengono Il fantasma esce di scena all’altezza di altri libri dell’autore. Mah!

  80. @ Enrico
    Firmino l’avevi già votato. In questa fase, un libro possiamo votarlo solo una volta. Invece possiamo esprimere preferenze per altri libri. Considero il tuo apprezzamento per Auster come voto, ok?

  81. 1 – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    2 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    4 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5 – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Einaudi
    6 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    7 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    8 – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    9 – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    10 – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    11 – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    12 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    13 – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    14 – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    15 – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    16 – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    17 – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    18 – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    19 – La scopa del sistema – David Foster Wallace – Einaudi
    20 – La vita facile – Richard Price – Giano
    21 – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    22 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    23 – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    24 – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    25 – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    26 – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    27 – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    28 – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    29 – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    30 – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    31 – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    32 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    33 – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri
    34 – Il rapporto – Philippe Claudel – Ponte alle Grazie

  82. buongiorno a tutti,
    vorrei segnalare La Profezia della Stella, di Marina Mayer, un bellissimo ed avvincente giallo esoterico che al classico thriller unisce una storia antica che ripercorre i primi passi del cristianesimo. Mi ha colpito per innanzitutto per la storia e poi per la capacità dell’autrice di descrivere i prsonaggi e i luoghi… davvero un romanzo che merita di essere letto.
    Marinella

  83. Caro Massimo, ti segnalo un errore presente nell’indicazione del libro di Junger: l’editore non è Einaudi ma Adelphi. Buonanotte,
    Gaetano

  84. Mi sentirei di proporre all’attenzione dei lettori i libri della grande scrittrice ungherese Magda Szabó e in particolare l’ultimo, in quanto uscito presso Einaudi nel 2008. S’intitola “Via Katalin” ed è già stato segnalato da una lettrice in questo sito. Il capolavoro assoluto della Szabó a mio parere è La porta, ma anche questa “Via Katalin”, questa strada della Budapest degli anni Trenta animata dalle vicende e dai personaggi che si muovono nel libro, è un romanzo splendido, intenso, finissimo. Speriamo che gli editori mandino in libreria quanto prima le traduzioni degli altri libri di quest’autrice, scomparsa nel 2007. Una grandissima scrittrice.

  85. Io candido GIORNI D’AMORE E INGANNO di Alicia Giménez Bartlett, che per me è stato il libro giusto al momento giusto, ma che trovo comunque molto centrato, di ottima scrittura e capace di mettere a fuoco condizioni e meccanismi fondamentali. E anche spiazzante.
    Aggiungo Anne Holt, con QUELLO CHE TI MERITI, il migliore giallo scandinavo che abbia letto finora.
    Infine chiudo con LA PROVA DEL MIELE di Salwa Al-Neimi: erotico misurato e di buon gusto, grande cultura di fondo, buona scrittura e buona traduzione, grande simpatia per i personaggi, anche per quelli appena tratteggiati.

  86. scusate, non avevo controllato l’anno di pubblicazione dei miei precedenti titoli. A questo punto scelgo dalla lista e voto Firmino, anche se devo dire che mi aspettavo di più quando l’ho letto

  87. io avevo candidato, oltre a La vita facile (affresco “balzachiano” della Manhattan contemporanea dietro il pretesto di un assassinio di cui fin dall’inizio si conosce il colpevole), anche Jasmine di Eli Amir dell’Einaudi: la storia di un tentativo di integrazione arabo israeliano dopo la guerra dei 6 giorni del 1967, forse ti è sfuggito e non l’hai messo in lista…
    ciao
    giuseppe

  88. Avevo segnalato KAFKA SULLA SPIAGGIA e 2666.
    M’è piaciuto molto anche IL FANTASMA ESCE DI SCENA.
    (Butto là un’ideaccia un po’ teppistica: e se si facesse anche la classifica del libro più detestato dell’anno?)

  89. Ho inserito il voto per Auster da parte di Enrico e quello per Roth da parte di Luciano.

    Luciano, l’idea della classifica del libro più detestabile dell’anno non è male. Me la riservo per un nuovo post:-)

  90. Allora, le candidature (e la conseguente “mappatura” dei miglior libri di autori stranieri pubblicati nel 2008) ha raggiunto quota 39.
    Segue l’elenco aggiornato.

  91. 1 – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    2 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    4 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5 – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Adelphi
    6 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    7 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    8 – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    9 – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    10 – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    11 – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    12 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    13 – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    14 – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    15 – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    16 – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    17 – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    18 – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    19 – La scopa del sistema – David Foster Wallace – Einaudi
    20 – La vita facile – Richard Price – Giano
    21 – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    22 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    23 – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    24 – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    25 – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    26 – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    27 – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    28 – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    29 – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    30 – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    31 – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    32 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    33 – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri
    34 – Il rapporto – Philippe Claudel – Ponte alle Grazie
    35 – “La Profezia della Stella – “Marina Mayer – Gabi International
    36 – Giorni d’amore e inganno – Alicia Giménez Bartlett – Sellerio
    37 – Quello che ti meriti – Anne Holt – Einaudi
    38 – La prova del miele – Salwa Al-Neimi – Feltrinelli
    39 – Jasmine – Eli Amir – Einaudi

  92. ELENCO DEI PIU’ VOTATI
    A)
    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    —————————-
    B)
    Firmino – Sam Savage – Einaudi
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    —————————-
    C)
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    —————————-
    D)
    L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri

  93. Strano che nessuno abbia ancora segnalato “L’eleganza del riccio” e “uomini che odiano le donne”, due tra i libri più venduti dell’anno.
    Io non li ho ancora letti, e quindi non sarò io a segnalarli. Ma chi li ha letti (e se ne era parlato anche qui e a diversi erano piaciuti), se ne è già dimenticato?

  94. Massimo caro
    se dice
    “AAAAAAAAAAACA’!”

    Scusami, ma lo faccio perchè sei un uomo de curtura che je interessano le lingue:)
    PPPP

  95. Sono ancora in tempo ?
    Ok “Via Katalin” della Szabo.
    Poi Paul Auster, ma non quello già indicato bensì “Il libro delle illusioni”. Però non so se è del 2008 🙂

  96. Se non sono fuori tempo limite,vorrei aggiungere il bellissimo libro di Kate Summerscale”Omicidio a Road Hill House”

  97. bè,che dire? circa 1600 commenti al letteratitudine book award 2008 (libri pubblicati nel 2007) neppure 200, dopo una settimana, per il premio 2009, e pensare che gli autori avevano a disposizione persino un giorno in più per portare a termine i loro capolavori. ma si sa,gli anni bisesti…

  98. filippo 2, se non ho capito male questa è solo una fase preliminare al gioco vero e proprio (che l’anno scorso non c’era)

  99. Vorrei segnalare due romanzi che ho trovato davvero notevoli: “Via Katalin” di Magda Szabo (Einaudi) che ho notato gettonatissimo e con ragione perchè Magda Szabo costruisce con grande maestria un romanzo di spessore e coinvolgimento emotivo/psicologico e “Il Calore del Sangue” (Adelphi) della mia amata Irene Nemirovsky scrittrice di classe e superba indagatrice dell’animo umano. Ciao a tutti. Delia

  100. @ Lucy e Filippo 2
    È vero. Questa è una fase preliminare.
    La parte più importante del gioco inizierà una volta che avremo selezionato la decina dei libri da votare.

  101. Ciao a tutti!
    “il gioco dell’angelo” di Carlos Ruiz Zafòn – 2008 editore Mondadori.
    L’autore è più conosciuto attraverso “L’ombra del vento” il suo best-seller. Preferisco nominarlo in quanto, l’argomento trattato, credo possa intrigare chi fra di Noi è scrittore pubblicato e non;oltre a coinvolgere i lettori appassionati, che fanno della cultura uno stile di vita personale.
    Questa volta nel romanzo il nostro scrittore alle prime armi, deve cedere a più di un compromesso e sostenere delle rinunce inevitabili se vuole veramente ottenere il successo editoriale, ventilato dal suo Editore.
    E quando arriva finalmente il successo sospirato……..:
    “è il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui.Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo”.

  102. 1 – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    2 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    4 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5 – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Adelphi
    6 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    7 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    8 – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    9 – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    10 – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    11 – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    12 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    13 – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    14 – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    15 – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    16 – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    17 – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    18 – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    19 – La scopa del sistema – David Foster Wallace – Einaudi
    20 – La vita facile – Richard Price – Giano
    21 – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    22 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    23 – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    24 – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    25 – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    26 – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    27 – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    28 – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    29 – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    30 – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    31 – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    32 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    33 – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri
    34 – Il rapporto – Philippe Claudel – Ponte alle Grazie
    35 – “La Profezia della Stella
    ” – “Marina Mayer
    ” – Gabi International
    36 – Giorni d’amore e inganno – Alicia Giménez Bartlett – Sellerio
    37 – Quello che ti meriti – Anne Holt – Einaudi
    38 – La prova del miele – Salwa Al-Neimi – Feltrinelli
    39 – Jasmine – Eli Amir – Einaudi
    40 – Omicidio a Road Hill House – Kate Summerscale – Einaudi
    41 – Il gioco dell’angelo – Carlo Ruiz Zafón – Mondadori
    42 – Il calore del sangue – Irène Némirovsky – Adelphi

  103. ELENCO DEI PIU’ VOTATI
    A)
    – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    ——
    B)

    – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    ——
    C)
    – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    ——
    D)
    – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    E)
    – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri

  104. chiedo scusa a maria lucia riccioli se le rispondo solo ora. no, Novaro musicista dell’inno non è mio parente, cioè, io non sono suo parente, insomma abbiamo solo il cognome in comune.
    Come sono contento che Castello alto sia almeno in fascia E, peccato per Heim, ma qualcuno lo legga lo stesso, mi raccomando

  105. Per me: 2066 di Roberto Bolaño (Adelphi),LA LINGUA DI CANAAN di John Wray (Gea Schirò – segnalo la splendida traduzione di Tommaso Pincio), L’UOMO CHE CADE di Don DeLillo (Einaudi) e ALBERO DI FUMO di Denis Johnson (Mondadori).

  106. Grazie, Mari. La minirece apparsa su il Venerdì di Repubblica a firma di Loredana Lipperini l’avevo già segnalata ne “La camera accanto”
    (Non sono… siamo):-))

  107. Ringrazio Giuseppe Genna per le sue candidature (aggiornerò la lista).

    Anticipo che avrò il piacere di ospitare Giuseppe nei prossimi giorni per discutere del suo ottimo “Italia De Profundis” (Minimum Fax)

  108. @Massimo:
    ci hai pure raggione! Me sò rincojonito proprio (è stata una settimana pesante!).

  109. Confermo quanto appare nella classifica provvisoria ultima:
    1. Uomo nel buio di Auster
    2. Fuoco amico di Yehoshua
    3. Il fantasma esce di scena di Roth

    Andrea

  110. non ricordo se ho votato
    comunque voto per Vita e destino di GROSSMANN e Il fantasma esce di scena di ROTH

  111. Segnalo due libri di cui uno è già in classifica, Via Katlin della Szabò ed inoltre di Annie Vivanti “I divoratori” libro che mi è rimasto nel cuore.

  112. Ho scoperto il vostro “Letteratitudine” da poco..è grave?Comunque voglio partecipare anch’io al Book Award.Spero di non sbagliare.La mia candidatura è per “Chesil Beach” di Ian McEwan..sulla fiducia,l’ho comprato,ma non ancora letto,a differenza di altri lavori di questo autore.

  113. @antonella mi pare che chesil beach sia del 2007,ma magari mi sbaglio?bisognerebbe indicare quelli usciti e letti nel 2008.
    benvenuta nel gioco,ti saluto!

  114. @ Antonella Leogrande
    Cara Antonella, Benvenuta a Letteratitudine!
    Come ha già fatto notare Francesca Giuliam il bellissimo “Chesil Beach” di Ian McEwan è stato pubblicato nel 2007.

  115. ELENCO AGGIORNATO

    1 – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    2 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    4 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5 – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Adelphi
    6 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    7 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    8 – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    9 – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    10 – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    11 – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    12 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    13 – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    14 – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    15 – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    16 – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    17 – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    18 – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    19 – La scopa del sistema – David Foster Wallace – Einaudi
    20 – La vita facile – Richard Price – Giano
    21 – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    22 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    23 – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    24 – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    25 – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    26 – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    27 – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    28 – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    29 – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    30 – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    31 – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    32 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    33 – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri
    34 – Il rapporto – Philippe Claudel – Ponte alle Grazie
    35 – “La Profezia della Stella – “Marina Mayer – Gabi International
    36 – Giorni d’amore e inganno – Alicia Giménez Bartlett – Sellerio
    37 – Quello che ti meriti – Anne Holt – Einaudi
    38 – La prova del miele – Salwa Al-Neimi – Feltrinelli
    39 – Jasmine – Eli Amir – Einaudi
    40 – Omicidio a Road Hill House – Kate Summerscale – Einaudi
    41 – Il gioco dell’angelo – Carlo Ruiz Zafón – Mondadori
    42 – Il calore del sangue – Irène Némirovsky – Adelphi
    43 – La lingua di Canaan – John Wray – Gea Schirò
    44 – I divoratori – Annie Vivanti – Sellerio

  116. ELENCO DEI PIU’ VOTATI

    A)
    – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi

    B)
    – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi

    C)
    – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori

    D)
    – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    – Firmino – Sam Savage – Einaudi

    E)
    – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi

    F)
    – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri

  117. Cara Francesca,ho controllato ed hai ragione.”Chesil Beach” è del 2007. Comunque grazie del benvenuto e cercherò di farmi venire in mente qualche titolo..anche se è difficile,per quanto si possa seguire la letteratura e le sue “uscite”. Cercando di fare un riepilogo di ciò che ho letto l’anno scorso e in questi primi mesi del 2009 mi rendo conto di aver letto libri “vecchi” almeno rispetto al 2008.Ci penserò e al massimo voterò per uno di quelli già suggeriti.

  118. Grazie anche a te Massimo..come ho appena scritto a Francesca ci penserò e se non mi venisse in mente alcun titolo voterò per qualcuno tra quelli suggeriti.A presto.

  119. Ben trovati. Ho letto dell’esistenza di quetso blog, complimenti.
    Voto per “I cani e i lupi” e aggiungo “I custodi del libro” di Geraldine Brooks, Neri Pozza: imperdibile per chi ama i libri. Narra di un esemplare unico che sopravvive a tante guerre e persecuzioni grazie a persone che amano i libri.
    Ciao a tutti Teresa

  120. @antonella ma figurati,lo ricordavo perchè ne avevo parlato proprio giorni fa con alcuni amici,dicendo che non era uno dei più belli di Mc Ewan,poi mi sono permessa arbritrariamente di darti il benvenuto, ma il padrone di blog lo avrebbe fatto un attimo dopo con i suoi modi da vero gentilLOGmo. Potresti votare il mio Grossman “ad un cerbiatto somiglia il mio amore” se non ti viene in mente niente. 🙂
    bacioni a todos

  121. Buonasera .Sono entrata nel blog questa sera perchè ne ho letto da qualche parte ma non ricordo dove. Anch’io mi complimento per questa bellissima iniziativa . Mi pace scambiare suggerimenti sui libri da leggere e con le vostre candidature avete creato una lista molto stimolante . Non ho alcuna pretesa ma vorrei dare anch’io un mio piccolo contributo . Vorrei candidare La Storia di un matrimonio di Andrew Sean Greer edito da Adelphi . Mi è piaciuo molto . Qualcuno lo ha letto? ciao a tutti e a presto

  122. Cara Teresa, cara Daniela…
    benarrivate!
    Vi dò un caldo benvenuto qui a Letteratitudine!!! Continuate a intervenire… farò in modo che vi sentiate a casa vostra.
    E grazie per le segnalazioni. Le conteggerò inserendole nella graduatoria.

  123. ELENCO AGGIORNATO

    1 – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    2 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    4 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5 – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Adelphi
    6 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    7 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    8 – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    9 – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    10 – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    11 – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    12 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    13 – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    14 – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    15 – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    16 – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    17 – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    18 – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    19 – La scopa del sistema – David Foster Wallace – Einaudi
    20 – La vita facile – Richard Price – Giano
    21 – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    22 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    23 – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    24 – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    25 – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    26 – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    27 – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    28 – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    29 – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    30 – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    31 – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    32 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    33 – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri
    34 – Il rapporto – Philippe Claudel – Ponte alle Grazie
    35 – La Profezia della Stella – Marina Mayer – Gabi International
    36 – Giorni d’amore e inganno – Alicia Giménez Bartlett – Sellerio
    37 – Quello che ti meriti – Anne Holt – Einaudi
    38 – La prova del miele – Salwa Al-Neimi – Feltrinelli
    39 – Jasmine – Eli Amir – Einaudi
    40 – Omicidio a Road Hill House – Kate Summerscale – Einaudi
    41 – Il gioco dell’angelo – Carlo Ruiz Zafón – Mondadori
    42 – Il calore del sangue – Irène Némirovsky – Adelphi
    43 – La lingua di Canaan – John Wray – Gea Schirò
    44 – I divoratori – Annie Vivanti – Sellerio
    45 – La storia di un matrimonio – Andrew Sean Greer – Adelphi

  124. I PIU’ VOTATI

    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Firmino – Sam Savage – Einaudi
    L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi

  125. Voto per:
    Il fabbricante di Eco di Powers
    L’uomo che cade di DeLillo
    Kafka sulla spiaggia di Murakami.
    Sono i tre migliori romanzi stranieri del 2008.
    Ciao.

  126. Caro Massimo,
    mi dispiace contraddirti ma “I custodi del libro” è del 2008. Ho controllato bene anche perchè l’ho letto l’anno scorso e avevo il dubbio che fosse uscito nel 2007. Ti ringrazio invece, perchè nel verificare l’anno di edizione ho scoperto un altro libro della Brooks che mi era sfuggito.
    Ancora complimenti per il blog, a risentirci.

  127. Cara Teresa,
    l’anno di uscita de “I custodi del libro” l’avevo verificata da IBS:
    http://www.ibs.it/code/9788854502529/brooks-geraldine/custodi-del-libro.html
    C’è scritto 2009, ma ci deve essere un errore. Ho visto alcuni commenti datati 2008. Dunque hai ragione, e mi scuso. Inserirò “I custodi del libro” nell’elenco.
    Mi hai anche fatto venire la curiosità di leggerlo.:-)

    Ringrazio Roberta (non è Roberta Murgia) e Mimmo per le loro scelte.

  128. caro massimo sul sito di ibs deve esserci un errore perchè indicano l’anno di uscita 2009,ma il sito ufficiale di neri pozza editore indica il 2008 come detto da teresa.
    p.s.teresa hai visto il sito ufficiale della scrittrice come è bello?

  129. @francesca giulia, grazie. Che bel suggerimento! Non mi era venuto in mente di cercare. E’ molto suggestivo il disegno che descrive il viaggio della Haggadah.
    “I custodi del libro” è una storia che scorre tra il reale e l’immaginario affascinando proprio per la cura di ogni piccolo dettaglio. Inoltre io venivo dalla lettura de “Il mio nome è rosso” di Pamuk (in ritardo) ed è stato un sollievo trovare una penna così amabile, come quella della Brooks, dopo un premio Nobel.
    a presto.

  130. cara teresa,per ogni ricerca e notizia sul web io sono a disposizione:non sono una che naviga nella rete ma spesso ci affogo con grande piacere curioso. 🙂
    baci e buonanotte a maxime

  131. massimo, ma come va a finire? 🙂 e comunque ringrazia che nel 2008 non è uscito alcunché di cormac mccarthy. ho cominciato a leggere grossman. troppo poco per dire qualcosa, però sembra “potente”

  132. Caro Enrico, è vero.
    Sto trascurando un po’ il gioco (ma, aihmé, ho un po’ meno tempo dell’anno scorso). In ogni caso è più lungo. La parte divertente arriverà dopo.
    Considero il tuo apprezzamento per Grossman come voto…

  133. ELENCO AGGIORNATO

    1 – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    2 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    4 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5 – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Adelphi
    6 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    7 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    8 – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    9 – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    10 – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    11 – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    12 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    13 – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    14 – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    15 – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    16 – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    17 – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    18 – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    19 – La scopa del sistema – David Foster Wallace – Einaudi
    20 – La vita facile – Richard Price – Giano
    21 – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    22 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    23 – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    24 – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    25 – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    26 – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    27 – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    28 – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    29 – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    30 – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    31 – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    32 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    33 – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri
    34 – Il rapporto – Philippe Claudel – Ponte alle Grazie
    35 – “La Profezia della Stella
    ” – “Marina Mayer
    ” – Gabi International
    36 – Giorni d’amore e inganno – Alicia Giménez Bartlett – Sellerio
    37 – Quello che ti meriti – Anne Holt – Einaudi
    38 – La prova del miele – Salwa Al-Neimi – Feltrinelli
    39 – Jasmine – Eli Amir – Einaudi
    40 – Omicidio a Road Hill House – Kate Summerscale – Einaudi
    41 – Il gioco dell’angelo – Carlo Ruiz Zafón – Mondadori
    42 – Il calore del sangue – Irène Némirovsky – Adelphi
    43 – La lingua di Canaan – John Wray – Gea Schirò
    44 – I divoratori – Annie Vivanti – Sellerio
    45 – La storia di un matrimonio – Andrew Sean Greer – Adelphi
    46 – Lo yataghan – Anthoni Latiffi – Edizioni Controluce
    47 – I custodi del libro – Geraldine Brooks – Neri Pozza

  134. I PIU’ VOTATI

    – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi

  135. Si può ancora proporre, credo. Dunque butto lì
    “La voce segreta dei corvi” di Christopher Barzak, edito da Elliot l’anno scorso. Romanzo di formazione, e non solo….
    Inoltre vorrei segnalare che “La scopa del sistema” di David Foster Wallace in edizione Einaudi non è altro che quella Fandango di anni fa, anche la traduzione è la stessa, hanno solo cambiato copertina ed aumentato il prezzo! Grazie Einaudi. Sono stati molto bravi con il caro DFW (che adoro).
    In Italia i suoi libri sono, credo di poter dire, trattati non molto bene dalle varie case editrici (anche se certe cose si possono comprendere, altre meno). I due romanzi, passando da Fandango a Einaudi, oltre al tempo che hanno lasciato passare prima di pubblicarli nuovamente, sono stati ritoccati variamente nel prezzo (Magari non di tanto, ma vabbé) verso l’alto. La raccolta “La ragazza con i capelli strani” uscita sia con Minimum Fax che per Einaudi non è stata pubblicata come in originale: nella versione Einaudi mancava di, se non sbaglio, tre racconti, e quella di MF manca del racconto lungo “Verso Occidente….” (però MF ha pubblicato questo racconto a sé stante). Ed anche i saggi di “Una cosa divertente…” sono stati pubblicati da MF in due volumi. Tra l’altro, a quel che so, anche la versione di Brevi interviste uscita per Einaudi, manca di due interviste che si trovano nell’originale USA.
    Mi scuso per questo lungo OT, tra l’altro scritto a memoria, quindi in qualcosa potrei sbagliarmi, ma spero che un giorno le opere di DFW verranno pubblicate in Italia con lo stesso materiale presente negli originali. Sia mai detto che.

  136. Caro Andrea,
    grazie per il tuo intervento e la tua partecipazione. Hai proprio ragione: “La scopa del sistema” fu pubblicata da Fandago nel 1999 con traduzione di Sergio Claudio Perroni… dunque provvedo a togliere il libro dall’elenco. Mentre inserisco con molto piacere “La voce segreta dei corvi” di Christopher Barzak.
    Grazie ancora.:-)

  137. Prego. Di niente. Talvolta capita che i nostri editori glissino su eventuali edizioni precedenti alle proprie, anche se ne mantengono le traduzioni etc. soprattutto nei passaggi da piccolo a grande editore. Sigh.

  138. Vero. Hai fatto bene a segnalarmelo.
    Ti confesso che ricordavo bene l’edizione Fandango di “Infinite jest”, ma non quella de “La scopa del sistema”.
    Grazie ancora, caro Andrea.

  139. Come ricordare? Alcuni libri li prendo in biblio, altri li compro e le date di pubblicazione sono dimenticate.
    Raccolgo in pila i libri acquistati, in attesa di lettura… fra quelli di piccole dimensioni, da infilare in borsa per il viaggio in treno, ne scelgo uno:

    ‘Notte in treno’ di Irène Némirovsky
    ed. Via del vento, Pistoia, 2008

    (…Tutto il racconto può essere assunto come un’anticipazione della Suite, come un preludio alla narrazione di quella Francia che affolla, con auto stracolme di suppellettili, le strade dell’esodo…)

  140. Voto A un cerbiatto somiglia il mio amore di David Grossman, romanzo-mondo di una vita che sa parlare il linguaggio radicale e universale dell’anima

  141. Inquesti tempi incerti e tumultuosi sogno solo una tranquilla pace che avvolga il mondo.
    La mia preferenza va al volume:-
    ” Fuoco Amico” di Abraham B.Yehoshua – Einaudi
    @Grazie Massimo e un caloroso augurio a tutti.
    Tessy

  142. ELENCO DEI TITOLO SEGNALATI (al 10-4-09)

    – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Adelphi
    – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    – La vita facile – Richard Price – Giano
    – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi
    – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri
    – Il rapporto – Philippe Claudel – Ponte alle Grazie
    – La Profezia della Stella – Marina Mayer
    – Gabi International
    – Giorni d’amore e inganno – Alicia Giménez Bartlett – Sellerio
    – Quello che ti meriti – Anne Holt – Einaudi
    – La prova del miele – Salwa Al-Neimi – Feltrinelli
    – Jasmine – Eli Amir – Einaudi
    – Omicidio a Road Hill House – Kate Summerscale – Einaudi
    – Il gioco dell’angelo – Carlo Ruiz Zafón – Mondadori
    – Il calore del sangue – Irène Némirovsky – Adelphi
    – La lingua di Canaan – John Wray – Gea Schirò
    – I divoratori – Annie Vivanti – Sellerio
    – La storia di un matrimonio – Andrew Sean Greer – Adelphi
    – Lo yataghan – Anthoni Latiffi – Edizioni Controluce
    – I custodi del libro – Geraldine Brooks – Neri Pozza
    – La voce segreta dei corvi Christopher Barzak Elliot
    – Notte in treno Irène Némirovsky Via del vento

  143. ELENCO DEI PIU’ VOTATI (al 10-4-09)

    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    Firmino – Sam Savage – Einaudi
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi

  144. Ricordo che è possibile segnalare titoli fino al 13 aprile.
    Passeranno alla seconda fase del gioco i dieci titoli più votati.
    In caso di ex-aequo si procederà a votare di modo che l’elenco di titoli che passerà alla seconda fase non superi il numero di dieci.

  145. sto finendo proprio oggi Il rapporto di Claudel, bellissimo, anche se un po’ statico nella 1a parte. Ringrazio Massimo e Letteratitudine per avermi fatto conoscere Claudel, autore straordinario.
    Se proprio vogliamo dire qualcosa contro il libro, dico che il tema cardine dell’opera non è nuovo, anzi molto sfruttato.. Ma spero che il libro diventi nel prossimo futuro oggetto di un dibattito a parte su questo blog.

  146. Con la memoria ho cercato di ricordare se avessi letto qualche opera pubblicata nel 2008.Dal momento che non me ne sovviene alcuna,sulla fiducia,pur non avendolo letto,dò il mio voto a “Firmino”.Quel “topo di biblioteca” mi sta simpatico.Abbraccio tutti e auguro buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie.A presto.

  147. Siamo agli sgoccioli della prima fase, se non ho capito male. Voto ‘I cani e i lupi’ di Irène Némirovsky

  148. LETTERATITUDINE BOOK AWARD 2009 – FINE I FASE
    Alle h. 00.00 del 13 aprile 2009 si è conclusa la prima fase del “Letteratitudine Book Award 2009”

  149. Siamo giunti alla prima fase del gioco.
    Nei prossimi commenti inserirò gli elenchi definitivi relativi alla prima fase, compreso quello che contiene i dieci titoli che passeranno alla fase 2.

  150. ELENCO DEI 48 TITOLI SEGNALATI (riportati in ordine alfabetico)

    – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    – Balzac, mio fratello – Laure Surville Balzac – Sellerio
    – Bambino 44 – Tom Rob Smith – Sperling & Kupfer
    – Breaking down – Stephenie Meyer – Fazi
    – Deserto – Jean-Marie Le Clézio – Rizzoli
    – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    – Fiume dei fiori – Sousa Tavares Miguel – Cavallo di Ferro
    – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    – Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    – Giorni d’amore e inganno – Alicia Giménez Bartlett – Sellerio
    – Gli effetti secondari dei sogni – Delphine de Vigan – Mondadori
    – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    – I custodi del libro – Geraldine Brooks – Neri Pozza
    – I divoratori – Annie Vivanti – Sellerio
    – I draghi non conoscono il paradiso – Caio Fernando Abreu – Quarup
    – Il calore del sangue – Irène Némirovsky – Adelphi
    – Il canto della sciamana – Corine Sombrun – Piemme
    – Il castello alto – Stanislaw Lem – Bollati Boringhieri
    – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    – Il gioco dell’angelo – Carlo Ruiz Zafón – Mondadori
    – Il rapporto – Philippe Claudel – Ponte alle Grazie
    – Il rifugio – Paul W. Young – Rizzoli
    – Il vangelo secondo Satana – Graham Patrick – Nord
    – Jasmine – Eli Amir – Einaudi
    – Kafka sulla spiaggia – Haruki Murakami – Einaudi
    – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    – La bambina che non esisteva – Siba Shakib – Piemme
    – La figlia dello straniero – Joyce Carol Oates – Mondadori
    – La lingua di Canaan – John Wray – Gea Schirò
    – “La Profezia della Stella – Marina Mayer – Gabi International
    – La prova del miele – Salwa Al-Neimi – Feltrinelli
    – La storia di un matrimonio – Andrew Sean Greer – Adelphi
    – La vita facile – Richard Price – Giano
    – La voce segreta dei corvi Christopher Barzak Elliot
    – Le sparizioni – Scott Heim – Neri Pozza
    – Lo stato delle cose – Richard Ford – Feltrinelli
    – Lo yataghan – Anthoni Latiffi – Edizioni Controluce
    – Metà di un sole giallo – Chimamanda Ngozi Adichie – Einaudi
    – Notte in treno Irène Némirovsky Via del vento
    – Omicidio a Road Hill House – Kate Summerscale – Einaudi
    – Quello che ti meriti – Anne Holt – Einaudi
    – Ragazza in un giardino – Anne Tyler – Guanda
    – Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    – Visita a Godenholm – Ernst Jünger – Adelphi
    – Vita e destino – Vasilij Grossman – Adelphi

  151. <b>ELENCO DEI 10 TITOLI PIU’ SEGNALATI (e che passano alla fase successiva del gioco)</b>

    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    Firmino – Sam Savage – Einaudi
    Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi

  152. Per il momento prendete visione dei 10 titoli che hanno superato il turno.
    Cominciate ad assumere informazioni… magari potreste deciderne di acquistare un paio di questi libri (se non ne conoscete nessuno) di modo che possiate decidere per quale parteggiare.

  153. Vi farò sapere quando avrà inizio la seconda fase del gioco.
    Per il momento – se volete – potete lasciare commenti sui titoli in lizza (e su quelli che sono stati esclusi).
    Ritenete che, in linea di massima, quelli della decina siano effettivamente i migliori tra i 48 titoli segnalati?
    Secondo voi qual è stata l’esclusione più… “dolorosa”?

  154. Sì, che Kafka sulla spiaggia sia rimasto fuori è un vero peccato. L’avevo segnalato e l’avrei anche rivotato (è stato una delle mie letture più coinvolgenti dell’anno scorso), però mi sono anche accorto che era stato pubblicato a Novembre o Dicembre del 2007. Quindi a rigore di regolamento era anche un intruso. Di Murakami mi pare uscito nel 2008 il successivo “After Dark” (bello, ma di minore impatto rispetto a Kafka sulla spiaggia), ma forse anche quello verso fine anno. Io stesso l’ho letto a gennaio (o febbraio) di quest’anno e rischierà quindi di essere fuori gioco sia per il 2008 che per il 2009.

  155. “a un cerbiatto somiglia il mio amore” l’ho abbandonato a pagina 250. è un grandissimo libro che solo così poteva essere scritto. e per essere scritto così ci voleva un autore enorme come grossma. io però non ce la faccio. mancanza di fiato

  156. mi fa molto piacere che “Via Katalin” sia nella decina, e sono felice anche per Grossman. non sono invece proprio riuscita ad apprezzare “Firmino”… Mi incuriosiscono Auster e, per il titolo, “Il fabbricante di eco”.

  157. Sebi, Carlo, Enrico, Gloria, Giovanni… grazie per i vostri commenti.
    Spero di partire con la seconda fase del gioco entro tempi brevi.
    Per me sono giorni di gran corsa, questi.
    Scusatemi e abbiate pazienza.

  158. complimenti ai dieci finalisti. a puro titolo di cronaca devo dire che con mio colpevole ritardo ho letto “sunset limited” di cormac mccarthy, uscito in italia nel 2008. 120 “paginette” da divorare

  159. 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    Firmino – Sam Savage – Einaudi
    Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi

  160. Ciao Massi… che bello, mi sarebbe piaciuto essere a Mineo stamattina, a ricordare Bonaviri, a chiacchierare con la cara Maria Attanasio…
    Stamattina sono stata a “Scrivere donna” e c’era Simona!
    Baci, ML.

    Parteggerò per Savage perché è l’unico che ho letto dei dieci… ma spero di poter leggere gli altri per votare con cognizione di causa…

  161. Scusate il totale off topic, ma a voi vecchi amici debbo dirlo:
    SONO MAMMA!
    Mio figlio è uno scricciolo nato in Etiopia, bello come non si può spiegare, ha una fossetta sul mento e una bocca a forma di rosa.
    Sembra un disegno.
    Mi sembra di averlo partorito io.
    Ecco volevo condividere con voi la gioia di avere finalmente un figlio, non si può spiegare, alcuni di voi lo sanno …

    Vorrei abbracciarvi tutti quanti insieme, in questo giorno per altro abbstanza … come dire … emblematico.

    Baci

    Fausta

  162. anche se non sono fra i vecchi amici,come mamma e come donna auguro a te e al tuo splendido cucciolo amore e felicità!Da questo momento in po sarai una madre per sempre…

  163. Grazie, siete dei TESORI, Maria Lucia smakkete all’ennesima potenza, Massimo e Francesca pciù, pciù … è vero, mamma per sempre!
    🙂

  164. Faustina. Leggo solo ora. Complimenti!!! Brava. Brava. Brava. Adottare un bambino è un atto d’amore grandissimo. Vedrai che sarai ripagata con lo stesso amore che hai donato

  165. Fausta, non si può spiegare. E’ vero. Però è bene che questa gioia si conosca e si condivida perchè la paternità e la maternità, in qualunque modo si concretizzino, hanno un valore assoluto.

    p.s.
    Il mio mi dicono che mi rassomiglia pure. La cosa non mi ha mai interessato, ma mi dispiace per lui. 🙂

  166. Mamma mia Evento … tu sai 🙂 calcola che non siamo ancora andati a penderlo, ma puoi immaginare che abbiamo già consumato le sue foto a forza di guardarle. Lo so che intendi quando dici che ti assomiglia, dopo un po’ è così diventano come te. Lui ha già gli occhi simili ai miei ehehehehehe povera cretura 🙂 apparte gli scherzi è una gioia, ma che te lo dico a fare? 🙂

  167. buongiorno, segnalo due libri Gargoyle – Andrew Davidson – Mondadori
    e La profezia della Stella – marina Mayer – gabi International; il primo perchè è una dolce e struggente storia d’amore il secondo perchè invita a profonde riflessioni. Marinella

  168. intanto faccio le congratulazioni a Fausta. Poi, non ho apito se bisogna votare oppure no. Nel caso voto Firmino. E’ l’unico che ho letto. O meglio, ho provato a leggere Grossman ma a pagina 250 ho smesso. Credo sia un meraviglioso libro…illeggibile

  169. Ho molta simpatia per Philip Roth e anche per l’uomo con la camicia celeste,ma il cuore mi dice Grossman perchè non riesco a veder il libro come una cosa a sè,ma come l’intero messaggio che la’utore ci trasmette in tutta la sua opera e secondo me nessuno come Grossman merita rispetto e considerazione per le parole d’amore e di speranza che tenta di portare in una terra di dolore infinito.
    voto Ad Un cerbiatto somiglia il mio amore di David Grossman!
    offro una vera pizza napoletana con tramonto su borgo marinari di fronte a castel dell’ovo con me che canto malafemmina!! 🙂
    p.s.non so cantare…..

  170. voto per yehoshua (fuoco amico). dicono che sono una brava jettatrice. e allora dico, chi non darà almeno un voto a yehoshua si beccherà una bella enterocolite

  171. voto per I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi.
    adoro la némirovsky, aiutatemi a sostenerla. non vorrete che questo premio vada ad un uomo? avete visto i candidati? otto su dieci uomini. ribelliamoci, donne. sosteniamo la causa némirovsky.

  172. Letizia, in alternativa alla Némirovsky c’è Magda Szabò.
    Magda Szabò è nata a Debrecen nel 1917. È una delle più grandi scrittrici ungheresi. E’ morta di recente un paio di anni fa.

  173. i candidati sono belle firme. tutte tranne sam savage.
    votate per chi volete, ma non per firmino. per favore…..

  174. massimo burioni, sei divertente. cosa posso fare per convincerti a votare némirovsky? ti regalo la mia copia personalizzata di underworld?

  175. corrompere me é come torturare Troisi (..basta solo dire “guarda che se non parli…forse, ma forse ti torturiamo…”), quindi va bene Letizia, domani voto per Némirovsky (tanto non ho letto neanche quello).

  176. Sor Aldo Rometta conti su di me per quello li ch cade de sotto, anche se (la parte arabilla è un po’ tremenda, ma il resto è capolavoro) –
    ho molto bisogno di numeri del lotto esatti di codesti tempi.

  177. Non ho dubbi. Torno a proporre la grande Magda Szabó e la sua Via Katalin. La sua profondità va ben al di là di quella del pur significativo Uomo nel buio di Paul Auster, sul quale farei un pensierino. Ma la Szabó è originalissima. E di scrittori così intensi e originali e raffinati si è quasi persa la traccia.

  178. Caro Massi anche io voto Roth! L’anno scorso è stato massacrato da “La strada”…direi che se lo merita!
    Vi ricordo che in questo libro…
    Nathan Zuckerman torna a New York dopo undici anni di esilio nella campagna del New England. Non ha fatto altro che scrivere, isolato dal resto del mondo, ma ora deve sottoporsi a un piccolo intervento legato alle conseguenze dì un vecchio tumore alla prostata. Tre incontri fanno esplodere l’involucro della sua solitudine. Ha accettato di scambiare ia propria residenza di campagna con quella di una giovane coppia, entrambi aspiranti scrittori: l’anziano e ormai impotente Zuckerman sente riaccendersi il gioco della seduzione e inizia a corteggiare la trentenne Jaime.

    Il secondo incontro è con una donna che Zuckerman ha conosciuto da giovane: Amy Bellette, la compagna e musa del suo primo eroe letterario, E. I. Lonoff. Amy, un tempo irresistibile, è ora una donna anziana, consumata da una terribile malattia. C’è poi il rozzo e spregiudicato Richard, l’aspirante biografo di Lonoff, l’esatto rovescio di Nathan, il ritratto della volgarità del mondo letterario, forse l’amante di Jaime, disposto a qualunque cosa pur di venire a capo del “grande segreto di Lonoff”: la sua presunta relazione incestuosa con la sorella. Se il corpo di Zuckerman è “il fantasma che sta per uscire di scena”, il suo sguardo, proprio su quella scena, rimane spietato e implacabile, come un protagonista stanco che osservi le povere mosse di qualche comparsa….

  179. @ Francesca Giulia …il precedente commento si è perso per il web…mi hai tentato fino alla fine soprattutto per quella pizza napoletana con borgo marinaro e malafemmina in sottofondo…
    Se voti Roth rilancio con cena siracusana, prelibatezze tipiche, frutti di scoglio, barca e lampare a pelo d’onda…e…Massi che strimpella, io che canto, Maria Lucia che gorgheggia, Salvo Zappulla…bo, qualcosa farà

  180. @simo accidenti sono sensibile a questo tipo di lusinghe….ci penserò domani disse rossella!!
    baci

  181. @Simo. Che vuol dire qualcosa farà? Mi sembra molto irrispettosa questa affermazione, al limite dell’offesa personale. Come se non sapessi fare nulla e mi si assegna un parte secondaria. Ricordati che io sono un artista, potrei intrattenere da solo una platea di mille persone.

  182. Salvuccio…ricordati che devi votare un libro…per chi voti insomma? Non si è capito (Roth, Roth, Roth….è un tentativo di ipnosi…)

  183. @Simo. E dai. Sai benissimo che non so ballare. Mi muovo con la grazia di un ippopotamo dentro un negozio di cristalli. Potrei rendermi utile in altra maniera; che so: aiutare Maria Lucia a raggiungere acuti vertiginosi punzecchiandola con uno spillo, o collegare la chitarra di Massi alla presa elettrica per migliorare il suo rendimento. Qualsiasi sacrificio in nome dell’arte.

  184. Cara. Quel romanzo (400 pagine) l’ho recensito per “La Sicilia”.

    (giuro, avrei preferito fare a piedi la Milano San Remo)

  185. Oh, ma sei proprio diffidente, eh!

    Eccoti la trama (tie!)

    Siviglia, 1915 – Vale do Paraìba, 1945. Trent’anni di storia del XX secolo raccontati attraverso il susseguirsi di tre generazioni. Due fratelli così diversi tra loro, divisi per il loro modo di intendere la vita, le ideologie, la strada da percorrere. Uniti, però, nella salvaguardia della terra. La loro terra. E sul loro cammino donne bellissime, sensuali, dalla pelle di velluto. Donne da amare e da possedere. Come la terra. Il maggiore, Diogo, combattuto tra la dolce moglie che lo attende docile a casa e una mulatta altrettanto affascinante conosciuta in Brasile. Alla fine sarà costretto a compiere una scelta, e le scelte sono sempre dolorose. Il fratello minore, Pedro, dal carattere irruento, reso ancora più scontroso dopo essere stato abbandonato dalla sua donna. I Ribera Flores sono uomini abituati ad ottenere dalla vita quanto desiderano, ognuno a modo loro. Nulla li ferma, né il regime dittatoriale marcato da devastanti scontri sanguinari, né le passioni tumultuose non corrisposte. Miguel Sousa Tavares, avvocato e famoso giornalista che ha al suo attivo numerosi reportage di viaggio con enorme successo di pubblico, attraverso un dettagliato lavoro di documentazione storica, ha intrecciato un romanzo di ampio respiro, dalle voci corali, con personaggi dagli impeti vulcanici, i sentimenti contrastanti, che anelano al loro spazio di libertà, mentre sul mondo incombe lo spettro del nazismo.

  186. @simo certo quella rossella!mi fa impazzire quando si fa l’abito per andare da red con la stoffa delle tende del salotto!!
    @salvo gli ippopotami quando si rigirano a pelo d’acqua sono di una grazia indimenticabile.
    comunque voglio la trama anch’io del tuo libro….
    ciao rob,baci

  187. @salvo avvincente come Beautiful!peccato che non lo puoi votare perchè nella lista dei dieci supervotati non c’è.
    dai vota Grossman, ti regalo una gigantografia di un ippopotamo con un cavaliere d’Italia sul groppone.

  188. Ciao, Fran, ricambio i baci:)
    Salvo vota per Firmino…. Lo so già: l’ha già votato, perché FIRMINO è un topo simpatico e Salvo è abbastanza ecologista ed animalista::))

  189. Salvuccio…sto iniziando a rimpiangere che nella lista non ci sia “Fiume dei fiori”, tanto è bella la tua recensione…però non mi pare che si stia tramando contro di te…anzi tutti cercano di tirarti dalla propria parte. Non dovrei dirlo… ma ci sono molti tentativi di corruzione in corso (io ti regalo un ippopotamo vero, se voti Roth…)..Insomma SCEGLIIIII

  190. Non posso votare perché non ho letto nessuno dei finalisti e inquinerei il responso. L’ultimo libro che ho letto è stato “Tu non dici parole” di un’autrice sicula – norvegese, da allora mi è venuta una sorta di rifiuto mentale per la lettura.

  191. Faccio uno strappo. Voto per Firmino, perchè Robertina ha toccato il mio punto debole: l’amore per la natura.

  192. Salvuccio, mi stai facendo morire dal ridere(come fai a sapere che ho ascendenze norvegesi?)… Ma se non voti….vabbè, vado a nanna. Nessun tentativo di corruzione è riuscito…
    Notte a Roberta, Francesca Giulia, Salvo, Massi e tutti gli altri!

  193. @Salvo
    Salvo, ti vorrei ricordare che avevi già votato per Firmino…( dei finalisti…dopo il tuo “Fiume dei fiori”)… Mah. Comunque. Vedi tu..

  194. Vi ringrazio per i vostri interventi e per i voti espressi.
    Vi ricordo che si può esprimere un voto al giorno. E che il giorno seguente si può votare per un libro diverso da quello del giorno precedente.

  195. Cara Simo, grazie per aver sostenuto Roth.
    Tranquilla!
    Non dirò a nessuno che, se non l’avessi fatto, ti avrei tolto la rubrica “Letteratura è diritto, letteratura è vita”. 🙂

  196. Roberta… Robertina…
    Ma come… tu che ami la Letteratura con la elle maiuscola. Tu che stravedi per Proust… ti accontenti di un topo?
    Dico… fosse almeno uno scarafaggio kafkiano, potrei capire.
    Ma un topo…
    Cara Roberta… vota per Roth, su…

  197. e vabbè salvo la dolcezza di roberta ti ha piegato!
    ci riproverò domani disse rossella partenopea!
    baci e buonanotte a tutti

  198. Oh… certo che nella vita si cambia!!!
    Oggi Gregori scrive un laconico: “io voto Firmino” (tre parole tre).

    Il suo primo commento nel gioco dell’anno scorso è stato: “quando gea leggerà la tua proposta, partirà da trieste ma scavalcherà roma per giungere come una erinni a catania per morderti la giugulare. poi coi brandelli della tua vena ci farà il ripieno dei cannoli.
    comunque come idea mi piace.

  199. Ho ricevuto una mail dal buon vecchio Phil.
    Comincia così: “Dear Mau,…”
    (Io gliel’ho detto che quel Mau non mi piace… ma insiste).
    Be’, in parole povere mi ha fatto capire che pretende di vincere l’edizione 2009 del LBA. Soprattutto dopo che quella dell’anno scorso è stata vinta da Cormac McCarthy sul filo del rasoio.
    Il buon Phil non l’ha presa bene!
    Mi dice anche (ma questo è tutto da dimostrare) che nel cuore della notte viene svegliato dal trillo del telefono. Alza la cornetta e sente una pernacchia.
    Dice di non avere dubbi: ha riconosciuto l’effetto vibrante della pernacchia di McCarthy.
    Insomma… mi trovo in difficoltà.
    Aiutatemi a sostenere Roth.
    Dovesse vincere vi prometto che non parteciperà alle future edizioni del LBA.
    Dovesse vincere… il fantasma esce di scena, parola mia.

  200. @ Dearest Massimo,
    domani voto per Roth… te lo prometto ( lo avevo già votato, prima che la storia del topo mi affascinasse…. eh, perché…parlando di Letteratura con L maiuscola…in effetti… si parla di un topo di città.., come quello di La Fontaine e questo topo di città “mangia” libri..)
    Insomma…sono un pò “irremovibile+ testarda”, ma a seconda di CHI mi vuole convincere, cambio idea in fretta::))
    Buonanotte+ baci a tutti.

  201. dear max,la notte porta consiglio…e all’azzurro della tua camicia è difficile resistere,perciò testarda anch’io,ma sensibile,
    a domani.
    ari-baci a tutti

  202. Aiuto !
    C’è veramente pericolo che Via Katalin – Magda Szabò resti fuori dal podio ???
    Ma noooo 🙂
    +1 per Via Katalin

  203. Massimo, se poi ti dico che una 50ina tra parenti ed amici la pensano come me, potresti far valere il mio voto, che so, moltiplicato 30 ?
    No, eh ?
    Vabbè, a domani
    🙂

  204. coooosa? non ci posso credere!! cedete alla forza del potere, eh.
    diffidate dall’uomo dalla camicia celeste

  205. buondì…vi prego dite a massimo che gli voglio bene…voto Grossman…la tastiera del pc non batte nè la p nè la h ,ma giuro che mi sono tanto affezionata a celestino.

  206. Voto un grandissimo della letteratura! Roberto Bolaño con il suo “2666” (con mia grande perizia informatica… ho scritto la enne con il giusto carattere grafico!).
    Vota Roberto Bolaño!!!
    Prometto un Ponte sullo Stretto a tutti! (qualsiasi “stretto” abbiate vicino). E anche, per ricordare i vecchi tempi, un milione di posti di lavoro! (per capirci, se i votanti ad esempio saranno due: 500mila posti ciascuno). E signorine e signorini per tutti, anche per i votanti più anziani! E, naturalmente, allegria!!!

  207. Allora
    1. Voto anche oggi l’uomo che cade di De Lillo

    2Posso però sopportare tutto, posso sopportare persino un nuovo romanzo di Roth “Zuckerman prova la camicia celeste!”
    Ma Dio Editore, che il LBA lo vinca firmino nun je la posso fa. Fondo un comitato di redenzione per i firminoaddicted. Uno sportello come quello della Lucy.
    🙂

  208. oggi voto per Némirovsky (Letizia, aspetto quanto promesso), e non é corruzione, lo giuro sulla testa di Mills!
    Domani potrei votare per Roth, e anche ritrattare il mio voto odierno…

  209. Massi…ovviamente : Viva Roth…Votiamolo anche oggi!

    @Francesca Giulia: ma non stavi per cedere? Che altro devo aggiungere? Ah, sì….Cena a Siracusa, con Salvo Zappulla vestito da Rossella (abito rigorosamente tratto dalle tende di casa sua), Massimo da Clark Gable (si mette i baffi che con la camicia celeste non sono male) , Maria Lucia da topo Firmino, io da Santi Licheri, la popolazione tutta acclamante all’entrata della città…
    Cedi?

  210. @Gaetano…la tua proposta mi pare che l’abbiano già fatta. Non ricordo chi, però…

  211. @Salvuccio….dillo che volevi la parte di Massi!…Te la offro solo se cambi bandiera…(vota Roth)

  212. @simo m’hai fatto morì dal ridere…. e la mamy cicciona chi la fa?dai che forse mi convinci….

  213. Ribadisco il voto della prima fase:Firmino..perchè quel topo mi sta simpatico sulla fiducia.

  214. Francesca Giulia, la mamy m’ha messo in crisi…riformulo:
    Salvo Zappulla da mamy (basta annerirlo un po’ ), Massi da topo Firmino (la coda sbuca dalla camicia celeste), Mari da Rossella (ma le tende sono sempre quelle di casa di Salvo), io da Clark Gable (i baffi me li presta il topo )resta fuori Santi Licheri ma se qualcuno deve sparire è meglio che sia un giudice…
    Cedi?

  215. @Dott.ssa Lo Iacono. Si aspetti notizie dal mio avvocato. Tutti questi ruoli femminili sono un affronto per la mia onorabilità di maschio siculo. Con tutto il rispetto per il libero sesso. Ma io ho una carriera da difendere. La mamy la lasci fare pure al caro Maugeri, che ha una predisposizione naturale per il cambio dei pannolini. Non a me, che nei bei tempi passati mi chiamavano il califfo della Val d’Anapo; non a me, che sono stato l’ispiratore di tutti i migliori romanzi di Brancati.

  216. @Salvuccio (pardon…califfo della val d’Anapo) …il vero “mascolo” siculo non ha mai paura di ricoprire ruoli femminili, tutt’altro… 🙂

  217. ok,allora per salvo il ruolo del topo!!topo maschio s’intende!
    o così o non vi voto roth.
    parola di femmina partenopea.

  218. Francesca Giulia: aggiudicato! Salvuccio farà il topo maschio!
    Ora sei dei nostri?

  219. /sì però posso votare domani,perchè oggi ho già espresso, e poi siamo certi che a salvuccio la parte del topo gli piacerà senza protestare??
    comunque giudice lei è stata convincente,ma guardi che io mangio assai e bevo con piacere, e…parlo assai.

  220. Beneeeeeee! Allora domani: Francesca Giulia vota ROTH!!!!!
    Per Salvuccio nessun problema: il topo o lo fa o lo fa.
    Quanto alla cena sicula…a casa mia si mangia moltissimo, si beve ottimo vino, si parla tantissimo, si ride e, insomma, ti aspetto a braccia aperte (con una maglietta con su scritto Roth forever).

  221. @Il ruolo del topo maschio non lo faccio manco se mi si mette davanti una forma gigante di grana padano. Meglio la topa!!! (Dio, che volgarità. Scusate ma la battuta mi è venuta spontanea. E dire che sono stato educato in uno dei migliori collegi svizzeri).

    Roth, potrei anche votarlo alla fine, se le offerte salgono di quotazione. Che ne dici, cara Simo, di quel servizio di posate d’argento?

    @Fg. In quanto a parlare, ti invito ad assistere alle conferenze del nostro giudice: uno spettacolo. La vedi entrare, distinta, passo fiero, portamento regale, sguardo che fulmina se qualcuno osa distrarla. (Io in genere mi siedo in un angolino, intimorito e intimidito, diciamo pure annichilito). Parte da Adamo ed Eva con molta naturalezza, per finire all’ultimo ritrovato della biochimica. La gente applaude e non si stanca mai di ascoltare. Quando conclude, si rimette il mantello e si avvia volgendo lo sguardo verso l’orizzonte. Solo allora mi alzo dal mio angolino, raccolgo gli appunti sparsi sul tavolo, fedele al mio ruolo di umile servitore.

  222. Salvuccio: posate d’argento, il servizio di piatti della buonanima, gioielli della corona e qualche valigia di dollari.
    Voti Roth?

  223. Ok. Voto Roth. Sia chiaro: un voto squisitamente letterario e carico di nobili ideali.

  224. @Simona
    Cara Simona, benché la trama del libro di Roth mi sia piaciuta molto , stai cercando di convincere Salvo, in nome della vostra amicizia… eh, ma non vale perché ha promesso che voterà per Firmino (lui); io, invece, da voltagabbana, e avendo promesso a Massimo, dovrò votare per Roth, ma SOLO OGGI! perché la promessa era per oggi e io la devo mantenere… Ma da domani RI-voto per Firmino…
    @caro Salvo, io non ho argenti, ma solo qualche traduzione….vedi tu:)= LA GRèVE DES POISSONS….
    Puoi fare come me: un giorno voti per Firmino e un altro giorno per Roth. E alla fine sono salve sia la mia coerenza che la tua (si fa per dire..).
    E ricordati che io seguo la tua “balenina” verso il Giappone:)

  225. @Roberta. Tu non parlare, perchè me la sono legata al dito. Mi convinci a votare per Firmino e subito dopo cambi bandiera. Ti sei lasciata infinocchiare dai begli occhi del nostro principe azzurro.

  226. Buonanotte. Stasera ho un pranzetto speciale: carne di balena, speditami via mail da un mio cugino che lavora in Giappone.

  227. Salvo, sei sicuro che la digerirai?? Mah…
    Beh, sì, un pò hai ragione…. però gliel’ho promesso, a Massimo…. mi ha fatto tutto un discorso sulla letterartura con elle maiuscaola eccetera…. eh, non ho potuto. Ma da domani niente Roth!
    @tutti
    metto sulla camera accanto un link per chi volesse partecipare a una petizione di Greepeace sulla salvaguardia delle poche balene rimaste:)
    @Fran,
    dobbiamo trovare qualcosa sui “topini”+ sulle “balene”, a questo punto.. e inserirlo nella nostra rubrichina..

  228. @sì rob domani se riesco cerco qualcosa su topi e balene,anch’io domani voto roth,però devo dire che è stata più convincente la bella giudice del nostro principe azzurro!!vabbè è che io ai siciliani in genere non so resistere.
    baci a pioggia e buonanotte

  229. Roberto Bolaño – 2666
    Ho sempre avuto un debole per le battaglie già perse e chiedere di votare 2666 è come chiedere a Gregori o a Zappulla di smettere di pensare solo ad una certa cosa.

    P.S.
    Massimo vedo che “LBA” piace…

  230. buondì cari,
    voto per Il fantasma esca di scena di P.Roth
    🙂
    …….solo per oggi e per grande simpatia per il mauger e la simo!
    femmina di parola io.

  231. Cara dolce Robertina,
    se tu fossi una topina
    il Firmino disgraziato
    non t’avrebbe già sposato?
    E tu, Simoncina cara,
    par mi fai a Rossella O’Hara…
    ma lo sai che a un Carnevale
    indossai un costume uguale?
    Un cappello, un ombrellino…
    ma ora vota per Firmino!

  232. Francesca Giulia napoletana,
    legge e traduce ogni settimana…
    Certo che aveva piuttosto ragione
    quando dicea che per fare tenzone
    io per il Grossman avevo votato…
    il cuore no, quello non è cambiato…
    un dì voterò per il bel cerbiattino
    e un dì per il dolce topino Firmino!

  233. Sì, sì, mi avrebbe già sposato, il topino Firmino..
    Che carine queste poesiole, cara Maria Lucia:)
    Oggi voto per FIRMINO! ( libera da ogni promessa…)

  234. Voto Roberto Bolaño (leggi: Bolagno),
    e pur poco gradito, non mi lagno.
    Sulla sconfitta però certo non frano
    chè per risolvere il discuter vano
    sciolgo tutto questo parlamento
    e scelgo IO il gran conferimento!

  235. Oggi invece… voto par Via Katalin, come al solito.
    Il topino no.. non ce la faccio proprio 🙂

  236. Che casino, che casino,
    voto Roth oppur Firmino?
    La Simona è andata via,
    a braccetto con sua zia.
    La Roberta non fa rima né moina
    ma è qui da stamattina.
    Tiro a sorte, ma val poco
    mi sa tanto che li affogo.
    (Insomma, un po’ stiracchiata, ma ho dato il mio contributo)

  237. Ah Zaub, ti avrei visto bene in un film con Nino Manfredi, per il tuo romanaccio ricottaro

  238. cari amici letterati
    stamattina ho già votato
    siciliani scatenati
    il mio voto han “comprato”
    ma domani mi concedo
    di seguire il cuoricino
    il mio voto seguo e vedo
    sulla via di un cerbiattino!!
    baciuzzi serali

  239. @ Eventounico
    “LBA” è bellissimo. E ammetto pubblicamente che il primo a usare questo acronimo sei stato tu:-)

    A Cesare quel che è di Cesare, a Evento quel che è di Evento…

  240. Le vostre rime sono bellissime.
    Dateci dentro, dài…
    A fine gioco potrei scegliere la rima più bella… tributandola degli onori del podio!!!
    E sì!
    Impegnatevi!

  241. Ne la profonda e chiara sussistenza

    de l’alto lume parvermi tre giri

    di tre colori e d’una contenenza;

    e l’un da l’altro come iri da iri

    parea reflesso, e ’l terzo parea foco

    ma non era. Era Roth dai bei sospiri.

    Oh quanto è corto il dire e come fioco

    di tal Grossman e di una bestia il poema!

    tanto lo è che non basta a dicer “poco”.

    Meglior parte fa un fantasma a uscir di scena….
    —-
    VOTATE ROTH …

  242. …io lo voto… Salvuccio: non si è capito per chi hai votato. Quindi io direi che hai votato Roth.

  243. e brava la simo in rima,però per il giorno 25 il regalo me lo dovresti fare:
    per il mio compleanno un voto al cerbiatto lo potresti dare!!

  244. @Francesca Giulia
    Questa trovata alfin non è nova

    ché già l’usaro a men segreta porta,

    la qual sanza serrame ancor si trova.

    Sovr’essa si vedrà la scritta torta:
    non sarìa salvo dal final iudicio
    nemmeno un giorno uno e senza inganno
    chè anzi l’agone si rinnova
    e non fìa salvo nemmanco un compleanno…

  245. Roberto Bolaño – 2666
    Sempre più convinto proprio perchè nessun altro, salvo qualche coraggioso, avrà il coraggio di votarlo.
    (…proviamo la provocazione politico-ideologica)
    Gaetano facciamo Rete che tanto gli altri sono talmente abituati al maggioritario da non cogliere la ricchezza del proporzionale. E’ facile dire Roth o Grossman. Per Bolaño servono cuori diversi…
    Vogliamo le veline al banco della frutta !
    p.s.
    Grazie Massimo. In questo tempo anche la precarietà di un riconoscimento quale quello per LBA vale quanto un ingaggio decoroso

  246. Voto Fuoco amico di Abraham B. Yehoshua. L’autore ha saputo trattare con attenzione e “leggerezza” una questione, purtroppo, d’attualità in Israele, creando attorno alla vicenda dei protagonisti, un’aura quasi di magia, senza mai però allontanarsi dalla descrizione reale e drammatica della situazione che sta vivendo la famiglia di Amotz. I flashback tra Tel Aviv e la Tanzania contribuiscono a creare questo clima di tensione, soprattutto tra i due coniugi, divisi tra sofferenza e amore.

  247. Giusto Evento, noi facciam Rete
    Chè di parole vive abbiam sete
    Non di mugugni grigi già franti!
    E per pescare pregiati votanti
    Di Roberto Bolaño preferenza sia
    Alfine allor, questa è la giusta via!

  248. Bene, è giunta l’ora del voto per Magda Szabo e la sua Via Katalin.
    E chi non la vota…. eccetera eccetera 🙂

  249. ai poeti praticanti
    ai gustosi letterati
    i consigli miei son tanti
    vi assicuro mai sprecati,
    perciò statemi a sentire
    ve lo dico all’imbrunire
    senza ombra di alcun dubbio
    fingerei di non sentire
    arrabbiarmi e dire “cribbio!”
    quando il gioco si fa duro
    siate certi ne prend’atto
    il mio voto è già sicuro:
    è puntato sul cerbiatto!!
    Voto Grossman Ad un cerbiatto somiglia il mio amore

  250. Oggi voto di nuovo per Roth: il fantasma esce di scena- alla fine dovrò leggerlo.. ( un pò perché sono riconoscente a Massimo- perché questo blog ha “risvegliato la mia coscienza letteraria” assopita+ un pò perché mi è piaciuta la trama+ un pò perché mia sorella mi ha detto che è assurdo che io voti per un libro che ha un topo come protagonista. Beh, la corenza non è il mio forte, a quanto pare..)ma domani di nuovo il topino.

  251. Alla mezzanotte del 22 maggio, i tre libri in testa sono i seguenti:
    – Il fantasma esce di scena di Philip Roth
    – Via Katalin di Magda Szabò
    – L’uomo che cade di Don DeLillo

  252. A questo punto potrei cambiare strategia…
    Potrei votare per un libro diverso da quello di Roth, in modo da favorire il passaggio del turno di un candidato “debole”… che poi Roth non avrebbe difficoltà a stracciare in finalissima.
    (Naturalmente dopo essere certo del passaggio di turno di Roth).
    E non chiamatemi Machiavelli!
    😉

  253. Massimo anche perchè, fin da ora, è palese che Roth ha i numeri per vincere.
    Che gusto ci sarebbe dunque a proseguire il gioco ?
    DOBBIAMO cercare qualche antagonista degno di questo nome e, da sempre, in questi casi sono favoriti gli outsider.
    Convergiamo su Roberto Bolaño – 2666, dunque.

    P.S.
    Simona, mio figlio ha un messaggio per il tuo “Devi dire alla tua mamma che è proprio brava e che deve assolutamente votare per 2666”

  254. @eventounico
    Va bene, mi hai convinto
    per oggi appoggio te e Gaetano…
    e voto per Bolano..
    ( tanto pare che Roth sia già ben piazzato+ il Firmino uscito di scena…)
    Ps: c’è la rima ma è involontaria…

  255. @maria lucia
    cara amica mia
    non per far la spia
    hai dimenticato per chi avevi votato?
    perciò ti chiedo e imploro
    senza per me decoro
    di tendere un aiuto
    al Grossman mio perduto
    un libro portentoso
    un evento doloroso
    ma parla di speranza
    contro la guerra a oltranza
    perciò ti dico cara
    in tutta sincerità
    in questa vita amara
    piena di slealtà
    alziamo una bandiera
    senza far clamore
    urliamo fino a sera che noi vogliamo “amore”!
    Voto grossman Ad un cerbiatto somiglia il mio amore

  256. Francesca Giulia se avesse scritto la metà delle pagine senza perdersi in metafore infinite lo avrei anche votato. La brevità rimane sempre una scelta possibile se si ha qualcosa da dire. Grossman ne ha.

  257. Oggi mi do al distico (dal greco: due volte; fila. Forma poetica praticata dai sarti ateniesi che sbagliavano il primo passaggio d’ago).

    Oh, cara Roberta
    Tu sì, sei perfetta!

    Bolaño Roberto
    Gulp che ho scoperto!

  258. Era lo libro ov’a scender la riva

    venimmo, di tal fatta,

    ch’ogne parola ne sarebbe schiva.

    Trattavasi nè di topo o di cerbiatta

    bensì di quanto al cuore uman percosse,

    una favella sublime che riscatta,

    che da cima del monte, onde si mosse,

    al piano è sì potente e scoscesa,

    ch’alcuna via darebbe a chi sù fosse:

    cotal di questo libro era l’ascesa.. .
    —-
    Votate Roth…(io lo voto!)

  259. un ma marvin nun hai idea di quante volte si ritirà su nel corso del libro!
    Poi stramazza definitive – ma è er destino de tutti noi…:))

  260. Sopra avevo scritto:
    Potrei votare per un libro diverso da quello di Roth, in modo da favorire il passaggio del turno di un candidato “debole”… che poi Roth non avrebbe difficoltà a stracciare in finalissima.

  261. (scusate… partito il commento incompleto): aggiungo…
    In effetti avevo pensato di votare per Bolaño… ma dopo la ri-scesa in campo di Carlo ho cambiato idea.
    Meglio non rischiare!

  262. @ Simona
    Grazie per il sostegno. Vincerai il premio fedeltà:-)
    Ti ringrazia anche Philip Roth.
    Mi ha mandato una mail – a te rivolta – che comincia così: Dear Sim,…
    Gli ho spiegato che non hai nulla a che fare con le schede dei cellulari.
    Eeeeh… questi pluricandidati al Nobel!

  263. Quel sol che pria d’amor mi scaldò ‘l petto,
    di bella verità m’avea scoverto,
    provando e riprovando, il dolce aspetto;

    e io, per sostener corretto e certo
    Roth quanto si convenne
    leva’ il capo a proferer più erto.

    Ma visione apparve che mi avvinse
    a sé me tanto stretta, per vedersi,
    che di mia profession mi cinse.

    Quali per vetri trasparenti e tersi,
    o ver per acque nitide e tranquille,
    non sì profonde che i fondi sien persi,

    tal vision mi suggerì
    non dir postille
    debili sì, che perla in bianca fronte
    non vien men forte a le nostre pupille;

    dì la verità in veritate
    chè l’alto carmen non fia ponte.
    Dì in umilissima pietate
    soltanto: votate Roth, non fate onte.
    —-
    Non so se si è capito: io voto Roth

  264. Maria Lucia non vuoi provare quella gioia sottile che provoca il voto per Bolaño ? Tutto il resto è già dato. Concediamoci, dunque, un ultimo sussulto. Siamo diventati così prevedibili nei nostri interessi…

  265. A UN punto del concorso
    CERcherei un po’ di soccorso.
    Non arrabBIATevi, no.
    TOglietevi ‘sto pensiero…
    SOno scocciante, lo so.
    MI odierete per davvero…
    raGLIA?No, forse bramisce
    IL quadrupede che voto.
    MIO cerbiatto, tocca a te…
    A veder come finisce
    MO’ lo leggo e poi lo annoto.
    RE è Grossman pur per te?

  266. Continuo a sostenere Fuoco amico di Yehoshua (sempre che non sia anch’egli uscito di scena, come il fantasma di Roth; a proposito Massimo, scusa ma sembra che esista solo lui …). Come secondo voto, pertanto, appoggio la “lista” Bolano, che non ho letto, ma che mi ispira (ho dato un’occhiata al libro ieri sera il libreria a Reggio Emilia, durante una pausa dalla notte bianca di Radio Bruno).
    Saluti a tutti.
    Andrea

  267. Ed ecco la classifica aggiornata al 24 maggio:
    ___________________
    ___________________

    1) Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2) Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    3) (a pari merito) L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    &
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    5) (a pari merito) Firmino – Sam Savage – Einaudi
    &
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    (seguono gli altri)

  268. Voto Roberto Bolaño 2666 senza alcun dubbio
    Via Katalin potrebbe essere l’unica scelta alternativa.
    Di Roth e Grossman non ne possiamo più. Di Einaudi ancor meno.

  269. @ Francesca Giulia: AUGURIIIIIIIIIIII
    Vorrei, vorrei tanto fare uno strappo alla regola e regalarti un voto cerbiattino per il tuo compleanno ….ma il dovere chiama (però alla cena sicula aggiungo – per festeggiarti – spettacoli classici al teatro greco – Edipo a Colono e Medea – con noi tutti nelle parti…Salvuccio fa Giocasta).
    Per questo voto Roth…

  270. accidenti, accidenti, mi sento tanto un Bianconiglio… sono in ritardissimo e ho perso un sacco di voti… sarebbero stati tutti per la mia primissima proposta, naturalmente: Magda Szabò, via Katalin. Per fortuna pare se la sia cavata bene anche senza di me….fiuuu 🙂
    Domani però torno, eh!
    Gloria

  271. Via Katalin non è pure un libro Einaudi?
    Comunque, voto per Paul Auster. In alternativa Grossman.

  272. @simo grazie mille per gli auguri!ok per gli spettacoli, Medea mi piace moltissimo,un bacio a maria lucia e roberta :-))))))))))))))))))))))))

    Per festeggiare il mio scintillante compleanno VOTO GROSSMAN!!
    p.s.cara marilena mi aggrada la tua alternativa,dai fammi gli auguri e vota il cerbiattino simbolo dell’amore universale.

  273. voto powers con il suo “il fabbricante di eco”. è un ottimo libro. votatelo. qualcuno lo conosce?

  274. MEDICAMENTO LETTERARIO
    (Da assumere a qualsiasi ora. Ha maggiore efficacia in caso di estinzione totale degli orologi).
    Il libro “2666” di Roberto Bolaño contiene:
    Un enorme frammento
    (privo del consueto lamento)
    di fulgida meravigliosa vita
    che nessun accidente svita.
    ***
    Vota Bolaño, come io di nuovo faccio
    e non ti sentirai mai più uno straccio!

  275. Data la ricorrenza, mi sento in dovere di sostenere il candidato di Francesca Giulia.
    Oggi, 25 maggio 2009, l’uomo con la camicia celeste vota… “A un cerbiatto somiglia il mio amore” di David Grossman – Mondadori

  276. …………….sono commossa sinceramente!
    grazie massimo,un grande bacio.
    A venti ci si sente come a quarantaquattro se si ha voglia di sentirsi bene,l’importante è partecipare. 🙂
    una serena notte,per me dopo un’ottima cena con marito.

  277. a parte gli scherzi, abbiamo bisogno di esempi positivi……
    propongo la scrittura della némirovsky come antitodo alla politica del ‘chi è bello vince’

  278. Letizia, se vogliamo portare avanti la causa della scrittura femminile uniamoci per sostenere la Magda Szabò. Ha più chances della Némirovsky.

  279. Propongo una crociata anti-Roth per il gusto di mettere i bastoni tra le ruote all’uomo con la camicia celeste. Ci state? 🙂
    Scegliamo un titolo tra i dieci e votiamolo in massaaaaaaa……..

  280. ci sto ….votate Grossman,anche se ieri i miei figli per il compleanno mi hanno regalato l’ultimo di Roth.Che li avrà contattati la camicia celeste??

  281. Questo è il mio solito spot
    (ormai sono molto esperto):
    a Don, Magda e Phil Roth
    preferisco Bolaño Roberto!

  282. @ Evento
    Dài, Evento… è solo un gioco, su 🙂
    Scherzi a parte, cosa vuoi che m’importi di Roth?
    (Ehm, Phil, don’t worry… it’s just a joke… you know I love you).
    No, davvero… il libro di quest’anno non è paragonabile a “Everyman” (che è arrivato secondo l’anno scorso).
    Trovate nuovi adepti bolanisti!

  283. La mezzanotte è scoccata,
    Io sono sveglia
    E vedo che Firmino
    Si può ancora votare.
    Cara Maria Lucia
    Aspetto tue nuove rime
    Migliori delle mie..
    Ma intanto noi due
    Votiamo ancora per il Topino…

  284. oh, ho perso un’altro giorno…
    apprezzo l’idea della cordata femminile pro Magda, e poi la Szabò è autrice di alto livello, misconosciuta e scoperta postuma solo perché nata in un paese per certi versi “invisibile”. E Via Katalin è sorprendente, se non l’avete ancora fatto leggetelo, e consigliatelo, e…. fatelo vincereeee!!!! 😉

    votamagdavotamagdavotamagda…..

  285. Mi stiracchio un pò svogliata
    la finestra è spalancata
    ho nel cuore un gran bel sogno
    ma son spinta dal bisogno

  286. Mi stropiccio dentro al letto
    come un gatto sopra al tetto,
    nella mente ho un sol pensiero
    una tazza al caffè nero.
    Io ne sento già l’aroma
    ce l’abbiamo nel genoma,
    noi di mare e come razza
    ci affoghiamo nella tazza.
    Mi sorseggio un bell’espresso
    ma un minuto mi è concesso:
    un saluto al mio Maugeri
    spazzia via pensieri neri,
    poi lo scrivo di soppiatto
    oggi voto il mio cerbiatto!!
    Voto Grossman Ad un cerbiatto somiglia il mio amore.
    p.s.purtroppo ho perso un bel pò di rime nell’etere….

  287. Non so bene cosa fare
    mi è sembrato alquanto ardito
    tutto il giorno sto a pensare …
    il mio voto a Fuoco amico.
    Ehm, scusate, ho provato a produrre qualche rima, ma non è il mio forte. Comunque: il mio voto va a Fuoco amico di Yehoshua.
    Ciao a tutti.
    Andrea

  288. e bravo Alberto!!spero che le mie rime facciamo altri adepti.
    Bravo Andrea però potevi concludere con :tale fuoco e tale ardore
    il mio voto vò a cambiare
    a chi pare il mio amore?
    al cerbiatto vuol somigliare,
    perciò in terra di dolore
    porto un voto e del calore!
    🙂
    buona giornata

  289. Eheelaaaaah!
    Tazzarola! Non vi sono mancato per niente?
    No.
    Per fortuna c’è Francesca Giulia, che rappresenta la nobile sirena partenopea, la mia collega (onoratissimo Francie, ma alla presentazione della nostra antologia a Castel San’Elmo non sono riuscito a capire chi tu fossi tra le bellissime scrittrici presenti – ero troppo occupato a sgraffignare tazze di porcellana).

    Non posso votare, ho letto solo “italiani”, compresi Gregori e Falcone & Costantini, e con loro ho anche diviso una pizza.

    Voterei “Salvo Zappulla” e “Condannato Gregori”, ma so già come finirà con i papalini, fucileranno Zappulla e…

    Un caro saluto a tutti, tornerò a dare fastidio, quanto prima.

  290. Quali dal vento le gonfiate vele
    caggiono avvolte, poi che l’alber fiacca,
    tal cadde a terra il cerbiatto crudele.

    Così votan in maniera assai bislacca
    menando errori chè la mente straripa
    e ‘l mal de l’universo tutto insacca.

    Ahi giustizia di Dio! perchè dire belle
    cantiche che non portan gloria
    E perché pensar che sieno d’altra ripa?

    Come armeggia con la morte la Moira,
    che si consulta con le pie sorelle
    così convien che al Roth si dia vittoria.


    Votate Roth…(io lo voto anche per ieri!..si può?)

  291. @Didò certo che c’ero alla nostra splendida presentazione a castel sant’elmo ma come non mi hai riconosciuta?la coda sinuosa da sirena non fuoriusciva dai pantaloni?Ero lì mi dispiace che non ci siamo presentati,però io ho visto e sentito tutti,Pino Imperatore,De Giovanni e tc etc.Aldo è stato bravissimo come sempre!
    Ma tu non voti Grossman??

  292. Con qualche minuto di anticipo rispetto alla mezzanotte (causa stanchezza) fornisco l’elenco aggiornato.
    Se qualcuno, in questo frangente, dovesse esprimere altri voti sarà mia cura aggiornare la classifica.
    (segue elenco dei dieci: dal più votato al meno votato)

  293. 1) Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2) 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    3) Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    4 – 5) (a parità di voti)
    L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    6) Firmino – Sam Savage – Einaudi
    7 – 8 ) (a parità di voti)
    I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    9) Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    10) Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi

  294. In questo momento i tre titoli che passerebbero in finalissima sono i seguenti:
    1) Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2) 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    3) Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi

  295. Senza trucco e senza inganno
    io ti smuovo la scaletta
    cercherò con qualche affanno
    chi mi segua senza fretta
    ora faccio un bel caffè
    poi lo offro pure a te.
    ve lo porgo a braccia aperte
    aspettando risposte certe,
    fò le fusa come un gatto
    a chi mi vota il mio cerbiatto!!
    Buongiorno Voto Grossman Ad un cerbiatto somiglia il mio amore

  296. Non credo servirà a molto, visto che è ultimo. Comunque, voto per Paul Auster: Uomo nel buio

  297. Il mio voto (con rima in distico gulp mumble sgurgle):

    Come alla tela il ragno
    alla Letteratura Bolaño

  298. voto per david grossman. è un libro che ha un senso che va oltre la scrittura- merita di essere sostenuto

  299. Non sien le genti, ancor, troppo sicure

    a giudicar, sì come quei che stima

    le biade in campo pria che sien mature;

    chè ho veduto tutto ’l verno prima

    lo prun mostrarsi rigido e feroce,

    poscia portar la rosa in su la cima;

    e legno vidi già dritto e veloce

    correr lo mar per tutto suo cammino,

    perire al fine a l’intrar de la foce.
    Orsù dunque s’alzi la voce
    chè in sul levarsi del mattino
    convien di Roth votar precoce.
    —-
    Voto Roth!

  300. Il fabbricante di Eco è un capolavoro. Powers ci ha vinto il pulitzer, mi pare. O un altro premio importante. Vabbè. lo voto.
    Voto Powers, votate Powers.
    Chi non vota Powers, il fabbricante di eco, sarà colpito da un attacco di dissenteria mentre si trova in coda alla Posta e dopo un’ora di attesa sta per arrivare il suo turno.
    Per evitare tutto ciò basterà votare powers

  301. Rivoto powers ( fabbricante di eco) anche per il 30 maggio.
    votatelo sennò dissenteria alla posta

  302. buongiorno,,ma sarà un buon giorno??solo se trovo qualche alleato per il grande Grossman,ma avete sentito che belle parole ha detto nell’intervista alla fiera di Torino?
    Voto Grossman A d un cerbiatto somiglia il mio amore

  303. Baci&Abbracci a tutti gli amici di letteratitudine!

    voto Philip Roth – Il fantasma esce di scena
    eh eh eh:-)

    Nel 2008 la cordata Roth non ha portato alcun risultato e siete rimasti in mezzo a una “strada”: quest’anno provate a considerare un premio Nobel papapile e pluri premiato qual è Roth, perché …….SI?
    Luca Gallina

  304. Sarebbe bellissimo se vincese Abraham B. Yehoshua con FUOCO AMICO. Io lo voto.
    Votate anche voi, e fate votare.

  305. Poscia che le votazioni oneste e liete

    furo iterate tre e quattro volte,

    Roth si trasse, e disse agli altri: “Voi, chi siete?”.

    ” Vi rimembro che per strade giammai torte

    genti straniere e cittadine,

    preferiron il canto mio ad altra sorte”.

    Voto Rothhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

  306. 1 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    3 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    4 – Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    5 – L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    6 – Firmino – Sam Savage – Einaudi
    7 – Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    8 – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi

    (a pari punti)
    Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori
    Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi

  307. Quella qui sopra è la classifica aggiornata alla mezzanotte del 29 Maggio 2009.
    In questo momento passerebbero il turno per la fase finale:
    1 – Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2 – 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    3 – Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi

  308. Via Katalin in bilico ?
    help me, e +1 per Magda Szabò

    Posso suggerire, per gli altri in lizza, l’uso che ne fa usualmente Pepe Carvalho del compianto M. V. Montalban ?
    (Scherzo… purtroppo sono bellissimi tutti 🙂 )

  309. Voto Roth perché sono in ottima compagnia, che saluto e scappo via!
    Baci&Abbracci
    Luca Gallina

  310. Sì, si preannuncia un sabato strano (stragno?)
    per votar questo Roberto Bolano (bolagno?)
    Ma anche quest’oggi, vincer vorrei
    fosse 2mila6centosessantasei.

  311. Voto Roth!
    Buona domenica a tutti a quelli che volessero, seduti sul divano, leggere Roth lo romanzo sovrano!
    Baci&Abbracci
    Luca Gallina

  312. – ore 12:44 – Ingaggio ghostbuster per annientare romanzetti da attitudine blockbuster.
    – ore 12:48 – Voto 2666 di Roberto Bolaño.

  313. caro maugeri, io e lodioalphano condividiamo talamo,indirizzo ip e la passione per i romanzi di Bolaño ma non siamo un’entità unica dunque che fare? ci affidiamo alla sua sapienza (che immaginiamo non pilatesca)……… in ogni caso ci perdoni la bo(lagna).

  314. ieri non c’ero,peccato,torno ora da un w.e. abbastanza piovoso,sigh e non c’è nessuno che mi faccia compagnia a votare il mio Grossman,ma non lo abbandono:
    VOTO GROSSMAN!
    p.s.domani sono certa che non ci sarà più in classifica perciò cedo il mio voto a chi sarà essere convincente. 🙂

  315. @ Simona e Massimo, VI VOGLIO BENISSIMO! Anche agli altri, ovvia.
    A forza di pigiare,
    mi si è incantato il dito…
    però voglio votare,
    di nuovo:- “FUOCO AMICO”.
    E chi non …vota come me
    peste lo colga! Zan,zan!.
    L’indovina Tiresia alias
    Tessy pestifera

  316. Per un pelo…posso votare.Roth, naturalmente!
    Tessy: anch’io ti voglio benissimooooooo!

  317. Questo è il mio voto domenicale, che era ancora aperto:
    la scelta ancora va su Bolano Roberto!

  318. Francesca Giulia, quando comincerà la parte finale del gioco dovrai unirti alla cordata-Roth.
    Se lo farai, inviterò te e tuo marito in una cenetta al lume di candela.
    Io mi limiterò a reggere la candela (sono bravo: tempo fa ho lavorato come candelabro):-)
    Vota Roth, Fran…

  319. caro evento più unico che raro,la tua proposta di lusinga:essere la musa più che la protagonista perchè la fonte ispiratrice è pari al sogno che mai finisce e insegue l’eternità catturando il cuore e l’immaginazione degli uomini.Ci penserò.
    caro Massimo,anche la tua proposta non è male un letterato in camicia celeste che si accende e si spegne al soffio del vento ondeggiando come una onda come piccoli fuochi nel deserto della vita.Ci penserò.
    Però magari mentre ci penso,potreste convincermi della bontà degli scrittori in questione e dei testi,ditemi perchè uno o l’altro?
    buonagiornata

  320. Dal Manuale di zooscrittorologia fantastica (AA.VV. Edizioni LBA – Tirana,2007).
    > (…)….è da segnalare tra le altre la recensione (apparsa su L’ostra ostrica anno XVI n° 3) del critico e saggista italomessicano Berorto Viasano (autore de I Cuneesi. Geometrie e dinamiche della criminalità organizzata tra Piemonte e Lombardia- edizioni Dory Monda, Milano 2006) che in un rarissimo momento di lucidità (analitica) ha scritto:> in seguito si può leggere infatti:>.

  321. Dal Manuale di zooscrittorologia fantastica (AA.VV. Edizioni LBA – Tirana,2007).
    > (…)….è da segnalare tra le altre la recensione (apparsa su L’ostra ostrica anno XVI n° 3) del critico e saggista italomessicano Berorto Viasano (autore de I Cuneesi. Geometrie e dinamiche della criminalità organizzata tra Piemonte e Lombardia- edizioni Dory Monda, Milano 2006) che in un rarissimo momento di lucidità (analitica) ha scritto:> in seguito si può leggere infatti:>.

  322. 1. Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2. 2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    3. Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi
    4. Ad un cerbiatto somiglia il mio amore – David Grossman – Mondadori
    5. L’uomo che cade – Don DeLillo – Einaudi
    6. Firmino – Sam Savage – Einaudi
    7. Fuoco amico – Abraham B. Yehoshua – Einaudi
    8. Uomo nel buio – Paul Auster – Einaudi
    (di seguito, a pari merito)
    – I cani e i lupi – Irène Némirovsky – Adelphi
    – Il fabbricante di eco – Richard Powers – Mondadori

  323. Accedono alla fase finale del Letteratitudine Book Award 2009 i tre seguenti libri:
    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi

  324. Cari amici,
    questi sono i tre libri che – con i nostri voti – abbiamo portato in finale.
    Prendiamoci qualche giorno prima di iniziare con la fase tre del gioco.
    Abbiamo la possibilità di esaminare i suddetti libri. Sfogliarli, leggerli (se non l’abbiamo fatto).
    In tal modo potremo contribuire a consegnare il vincitore alla Storia con… cognizione di causa:-)

  325. Ho letto le presentazioni+ le trame dei tre libri. La storia della Szabò mi sembra molto commovente e bella. Però anche l’idea di una persona che “torna”, come nel romanzo di Roth, e cerca di ri-adattarsi mi pare bella.
    Ps: il racconto di Bolano mi attrae molto meno, devo dire…
    penso che voterò per Roth. Ma aspetto siano nuovamente aperte le votazioni…

  326. In Roth ci sono alcune cose che trovo particolarmente importanti in un romanzo+ mi “ricordano” altri libri. Se posso, le elenco:
    1) un personaggio che passa da un romanzo all’altro (Zuckermann)- n.b. questo succede sempre nella Comédie Humaine di Balzac;
    2) L’ossessione della vecchiaia e del disfacimento del corpo ( mi fa pensare a Wilde: Ritratto di Dorian Grey);
    3) l’allonatnamento volontario dal consesso umano con successivo “rientro” e ( fallito?) “adattamento” ( mi fa pensare al Brave New World di Huxley);
    4) il protagonista che è o vuol diventare uno scrittore ( come lo scrittore Roth)- mi fa pensare al Marcel della Recherche.
    Siccome penso che gli scrittori “nuovi” debbano sempre attingere dai “grandi” per scrivere altre cose “nuove”, ma impregnate di “vecchio”, io voto per Roth:)
    Ps: spero non pesante l’ “argomentazione”….

  327. Desidero ringraziare Roberta che mi trova d’accordo su Roth per quanto illustrato da lei e certamente Massimo. grazie alle sue conoscenze, farà di tutto per far assegnare a Roth il Nobel 2009 o 2010 o 2011, speriamo!
    Baci&Abbracci
    Luca Gallina

  328. Raccontare la trama è quasi impossibile. Vi sono due centri: lo scrittore Benno von Arcimboldi e la città di Santa Teresa. Il primo, scomparso da anni, è l’oggetto della ricerca di quattro critici letterari; il secondo è una città messicana in cui ogni giorno da anni vengono violentate e uccise giovani donne (accade a Ciudad Juàrez). Divisa in cinque movimenti, la storia avanza e torna su se stessa, si riavvolge come un film in cui il secondo tempo precede il primo. Eppure tutto, o quasi, sembra comprensibile.La scrittura di Bolaño è una strana mescolanza di fantasia e realismo; non il romanzesco favoloso di Márquez, quanto piuttosto il fantasioso di Borges, sposato al realismo distorcente di Kafka e alla costruzione impossibile di Perec. Scrittore improntato a una profonda tristezza, possiede una straordinaria capacità d’introspezione degli umani, e al tempo stesso manovra la macchina narrativa con immaginazione imprevedibile. Dal Messico dei narcotrafficanti alla Germania hitleriana, Bolaño ci fa intravedere un mondo terribile e meraviglioso dove tutto è già stato deciso dal caso eppure tutto sembra ancora possibile.

  329. Non potrei aggiungere nulla di più alla descrizione di Elsa.
    Tuttavia mi permetto di segnalare a Roberta due cose: la prima è che, a differenza di Roth, Bolano non avrà mai sostenitori sufficienti per il Nobel, la seconda, assai più importante, è che persone dotate di profonda cultura e sensibilità, sicuramente a lei affini, come Gaetano e Carlo, lo scelgono.
    Sono due motivazioni molto “umane”, ma ritengo che la letteratura non possa prescindere da tale sua originaria ed ineliminabile connotazione.
    Peraltro, come anche Massimo ha scritto, quella qui candidata non è l’opera migliore di Roth. Piuttosto sceglierei la Szabò.

  330. @Eventounico
    Sì hai ragione. Ma è l’uccisione delle donne che mi tiene lontana dal testo di Bolano, nient’altro. Non riesco a dormire se leggo di queste uccisioni: le trovo troppo inquietanti perché vicine alla realtà. Non dubito sulle qualità della narrazione+ la capacità di introspezione degli umani (che in genere mi piace moltissimo nei romanzieri).
    Sono solo gli omicidi che mi impressionano.
    Ps: grazie per i complimenti:):)
    Anche a me sembra molto toccante il libro della Szabò.
    Però la letteratura-“denuncia” non sempre mi attira. Perché dalla letteratura mi piace essere condotta in luoghi “altri”. La realtà non mi piace, anzi, proprio non vorrei neppure guardarla in faccia, se fosse possibile. Devo farlo per avere un pò di coscienza, ma…

  331. Il libro 2666 di Bolano che avete votato, in realtà, è il secondo volume di un unico libro.
    Dunque è come se aveste votato metà libro.
    Non vorrete che il Letteratitudine Book Award venga attribuito a un libro a metà, vero?

  332. @Massimo Maugeri
    Metà 2666 vale quanto l’Opera Omnia di P.Roth……..
    @eventounico
    ANSA – 3 giugno 2009 2.41 – eventounico nominato ambasciatore sentimentale di bolañitudine nel mondo.
    buongiorno

  333. Elsa, è più forte di me. Quando vedo che uno è destinato a perdere non riesco a non schierarmi al suo fianco. Figuriamo poi se quello che ha scritto mi è anche rimasto addosso.
    Non dar retta a Massimo. Non è mai stato capace di screditare nessuno.

  334. Allora votiamo per 1333!!!
    (Grazie a Elsa Edel V.: la sua presentazione del libro è perfetta!)

  335. I miei adorati figlioli mi hanno regalato Il professore di desiderio di Roth che sto leggendo,perciò per questo motivo e perchè mi sento spiritualmente vicina all’animo del conte di montecristo monsieur Maugeri
    voto Roth Il fantasma esce di scena.

  336. Carissima Francesca Giulia, non so se ti abbiano convinto i miei versi, gli inviti a cena, le promesse di varie esibizioni artistiche (da Via col vento alle tragedie), fantasmi usciti di scena e venuti a tormentarti in piena notte o un improvviso e cerbiattoso rimpianto, ma…BRAVISSIMAAAAA!
    Votate Rothhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!

  337. cara Simona è che ,detto solo fra me e te, ho conosciuto Luigi La Rosa a Napoli che mi ha detto che la tua non è una cucina normale ma un cibo divino e succulento che non si dimentica facilmente,insomma sei una leggenda non solo per la scrittura,perciò …aggiungi un posto a tavola!!

  338. La parte finale del gioco non è ancora ufficialmente partita, dunque le nostre preferenze – al momento – manifestano semplici intenzioni di voto…
    Ma ri-partiremo presto!!!

  339. ok Massi,e noi a Roth gli facciamo il contro-phil,i donnaioli non ci mettono paura!!
    buonanotte

  340. “Cos’è, allora, la scrittura di qualità? Be’, quello che è sempre stata: saper infilare la testa nel buio, saper saltare nel vuoto, sapere che la letteratura è fondamentalmente un mestiere pericoloso. Correre lungo il bordo del precipizio: da una parte l’abisso senza fondo e dall’altra i volti amati, i volti amati sorridenti, e i libri, e gli amici, e il cibo. E accettarlo, anche se talvolta può pesarci addosso più della lastra tombale che copre i resti di ogni scrittore morto. La letteratura, come potrebbe dire un canto popolare andaluso, è pericolosa.”
    Roberto Bolaño

  341. @ Elsa
    Cara Elsa, mi scuso con te. I tuoi commenti finiscono nell’antispam per i soliti pasticci del sistema di filtraggio della piattaforma kataweb. Io, ovviamente, li recupererò tutti. Purtroppo è un problema che capita di frequente. Ti prego di avere pazienza.

  342. Ho una proposta da farvi…
    perché non ci “prendiamo” tutta l’estate per leggere i tre romanzi finalisti?
    Potremmo inaugurare la fase conclusiva del gioco a settembre.
    Che ne dite?

  343. Caro Luca,
    come ci insegnerebbe la nostra Simona, in diritto chi tace non dice nulla. Ma qui sul Letteratitudine Book Award possiamo tranquillamente applicare il notoproverbio “chi tace, acconsente”.
    Dunque, leggete i tre libri finalisti (se potete).
    La parte finale del gioco si concluderà dopo l’estate… a settembre.

  344. Tuttavia, se volete, avrete sempre la possibilità (in quest’arco temporale) di lasciare commenti in tema… magari impressioni derivanti dalle letture in corso… perché no?

  345. Anche io penso che leggere i romanzi sia importante per poter giudicare ,ma anche un piacere enorme,perciò grazie a coloro che mi hanno consigliato nuovi libri o nuovi autori da assaporare .
    a settembre l’ardua sentenza!!

  346. Ricordo pure che i tre libri finalisti sono i seguenti:
    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi

  347. Anticipo che la fase finale del gioco/premio si svolgerà dal 1° al 15 settembre.
    Chiunque potrà esprimere il proprio voto a sostegno di uno dei tre libri nelle modalità che vi saranno rese note.
    La proclamazione del libro vincitore della seconda edizione del LBA avverà il 16 settembre.

  348. Cari amici,
    eccoci giunti alla fase conclusiva del Letteratitudine Book Award 2009.
    Come ricorderete i tre libri finalisti sono i seguenti (sopra, sul post, le copertine “cliccabili”):
    Il fantasma esce di scena – Philip Roth – Einaudi
    2666 – Roberto Bolano – Adelphi
    Via Katalin – Magda Szabò – Einaudi

    Spero abbiate avuto modo di leggerli nel corso di quest’estate.

  349. Così come anticipato, sarà possibile esprimere (dal 1° al 15 settembre) un voto giornaliero a favore di uno dei tre libri.
    È consentito il cambio di preferenza: per esempio… chi un giorno vota per Roth, l’indomani potrebbe votare per Bolano e il giorno successivo per la Szabò.
    Tale possibilità ha anche una funzione “strategica”, giacché – a un certo punto – si potrebbe decidere di non sostenere più il libro preferito (perché, per esempio, ci si accorge che non ha alcuna possibilità di vittoria) per votarne un altro dei tre (secondo, nella nostra propria classifica di gradimento).

  350. La parte più bella del gioco – anche in questa fase – rimane la solita: siete invitati a convincervi reciprocamente. Con ogni mezzo. Sono ammessi tentativi di corruzione, organizzazioni di cordate, scambi di preferenze, forme di sostegno incrociate, pubblicità più o meno occulta. Insomma… tutto… purché sia fatto alla luce del sole.

    Il libro che avrà ricevuto il numero maggiore di preferenze si aggiudicherà l’ambitissimo Letteratitudine Book Award 2009.

  351. Si sta formando una squadra di Bolanisti: vedo con piacere didò, spero ci sia sempre gaetano failla, spero ci siano ancora altri aficionados (luciano “idefix”, passerai di qui?) e mi auguro qualcun altro abbia approfittato dell’estate per leggere ed apprezzare quel capolavoro che è 2666.
    Naturalmente ci sono anch’io.

  352. votate roth,
    come ha scritto antonio d’orrico

    “…Philip Roth è il più grande scrittore vivente e…questa verità non è negoziabile…

    Pastorale americana per me è il suo libro più geniale. Roth è il Sofocle moderno. Pastorale è un filo diretto tra Tebe e il New Jersey.

    Vorremmo (io e una mia amica che ha la mia stessa passione) che, al posto di tanti scarabocchi e di infinita pubblicità, ci fosse su un muro di Milano, per esempio quello dei laboratori della Scala in via Tortona, un semplice riquadro bianco. Con citazioni dai libri di Philip Roth”.

    (In adorrico@corriere.it, sul Corriere Magazine del 1/5/2008)

    dal “Fantasma esce di scena”

    Quale fu la cosa che mi sorprese di più nei primi giorni dei miei giri per la città? La cosa più ovvia: i cellulari…Ovunque andassi, qualcuno mi veniva incontro parlando al telefono e qualcuno mi seguiva parlando al telefono. Per uno che spesso passava molti giorni di seguito senza parlare con qualcuno, fui costretto a domandarmi cos’era crollato nella gente, di ciò che prima la teneva insieme, per rendere l’incessante chiacchiericcio telefonico preferibile a una passeggiata sotto la sorveglianza di nessuno, a un momento di solitudine che permetteva di assimilare le strade attraverso i propri sensi corporei e di pensare la miriade di pensieri che ispirano le attività di una città. Per me, faceva sembrare comiche le strade e ridicole le persone. Eppure sembrava anche un’autentica tragedia. Sradicare l’esperienza della separazione doveva avere inevitabilmente un effetto drammatico…Tu sai che puoi raggiungere l’altra persona in ogni momento, e se non puoi diventi impaziente, impaziente e irritato come un piccolo, stupido dio. Sapevo bene che il silenzio di fondo era stato abolito da un pezzo nei ristoranti, negli ascensori e nei campi da baseball, ma che l’immensa solitudine degli esseri umani dovesse produrre questo sconfinato desiderio di essere ascoltati, unito al disinteresse per chi ascolta le tue conversazioni…una sinistra collettività in cui tutti spiano tutti gli altri, tutti sono controllati dall’altra persona all’altro capo della linea, anche se, nel telefonarsi senza posa da ogni parte, all’aria aperta, chi telefona crede di godere della massima libertà”…
    votate roth, date retta…

  353. Voto Roth, il grande Roth.
    Attento Paolo, che la citazione di D’Orrico potrebbe trasformarsi in un’arma messa in mano ai nostri avversari 🙂

  354. voto anch’io per philip roth. un voto che non vale solo per questo libro, ma per l’intera carriera.

  355. Da Barcellona, a pochi passi dal MACBA accanto ad uno stencil che raffigura Roberto Bolaño:voto 2666.

    Iniziativa davvero interessante questa, che ho scoperto casualmente come spesso avviene in rete.E non potete immaginare il mio stupore quando tra i libri finalisti ho scoperto ci fosse 2666 di Roberto Bolaño.
    Oltre a 2666, Bolaño è autore di un altro romanzo capodopera ‘Los detectives selvajes’ in cui un numero (che sembra non esaurirsi mai) di voci si susseguono e inseguono per oltre trent’anni……..

    Bolaño, scomparso nel 2003 è considerato dalle nuove generazioni di scrittori ispanoamericani l’ultimo maestro e la sua voce (le sue voci) amara ma piena di vita è difficilmente dimenticabile.
    *
    Grazie per lo spazio che mi è stato concesso e perdonatemi per il mio ‘italiano’, ormai rugginoso, che ho studiato tanti anni fa a Firenze.

  356. forse hai ragione emanuele!
    l’entusiasmo mi ha fatto fare un passo falso? 🙂
    beh, lasciate perdere d’orrico e pensate solo a roth, oh voi che siete indecisi.

  357. Vi ringrazio per la partecipazione e per i vostri commenti.
    A prima vista si direbbe che la competizione parte in maniera piuttosto equilibrata…
    Be’, faccio la mia parte nel commento che segue.

    Didò, dimenticavo di ringraziarti per il passaggio sul tuo blog.

  358. L’ommini de sto sito sò l’istesso
    che carte scompagnate in un cestino
    c’uno prima, uno doppo, e un’antro appresso,
    tutti quanti però vanno a un distino.

    Spesso muteno libro, e s’accaldano
    chi d’un grosso , chi d’er vago, chi d’er piccino,
    e tutti hanno ragione e tutti sbagliano
    perché uno solo se puo’ dì divino.

    E l’ommini accusì viveno ar monno
    misticati pe mano de la sorte
    che sse li gira tutti in tonno in tonno;

    E movennose oggnuno, o ppiano, o forte,
    senza Roth se ne caleno a fonno
    Pe cascà ne la gola de la morte…

    si è capito che voto Roth?

  359. Magda Szabò, non v’è dubbio alcuno.
    Durante la pausa estiva ho letto quello di Peter Roth, per carità, scritto molto bene da un grande scrittore, senza dubbio, ma che rispetto a Pastorale Americana è 2 gradini indietro su una scala da 1 a 10, e quindi non è riuscito a farmi cambiare idea.
    Per quanto riguarda 2666, ho preso i 2 libri, il primo con le prime 3 parti ed il secondo con le ultime 2. Il primo è stato edito prima del 2008 quindi immagino che si debba valutare il secondo. Però per coerenza la lettura deve partire dal primo e quindi non farò in tempo a finire il secondo (va bene come scusa per non votarlo ? 🙂 )

    p.s. stiamo cercando l’origine del titolo, che cosa indica quel numero. Forse l’avete già detto ma dev’essermi sfuggito: che vordì ?

  360. Giornataccia ieri, e non sono riuscito a votare.
    Oggi mi rifaccio e voto Bolano-Bolano (vale doppio ?) 🙂

  361. Voto per Magda Szabò.
    Il Fantasma che esce di scena non mi ha convinto del tutto.
    Ho iniziato a leggere 2666 prima parte e devo essere sincera mi sta “prendendo molto”.
    Però Via Katalin è rimasta nel mio cuore.

  362. Devo dire che la sfida pare davvero molto equilibrata…
    Accidenti! Ero convinto che “Il fantasma esce di scena” avesse già la vittoria in tasca.
    E chi glielo dice a Philip Roth di un eventuale “fallimento”?
    Venitemi incontro, su… votate per Roth!
    😉

  363. Quattro scribani cole tromme in bocca
    se metteranno uno pe cantone
    a sonà: poi co tanto de vocione
    cominceranno a dí: ” Vota a chi tocca”.

    Allora vierà su una filastrocca
    de schertri da la terra a pecorone,
    pe ripijà figura de perzone,
    come purcini attorno de la biocca.

    E sta biocca sarà Roth benedetto,
    che ne farà du’ parte, bianca e nera:
    una pe annà in cantina, una sur tetto.

    All’urtimo uscirà ‘na sonajera
    d’angioli, e, come si s’annassi a letto
    smorzeranno li lumi, e bona sera.
    —-
    Anche stasera si è capito che voto Roth?

  364. Come già detto il gioco si concluderà il 15 settembre, ma da qui al 15 conto di pubblicare nuovi post.

    p.s. un mio amico statistico, sulla base di un arcano calcolo, mi ha rivelato che chi vota per Roth aumenta le proprie possibilità di vincita al superenalotto di circa il 64,77 per cento.
    Una serena notte a tutti.

  365. Voto per 2666 di Bolaño.
    Capisco che la squadra di Roth ha Simona tra le sue fila ed è quasi una lotta impari, ma bisogna combattere fino alla fine. Quale miglior sorte ?
    Carlo e Gaetano, qui bisogna che sfoderiate tutto il vostro fascino. Io vi aiuterei anche se solo gli anni non avessero depauperato la mia bellezza…

  366. Considerato che al superenalotto negli ultimi turni ho la media di 0 (zero), anche aumentando questa media di quanto sopra indicato sempre 0 mi resta.
    Ne consegue che mi sento vieppiù costretto a votare per Magda Szabò.

  367. Dato che questo è possibile, voto anche oggi, 3 settembre, per Magda Szabó. La porta, via Katalin, La ballatadi Iza sono tre capolavori.

  368. Quanto al voto odierno:
    Bolano, sempre Bolano, fortissimamente Bolano.
    Quanto al resto:
    Caro gluck, la magia dei numeri di fatto è proprio questa.

  369. Voto Roberto Bolaño!
    Votalo anche tu! In palio una imprevedibile notte a Villa Incerta, situata nell’Universo Parallelo Italia!
    (Spero che la pubblicità funzioni. In passato con Trimalcione funzionava. Le sue feste erano affollatissime).

  370. voto Roth. Facciamolo vincere. almeno, così, compensiamo il fatto che è vent’anni che si parla di nobel per la letteratura all’autore di ‘pastorale americana’, senza che gli venga dato

  371. Massimo, come posso tradire un innamoramento della prima ora? il mio commento che propone per primo Via Katalin quasi mi commuove…
    Voto Magda.
    (e poi passi la consacrazione, ma vuoi mettere il piacere della scoperta?)
    dài, vota Magda anche tu!!!

  372. Voto Magda Szabò ma anche Roth non è mica male. Non si possono votare entrambi? Va bbé voto Magda e solo Magda.

    Delia

  373. @ Gloria
    Cara Gloria, ti faccio una proposta sporchissima: un voto di scambio!
    Che ne dici? Se tu domani voti per Roth, io (lo prometto) voterò per la Szabò.
    In tal modo daremo prova di avere una grande “apertura” dagli effetti gattopardiani.

  374. Barbara, certo che il tuo voto è valido!
    Ehm… sarebbe valido anche se votassi per Roth. Non importa che tu non l’abbia letto. Anzi, votalo… non lo dirò a nessuno 😉

  375. Gente, oggi sono stra-cotto: dunque vi saluto anzitempo.
    Una serena notte a tutti.

    P.s. Votare per Roth fa bene alla salute e ha un effetto antiossidante: elimina i radicali liberi (si sconsiglia il voto a Marco Pannella e ai suoi).
    E con questa, buonanotte…
    🙂

  376. Magda Szabò anche oggi, perchè ho approfondito la questione indicata da Massimo sui radicali liberi, e ho scoperto che votando questo libro non solo li si combatte, ma ce se li mangia a colazione…

  377. Micro considerazione che stavo facendo ieri con Sissi… a prescindere da quale dei 3 vincerà, ed è un dettaglio a questo punto, di tutto il panorama editoriale del 2008 sono stati scelti veramente 3 gran bei libri.
    Complimenti a tutti.

  378. Philip Roth è un pilastro della letteratura mondiale. Lo voto anche oggi. I pilastri vanno sostenuti, altrimenti crolla tutto. Votatelo anche voi.

  379. mmmmm…..
    ok Massimo, giusto perché sono stata colta alla sprovvista di prima mattina (ho uno strano concetto di prima mattina, lo so), voto Roth.
    apertura sempre, a maggior ragione nel nome della buona letteratura.

    ma solo per oggi!!!!

  380. Sempre Magda Szabò. Quante volte nella mia mente mi sono trovata nel giardino insieme a Iren, Blanka, Henriette e Bàlint……. come dimenticarli.

  381. Voto Magda Szabò perché quando inizi un suo libro non c’è santo che tenga e devi assolutamente finirlo, perché scrive meravigliosamente, perché me l’ha fatta scoprire la mia amica Glopo che ha un gran fiuto per i libri, perché è una grande. E via Katalin è un libro speciale.

  382. Ancora Bolano… e così credo che voterò sino al termine (noi bolanisti siamo tetragoni ai voti di scambio)!

  383. Una mia personalissima iniziativa bizzarra:
    oggi sciopero del voto in difesa della libertà di stampa e di espressione!
    Oggi non voto dunque, per nessuno, nemmeno per il sempre prescelto Roberto Bolaño – un ribelle, amante della vita, perseguitato da Pinochet e difeso dagli dèi dell’Arte.

  384. @ Gloria
    Cara Gloria, mi dispiace. Sei caduta nel mio tranello.
    Anche oggi voto per Phil…
    Scherzooooooooooo 🙂
    Voto Magda Szabò: come nei patti!
    (Il voto di scambio o lo si esercita bene o è meglio lasciar perdere)

  385. Appello ai sostenitori di Magda Szabò e di Roberto Bolaño

    Cari amici, grazie per i vostri voti e della vostra abnegazione. Vi auguro di cuore un buon fine settimana.
    Considerato che fa un gran caldo un po’ ovunque, vi esorto ad andare al mare e a lasciar perdere il Letteratitudine Book Award (almeno per domani e domenica).
    Buon week end, dunque.

  386. Gli U2 sono un colpo basso, Massimo. Bassissimo. Immagino tu abbia degli informatori di primissimo livello per arrivare a tanto. Certo, con un biglietto per un loro concerto se ne potrebbe anche parlare. Peccato che adesso il tour si sia spostato in America…:-P

  387. Massimo caro
    Guarda, voto stasera Philip Roth il fantasma esce di scena se la cassata me la porti dalla Sicilia che sotto casa mia non è bbona uguale.
    Poi se porti anche una cassatina piccolina per il Pipikkino, che ora ha tre mesi, te votamo Roth anche ner fine settimana.
    Se no, ahò dribblamo sul martire de Pinochet.

  388. Non so se Massimo ve l’ha detto, ma i voti validi espressi nel weekend sono solo quelli per Magda Szabò. Inutile quindi votarne altri.
    Via Katalin, e andiamo.
    😉

  389. Voto Magda Szabò.
    Perchè mi ha trasmesso emozioni, emozioni, emozioni.
    Il fantasma esce di scena è un libro che ho divorato, ma mi ha lasciato solo rabbia. Cosa vuoi Nathan Zuckerman, cosa pretendi ?
    Questo personaggio mi ha ricordato molto Paul Rayment nel libro “Slow man” di J.M.Coetzee: qualcuno è d’accordo ?

  390. Voto Roth Il fantasma esce di scena.

    (Massimo, in caso anche du’ cannoli ma quelli colli pezzucchi di cioccolato…)

    🙂

  391. Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano Bolano

  392. “In qualche misura tutto quello che ho scritto è una lettera d’amore e un saluto alla mia generazione, a quelli che hanno scelto la militanza e la lotta e che hanno dato quel poco che avevano, e quel molto che avevano, la giovinezza, a una causa che per noi era la più generosa del mondo (…) l’intera America Latina è seminata con le ossa di questi giovani dimenticati”.
    (Roberto Bolaño)

  393. @ Gluck
    Facciamo così: i voti validi espressi nel weekend sono solo quelli per Magda Szabò e i voti validi espressi nei giorni feriali sono per gli altri due autori (e non per la Szabò). Ci stai?:-)

  394. “Cos’è, allora, la scrittura di qualità? Be’, quello che è sempre stata: saper infilare la testa nel buio, saper saltare nel vuoto, sapere che la letteratura è fondamentalmente un mestiere pericoloso. Correre lungo il bordo del precipizio: da una parte l’abisso senza fondo e dall’altra i volti amati, i volti amati sorridenti, e i libri, e gli amici, e il cibo. E accettarlo, anche se talvolta può pesarci addosso più della lastra tombale che copre i resti di ogni scrittore morto. La letteratura, come potrebbe dire un canto popolare andaluso, è pericolosa.”
    Roberto Bolaño

    La mia preferenza va a 2666 di Roberto Bolaño.

  395. Non ho letto i tre libri che si stanno contendendo il premio Maugeri: riconoscimento letterario che ha ben poco da invidiare allo Strega o al Campiello. Anzi qui, tra un paio di Einaudi, si permette di essere in lizza un libro di Adelphi. Ed è proprio a lui che va il mio voto, quindi a 2666 di BOLANO.
    Di Magda Szabò non ho letto mai nulla. di Roth ho letto “Everyman”, “Lamento di Portnoy” e “L’orgia di Praga”, trovando sopportabile solo “Portnoy”. Di Bolano ho letto la prima parte di “Detective selvaggi”, poi mi sono arreso perché non fa per me, ma ciò non mi proibisce di pensare che sia (stato) uno scrittore originale, potente e dotato di una voce letteraria personalissima. Quindi, ribadisco, scelgo
    BOLANO
    sulla fiducia… e per solidarietà col mio amico Carloesse.

  396. Oggi avrei votato qualcun altro, ma il mio voto va nuovamente a Bolano per solidarietà con il mio amico enrico.gregori

  397. La cerimonia relativa al conferimento del premio Campiello, ieri notte, in diretta televisiva RAI, ha mostrato purtroppo forse uno dei suoi peggiori volti: a condurre la trasmissione c’era Bruno Vespa. Un vero omaggio alla cultura e alla letteratura. Margaret Mazzantini ha vinto (coinvolta, consapevolmente o inconsapevolmente, in questa sventurata iniziativa) il premio. Non una parola (per quel che io ho sentito da mezzanotte circa in poi), da parte di letterati e uomini di cultura (!) sullo stato della cultura odierna appunto, in Italia, e sulle recentissime vicende relative alla libertà di stampa e di espressione.
    Comunque… Allegria!
    ***
    Voto anche oggi Roberto Bolaño.
    Segnalo questa recensione molto interessante, dello scorso anno, di Luciano Comida sul suo blog:
    http://lucianoidefix.typepad.com/nuovo_ringhio_di_idefix_l/2008/11/ho-finito-2666.html

  398. Da due settimane (da quando ho lasciato una cura vecchia) l’emicrania non mi molla memmeno un giorno. E’ il cosiddetto “effetto rimbalzo”.
    Così non ho la freschezza mentale per motivare il mio voto: 2666 di Bolano.

  399. Eccomi qui,sono tornata e mi sento alquanto preparata,alla battaglia darò impulso,senza gettarmi su un un voto insulso………
    voto Roth per solidarietà con i fantasmi!

  400. Brava, Francesca Giulia (bentornata!), Forza, Simo.
    Rothiani-letteratitudiniani: non facciamoci intimidire dalle altre due cordate… uniamoci e sosteniamo “Il fantasma esce di scena”, di Philip Roth.

  401. Un saluto di benvenuto ad Andrea Rényi.
    Grazie per il tuo commento, Andrea. Ma mi permetto di indicarti la retta via, che non è quella di Katalin.
    Vota Roth, vota Roth, vota Roth…

  402. @ Giorgio Beltramelli
    Benvenuto anche a te! E grazie per il commento.
    Ti faccio notare che quella citazione di Bolaño – Cos’è, allora, la scrittura di qualità? – era stata pensata e scritta appositamente per Philip Roth.
    Vota “Il fantasma esce di scena”!

  403. @ Enrico
    Grazie, Enrico. Il Letteratitudine Book Award non ha nulla da invidiare nemmeno al Premio Nobel. (Per questo motivo Philip Roth continua a farmi tempestare di telefonate dal suo agente).
    Peraltro i libri finalisti sarebbero potuti essere tutti e tre Einaudi (o Mondadori, o Rizzoli, o delle Edizioni della Zia Peppa). E nessuno dei votanti si potrebbe lamentare: perché li abbiamo scelti noi.

    Non fare il fantasma, Enrico. Vota Roth, o esci di scena.

  404. Philip Roth – Il fantasma esce di scena

    Ah la Statua di ricotta me piasce! Senti Massimo, ma quanno finisce il LBA? Nun ci hai paura che Zuckerman risorge torna indietro e aristamo da capo a dodici?
    In ogni caso. Colla statua, mi ci metti delle scarpette con il cinturino e la punta tonda di marzapane?
    Eppure la borzzzzetta abbinata:)

  405. “Ti faccio notare che quella citazione di Bolaño – Cos’è, allora, la scrittura di qualità? – era stata pensata e scritta appositamente per Philip Roth.”

    Massimo, questa è disinformatija pura!!! ;-D

    Voto 2666 di Roberto Bolaño.

  406. Voto Bolano (come sempre): ragazzi, qui siamo di fronte a un capolavoro! Vogliamo rendercene conto?
    Il libro di Roth mi pare invece uno dei suoi tanti (troppi?), che poco può aggiungere a quanto detto con Portnoy o con la Pastorale (questi, a mio parere, i principali libri per i quali verrà ricordato).
    Sulla Szabò invece non mi pronuncio, ammettendo di non conoscerla approfonditamente. Ma prima o poi leggeròlla.

  407. Sempre il mio voto a Magda Szabò.

    “A ciascuno tocca un solo essere umano da invocare nell’istante della morte.

    Riportate a casa Blanka!”

    Chi lo ha letto non ha provato un forte, straziante, meraviglioso istante di partecipazione a tutta la vicenda?

  408. “Ho saputo… (disturbi di ricezione)… di quel sito web… Letterat… (disturbi di ricezione)… come è saltato in mente a… (disturbi)… di mettermi in competizione con… (disturbi)… oth e… (disturbi)… abò… (disturbi)… non c’è partita… (disturbi)… la letteratura deve avere un’anima… (disturbi)… come ripetono spesso… (disturbi)… da queste parti…”
    (Dichiarazione di Roberto Bolaño rilasciata tramite contatto medianico)
    ***
    Ah, dimenticavo… Voto Roberto Bolaño!

  409. Gluck, sarai bravo in letteratura, ma in matematica sei una frana: sai contare solo i voti pro domo tua! Quelli per Bolano di oggi a me paiono 3 (Beltramelli, il mio e quello di Gaetano).
    Forza bolanisti ad oltranza, Evento, Luciano/Idefix, Linda, Raffaella e quant’altri. Che fine avete fatto? Datevi da fare!

  410. W le calamite W Mesmer!!!!!

    Saluti bolañisti a Carlo S, G.Beltramelli, Linda, Subhaga Gaetano F. e agli altri compagni (e fratelli di letture).

    Qui riuniti (siamo in 8 nella stiva di un vascello, a largo di X), votiamo – ça va sans dire – all’unanimità: 2666 di Roberto Bolaño.

    M.M., la salutano Pain, Vallejo e Ulises Lima (amici di imprese e tribolazioni)

    W le calamite W Mesmer!!!!

  411. Subhaga Gaetano Failla,
    durante le tue pratiche medianiche puoi chiedere a R.B. dove ha nascosto la sesta parte di 2666? (siamo anche un po’ pirati) 😉

    W le calamite!!!

  412. Una magnifica incursione da perfetti realvisceralisti. Cesàrea Tinajero stessa si sentirà orgogliosa. Ringrazio e ricambio i saluti all’avanguardia Bolanista tutta (tutti e otto), nel segno del mesmerismo.

  413. Facciamo parte del Philip Roth’s fan club. Siamo in 2666 e votiamo tutti, all’unanimità, per IL FANTASMA ESCE DI SCENA di Philip Roth.
    -\-
    “l’ironia è una consolazione della quale non hai proprio bisogno quando tutti ti considerano un dio.”
    (da “Pastorale americana”)

  414. Nel mio post di ieri sera, benchè fosse (da poco) già martedì, preso dall’entusiasmo per l’intrusione realvisceralista della più fulgida avanguardia mi son dimenticato di votare.
    Per Bolano naturalmente. Lo faccio adesso.

  415. Ho parlato personalmente con Nathan Zuckerman, lui avrebbe votato per via Katalin.
    Visto che è impossibilitato a farlo, lo faccio io per lui e voto Magda Szabò.

    Stasera ho un incontro diretto con i realvisceralisti originari Ulises Lima e Arturo Belano, ma mi hanno anticipato anche loro che voterebbero volentieri per la Szabò.

    p.s. non stiamo votando lo scrittore, ma il libro; se ci fosse stato “Pastorale americana” in lizza io avrei votato Philip Roth.

  416. Ricambio i saluti bolañisti all’Avanguardia e voto 2666 di Roberto Bolaño

    cara/o gluck vorrei ricordarti che Lima e Belano, per principio NON votano… 😀

  417. Ai fratelli avventurieri bolañisti,
    seguendo la vostra richiesta, ho provato a rivolgere a Roberto, con molta titubanza, la domanda relativa all’esistenza d’una sesta parte di 2666. Dopo alcuni secondi di silenzio trepidante, ho ricevuto sul viso uno sbuffo, proveniente dal nulla, di fumo di sigaretta (non ne ho riconosciuto la marca). Poi, di nuovo silenzio.
    Ah… Voto Bolaño!

  418. A me Roth (il Nobel lo darei a pari merito a lui e Vargas Llosa) piace tantissimo: tra l’altro oggi mi compro l’ultimo suo romanzo (Espiazione). Però senza esitazione voto per 2666 e per Bolano.
    So che è un’opera a cui tornerò ancora, perchè è uno di quei labirinti narrativi nei quali godo un mondo smarrirmi e cercare di trovare il filo (o i fili) per venirne fuori, o per scivolare ancora più dentro, invischiato negli enigmi che si presentano a ogni successiva lettura. Così mi accade (ad esempio) con i racconti di Julio Cortazar, con lo stupefacente ciclo (fantasy?) di Gene Wolfe dedicato al Torturatore, con certe cose di Henry James, con le poesie di Emily Dickinson, con i fumetti di Sandman, con il Qohelet e il libro di Giobbe…
    E dunque: 2666.

  419. Caro Gaetano, però…a Bolano, dalla sua dimensione (malinconica, sì…è venuto a mancare davvero troppo presto) , dovrebbe piacere un fantasma che esce di scena, non credi?
    In uno dei vostri colloqui, tra fili di fumo e ali di angeli, potresti chiederglielo? Aspetto risposta e intanto voto ROTH…

  420. Che dire…….l’apporto divulgativo e creativo degli amici bolañisti, in questo thread, oscilla tra l’esilarante e l’ineguaglibile:un concentrato di saggezza e funambolismo (alla Bolaño) e pertanto e a maggior ragione voto:
    2666 di Roberto Bolaño

  421. Stralci, terraferma, allucinazioni…
    —————————————-
    [6]……non ricordo,Camel forse, ma………
    [3]…Me moriré en París con aguacero / un día del cual tengo ya el recuerdo
    [1]….ascolta Tre, la coda di un’iguana era tra i suoi denti, quella notte…
    [4]..e mi diceva, diceva sei un uomo qualunque che scrive al buio negli angoli della città….Onetti? Quando?
    [2]….Silvina, giù al porto, mi ha detto che sa, ma che molto dipende dalle circonvoluzioni…..no lei non fuma……..in cambio vuole una pistola….
    [8]…a me, sequestrare Philip Roth sembra una buona idea……
    [5]….negli interstizi reconditi delle memorie di tutti i computer del mondo…
    [7]…no non potrebbe mai farlo, la prima facoltà che si perde è la lettura…
    [?]
    Votiamo 2666 di Roberto Bolaño

  422. Una chicca per gli amanti di Roth sul post delle traduzioni………votate amici votate…….assaporate il ritmo in lingua originale del maestro!!

  423. Dice francesca giulia:”…assaporate il ritmo in lingua originale del maestro!!”
    E noi le rispondiamo:”Brodaglia…no grazie!!!”

  424. …..un brodo fatto dal migliore chef è meglio di un abbacchio volgare con patate…. :-)))))))
    assaporate gente assaporate…..

  425. @ Simona
    La comunicazione non è stata facile, come immaginerai, visti i risultati precedenti. Ho utilizzato questa volta il “contatto medianico e-mail”. Ma anche da quelle parti i sistemi di traduzione automatica sono imperfetti: l’italiano è stato spesso confuso con qualche dialetto del Sud. Riporto comunque l’e-amil integralmente, senza correzioni, per rispettarne la testualità.
    ***
    “Caro Subacqueo Gaetano,
    chillo guaglione di Phil è uno bravo scrivano. Va bbuono. E pure ‘na buonanima, come si dice qua e pure dove stai tu (ma è diverso). Però mo’ basta. Facitelo uscire di scena ‘sto fantasma. Non se ne parla proprio: ‘o premio di chillo Maugeri lo vinco io 2666 volte di fila (e mo’ ti ho detto pure il significato del titolo).
    Statti bbuono,
    Roberto”

  426. @ Avanguardia Bolañista
    Cara Avanguardia, grazie per il voto. Dici che siete in otto, ma essendo pervenuto un solo commento posso contare un solo voto.
    Vi invito a votare in maniera singola (possibilmente da computer diversi).

  427. @ Philip Roth’s fan club
    Invece i vostri 2666 voti (ma guarda che coincidenza!) sono tutti validi.

    Scherzoooo! 🙂
    Vale lo stesso discorso di prima.
    Dài, se siete davvero tanti… votate in maniera singola (così ci divertiamo anche di più).

  428. @ Luciano Comida
    Luciano, te lo devo proprio dire… Philip Roth contava su di te. Non ti nascondo che è molto deluso e depresso.
    E poi, come se non bastasse, scrivi: A me Roth (il Nobel lo darei a pari merito a lui e Vargas Llosa) piace tantissimo.

    Luciano: oltre il danno, la beffa.:-)

  429. gentile Massimo,
    siamo in otto ma mai e poi mai, sarà nostra la pretesa che il nostro voto valga più d’uno, anche perchè abbiamo un solo computer ^___^
    ………oppure legga nel nostro gesto Generosità, Magnanimità…….
    W Arcimboldi W Anna Magnani

  430. CLASSIFICA AGGIORNATA ALLA MEZZANOTTE dell’8/9/2009

    1° – “Via Katalin” di Magda Szabò (Einaudi)
    2° – “2666” di Roberto Bolano (Adelphi)
    3° – “Il fantasma esce di scena” di Philip Roth (Einaudi)

  431. Partiamo col voto: Magda Szabò
    Poi, in questi ultimi anni assistiamo ad un’inflazione crescente di scrittori sudamericani (se ognuno di voi si concentra un attimo son sicuro che in 10 secondi ne avrà in mente 7 o 8), per non parlare degli scrittori americani. Alcuni bravi, altri francamente meno. Sembra una moda.
    E, come per il vino, la qualità è nemica della quantità.
    l’Ungheria invece produce meno, ma produce bene…

  432. La classifica parziale fa rilevare una battaglia molto accesa… A tutti i contendenti, per ricaricare le energie in vista dello scontro finale… dedico questo video di Gero Mannella (Gero è stato qui, circa un anno fa, per parlare d’un suo libro). Una intervista imperdibile:
    http://www.youtube.com/watch?v=FFKv-GmHg0w

  433. Votiamo 2666 di Roberto Bolaño!!!
    ‘//,
    Feltrinelli nel 1964 pubblicò L’altra Ester (che uno di noi – n°?- rubò, lesse e passò a noialtri), poi più o meno (±) per quarant’anni l’oblio ma ad un tratto (?) la riscoperta (il caso editoriale….pompato) e relativa moda……
    ——–
    A:…cosa stai leggendo…
    B:….una ungherese..pensa…uno dei segreti meglio conservati….

  434. caso pompato? moda? ben vengano, ben vengano: se il il risultato è questo spero vengano sottratti da un ingiusto oblio altri grandi “casi” come quello della Szabò. Che anche oggi voto con l’entusiasmo di sempre 🙂

  435. Gloria,
    stavamo sfruculiando gluck.Siamo (davvero) felici che Einaudi stia pubblicando M. Szabò

  436. Massimo: stanotte ho ricevuto due telefonate. Una era di Philip Roth. Come avevi previsto tu nel tuo commento di ieri alle 8.20 era depresso (e in-fuck-ato) per il mio mancato voto (che dava per scontato). Gli ho spiegato (col mio zoppicantissimo isglisc) che la mia stima per lui è immutata e anzi crescente, non gli ho nascosto che la sua telefonata mi lusingava ma gli ho ribadito con franchezza che avrei votato per 2666 di Bolano. “Non azzardarti più a leggere un mio libro, coglioncello di un goy (non ebreo)” m’ha soffiato.
    “E tu non azzardarti a smettere di scriverne, mona d’un giudeo ateo” gli ho ribadito.
    Ci siamo salutati volendoci bene come sempre.
    Poi m’ero appena riaddormentato, con mille dubbi: avrò fatto bene, avrò fatto male? E se votassi per lui e non per Bolano?
    Quando ecco squillare il telefono.
    Era il fantasma di Roberto.
    “Non cambierai mica idea, no?”
    “Vuoi che il mio voto vada a te?”
    “Certo che sì”
    “Perchè?”
    “Non hai capito niente? Ci sono crepato, su quel romanzo. Ci ho messo l’anima, a scriverlo. E poi era l’assicurazione sulla mia vita. Quando il trapianto di fegato fosse andato a posto, e io sarei stato in convalescenza, ci sarei campato, sui diritti d’autore di quei cinque libri”
    “Mi spieghi il mistero di Arcimboldi?”
    “No”
    “Chi ammazza le donne?”
    “Rileggi i libri”
    “Poi la saprò?”
    “Non lo so. Intanto votami”
    “Ci tieni?”
    “Certo che sì”
    “Se non lo faccio ti arrabbi?”
    “Mucho”
    Come faccio a non votare 2666?

  437. Divertente il dialogo riportato da luciano idefix,ma la faccina triste di teresa mi ha straziato il cuore……….per non parlare del richiamo di Capitan Uncinmauger! non demordete Rothiani!!
    voto Roth!

  438. E allora? Anche Magda Szabó è morta.
    E poi, proprio per il fatto che Bolano è deceduto non gliene viene niente se vince o non vince il premio Letteratitudine.
    Vuoi mettere, invece, la gioia di un Roth vivente? Ancora per poco, probabilmente. Perché ha una certa età e perché è malato.
    Ecco un motivo in più per votare Roth: diamo spazio ai vivi! C’è sempre tempo per glorificare i morti.
    Voto Philip Roth!

  439. @Gaetano: mi sa che il sistema di traduzione del tuo contatto mediatico via mail è errato.
    Ho chiesto a un amico esperto in queste faccende e mi ha fornito la versione corretta.
    Te la riporto di seguito:
    “Caro Subacqueo Gaetano,
    chillo guaglione di Phil è uno bravissimo scrivano. Va bbuono. E pure ‘na buonanima, come si dice qua e pure dove stai tu. Però tu sei tostariello. Capa tosta, cioè. Non ti ricordi che ti avevo detto? Te lo ripeto, guagliò: io qui ho ben altri premi. Vota Roth.
    Statti bbuono,
    Roberto”

  440. Più che agli scrittori vivi, lo “spazio” lo darei alla letteratura “viva” e di conseguenza voto:2666 di Roberto Bolaño.

  441. ANNUNCIO
    Se il libro di Philip Roth continuerà a essere in terza posizione è possibile che sposti il mio voto a favore di uno dei primi due libri. Ovviamente sceglierò quello – tra i due – che mi convince di più.
    Per il momento, però, non vi dico qual è…
    😉

  442. Eccomi Eventounico!
    Voto 2666 di Roberto Bolaño!
    ***
    Hans Reiter nacque nel 1920. Non sembrava un bambino ma un’alga. Canetti e anche Borges, credo, due uomini così diversi, hanno detto che come il mare era simbolo e specchio degli inglesi, il bosco era la metafora in cui vivevano i tedeschi. Hans Reiter fece eccezione a questa regola fin dal momento della sua nascita. Non gli piaceva la terra né tanto meno il bosco. Non gli piaceva nemmeno il mare o quello che la maggior parte dei mortali chiama mare e che in realtà è solo la superficie del mare, le onde mosse dal vento che a poco a poco sono diventate la metafora della sconfitta e della follia. Quello che gli piaceva era il fondo del mare, quell’altra terra, piena di pianure che non erano pianure e di valli che non erano valli e di precipizi che non erano precipizi.
    (Roberto Bolaño, “2666 – Seconda parte”)

  443. Il mio voto è sempre per Magda Zsabò.
    Leggendo i vari commenti rimango veramente “scandalizzata” circa i criteri di valutazione. E’ un gioco è vero, ma ritengo che sia anche una cosa seria (almeno lo è per me). Cosa vuol dire “è vivo” “è morto”. A Roth farebbe piacere vincere perchè è ancora in vita………….
    Ma il testo, la vicenda, i personaggi, la scrittura, le emozioni che abbiamo provato……. è questo per me il criterio di valutazione.

  444. Per il testo,la vicenda,i personaggi, la scrittura etc etc…voto Roth!

    @sissinval non te la prendere i letteratitudiniani sono così giocosi e spiritosi,ma scherzando dicono cose seriamente motivate. :-)))
    saluti cari

  445. Voto Magda Szabò, i motivi sono quelli su esposti.
    Espressione aritmetica.
    Szabò : altri 2 = Dante : Enrico Gregori
    Non so se mi spiego (come disse ad alta voce il paracadute a quello che si era appena lanciato dall’aereo…)

  446. Accipicchia, l’annuncio di Massimo è un colpo di scena! Avete sentito il ta-daaaan?
    Io invece devo fare un’ammissione di colpa. Non ho letto “Il fantasma esce di scena”, e neanche “2666”. Ecco, ora che l’ho detto mi sento molto più sollevata…
    Ma un po’ di compiti li ho fatti lo stesso, e penso davvero che la terna uscita da questo appassionante concorso-gioco sia di altissima qualità.
    Detto questo, ribadisco che la Szabò è stata per me una delle scoperte migliori degli ultimi anni.
    Anche oggi il mio voto per lei.

  447. Hola!amici bolañófilos e Olè:

    dopo ricerche estenuanti e labirintiche (e non poteva essere altrimenti) abbiamo ri-trovato il dattiloscritto – meticolosamente corretto a mano – de “El Tercer Reich”, l’opera inedita del nostro caro Robertito…
    ,\\’
    Votiamo 2666 di Roberto Bolaño

  448. Olè ed Hola pure alla nostra avanguardia!
    Che si immolano in otto come fossero un sol uomo per tener desta l’attenzione di Letteratitudine tutta sull’aimè defunto SPyNC (Sommo Poeta y Narrador Cileno).
    E al grido di W Benno! W Arturo&Ulises! W il Realvisceralismo! voto ancora per 2666 di Roberto Bolaño.

  449. “La notte prima, quando eravamo rimasti in pochi, Ernesto San Epifanio aveva detto che esisteva una letteratura eterosessuale, una letteratura omosessuale e una letteratura bisessuale. I romanzi, in genere, erano eterosessuali, la poesia invece era assolutamente omosessuale, i racconti, deduco, erano bisessuali, anche se questo non lo disse. Nell’immenso oceano della poesia distingueva varie correnti: finocchioni, finocchie, finocchietti, pazze, busoni, velate, ninfi e fileni”.
    (Roberto Bolaño – da: “I detective selvaggi”)

  450. LOS PERROS ROMÁNTICOS
    En aquel tiempo yo tenía veinte años
    y estaba loco.
    Había perdido un país
    pero había ganado un sueño.
    Y si tenía ese sueño
    lo demás no importaba.
    Ni trabajar ni rezar
    ni estudiar en la madrugada
    junto a los perros románticos.
    Y el sueño vivía en el vacío de mi espíritu.
    Una habitación de madera,
    en penumbras,
    en uno de los pulmones del trópico.
    Y a veces me volvía dentro de mí
    y visitaba el sueño: estatua eternizada
    en pensamientos líquidos,
    un gusano blanco retorciéndose
    en el amor.
    Un amor desbocado.
    Un sueño dentro de otro sueño.
    Y la pesadilla me decía: crecerás.
    Dejarás atrás las imágenes del dolor y del laberinto
    y olvidarás.
    Pero en aquel tiempo crecer hubiera sido un crimen.
    Estoy aquí, dije, con los perros románticos
    y aquí me voy a quedar.

    Roberto Bolaño
    (poesia tratta dalla raccolta ‘Los perros romanticos’)
    ,\\’

    Carlos ;-D sei un autentico portento (e con te i compagni Subhaga, Idefix, eventounico, Linda etc. etc.) della guerrilla da litblog!!! ^___^
    Saluti bolañisti!!!

  451. Voto Via Katalin di Magda Szabò tradotto da Bruno Ventavoli, perché è un romanzo di formazione e credo ce ne sia terribilmente bisogno. A proposito, perché insistere nel non nominare MAI chi traduce? Non foss’altro perché senza chi traduce non potremmo leggere centinaia di autori. Guardate, è facile:

    Il fantasma esce di scena, di Philip Roth tradotto da Vincenzo Mantovani;
    2666, di Roberto Bolaño tradotto da Ilide Carmignani;
    Magda Szabò, Via Katalin, tradotto da Bruno Ventavoli.

    Che ci vuole? 🙂

  452. Massi…ma non puoi abbandonare la barca quando affonda!!!
    Guarda come sono organizzati i Bolanisti…dobbiamo organizzare un’avanguardista Rothiana! Francesca Giuliaaaaaaaaaaaaaaaa

  453. Ai fratelli avventurieri Bolañisti,
    la grande notizia d’un inedito del Nostro di certo giunge dai reami del dedalo. Marzo 2010: verrà pubblicato in Spagna. E in Italia chissà, e con chi (Adelphi? Sellerio?).
    ***
    “Navegar é preciso, viver não é preciso” (Pessoa)
    ***
    Lesse riviste e giornali vecchi, lesse programmi politici che ogni tanto dei giovani coi baffi lanciavano dai loro camioncini nel villaggio e giornali nuovi, lesse i pochi libri che riuscì a trovare e suo marito, al rientro dai suoi traffici nei paesi vicini, si abituò a portarle libri che a volte comprava non a uno a uno ma a peso. Cinque chili di libri. Dieci chili. Una volta arrivò con venti chili. E lei li lesse tutti dal primo all’ultimo e da tutti, senza eccezione, ricavò qualche insegnamento. A volte leggeva riviste che arrivavano da città del Messico, a volte leggeva libri di storia, a volte leggeva libri di religione, a volte leggeva libri indecenti che la facevano arrossire, da sola, seduta al tavolo, le pagine illuminate da una lampada a petrolio la cui luce sembrava ballare o adottare forme demoniache, a volte leggeva manuali sulla coltivazione dei vigneti o sulla costruzione di case prefabbricate, a volte leggeva romanzi del terrore e di fantasmi, qualunque tipo di lettura che la divina provvidenza le mettesse a portata di mano, e da tutti imparò qualcosa, a volte molto poco, ma qualcosa restava, una pepita d’oro in una montagna di immondizia, o affinando la metafora, diceva Florita, una bambola persa e ritrovata in una montagna di immondizia sconosciuta.
    (Roberto Bolaño, “2666 – Seconda parte”)

  454. Quasi mi dimenticavo di dare anche oggi, 10 settembre, il mio voto per Magda Szabó. Grazie a chi chiede di ricordare il traduttore, Bruno Ventavoli. Più che giusto.

  455. Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii………………..
    Roth forever,voto Roth!!!
    Simò organizziamoci,se siamo in pochi posso sempre chiamare dal balcone di casa qualche disoccupato napoletano in corteo permamente,lo assoldiamo!!

  456. Sebbene perseverare sia ‘diabolicus’ voto ancora 2666 di Roberto Bolaño.
    (@evento: a Pasquà, che soffri d’insonnia? O cos’altro ti porta a votare per Bolaño alle 4.42 del mattino? Spirito di abnegazione? Sicurezza di essere il primo ad esprimere il voto del giorno? Fedeltà alla causa?)

  457. Eccomi come al solito, a ruota, a perseverare con te, Eventounico:
    voto 2666 di Roberto Bolaño!
    ***
    Poi veniva la botanomanzia meteorologica – quella sì che era interessante ma erano in pochissimi a conoscerla, si potevano contare sulle dita di una mano – che si basava sull’osservazione delle reazioni delle piante. Per esempio, se il papavero alza le foglie farà bel tempo. Per esempio, se un pioppo si mette a tremare sta per accadere qualcosa di inaspettato. Per esempio, se quel fiorellino con le foglioline chiare e la minuscola corolla gialla, detto pijulí, china il capo, vuol dire che farà caldo. Oppure, se quell’altro fiore – quello che ha i petali giallastri e a volte rosati e nel Sonora viene chiamato, non so come mai, canfora, e nel Sinaloa becco di corvo perché, visto da lontano, sembra un succiacapre – chiude i petali, come fosse vivo, vuol dire che pioverà. E infine viene la radiestesia, nella quale un tempo si usava un bastone di nocciolo che è stato sostituito da un pendolo, disciplina su cui Florita Almada non aveva nulla da dire.
    (Roberto Bolaño, “2666 – Seconda parte”)

  458. 11 settembre. Giornata terribile. Ricordi spaventosi. Rivedere il film del crollo delle Torri gemelle fa male, fisicamente, al cuore. Magda Szabó ha vissuto molte delle atrocità del XX secolo. Il XXI è partito con i peggiori auspici, ma noi speriamo e operiamo e leggiamo e dobbiamo fare di tutto per lasciare un mondo migliore ai bambini, che oggi, se entrano in Duomo a Milano, ma non solo a Milano, chiedono come mai ci siano soldati con fucili davanti a una chiesa. Chi me lo ha chiesto ha solo tre anni, ma ha già notato questa mostruosa contraddizione, tra i fucili e una chiesa. E noai la notiamo anche noi o ci siamo abituati a tutto?
    Il mio voto per lei, per Magda Szabó

  459. @ciao a tutti!
    Caro Gaetano, grazie a te, voto Bolano:anche perché: lo scrittore mi sembra piuttosto puntiglioso e chi non lo è puntiglioso quando si tratta di vincere su tutti?!
    Baci&Abbracci
    Luca Gallina

  460. Prima di votare vorrei fare un po’ di conti. E poi – eventualmente – consultarmi con gli altri rothiani per un eventuale… “cambio strategico”.
    Intanto ne approfitto per ringraziarvi per la vostra partecipazione.

  461. Voto per Magda Szabà.
    Sicuramente già saprete che nel 2007 Via Katalin è stato considerato il miglior romanzo europeo nei Paesi in cui era già apparso.

  462. Voto sempre per Magda Szabò e invito i “conquistati” di questo libro a non perdere un solo giorno di votazione.
    Siamo agli sgoccioli.
    Agli altri invece suggerisco di prendersela comoda, con tante belle altre cose da fare.
    🙂

  463. subhaga, fratello, e agli altri amici bolañofili:
    adelphi, dovrebbe pubblicare, entro l’anno, una raccolta di saggi brevi e di cronachette letterarie di R. B. (in spagna è stato editato da anagrama col titolo “Entre parentesis”).Quanto all’inedito (di cui stiamo godendo…. :-)) c’è un interessamento di mondadori (ulteriori sviluppi durante la fiera di francoforte)
    ,\\’
    ancora Pessoa “A questo mondo viviamo tutti a bordo di una nave salpata da un porto ignoto per un porto ignoto…”
    ,\\’
    Qualcuno precedentemente ha ricordato i traduttori:noi vogliamo ricordare stampatori legatori librai….. 🙂
    ,\\’
    “Le parole di Bruno Schultz acquistarono per un momento una dimensione mostruosa, quasi insopportabile.Sentii che gli spenti occhi di Wieder mi stavano scrutando e al contempo, sulle pagine che voltavo (forse troppo in fretta), gli scarafaggi che prima erano le lettere si trasformavano in occhi, negli occhi di Bruno Schultz, e si aprivano e si socchiudevano, di continuo, in mezzo al buio totale.N, totale no, in mezzo a un buio lattiginoso, come dentro una nuvola nera”
    – Roberto Bolaño – (brano rubato da “Stella distante”, Sellerio)
    ,\\’
    Votiamo 2666 di Roberto Bolaño

  464. Appello ai rothiani superstiti
    (leggasi: Simona e Francesca Giulia)

    Cari amici, che avete condiviso con me il sacro desiderio di rivestire di immortale gloria letteraria questo romanzo di Philip Roth…
    a voi tutta la mia riconoscenza e stima…
    ma
    a volte è bene fare i conti con la dura realtà.
    E la dura realtà (sebbene non abbia ancora avuto modo di fare i conti) è che il libro che abbiamo sostenuto continua a perdere terreno nei confronti degli altri due…
    indi,
    amici cari, scegliete in assoluta libertà se:
    – continuare a sostenere la causa (persa) di Roth
    – astenervi dal voto
    – sostenere uno degli altri due libri.
    Io, a partire da domani, voterò per uno dei due libri che si stanno contendendo la vittoria finale… ovvero…
    (rullo di tamburi)
    … non lo dico!
    Lo saprete domani.
    😉

  465. Dall’unica ‘ragassuola’ bolañofila (a quanto pare) un ‘beso’ agli avanguardisti tutti!!!

    Voto 2666 di Roberto Bolaño

  466. Tra Via Katalin di Magda Szabò tradotto da Bruno Ventavoli, Il fantasma esce di scena, di Philip Roth tradotto da Vincenzo Mantovani e 2666, di Roberto Bolaño tradotto da Ilide Carmignani (e torno a chiedermi:perché insistere nel non nominare MAI chi traduce? Non foss’altro perché senza chi traduce non potremmo leggere centinaia di autori) torno a votare il primo.

    Magda Szabò, Via Katalin, tradotto da Bruno Ventavoli, perché è un romanzo di formazione e credo ce ne sia ancora e sempre e sempre più terribilmente bisogno.

    PS Se vi annoia la mia ripetuta difesa dei nomi dei traduttori pensate a quanto annoia la loro assenza…

  467. ………..ahimè mentre Elton John canta in piazza del Plebiscito a poche centinaia di metri da me,voto Roth,tradotto da Vincenzo Mantovani, forse per l’ultima volta,anch’io….ma potrei anche non arrendermi!
    @Fiamma brava,senza i traduttori nulla di tutto ciò che leggiamo-o quasi-sarebbe accessibile,fai bene a ribadirne la vitale importanza,spesso per la fretta e per lo spirito del gioco non lo si fa.

  468. off topic: che tristezza questi miti della musica vecchi e senza voce,è gonfio come un’otre e non sembra la sua voce…….ricordo con nostalgia quando lo ascoltai a Roma circa 18 anni fa,stupendo al punto che questa volta non l’ho voluto vedere.Scusate il pensiero.

  469. Cara Linda, ebbene sì, sembra sia rimasta solo tu tra le donne a difendere la nostra sacrosanta causa. A giugno c’era anche Elsa Edel V. che mi pareva convinta e agguerrita come si conviene. Chissà che fine ha fatto!
    Ma per quanto rimasti in pochi sembra che tenendo duro come stiamo facendo ci siano buone possibilità per fare vincere il nostro candidato.
    (Potremmo anche proporci al PD per la sua campagna alle prossime elezioni! O a qualsiasi altro partito purchè antiberlusconiano).
    Massimo, se passassi alla nostra sponda ti prometto di leggere l’opera omnia di Philip Roth, se vuoi anche quella di Joseph Roth, …e di vedere tutti i film con Tim Roth.

  470. E visto che da mezz’ora è già sabato approfitto per togliermi il pensiero già da ora e votare. Per Roberto Bolaño e il suo 2666, ovviamente.

  471. Quanto a Elton John, cara Francesca Giulia, è da un pò che non lo vedo e non lo sento. E non ci tengo molto a farlo in verità. Però, circa le tue considerazioni sui miti vecchi senza voce, mi hai fatto pensare a quelli che hanno saputo migliorare con l’età: penso a Billie Holliday per prima.
    A quarant’anni, consumata da una vita al limite, aveva già la voce di una sessantenne, ma aveva imparato a usarla accrescendo magistralmente la sua sensibilità nel canto, pure se il mezzo vocale si era impoverito. Quali nuove tonalità quali sfumature di sofferenza quasi impensabili prima!
    Penso a Joni Mitchell oggi, vicina anche lei alla sessantina (forse anche superata) e confronto la sua versione di Both Sides Now cantata da ventenne, con voce da usignolo, e quella più recente, dopo aver subito anche un’operazione alle corde vocali. Come è più convincente questa: mi fa venire i brividi mi si rizzano i peli sulle braccia (parlo sul serio, che io mi commuovo realmente quando una musica mi appassiona). Non mi stancherei mai di ascoltarla.
    Questi sono i veri grandi artisti: quelli che sanno adattare i mezzi di cui dispongono alla sensibilità e alla conoscenza di cui non disponevano prima.
    Ma bando alle ciance: votate il sommo cileno. Ma soprattutto leggetelo, addentratevi nei suoi labirinti affabulatori, nelle sue storie incatenate ad anelli, a matrioske, a scatole cinesi. Non ve ne pentirete.

  472. Insolitamente di notte e sulla scìa di Carlo S. voto 2666 di Roberto Bolaño
    ……………………………………………………………………….
    Carlo S., anziché proporci al PD o ad altri, potremmo creare un Movimento Bolañista (geneticamente antiberlusconiano) e puntare a governare…….la Repubblica delle……Lettere…… 🙂

  473. Voto Magda Szabò convintissima. Leggo nei vari commenti molta titubanza sul voto da esprimere per gli altri due (specialmente per Roth). Come già ho detto ho letto tutti e tre i libri e sinceramente devo dire che anche gli altri due mi hanno preso tantissimo, però sono super convinta del mio voto e non cambierò parere. Perchè tentennare quando un libro è piaciuto tanto? Sostenete il vostro autore fino alla fine.

  474. Ringrazio l’Avanguardia Bolañista per l’offerta soprattutto perchè amo il mare più dei cieli.
    A turno (e senza sgomitare, mi raccomando…) baceremo Linda nostra unica pasionaria.
    Carlo, che fu il mio iniziatore bolañista, propone un movimento politico.
    Ebbene in questa nostra società anche solo un movimento sarebbe una grandissima novità, basterebbe anche un cenno…di dissenso, naturalmente. Ecco, ora non resta che votare 2666 di Roberto Bolaño. Mi sembra ci sia tutto.
    No. Dimenticavo…Fiamma hai ragione nel nominare i traduttori. Se ne è parlato a lungo qui a Letteratitudine grazie a Massimo. Eppure non è mai abbastanza.

  475. Dal dedalo (un labirinto vuoto, come nel deserto di Borges) del Sud America, uno degli infiniti multiversi paralleli:
    ***
    La prima volta che Adamo attraversò Eva, credette di morire per averla uccisa. Disperato, gridò:
    “Amore! Amore!”.
    Conosceva la morte solamente per i bandi del Signore, i suoi editti, i suoi proclami.
    (Julio Monegal Brandâo, “Adamo”)
    ***
    Beati noi effimeri, che possiamo contemplare il movimento come immagine dell’eternità e seguire assorti la parabola della freccia fino al punto in cui si conficca nella linea dell’orizzonte.
    (José Lezama Lima, “Autoritratto poetico”)
    ***
    Quella notte, dopo tanto tempo, la notte fu davvero oscura e fragile e screziata di paure, e noi che rimanemmo svegli quella notte fummo creature deboli, stanche, con voglia di contemplare ancora l’alba, l’esitante luce di piazza Sonnino.
    (Roberto Bolaño, “Un romanzetto canaglia”)
    ***
    Saluti a tutti, con un particolare abrazo agli avventurieri bolañisti!
    Voto 2666 di Roberto Bolaño!

  476. Correggo: il frammento intitolato “Adamo” non proviene dal Sud America. E’ un brano apocrifo situato tra lingua portoghese (non brasiliana) e spagnola (non latinoamericana). Un’invenzione borgesiana.

  477. Buongiorno e buon sabato.
    In ansia per l’esito finale.
    Voto Magda Szabò

    Per Massimo, se vedi che l’ip address di questo voto e simile ad un altro a firma diversa, tu sai il perchè.

  478. W Bertrand de Crenne!!! W Poseidone!!!

    Linda, da me (che sono Tre) e da Cinque Uno Quattro Sette Due Sei e Otto un bacio oceanico!^___^
    Eventounico, de nada!!!sarebbe un onore…
    Carlos, da tempo, la politica non è più la ginnastica delle nostre idee ma, con te in qualità di “spin doctor” del Movimento, non ci meraviglieremmo se un giorno, riuscissimo a vendere la terra a dio..:-)
    Subhaga, siamo in 8 e l’8 sdraiato coricato stesostecchito ∞ in matematica è il simbolo dell’infinito…prendiamo d’assalto librerie e biblioteche e ci infinitiamo con te negli “infiniti multiversi paralleli”:

    “- Vero – disse malinconicamente l’uomo, senza allontanare lo sguardo
    dalle fiamme che ardevano nel camino in quella notte di inverno – in Paradiso ci sono amici, musica, alcuni libri; peccato solo che dal Cielo il cielo non si veda.”
    Augusto Monterroso – Il Paradiso imperfetto

    “Guardai a lungo la lettera. Sotto la firma c’era una riga da un margine all’altro, con una greca che alludeva a un ricordo, un segreto che solo Aura e io potevamo decifrare a prima vista.Il segreto o ricordo richiederebbe molte pagine per essere chiarito a un estraneo. La greca
    si allungava fino a cadere dal margine per prolungarsi, vibratile, nella mia memoria.”
    Juan Carlos Onetti – Quando ormai nulla più importa

    “Questa sarà una storia di terrore. Sarà una storia poliziesca, un noir, un racconto da serie del terrore. Eppure non sembrerà. Non sembrerà, perchè sono io a raccontarla. Sono io a parlare, ed è per questo che non sembrerà. Ma in fondo è la storia di un crimine atroce.”
    Roberto Bolaño – Amuleto
    ,\\’
    Votiamo 2666 di Roberto Bolaño
    ,\\’
    W Piero Morini!!! W Liz Norton!!! W Angelo Morino!!!
    Hasta mañana!!!

  479. Quello che più amo della scrittura in genere, e della Szabò in particolare, è l’intensità. La voto anche oggi per la sua capacità di concentrare sentimenti e pensieri enormi in meno di 200 pagine.

    E mi permetto di segnalarvi questo bellissimo post di Gabrilu (nonsoloproust), a cui tra l’altro devo la preziosa scoperta.
    (Fiamma, Ventavoli è citatissimo!)

    http://nonsoloproust.splinder.com/post/17557554

  480. Cari amici…come un fantasma…esco di scena.
    Peccato, è stato bello…
    Grazie alle mie superstiti sostenitrici e al caro Dottor Maugeri…
    Non dimenticatemi.
    P. R

  481. IO NO Che non mi arrendo,diceva Jovanotti e dico anch’io oggi caro Phil non ti abbandono,voto Roth!!
    ….domani è un altro giorno…..
    tua RossellaFrancescaGiulia

  482. Massimo cazzarola mi allontano un po’ per assistere ai miei doveri di MATREEEEE e anche per produrre qualcosa di sensato Dio Cartovelino, e te mi ti prostituisci così.
    Mo Philip te fa er deretano a taralla altro che.
    Voto Philip Roth, so donna de parola io – quanno Pipik me fa dormì.

  483. anche se in ritardo, avvertito da un tam-tam a favore di Bolano, voto 2666: libro del mio autore preferito, Roberto Bolano.

  484. Voto 2666 di Roberto Bolaño.
    /
    Sto rileggendo 2666, e ad ogni pagina nuovi squarci verso una metamorfosi ipnotica…..
    😉

  485. In sintonia con i pulsanti vagabondaggi siderali della letteratura di Bolaño, un minestrone cosmico tratto dal grembo della cosiddetta letteratura fantastica:
    ***
    Le case si danno prima ai lombardi e non al primo ‘bingo bongo’ che arriva.
    (Umberto Bossi)
    *
    Credo sinceramente di essere stato e di essere di gran lunga il miglior presidente del Consiglio che l’Italia abbia potuto avere in 150 anni della sua storia.
    (Silvio Berlusconi)
    *
    “Il divieto di usare sedie esiste. Le sedie non possono esistere.”
    (Ignàcio de Loyola Brandão)
    *
    Il mio miglior amico è un raccontino in bianco, di semplice intrigo, che si svolge tutto nell’antenna sinistra di una locusta.
    (Carlos Drummond De Andrade)
    *
    Campi di immobili cistacee a luglio; vento ancorato a ogni stelo rotto per il molto grano che sopporta. Morta lussuria sulle alture umbilicate della sierra estiva. Attesa. Non può essere. Cantiamo ancora. Oh che dolce sogno!
    (César Vallejo)
    ***
    E come è ovvio… Voto 2666 di Roberto Bolaño!

  486. Vedo una valanga di voti per il sommo cileno, e me ne compiaccio.
    Aggiungo il mio domenicale: 2666 di Roberto Bolaño!

  487. @zaub come sta lo zaubercucciolo?
    detto ciò voto Roth e oltre alla cassata ci viene voglia vi passo anche un bel Babà e uno struffolo di Natale!!!
    e buona domenica a tutti,bolanisti compresi…..

  488. Accidenti, quanti siete che non votate per Via Katalin…
    Urge quindi un ulteriore mio voto per Magda Szabò.
    Eccolo.

  489. Uh pure io sono in vena di cassate!
    Cassate Bolano! Da i numeri!
    Come so sssspiritosa oggi!

    Francesca Giulia grazie del Babà! Lo Zauberillo sta bene, e nella fase sorriderella che sorride a tutti, e io e Mister C mio marito, siamo invece in zona presepe conclamatato, ovvero rincoglionimento progressivo.
    – Oh m’è belllino
    – Oh che intelligenza somma.
    L’antica questione delli scarrafoni e delle mamme ecco.

  490. Grazie Massimo, le tue saranno pur “cassate” ma sono di grande qualità!Accetto con piacere e ricambio co nu bell babà pure a te,con la crema ncopp’.
    Zaub,ricordo quel periodo,io e marito felici che il pargoletto ci sorridesse sempre:Guarda ti riconosce,è felice!.Poi mi sono accorta che sorrideva anche davanti ad un calzino sporco appeso distrattamente alla culla….godetevi questo periodo in cui sentirsi rinco è più che lecito,poi quando cresce ve lo dirà lui stesso in faccia….sempre con la ridarella però!:-))))
    kisses,ma ho già votato oggi?……roth roth roth

  491. Anche oggi, domenica 14 settembre, il mio voto va a Magda Szabó. Sarei molto contenta se vincesse questo premio fantasma… Davvero molto.

  492. Sì eventounico, mi piace ‘pasionaria’, mi fa sentire un po’ la dolores ibárruri del gruppo bolañista………
    😀

  493. Ieri ho sbagliato la data nel testo. Oggi lunedì 14 settembre il mio voto per Magda Szabó. Si chiude domani, mi pare.

  494. Philip Roth: il fantasma esce di scena.
    Massimo me so seduta sopra al bancone del bar – che ner titanic l’acqua entra d’appertutto.
    Vedi se riesci a trovare du’ ciambelle.

  495. Ieri ho finito INDIGNAZIONE di Philip Roth (altro bellissimo romanzo di questo grandissimo scrittore). Comunque, malgrado il mio amore ammirazione stima piacere godimento affetto graditudine invidia eccetera, voto per Roberto Bolano e il suo 2666.
    Spero che stavolta il Nobel lo diano a Roth (o a Vargas Llosa). E non a quei personaggi politicallycorrect che piacciono tanto all’Accademia svedese.
    Aver dato il Nobel della letteratura a Fo e Quasimodo ma aver dimenticato (solo sette esempi) Borges, Cortazar, Nabokov, Proust, Greene, Simenon, Cioran è roba che grida vendetta al cielo.

  496. ***
    E giunta a questo punto, dopo un profondo sospiro, Fiorita Almada diceva che si potevano trarre varie conclusioni. Uno, un pastore può facilmente perdere il controllo dei pensieri che lo attanagliano perché questo rientra nella natura umana. Due, guardare in faccia la noia era un gesto che richiedeva coraggio e Benito Juàrez l’aveva fatto e anche lei lo aveva fatto ed entrambi avevano visto sul volto della noia cose orribili che preferiva non riferire. Tre, la poesia, ora si ricordava, non parlava di un pastore messicano ma di un pastore dell’Asia, ma in realtà era lo stesso, perché i pastori sono uguali da tutte le parti. Quattro, pur essendo vero che al termine di tutti gli affanni si apre un abisso immenso, lei raccomandava, innanzitutto, due cose, la prima di non ingannare la gente, e la seconda di trattarla in modo corretto. A partire da questo, si poteva continuare a parlare. Ed era ciò che aveva fatto lei, ascoltare e parlare, fino al giorno in cui Reinaldo era andato a casa sua per consultarla riguardo a un amore che lo aveva abbandonato, e ne era uscito con una dieta dimagrante e delle erbe per infusi che gli avevano calmato i nervi e con altre erbe aromatiche che nascoste negli angoli del suo appartamento gli avevano dato un odore di chiesa e insieme di navicella spaziale, come diceva Reinaldo agli amici che lo andavano a trovare, un odore divino, un odore che rilassava e rallegrava il cuore, faceva persino venir voglia di ascoltare musica classica, non vi pare?
    (Roberto Bolaño, “2666 – Seconda parte”)
    ***
    Voto 2666 di Roberto Bolaño!

  497. È fondamentale lottare per la libertà, che è un valore irrinunciabile, ma come tale porta con sé problemi, ferite e dolori. Tuttavia le esperienze portano anche piacere, e la vita quotidiana ci insegna anche il contrario: molte persone non lottano affatto e sembrano felici di non cambiare.

  498. Oggi è il primo giorno di scuola alle superiori per mia figlia.Sono molto commossa e ricordo-con Zaub…- i bei tempi di quando sorrideva ad un calzino.Perciò voto Roth,fortissimamente Roth.

  499. francesca giulia un bacio al francescogiulino!
    Anche mio nipote oggi era di primo giorno di scuola!

    Massimo perdonece, ma sai che i naufragi rendono tutti più sentimentali.

  500. …dài..vamos a ganar..
    Linda, – ci piacerebbe – tu fossi la nostra Liz Norton..

    ,\\’
    Votiamo 2666 di Roberto Bolaño!

  501. eventounico,
    Salud!!!…e poiche dal vascello vediamo le coste della tanzania…maisha marefu…evento…maisha marefu..

  502. da pochi minuti è martedì 15, ultimo giorno di votazioni.
    Lo inauguro con il mio voto convinto per Roberto Bolano e il suo 2666. Per l’ultima volta (da parte mia). Quanto a voi, Avanguardia, Evento, Gaetano, pasionaria Linda, Luciano, Giorgio e quanti altri avete anche solo sporadicamente sostenuto il cileno: votate anche oggi compatti. E’ il rush finale.

  503. Carlo S. eccomi,
    con la passione e l’entusiasmo di sempre voto 2666 di Roberto Bolaño e invito, chi non l’avesse ancora fatto, a scoprire la prosa “agrodolce”, scorrevole eppure complessa del grande sudamericano…
    *
    Avanguardia (Liz Norton…?)….Avanguardia, “sii, e buona;
    esisti buonamente,
    fa’ che, cerca di, tendi a, dimmi tutto”…quasi, tutto.. 🙂

  504. Ciao, eventounico…speriamo… (ti ringrazio per il complimento…sperando che gli Avanguardisti non si ingelosiscano..;-) )

  505. 1) Voto Magda Szabò
    2) Non credo che qualcuno abbia cambiato il proprio voto nel corso della votazione; positivo, vuol dire che tutti si era convinti della propria opinione. Questo è un posto per gente coerente.
    3) Massimo, grazie per quanto ti sbatti per tutti, e già che sto spudoramente adulandoti mi permetto di consigliarti di sparare l’ultima tua cartuccia sul bersaglio giuso, Via Katalin…
    4) Questo consiglio vale per tutti quelli che fino ad oggi non hanno votato Magda Szabò, l’eccesso di coerenza non è positivo, diventa ottusa testardaggine…
    🙂

  506. Stamo assisi in cima allo scalone der titanic, coll’acqua che sale piano, ma si chiacchiera allegri eh!
    Voto Philip Roth, il fantasma esce di scena.

  507. Ultimo voto per Magda Szabó e per la sua Via Katalin. Con l’augurio che vinca, anche se non c’è più, anche solo dopo la morte ha avuto quella risonanza che da viva le è stata negata. Almeno da noi, in Italia.

  508. ….i fantasmi non escono mai di scena completamente,sono entità strane appaiono scompaiono per ricomparire quando meno te l’aspetti….
    voto Roth Il fantasma esce di scena.
    @zaub ho fatto immersioni anche a 35 mt nei relitti,non ho paura di stare con l’acqua fino al gargarozzo…e non smetteremo di chiacchierare allegramente!!

  509. ecco, ultimo e appassionato voto per “Via Katalin” di Magda Szabò. è stato bello partecipare, grazie a tutti.

  510. W Roberto Bolaño!!! W Letteratitudine!!!

    “Ogni uomo vive la propria vita come un animale braccato”
    (Nicolàs Gòmez Dàvila) da In margine a un testo implicito

    Terraferma, settembre 2***, 2666, commiato
    Questo non è ciò che avremmo desiderato scrivere.
    La nostra idea era un’altra, il piano:differente.
    Il nostro proposito (o piano o idea):tenere un quaderno di navigazione, un diario di bordo della lettura del megaromanzo postumo di R.B.Leggere e parallelamente – come se si trattasse di commenti in margine a un testo “esplicito” – annotare impressioni idee echi e ricordi.Una sorta di autobiografia di un lettore (che è più lettori, nel nostro caso ma è più che probabile che ogni lettore sia più lettori, più “persone”) la cui vita sarebbe durata quanto il libro, la lettura del libro..”Sottraiamo” ^__^ il libro ad un megastore (impersonificato da una commessa-poliziotto…) e la sera stessa iniziamo a leggere (ci alterniamo, leggendo ad alta voce – come nei collegi un tempo)…“La prima volta che Jean Claude Pelletier lesse Benno von Arcimboldi fu…”, proseguiamo nelle sere successive ma le pagine del nostro “journal” restano “paurosamente” bianche…e lo sono ancora quando siamo prossimi a leggere la quarta parte (il quarto libro, l’ennesima vita) ed è solo allora che scriviamo Niente Da Annotare Niente Da Dire – Impossibile scrivere sul Tutto…Scritto questo torniamo alla lettura e sino alla fine “…Poco dopo uscì dal parco e la mattina seguente partì per il Messico.” non appuntiamo altro, non possiamo.
    Poi, incantati, ipnotizzati abbiamo scritto queste righe che non sono ciò che avremmo desiderato scrivere ma quanto “è stato possibile scrivere”;il nostro coriandolo di Verità:non si può scrivere su 2666, ci si immerge in 2666.

    “Tutto svanirà a poco a poco nell’oblio
    e il grido di una scimmia,
    il latteo fluire della linfa
    dalla corteccia feita del caucciù,
    lo sciabordìo delle acque contro la chiglia in viaggio,
    saranno tema più memorabile dei nostri lunghi abbracci.”
    (Alvaro Mutis) da Le fatiche perdute

    Linda, dài…Liz Norton è un personaggio stupendo…ma dinanzi ai versi zanzottiani e a tanta passione ci inchiniamo e chiediamo umilmente scusa;i.e.: scusa vuoi essere la nostra Liz Norton?^___^
    Zaub, attenta a Bolaño e ai suoi numeri (di prestigio)…Bolaño è uno zauberer!!!

    Saluti bolañissimi ai magnifici e impareggiabili guerriglieri poetici bolañofili (tuttitutti) e agli splendidi antagonisti rothiani (per voi le scialuppe di salvataggio Lamento I e Lamento II…) e sabotiani O_° (altri dieci cento mille szabó nelle librerie)…e un grazie a Massimo che con il suo garbo (garbo con il quale la sua Terra ci ha sempre accolti, garbo, che se è quantificabile tale virtù vale quintali di zanne d’avorio…) ha tollerato le nostre intemperanze…da vecchi maqroll…

    W la Poesìa!!!

    Votiamo 2666 di di Roberto Bolaño.

    ,\\’

  511. Cari, amici vi ringrazio ancora una volta per la partecipazione. Ormai siamo giunti all’epilogo del gioco. Infatti vi ricordo che si potrà votare solo fino alla mezzanotte di oggi, 15 settembre.

  512. Ultimo mio voto per 2666 di Roberto Bolaño.
    Il brivido avventuroso della parola che sogna nei pressi dell’indicibile, ma poi sa che deve fermarsi, in quiete, senza sfiorarne la soglia.
    Un buon viaggio alle sorelle e ai fratelli avventurieri bolañisti, a Linda la pasionaria, a Raffaella, e, nell’ordine d’un alfabeto che ci ha accompagnato nel percorso condiviso, a:
    Avanguardia Bolañista, Carlo S., Enrico Gregori, Eventounico, Francesco Di Domenico Didò, Giorgio Beltramelli, La rosa illimitata, Luca Gallina, Luciano/Idefix, Michele Maletto, Valerio, Walter, Walter F.;
    e naturalmente a Massimo, il capo-ciurma, con un ringraziamento particolare per averci accolto nel suo vascello, e a tutti i compagni di viaggio di P. Roth e M. Szabò.

  513. Voto per 2666 di Roberto Bolano. Quando uscì il primo volume (nel 2007) lessi quello. Poi l’altr’anno lo ricominciai daccapo per prendere la rincorsa che mi facesse arrivare al secondo volume. E so già che, magari tra un paio d’anni, rileggerò tutto da cima a fondo.
    Come ho già detto in un precedente commento, è uno di quei libri labirinto in cui entrare e pian piano provare il godimento di smarrirsi e di dover cercare il filo (o i fili) per tentare di guadagnare l’uscita (o le uscite). Oppure per andare sempre più dentro, sempre più nel profondo.
    Non so se, anche dopo varie riletture, riuscirò mai a decifrare i tanti enigmi di 2666 (a partire dal titolo). Ma d’altro canto, perchè mai dobbiamo sempre e comunque pretendere una risposta univoca ai misteri della narrativa? Julio Cortazar (uno dei maestri di Bolano) diceva: “Non cesso mai di sperare che, un giorno, il sole sorga a Occidente”.
    E così (per fare un esempio) io non cesso mai di sperare che, un giorno, da qualche parte scoprano il testo completo del Satyricon di Petronio Arbitro. O che, dal computer di Bolano, salti fuori la sesta e settima parte di 2666.

  514. E’ stato bello giocare con voi.Sappiate che mi avete molto incuriosito,leggerò e approfondirò gli autori da voi sostenuti.Se Luciano mi diceva prima che Cortazar era stato il maestro di Bolano…..adoro i racconti di J.Cortazar,però avrei avuto difficoltà a “tradire” il mio Roth!
    saluti appassionati a tutti i giocatori

  515. @Ciao a tutti!
    La critica recente non è stata molto favorevole a Bolano; talvolta la lettura dei suoi romanzi risulta incomprensibile per alcuni lettori,critici blasonati compresi; ma, io ho apprezzato emotivamente la poetica e i contenuti sottolineati ad arte da Gaetano & C. e pertanto voto Bolano; e riciao a Gaetano!
    Baci&Abbracci
    P.S. Complimenti a Massimo che per solidarietà e convinzione ha deciso di “uscire di scena”.

  516. Grazie Luca, sei sempre molto gentile.
    Tanti abbracci e l’augurio d’una bellissima serata!

  517. ultimo voto per la mia Via Katalin, e la sua autrice Magda Szabò.
    Sono curiosissima di sapere come finisce questa simpatica kermesse.

  518. Azzardo un pronostico, basandomi (a occhio) sui voti espressi fino ad ora:
    1) Bolano
    2) Szabo
    3) Roth
    Vinca (comunque) il migliore!
    Bella gara in ogni caso, e grandissimi tutti e tre i finalisti.
    Grazie a Massimo per averci fatto giocare (e divertire) anche quest’anno.
    Grazie per la passione profusa da tutti i votanti (e in particolare a quelli che hanno votato come me). Tirando le somme sono estremamente soddisfatto che due autori in particolare (Bolano e Szabo) abbiano con questa gara guadagnato quella maggiore visibilità presso il pubblico italiano (e i letteratitudiniani in fondo ne sono la crème de la créme), che ritengo in ogni caso meritassero enormemente.
    Quanto a Roth, che comunque ammiro, la sua visibilità ce l’aveva già anche da noi, e in fondo un probabile Nobel (prima o poi, forse) è già un bel contentino, anche se non è l’ambito Letteratitudine Book Award, mi rendo conto!

  519. Ecco il giuco è qui finito
    A nessuno avea impedito
    Di appoggiare il candidato
    Il più letto ed il più amato
    Pasionari palpitanti
    Gruppi misti di votanti
    Con gran classe e simpatia
    Hanno espresso il lor parere
    Scivolando per la via
    Della nave del cocchiere.
    Chi più forte chi più piano
    Chi vicino e chi lontano
    Con i tasti e senza faccia
    Han lasciato giusta traccia
    Io mi sono divertita
    Ho di testa già gustato
    Il finale di partita
    Ma non è il mio candidato!
    Vi saluto e a voi m’inchino
    Senza far tanto marasma
    Me ne sto in un angolino
    Come un livido “fantasma”
    Eppur dico state attenti
    Esco fuori dalla scena
    Ma ritorno fra i viventi
    A gridare la mia pena!
    Sempre grata al gran Maugeri
    Verrò sempre alle sue feste
    Senza più veli severi
    Ma … col lenzuolo celeste!!
    ……………………………
    “il fantasma”

  520. …………..piccole licenze poetiche per la rima…………..ad un fantasma è permesso”cocchiere”.

  521. Domani, con calma, farò il conteggio…. e nel pomeriggio proclamerò il libro vincitore.
    Ancora grazie a tutti per la simpatia, la cordialità e la sportività con cui avete partecipato al gioco.
    Vi auguro una serena notte.

  522. Sfacciatamente, mi introduco in questo post per proporre un giochino:
    indicare quali sono i dieci autori preferiti di fantascienza-fantasy-fantastico-horror. Unica regola (auto-controllata dai partecipanti): aver letto almeno almeno una trentina di autori. Insomma, non potrebbe partecipare chi conosce quasi solo (ad esempio) Harry Potter o Asimov, Calvino o King, Dracula o Tolkien.

  523. Mah! sono tanti i dilemmi riguardo a chi si celi dietro ad alcune firme…
    Oggi è IL FANTASMA (uno/una dei votanti di Roth, sicuramente, e propenderei per una donna), ma mi piacerebbe sapere anche chi c’è dietro all’AVANGUARDIA BOLANISTA, ieri chi c’era dietro a CALAZIO PIROUET…, e tanti altri.
    Mah…!

  524. Il giochino proposto da Luciano è interessante. Massimo, fossi in te ci penserei. Io la mia decina (o anche pù) ce la avrei già.

  525. Anch’io ho la mia decina. Così, per intrattenere Carlo S., provo a buttarla giù? Magari domani o tra una settimana la modificherei un po’.
    Philip Dick, Leigh Brackett, Fritz Leiber, Gene Wolfe, Philip Josè Farmer, Edgar Rice Burroughs, Clive Barker, Richard Matheson, Neil Gaiman, Theodorus Amadeus Hoffman, Cordwainer Smith, Julio Cortazar.
    Lo so che sono dodici.
    Ma siamo o non siamo nel campo del fantastico e non del realistico?

  526. Allora butto giù la mia (di getto: potrei doverla rivedere con maggiore attenzione):
    H.P. Lovecraft, P.K. Dick, R. Matheson, E.A. Poe, A. Machen, Samuel R. Delaney, J. L. Borges, J. Cortazar, H. Murakami, JRR Tolkien.
    Forse anche altri (che ora non mi vengono a mente)

  527. Borges: certo, l’avevo scordato.
    Invece avevo qualche dubbio su King. I dubbi, su di lui, me li fa sorgere un semplice fatto: King è un autore di cui ho letto tutto (o quasi tutto) ma che non ho mai riletto nè ho mai avuto voglia di rileggere.
    Mentre TUTTI gli scrittori che amo prima o poi li rileggo. O mi viene il desiderio di farlo. Con lui no.
    La qual cosa mi insospettisce molto.
    Murakami: mi piace molto (“Kafka sulla spiaggia” mi ha steso), però ho qualche esitazione a considerarlo un autore di “genere”. La stessa esitazione che ho per Buzzati.

  528. Però Buzzati l’hai citato (e sono d’accordo anche io sulla sua grandezza incommensurabile). E Murakami forse è anche più “connotabile” di lui nel genere (l’Uccello che girava le viti del mondo, La fine del mondo e il paese delle meraviglie… oltre naturalmente a Kafka sulla spiaggia. Ma allora perchè non anche proprio Kafka (Franz)?. E’ a mio parere il più grande scrittore del 900 (in assoluto).
    Quanto a King amo alla follia il suo racconto ‘Stand by me’. Ma concordo sul non annoverarlo nella decina.

  529. (non partecipo perché non penso di arrivare a trenta. diciamo che della mia dozzina li avete già citati più o meno tutti. posso buttare lì quelli che mancano? Michael Ende, Terry Brooks, M.Z. Bradley e Clifford Simak).

  530. Difficile entrare nel vostro dialogo sul fantastico,si apre ad un lungo dibattito sul genere e sull’evoluzione a cui esso si è prestato negli anni aprendosi e mescolandosi con altri generi,ma proverò di getto a dire qualche mio nome..
    L.Carroll,Tolkien,Hoffman,Poe,Stevenson, un certo Dostoewskij,e i racconti di Kafka,Cortazar e Malamud.Italiani…Buzzati e Fogazzaro.
    abbracci a voi,forse mi verrà in mente qualcosa ancora.

  531. Ecco la classifica finale con i voti:
    1) “2666” (Adelphi) di Roberto Bolaño, con 92 voti
    2) “Via Katalin” (Einaudi) di Magda Szabò, con 80 voti
    3) “Il fantasma esce di scena” (Einaudi) di Philip Roth, con 71 voti.

  532. Onore al vincitore: BOLANO (e ne sono felice).
    Quanto alla discussione aperta O.T. da Luciano, debbo dire che mi ero dimenticato della Ortese! Grandissima e certamente connotabile in qualche modo anche nel genere (L’Iguana, Il Cardillo, Il Porto di Toledo…).
    Una grandissima esponente della letteratura italiana del 900. Tra le vette, direi.

  533. @ Luciano e a tutti
    Per me il gioco sulla fantascienza-fantasy-fantastico-horror va benissimo. Procedete pure 🙂
    In ogni caso ho in mente di organizzare, nel tempo, dei dibattiti tematici come quello dedicato al “romanzo storico” (che ho intenzione di portare avanti).

  534. Auguri auguri a tutti i bolanisti!!
    …e và bene mi arrendo ma l’anno prossimo…..
    eRotherò come un vulcano impazzito!!!

  535. Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!! 😀 😀 😀
    grazie francesca giulia e ora mi ‘fiondo’….in Via Katalin, di cui tanto e bene è stato detto in questo thread…
    avanguardia…siete incorreggibili…ma ho molto apprezzato quello che avete scritto (o non-scritto?) su 2666…buona fortuna!!!

  536. Congrats al vincitore, anche se so che viene richiesto da più parti il rinconteggio delle schede…
    .

    Per idefix: S.King, H.P.Lovecraft, E.A.Poe, Lucarelli, Jeffrey Deaver, P.H.Dick, Kurt Vonnegut,Michael Crichton,Frank Shatzing (il quinto giorno),McCarthy (La strada)

  537. Caro Gluck, se vuoi cimentarti con il conteggio… accomodati. È tutto pubblico.
    Si tratta solo di rivedere oltre 1.050 commenti. Non te lo consiglio.
    🙂
    (ovviamente, si scherza… però se qualcuno ha un po’ di tempo libero non sarebbe male un ulteriore riscontro).

  538. Lucarelli e Deaver?!
    Oddio…ovvio che il voto è libero. Però cosa c’entrano questi due col “fantastico” mi riesce difficile da capirlo.
    E lo stesso McCarthy ci sta proprio tirato per i capelli.
    La mia proposta si riferiva agli scrittori esplicitamente di genere (il che esclude Cormac).
    Deaver e Lucarelli sono due giallisti, che solo in minimissima parte potrebbero sfiorare il genere horror, proprio proprio incidentalmente Lucarelli mentre Deaver non direi proprio.
    Allora (per evitare equivoci e contestazioni) riformulerei la mia proposta a Massimo Maugeri: i dieci autori/autrici di fantascienza-fantasy-horror che hanno scritto prevalentemente di questi generi.

  539. Ciao Luciano,
    forse hai ragione su Lucarelli e Deaver, sono un pò tirati. Ma “La strada” di McCarthy ti assicuro che rientra nei parametri da te suggeriti, visto che è ambientata in un mondo post ultima e definitiva guerra atomica, dove il problema principale non è “chissà che cosa trasmettono stasera su Rai1” ma “chissà se non muoio di fame entra stasera, poichè sono 4 giorni che non trovo nulla” 🙂
    Comunque, ok, mi riprometto di sostituire quei 2 nomi con altri 2 più consoni.
    Sorry.

  540. Accolgo l’invito di Massimo a parlare un po’ de vincitore:
    ‘2666’ mi fa venire in mente uno di quei polittici di scuola fiamminga nei quali ogni dipinto è valido anche a se stante, ma nell’insieme le singole parti assumono più profondi significati e solo in esso il senso compiuto che il loro autore, fosse Bosh, Van Eyk o Vander Welde, voleva dare all’opera.
    E’ un romanzo in cinque parti, oppure cinque romanzi accomunati da un titolo (che peraltro mi rimane oscuro) e da un senso di puzzle che ognuno dei cinque pezzi racchiude.
    Adelphi lo ha pubblicato in due voluminosi tomi. Tre parti nel primo, uscito nel 2007, e le ultime due nel secondo, sul finire del 2008.
    La prima parte (La parte dei Critici) narra di quattro critici letterari (uno francese, un italiano, uno spagnolo ed una inglese) accomunati dall’interesse per uno scrittore tedesco che si cela misteriosamente dietro il nome de plume di Benno Von Arcimboldi. La loro è una ricerca anche di se stessi nascosta dietro a quella del romanziere tedesco, che non troveranno, pure se dopo vicissitudini e intrecci anche sentimentali tra loro, finiranno per trovare le sue tracce fino in Messico, nel Sonora, intorno alla città di Santa Teresa (probabilmente Ciudad Juàrez nella realtà), dove nel frattempo un serial killer sta facendo strage di donne (molte ancora ragazzine) dopo averle stuprate.
    La seconda parte (La parte di Amalfitano) si sviluppa attorno a un professore di filosofia spagnolo che insegna al liceo di Santa Teresa. Costui l’avevamo incontrato ad accogliere i quattro critici sulle tracce di Arcimboldi nel Sonora già nella parte precedente. Ora si sposta il fuoco su di lui, forse nel suo percorso che lo porterà alla follia (appende stesi insieme al bucato le pagine di un testo di geometria), mentre in questo posto sperduto del Messico, tra cittadina industriale e posto di frontiera con la California, vive solo con la figlia adolescente (e come tale vittima possibile del serial killer). Lo stupratore-omicida ancora rimane sullo sfondo, ma acquista qui però già una presenza più materiale e il timore di lui si fa vivo e palpabile.
    La terza parte (La parte di Fate) racconta del viaggio del giornalista sportivo Oscar Fate (un nero californiano) a Santa Teresa, lì inviato per scrivere la cronaca di un incontro di boxe. Anche lui in qualche modo dovrà fare i conti con la strana atmosfera del Sonora e con l’inquetudine creata dagli omicidi seriali, sempre più plumbea, da perfetto noir man mano che il romanzo procede.
    La quarta (La parte dei delitti) è una lunga cronaca di tutti i violenti omicidi di donne in quel periodo in quella parte del Sonora. Una sorta di catalogo. Ogni delitto, ogni stupro, è raccontato con dovizia di particolari (almeno sullo stato in cui vengono ritrovati i cadaveri), sia poi che siano ascrivibili al serial killer, siano più banali storie di violenza sulle donne dettate dalla gelosia o dalla semplice meschinità dei maschi latini, e la lista, che si snoda attraverso più di trecento pagine, è estenuante. La Polizia di Santa Teresa brancola nel buio e piano piano si intuiscono anche i poteri forti alle spalle di chi vuole coprire le violenze e gli omicidi.
    La quinta ed ultima parte (La parte di Arcimboldi) è la biografia dello strano ragazzo prussiano che da bambino parla a malapena e legge un solo libro (sulle creature marine degli abissi), ma che dopo essere stato arruolato nell’esercito hitleriano e spedito sul fronte orientale (Crimea, Bielorussia, Polonia) e conosciuti ora gli abissi della guerra e dell’uomo, tornato miracolosamente incolume tra le rovine della Germania si tramuterà nel romanziere Benno Von Arcimboldi, dapprima con scarso successo, ma che lentamente si guadagnerà una nicchia di estimatori sempre più nutrita. Naturalmente anche la sua storia, in qualche modo, finisce (finisce?) nel Sonora …..

  541. Questo sinteticamente il “polittico del Sonora” dipinto con la sua usuale maestria e abilità affabulatoria (le storie narrate dentro alle storie come sempre in Bolaño sono tantissime e affascinanti) da Roberto Bolaño, per tre quarti della sua vita misconosciuto poeta cileno esule dapprima in Messico e poi in Europa (Spagna, Francia, Belgio, Italia e poi definitivamente Spagna), nato nel 1953 e deceduto nel 2003 (mentre era in attesa di un trapianto di fegato che non riuscì ad essere mai eseguito). La sua produzione di romanzi è tardiva (il primo gli viene pubblicato negli anni ’90) ma con un crescendo impressionante di successo, tale da renderlo in poco tempo riconosciuto come uno dei massimi scrittori in lingua spagnola contemporanei.
    La sua produzione narrativa è intensa per essersi sviluppata in poco più di un decennio.
    ‘2666’ è l’ultimo dei suoi romanzi, terminato (ma non del tutto: Bolaño si è spento mentre si accingeva alla sua revisione finale) in prossimità della fine, e quindi uscito postumo. L’altro suo capolavoro è ‘I detective selvaggi’ che ruota attorno alle figure di due poeti latinoamericani (uno dei due, Arturo Belano, è chiaramente l’alter ego dello scrittore medesimo) sulle tracce di una fantomatica poetessa d’avanguardia messicana degli anni ’20, autrice di una sola (e perduta) composizione, che si rivelerà al contempo semplicissima ed ermetica. Altre opere (tutte pubblicate in Italia da Sellerio, salvo ‘Amuleto’, da Mondadori) sono di dimensioni molto più ridotte ma non per questo meno affascinanti o interessanti. Alcune raccolte di brevi racconti (‘Puttane Assassine’,’ Il Gaucho insostenibile’, …) sono assolutamente memorabili e le raccomando caldamente (insieme ai romanzi brevi ‘Stella Distante’, ‘La pista di ghiaccio’ e quel piccolo capolavoro che è ‘Monsieur Payne’) come primo approccio a chi volesse saggiare l’universo-Bolaño prima di affrontare i suoi due “romanzi mammouth”.

  542. Ma quello di Roberto Bolaño è un universo da esplorare in toto, prima o poi. Il fascino della sua scrittura è sorprendente. Forse perché in fondo ogni sua opera ruota intorno alla letteratura, agli scrittori, ai poeti, agli editori, ai libri. La vita e l’arte, la vita ai margini di poeti maudits, la letteratura e la poesia si incrociano sempre nella sua scrittura, fin dal suo primo romanzo, quel ‘Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce’ scritto a quattro mani con il catalano A.G. Porta, una sorta di rovesciamento della storia di Bonny and Clyde trasferita in Europa all’epoca del mito dei Doors e del loro leader sepolto al Pere Lachise, e narrata in chiave fortemente pulp.
    La vita è quasi sempre una vita ai margini, dura e sofferta di esuli, nomadi, vagabondi. La poesia è quella di adolescenti arrabbiati e misconosciuti, un po’surreali un po’ dadaisti, ma nel mito di Verlaine e di Rimbaud, che vivono da poeti a prescindere da ciò che scrivono, e perciò lo sono, nel segno di una fantomatica corrente che lui chiama nei suoi romanzi “realvisceralismo” (nella realtà fu chiamato “infrarealismo”), in forte contrasto con la poesia sudamericana “ufficiale”del disprezzato (e odiato) Octavio Paz.
    Lo stesso Bolaño scriverà nell’introduzione al suo primo vero romanzo (scritto nel 1980 ma riveduto e pubblicato nel 2002) ‘Anversa’ (a metà fra il quaderno di appunti o idee in nuce che saranno sviluppate in altri racconti e romanzi, e romanzo sperimentale narrato in brevi ermetici quadri; ancora un mosaico, quindi, fatto qui di minuscole tessere): “Il disprezzo che provavo per la cosiddetta letteratura ufficiale era enorme, sebbene solo un po’ più grande di quello provato per la letteratura marginale. Ma credevo nella letteratura: ossia non credevo né nell’arrivismo né nell’opportunismo, né nei mormorii cortigiani.”
    La sua prematura scomparsa è una perdita incommensurabile.

  543. Il mio primo incontro con Bolano fu I DETECTIVE SELVAGGI. A dir la verità ero scettico: per alcuni sudamericani stravedo (Cortazar su tutti, ma anche Vargas Llosa, Borges e Onetti). Altri non li reggo nemmeno sotto peyote (i modaioli Coelho Sepulveda o Isabel Allende), alcuni non riesco a comprenderli (Guimaraes Rosa), certi mi sembrano iper-sopravvalutati (Marquez), qualcuno non mi convince e mi par fasullo (Amado o Neruda).
    Così mi ero accostato con diffidenza a questo Roberto Bolano.
    E invece dopo poche pagine il suo impasto di allegria e malinconia, storie di esilio e di amori, di misteri e letteratura, viaggi e vagabondaggi, gente che va e che ritorna o forse no, quel suono di tango e di rock-blues mi aveva catturato e imprigionato. E avrei voluto che il romanzo durasse mille, tremila pagine. Che i personaggi mi portassero in giro per il mondo a lungo, con il loro suono e il loro odore di vita. Come in tutti i libri che amo, sentivo soffiare un vento unico: quel libro poteva essere scritto solo in quel modo, gli avvenimenti potevano andare solo così, l’autore poteva tirar fuori solo quello stile e quel tono.

  544. Il mio fu invece proprio ‘2666’ (primo tomo: parti da 1 a 3). Alla fine della lettura l’attesa delle restanti parti si faceva spasmodica e la consapevolezza di dovere attendere almeno un anno mi portò a cercare tutti gli altri libri suoi pubblicati in Italia: il primo fu ‘Monsieur Pain’ e mi confermò subito che mi trovavo di fronte ad genio della letteratura contemporanea. Poi, un po’ alla volta, tutti gli altri, girando innumerevoli librerie a Roma, a Firenze, a Prato, a Verona, a Bari (ovunque andavo mi divertivo ad andare a caccia di Bolano), fino alla ‘Letteratura Nazi’ e ad ‘Amuleto’ che ho trovato solo su Internet (per me è l’ultima spiaggia, perchè mi toglie il piacere di girovagare per gli scaffali, sfogliare pagine, odorarle, leggere qualche riga, ammirare la copertina, ecc.).
    Quello con ‘I detective selvaggi’ fu un incontro fondamentale. Ormai avevo letto già più della metà dei suoi libri ma capii perchè proprio quello era considerato il suo capolavoro. Lo divorai in una quindicina di giorni (io non sono un lettore voracissimo, e il libro è di 900 dense pagine).
    ‘Anversa’ invece è sicuramente il più ostico. Il perchè forse è già spiegato in uno dei miei interventi qui sopra. Ma è (a suo modo) essenziale per tentare di capire Bolano fino in fondo, come se fosse una sorta di ponte tra il Bolano poeta misconosciuto (e che non conosco, non essendo stato tradotto in italiano) e il narratore.
    Io alla fine l’ho tenuto per ultimo, anche se fu tra i primi ad essere comprato e approcciato, e mi pare sia stata una buona scelta. Perchè buona parte del piacere nella sua lettura (a parte la bellezza stupefacente di diversi passi) mi è stato dato dallo scoprire i frammenti, i bozzoli, di idee sviluppate poi in altri libri.
    Credo che Bolano si possa amare o detestare, senza mezze misure.
    Ma francamente non riesco a capire come si possa optare per la seconda possibilità, per quanto ovviamente lecita.

  545. Convido, Carlo. Ci sono autori (non solo scrittori ma anche registi, musicisti…) con i quali, al di là del loro “livello artistico” assoluto, può scattare l’amore. Penso a me e ad alcuni di quelli (anche “minori”) che amo perdutamente. Autori per i quali andrei a duello.
    Stanlio e Ollio, Philip Dick, Neil Young, Fritz Lang, Clive Barker, Charles Schultz, John Ford, Nannimoretti, Dino Risi, Ray Davies, Janis Joplin, Alberto Ongaro, Beppe Fenoglio, Primo Levi, Hugo Pratt, John Fogerty, Andrea Pazienza, Julio Cortazar, E. T. A. Hoffmann, G. K. Chesterton, Gene Wolfe, Lucio Battisti, Georges Simenon, Alberto Sordi, John Irving, John Carpenter, Ludovico Ariosto, Raymond Carver, Giacomo Casanova, John Dickson Carr, Edgar Rice Burroughs, Jane Austen, Fred Buscaglione, Clark Ashton Smith, Emili Cioran, James Cagney, Stanley Kubrick, Emily Dickinson, Bruce Springsteen, Roberto Bolano…
    Autori che è come fossero amici, tanto le loro opere mi sono entrate nella pelle e nel’anima.

  546. Condividiamo molte passioni in comune, caro Luciano, oltre a quella per Bolano: sicuramente Stanlio &Ollio, Phil Dick, F. Lang, C. Schultz, Pratt, Ford, Moretti, Ray Davies (e non è comune trovarne grandi estimatori), Buscaglione, Kubrick, Simenon e altri da te citati…
    Di mio aggiungo: Borges, W.G. Sebald, Kafka, Flaubert e più recentemente la Ortese e Murakami, oltre ad Almodovar e Truffaut, Jaques Tati, Buster Keaton, Billy Wilder, Kurosawa, Hayao Miyazaki, Mordillo, Gary Larsson, Bach, Mozart e Strawinskij, Charles Ives, Gershwin, Coltrane, Mingus, Roland Kirk, Miles Davies, Chico Barque de Hollanda, i Beach Boys di ‘Pet Sounds’, i Beatles, The Who, Frank Zappa, Paolo Conte, Joni Mitchell, Elvis Costello, David Sylvian, Steve Reich, i pittori fiamminghi, Morandi (Giorgio), Cezanne, Afro e Burri, e chissà quanti altri…
    PS: da te (e in molti blog altrove) mi firmo anche ‘carloesse’. Sono sempre io. Forse te ne eri accorto già, o forse no. Ma tengo a precisarlo.

  547. bella lista…aggiungerei Winnie the pooh-mito dell’infanzia di mia figlia-,Paperinika-mito della mia infanzia-gli studi di Chopin , Debussy,C.Chaplin, Akira Kurosawa-ops già c’è….-Van GogH,Aretha Franklin,Mel Brooks,J.H.Lartigue e poi dopo pranzo qualcuno ancora.p.s.scusate se mi sono intromessa ma mi avete fatto venire volgia di dire la mia.

  548. bella lista…aggiungerei Winnie the pooh-mito dell’infanzia di mia figlia-,Paperinika-mito della mia infanzia-gli studi di Chopin , Debussy,C.Chaplin, Akira Kurosawa-ops già c’è….-Van GogH,Aretha Franklin,Mel Brooks,J.H.Lartigue e poi dopo pranzo qualcuno ancora.p.s.scusate se mi sono intromessa ma mi avete fatto venire volgia di dire la mia.

  549. Magari potessi andare a Londra a dicembre, caro Luciano, magari!
    Quanto a Francesca Giulia non mi pare debba scusarsi di nulla: siamo qui proprio per confrontare le nostre reciproche passioni festeggiando la vittoria di Bolano. Ma anche una Rothiana come te (e gli eventuali Szaboiani) sono ben accolti, per carità.

  550. 🙂 Grazie Carlo Esse!…ma Winnie The Pooh vi piace??
    chi di voi si è mai appassionato al grido di “urrà urrà dal buco si uscirà”?
    p.s.ragazzi non sto scherzando secondo me è mitico!!

  551. Mistero MR… duplicatore di messaggi ?
    Quanto a Winnie Pooh, confesso di non averlo mai amato moltissimo, pur essendo simpatico e gradevole. Confesso di avere sempre preferitogli i Moomin.

  552. Io Io Io sono una fan accanita di Winnie the Pooh! Naturallement nella versione originale, non nella declinazione disneyana che ultimamente mi minaccia dentro casa, in guisa di torridi regaletti per il Pipik.
    Premio nobel per winnie the pooh.

  553. E vabbè,Carlo Esse mica possiamo andare d’accordo su tutto,anzi meglio così,e le foto di Lartigue,che ne pensate?
    MR = mò ripet’
    traduz.adesso ripeto

  554. Zaubbbbbbbbbbbbbbbb!!
    lo sapevo che in te c’era qualcosa di very special!!!
    Ora lo sento ne sono certa:dal buco si uscirà…..
    w l’orsetto.

  555. Eccomi qui…
    Il commento di MR di lunedì 5 ottobre 2009 h. 6:26 pm consiste in un nuovo tipo di spam. C’è un programma che ricopia il messaggio precedente per aggirare i meccanismi antispam del sito.
    Lo lascio a titolo di esempio (ma tolgo il link).

  556. Avevo intuito che fosse una “trappola” quel messaggio,perciò non l’ho guardato nemmeno da lontano…eh è da tempo che oramai circolano tentativi di imitazione della Francesca in questione….dai tempi del carnevale in maschera qui….
    @Carlo Esse che leggerezza che classe che magia…nelle foto di Lartigue!
    saluti

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