Novembre 21, 2024

233 thoughts on “LETTERATITUDINE CHIAMA MONDO

  1. L’obiettivo di questo post – come ho scritto in premessa – è creare un nuovo ponte.
    Lo sappiamo la Rete enormi possibilità per annullare distanze, oltrepassare barriere, creare nuove occasioni di scambio e di confronto.

  2. Ecco…
    molto semplicemente ho pensato: “Ci sono tantissimi eventi, iniziative, manifestazioni in tutto il mondo che riguardano la cultura e la letteratura italiana. C’è una galassia – esterna ai nostri confini – che si muove, agisce, crea legami, offre opportunità in ambito letterario e culturale”.
    Perché non creare un luogo nel luogo finalizzato a offrire un’ampia visuale su questo panorama?

  3. Mi piacerebbe che si creasse e sviluppasse una sorta di forum permanente sulle attività letterarie e culturali condotte al di fuori dei confini nazionali dagli Istituti Italiani di Cultura e da altri Enti.

  4. Ma, soprattutto, il mio grande desiderio è quello di riuscire a coinvolgere i numerosi italiani residenti all’estero appassionati di letteratura e gli italianisti sparsi per il globo.

  5. In altre parole: il ponte non basta… è necessario che ci passi qualcuno. 🙂
    In tal senso confido molto sulla collaborazione di tutti. A partire dagli Istituti Italiani di Cultura all’estero e da altri Enti (penso, per esempio, alle Società Dante Alighieri).

  6. Nei giorni scorsi ho avuto un cordiale scambio con la gentilissima dott.ssa Valente, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles.
    Inserisco di seguito alcuni contributi…

  7. Gentile Dott. Maugeri,

    Le invio su richiesta della Dott.ssa Valente un paio di comunicati stampa relativi ad eventi letterari che hanno avuto luogo presso l’IIC di Los Angeles. Mi riferisco in modo particolare alla rassegna dedicata agli scrittori Italiani in visita nella West Coast in occasione di un ciclo di conferenza organizzate dalla Chapman University in collaborazione con questo Istituto.

    Dacia Maraini e Giorgio Pressburger hanno incontrato, nel corso del loro soggiorno californiano, il pubblico dell’IIC.

    Resto a sua disposizione per ulteriori informazioni ed avro’ cura di inviarle informazioni su iniziative simili per il futuro.

    Un cordiale saluto

    Laura Luppi

    Assistant to the Director

    Istituto Italiano di Cultura

    1023 Hilgard Avenue

    Los Angeles, CA 90024

  8. INCONTRO CON LA SCRITTRICE DACIA MARAINI
    martedì 31 marzo ore 18:30 – Istituto Italiano di Cultura Los Angeles
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    Los Angeles 23 marzo, 2009 – La scrittrice italiana Dacia Maraini incontra il pubblico dell’Istituto Italiano di Cultura per presentare il suo ultimo romanzo, “Il treno dell’ultima notte”, (Rizzoli, 2008) doloroso percorso da Auschwitz a Budapest, attraverso le drammatiche vicende dell’Olocausto e della repressione comunista – presto disponibile anche in versione inglese. Per l’occasione, l’autrice italiana più tradotta nel mondo, interagisce sul palco con il noto traduttore e poeta Paul Vangelisti e risponde alle domande del pubblico. La serata si arricchisce della perfomance dell’attrice Francesca Fanti sul famoso testo teatrale della Maraini “Lettere d’Amore” su Gabriele D’Annunzio. La proiezione del film “Marianna Ucrìa”, tratto dall’omonimo romanzo di Dacia Maraini, già vincitore del premio letterario Campiello nel 1990, conclude la serata.
    Durante il suo soggiorno in California, Dacia Maraini è impegnata in una serie di incontri e seminari presso l’Università Chapman di Orange County, la scuola superiore di Granada Hills e l’università di Pepperdine e l’IIC di San Francisco.

    Narratrice e poetessa impegnata, Dacia Maraini è figlia dell’etnologo e scrittore Fosco Maraini. Trascorre la sua infanzia in Giappone dove con i suoi familiari si stabilisce nel 1938 al seguito del padre, dedito allo studio della popolazione Hainu. In quegli anni, l’intera famiglia è internata in un campo di concentramento a Tokyo, esperienza rievocata nella raccolta di poesie Mangiami pure (1978) e nel romanzo La nave per Kobe (2001). Al ritorno in Italia, a guerra finita, la scrittrice si trasferisce in Sicilia e successivamente a Roma dove nel 1962 esce il suo primo romanzo, La vacanza e inizia un lungo ed importante sodalizio con Alberto Moravia. Dei numerosi libri che ha pubblicato, le cui tematiche
    principali ruotano attorno alle questioni sociali, alla vita delle donne, ai problemi dell’infanzia, ricordiamo “Isolina” (1985), storia ambientata tra l’Ottocento e il Novecento, “La lunga vita di Marianna Ucria” (1990), “Bagheria” (1993) appassionante viaggio autobiografico nei luoghi d’infanzia, e la raccolta di racconti “Buio” (1999), dove si narrano storie diviolenza sui minori, che ottiene nello stesso anno il Premio Strega.
    Dacia Maraini ha scritto anche per il teatro, realizzando dal 1967 ad oggi oltre trenta opere teatrali, fra cui “Maria Stuarda”, “I digiuni di Santa Catarina”, “Dialogo di una prostituta con un suo cliente”, “Lettere d’Amore” nonché “Storia di Piera”, scritto in collaborazione con Piera Degli Esposti.

  9. COMUNICATO STAMPA
    INCONTRO CON LO SCRITTORE GIORGIO PRESSBURGER
    Martedì 14 aprile 2009, ore 18:30 – Istituto Italiano di Cultura
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    Il prossimo 14 aprile, lo scrittore Giorgio Pressburger ha incontrato il pubblico dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. L’evento, moderato da Jean-Louis Rodrigue, professore presso il dipartimento di Teatro della UCLA, rientra in un progetto organizzato da questo Istituto e dal Centro di scrittura creativa John Fowles della Chapman University di Orange County di presentazione in California dell’opera di alcuni dei maggiori protagonisti della scena letteraria italiana. L’incontro con Pressburger segue in ordine di tempo quelli gia’ avvenuti con Francesca Duranti, Giuseppe Conte e Dacia Maraini.
    Giorgio Pressburger, nato a Budapest, vive in Italia da quando aveva 19 anni. Si è diplomato in regia all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, dove ha poi insegnato. Ha tenuto corsi di teatro alle Università di Lecce e di Roma e all’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Ha lavorato alla RAI e dal 1998 al 2002 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura a Budapest. Ha scritto sia racconti che romanzi vincendo il Premio Viareggio nel 1998 con “La neve e la colpa” (Einaudi). Ha elaborato testi per lavori radiofonici e televisivi e firmato la regia di molte opere trasmesse sia dalla radio che dalla televisione, vincendo numerosi premi. Regista di opere liriche e di operette, realizzate per importanti teatri italiani e stranieri, ha lavorato anche nel cinema e dal 1991 è direttore artistico e coordinatore permanente di MittelFest (Cividale), festival di prosa, musica, poesia, arti visive e marionette dei paesi del centro Europa che si tiene a Cividale del Friuli.
    Durante il suo soggiorno in California, Giorgio Pressburger è impegnato in una serie di incontri e seminari presso l’Università Chapman di Orange County e il George L. Graziadio Center for Italian Studies della California States University di Long Beach.

  10. Caro Massimo, proposta davvero interessante. Noi qui, non solo siamo alle prese con la Confederation Cup che tanto entusiasmo ha suscitato nei nostri connazionali, ma, in parallelo un concerto con Peppino Di Capri. Abbiamo poi un calendario di eventi strettamente legati alla Dante con risonanze meno ampie: la prossima settimana una conferenza su Dacia Maraini; a luglio una serata sui dialetti: Regioni a confronto, cui seguira’ una serata sull’emigrazione italiana.
    A settembre Mario Lanza cui seguira’, agli inizi di ottobre, la settimana della lingua e cultura italiana in collaborazione con il consolato Generale d’Italia ed altre associazioni ed istituti di cultura.
    Nicoletta

  11. Complimenti Massimo. Una iniziativa davvero interessante. Ovviamente noi ci saremo e cercheremo di aiutarti a costruire questo ponte in ogni modo.

  12. Trovo che sia una iniziativa eccellente. A Tunisi, tantissimi anni fa, ho potuto conoscere quanto fermento accompagnasse tutte le presentazioni artistiche italiane, e non solo presso i connazionali.
    All’Istituto Dante Alighieri furono ospiti grandi nomi della letteratura, della musica, dell’arte in genere.
    Sicuramente la passione per la cultura italiana è vivissima nel mondo e sarà senz’altro entusiasmante supportarla anche con la partecipazione in rete.

  13. Come sempre pieno di idee, iniziative e tanti sforzi, caro Massimo è una proposta ambiziosa si, ma chissà. ” Unire sguardi, punti di vista, voci” è l’obbiettivo forse più irraggiungibile oggi, ma anche no. 🙂 Un abbraccio e un saluto a tutti. Io sono qui, seguo e per quello che posso e riesco, mi lancio.

  14. Iniziativa bellissima ed un sogno molto ambizioso. Ma i grandi sogni sono per i grandi cuori. In bocca al lupo.

  15. Massimo Carissimo, proprio in questi giorni presso l’Istituto di Cultura
    ” Dante Alighieri” di Dublino, l’editore della Joker Dr. Fusco Gennaro con il suo Staff, è andato a presentare il volume ” Corno Inglese” dello scrittore
    (Premio Nobel) Seamus Heaney. La notizia è certa perché prima di partire
    lui mi ha telefonato, per avvertirmi che mi aveva spedito le bozze da rivedere del mio nuovo libro poetico.
    Sarò lieta di collaborare alle splendide iniziative che sempre intraprendi.
    Salutissimi.
    Tessy

  16. Il concerto di Peppino di Capri e’ stato un grande successo. un pubblico non certo giovanissimo ma dove ognuno ha ritrovato la sua fetta di vita vissuta, l’angolo della nostalgia legato ad un amore, ad un luogo ad un attimo dimenticato nel tempo. Abbiamo urlato come i giovani ai concerti rock, senza nessuna remora e senza nessuna vergogna. Qualcuno ha detto che momenti emozionanti ce ne vorrebbero di piu’ nella vita, per ricordarci che siamo vivi e che possiamo ancora essere felici. recentemente ho visto questo film argentino: cafe’ de los maestros, c’e’ una frase su una locandina che dice: certa gente invecchia e certa accumula giovinezza. per una sera, tutti noi abbiamo accumulato anni di giovinezza ritrovata. Peppino Di Capri e’ stato grande nella sua esecuzione e grande nella semplicita’ con cui ha incontrato la gente, non solo quelli che contano, ma anche gente comune che voleva conoscerlo e stringergli la mano. al di la’ del concerto, questa e’ stata anche un’occasione per far sopire, per una volta, rivalita’ e dissapori che non mancano mai all’interno di una comunita’; rivalita’ e dissapori intesi anche come motivi di confronto e di vitaliata’. Ciao, a presto.

  17. Mi sembra una cosa bellissima!!! Un’iniziativa che merita il massimo sostegno.
    Mi piace molto questa tua frase : ‘vorrei unire sguardi, punti di vista, voci, esperienze’
    La letteratura e la cultura possono unire davvero.

  18. Un’iniziativa davvero interessante, Massimo. Mi sembra un’ottima idea.
    é sempre bello unire le voci e confrontare le varie esperienze. Credo sia un arricchimento [spirituale] per tutti. Grazie e un abbraccio. m.

  19. Caro Massimo, trovo davvero ammirevole la tua proposta, perché sempre più una società come la nostra ha bisogno di aperture, di scambi, di dialoghi tra le diverse culture e tradizioni del pianeta. Ti racconto un piccolo fatto: anni fa, con un mio racconto inedito, vinsi il Premio Cartagine. Fui premiato proprio a Cartagine, in uno scenario da sogno, ed ebbi anche l’omaggio di una settimana in Tunisia completamente spesata. Ecco, in quell’esatta occasione, l’unico dispiacere era constatare che tutto questo accadeva lontano, e che nessuno poteva gioire con me, testimoniando il valore culturale del nostro paese. E bada bene che non ero il solo italiano premiato. Eravamo almeno una quindicina di persone. Ecco, se allora ci fosse stata questa possibilità, avremmo potuto dialogare, creare uno scambio, aprire questa benedetta finestra sul mondo auspicata dal tuo proposito. Pertanto, augurissimi. E in bocca al lupo. Mi auguro che l’iniziativa trovi spazio e possa diventare una possibilità concreta per tutti noi. Ti anticipo, tanto per cominciare, che in autunno Lia Levi effettuerà un giro di presentazioni di uno dei suoi romanzi negli Stati Uniti. Sarebbe bello seguire quel percorso, ad esempio. Aggiornandoci. Aggiornando tutti i tuoi lettori. E approfondendo gli spunti e le riflessioni. Vita lunga a proposte come queste che ci arricchiscono e ci aprono la mente…

  20. Mi piace molto questa iniziativa.
    Sarebbe bello che chi fosse informato di iniziative e convegni di lett. italiana ai quali fosse possibile partecipare (con papers o interventi simili) ne desse notizia anche qui. Il blog diverrebbe così un modo di comunicare anche sul piano accademico, ed eventualmente anche di coordinare iniziative culturali in posti impensabili 🙂
    A presto e buon lavoro.

  21. Una bellissima idea,lanciare un ponte non solo letterario ,ma anche cinematografico,sarebbe bello che diventasse realta’,scambiarci esperienze nel campo della cinematografia.Ache questa e’ cultura
    Bravo Massimo

  22. Auguri e complimenti, Massimo. L’idea è davvero buona. E dagli altri commenti che ho letto c’è pure molta curiosità. In bocca al lupo.

  23. Non c’è dubbio che la rete offra innumerevoli spunti e opportunità per instaurare legami, creare iniziative e molto altro ancora. Solo mi chiedo: quante di queste iniziative sono effettivamente concrete, attuabili?

  24. Allo stesso modo ringrazio la cara Nicoletta Morrico della Dante Alighieri di Johannesburg.

    Cara Nicoletta, ti sarei grato se potessi raccontarci qualcosa su come è organizzata la comunità italiana lì a Johannesburg. È abbastanza integrata con la realtà e la popolazione locale?

  25. @ Cristina Bove
    Cara Cristina, anch’io sono stato a Tunisi (nel 2007) ospite dell’IIC e della facoltà di lettere e lingue per presentare il mio “Identità distorte” (in seguito dell’attribuzione del Premio Martoglio).
    Ho dei ricordi bellissimi.

  26. @ Luigi
    Caro Luigi, intanto grazie mille. Non sapevo di questa tua avventura letteraria a Cartagine!
    Dovrai farmi leggere il tuo racconto vincente, prima o poi!
    Di Lia Levi sapevo, sì… mi aveva detto (poi ci faremo raccontare).
    E poi come sai c’è pure Maria Attanasio che è rientrata da un tour negli Stati Uniti (New York e Chicago, se non ricordo male).

  27. Io tempo fa ho preso contatto con diversi Istituti di cultura italiani all’estero per far conoscere il mio portale (Arteinsieme) e devo rilevare che le frequentazioni dall’estero sono incrementate di non poco. Purtroppo, com’è strutturato, impedisce uno scambio di opinioni che è sempre ottimale per uno sviluppo culturale.
    Quindi questa tua iniziativa, caro Massimo, è senz’altro encomiabile e sono a disposizione, pur nei miei non larghi limiti di tempo, per collaborare alla sua realizzazione.

  28. @ Lorenzo Amato
    Caro Lorenzo,
    in effetti conto di organizzare qualcosa del genere anche per le università. Vedremo!
    Se non ricordo male tu hai contatti con i paesi scandinavi, giusto?

  29. Mi ero dimenticato di salutare Giancarlo Zambelli e Bartolomeo Di Monaco.

    Bartolomeo, grazie per il giovane (in effetti qui in Italia uno scrittore si dice giovane fino a cinquant’anni). Il tempo per dormire è poco, ma me lo faccio bastare:-))

  30. @ Barbara X
    Credo che l’importante sia: intanto crederci, poi provarci (ma rimboccandosi le maniche) e poi provarci ancora. Il tutto con la massima serenità. Tanto se le cose non dovessero andar bene ci si può sempre riprovare 🙂

  31. Mi piace molto la tua nuova iniziativa Massimo,mi piace il coraggio e l’entusiasmo che metti,lo spingerti oltre per ampliare la tua e la nostra conoscenza,incrociare le competenze,scambiare le conoscenze e lasciare qualcosa di sè ad altri che a loro volta semineranno ancora.E’ una comunità che si allarga,una voce che si unisce all’altra in un coro spontaneo,hai ragione quando dici che è un sogno da realizzare,io credo che il tuo salto non sarà nel vuoto,queste iniziative sono sempre accolte e vissute come un’opportunità di arricchimento per tutti.E se pure fosse un salto nel vuoto,troveresti mille braccia intrecciate felici di accoglierti.E’ sempre un piacere leggere quello che accade qui sul tuo blog e portarne le tracce dentro.
    auguri

  32. Bella iniziativa, Massimo. Speriamo che gli Istituti Italiani di Cultura e le Dante Alighieri collaborino. A me piacerebbe essere informato ed entrare in contatto con connazionali residenti in altri paesi.

  33. Bravo,Massimo.Forza Istituti Italiani di Cultura,date una mano all’uomo con la camicia celeste.

  34. Ci vuole un grande sognatore per un progetto così alto, per ponti così veloci, per strade tanto condivise!
    Bravissimo Massi.Sognerò con te.

  35. Una cosa utile. Un’idea in fondo semplice, anche se non ci aveva ancora pensato nessuno. Bravo. Speriamo che raccolga l’interesse sia degli addetti ai lavori, sia della gente comune. Ha pensato di scrivere al Ministero degli Esteri per chiedere un appoggio?

  36. Il Sottosegretario Mantica ha conferito a Roberto Bolle, il 21 maggio 2009, la medaglia d’oro per la promozione della cultura italiana all’estero

    Il 21 Maggio 2009, il Sottosegretario Alfredo Mantica, Presidente della Commissione Nazionale per la Promozione della Cultura Italiana all’Estero del Ministero per gli Affari Esteri, ha conferito a Roberto Bolle la medaglia d’oro per la promozione della cultura italiana all’estero.

    La cerimonia ha avuto luogo nella sede dell’Accademia della Crusca di Firenze, la Villa Medicea di Castello, a margine del Convegno “La piazza delle lingue : esperienze di multilinguismo in atto”.

    Istituita nel 2003, la medaglia d’oro vuole essere un riconoscimento annuale per le personalità che si sono particolarmente distinte nel diffondere l’italianità nel mondo. In passato è stata assegnata a Papa Giovanni Paolo II, Ennio Morricone, Giorgio Vittadini, Franco Zeffirelli e, dopo una pausa nel 2006-2007, Giorgio Albertazzi.

    “Cerchiamo ogni anno di premiare – sottolinea il Sottosegretario Mantica – una personalità dell’eccellenza culturale italiana nel mondo. Dopo un grande attore come Albertazzi, la scelta è caduta su un altro artista capace di trasmettere forti emozioni, l’étoile della danza internazionale Roberto Bolle. Nonostante la sua giovane età, si è già distinto in tutto il mondo per la sua capacità interpretativa, oltre che per l’abilità comunicativa della sua danza. Tra le sue innumerevoli attività, tutti ricorderanno quella del febbraio 2006, in cui Bolle ha danzato alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino, interpretando una coreografia appositamente creata per lui. Mi fa anche particolare piacere ricordare che dal 1999 Bolle è “Ambasciatore di buona volontà” per l’UNICEF, partecipando a tutta una serie di iniziative, fra cui l’importante viaggio dell’estate 2006 nel Sud del Sudan, contributo per mantenere viva l’attenzione mondiale sulla tragica situazione in cui versano le popolazioni del luogo”.

  37. Mostre: “La Venezia dipinta” di Ferruccio Gard all’Istituto Italiano di Cultura di New York (13 maggio-3 giugno) ha detto:

    Mostre: “La Venezia dipinta” di Ferruccio Gard all’Istituto Italiano di Cultura di New York (13 maggio-3 giugno)
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    Optical art e Venezia in un binomio insolito. E’ la provocatoria proposta della mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura di New York, il pittore e scultore Ferruccio Gard, piemontese di origine ma residente e attivo nella città lagunare dal 1973. Dopo il successo di Bruxelles, la mostra è approdata a New York con una selezione di opere astratte e cinetiche, alcune delle quali realizzate appositamente.

    Fra esplosioni di colori sulla spazialità della tela e i movimenti e le vibrazioni percettive, Gard si propone di rappresentare la realtà, con l’insieme delle sue contraddizioni, fra gioie e dolori, rese attraverso l’utilizzo di rapporti e corrispondenze ottiche. Per questo le sue opere astratte e cinetiche possono essere definite “emozioni e poesie cromatiche”.

    Ferruccio Gard è stato fra i protagonisti, negli anni Settanta e Ottanta, della “optical art”, la corrente che, nel XX secolo, ha rivoluzionato il modo di concepire l’arte e che è stata tenuta a battesimo, nel 1955 a Parigi, da Victor Vasarely con la mostra “ Le mouvement” alla galleria Denise Renè. Passato, negli anni Novanta, all’astrattismo, del quale è diventato uno dei più noti esponenti, Ferruccio Gard, considerato un maestro del colore, ora è tornato a rivolgere le sue ricerche cromatiche anche verso la sempre amata “op art”, conosciuta in Italia come arte programmata (termine che può riassumere le varie definizioni della Nuova Tendenza, quali arte gestaltica, cinetica e ricerca visuale).

    Gard, artista con all’attivo 4 Biennali Internazionali di Venezia (1982, ’86, ’95 e 2007), l’XI Quadriennale di Roma (’86) e oltre 130 personali in tutto il mondo, esporrà anche pannelli metallici digitali realizzati in collaborazione con il noto architetto veneziano Maurizio Rosa, raffiguranti Palazzo Ducale come presumibilmente era ai tempi dei Dogi, com’è ora e come potrebbe essere con le facciate dipinte con i suoi quadri. Da qui lo spunto per il titolo della mostra “La Venezia dipinta”.

    E’ una provocazione – Palazzo Ducale è uno degli edifici storici più belli del mondo – per proporre il binomio architettura-pittura per il recupero e l’abbellimento, con la nuova tecnica della pittura digitale, di edifici anonimi, quando non decisamente brutti, in città meno fortunate di Venezia.

  38. Roma, 26 giu. – (Adnkronos) – ”Passaporto per l’Italia: la lingua italiana per l’integrazione”, e’ il titolo del convegno promosso dalla Societa’ Dante Alighieri in collaborazione con Rai Educational, Provincia di Roma, Consiglieri aggiunti del Comune di Roma, rete Scuolemigranti, Forum per l’Intercultura, Traduttori e Interpreti Consorziati e redattori Caritas/Migrantes, in programma giovedi’ 2 luglio prossimo alle ore 17 a Roma in Palazzo Firenze.

    L’evento costituisce un’importante occasione di dibattito e di confronto soprattutto alla luce dell’impegno intrapreso dalla Societa’ Dante Alighieri in ambito di diffusione della lingua italiana quale strumento fondamentale per un piu’ agevole inserimento professionale, sociale e culturale degli stranieri nel nostro Paese, tema piu’ che mai attuale e ricco di spunti e riflessioni.

    I lavori, che saranno conclusi da mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma e nuovo Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma, vedranno la partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni coinvolte e delle collettivita’ straniere presenti a Roma – suddivise per continenti: America Latina, Africa, Asia ed Europa dell’Est – al fine di offrire un quadro completo di una realta’ sempre piu’ ampia nel mondo contemporaneo.

  39. Ciao Massimo,
    in effetti lavoro (= faccio ricerca e insegno, finché dura) all’università di Jyväskylä, nel centro della Finlandia, che è paese nordico ma non scandinavo.

    Il prossimo settembra terrò un breve corso di 20 ore sulla letteratura italiana intitolato “Italia 2009”. Cerco cioè di fare cronaca, più che storia della letteratura. Devo dire che mi sto divertendo non poco a prepararlo. A ottobre si terrà anche un convegno dedicato alle “New Literacies”, ovvero “New literacies – Reading and writing with new technologies, 23-24 October, Jyväskylä, Finland”, cfr. http://www.parnet.fi/~finra/?page=1.

    Io presenterò un paper dedicato alla situazione letteraria in Italia, in particolare sull’uso ideologico delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie es. da parte di Wu Ming e altri scrittori “collettivi”. Intendo peraltro parlare anche di questo blog!
    Accetto ovviamente suggerimenti 🙂

  40. Ah, be’, certo Massimo: è quasi obbligatorio provarci quando ci si trova davanti a una nuova iniziativa stimolante, soprattutto se ci sono di mezzo le “belle lettere”. Io parlavo un po’ più in generale, non di questa iniziativa.

  41. L’idea mi piace, soprattutto in considerazione del brutto periodo e della brutta nomea che ci stiamo conquistando nel mondo grazie alle avventure del nostro governante. E poi sapere che la lingua italiana, questa lingua che tanto amiamo e vezzeggiamo quando siamo davanti ad un foglio bianco, sia ancora viva nel mondo grazie al lavoro dei figli di coloro che emigrarono è un conforto di fronte alla preponderanza arrogante della lingua inglese, ormai necessario passaporto per qualsiasi scambio, anche su internet. Creare una rete italiana nel mondo sarebbe bellissimo e io, per quel che posso, cercherò di darti una mano.

  42. Vi ringrazio per i nuovi commenti e per l’incoraggiamento. Credo molto in questo forum. E ci spenderò tempo ed energie.
    Sogno di creare questa grande Rete. E riuscirò a realizzarla… insieme a voi.

  43. @ Lorenzo Amato
    Caro Lorenzo,
    vivi proprio in Finlandia, dunque?
    Intanto in bocca al lupo per il corso “Italia 2009”. E grazie per le parole che spenderai per questo blog.
    Se accetti… mi piacerebbe nominarti referente di Letteratitudine per la Finlandia .
    🙂

  44. Un progetto ambizioso, un grande sogno. Proprio quello di cui c’è bisogno di questi tempi.
    I migliori auguri.
    Vanni

  45. Vienna – È il regista austriaco Stefan Ruzowitzky il vincitore della 36^ edizione del Premio Flaiano per il film “Die Fälscher” (Il falsario), premio Oscar 2008, come migliore film straniero.

    Lo ha annunciato questa mattina il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, Arnaldo Dante Marianacci, da molti anni tra gli organizzatori dei Premi Internazionali Flaiano di Letteratura, Cinema, Teatro e Televisione. Nella sua lunga storia il Premio oltre che a Ruzowitzky è stato assegnato a prestigiosi nomi della cinematografia internazionale, tra i quali Peter Greenaway, Abel Ferrara, Alberto Lattuada, Ken Loach, Manoel de Oliveira, Eric Rohmer, Theo Anghelopulos, i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, Costa Gavras, Gabriele Salvatores, Ermanno Olmi.

    “Sono molto felice di ricevere questo ambito riconoscimento,” ha dichiarato Stefan Ruzowitzky ” considerati i nomi illustri dei cineasti che mi hanno preceduto e che io stimo. Questa occasione mi darà finalmente anche la possibilità di visitare la città di Pescara che non conosco.”

    Il regista riceverà il premio la sera del 12 luglio presso il Teatro Gabriele D’Annunzio di Pescara, mentre il 3 luglio al Cinema Massimo del capoluogo adriatico, che in questi giorni ospita anche i Giochi del Mediterraneo, verrà proiettato il film di Ruzowitzky “Il falsario”, che inaugurerà la retrospettiva “Il cinema austriaco ieri e oggi”, con la proiezione di 16 film classici e dell’ultima produzione. Alla presentazione della retrospettiva parteciperanno S.E: l’Ambasciatore austriaco a Roma, Dr.iur. Christian Berlakovits, e la Direttrice del Forum Austriaco, Mag. Astrid Harz.

    “Il Premio a Stefan Ruzowitzky” ha dichiarato il Presidente dei Premi Internazionali Flaiano, Edoardo Tiboni “… è il riconoscimento ad un grande regista, e allo stesso tempo, insieme alla retrospettiva e alla mostra sul Terzo Uomo, un significativo omaggio a tutta la cinematografia austriaca, che sta attraversando un felicissimo momento, con importanti contributi nel panorama internazionale.”

    Oltre al Premio a Stefan Ruzowitzky e alla retrospettiva, all’Austria quest’anno è stata dedicata anche una importante mostra fotografica e documentaria sul “Terzo Uomo”, ospitata nelle sale del Media Museum di Pescara e organizzata con la collaborazione del Ministero degli Affari Europei e Internazionali austriaco, dell’Ambasciata Austriaca a Roma, dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e del Forum Austriaco per la Cultura di Roma.

  46. Sarà una sorta di gemellaggio poetico Capri-Manhattan il Premio Capri 2009 che si svolgerà nella seconda metà di luglio, organizzato dalla Capri Award Foundation, l’EPT di Napoli e la Regione Campania Assessorato al Turismo.

    Il Premio “L`isola della poesia” e il “Capri Award” sono andati rispettivamente a Rita Dove e a Robert Pinsky. Rita Dove e` la prima crittrice afroamericana che abbia ricevuto il Premio Pulitzer. Lo vinse nel 1987 per il libro “Thomas e Beulah”. E` stata insignita per tre anni del titolo di poeta laureato e insegna scrittura creativa all’Università della Virginia.

    Poeta ”laureato” dal Congresso americano per ben tre volte e nominato per il Pulitzer nel 1996, Pinsky e`, tra l`altro, autore di una apprezzatissima traduzione dell’Inferno di Dante e insegna alla Boston University.

    Quest`anno, il Festival è dedicato anche al sacrificio delle donne-martiri della violenza e a un loro simbolo, Neda, la ragazza assassinata pochi giorni fa a Teheran, durante le manifestazioni di protesta che hanno fatto seguito alle elezioni. A Capri verrà letta e distribuita questa poesia scritta in suo onore dai twitter iraniani: “Resta qua, Neda, guarda la città/ nelle fondamenta scosse dei palazzi/ all`altezza degli alberi di acero./ Loro ci chiamano polvere,/ se è così lascia/ che noi sporchiamo l`aria/ e l`oppressore./ Non andartene, Neda”

    Il direttore artistico del Premio Capri e del Festival di poesia, Claudio Angelini, ha ricordato a questo proposito che Rita Dove ha scritto varie opere sulla condizione femminile e che Pinsky ha tradotto in modo eccezionale l`”Inferno”, “un luogo dell`animo e della storia che purtroppo è sempre attuale.” Angelini, che ha diretto per quattro anni l`Istituto Italiano di Cultura di New York, ha preparato un calendario fitto di manifestazioni. Per tutto la seconda parte di luglio Capri sarà l`isola della poesia e dei poeti. Letture, seminari di scrittura creativa e conversazioni sulla poesia si susseguiranno in alcuni dei luoghi più suggestivi dell`isola. Tra i poeti italiani ci sarà Maria Luisa Spaziani che il 22 luglio leggerà alcune sue liriche e il giorno successivo presenterà l`ultima raccolta di liriche di Sergio Zavoli. Inoltre prenderanno parte alla rassegna Roberto Mussapi, Corrado Calabrò Giorgio Weiss, Loretto Rafanelli, Renato Minore, Andrea Di Consoli ed altri autori. Durante il Festival di Poesia, sotto lo slogan Mille Pergamene per Capri è prevista la realizzazione di una performance artistica ideata e curata da Marco Nereo Rotelli, il quale presentera` anche il video “Save the poetry” con la voce narrante di Edoardo Sanguineti. 1000 pergamene di raffinatissima carta Burgo saranno donate a visitatori ed abitanti dell’isola. Tra le altre manifestazione collaterali ci sara` il premio di poesia per giovanissimi “Porta una Poesia in tasca”. Oltre alle manifestazioni poetiche, verranno consegnati riconoscimenti speciali a rappresentanti del mondo culturale. Vincitore del premio per la sezione giornalismo e` il direttore de “Il Messaggero” Roberto Napoletano.

    Il Premio Capri, che si avvale del patrocinio della Comune di Capri – Assessorato alla Cultura, è una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane. Fondato nel 1987 è stato un appuntamento per poeti di diverse culture, tra cui Josif Brodskij, Raphael Alberti, Attilio Bertolucci, Tahar Ben Jelloun, Bohumil Hrabal, Czelaw Milosz. Capri è anche uno stato d’ animo e per tutti coloro che l’hanno amata, dall’ imperatore Tiberio a Friedrich Alfred Krupp, a Jacques Fersen ad Alberto Savinio, e questo stato d’ animo è la poesia. A quest’ isola della poesia non poteva mancare un grande appuntamento annuale con i maggiori poeti del mondo.

  47. Finalmente, Massimo! Finalmente!
    Aprirsi al mondo per me significa anzitutto confrontarsi con sé stessi.
    Perché la conoscenza di chi vive altrove ci dà gli strumenti per scavare nel nostro mondo personale specialmente per metterlo alla prova, ossia per verificare se non presenta crepe e vuoti che mai credevamo possedesse.
    Del resto, chi si accontenta o si crogiola nei propri confini, non fa che rinunciare alla conoscenza e – parafrasando Dante – alla virtù. Già, anche alla virtù.
    Non ti scoraggiare, e in bocca al lupo, A. B.

  48. Gentile Massimo
    Complimenti per vostra iniziativa che per noi italoperuviani ed di grande piacere, anzitutto perche essendo lontani forse siamo piu legati a nostra amata Italia, regina dell’arte, cultura e si dipende da noi, anche della letteratura in rete.
    Vi porgo miei atenti saluti
    Avv. Vanessa Mendoza
    Presidentessa Associazione Discendenti Italiano in Perù- ADIPERU

  49. @ Vanessa Mendoza
    Carissima Vanessa,
    grazie per il tuo intervento. Salutaci con molto affetto tutti i nostri connazionali in Perù (insieme ai discendenti italiani).
    Complimenti per l’Associazione che dirigi. Nei prossimi giorni, magari, potresti raccontarci qualcosa sul Perù e sulla comunità italiana (o di discendenti italiani).
    A presto.

  50. Ho ricevuto alcune mail da parte di alcuni “comunicatori italiani nel mondo”. Ne approfitto per ringraziarli.
    Più tardi, stasera o domani ve le notificherò (adesso vado proprio di fretta).
    In ogni caso, buona domenica a tutti… in Italia e nel mondo!:-)

  51. Ciao Massimo,
    accetto volentieri, anche se magari potresti spiegarmi cosa questo implichi! 🙂
    Io vivo gran parte del tempo in Italia, ma qualche mese l’anno (per i corsi) in Finlandia. Abbastanza comunque per valutare alcune fondamentali differenze (trattamento lavorativo, considerazione, ecc.)
    Ma vabbeh. Nel paesuccio dove lavoro c’è anche un gruppetto di emigrati italiani (in effetti alcuni studenti e una donna sposata a un finlandese), ma non mi pare organizzino chissà che. Ci sono poi le associazioni che lavorano a Helsinki. Mi informerò…

  52. Caro Massimo,

    Ottima iniziativa, complimenti. Era ora che qualcuno riconoscesse che si fa cultura (e letteratura) italiana anche all’estero.
    Da Perth posso segnalare che la settimana scorsa il Professor Kinder, dell’universita’ del Western Australia, ha fatto un intervento alla Dante Alighieri su una sua iniziativa. Si tratta di un CD interattivo per l’insegnamento della storia, letteratura, architettura e lingua italiana. Il programma viene intitolato ‘ClIC’. Qualcuno che ne voglia sapere di piu’ potra’ mettersi in contatto direttamente con lui: john.kinder@uwa.edu.au

    Segnalo inoltre un mio intervento di recente all’universita’ di Catania, in inglese, intitolato, “Literature of Nostalgia, the Work of Sicilian-Australian writers.” (Letteratura della nostalgia, opere di scrittori Siculo-Australiani). Un tema direi al centro di questa tua iniziativa.
    Auguri, dunque, e buon lavoro.
    Antonio Casella

  53. E ringrazio moltissimo anche il mitico Antonio Casella (con cui sono in contatto già da un paio d’anni, se non sbaglio).
    Antonio dirige una Dante Alighieri in Australia.

    Caro Antonio,
    intanto grazie per essere intervenuto. E ti ringrazio per aver condiviso il contatto con il prof. Kinder (anzi… se ti capita di scrivergli… perché non lo inviti a intervenire anche qui?).
    La “Literature of Nostalgia, the Work of Sicilian-Australian writers” (ovvero, la Letteratura della nostalgia, opere di scrittori Siculo-Australiani) mi pare un tema bellissimo.
    Ti prometto che lo affronteremo proprio in questa sede.
    (Scriviamoci privatamente, Antonio… così concordiamo).

  54. Prima di chiudere metto in comune con voi alcune delle mail ricevute… giusto per presentare alcuni di questi nostri nuovi amici e per ringraziarli moltissimo…

  55. Salve.
    Sono d accordo. Ne farò diffusione sul mio micro TV Mercoledì prossimo.
    e sulla mia mail list.
    Cordiali saluti

  56. Caro Massimo,

    grazie del tuo messaggio…

    penso anch’io come tanti altri che hanno lasciato un loro commento che l’iniziativa sia interessante e ambiziosa. Personalmente, potrei contribuire con quello che ho scritto, o con quello che potrei scrivere… se la cosa ti può interessare. E poi posso far girare la tua mail tra le persone che conosco qui in Australia.

    Se vuoi, fatti anche tu un giro nel mio blog – che non è di letteratura ma di didattica delle lingue. Però vi troverai tra gli altri un post per chi studia inglese che contiene un frammento di un mio testo di “emigrazione (From this side of the world)” scritto in inglese. In effetti è l’unica cosa che ho scritto in inglese, tutto il resto è in italiano!

    l’indirizzo è:

    http://onlinelanguagelearning.blogspot.com

    Ciao ciao

    Cesare Popoli

  57. Massimo, piacere di darti una mano.
    Scriveró in sapagnolo perché non ricordo bene la grammatica che ho imparato da bambino alla Scuola Italiana xxI d’aprile, a Mendoza, Argentina.
    Lo capisco benissimo ma ho dimenticato scriverlo.
    Te cuento que soy un publicista mendocino.
    Mi nombre es GUILLERMO GIAQUINTA y soy nieto de italianos. (Mi abuelo era Siciliano)
    Voy a meterme a tu blog.
    En lo que pueda serte útil, lo haré. En principio, lo comentaré personalmente y via red a mis amigos y conocidos.
    un abrazo.

  58. Gentile Massimo,
    ti posso aiutare segnalando la tua iniziativa sulla mia pubblicazione (Webgiornale)
    in modo che i lettori interessati possano partecipare al tuo forum.
    Lo farei volentieri anch’io, purtroppo però non so dove e come trovare il tempo.
    In ogni caso tanti auguri di successo alla tua iniziativa.
    Cari saluti.
    Tobia Bassanelli, de.it.press, webgiornale

  59. Caro Massimo Maugeri

    Invio un affetuoso saluto di Argentina

    Ing. Damián Sprovieri
    Argentina

  60. Ringrazio Gloria, Cesare, Giuseppe, Guillermo, Angelo, Tobia, Damián… per i loro messaggi.
    Grazie di cuore.

    Auguro una serena notte a tutti. E un buon inizio settimana.

  61. Ciao Massimo,
    ti scrivo dalla SBS Radio di Melbourne.
    Sarebbe possibile intervistarti su questa iniziativa?
    Per ragioni di fuso orario il momento migliore per noi e’ tra le 7 e le
    9 di mattina italiane.
    Potrei chiamarti martedi o mercoledi mattina a quell’orario?
    Daniela Scarcella
    Italian Language Programme
    SBS Radio
    Alfred Deakin Building
    Federation Square
    3000 Melbourne
    http://www.sbs.com.au

  62. Mi pare un’iniziativa lodevole, meritevole di tutto il sostegno. Spero che al Ministero degli Esteri aprano le orecchie.

  63. @ Daniela Scarcella
    Carissima Daniela,
    intanto ti ringrazio di cuore.
    Ti ho già inviato per mail i miei recapiti telefonici.
    Ti aspetto domattina alle 7… sarà un vero piacere incontrare, via radio, gli amici di Melbourne. 🙂

  64. Mi preme ringraziare gli amici della radio australiana di sbs, con sede a Melbourne, per l’intervista fattami il 30 giugno alle h. 7 di mattina (in Australia erano le 3 del pomeriggio).
    L’idea della mia voce che racconta l’esperienza vissuta nel portare avanti questo blog, e ascoltata in Australia via radio, è come minimo elettrizzante.
    Ringrazio Daniela Scarcella per l’invito e Virginia per l’intervista.
    Mi hanno detto che la metterano on line nei prossimi giorni.
    Vi farò sapere…

  65. Si è svolta – la mattina del 30 giugno – presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Bogotá, la cerimonia conclusiva di un’iniziativa di solidarietà con l’infanzia abbandonata promossa dall’Istituto stesso. La cerimonia, coperta da due importanti catene televisive (Cable Noticias e TV Capital) e da giornalisti di differenti testate, ha visto la consegna da parte del Direttore, Prof. Giovanni Biagioni ,di centinaia di giocattoli ai bambini di due delle principali Fondazioni colombiane impegnate nella tutela dell’infanzia abbandonata, la “Fundación San Mauricio” e la “Fundación para la asistencia de la Niñez abandonada -FANA”, entrambe istituzioni private di carattere sociale con diversi decenni di attività alle spalle e dedite alla cura di bambini compresi tra i pochi mesi e i 12 anni.

    I giocattoli donati sono stati raccolti -su espresso invito largamente pubblicizzato dall’IIC – tra le decine di migliaia di persone che hanno assistito, nella piazza principale della capitale, all’evento “Bogotá Internacional Espectacular, organizzato dal Comune con la collaborazione di molte Ambasciate straniere e, in particolare, durante l’applauditissimo concerto realizzato il 5 giugno scorso dalla Playtoy Orchestra di Benevento. Un’orchestra formata da sei musicisti, la cui particolarità consiste proprio nell’utilizzare semplici giocattoli come strumenti musicali. In tale occasione lo stand dell’Istituto è stato visitato da tutti coloro che –tanto adulti come bambini accompagnati-, rispondendo all’appello lanciato, hanno consegnato un proprio dono. Significativa è stata anche la partecipazione all’iniziativa di molti alunni dei corsi di italiano organizzati dall’Istituto.

    La cerimonia di consegna alle due Fondazioni è stata presieduta dalla consorte dell’Ambasciatore d’Italia, Signora Patricia Perales, dal Direttore dell’Istituto di Cultura, dai massimi responsabile delle due istituzioni e da un membro italiano delle Nazioni Unite. La preannunciata presenza di un membro dell’UNICEF non si è finalmente concretizzata a causa dell’insorgere di impegni concomitanti. Ognuna delle Fondazioni ha partecipato con una propria delegazione ridotta di bambini di età comprese tra 4 e i 10 anni, che hanno ricevuto a nome di tutti i propri compagni la consegna dei giocattoli.

    Si è trattato di cerimonia toccante che ha tentato di donare almeno un sorriso a tutti questi sfortunati fanciulli, durante la quale il Direttore dell’Istituto ha voluto espressamente ringraziare la disponibilità al dono da parti di molti comuni cittadini.

  66. (ASCA) – Roma, 30 giu – Dal 21 settembre al 21 dicembre, nella Sala Grande dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, nell’ambito della serie ”I lunedi’ della musica”, si terranno dieci concerti organizzati per raccogliere fondi da destinare al restauro di un monumento dell’Abruzzo danneggiato dal terremoto.

    Ad esibirsi, in dieci formazioni diverse, saranno una cinquantina di giovani musicisti italiani che attualmente vivono a Vienna, dove, nella maggior parte dei casi, frequentano corsi di specializzazione presso prestigiose istituzioni musicali. L’Istituto Italiano di Cultura, ha spiegato il direttore, Arnaldo Dante Marianacci, si trasformera’ in questi mesi in un vero e proprio laboratorio musicale, che da una parte offrira’ a molti giovani talenti italiani la possibilita’ di esibirsi e farsi conoscere a Vienna, considerata la capitale mondiale della musica, dall’altra permettera’ di contribuire concretamente ad aiutare l’Abruzzo in un momento cosi’ difficile della sua storia. Ci si augura che l’esempio viennese, con l’aiuto della Farnesina, possa essere imitato dagli altri 90 Istituti Italiani di Cultura sparsi per il mondo

  67. Salve Massimo, ti scrivo dall’altra parte del mondo: dalla Costa Rica.Mi permetto di farti un commento al tuo invito a partecipare a letteratitudine chiama.
    L’idea in sé è bellissima, e mi congratulo con te: c’è tanto bisogno di ponti fra l’Italia e noi ,purtroppo all’estero, per far sapere chi siamo, cosa facciamo e soprattutto per cercare di sconfiggere tutti quegli stereotipi, leggende metropolitane ecc. che ci hanno scaricato addosso in gran parte per un’informazione mediatica scorretta e, spesso, maliziosa (includendo il cinema). Ripeto l’idea mi piace, quello che non mi piace per niente è il mezzo: un blog. Ho un odio, quasi viscerale, per i blog, facebook,twitter e compagnia bella. Li detesto (ed inoltre li ritengo pericolosi, specialmente facebook, perché, secondo me, è un modo di tenerci tutti schedati peggio del Grande Fratello di Orwell); eppoi, essendo poeta e giornalista, se ho voglia di dire qualcosa lo scrivo e so dove, e lo pubblico.Non ho proprio tempo per seguire un blog. Le attività culturali qui in Costa Rica faticano ad essere prioritarie e visibili. Qui non c’è un Istituito Italiano di Cultura, ce n’è uno in Guatemala che dovrebbe servire gli altri quattro Paesi centroamericani, ma non lo fa e sarebbe troppo lungo spiegarti perché. C’è la Dante Alighieri non solo a San José, la capitale, ma anche in altre zone, fa tutto quello che può soprattutto durante la Settimana della Lingua italiana nel mondo. (ottobre) Lo stesso dicasi di Casa Italia, che potrebbe fare di più ma ha le sue frontiere. Non c’è neanche un addetto culturale in ambasciata. I costaricensi, invece, sono un po’ più motivati.A marzo c’è stato il VI Incontro Internazionale di Scrittori, a cui ho partecipato, seguito subito dopo dal Festival Internazionale di poesia. Frequento una specie di circolo che si riunisce i mercoledì dove si discute di tutto ciò che riguarda la scrittura, si presentano libri ed autori ecc. Per uno straniero qui è molto difficile pubblicare qualcosa perché le grandi Case Editrici sono statali create appunto per favorire l’autore nazionale indipendentemente dalla qualità dell’opera stessa. Ciononostante, avendo trovato degli sponsor, sono riuscita a pubblicare 7 libri di poesia che hanno avuto una buona accoglienza e ne ho vari inediti(anche due romanzi) che dormono in un cassetto in attesa di vedere la luce. Sei di essi sono soltanto in spagnolo, il settimo, l’ultimo,(2006) l’ho fatto in un’edizione bilingue.
    Da dodici anni pubblico, con grande sforzo economico, una rivista di cultura e attualità in italiano che si chiama L’amico d’Italia che da poco tempo è ospite in una pagina web di uno scrittore ed operatore culturale, in Italia, Giancarlo Bruschini e se volessi vederla potresti entrare prima a http:// estro – verso.org e poi cercare L’amico Fintanto potrò continuerò a farla cartacea e se ciò, per i costi, non fosse più possibile, dovrò andare per forza(i miei lettori ed io preferiamo l’edizione cartacea) sulla web con un sito in proprietà.
    Questo, grosso modo,è tutto. Ti terrò presente ma non ti aspettare che io partecipi al blog. Ti ringrazio e ti auguro in bocca al lupo. Ciao

    Luciana Biseo
    direttore/editore di
    L’amico d’Italia

  68. Carissima Luciana,
    intanto ti ringrazio per la bellissima mail.
    Su Facebook, in passato, abbiamo cercato di stigmatizzarne i rischi. Il blog, in verità, è cosa diversa.
    Il mio nasce da un amore viscerale per i libri e la letteratura e dal sogno di unire… creando ponti. E – da parte mia – non c’è nessuna contrapposizione con il cartaceo. Tutt’altro. Anch’io sono uno scrittore e pubblico libri. E mi occupo di critica letteraria su quotidiani (“Il Mattino”, “Il Riformista”, “La Sicilia”, per es.).
    Io, in tal senso, creo molto nell’idea di integrazione. Sono mezzi diversi… ma l’esistenza dell’uno non esclude quella dell’altro.
    Ti abbraccio, cara Luciana.
    E complimenti e in bocca al lupoper il tuo “L’amico d’Italia”.
    A presto.
    Massimo

  69. Caro Massimo,
    posso aggiungere una cosa a quanto detto: per un giornalista (ed io lo sono da migliaia d’anni) non c’è niente di più emozionante che ascoltare quel suono ritmato della rotativa che sta stampando il tuo giornale, e niente di più stupendo che prendere in mano il primo foglio appena stampato con i principali titolari e il nome della testata, sì, prenderlo e sporcarsi le dita d’inchiostro e sentire il suo profumo, quello della carta appena stampata. Che delizia!!
    E la stessa emozione per uno scrittore è passare davanti ad una libreria, fermarsi a guardare la vetrina e scoprire il proprio libro fra i tanti esposti. O se no andare a curiosare fra i libri usati in una bancherella dalle parti di Piazza Esedra a Roma e trovare proprio quello che cercavi da tempo,un po’ ingiallito e troppo sfogliato, ma che importa o se no aprire uno di questi tesori e trovarvi delle scritte e delle annotazioni ai margini che ti fanno immaginare un mondo.
    Quello che non capisco è com’è possibile che la tecnologia informatica, e la moda, abbia “cancellato con un solo gesto” (come la canzone di Mina) tutte queste belle emozioni. Spero che il cartaceo continui ad esistere a scapito,purtroppo, degli alberi. Qui si ricava la carta, non in scala industriale, ancora no ma un domani forse, dai tronchetti dei caschi di banane che si buttano ed anche dalla “broza”, ossia i rifiuti del caffé prima o dopo la tostatura.Ci sarebbe solo da migliorare un po’ la tecnica e poi si farà una carta stupenda senza toccare più un albero.
    Grazie della tua risposta.

  70. Cara Luciana.
    Guarda… sono d’accordo con te. Anche per me l’odore della carta e dell’inchiostro è davvero impagabile.
    In fondo con questo blog non facciamo altro che promuovere i nostri amati libri di carta… che (credo e spero) non verranno mai soppiantati.
    A presto.

  71. L’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, diretto da Francesca Valente, è uno dei cinque uffici culturali istituiti negli USA dal Ministero degli Affari Esteri e uno degli 89 presenti in tutto il mondo. Fondato nel 1984, l’Istituto svolge il proprio mandato di intermediazione culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti in una prospettiva polivalente e interdisciplinare. È un centro di iniziative culturali e accademiche, una scuola di lingua e civiltà italiana come pure uno spazio per mostre d’arte e proiezioni di film e video. Promuove la traduzione di autori italiani incentivandone l’interesse presso editori nord-americani e diffonde la conoscenza di premi letterari e artistici italiani. L’Istituto conferisce The IIC Lifetime Achievement Award a personalità che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo. Sono stati premiati: Claudia Cardinale, Mario Monicelli, Vittorio Storaro, Pupi Avati e Francis Ford Coppola per il cinema; Sergio Pininfarina, Lella e Massimo Vignelli e Enzo Mari per il design; Renato Bruson per l’opera; Ennio Morricone per la musica; Claudio Magris e Dacia Maraini per la letteratura; Andrea Zanzotto per la poesia; Ferruccio Soleri per il teatro; Emilio Vedova e Frank Stella per le arti visive; Giuliano Gori per il collezionismo; Renato Dulbecco per la scienza medica; Renzo Piano e Cini Boeri per l’architettura; James Ackerman per la storia dell’arte. Il premio consiste in una scultura creata dall’artista toscano Mauro Staccioli.
    La giurisdizione dell’Istituto comprende i seguenti stati: California del Sud, Nevada, Arizona, Nuovo Messico, Arkansas, Luisiana, Oklahoma e Texas. La sede dell’Istituto Italiano di Cultura, progettata da Robert E. Alexander, partner di Richard Neutra, si trova nel cuore del Westwood Village, elegante quartiere in prossimità della rinomata University of California, Los Angeles (UCLA ) e vicino all’Armand Hammer Museum, nota istituzione culturale d’avanguardia. Il logo dell’Istituto è stato realizzato da Walter Landor, designer californiano, autore del logo Alitalia.
    L’Istituto Italiano di Cultura è aperto al pubblico dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, dal lunedì al venerdì. La Galleria Spazio Italia è aperta anche il sabato dalle 10.00 alle 14.00.

  72. Numerosi eventi culturali sono stati offerti al pubblico di Los Angeles fino ad oggi.
    ******
    Architettura e design:
    mostra La Cappella del Monte Tamaro di Mario Botta e Enzo Cucchi; mostra di oggettistica di Bruno Munari e Paolo Pininfarina; mostra di Piero Fornasetti; conferenza di Bruno Zevi; mostra e conferenze di Tobia Scarpa; seminari di Paolo Soleri; conferenza di Paola Antonelli alla UCLA ; mostra e conferenza di Ettore Sottsass e Frank Gehry; conferenze di Lella e Massimo Vignelli e di Massimiliano Fuksas al Los Angeles County Museum of Art (LA CMA); incontri con Stefano Boeri (Domus e Abitare); conferenza di Renzo Piano a The Menil Collection; mostra e presentazione di Enzo Mari e conferenza di Cini Boeri. Mostra itinerante degli argenti dell’Atelier San Lorenzo, Milano. Conferenza di James Sloss Ackerman.
    ******
    Arti figurative:
    mostra Leonardo’s Return to Vinci, a cura di Carlo Pedretti, in 10 musei americani da Berkeley a Princeton; mostra di Luca Giordano al LA CMA; mostre Il Mondo degli Etruschi presso il Bowers Museum e From Zero To Infinity: Arte Povera 1962-1972 presso il Museum of Contemporary Art, Los Angeles (MOCA); Beyond Geometry: Experiment in Form, 1940-70, LA CMA; mostra di Bernini al Getty Center; conferenza di Cinzia Parnigoni sul restauro del David di Michelangelo al Getty Research Institute; mostre di Giorgio de Chirico, Alighiero Boetti, Sandro Chia, Nunzio Di Stefano, Lucio Fontana, Nancy Genn, Eliseo Mattiacci, Mario e Marisa Merz, Luigi Ontani, Achille Perilli, Giuseppe Santomaso, Grazia Toderi, Emilio Vedova, Mario Giacomelli, Liliana Moro, Laura de Santillana.
    ******
    Cinema:
    retrospettive di Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Pietro Germi, Nanni Moretti, Ermanno Olmi e Luchino Visconti; omaggi a Totò, Nicoletta Braschi, Claudia Cardinale, Cristina Comencini, Mario Monicelli, Sofia Loren, Anna Magnani, Folco Quilici, Alberto Sordi, Vittorio Storaro, Bernardo Bertolucci, Carlo Lizzani, Pupi Avati, Agostino Ferrente e Paolo Sorrentino.
    ******
    Eventi speciali:
    otto edizioni della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (2000-2008).
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    Letteratura:
    eventi dedicati a Luigi Ballerini, Maurizio Cucchi, Umberto Eco, Kuki Gallmann, Mario Luzi, Claudio Magris, Dacia Maraini, Alberto Moravia, Giulia Niccolai, Antonio Porta, Tiziano Rossi, Enzo Siciliano, Gian Antonio Stella, Giuseppe Conte, Francesca Duranti e Giorgio Pressburger; dal 2005 l’Istituto presiede la giuria nordamericana del Premio Napoli.
    ******
    Musica:
    omaggio a Ennio Morricone con Clint Eastwood e Dino de Laurentis; recital di Cecilia Bartoli; concerti di Giuseppe Albanese, Eugenio Bennato, Sylvano Bussotti, Paolo Conte, Marino Formenti, Stefano Scodanibbio, Paolo Fresu, Antonio Lysy, Los Angeles Philharmonic Piano Trio, Massimo Nunzi, Enrico Pieranunzi, Giancarlo Schiaffini, I Solisti di Ennio Morricone, I Solisti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, I Solisti della Scala Trio, Cristina Zavalloni, Gualtiero Bertelli e la Compagnia delle Acque, Amelia Cuni, Claudia Antonelli, Carmen Consoli, Andrea Silvestrelli, Venice Baroque Orchestra alla Disney Hall, Trio di Parma e conferenze di James Conlon.
    ******
    Scienza:
    sette edizioni del Convegno degli Scienziati e Ricercatori Italiani del Sud Ovest degli Stati Uniti, con interventi di Sandra Meucci e Beppe Severgnini; tavola rotonda sulla biotecnologia; interventi e conferenze di Sergio Ferrara e Renato Dulbecco.
    ******
    Storia e filosofia:
    conferenze di Carlo Ginzburg, Remo Bodei e Gian Antonio Stella.
    ******
    Teatro:
    Roberto Benigni in un recital dantesco; Marco Paolini in Vajont; Nestor Saied e Massimiliano Farau ne Gli atti unici di De Filippo, Fo e Pirandello; Novecento di Alessandro Baricco (Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico); Societas Raffaello Sanzio in Julius Caesar; Teatro di Roma in Don Chisciotte (regia Maurizio Scaparro); Pamela Villoresi, Ferruccio Soleri ne L’ Arlecchino servitore di due padroni (Piccolo Teatro di Milano); Francesco Quinn in Voices di Claudio Magris e Francesca Fanti in Love Letters di Dacia Maraini.

  73. Fantastico, complimenti Massimo, per questa tua iniziativa è veramente bellissima. Forse saprai che il progetto de http://www.ilnarratore.com fondato con Maurizio Falghera nel 1999 è stato inaugurato proprio a Sydney, Australia, dove è anche nata la nostra prima figlia Emma. Presentammo per la prima volta presso il CO.AS.IT http://www.coasit.com.au, con il patrocinio della Direzione Didattica del IIC di Sydney, il nostro progetto nel web per scaricare in MP3 la letteratura italiana. Ho visto quanto interesse per la cultura e letteratura italiana c’è al mondo, da qui è nato anche il desiderio di produrre gli audiolibri della grande letteratura italiana, in paesi che per lo più conoscevano da tempo il mezzo o prodotto editoriale ‘audiolibro ‘ e amano la lingua italiana, molti sono ancora i clienti/ utenti che ci sostengono e seguono da tutto il mondo. Bravo ancora complimenti. Un caro saluto. A presto.

  74. Venerdì 3 luglio 2009 alle ore 20.00, la S.V. è gentilmente invitata all’inaugurazione delle due mostre video degli artisti italiani Roberta Cianciola, Fabiola Faidiga e Massimo Premuda, che si terrà presso la galleria Plevnik Kronkowska di Celje nell’ambito della terza edizione del Video Festival Internazionale “Electric Rats Dream Video Dreams”.

    Roberta Cianciola e Massimo Premuda presentano il progetto “Microstorie affollano il confine/Številne male zgodbe nastajajo ob meji”, in cui hanno investigato ricadute e abitudini della popolazione transfrontaliera dopo la caduta del confine fra Italia e Slovenia, mentre Fabiola Faidiga espone il lavoro “Circus Meme”, che affronta i temi della memoria e della storia, ma anche della natura, del circo e della cultura pop partendo dalla storia di Sony, l’elefante donato al maresciallo Tito da Indira Ghandi nel 1972 che da allora vive nello zoo delle isole Brioni (Croazia).

    Organizzatori: DZU Filter e Galerija Plevnik Kronkowska – Con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura a Lubiana

  75. L’Auditorium dell’Istituto italiano di cultura di Cordoba ospita dal 28 luglio al 4 novembre un ciclo di concerti di musica contemporanea dedicato alla diffusione a carico di interpreti qualificati della musica dei secoli XX e XXI a partire dal 1930. Non si esclude l’esecuzione, occasionalmente, di alcune opere dei ”classici” del XX secolo (Strawinsky, Schonberg, Barto’k, A. Berg, L. Dallapiccola, Gian Francesco Malipiero, Alfredo Casella, ecc), ma si dara’ comunque priorita’ alla produzione musicale della seconda meta’ del XX secolo e a quella del XXI secolo, cercando di riservare uno spazio importante alle composizioni dei musicisti italiani di tale periodo.

  76. L’8 luglio, l’Istituto italiano di Cultura di Londra organizza un nuovo ciclo di incontri in lingua italiana sull’arte in Italia, con l’intento di mostrare le bellezze artistiche del Bel Paese nel loro contesto originale.

    Emilia Maggio, esperta d’arte e di lingua italiana, presenta con la consueta maestria alcune tematiche artistiche legate alle grandi mostre in corso a Londra, illustrate da immagini significative espressioni di quell’armonia tra arte, territorio e stile di vita che caratterizzano la cultura Italiana.

    In occasione delle mostre in corso ”Pompeo Batoni 1708-1787: L’Europa delle Corti e il Grand Tour” al Palazzo Ducale di Lucca, ”Etruschi: Le antiche metropoli del Lazio” al Palazzo delle Esposizioni a Roma e ”Canova: L’ideale classico tra scultura e pittura” presso il museo di San Domenico a Forlì, viene proposto un laboratorio sull’influenza dell’antica Roma sulla pittura italiana attarverso alcuni esempi interessanti ed a volte sorprendenti a proposito del fascino che l’arte classica ha da sempre esercitato sulla pittura italiana.

  77. Dal 24 giugno al 24 luglio, presso l’Istituto italiano di Cultura di Dublino, verra’ presentato il volume ”Il corno inglese”. Marco Sonzogni ed altri illustri traduttori si sono ”stretti a coorte” per diffondere maggiormente l’opera di Eugenio Montale nel mondo anglofono dando vita a questo volume : ”IL CORNO INGLESE”, per i tipi della edizioni JOKER di Novi Ligure. Un volumetto importante, ma agile (15×21 – 270 pagine) su carta ivoriata, copertina in quadricromia che, soprattutto per il valore delle traduzioni contenute, diventera’ un buon compagno di viaggio per non pochi studiosi del Nostro. La traduzione dell’antologia prese le mosse nel 1996, anno del centenario della nascita di Montale. Il numero dei traduttori coinvolti si e’ progressivamente espanso da una piccola costellazione di stelle (da Samuel Beckett a Paul Muldoon: da Robert Lowell a John Updike per citarne alcuni) fino ad una galassia di interpreti ed interpretazioni provenienti da tutto il mondo.

    L’antologia conta dunque su un folto numero di traduttori che hanno saputo cogliere la vera essenza della poetica montaliana. Sfidando le convenzioni, le poesie sono state pubblicate in ordine alfabetico piuttosto che in ordine cronologico, questo permette al lettore una chiave di lettura piu’ libera e fresca indipendente dai canoni tradizionali del testo originale. Come disse il poeta Giorgio Caproni, se esiste ”un Montale per chiunque”, allora ”Corno Inglese” conferma questa convinzione.

  78. Com’è bello e commovente leggere interventi di persone che scrivono dall’altra parte del mondo… è come tendere le mani dalle rive opposte di un oceano e alla fine riuscire ad abbracciarsi.
    Bravo Massi, grazie delle energie che spendi per questo progetto di condivisione, dell’entusiasmo che riesci a spandere come una macchia d’olio prezioso… grazie a chi è straniero ma impara l’italiano, questa lingua che amo fin nelle viscere.
    Thank you, muchas gracias, merci…
    Dal profondo del cuore.

  79. Non so se avete notato, ma in alto a destra ho aggiunto una sorta di banner (un pulsantino) su “letteratitudine chiama mondo”. In tal modo questo forum sarà raggiungibile confacilità e in qualunque momento.

  80. ciao massimo, della comunita’ italiana a johannesburg magari ti parlera’ un mio collega interessato ad entrare nella lista dei tuoi “aficionados “. Io vorrei dirti che stiamo preparando una serata di ” Poesia dialettale a confronto” per il 22 luglio. Le adesioni per il momento sono pochine ed io avrei voglia di erudirmi in tutti i dialetti per poter sopperire ai vuoti che saranno lasciati dagli assenti. Trovo che i nostri dialetti sono semplicemente affascinanti. Ti aggiornero’ poi sul risultato della serata. Grazie per questa iniziativa un saluto.Nicoletta

  81. Che bello, Nicoletta!
    Io scrivo da sempre in dialetto siciliano, oltre che in lingua, poesie e novelle in versi.
    Ti invio il link al sito del “Centro Studi Turiddu Bella”, fondato dalla figlia del cantastorie Turiddu Bella.
    http://www.cstb.it

    Ci verrei a Johannesburg!

  82. Grazie mille, Nicoletta cara…
    Aspetto l’intervento del tuo collega, allora.
    Sono curiosissimo di avere notizie sulla comunità italiana di Johannesburg:-)

  83. Ciao caro Massimo,

    manco da questo blog da tanto tempo, ma forse ti ricordi di me…

    da lugano, dove ora abito, forse qualcosa possiamo fare. qui inoltre abbiamo il vantaggio della lingua.

    a presto
    giancarlo

  84. Caro Giancarlo, ma certo che mi ricordo. Sei uno dei primissimi commentatori di Letteratitudine.
    Mi ricordo una bella discussione su Lulu, la tua passione per la scrittura e il tuo sogno di aprire una casa editrice.
    E mi ricordo che vivevi in Inghilterra.

    Un saluto alla bellissima Lugano e… grazie.
    Bentornato a Letteratitudine!

  85. Cara Maria Lucia, grazie per il link, ne avevo proprio bisogno per una signora siciliana che cercava del materiale. Ho trovato delle cose davvero divertenti. un abbraccio a voi tutti. nicoletta

  86. IIC BEIRUT: PUNTA SU CORSI DI LINGUA E PROMOZIONE CULTURA CONTEMPORANEA
    ———————-

    (ASCA) – Roma, 2 lug – Un insegnamento ”molto articolato” della lingua italiana e la promozione della cultura contemporanea del nostro Paese in tutti i suoi aspetti. Sono questi i due punti di forza dell’attivita’ dell’Istituto italiano di Cultura di Beirut, come spiega in un’intervista all’Asca per la newsletter ”Vetrina Italiana” il suo direttore Ennio Troili.

    ”Abbiamo corsi di lingua gestiti da noi in 4 sedi, nelle quali teniamo lezioni quasi tutto l’anno, anche nel mese di luglio, che coinvolgono circa 1.400 studenti, un numero piuttosto alto se si considera che il Libano ha 4 milioni e mezzo di abitanti”, spiega Troili, precisando che l’Istituto ha fatto ”un centinaio di esami Cils a giugno, una cifra consistente”.

    Troili aggiunge che ”accanto a questo, abbiamo l’insegnamento nelle scuole, con un progetto pilota finanziato dal ministero che consente di insegnare l’italiano in diciotto scuole del Paese e interessa 1.800 studenti, i migliori dei quali andranno a Siena per un corso di dieci giorni”.

    Inoltre, prosegue il direttore dell’Iic di Beirut, e’ attivo anche l’insegnamento a livello universitario: ”tra qualche anno – dice Troili – usciranno i primi laureati in italiano”.

    E non finisce qui: l’Istituto fornisce anche supporto didattico a corsi che l’Unifil organizza nel sud del Libano.

    Per quanto riguarda la promozione della cultura del nostro Paese, Troili spiega che l’Istituto ”insiste sull’Italia contemporanea, perche’ spesso la gente pensa all’Italia del passato e invece l’Italia contemporanea e’ molto attiva sul piano culturale ed e’ un bene che la gente scopra questi aspetti”.

    L’Iic, continua Troili, punta in particolare ad avvicinare le generazioni giovani. Ad esempio, ha organizzato un workshop di industrial design, partecipa a un progetto finanziato dalla comunita’ europea chiamato ”European Libanese Rap Poetry Festival”.

    ”Tendiamo a fare non molti eventi – sottolinea -, ma di alta qualita’, perche’ il pubblico libanese e’ nel suo insieme molto sofistica e poi dobbiamo cercare di dare la migliore immagine possibile dell’Italia”.

    L’Istituto, dice ancora Troili, promuove la cultura italiana in stretto raccordo con le istituzioni locali, perche’ cio’ ”ci aiuta da un lato a raggiungere un pubblico piu’ vasto e dal’altro a contenere i costi.

  87. IIC di Francoforte. L'Italia a Francoforte: 8 luglio festa conclusiva del progetto bilingue il bambino culturale ha detto:

    FRANCOFORTE – Mercoledì 8 luglio, a partire dalle ore 15, al Museo Archeologico di Francoforte (Karmelitergasse 1) si terrà la festa conclusiva del progetto bilingue Il bambino culturale, che rientra nel più vasto programma dell’iniziativa L’Italia a Francoforte curata dall’associazione Amici dell’Istituto italiano di cultura-Italiani in Deutschland e V. e dedicato in particolare ai bambini di origine italiana in età scolare e alle loro famiglie. A Il bambino culturale, giunto quest’ anno alla sua terza edizione, hanno aderito gli scolari della quarta classe bilingue della scuola elementare Mühlbergschule di Francoforte. In occasione della manifestazione, i bambini condurranno gli adulti in un percorso storico descrittivo attraverso i resti e i ritrovamenti dell’ antica città romana di Nida, prezioso patrimonio archeologico della città di Francoforte.

    Al termine della visita da loro guidata è in programma la rappresentazione di brevi pezzi teatrali in italiano, tedesco e latino.

    L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, il Consolato Generale e la città di Francoforte.
    (News ITALIA PRESS)

  88. Nessuna città della Terra si può dire più sacra di questa. Ebrei, musulmani, cristiani: gli appartenenti a queste tre religioni venerano Gerusalemme. Molte persone la visitano per il legame con la propria fede, ma non va dimenticato che Gerusalemme è anche una metropoli moderna, piena di vita e di emozioni “profane”.

    La città è divisa in tre parti. La Città Vecchia, cinta di mura, che custodisce molte delle cose da vedere. Il settore orientale, in prevalenza arabo, e la città moderna, in rapida espansione, nota come Gerusalemme occidentale. La Città Vecchia è a sua volta divisa nei quartieri armeno, cristiano, ebraico e islamico.

    Quest’anno il Jerusalem Film Festival fa un omaggio alla grande Anna Magnani. Dal 9 al 18 luglio la kermesse cinematografica più prestigiosa del Medio Oriente, dedicherà un evento all’attrice italiana simbolo del nostro Cinema, con una grande mostra di foto e di film che per l’occasione voleranno dagli archivi della Cineteca del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma fino a Gerusalemme.

    Dalla Città Eterna a quella Santa, per raccontare una delle storie straordinarie di cent’anni di cinema italiano. Il legame tra l’I talia ed il Jerusalem Film Festival risale sin alle origini del festival, Basti pensate che la prima edizione, nel 1984, fu aperta da Ettore Scola. E che Marcello Mastroianni lo ricordava così: «I remember the sensation of silence and of light, suspended like mystic vapor over the City of Jerusalem».

    Ora, l’edizione 2009, celebra la riscoperta dei molteplici volti dell’indimenticabile “Nannarella”: l’attrice, la donna, il mito. Le foto di Anna Magnani in mostra all’International Film Festival di Gerusalemme sono scatti di grandi fotografi sui set degli indimenticabili film interpretati dalla diva.

    Sono immagini che raccontano, attraverso il percorso della Magnani, la storia del neorealismo italiano, l’esperienza artistica e umana con
    Roberto Rossellini, l’incontro artistico con l’� amico Luchino Visconti, il rapporto contrastato e sofferto con Pier Paolo Pasolini in Mamma Roma fino l’ultima apparizione, nel 1973, in Roma di Federico Fellini.

    Immagini accompagnate dalla presentazione al pubblico israeliano di due pellicole che rimaste nella storia del cinema italiano: “ L’Onorevole Angelina” di Luigi Zampa e “Roma, città aperta” di Roberto Rossellini. L’evento si chiama “ Ciao Anna Magnani” ed è stato curato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, dall’Associazione Culturale “Golda”� e dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

    Istituto Italiano di Cultura a Tel Aviv tel. 00972-3-5161361

  89. Gentile Massimo Maugeri,
    sono presidente onorevole del Comitato Dante Alighieri di Odessa (infatti sono stata il suo fondatore e presidente attivo negli anni 1999-2006, dopo mi sono trasferita in Romania per motivi familiari).
    Io con piacere mi unirei alla Vs. Nobile attivita. Per 20 anni ho studiato la storia della scoperta colonia italiana al Sud dell”Impero Russo, ed ora vorrei pubblicare dei materiali da me racccolti. Nell’anno 2007 ad Odessa per mezzi propri ho pubblicato il 1 volume della colllana “La Sconosciuta Civilta’ Italiana sulle Coste del Nord del Mar Nero nei secoli XIX-XX”. – Vol.1- Odessa: KP OGT, 2007. – 295 p. ISBN 978-966-2106-06-0 (tiratura 100 copie). Ho preparato degli articoli anche sulla storia letteraria e filologica italiana della zona. Sono molto orgogliosa che ho scoperto qualche scrittore italiano sconoscito fino ad oggi in Italia, tra i quali Enrico Muston e il suo enigmato canto inedito della Divina Commedia.
    Vi mando una brevissima informazione del volume prossimo; saro lieta se quella chiamera il Suo gentile interesse. Saro pronta a qualsiasi forma di collaborazione con Lei.
    Nel frattempo La saluto cordialmente.
    (segue commento in dettaglio)

  90. Egregio Sig.Redattore/Direttore della Casa editrice,
    Vi offro di pubblicare la monografia “Italiani nel Sud dell’Impero Russo: cento anni di gloria (secoli XIX-XX)” (300 pagg.). Autore dott. Ludmila Morosanu (Demjanova).
    La monografia e’ una vera enciclopedia della scoperta colonia italiana e contiene personalia di circa di 4000 italiani, i quali abitarono nelle citta’ sulle Coste del Nord del Mar Nero nei secoli XIX-XX (Odessa, Sebastopoli, Kherson, Jalta, Simferopoli, Nicolaev, ecc.). Colonia italiana fu una delle quelle più grandi e significative colonie italiane all’estero durante il vasto periodo del secolo XIX e dell’inizio del XX. La colonia era formata dagli italiani provenienti da Napoli, Trieste, Genova, Palermo, Livorno, Venezia, ecc.
    Sinossi della monografia:
    – Introduzione “Italiani nel Sud dell’Impero Russo (secoli XIX-XX): cento anni di gloria”
    – Società Italiana di Beneficenza
    – Società Dante Alighieri
    – Personalia dei sottoscrittori e donatori della Società Italiana di Beneficenza
    – Personalia dei sottoscrittori della Società Dante Alighieri
    – Personalia degli italiani indicati in altri fonti
    – Persone rimpatriate
    – Persone sepolte a Odessa
    – Scrittore italiano Enrico Muston e l’enigma del canto inedito della “Divina Commedia”
    – Indice alfabetico dei nomi
    – Illustrazioni
    – Bibliografia
    La monografia offerta si basa sui materiali del volume dello stesso autore “Societa’ Italiana di Beneficenza a Odessa” (Collana “La Sconosciuta Civilta’ Italiana sulle Coste del Nord del Mar Nero nei secoli XIX-XX”. – Vol.1- Odessa: KP OGT, 2007. – 295 p. ISBN 978-966-2106-06-0 (tiratura 100 copie). La presentazione del volume e’ stata fatta all’Universita di Craiova (Romania) durante la “Settimana della lingua italiana al mondo” (ott. 2007).
    La scoperta dei materiali negli archivi Odessa e la preparazione per stampa sono fatte dalla dott. Ludmila Morosanu (Demjanova) negli anni 1985-2005.
    Inoltre sono preparati per stampa: Vol. 2. “Storia della Società Dante Alighieri di Odessa”; Vol. 3. “Scrittori italiani ed editoria italiana nel Sud dell’Impero Russo (XIX-XX ss.) – biografie e testi delle opere”; Vol.4. “Filologia italiana e insegnamento di lingua italiana nel Sud dell’Impero Russo (XIX-XX ss.)”.
    “Italiani nel Sud dell’Impero Russo: cento anni di gloria (secoli XIX-XX)” si e’ offerta a pubblicazione per la prima volta.
    L’edizione è destinata agli storici ed anche al largo ambiente degli interessati alla storia, a quelli chi cerca i suoi antenati e studia la storia di famiglia.
    Note dell’autore: professore associato dell’Universitа Nazionale Mechnikov di Odessa (1986-2006), fondatore e presidente (1999-2006), presidente onorario (dal 2007) del Comitato della Società Dante Alighieri di Odessa, autore di 82 pubblicazioni nel campo di storia di lingua italiana e lingue slave orientali. Da 2007 ha emigrato in Romania (Suceava).
    L.Morosanu (Demjanova) e’ a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti e informazioni sul testo.
    Per contatti e accordi: Sito:http://digilander.libero.it/demjanova/
    email ludmilamorosanu@rambler.ru
    Nel ringraziare per la cortese attenzione, colgo l’occasione per porgerVi cordiali saluti.
    Ludmila Morosanu (Demjanova), Suceava (Romania)
    ****
    Oggetto: Proposta di pubblicazione “Italiani nel Sud dell’Impero Russo: cento anni di gloria (secoli XIX-XX)”

  91. Ludmila Morosanu mi aveva scritto precedentemente per mail, parlandomi di questa sua opera.
    Le faccio tanti auguri nella speranza che ci sia qualche editore italiano in… “ascolto”.

  92. La ringrazio di cuore per l’attenzione alla proposta della mia monografia, esono amirata della Vs. iniziativa e il Vs. sito. In bocca al lupo! Cosa potrei fare per far promuovere avanti l’attibita cosi nobile? una domanda piu’ concreta: potrei mandarVi un articoletto da pubblicare sul vs. sito, dedicato a uno scrittore italiano Enrico Muston scoperto da me e fino a oggi sconoscito in italia?(e ne ci sono anche degli altri, che hanno vssuto nel secolo XIX ial Sud dell’Impero Russo….).. Se “si” – in che modo potrei farlo? come vengono ripettati diritti d’autore? ecc.. molte domande pratiche sulla pubblicazione dei materiali…. Resto nell’attesa della Sua risposta, e nel frattempo La saluto cordilmente e mi unisco a tutte le laude letti al Vs. indirizzo!

  93. IIC di Toronto - Dal 10 luglio al 21 agosto "Signore and Signore: leading ladies of the italian cinema" ha detto:

    (Toronto)
    Approda in Canada la retrospettiva dedicata alle attrici che hanno fatto grande il cinema italiano del dopoguerra. Dal 10 luglio al 21 agosto Signore and Signore: leading ladies of the italian cinema sarà a Toronto dopo aver raccolto le lodi della critica in Europa e negli Stati Uniti. La rassegna, che comprende una notevole varietà di stili, sarà inaugurata da Sophia Loren con la sua intensa interpretazione di Cesira nel film diretto da Vittorio De Sica La Ciociara (1960), dove la Loren è una giovane vedova che fugge dai bombardamenti alleati di Roma durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra le altre dive nostrane figura anche Claudia Cardinale sia come sensuale cantante di un nightblub sedotta e abbandonata da un facoltoso playboy ne La ragazza con la valigia (1960) di Valerio Zurlini, che come personaggio barocco ed incestuoso nel film Vaghe stelle dell’Orsa (1965) di Luchino Visconti. Giulietta Masina compare in ben tre ruoli, sempre al fianco dell’amato marito e regista Federico Fellini: come Cabiria, una giovane ed ingenua prostituta romana messa in ridicolo da un gruppo di donne di strada, preti e attrici cinematografiche nel film Le notti di Cabiria (1957); come la trovatella Gelsomina, venduta dalla madre per un piatto di pasta ad un artista circense in un altro capolavoro di Fellini, La Strada (1954); e come sola e vulnerabile casalinga nella sua villa fuori Roma nella stravagante prospettiva di Giulietta degli spiriti (1965).

    Ed ancora tra le protagoniste della retrospettiva, Anna Magnani nelle vesti di Pina, una generosa vedova in attesa il cui compagno offre rifugio a un leader della Resistenza in fuga dalla Gestapo nel film di Roberto Rossellini Roma città aperta (1945). Monica Vitti, che offrendo una meravigliosa parodia delle eroine ritratte da Antonioni, appare come fioraia che si ritrova nel bel mezzo del triangolo della classe lavoratrice nel film di Ettore Scola Dramma della gelosia (1970); ed infine Stefania Sandrelli come Adriana, l’ingenua bella ragazza che mira a trasferirsi dal suo piccolo villaggio a Roma per diventare una star in La conoscevo bene (1965) di Antonio Pietrangeli, un ironico e a tratti amaro ritratto di una donna alle prese con la modernità.

    Senza dimenticare altre grandi attrici come Silvana Mangano in Teorema (1968) di Pier Paolo Pasolini, la divertente Mariangela Melato diretta da Lina Wertmuller in Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972), Sylvia Koschina ne La nonna Sabella (1957) di Dino Risi, che guiderà anche Franca Valeri ne Il vedovo (1959), Alida Valli in Piccolo mondo antico (1941) diretto da Mario Soldati, Lucia Bosè in Muerte de un ciclista 1955) di Juan Antonio Bardem, Sandra Milo in Vanina Vanini (1961) di Roberto Rossellini, per finire con Gina Lollobrigida nella commedia dolce-amara di Luigi Comencini Pane, amore e fantasia (1953).

    Le proiezioni della rassegna, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Toronto e dalla Cinematheque Ontario, in collaborazione con Cinecittà Holding e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si svolgeranno presso la Jackman Hall Art Gallery of Ontario.

  94. Ho aggiornato il post (guardate in alto).
    Nei giorni scorsi sono stato intervistato da SBS, una prestigiosa radio nazionale australiana che trasmette anche programmi in italiano. Ringrazio Daniela Scarcella per avermi invitato e Virginia Padovese per aver realizzato l’intervista. Sul post ho inserito il link per scaricare la trasmissione.
    Ho provato anche a fare, di questa intervista, un video per Letteratitudine Tv (sempre sul post).

  95. L’acqua della fonte
    suona il suo tamburo
    d’argento.
    Gli alberi
    tèssono il vento
    e i fiori lo tingono
    di profumo.
    Una ragnatela
    immensa
    fa della luna
    una stella.

    F.Garcia Lorca

    Mi manca l’ ispirazione, ma vi regalo questa poesia do Garcia Lorca sull’ estate

  96. buona idea spero vada in porto, i libri tutti in generale sono una risorsa immensa per tutti, e ci uniscono da una parte all’altra del mondo.
    Ciao Massimo e buone vacanze

  97. Un’altra idea straordinaria da una persona straordinaria. Complimenti Navigero.
    @ Laura Costantini: pf non buttiamola in politica, la cultura non è di destra né di sinistra e tra qualche tempo l’ossessione (patologica) di tanti per un imprenditore sarà ricordata come noi ricordiamo i guelfi e i ghibellini.
    E’ poi così importante che Dante fosse o meno guelfo bianco e qualcuno lo abbia definito ghibellin fuggiasco? Viva Dante e Foscolo e viva la cultura.

  98. La Chimera di Arezzo vola oltreoceano. La statua etrusca del 400 a.C. per la prima volta sbarca in territorio america, è stata infatti presentata all’Istituto italiano di cultura di Los Angeles la mostra “The Chimaera of Arezzo” che durerà fino al 5 ottobre. Uno dei pezzi più importanti dell’arte etrusca, in prestito dal Museo archeologico nazionale di Firenze, sarà esposta alla Getty Villa di Malibu.
    *******
    LA CHIMERA E ALTRE STATUE- Riscoperta durante alcuni scavi nel 1553, un metro e trenta di lunghezza per 78 centimetri di altezza, con un’incisione votiva sulla zampa, che la dedica alla dea Tinia, equivalente per gli etruschi di Zeus. La chimera sarà esposta insieme ad altre statue che sembra facciano parte dello stesso complesso votivo. Saranno inoltre esposti anche vasi e disegni che illustrano il mito della Chimera. Parte leone, parte capra e parte serpente, la chimera è un mito che ha a che fare con l’eroe omerico Bellerofonte, mandato per gelosia a compiere la missione suicida di uccidere la bestia. Con l’aiuto del cavallo alato Pegaso però, Bellerofonte esce vincitore.
    *******
    LA COLLABORAZIONE CON LA GETTY FOUNDATION – Continua così la collaborazione tra il ministero della Cultura italiano e la Getty Foundation, iniziata nel 2007 dopo la risoluzione di una disputa su circa quaranta oggetti arrivati illegalmente negli Stati Uniti di cui l’Italia aveva chiesto la restituzione. Il direttore del Getty Museum Michael Brand e l’allora ministro Francesco Rutelli avevano promosso un maggiore scambio fra le due parti, che negli ultimi due anni ha già portato ad alcuni prestiti da parte di musei italiani di opere a volte bisognose di lavori, come la statua di Apollo Saettante, proveniente dagli scavi di Pompei, che in questo momento si trova nel laboratorio di conservazione della Getty Villa per venire studiata e restaurata. Alla serata, possibile anche grazie alla partecipazione del Console generale d’Italia a Los Angeles Nicola Faganello e del direttore dell’Istituto Italiano di cultura Francesca Valente, ha partecipato anche il vicedirettore del Museo archeologico nazionale Mario Iozzo, che ha annunciato la creazione dell’associazione “Amici della chimera”, per la conservazione di questa e di altre opere d’arte.

  99. Boston
    – Visita statunitense per la scrittrice italiana Dacia Maraini, ospite della Federation of Abruzzi Associations Inc. Usa in qualità di visiting professor. Domenica 12 luglio, Dacia Maraini ha tenuto una conferenza ‘Dacia Maraini e l’Abruzzo’ presso la Dante Alighieri Society a Cambridge, nei pressi di Boston, nel corso della quale ha presentato il suo romanzo ‘Colomba’, ambientato proprio in Abruzzo dove la scrittrice vive per alcuni mesi l’anno, e l’altro volume, da lei curato, ‘Respiro leggero dell’Abruzzo. Scrittori famosi raccontano le terre abruzzesi’, edito da IanieriEdizioni di Pescara.

    ‘Il respiro leggero dell’Abruzzo’ raccoglie contributi di grandi scrittori – da Ovidio a Gregorovius, da D’Annunzio a Croce, da Gadda a Natalia Ginzburg -, creando una sorta di itinerario letterario che vuole costituire un viaggio immaginario capace di suggerire qualcosa, sia a chi conosce già l’Abruzzo e ne vuole risentire gli odori e i sapori sia a chi non lo conosce e vuole sapere cosa lo aspetta.

    È intervenuta alla conferenza anche la presidente della FAA Usa, Rosetta Romagnoli, la quale ha spiegato che, “abruzzese di adozione, Dacia Maraini ha accettato generosamente di darci la possibilità di organizzare un fund-raising per i nostri corregionali colpiti dal sisma in occasione della sua presenza a Boston. La FAA Usa, di cui sono presidente”, ha proseguito Romagnoli, “ha sponsorizzato con le associazioni aderenti questo evento, grazie alla cooperazione di Carlo Cipollone della Dante Alighieri Society di Cambridge e numerosi amici, così come spesso avviene quando la Federazione organizza eventi e manifestazioni di un certo rilievo e contenuti validi”.

    Durante la conferenza, infatti, sono state offerte delle copie in italiano del romanzo ‘Colomba’ con lo slogan ‘Prendi un libro, aiuta l’Abruzzo’: i proventi della giornata confluiranno poi nel fondo Abruzzo Earthquake Relief Fund.

    (News ITALIA PRESS)

  100. Il fotografo Lattanzi a Shanghai per l’eclissi più lunga del secolo
    ———————-

    Shanghai –
    L’eclissi totale di sole che è stato visibile ad occhio nudo in Asia mercoledì 22 luglio ha attirato la fantasia e l’idea di molti anche in Europa ed in Italia.

    In particolar modo l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai ha segnalato la presenza del fotografo italiano, Massimiliano Lattanzi, nell’importante città cinese per seguire la più lunga eclissi del secolo:oltre 6 minuti.

    Il lavoro verrà chiamato Athmocromiae, un lavoro che incentra il proprio essere nelle atmosfere colorate, spazi illimitati, nel respiro del cosmo, lì dove le immagini sono dominate da uno sguardo inconsueto, capace di cogliere aspetti che sarebbero invisibile ad un occhio distratto e non allenato ad immaginare la grandezza del cosmo e della terra.

    L’eclissi è iniziato sulle coste dell’India al nord della città di Mumbay – ex Bombey – per arrivare piano piano in Tibet, in Nepal, in Buthan, in Bangladesh, fin su l’Himalaya – il tetto del mondo, da immaginarsi lo spettacolo naturale in questa zona – per poi oscurare anche la Cina e le isole dell’Oceano pacifico quali Iwo Jima, Marshall e Kiribati.

  101. Vienna – 3/8/09
    Tredici Paesi con diciassette poeti hanno finora aderito al Festival Europeo della Poesia 2009, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Vienna in collaborazione con la Literaturhaus della capitale austriaca e le ambasciate e gli istituti culturali stranieri operanti in Austria.

    Insieme ad austriaci e italiani, parteciperanno poeti dalla Danimarca, dall’Estonia, dalla Federazione Russa, dalla Finlandia, dalle Fiandre (Belgio), dalla Lituania, dalla Polonia, dalla Slovacchia, dalla Spagna, dalla Turchia e dall’Ungheria.

    Il Festival, che si terrà da 5 al 7 ottobre di quest’anno, patrocinato dal Ministero austriaco degli affari europei ed internazionali, si articolerà in tre giornate: le prime due, con inizio alle ore 19.00, saranno ospitate dalla Literaturhaus di Vienna; la terza si terrà nella città di Linz, quest’anno capitale europea della cultura, grazie alla collaborazione del Comune di Linz e di Linz 2009. In occasione del Festival verrà anche pubblicata una antologia di circa 250 pagine, in lingua originale e in tedesco, con tutti i testi che verranno letti dai poeti partecipanti.

    Lo scopo del Festival è quello di promuovere attraverso la poesia e i poeti una migliore conoscenza della cultura europea nelle sue più varie e ricche espressioni e tradizioni. E in questo senso l’Austria gioca un ruolo di primissimo piano, anche grazie alla sua posizione geografica che ne fa un ideale punto di incontro tra il mondo occidentale e quello orientale. Insieme a poeti affermati sono stati invitati anche giovani promesse della poesia contemporanea per permettere un maggiore dialogo tra le diverse generazioni e insieme dare voce anche ai giovani, che rappresentano il futuro della cultura europea.

    News ITALIA PRESS

  102. Caro Massimo, la serata del 22 luglio dedicata ai dialetti e dal titolo: dialetti a confronto, e’ stata un grande successo. almeno, cosi’ mi e’ stato riferito. Vi hanno partecipato 10 regioni e per noi e’ senz’altro un buon risultato. L’entusiasmo del momento ha fatto anche rilasciare promesse a farlo di nuovo ed io spero tanto che l’entusiasmo si fortifichi nel tempo perche’ sia possibile ripetere una tale entusiasmante, gradevolissima esperienza, anche perche’ avro’ l’opportunita’ di declamare la poesia in dialetto abruzzese che avevo preparato con tanta diligenza. devo confessare che, nonostante il dialetto sia stata la mia prima lingua, quando mi sono imposta di declamare una poesia dialettale, ho dovuto reimparare il tutto. Ho fatto fatica a riconoscere il significato di una terminologia che mi sembrava completamente nuova ed astrusa.Vorrei suggerire a tutte le Sedi Dante nel mondo, una serata come la nostra, dal gusto antico con tutta la nostalgia che ne consegue. La Dante di Roma ci ha recentemente informato che la Dante di Mosca, ha compiuto cent’anni; a seguire il loro indirizzo email ed il nome della professoressa che gestisce tale sede, nel caso tu voglia catturare la loro attenzione con il tuo BLOG MONDO: socdantemsk@gmail.com – prof.ssa Marina Millerova.
    Per tornare a noi, il 26 ci sara’ un conferenza dal titolo: PANE AMARO – storie di emigrazione – Ti terro’ informato. devo sempre parlarti della realta’ Sudafricana ma, poiche’ il mio collega si era impegnato a farlo, non vorrei fargli torto. A te ed a voi tutti nel mondo, un grande abbraccio.

  103. La Società Dante Alighieri di Johannesburg presenta: PANE AMARO - CONFERENZA DELLA PROFESSORESSA ALIDA POETI ha detto:

    La Società Dante Alighieri

    invites members of the public to attend a talk

    in English

    “Pane Amaro / Bitter Bread”

    by

    Alida Poeti (Wits)

    on Italian and African experiences of emigration and immigration


    Wednesday, 26 August 2009 at 18:30 for 19:00

    In the Daniele Nanna room, Dante Alighieri Centre

    62A Houghton Drive, Houghton, Johannesburg

  104. Caro Massimo, sara’ mia premura ragguagliarti sulla serata. Ho notato che l’interesse sull’ emigrazione al momento e’ molto sentita. Perche’? C’e’ qualcuno la’ fuori che sa darmene una ragione? A me questo percorso a ritroso, mi addolora e mi imbarazza. Un saluto

  105. Ottimo, cara Nicoletta. Attendiamo notizie, allora:-)

    Credo che l’interesse sull’emigrazione si dovuto anche al fatto che viviamo un periodo storico particolare in cui – contemporaneamente – sono in corso importanti fenomeni di immigrazione ed emigrazione. Mi riferisco, in particolare, all’Italia… ma credo che il discorso valga anche per altri paesi.

  106. A Belgrado disegni di Michelangelo: mostra organizzata dall'Istituto italiano di cultura di Belgrado dal 24 settembre al 15 ottobre ha detto:

    ANSA – BELGRADO, 22 AGO

    Dal 24 settembre al 15 ottobre due studi per il Tondo Doni
    ***
    – Per la prima volta nella storia della Serbia, opere originali di Michelangelo Buonarroti saranno esposte al pubblico.
    Avverra’ in una mostra organizzata dall’Istituto italiano di cultura di Belgrado dal 24 settembre al 15 ottobre prossimi.
    Saranno esposti due disegni che il grande artista esegui’ per il Tondo Doni, uno dei capolavori piu’ noti di tutti i tempi, oggi alla Galleria degli Uffici di Firenze.
    Sono la Madonna e lo studio per il Bambino del Tondo Doni.

  107. Lubiana
    – Verrà inaugurata lunedì alle 19.30 presso l’Istituto italiano di cultura in Slovenia la mostra di arti urbane Drops. Verranno esposte opere di artisiti come 601na, Asone, Crisi, MaloSK8, Giri, Kero, Pirf, rE, Shoe, Style1 e Sturi. La mostra, organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Scimmie Bisiache, si svolge all’interno del VIII Festival Internazionale dei nuovi linguaggi urbani Scimmie in Gabbia. La mostra resterà aperta fino al 9 settembre 2009. Scimmie in Gabbia, festival organizzato dall’Associazione culturale Scimmie Bisiache e promosso dall’Assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Gorizia, è articolato su dieci giornate dedicate ad arte, musica e spettacolo. Quest’anno il Festival ha carattere itinerante per facilitare il contatto fra giovani artisti europei: un gruppo di giovani creativi a bordo di un bus percorrerà oltre 500 km attraverso Italia, Slovenia e Austria. Le proposte artistiche coinvolgono arti visive e convention di graffiti, concerti e dj set, danza ed esibizioni di breakdance fra Udine, Gemona, Trieste, Lubiana, Graz, Monfalcone, Nova Gorica e Gorizia.

    Scimmie in Gabbia è un festival, giunto alla settima edizione, che si articola in nove giornate di arte, musica e spettacolo: in particolare, l’evento si conferma come una delle più profique piattaforme per il network di writer e street-artist

  108. Dublino
    – Riscoprire la nuova e la vecchia Irlanda degli italiani attraverso un libro. Da Marconi alla Tigre Celtica. Italians in Ireland: Storie, successi e personaggi di un popolo in movimento.

    Questo il nuovo libro che racconta gli italiani in Irlanda. Una produzione riuscita grazie anche alla collaborazione di Irlandiani.com-Italia Stampa.

    Si tratta di un volume storico inedito che verra’ presentato sabato 24 ottobre presso l’Istituto Italiano di Cultura in Fitzwilliam Square a Dublino 2, in occasione della “Settimana della Lingua Italiana”.

    Tra i diversi promotori figurano la Presidenza della Repubblica Italiana ed il Ministero degli Esteri. Il testo e’ ricco di ricerche bibliografiche e fotografiche sul campo. La realizzazione del volume vede la partecipazione di dodici ricercatori e sette universita’ italiane.

    “Questo libro vuole dare un giusto equilibrio tra Storie, successi e personaggi di un popolo in movimento. Abbiamo cercato di interpretare i fatti e gli eventi attraverso interviste. Aiutiamo a saper cogliere il ruolo fondamentale degli italiani piu’ anziani. Essi trasmettono la propria esperienza e saggezza alle nuove generazioni. Questo da una spinta propulsiva a tutto il sistema Italia all’estero: al Made in Italy in particolare. E se indirizzata bene, ci portera’ molto lontano. Il libro ha questo fine” spiega Francesco Dominoni, presidente di Irlandiani.com.

    Ecco tutte le persone che hanno partecipato al progetto: Marco Biasi, Letizia Brunetto, Concetto La Malfa, Silvia Guaiani, Rosa Piccolantonio, Silvia Baldini, Martina Andreoni, Maddalena D’Urso, Donato Altobelli, Daniela Ascione, Francesco Dominoni ed Eleonora Caselli.

    Il libro e’ sponsorizzato da Unicredit Bank Ireland PLC.

  109. (Madrid)
    – Dal 15 settembre al 12 dicembre si svolgerà, a scadenza quindicinale il venerdì sera e il sabato mattina, nell’Istituto italiano di cultura di Madrid, il primo corso europeo di creazione musicale. L’evento è organizzato da Acciones Imaginarias che per questa edizione ha scelto l’Italia come paese ospite. Tra i docenti Aureliano Cattaneo e Stefano Gervasoni.

  110. Caro Massimo,
    mi unisco alla tua belle iniziativa e ti invio il programma di un avvenimento molto atteso qui, nella città di Tubarao, Santa Catarina, Brasil. Siamo in una regione colonizzata in prevalenza da italiani di origine veneta e l’associazionismo veneto è oggi l’unico ponte tra l’Italia e queste terre. Purtroppo i discendenti degli italiani conservano, insieme all’orgoglio e alla fede, una memoria piuttosto vaga delle loro radici. Inutile dire che nella maggior parte dei casi, per quanto riguarda l’aiuto della madrepatria sono stati lasciati a se stessi. La strada da fare, come puoi immaginare è tanta, anche se la richiesta di italianità è viva e non ha bisogno di molti stimoli. Io, finalmente in pensione (sono stato dirigente scolastico) sono qui da poco e se possibile cercherò di dare una mano. Il coro minimo di Belluno ben si inserisce in quella vocazione popolare, a dire il vero un po’ abusata, a cui, per ovvie ragioni, qui si è rimasti molto sensibili. Alla manifestazione saranno presenti l’Assessore ai flussi migratori della Regione veneto, Oscar De Bona, e il sindaco di Silea ( prov. Treviso).Ti saprò dire. Ciao e buon lavoro.

    VÉSPERA DE FERIADO PARA CELEBRAR A ARTE E CULTURA ITALIANA EM TUBARÃO.

    A 10ª Assembléia Geral do Comitato delle Associazioni Venete per lo Stato di Santa Catarina será realizada na cidade de Tubarão, dia 6 de setembro de 2009, às 11 horas, no Clube Cidade Luz, que tem sua sede na Rua Expedicionário José Pedro Coelho, 339 – Bairro Dehon (próximo a UNISUL) – Tubarão.
    Na oportunidade, as Associações afiliadas de todo o Estado de Santa Catarina, estarão reunidas para deliberarem sobre vários assuntos, entre eles a Aprovação do novo Estatuto do COMVESC discutido na última Assembléia em Nova Veneza e apresentação dos projetos que serão enviados para a Região Vêneto.
    A programação festiva está sendo organizada pela Diretoria da Associação Trevisani nel Mondo – Secção de Tubarão. A atual Presidente, Fabiola Cechinel, em nome dos demais membros da Diretoria, convida todos os associados, simpatizantes, imprensa e autoridades para participarem da abertura do evento e das atrações programadas para este dia.
    Depois das atividades estatutárias do COMVESC, será servido um almoço por adesão, preparado pela cozinha do Olivério, no Clube Cidade Luz.
    As 20h30min, na Igreja São José Operário do bairro Oficinas, em conjunto com a Prefeitura de Tubarão, através da sua Secretaria de Cultura, Esportes e Turismo, acontece o Festival de Corais, com a participação do Coral Municipal, Grupo Ricordi D’Itália e a atração internacional do “Coro Mínimo Bellunese”, da cidade de Belluno, Itália.
    Nos eventos, além dos membros das associações espalhadas por todo o Estado, a participação do Arquiteto Oscar De Bona, Assessore dei Flussi Migratori Regione Veneto e do Prefeito da cidade de Silea, da Província de Treviso, Itália.

    CORO MINIMO BELLUNESE
    Fundado em 1961, é composto integralmente por 35 vozes masculinas e sediado na Província de Belluno/Região do Vêneto, Itália. O Coro Minimo Bellunese nos seus 48 anos de história apresentou-se em inúmeras cidades européias, com destaque para Roma, Turim, Paris, Berlim, Praga, Bruxelas, Veneza, Milão. Em 1973 recebeu o Prêmio San Martino por divulgar a cultura Vêneta e da gente bellunese em todo o mundo, bem como o único representante italiano no Festival Internacional de Canto Popular de “Bade

  111. Francoforte
    – Dopo la breve pausa estiva, riprendono gli incontri de ‘L’Italia a Francoforte 2009′, il progetto curato e promosso dall’Associazione amici dell’Istituto italiano di Cultura – Italiani in Deutschland e.V e rivolto principalmente ai bambini di origine italiana in età scolare e alle loro famiglie. Sabato 5 settembre, dalle ore 11.00 alle ore 14.00, nel deposito-officina del Museo Archeologico di Francoforte (Borsigalle 8, Francoforte) è in programma una visita guidata e un laboratorio per bambini dedicato alle antiche tecniche del mosaico romano. L’ incontro si svolgerà in italiano e in tedesco. L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di Francoforte, il Consolato d’Italia a Francoforte, la città di Francoforte, l’Ufficio cultura della città e l’AMKA.

    Il programma completo e dettagliato delle iniziative per l’ anno 2009, in formato PDF, è possibile reperirlo sui siti: http://www.it-de.eu e http://www.iicfrancoforte.esteri.it

  112. Ciao Massimo, volevo segnalarti che giorni fa sul Corriere della Sera del 27 agosto ho letto un articolo di Marco Nese sul nuovo assetto degli Istituti Italiani di Cultura.
    Nell’articolo si parla: di anno della svolta, della istituzione di nuove sedi in Usa e Cina, del cambio di direttori, di un canale Rai per promuovere la lingua, mentre alcune delle 89 sedi potrebbero chiudere (sia per risparmiare, sia perché la situazione geopolitica è cambiata).
    Pare che ministero degli Esteri, hanno deciso che se bisogna sacrificare qualche ufficio, meglio tagliare nel Vecchio Continente. E puntare verso nuovi lidi (per es. in Libia, negli Emirati Arabi, in che Cina).
    Spero di essere stata utile.
    Lucia

  113. Poeti a Balatonfred: XVII Incontro Internazionale: cerimonia di premiazione del Concorso di poesia Salvatore Quasimodo ha detto:

    Poeti a Balatonfred

    XVII Incontro Internazionale: cerimonia di premiazione del Concorso di poesia Salvatore Quasimodo


    Ungheria –
    Il prestigioso Premio Internazionale di Poesia Salvatore Quasimodo giunge quest’anno alla XVII edizione che viene assegnato a poeti di lingua ungherese residenti in Ungheria e all’estero, nella città di Balatonfüred, noto centro turistico sulle rive del lago Balaton, nel quale soggiornò nel 1961 il Premio Nobel Salvatore Quasimodo, e al quale dedicò una splendida poesia.

    Sabato 5 settembre 2009 durante la cerimonia di premiazione che terrà a Balatonfüred, verranno annunciati i nomi dei vincitori.

    In concomitanza col Premio, tra il 4-5 settembre 2009, avranno luogo diverse altre manifestazioni di carattere letterario, musicale, artistico. Tra l’altro verranno inaugurate due mostre, rispettivamente la mostra fotografica Salvatore Quasimodo e il mondo, immagini e documenti, la quale verrà allestita presso la Galleria Kerektemplom e Le sculture di Angelo Minuti, allestita presso la Galleria Kisfaludy, verrà inaugurata invece da Salvatore Ettorre, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest.

    Avrà inoltre luogo una tavola rotonda dal titolo Quasimodo e l’Europa, cui parteciperanno Alessandro Quasimodo, Salvatore Ettorre, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest, Curzia Ferrari (Goteborg), A. Dante Marianacci, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, Franco Cajani (Bergamo), Paolo Grossi (Stoccolma), Alberto di Mauro (Mosca). Il dibattito verrà condotto da Imre Barna, storico della letteratura, direttore della Casa Editrice ungherese Európa.

    Verrà inoltre presentato da A. Dante Marianacci, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e da Alessandro Quasimodo, figlio del Poeta, il volume Oscuramente forte è la vita. Biografia per immagini.

    Si ricordano inoltre l’incontro Poesia e gioventù, moderato da Ildikò V. Kulcsàr, scrittrice-giornalista, cui parteciperanno Tomaso Kemeny, poeta, Làszlò Varga Gyri, poeta e Katalin Duna Hámoriné, preside del Liceo Lajos Lóczy di Balatonfüred e la conferenza stampa sul battello Szent Miklós, durante la quale gli autori premiati per la XVII edizione del Premio Quasimodo leggeranno i loro testi.

    L’evento è stato organizzato sotto l’Alto patrocinio di: S.E. Giovan Battista Campagnola, Ambasciatore d’Italia in Ungheria, Katalin Bogyay Katalin, Ambasciatrice dell’Ungheria presso l’UNESCO ed ex Segretario di Stato e con il patrocinio di Gèza Vasy, Presidente dell’Associazione degli Scrittori Ungheresi e di Dott. Istvàn Bóka, Sindaco di Balatonfüred, Deputato al Parlamento.

    News ITALIA PRESS

  114. Florian von Donnersmarck: insignito a Los Angeles del premio come ambasciatore della lingua italiana nel mondo ha detto:

    Los Angeles (Stati Uniti), 7 set. – (Adnkronos) – Il regista tedesco Florian von Donnersmarck e’ stato insignito a Los Angeles del premio come ambasciatore della lingua italiana nel mondo. Il cineasta, gia’ Premio Oscar due anni fa con il film ”Le vite degli altri”, ha ricevuto negli Stati Uniti dalle mani del Console italiano Nicola Faganello, il diploma di benemerenza e la medaglia d’oro della Societa’ Dante Alighieri, con la motivazione di aver dimostrato sempre passione e interesse verso la lingua e la cultura italiana.
    Il regista, che non esclude la possibilita’ di girare un film in Italia, ha testimoniato l’intenso legame con la lingua di Dante in varie occasioni, tra cui la consegna del ”Premio Capo Circeo”, svoltasi a Roma e onorata da von Donnersmarck con un discorso di ringraziamento in perfetto italiano.

  115. Dal 19 al 24 ottobre si celebra la IX edizione de “La settimana della lingua italiana nel mondo”.
    Questo evento è organizzato dallaDirezione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Esteri in collaborazione con l’Accademia della Crusca, l’istituzione italiana che raccoglie i maggiori esperti di linguistica e filologia italiana.
    Questa iniziativa è stata introdotta nel 2001, e ha come obiettivo quello di promuovere la lingua italiana nel mondo. Il progetto si avvale della collaborazione di importanti istituzioni pubbliche e private come la Società Dante Alighieri e la Rai.
    Il tema di quest’anno è “L’italiano tra arte, scienza e tecnologia”, un topic che vuole spiegare ai giovani che esiste una connessione tra gli studi umanistici e la scienza.
    L’evento coinvolge tutti gli istituti di cultura italiana nel mondo, di conseguenza anche l’istituto di Dublino dove verrà presentato, proprio in quest’occasione, il libro sugli italiani in Irlanda ad opera della redazione

  116. Belgrado – Per la prima volta nella storia della Serbia, due tra i più noti disegni di Michelangelo saranno esposti a Belgrado in occasione di una mostra realizzata dall’Istituto Italiano di Cultura, dal 24 settembre al 15 ottobre, in collaborazione con la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze e della società fiorentina Contemporanea Progetti, con in contributo di Banca Intersa. Essa verrà inaugurata il 24 settembre 2009 alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Serbia Armando Varricchio e del Vice Ministro per il Commercio Estero Adolfo Urso. L’eccezionale prestito dei due disegni michelangioleschi e la mostra che lo accompagna è dichiara Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze – sono un segno evidente della volontà di approfondire la conoscenza e la reciprocità dei rapporti culturali tra l’Italia e la Serbia attraverso l’arte .L’esposizione “Michelangelo: il Tondo Doni. Due disegni di Casa Buonarroti ” costituirà infatti uno degli eventi principali della stagione autunnale nell’ambito della programmazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. La mostra ospitata nelle sale espositive di Palazzo Italia, sede dell’Istituto, è dedicata alla vita e all’opera di uno dei maggiori geni dell’arte italiana ed in particolare di uno dei suoi più importanti dipinti, il celeberrimo Tondo Doni conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

    Saranno esposti due disegni preparatori e una fedelissima riproduzione fotografica in scala 1:1 dell’opera. Due disegni originali, quindi, concessi in prestito da Casa Buonarroti saranno presentati insieme ad un ricco apparato grafico, curato da Contemporanea Progetti, che illustrerà i momenti salienti della vita e le caratteristiche principali dell’arte di Michelangelo, in una sorta di sunto per immagini e contenuti della sua figura di uomo e d’artista. Una serie di pannelli, infatti, guideranno il visitatore alla scoperta di diversi temi che del Buonarroti toccheranno la vita, le tecniche artistiche, in particolare la scultura in marmo, i dipinti, gli affreschi e i disegni, fino a concludersi nell’apice della mostra con la sezione dedicata appunto al Tondo Doni. Michelangelo uomo e mito, Michelangelo scultore, i Capolavori, fungeranno da introduzione al nucleo principale della mostra.

    “La Sacra Famiglia con San Giovannino” detta Tondo Doni è una tavola dipinta a tempera tra la fine del 1503 e il 1506. L’opera fu commissionata a Michelangelo da Agnolo Doni, ricco mercante e mecenate fiorentino, in vista del matrimonio con Maddalena Strozzi, nobildonna fiorentina, celebrato nel 1504. Il dipinto, di formato circolare (molto comune in epoca rinascimentale per opere destinate, come questa, alla devozione privata), è di una tale originalità e potenza nelle scelte compositive e iconografiche da non avere eguali. In primo piano, scorciata dal basso, vi è la Sacra Famiglia, monumentale e solida come un blocco di marmo, ma dinamicamente avvolta in un movimento a spirale che trova il suo epicentro nella testa di Maria, arditamente girata all’indietro, verso il Figlio che si muove inquieto, la muscolosa gamba destra sollevata in avanti. Insieme ad una riproduzione ad alta definizione e a grandezza naturale del dipinto, sono presentati gli studi preparatori alla scena: lo Studio di testa per la Madonna del “Tondo Doni”, uno dei più noti tra i rari disegni di testa di Michelangelo e dei più precoci e lo Studio di gamba per il Bambino.
    ……………….
    Per ulteriori informazioni:
    Aleksandra Bugarinovic
    informatica.iicbelgrado@esteri.it
    comunicazione@contemporaneaprogetti.it

  117. massimo, grazie per la bella iniziativa. seguo questo spazio d’informazione sulla cultura italiana nel mondo con molto interesse.

  118. Il Presidente Napolitano a Seul inaugurerà la nuova sede dell'Ambasciata d'Italia e dell'Istituto Italiano di Cultura ha detto:

    NAPOLITANO IN VISITA IN COREA PRIMA DEL VIAGGIO IN GIAPPONE

    Roma – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accompagnato dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, effettuerà una visita di Stato nella Repubblica di Corea dal 12 al 16 settembre prossimi, su invito del Presidente della Repubblica di Corea, Lee Myung-Bak. “Il colloquio tra i due Capi di Stato consentirà di affrontare i temi principali dell’agenda bilaterale e internazionale”, informa una nota del Quirinale.

    Nel corso della visita, il Capo dello Stato visiterà il Palazzo Reale e l’adiacente sede del Prada Transformer, edificio progettato per ospitare rassegne di mostre, proiezioni ed eventi multiculturali. Napolitano a Seul inaugurerà la nuova sede dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura; interverrà all’apertura della mostra “Doppio sogno dell’arte” allestita al Museo della Seoul National University; visiterà poi la città di Incheon dove inaugurerà, alla presenza del sindaco di Milano Letizia Moratti, la sede della Milano Design City, spazio dedicato all’arte e alla creatività dell’industria italiana. Dalla Corea, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano raggiungerà poi Tokyo, per la già annunciata visita ufficiale in Giappone dal 16 al 19 settembre.

  119. Raccolta di fondi a favore dell’ Abruzzo terremotato organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, diretto dall’abruzzese Arnaldo Dante Marianacci: un programma di dieci concerti e una mostra fotografica – Il terremoto e l’Abruzzo per immagini – a partire dall’inaugurazione il 21 settembre di 2009.
    Sei giovani fotografi viennesi di varie accademie, accompagnati dalla docente della Werbeakademie Tina Dietz, sono per tre giorni in Abruzzo per fotografare i luoghi del terremoto: il risultato sarà esposto in mostra, parallelamente ai dieci concerti. Il concerto inaugurale, intitolato Progetto De André per l’Abruzzo, sarà interamente dedicato al cantautore genovese, Fabrizio de André.
    Sarà un gruppo friulano di dodici musicisti provenienti da varie band a esibirsi nel concerto di apertura. Lo spettacolo darà risalto al modo come il cantautore genovese ha tradotto in poesia e musica le esperienze della sua vita, le persone, i luoghi, gli incontri.

  120. (ANSA)
    – LOS ANGELES, 15 SET –
    Tre generazioni di De Laurentiis si sono ritrovate ieri a Los Angeles per festeggiare Dino, 90 anni, e la nipote Giada, 39. Dino De Laurentiis ha ricevuto il premio alla carriera dell’Istituto italiano di cultura, il Tondo di Mauro Staccioli, mentre Giada De Laurentiis e’ stata proclamata Cavaliere della Repubblica dal console a Los Angeles Nicola Faganello. A sorpresa e’ arrivato anche Aurelio De Laurentiis, figlio di Luigi.

  121. Complimenti, Massimo, come sempre riesci a dar vita a interessanti dibattiti.
    Mi sono ritrovata nelle tue parole perchè anche per me il giudizio della sera evoca l’immagine dello specchio in cui dobbiamo guardarci, o alla fine di ogni giorno o in un periodo della vita, che prima o poi arriva sempre, in cui dobbiamo e sentiamo la necessità di fare un bilancio.
    Infatti, alcuni anni fa scrissi una poesia in cui l’incipit è proprio in sintonia con la tua domanda.
    Mi permetto di trascriverla tutta :

    Quando odo il respiro della sera,
    nella muta attesa della notte,
    affondo le mani
    nelle pieghe del tempo.
    Adagiate su briciole di stelle
    gocce di ricordi,
    come lacrime di pioggia,
    inondano i silenzi
    di questa mia inutile esistenza.
    Negli angoli nascosti
    delle stanze del cuore
    frammenti di sole e temporali
    ricompongono il mosaico della vita.
    E, inesorabile il tempo,
    come un torrente
    precipita a valle.
    Allora cercherò
    con impazienza
    le vecchie ali sgualcite
    che ancora,
    col soffio del pensiero,
    volare mi faranno.

    Il giudizio della mia sera è sempre severo perchè non mi ritengo mai soddisfatta ma, non per questo, deve essere un ostacolo per il giorno dopo o per la vita futura, anzi, come la chiusa della poesia, dovrà darci la speranza e la forza di volare ancora .
    mara faggioli

  122. Da oggi a domenica Bolzano ospita il 79/o Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri. Avrà come tema: “Storia, Arte e Lingue intorno alle Alpi. Multilinguismo come base dell’identità europea”. L’appuntamento servirà a fare il punto sulla panoramica internazionale rispetto allo sviluppo della lingua e della cultura italiana nel mondo. L’Alto Adige è stato scelto per le particolarità del contesto, quale luogo d’ incontro tra lingue e culture diverse.

  123. Vienna, (Adnkronos)
    – Venti poeti da 14 Paesi europei a Vienna e a Linz. Iniziera’ oggi alle 19 presso la Literaturhaus di Vienna il Festival Europeo della poesia 2009, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Vienna in collaborazione con la Literaturhaus e le ambasciate e gli istituti culturali di Danimarca, Estonia, Russia, Finlandia, Fiandre (Belgio), Lituania, Olanda, Polonia, Slovacchia, Spagna, Turchia e Ungheria e con gli organizzatori di ”Linz 2009 – Capitale Europea della Cultura”. Il Festival si svolge con il patrocinio del Ministero Austriaco degli Affari Europei e Internazionali, del Comune di Vienna e del Comune di Linz. Nel corso della prima serata del Festival, che sara’ presentata da Katja Gasser, leggeranno i seguenti poeti Ferdinand Schmatz (Austria), Ilpo Tiihonen (Finlandia), Ursula Andkjær Olsen (Danimarca), Eva Cox (Fiandre, Belgio), Serge van Duijnhoven (Olanda), Claudio Damiani e Andrea Di Consoli (Italia), Toma’s Sa’nchez e Lui’s Javier Moreno (Spanien).

    Sia i testi in lingua originale letti dai poeti che le traduzioni in tedesco, che verranno lette dall’attore, Robert Reinagl, figurano in una antologia pubblicata per l’occasione e curata da Dante Marianacci e da Robert Huez e pubblicata dall’Istituto Italiano di Cultura e dalla Literatuhaus di Vienna. Nel corso della seconda serata, che si svolgera’ sempre alla Literaturhaus, con inizio alle ore 19, leggeranno i poeti Kristiina Ehin (Estonia), Agnė Žagrakalytė (Lituania), Agnieszka Wolny- Hamkało e Julia Fiedorczuk (Polonia), Sergey Biryukov e Victor Klykov (Russia), No’ra Ružičkova’ e Martin Solotruk (Slovacchia), Seher Çakır e Serafettin Yildiz (Turchia) e Ge’za Szőcs (Ungheria). Il 7 ottobre il Festival si trasferira’ a Linz e tutti i poeti partecipanti al Festival, con l’aggiunta del poeta austriaco Christian Steinbacher, leggeranno presso il Municipio Vecchio di Linz, con inizio alle ore 17.30.

    I sindaci di Vienna e di Linz, Dott. Michael Haupl e Dott. Franz Dobusch, offriranno nelle rispettive citta’ ricevimenti ai poeti e ai rappresentanti dei paesi organizzatori.

  124. TORONTO – Avete non più di 35 anni, risiedete in Canada e siete originari di qualsiasi regione italiana o siete stranieri?
    Se amate scrivere poesie o racconti potete partecipare al concorso letterario Molise ’70 indetto dal Movimento Molisani nel Mondo.
    Il concorso, che è giunto alla sua quinta edizione, prevede l’assegnazione di tre premi in denaro per testi di narrativa o di poesia scritti in italiano.
    L’obiettivo del concorso è quello di promuovere la cultura italiana in Canada incoraggiando giovani scrittori ad esprimere il proprio mondo nella lingua italiana.
    Il concorso è patrocinato dal Consolato Generale d’Italia di Toronto, dall’Istituto Italiano di Cultura, dalla Società Dante Alighieri e dal Centro Scuola e Cultura-Columbus Centre.
    Per la narrativa si può partecipare con un racconto, di qualsiasi genere, di una lunghezza non superiore a 1.500 parole mentre per la poesia è ammesso un singolo testo poetico, di qualsiasi genere e di non oltre 500 parole o vari testi che nell’insieme non superino 500 parole.
    Il primo premio consiste di 1.000 dollari canadesi, il secondo di 500 dollari e il terzo di 250 dollari.
    I lavori devono essere inviati alla segreteria dell’associazione entro e non oltre il 31 maggio 2010 all’indirizzo “Premio Molise ’70”, 1395 Lawrence Ave. West P.O. Box 20009, Toronto, Ontario M6L 1A0. Se invece si preferisce inviarli tramite posta elettronica l’indirizzo è premiomolise70@rogers.com
    La giuria, la cui decisione è definitiva e insindacabile, sarà composta da membri dell’associazione e da esponenti della cultura italiana operanti in Canada.
    I premi saranno assegnati in merito all’originalità dei lavori, alla forza della scrittura e alle problematiche da essi sollevate.
    L’assegnazione dei premi avrà luogo a fine autunno del 2010.
    Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria dell’associazione inviando un messaggio elettronico a premiomolise70@rogers.com

  125. Per la prima volta in Cina, quindici fra i maggiori scrittori italiani e cinesi di noir si incontreranno per una settimana e confronteranno le loro esperienze in un Convegno letterario che si svolgerà a Pechino e Tianjin dal 13 al 18 ottobre, su iniziativa dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, diretto da Barbara Alighiero. All’organizzazione ha collaborato Alessandro Vaccari, che spiega: «Sappiamo bene come nel passato storico Italia e Cina abbiano vissuto stagioni di intenso confronto culturale e florido scambio economico. Oggi, che la Cina è tornata a essere la protagonista del futuro dell’umanità, la narrativa cinese parla direttamente anche al nostro pubblico, non più da una specie di lontananza esotica, perchè gli autori partecipano da protagonisti allo scambio che la globalizzazione consente tra i diversi paesi. Dagli anni Novanta poi, anche i nostri autori arrivano in Cina senza mediazioni di altre lingue, come in passato». Gli scrittori che partecipano all’inziativa sono Piero Colaprico, Danila Comastri Montanari, Giancarlo De Cataldo, Giorgio Faletti, Feng Hua, Marcello Fois, He Jiahong, Isaia Iannaccone, Carlo Lucarelli, Bruno Morchio, Nanpai Sanshu, Margherita Oggero, Qiu Xiaolong, Alberto Toso Fei e Zhang Muye. Al convegno, che si aprirà con una video intervista di Andrea Camilleri, sono invitati come osservatori anche case editrici italiane e cinesi. «Si è voluto promuovere un’azione di confronto e di scambio tra i due universi narrativi, e si è voluto farlo attraverso il genere letterario del giallo e del noir, che riesce in modo unico e particolare a descrivere e interpretare la società – conclude Vaccari – È un genere di elezione per conoscere i luoghi e penetrare nei meandri della psiche, tra inquietudini e passioni, tra storia passata e dinamiche del presente». A latere del convegno, aperto al pubblico, saranno proiettati film e sceneggiati tratti dalle opere degli scrittori partecipanti (tutti con sottotitoli in cinese). Intanto l’Istituto di cultura di Pechino, che ha provveduto alla traduzione di brani dei libri italiani e cinesi e delle biografie degli scrittori, ha dedicato al convegno il numero di ottobre della rivista CIaO, scaricabile sul sito http://www.iicpechno.esteri.it. Quali Atti del Convegno, l’Istituto ha chiesto a tutti i partecipanti di scrivere un breve racconto ambientato a Pechino, da pubblicarsi bilingue. Nella serata conclusiva a Pechino sarà assegnato il premio per la migliore traduzione in cinese di un’opera italiana del 2008, scelta da un sondaggio tra gli iscritti alla Newsletter dell’Istituto. Dopo il convegno, alcuni degli scrittori terranno conferenze a Dalian, Xian, Shanghai, Chongqing e Canton.

  126. Il 13 ottobre presso l’Istituto italiano di Cultura di Beijing si è aperto il primo convegno letterario italo-cinese, che si svolgerà a Beijing e a Tianjin dal 13 al 18 ottobre.

    Quindici fra i maggiori scrittori italiani e cinesi di noir parteciperanno al convegno “Noir, Mistero e Gialli”, fra cui, Piero Colaprico, Danila Comastri Montanari, Giancarlo De Cataldo, Giorgio Faletti, Feng Hua, Marcello Fois, He Jiahong, Isaia Iannaccone, Carlo Lucarelli, Bruno Morchio, Nanpai Sanshu, Margherita Oggero, Qiu Xiaolong, Alberto Toso Fei e Zhang Muye, con una serie di interventi in varie tavole rotonde e conferenze in diverse università. A completare il convegno, aperto al pubblico, saranno proiettati film e sceneggiati tratti dalle opere degli scrittori partecipanti.

  127. Bello! A me che quando sento Cina penso al Catai favoloso e ariostesco, un convegno come questo garba proprio! Che bella iniziativa… queste piccoli grandi cose avvicinano i popoli, realizzano l’utopia di cui si parla nell’altro post.

  128. La S.V. è gentilmente invitata all’incontro con lo scrittore

    PINO ROVEREDO

    Lunedì 19 ottobre 2009, ore 18.00
    Istituto Italiano di Cultura in Slovenia
    Kongresni trg 13
    Ljubljana

    Nel corso della serata lo scrittore presenterà il suo libro
    Mandami a dire
    tradotto in sloveno da Magda Jevnikar, pubblicato dalla casa editrice Mladika

    La conversazione con l’autore verrà condotta da Sergio Sozi in lingua italiana

    – – – – –

    Vljudno vabljeni na srečanje s pisateljem

    PINOM ROVEREDOM

    v ponedeljek, 19. oktobra 2009 ob 18.00
    Italijanski inštitut za kulturo v Sloveniji
    Kongresni trg 13
    Ljubljana

    Pisatelj bo predstavil svojo knjigo
    Sporoči mi,
    ki jo je v slovenščino prevedla Magda Jevnikar. Izšla je pri založbi Mladika.

    Pogovor z avtorjem bo v italijanskem jeziku vodil Sergio Sozi.

  129. Si è concluso a New York il primo road show del Forum Universale delle culture Napoli 2013.

    Il presidente della regione Campania Antonio Bassolino ed il Presidente della Consulta del Forum, Nicola Oddati, hanno presentato a New York, la quarta edizione del Forum Universale delle Culture, che si svolgerà a Napoli dal 10 aprile al 21 luglio 2013.

    Nell’affollata sala conferenze dell’Istituto Italiano di Cultura in Park Avenue, diretto da Renato Miracco, oltre al console generale italiano Francesco Maria Talò e alla rappresentante della Fundacio di Barcellona Mary Ann Newman, erano presenti numerosi rappresentanti del mondo culturale newyorkese; c’era anche Lello Esposito, artista napoletano che sta curando una sua personale negli Stati Uniti.
    La presentazione del Forum è stata preceduta da un filmato che ha spiegato le linee strategiche del Forum e subito dopo Bassolino e Oddati hanno commentato col pubblico e con la stampa locale gli assi portanti dell’evento di Napoli che sarà dedicato a ‘La Memoria del Futuro’.

    Entrando nel dettaglio dell’evento, Oddati si è soffermato sui quattro grandi temi del forum: pace, sviluppo sostenibile, conoscenza e diversità culturale, ai quali Napoli ha aggiunto quello della “Memoria del futuro: conoscere le proprie radici per progettare il futuro comune”.

    Oddati ha annunciato anche la prossima tappa dei road shows che si terrà ai primi di novembre a Chicago dove verrà anche presentata una mostra curata dal museo PAN di Napoli; Oddati si è detto molto soddisfatto della tappa newyorkese, dove ha stretto importanti contatti in vista del Forum e delle sue tappe di avvicinamento, comprese quelle del prossimo anno.
    Alla Columbia University ha incontrato la Direttrice dell’Italian Academy Barbara Faedda con la quale ha gettato le basi per una forte collaborazione tra il prestigioso ateneo newyorkese e il Forum di Napoli.

    “ Vorremmo che le migliori menti dell’Italian Academy e della Columbia University siano al centro dei “ dialoghi” che il Forum organizzerà nei suoi cento giorni del 2013 e pensiamo anche di ospitare i vincitori del Premio New York, già dal prossimo anno, per far vivere a questi grandi attori dell’arte contemporanea un’esperienza “residenziale” nella nostra città.”

    Il Presidente Bassolino ha sottolineato il valore dell’evento affermando che “ la cultura accompagna sempre lo sviluppo e che essa è quindi un’enorme risorsa.
    “Non esiste una sola cultura come non esiste una sola religione o storia e col Forum di Napoli vogliamo mettere a confronto, per arricchirle, le culture, tutte le culture del mondo.”

    Bassolino ha concluso spiegando alla platea che con il Forum del 2013 verrà completamente trasformata e riqualificata l’area occidentale della città, tra cui quella dell’ex Italsider di Bagnoli, sottolineando il fatto che grazie al Forum si passerà dalla siderurgia all’innovazione e produzione culturale, alla rigenerazione urbana.
    E’ una grande sfida- ha detto- e abbiamo bisogno di muoverci in tempo per essere pronti nel 2013”
    “Buon Forum- ha concluso- e ci vediamo a Napoli”

  130. IX edizione della Settimana della Lingua Italiana a Tirana

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    Tirana – “L’italiano fra scienza, arte e tecnologia” è il tema scelto per la IX edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, manifestazione promossa dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Accademia della Crusca allo scopo di favorire la diffusione della lingua italiana nel mondo. Dal 20 al 23 ottobre si terranno a Tirana numerose iniziative dedicate a questo tema, organizzate dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con varie Istituzioni culturali albanesi (Facoltà di Ingegneria Civile e di Storia e Filologia dell’Università di Tirana, Università Europea di Tirana, Teatro Nazionale).

    Per ricordare il centenario dalla pubblicazione del primo Manifesto del Futurismo, due conferenze affronteranno questo movimento di avanguardia dal punto di vista artistico e letterario: il Professor Enrico Crispolti, storico dell’arte contemporanea e massimo esperto italiano del Movimento futurista, inaugurerà, il 20 ottobre, la IX edizione della Settimana con un intervento dal titolo “Identità e storicità del Futurismo”. Il Professor Matteo D’Ambrosio, Docente di Letteratura presso l’Università “Federico II, traccerà un bilancio critico della poesia e della letteratura futurista. Entrambe le conferenze avranno luogo presso la Facoltà di Storia e Filologia – Dipartimento di Letteratura. Sarà, inoltre, presentata, presso il Liceo Artistico “Jordan Misja ” di Tirana una mostra sull’opera di uno dei protagonisti del Futurismo, Mino Delle Site, messa a disposizione dall’Archivio Delle Site e dal Ministero degli Affari Esteri.

    L’elevato rischio sismico dell’Albania e la recente tragedia dell’Abruzzo rendono di stringente attualità l’intervento che il Prof. Arch. Mario Antonio De Cunzo terrà, giovedì 22 ottobre, sul tema del restauro dei beni culturali in zona sismica, sulla base della sua esperienza come Soprintendente per le province di Avellino e Salerno dopo il disastroso terremoto del 1980. Presso la Facoltà di Ingegneria che ospiterà la conferenza sarà presentata, inoltre, la mostra “Guglielmo Marconi: il pioniere delle radiocomunicazioni, Premio Nobel per la Fisica 1909”, promossa dalla Regione Emilia Romagna.

    Alla scienza politica sarà dedicata, venerdì 23 ottobre presso l’Università Europea di Tirana, la conferenza del Professor Gianfranco Pasquino, Docente di Scienza politica all’Università di Bologna, allievo di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, dal titolo “Democrazie ideali e democrazie reali”.

    Un taglio più ludico avrà lo spettacolo “La matematica in cucina” che la Compagnia Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi di Firenze presenterà, martedì 20 ottobre, al Teatro Nazionale di Tirana, offrendoci un’opera curiosa in cui la matematica si diverte ad apparire dove meno ci si aspetterebbe di trovarla: nella cucina di casa nostra.

    Saranno, infine, proiettati alcuni film, fra cui “I colori della gioventù” sulla vita di Umberto Boccioni, uno dei massimi pittori del Movimento Futurista e “Enzo Ferrari”.

    Proseguirà anche quest’anno la collaborazione con l’Ambasciata della Svizzera in Albania, che presenterà, il 22 ottobre, una conferenza, prima a Scutari, quindi a Tirana, del Professor Claudio Rossetti, Direttore della Fondazione “Monte Verità” di Ascona, sul tema “Il Monte Verità come luogo di incontro, di utopie e di avanguardie”.

    Non mancherà, inoltre, l’ormai tradizionale collaborazione con l’Istituto per il Commercio Estero, che organizzerà un corso di cucina italiana.

    E’ un programma di attività nutrito quello che si svolgerà a Valona, Scutari, Argirocastro, Korça ed Elbasan in collaborazione con locali Consolati, Lettorati, Dipartimenti di Italianistica e Sezioni bilingui italo-albanesi delle Scuole

  131. CULTURA: SI APRE LA SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO
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    (ASCA) – Roma, 19 ott – Nel contesto delle celebrazioni dell’Anno europeo della creativita’ e dell’innovazione, si apre oggi la nona edizione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo sul tema ”L’italiano tra arte, scienza e tecnologia”, promossa dalla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri.

    Un appuntamento annuale con l’obiettivo di promuovere e valorizzare all’estero l’interesse per la lingua e la cultura italiana che coinvolge tutta la rete estera del Ministero: le Rappresentanze diplomatico-consolari, gli Istituti di Cultura, le cattedre di italianistica presso le Universita’ straniere, i Comitati della Societa’ Dante Alighieri,.

    Le iniziative di questa edizione si svolgono in concomitanza con i 400 anni dalle prime osservazioni astronomiche, compiute da Galileo con il cannocchiale, e con i 100 anni dalla nascita del Futurismo, nell”’Anno Internazionale dell’Astronomia” dichiarato dall’Onu.

    Durante la Settimana della lingua italiana 2009, sono piu’ di 1300 gli eventi previsti all’estero, in oltre 90 Paesi, tra mostre, conferenze, spettacoli e manifestazioni culturali di vario genere.

    Programmazione, approfondimenti ed iniziative si trovano sul sito http://www.estericult.it

  132. E’ appena uscita una nuova pubblicazione di poesia firmata da Maria Teresa Santalucia Scibona edita dalla casa editrice LietoColle (collana Solodieci ).
    Il tiolo è “VERSI E CROMIE” e al seguente link
    http://www.lietocolle.info/it/scibona_santalucia_m_teresa_versi_e_cromie.html
    potrete visionare un video appositamente realizzato come Book trailer e un’anteprima della pubblicazione.

    Eventuali ordini possono essere effettuati online sul sito LietoColle http://www.lietocolle.com, oppure inviando una mail a info@lietocolle.com.

  133. MARINETTI, IL FUTURISMO BULGARO E IL POEMA “SETTEMBRE” DI GEO MILEV
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    L’Istituto Italiano di Cultura di Sofia il piacere di informare che, nell’ambito della IX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, dedicata quest’anno alla lingua italiana tra arte, scienza e tecnologia, giovedì 22 ottobre 2009, alle ore 18.00, presso la Galleria “Akademia” di Sofia (ul. Shipka 1), il professor Giuseppe DELL’AGATA terrà una conferenza sul tema: Marinetti, il futurismo bulgaro e il poema “Settembre di Geo MILEV

    Giuseppe Dell’Agata è professore ordinario di Filologia Slava presso l’Università di Pisa, dove tiene anche il corso di Lingua e Letteratura Bulgara. Profondo conoscitore della cultura bulgara ha promosso e curato la traduzione in italiano di alcuni dei più importanti autori bulgari.

    Nel suo intervento il professor Dell’Agata esaminerà i legami tra il padre del futurismo Filippo Tommaso Marinetti e la Bulgaria, in particolare con il gruppo di intellettuali di Jambol.

    Lo studioso prende lo spunto dal celebre poema Zang Tumb Tumb. Adrianopoli ottobre 1912, per sottolineare lo stupore di Marinetti di fronte al fatto che il suo poema, come egli stesso dichiara, fosse ” la base di tutte le discussioni e di tutti gli studi critici nei salotti e nei giornali della Bulgheria al mio passaggio di poeta conferenziere propagandista” Sul finire del 1912 Marinetti si era infatti recato in Bulgaria come corrispondente di guerra del quotidiano francese “Gil Blas” e aveva assistito alla travolgente avanzata dell’esercito bulgaro, al bombardamento aereo e alla presa di Adrianopoli.

    A corredo delle celebrazioni per il centenario del Manifesto del Futurismo, pubblicato agli inizi del 1909, presentiamo una mostra del pittore Mino Delle Site che del futurismo, come lui stesso racconta, è stato un esponente della seconda ondata.

    Mino Delle Site nasce a Lecce nel 1914. Nel 1930, a sedici anni, si trasferisce a Roma e l’anno successivo, in occasione della “Prima Mostra di Aeropittura – Omaggio futurista ai trasvolatori”, conosce i protagonisti del movimento. Da quel momento la sua adesione all’aeropittura è totale, a tal punto che Enrico Prampolini, ammirando “Sintesi di virata” (acquerello del 1931), esclama: «Sei dei nostri!».
    L’ aeropittura sposta l’attenzione dei futuristi sulle emozioni violente suggerite dalla visione e dall’estetica del volo e le innesta sulla grande eredità di Umberto Boccioni fatta di simultaneità e di dinamismo plastico.
    Nei decenni successivi sperimenta forme astratto-simboliche, sviluppa il tema degli automatismi strutturali ma rimane sempre legato alle suggestioni futuriste. Mino Delle Site muore a Roma nel 1996.

  134. La lingua italiana tra il “serio e il faceto”
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    TORONTO – Continuano all’Istituto Italiano di Cultura gli appuntamenti della IX edizione della Settimana della Lingua italiana nel mondo, il principale evento internazionale di promozione della nostra lingua, organizzato dalla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Esteri, in collaborazione con l’Accademia della Crusca.
    Dopo un inizio dedicato al binomio astrofisica ed arte, stasera la nostra lingua sarà declinata “fra il serio e il faceto” con la presentazione delle nuove iniziative editoriali promosse dal Corriere Canadese e Tandem, che prevedono anche la collaborazione del professore Anthony Mollica. Alla tavola rotonda, prevista ore 6.30 pm, sempre nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura, parteciperanno – oltre a Mollica – il professore Marcel Danesi e il nostro direttore, Paola Bernardini, che presenterà i futuri progetti editoriali, ripercorrendo la storia del Corriere Canadese, da sempre veicolo privilegiato di trasmissione della lingua e della cultura italiana a disposizione della numerosissima comunità di nostri connazionali, che vivono a Toronto.
    Domani, invece, il professor Rocco Capozzi terrà una conferenza dal titolo “Quando i giocatori diventano pedine sulla scacchiera: Lewis Carrol, Massimo Bontempelli e Carlo Bernari” (ore 6.30 pm), che servirà anche da prolusione al convegno, dedicato proprio a Bernari – scrittore italiano degli inizi del ’900 – che si svolgerà venerdì 23 e sabato 24 ottobre e al quale parteciperanno anche vari studiosi dall’Italia.
    L’edizione di quest’anno s’intitola “L’italiano tra arte, scienza e tecnologia” e si avvale come di consueto della partecipazione delle principali istituzioni culturali pubbliche e private – tra cui la Società Dante Alighieri, la Società Geografica Italiana, il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci e la Rai – e si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La scelta del tema rende anche omaggio ad alcuni significativi anniversari come i 400 anni dalle prime osservazioni astronomiche di Galileo, i 100 anni dalla nascita del Futurismo e si inserisce nel quadro più vasto delle celebrazioni del “2009 Anno Europeo della creatività e dell’innovazione” e con la proclamazione del 2009 quale “Anno Internazionale dell’Astronomia” da parte dell’Onu.

  135. Il 20 novembre 2009, la Mostra fotografica itinerante su Salvatore Quasimodo: “Oscuramente forte la vita. Salvatore Quasimodo operaio dei sogni” verrà allestita a Mosca, presso l’Istituto Italiano di Cultura (indirizzo Malyj Kozlovskyj per. 4- homepage: http://www.iicmosca.esteri.it/), all’interno di un importante progetto promosso
    dall’associazione internazionale “Club Amici di Salvatore Quasimodo” di cui la Provincia regionale di Messina è partner; coordinato da alcuni importanti Istituti di cultura italiana all’estero.

    Dopo essere stata allestita nel corso di quest’anno nelle città di Vienna, Stoccolma e Budapest, dopo essere stata esposta al pubblico presso “L’Antica filanda” di Roccalumera, luogo quasimodiano per eccellenza ed unica tappa italiana, questo progetto espositivo, riconosciuto come la più grande mostra fotografica esistente sul percorso biografico ed artistico del poeta siciliano – premio Nobel per la Letteratura – continua il suo percorso europeo.

    “Far conoscere e sostenere in tutta Europa la poetica quasimodiana ci consente di diffondere la cultura letteraria siciliana” – dichiara l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino, – “promuovendo un’immagine positiva della nostra Provincia”.

    In occasione delle celebrazioni promosse nel cinquantesimo anniversario della consegna del premio Nobel, alla mostra fotografica viene affiancata anche la pubblicazione di un catalogo-libro, curato da Alessandro Quasimodo e Vittorio Del Piano.

  136. Vienna – Nell’ambito della IX settimana della lingua italiana nel mondo, il 19 ottobre si è tenuto a Vienna, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura il convegno internazionale ‘Arte e scienza nella letteratura italiana del 900’. Si è trattato di un´importante occasione di confronto tra alcuni intellettuali provenienti da diversi Paesi e ha riguardato il rapporto tra scienza e letteratura in epoca moderna.

    Con la moderazione del Joseph Farrell, Professore all´Università di Strathclyde (Glasgow), ha aperto il dibattito Giorgio Patrizi, professore all´Universitá degli Studi del Molise, il quale attraverso un excursus storico ha ripercorso le posizioni di diversi intellettuali italiani: a partire dalla cultura rinascimentale con Galileo Galilei, passando per il positivismo e il verismo di Verga e Capuana, fino a giungere al ´900 con l´esaltazione della tecnica tipica del futurismo, l´uso del linguaggio per esprimere la pluralità della realtà, tipico di Gadda e il tentativo di scientifizzare la lingua, tipico di Calvino.

    Margit Lukácsi, professoressa all´Universitá Cattolica di Budapest, ha portato all’attenzione del dibattito la posizione di Pirandello, il quale riteneva che l´intuizione costituisse il punto di incontro tra arte e scienza: da una parte l´arte è concepita come scienza soggettiva della vita, dall´altra la scienza rappresenta l´oggettività.

    Antonio Donato Sciacovelli, docente presso il Polo Univesitario di Szombathely, ha focalizzato la propria attenzione sul ruolo della letteratura fantascientifica analizzando in modo particolare le opere di Calvino e Benni: mentre il primo riflette sulla sfida dell´avanguardia e sul compito della letteratura di raccontare le ombre presenti nella vita umana, il secondo, con tono satirico, mette a nudo le miserie quotidiane e il desiderio di possesso amplificato dal consumismo.

    Rina Gambini, presidente del Centro Il Porticciolo, analizza il ruolo del poeta in relazione alla nuova società capitalistica e alla mentalità borghese di fine Ottocento, con le quali la concezione dell´intellettuale rinchiuso nella propria torre d´avorio e fedele al principio di ‘arte per l´arte’ è inconciliabile. Guido Gozzano, in particolare, vive questa dicotomia come una crisi perenne, sentendosi completamente straniato dalla società.

    Dagmar Reichardt, professoressa all´Universitá di Groningen, ha affrontato il binomio arte-scienza in Giuseppe Bonaviri, medico e scrittore, il quale ha saputo fondere letteratura e nozioni scientifiche attraverso originali contaminazioni linguistiche, tipiche delle sue poesie.

    Nella seconda sessione del convegno, presieduta dal professore Giorgio Patrizi, è intervenuto il professor Joseph Farrell, il quale ha tenuto una relazione su Primo Levi e sulla sua esperienza di chimico e letterato: ciò che colpisce di più nei suoi scritti è la primarietà della chiarezza, la mancanza di ambiguità utilizzati per contrastare chi voleva mettere in dubbio le nefandezze dell´olocausto.

    Andrea Casoli, dirigente editoriale, ha messo in luce il rapporto tra arte e letteratura in Arturo Loria, analizzando il racconto autobiografico ‘Il quadro incompiuto’, nel quale sembra che tutto sia giá successo e ormai finito e puó essere paragonato a un quadro giá dipinto, che ormai non puó essere piú modificato; la riflessione sul tempo che scorre è anche una riflessione sulla condizione stessa dello scrittore.

    Per finire Alfred Noe, professore all´Universitá di Vienna, ha trattato di Carlo Emilio Gadda, analizzando da un punto di vista linguistico il romanzo ‘Quer pasticciaccio brutto di via Merulana’, in cui colpisce l´originalità del linguaggio costituito sia da tecnicismi tratti da diversi linguaggi settoriali (economia, medicina etc.) sia da espressioni tratte dalla lingua comune (espressioni dialettali, proverbi, modi di dire etc.)

    Dalle varie relazioni è scaturita una interessante discussione tra gli intellettuali coinvolti che hanno offerto interessanti contributi sul tema dei rapporti tra arte-scienza.
    ( News ITALIA PRESS)

  137. Molti italiani si sono trasferiti a Berlino negli ultimi anni e possono testimoniare in prima persona i vantaggi e le opportunità offerti dalla città sotto molti profili, specialmente quello artistico culturale. Chi meglio del Direttore del prestigioso Istituto Italiano di Cultura di Berlino poteva raccontarci gli esiti dell’esperienza italiana in una terra che pullula di iniziative, talenti da scoprire, libertà e benessere a basso costo. Il prof. Angelo Bolaffi, docente, filosofo, germanista, ci offre la preziosa testimonianza di un uomo di larghe vedute e poliedrica cultura, impegnato a promuovere l’arte e la lingua italiana nella capitale tedesca.
    (continua qui: http://www.wuz.it/intervista/3850/berlino-angelo-bolaffi-direttore-istituto-cultura.html )

  138. L’Italia propone a Belgrado un caso emblematico di un “recupero impossibile”, quello degli affreschi del Mantegna alla Cappella Ovetari a Padova. La mostra “Andrea Mantegna. Gli affreschi della Cappella Ovetari a Padova. Un tesoro ritrovato” allestita fino al 20 novembre nella capitale serba presso l’Istituto Italiano di Cultura per iniziativa dell’Ambasciata d’Italia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con la Diocesi di Padova, la Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici del Veneto e la Regione del Veneto.

    La Fondazione ha sostenuto il recupero degli affreschi del Mantegna e il restauro della Cappella Ovetari agli Eremitani e, con questa mostra, oltre a presentare uno degli interventi di restauro tra i piu’ complessi, intende anche ringraziare la Serbia per il prestito, nel 2007, dei tesori archeologici del Museo Nazionale Serbo di Belgrado esposti al Museo Nazionale Archeologico di Adria nella grande mostra “Balkani. Antiche civilta’ tra Danubio e Adriatico”.

    La storia e’ nota: la celebre Cappella affrescata da Andrea Mantegna e, con lui, da Antonio Vivarini, Giovanni d’Alemagna, Bono da Ferrara, Ansuino da Forli’ e Nicolo’ Pizolo, venne letteralmente disintegrata l’11 marzo 1944. Cio’ che restava di un grande capolavoro della storia dell’arte erano decine migliaia di frammenti di varie proporzioni, quasi tutte minuscole.

    Con oltre 1.800 frammenti Cesare Brandi, gia’ negli anni quaranta, ricompose la scena raffigurante il Martirio di San Giacomo, mentre il resto venne stivato, in modo indifferenziato, in gradi cassoni, dove il tutto e’ rimasto sino al 2001. Nel 2001, grazie alla convenzione stipulata tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Curia Diocesana, la Soprintendenza competente sul territorio e l’Universita’ di Padova, prese avvio una straordinaria avventura.

    Con l’aiuto di una strumentazione multimediale innovativa, realizzata da docenti e tecnici dell’Universita’ patavina con il sostegno della Fondazione, i minuscoli frammenti sono stati tolti dalle casse in cui avevano riposato per quasi mezzo secolo, sono stati classificati uno per uno (quelli di dimensioni superiori al centimetro quadrato sono risultati essere 80.735), poi scannerizzati e infine controllati tramite il computer che li ha confrontati tra loro, sulla base delle immagini fotografiche degli affreschi scomparsi.

    Cio’ nel tentativo di ricomporre, per quanto possibile, il piu’ gigantesco puzzle della storia dell’arte. All’occhio elettronico si e’ aggiunto quello degli esperti come Gian Luigi Colalucci, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, che hanno applicato i minuscoli brani pittorici, identificati con certezza, nella loro ubicazione originaria, fissandoli su pannelli fotografici riproducenti in scala 1:1 gli affreschi perduti.

    Pur nell’inevitabile frammentarieta’ dell’esito, si e’ cosi’ compiuto un passo significativo nel tentativo di recuperare lo straordinario ciclo pittorico mantegnesco; recupero certamente incompleto, ma in parte ancora incrementabile in futuro. L’occasione e’ stata eccezionale, sotto gli aspetti tecnici e scientifici, e gli esiti ottenuti comunque insperati: oggi, altri brani pittorici molto importanti sono stati tolti all’oblio e finalmente ricollocati al loro posto. A Belgrado, insieme con lo storico modello ligneo della chiesa danneggiata e con materiali iconografici e filmati, saranno esposti alcuni emozionanti esempi di scene ricomposte con cio’ che rimane dei frammenti originali.

    Raggiungeranno la sede espositiva i due grandi pannelli relativi alla scena del “Martirio di S. Giacomo”, questi ultimi ricomposti sotto la direzione di Cesare Brandi, ed altri due con la raffigurazione del “Padre Eterno benedicente”, oltre ad altri lacerti con raffigurazioni di Serafini e di elementi decorativi, quali libri, festoni e racemi.

    “Questa mostra – affermano Giovanni Gentili e Anna Maria Spiazzi, curatori dell’esposizione belgradese – puo’ ben essere considerata anche come uno dei possibili modelli necessari al recupero di opere d’arte bisognose di interventi del genere, sia in territorio serbo che altrove. Stante la collaborazione stipulata tra il Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali della Repubblica Italiana e il Ministero della Cultura di Serbia inerente il personale tecnico e scientifico addetto alla manutenzione e al restauro del grande patrimonio storico-artistico locale, la mostra si pone in ipotesi anche come preziosa documentazione scientifica per gli addetti a tali mansioni”

  139. Nell’ambito della Fiera del Libro Arabo, si svolgerà a Beirut, nel mese di dicembre 2009, la Seconda Edizione del Premio Mediterraneo del Libro, promossa dalla Fondazione Mediterraneo, in collaborazione con il Ministero della Cultura Libanese, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Beirut.

    La giuria selezionerà tre opere (una per categoria: romanzo, poesia, saggio) tra i libri proposti dagli editori libanesi. Il Premio sarà assegnato a ciascuno dei tre autori a Beirut.

    La cerimonia di premiazione si svolgerà nel mese di dicembre 2009, alla presenza del Ministro della Cultura libanese, dell’Ambasciatore d’Italia in Libano, del Presidente della Fondazione Mediterraneo, del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Beirut, e dei membri della giuria.

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    A margine della cerimonia:

    – Prima della cerimonia di consegna del Premio, il Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, il Direttore del Programma della stessa Amb. Antonio Badini, e la Direttrice del Premio, Dounia Abourachid Badini faranno una presentazione della Fondazione e del Premio.

    – Si terranno seminari cui parteciperanno esperti libanesi ed italiani.

    – Sarà organizzata una esposizione del libro in Libano, organizzata dall’Istituto di Cultura Italiano, per le opere libanesi tradotte in italiano e quelle italiane tradotte in arabo.

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    Libri in competizione

    Romanzi :
    1. Emile MOUNZER, Al-‘Inaq al-akhir, Kitabuna Li-l-nashr, 2008
    2. Ghassan CHBARO, 2022, Al-dar al-‘arabiya li-l-‘ulum Nashirun, 2009
    3. Rania Mehiou AL KHALILI, La`nat al-bayrakout, Dar al-Nafa’is, 2009
    4. May MENASSA, Al-sa`a l-ramliyya, Riyad al-Rayyis li-l-kutub wa l-Nashr, 2008
    5. Hasan DAOUD, Mi’a wa thamanun Ghuruban, Dar al-saqi, 2009
    6. Dorid AOUDÉ, Ashtar, hubb al-bashar wa Aqdar al-aliha, Dar al-mukhtar, 2009

    Poesia :
    1. Paul CHAOUL, Daftar Sigara, Dar al-nahda l-‘arabiya, 2009
    2. Zahi WEHBÉ, ya`rifuki Michael Angelo, Al-dar al-‘arabiya li-l-‘ulum Nashirun, 2009
    3. Abbas BAYDOUN, Al-mawt ya`khudhu maqasatina, Dar al-saqi, 2008
    4. Joseph HARB, Kulluka ‘indi illa anta, Riyad al-Rayyis li-l-kutub wa l-nashr, 2008

    Saggi :
    1. Ali HARB, Tawatu’ al-ad-dad, al-aliha l-judud wa Kharab Al-‘Alam, Al-dar al-‘arabiya li-l ‘ulum Nashirun, 2008
    2. Dr. Nayla ABI NADER, Al-turath wa l-manhaj bayna Arkoun wa l-Jabiri, Al-shabaka l-‘arabiya li-l-abhath wa l-nashr, 2008
    3. Asaad AL SAHMARANI, Al-yahudiyya, ‘aqida wa shari`a, Dar al-Nafa’is, 2007
    4. Dr. Joseph Tanios LEBBOS, Al-hubb wa l-mawt min manzur al-sira al-dhatiyya bayna Misrr wa Lubnan fi adab…, Dar al-mashreq, 2009
    5. Fawaz TRABOULSI, Tarikh lubnan al-hadith, min al-imara ila ittifaq al-Ta’ef, Riyad al-Rayyis li-l-kutub wa l-nashr, 2008
    6. Riyad Najib FIKANI, Kayfa tata`amal Ma`a l-alzhaimer, Dar al-saqi, 2008

  140. ITALIA-ROMANIA:CENTENARIO ITALIANISTICA UNIVERSITA’ BUCAREST

    (ANSA) – BUCAREST
    – Il 20 e il 21 novembre prossimi, l’Universita’ di Bucarest in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura (Iic) organizzeranno il convegno internazionale ”Fortuna Labilis Studia Perennia”, per i cento anni dalla fondazione della cattedra di italianistica presso l’ateneo della capitale romena. Lo ha detto oggi all’ANSA l’ambasciatore italiano a Bucarest, Mario Cospito. Il diplomatico ha spiegato che al convegno dedicato alle relazioni linguistico-culturali fra Italia e Romania, interverranno 84 relatori di spicco provenienti da 14 Paesi. L’anno scorso l’Iic di Bucarest ha organizzato corsi di formazione per circa 500 persone, tra cui impiegati di aziende, ha spiegato l’ambasciatore. In riferimento allo studio dell’italiano in Romania, l’ambasciatore ha rilevato che 10.000 alunni romeni ripartiti su 120 istituzioni scolastiche, tra cui licei e ginnasi, hanno studiato l’italiano nell’ultimo anno scolastico. Ricordando anche i quattro licei bilingui romeno-italiani del Paese, il diplomatico ha sottolineato che ”sono presenti sette lettorati d’italiano nelle piu’ importanti universita’ della Romania, mentre in altre l’italiano viene insegnato come lingua opzionale”. Il dipartimento di italiano dell’Universita’ di Bucarest fu fondato nel 1909 dal filologo e linguista italiano Ramiro Ortiz, che nel 1924 getto’ anche le basi dell’Istituto italiano di cultura nella capitale romena.

  141. ITALIANI NEL MONDO, RAPPORTO MIGRANTES: PATRIMONIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA
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    Gli italiani residenti all’estero sono poco più degli immigrati in Italia. È quanto emerge dalla lettura del “Rapporto Italiani nel Mondo 2009” della Fondazione Migrantes, presentato a Roma ieri mattina. Secondo il Rapporto, infatti, i cittadini italiani residenti all’estero ad aprile 2009 sono 3.915.767, mentre gli stranieri in Italia ammontano a 3.891.295. Il numero degli italiani nel mondo non è stabile e cresce sia per la partenza di nuove persone dall’Italia (in misura ridotta) sia, in misura più consistente, per crescita interna delle collettività (figli di italiani o persone che acquistano la cittadinanza per discendenza italiana, spiegano i ricercatori della Migrantes: “contrariamente a quanto spesso si pensa, non si tratta di una realtà in diminuzione”. Degli italiani all’estero il 47,6% sono donne. L’emigrazione italiana è in prevalenza euro-americana: più della metà in Europa (55,8) e più di un terzo in America (38,8%). Non si possono, però, trascurare le collettività insediate negli altri continenti, non solo l’Oceania (3,2%), ma anche l’Africa (1,3%) e l’Asia con lo 0,8%. Il Paese con più italiani è la Germania (616.407) seguita da Argentina (593.520) e Svizzera (520.713).
    Secondo i dati forniti dal Rapporto il 54,8% degli italiani all’estero è di origine meridionale (oltre 1 milione e 400 mila sono del Sud e quasi 800 mila delle Isole); il 30,1% proviene dalle regioni settentrionali (quasi 600 mila dal Nord-Est e 580 mila dal Nord-Ovest); il 15% (588.717) è, infine, originario delle regioni centrali. Il peso delle regioni del Centro-Sud è maggiore in Europa (62,1%) e in Oceania (65%). In Asia e in Africa, invece, la metà degli italiani proviene dalle regioni del Nord. La prima regione per numero di emigrati è la Sicilia (646.993), seguita da Campania (411.512), Lazio (346.067), Calabria (343.010), Puglia (309.964) e Lombardia (291.476). La provincia con più italiani all’estero è quella di Roma (263.210), seguita da Agrigento (138.517), Cosenza (138.152), Salerno (108.588) e Napoli (104.495). Il Rapporto – di oltre 500 pagine realizzato con il contributo di circa 60 autori coordinati da Delfina Licata – pubblica anche una ricerca promossa dalla Fondazione Migrantes, insieme a un gruppo di Patronati sui nuovi e vecchi emigrati. Gli intervistati, sia in Europa che nel Nord America, hanno raggiunto un livello di vita “soddisfacente” e sono “abbastanza soddisfatti del proprio lavoro”, rivelano i ricercatori. Il modello più diffuso di famiglia è quello di un nucleo con due figli. Le difficoltà iniziali di inserimento, ora superate, sono riconducibili alla lingua, alla mancanza di informazioni e alla ricerca del posto di lavoro.
    Per un terzo degli intervistati, il miglioramento del tenore di vita è intervenuto subito, per gli altri successivamente, cavandosela quasi sempre da soli: 1 su 5 degli intervistati non ha fatto progressi o si trova in situazione di disagio. Nei confronti dei consolati si dichiara soddisfatto la metà degli intervistati e circa un quinto ammette di non essersi ancora iscritto all’Aire. Dal sondaggio emerge che gli italiani residenti all’estero leggono più la stampa italiana rispetto a quella locale. La stragrande maggioranza si dichiara religiosa, ma diminuisce la percentuale di quelli che frequentano la chiesa locale. I nostri connazionaliu possono contare su 126 Comitati degli italiani all’estero operanti a livello territoriale in 38 Paesi, 500 Comitati sparsi nel mondo per la promozione della lingua e della cultura italiana, con più di 6 mila corsi organizzati specialmente in Europa e ancor di più in America Latina dalla Società Dante Alighieri che quest’anno compie 120 anni di vita. Secondo l’indagine “Italiano 2000”, la lingua prevalente tra gli italiani è quella del paese ospitante (73,6%), senza però che sia dimenticato l’italiano (50,5%) e tanto meno il proprio dialetto (58,2%). Un ruolo rilevante è quello dei media: la comunità italofona radiotelevisiva è molto ampia e include diversi paesi che fanno leva sull’italicità, intesa come legame culturale-linguistico non basato sulla cittadinanza. Inoltre, nel mondo sono state censite oltre duecento 50 radio e circa 50 televisioni che trasmettono programmi in italiano, mentre sono 472 i giornali in lingua italiana all’estero. Alcuni anche in Africa.
    Dal punto di vista culturale sono curiose le forme miste di italiano, dialetto e lingua locale. Il talian, ad esempio, o italiano del Brasile, viene ancora parlato da un milione di persone, non solo di origine veneta, e viene considerato parte integrante del patrimonio storico e culturale dello Stato di Rio Grande do Sul. Invece il cocoliche, ora in disuso ma prima prevalente nel teatro popolare, era una commistione tra lo spagnolo e i vari dialetti italiani, più utilizzati rispetto alla lingua italiana a Buenos Aires, città in cui circa il 40% degli abitanti è di origine italiana. Per i ricercatori della Migrantes diversi aspetti, che si riscontrano attualmente nella presenza straniera in Italia, “già si ritrovano nell’emigrazione italiana e così anche in molte delle richieste presentate dagli immigrati, riecheggiano quelle avanzate nel passato dai nostri emigrati. L’atteggiamento negativo che tanto afflisse gli italiani all’estero – spiegano – specialmente quando venivano considerati un popolo di criminali, trova un riflesso in quei processi che tendono a fare degli stranieri in Italia un capro espiatorio”. Secondo la Migrantes l’emigrazione merita di essere studiata con attenzione, “non solo per ricordare la storia degli italiani all’estero ed entrare con loro in maggiore sintonia, ma anche per abituarci a convivere fruttuosamente con gli stranieri insediatisi in Italia.
    “Un secolo e mezzo di esodo è un periodo lungo, quasi una miniera inesauribile, che ci sprona ad andare avanti per evitare che il nostro passato di migranti venga dimenticato”. “Un popolo senza memoria è come un albero senza radici”. E’ quanto ha detto questa mattina, mons. Piergiorgio Saviola, Direttore della Fondazione Migrantes, presentando a Roma la quarta edizione del Rapporto Italiani nel Mondo. “Continueremo a insistere affinché questo pericolo – ha aggiunto – venga evitato, facendo sì che la storia umile di milioni di persone che il bisogno ha portato a lasciare la loro terra continui a essere uno spunto di riflessione per noi e specialmente per i giovani. “Sperimentiamo – ha detto ancora mons. Saviola – tutti di vivere in un contesto societario caratterizzato da contrapposizione sul piano culturale, politico e anche religioso. Ciò nonostante, l’impegno per coltivare la memoria del nostro passato migratorio e l’attenzione ai 4 milioni di connazionali sparsi nel mondo esprimono una dimensione unitaria che invitano tutti alla condivisione”. Per questo il Rapporto “non è solo un impegno della Migrantes” perché l’emigrazione fa parte del “patrimonio della società italiana”: “c’è tanto da recuperare” per togliere dal tema “emigrazione italiana” quelle “incrostazioni di polvere prodotte dall’oblio, o quanto meno per superare una maniera di parlarne che non fa breccia”.

  142. Dal 23 al 30 novembre a Madrid, nel prestigioso Círculo de Bellas Artes, sarà offerta un’intera settimana di cinema italiano al pubblico e agli operatori spagnoli. 32 i titoli presentati dalla manifestazione, giunta alla 2° edizione, ideata e organizzata da Cinecittà Luce-Filmitalia in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di Madrid e con il patrocinio dell’Ambasciata italiana.

    Il programma includerà innanzitutto 10 lungometraggi scelti tra quelli che hanno partecipato ai maggiori festival internazionali del 2009 (Cannes, Locarno, Venezia, Toronto e Roma), seguendo la formula ‘festival dei festival’ per proporre un ‘best of’ della più recente produzione.

    In cartellone anche 10 documentari, 10 cortometraggi e 2 proiezioni speciali, in particolare l’anteprima spagnola di Baarìa di Giuseppe Tornatore (già acquistato in Spagna da TriPictures che lo distribuirà nel 2010) e la proiezione di Signore & Signori di Pietro Germi che accompagnerà il documentario Pietro Germi, il bravo, il bello, il cattivo di Claudio Bondì. Le sezioni dei documentari e dei cortometraggi avranno carattere competitivo.

    I titoli saranno presentati ed accompagnati da una folta delegazione artistica: Marco Bellocchio, Susanna Nicchiarelli, Giuseppe Capotondi, Giorgio Diritti, Giuseppe Piccioni, Alessandro Angelini, Marco Filiberti, Jasmine Trinca, Filippo Timi e Filippo Nigro, oltre che da alcuni dei distributori internazionali e dal direttore generale di Cinecittà Luce Pietro Ietto.

    La selezione delle opere è stata affidata per la sezione Lungometraggi a Giovanni Spagnoletti, docente di Storia e Critica del Cinema all’Università La Sapienza di Roma e direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro; per la sezione Documentari a Gianni Canova, docente di Teoria e Critica del Cinema presso la Facoltà di Comunicazione, relazioni Pubbliche e Pubblicità dell’Università IULM di Milano; per la Sezione Cortometraggi a Maurizio Di Rienzo, giornalista e critico cinematografico.

    Questi i lungometraggi selezionati: Alza la testa di Alessandro Angelini, Il compleanno di Marco Filiberti, Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli, La doppia ora di Giuseppe Capotondi, Giulia non esce la sera di Giuseppe Piccioni, Il grande sogno di Michele Placido, Oggi sposi di Luca Lucini, Lo spazio bianco di Francesca Comencini, L’uomo che verrà di Giorgio Diritti e Vincere di Marco Bellocchio.

    Questi i documentari che saranno presentati: Armando e la politica di Chiara Malta, Armando Testa-Povero ma moderno di Pappi Corsicato, H.O.T.-Human Organ Traffic di Roberto Orazi, Io, la mia famiglia rom e Woody Allen di Laura Halilovic, Latta e café di Antonello Matarazzo, Pietro Germi, il bravo, il bello e il cattivo di Claudio Bondì, Pinuccio Lovero di Pippo Mezzapesa, Rumore bianco di Alberto Fasulo, Signori professori di Maura Delpero e Strade d’acqua di Augusto Contento.

    Infine i cortometraggi in programma sono: L’amore è un giogo di Andrea Rovetta, L’arbitro di Paolo Zucca, Il gioco di Adriano Giannini, Luigi Indelicato di Bruno e Fabrizio Urso, Mille giorni di Vito di Elisabetta Pandimiglio, Muto di Blu, Nuvole, mani di Simone Massi, Tv di Andrea Zaccariello, ‘U sciroccu di Marta Palazzo, Daniele Scali e Jacopo Lanza, uerra di Paolo Sassanelli.

  143. TORONTO – Avete non più di 35 anni, risiedete in Canada e siete originari di qualsiasi regione italiana o siete stranieri?
    Se amate scrivere poesie o racconti potete partecipare, fino al 31 maggio prossimo, al concorso letterario Molise ’70 indetto dal Movimento Molisani nel Mondo.
    Il concorso, che è giunto alla sua quinta edizione, prevede l’assegnazione di tre premi in denaro per testi di narrativa o di poesia scritti in italiano.
    L’obiettivo del concorso è quello di promuovere la cultura italiana in Canada incoraggiando giovani scrittori ad esprimere il proprio mondo nella lingua italiana.
    Il concorso è patrocinato dal Consolato Generale d’Italia di Toronto, dall’Istituto Italiano di Cultura, dalla Società Dante Alighieri e dal Centro Scuola e Cultura-Columbus Centre.
    Per la narrativa si può partecipare con un racconto, di qualsiasi genere, di una lunghezza non superiore a 1.500 parole mentre per la poesia è ammesso un singolo testo poetico, di qualsiasi genere e di non oltre 500 parole o vari testi che nell’insieme non superino 500 parole.
    Il primo premio consiste di 1.000 dollari canadesi, il secondo di 500 dollari e il terzo di 250 dollari.
    I lavori devono essere inviati alla segreteria dell’associazione entro e non oltre il 31 maggio 2010 all’indirizzo “Premio Molise ’70”, 1395 Lawrence Ave. West P.O. Box 20009, Toronto, Ontario M6L 1A0. Se invece si preferisce inviarli tramite posta elettronica l’indirizzo è premiomolise70@rogers.com
    La giuria, la cui decisione è definitiva e insindacabile, sarà composta da membri dell’associazione e da esponenti della cultura italiana operanti in Canada.
    I premi saranno assegnati in merito all’originalità dei lavori, alla forza della scrittura e alle problematiche da essi sollevate.
    L’assegnazione dei premi avrà luogo a fine autunno del 2010.
    Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria dell’associazione inviando un messaggio elettronico a premiomolise70@rogers.com

  144. Terzo appuntamento all’Istituto Italiano di Cultura per il centenario della corrente
    Di CONCITA MINUTOLA
    .
    Tra l’interesse e lo stupore dei partecipanti, si è concluso martedì sera all’Istituto Italiano di Cultura di Toronto il terzo appuntamento della rassegna dedicata al centenario del Manifesto Futurista, con la conferenza del professor Donato Santeramo Gordon Craig and the Futurists: A hate story. A dare il benvenuto il vice direttore dell’Istituto Italiano, Adriana Frisenna.
    Alla scoperta di una storia “d’odio” poco nota ma estremamente affascinante, Donato Santeramo, direttore del Dipartimento di spagnolo e italiano alla Queen’s University di Kingston, ha trasportato per un’ora il suo pubblico indietro nel tempo, ai primi del Novecento, seguendo il filo delle sfide verbali lanciate dal teorico e regista teatrale Edward Gordon Craig contro il movimento e i rappresentanti del Futurismo.
    Gordon Craig, «un intellettuale inglese in Italia» – come ha ricordato anche il docente del Dipartimento di italiano della UofT Luca Somigli, nella sua introduzione alla conferenza di Donato Santeramo – ha lanciato i suoi attacchi al Futurismo attraverso le pagine della rivista “The Mask”, fondata da lui a Firenze nel 1908, offrendo «una prospettiva diversa rispetto a quella italiana». Attacchi diretti a Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista, ma anche alla pittura di Gino Severini. E senza tralasciare uno sguardo, durante l’incontro, al dibattito che il mondo del teatro ha affrontato agli inizi del secolo scorso: dai confini tra rappresentazione teatrale e manoscritto originale al ruolo del regista, e al divario tra amanti del classico e avanguardia.
    L’appuntamento di martedì è il terzo della serie di conferenze organizzate dall’Istituto Italiano di Cultura sul Futurismo nell’arco di quest’anno. La prima conferenza, The two legacies of the Futurist Movement ha visto come protagonista il critico e storico dell’arte dell’università di Bologna Renato Barilli, lo scorso maggio. Mentre per la seconda conferenza, il professor Domenico Pietropaolo ha passato in rassegna i legami tra Futurismo e il mondo della scienza, lo scorso mese sempre all’Istituto di Cultura. Ma la rassegna sul Futurismo prosegue con la mostra “Mino Delle Site: Aeropittore futurista”. I pannelli dell’artista pugliese saranno esposti all’Istituto Italiano di Cultura fino al 31 dicembre.

  145. Pechino, 2 dic. – (Adnkronos) – Giuseppe Tornatore inaugurerà tra 9 giorni un ‘Nuovo Cinema Paradiso’ in Cina. Nella giornata dell’11 dicembre, infatti, il regista siciliano battezzerà personalmente col nome del suo film Premio Oscar un nuovo cineclub nel quartiere dell’ex concessione italiana appena restaurato di Tianjin, la città portuale a 120 chilometri dalla capitale. Il cineclub si chiamerà appunto ‘Nuovo Cinema Paradiso’ e sarà dedicato al cinema di qualità. Ma la trasferta cinese di Tornatore inizierà qualche giorno prima, insieme al direttore della Mostra di Venezia, Marco Muller: un omaggio particolare al regista inaugurerà infatti il “Festival del Cinema Italiano: da Venezia a Pechino”, organizzato a Pechino dal 9 al 12 dicembre 2009 dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e dal Settore Cinema della Biennale di Venezia. Grazie alla collaborazione di Medusa e Summit, ospiti straordinari dell’iniziativa saranno Giuseppe Tornatore, Francesco Scianna e Margareth Made’, regista e protagonisti di ‘Baari’a’, film di apertura della 66ma Mostra del Cinema di Venezia, scelto successivamente per rappresentare l’Italia nella corsa all’Oscar 2010. A seguire ogni anteprima del film nella capitale cinese, il regista e i due interpreti parteciperanno ad una serie di incontri e dibattiti con cineasti, studenti e pubblico.
    Altri due dei quattro film italiani che hanno partecipato in concorso alla 66ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ‘La doppia ora’ di Giuseppe Capotondi e ‘Lo spazio bianco’ di Francesca Comencini verrano inoltre presentati a Pechino nei giorni 11 e 12 dicembre, in collaborazione con Fandango, Indigo Film, Medusa e RaiCinema. L’iniziativa – che si terra’ nella Sala Grande dell’Accademia del Cinema, nell’Auditorium della Cineteca-Gruppo Cinema Cinese e in quello dell’Universita’ Normale – sara’ presentata dal Direttore della Mostra Marco Muller. La Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica diretta da Marco Muller con l’occasione ricordano le iniziative simili realizzate negli anni – e da realizzarsi – per la promozione del cinema italiano della Mostra di Venezia nel mondo: nel 2004 con la retrospettiva della Storia segreta del cinema italiano, presentata in alcune delle capitali mondiali della cultura (New York, Londra, Parigi, Tokyo), e sviluppata anche attraverso il ”Festival del Cinema Italiano: da Venezia a Mosca” nel 2006, di cui si prevede una nuova edizione per fine febbraio 2010, oltre che nei cinque anni – dal 2005 al 2009 – nelle principali citta’ del Brasile attraverso la rassegna ”Venezia cinema italiano”.

  146. BELGRADO – In uno dei piu’ prestigiosi cinema di Belgrado, Tuckwood cineplex, e stato inaugurato l’ottavo Festival del cinema italiano con un programma di film di qualita’, rappresentativi della produzione recente.

    La rassegna, che dura fino al 6 dicembre, e’ stata resa possibile grazie alla tenacia della Federazione Italiana dei Circoli del Cinema e dell’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. Il Festival e stato aperto con i film Cosmonauta e Sputnik 5 di Susanna Nicchiarelli.

    Inaugurando il Festival l’ambasciatore dItalia in Serbia Armando Varricchio ha espresso la soddisfazione e convinzione che i due Pesi sono legati dalla stessa passione, quella per il film italiano.

  147. Parte fortissimo il secondo Festival del cinema italiano di Istanbul organizzato da MedFilm Festival in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura. Lunghi e calorosi applausi hanno accolto venerdì sera al cinema Alkazar il film d’apertura, “La Bella Gente” di Ivano De Matteo, in una sala talmente gremita di pubblico che in moltissimi hanno dovuto fare dietrofront con grande delusione. E sala piena ieri sera anche per Good Morning Aman, di Claudio Noce. Molto numerosi gli spettatori anche ai cortometraggi e documentari, generi abitualmente meno frequentati rispetto ai lungometraggi, presentati nell’Auditorium del prestigioso Pera Museum.

    Un pubblico attento, intelligente, curioso, avido di cinema di qualità e amante della creativita’ dei registi italiani di oggi come di ieri. Un interesse che era gia’ emerso in occasione della prima edizione di questo Festival, nel dicembre scorso, ribadito dalla vivacita’ e la pertinenza degli animati dibattiti che gli spettatori hanno voluto ingaggiare con i registi, al termine delle proiezioni.

    Testimonial del festival l’attrice Valentina Carnelutti, radiosa nel ricevere il Vivident Special Award creato per l’occasione dallo sponsor ufficiale, una piccola opera d’arte: una svettante stella d’argento lucente su una base di cristallo trasparente che oltre al valore artistico ben si addice alla personalita’ dell’attrice che Istanbul vedra’ nel film di Citto Maselli, “Le Ombre Rosse”, il 9 dicembre, nella serata di gala per la chiusura del Festival. Serata che si svolgerà alla presenza del regista, e di Alessandro Angelini, regista dell’altro film in programma, “Alza la Testa” con lo straordinario Sergio Castellitto. E’ l’ultimo dei dieci lungometraggi inediti, tra i migliori dell’ultimo anno, proposti dal Festival assieme ad una selezione di documentari e corti per un totale di 25 titoli tutti sottotitolati in turco, a margine dei quali operatori del settore, italiani e turchi, hanno potuto incontrarsi per tessere nuove alleanze. Perche’ scopo di questo Festival e di MedFilm e’ favorire la distribuzione dei film turchi in Italia e italiani in Turchia, individuando nello scambio culturale ed in particolare nel cinema un indispensabile strumento di dialogo.

  148. (di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) – MADRID, 10 DIC – Nel corso di un viaggio in Italia nel 1702, Filippo V ebbe modo di ammirare, alla corte di Cosimo III de’ Medici, gli splendidi violini del maestro liutaio Antonio Stradivari e ne rimase cosi impressionato da ordinare a Cremona gli esemplari che sarebbero poi diventati la collezione Palatina, poi acquistata nel 1775 da Carlo III e che si conserva nel Palazzo Reale di Madrid. Si tratta di due violini, due violoncelli e una viola del cosiddetto ”periodo d’oro” della liuteria cremonese, appartenenti a una serie di undici strumenti dalla squisita sonorita’, impreziositi da finissimi ornamenti, l’opera matura del longevo maestro di Cremona, morto a 97 anni, che realizzo’ nel suo laboratorio 1.100 fra violini, viole e violoncelli, considerati da musicisti e collezionisti i migliori al mondo. Per la prima volta la collezione degli Stradivarius Palatini dialoga coi ”fratelli” della Collezione degli Archi della citta’ di Cremona e suoneranno insieme nel tradizionale Concerto di Natale, che si svolgera’ il 13 dicembre al Palazzo Reale di Madrid. Un evento unico, possibile grazie all’impegno del Patrimonio Nacional spagnolo, della Fondazione Stradivari, dell’ambasciata d’Italia in Spagna – che ne da’ notizia – e dell’Istituto italiano di cultura di Madrid, col supporto dell’Enel. Interpreti del concerto, che ha in programma musiche di Arriaga, Verdi e Mendelsshon, il Quartetto d’archi della Scala di Milano, composto da quattro giovani musicisti, vincitori di concorsi come solisti internazionali, e i quattro primi archi dell’Orchestra della Radiotelevisione spagnola. Ma, gia’ dal 1 dicembre, gli Stradivari della Collezione del Palazzo Comunale di Cremona, costituita da un violoncello e tre violini, si sono ritrovati con gli altri della Collezione Palatina nell’esposizione inaugurata nella Sala La Furriera del Palazzo Reale, dove resteranno in mostra fino a domenica. Fra i gioielli esposti, il ”Cremonese 1975”, il violino simbolo della collezione della citta’ natale del maestro liutaio, il primo acquisito nel 1961, dopo che era appartenuto a musicisti come Joseph Joachim. O, anche, il ”Vesuvius”, costruito nel 1727, con le caratteristiche tipiche dell’epoca e prova della capacita’ di Antonio Stradivari di riuscire a creare, anche se in eta’ avanzata, un’opera magistrale. O, ancora, il violoncello ”Stauffer ex Cristiani”, uno strumento di grande valore storico ed artistico, costruito nel 1700, che segna il passaggio dai grandi formati della scuola degli Amati al modello piu’ piccolo, battezzato dallo stesso Stradivari ”Forma B”, ovvero il modello perfetto, appartenuto fra gli altri a Lisa Cristiani, la giovane violoncellista per la quale Mendelsshon compose la ”Romanza senza Parole”. Per il concerto di Madrid suoneranno in quartetto con una viola di un collezionista inglese realizzata da Stradivari, gemella della famosa ”Gibson”, e rifinita da Carlo Bergonzi nel 1740.(ANSAmed).

  149. (Ansa)

    di Beniamino Natale

    TIANJIN – Il regista Giuseppe Tornatore ha partecipato all’ inaugurazione di un cineclub intitolato al suo film ”Nuovo Cinema Paradiso”, nel quartiere italiano di Tianjin. presente anche Marco Muller, direttore della Mostra del Cinema di Venezia e sinologo. Centinaia di giovani cinesi ed italiani che lavorano o studiano nella citta’ costiera cinese hanno partecipato all’ evento, organizzato dall’ Ambasciata d’ Italia in Cina e dall’ Istituto di Cultura di Pechino che ha aperto a Tianjin una sua ‘succursale’, diventata nel giro di pochi mesi un importante punto di riferimento per la vita intellettuale della citta’.

    In un breve discorso, Tornatore si e’ detto ”onorato” della scelta e si e’ augurato che l’ apertura del ”Nuova Cinema Paradiso” segni l’ inizio di una collaborazione continua tra la cinematografia italiana e quella cinese. Ad affiancare il regista c’erano due degli attori della sua ultima opera ”Baaria” – che e’ stata proietta mercoledi’ scorso a Pechino – Margherita Made’ e Francesco Scianna, oltre ad Enrico Magrelli, Conservatore della Cineteca del Centro Sperimentale di Cinematografia.

    Con ”Baaria”, Muller ha portato a Pechino altri due film italiani presentati a Venezia: ”La Doppia Ora” di Giuseppe Capotondi e ”Lo Spazio Bianco” di Francesca Comencini per la Rassegna ”Da Venezia a Pechino. I grandi film”. La sede di Tianjin dell’ Istituto Italiano di Cultura e il Nuovo Cinema Paradiso si trovano al centro della Concessione italiana di Tianjin, un pezzo d’ Italia arrivato in Cina nei primi anni del ventesimo secolo in una delle rare avventure coloniali del nostro paese. I palazzi, le statue, i giardini progettati da costruttori italiani si sono, nel corso degli anni, confusi col caotico sviluppo edilizio della Cina, passato
    dai casermoni real-socialisti dei primi anni, seguiti alla rivoluzione di Mao Zedong, agli anonimi centri commerciali della prima fase delle riforme, fino ai pretenziosi edifici di finto-lusso degli ultimi 10-15 anni. Ciononostante, la parte centrale dell’area ha mantenuto un forte carattere italiano, che si e’ accentuato con la ristrutturazione di una serie degli edifici curata dalla societa’ mista italiana ”Si.re.na”, che ha portato alla nascita di una ”piccola Italia” nel cuore di una delle metropoli piu’ dinamiche della Cina.

  150. L’Associazione Mirada continua la promozione del fumetto italiano all’estero, partecipando con la mostra “Dall’Italia – i poliedrici stili della nouvelle vague italiana” al Rencontres de la BD di Beirut.
    In occasione di Beirut, “capitale mondiale del libro”, la Maison du Livre della città libanese ha organizzato la prima edizione dei Rencontres dedicati al fumetto. Grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura, Mirada porterà la mostra curata dagli ideatori del Festival internazionale di Ravenna “Komikazen”, che vede protagonisti alcuni tra i più interessanti autori italiani come Paolo Bacilieri, Armin Barducci, Andrea Bruno, Gianluca Costantini, Angelo Mennillo, Davide Toffolo.

    La mostra è improntata su di un’analisi del fumetto italiano e della sua mutazione genetica ed editoriale a partire dalla fine degli anni ’90. Da una parte la dilagante commercializzazione dei manga giapponesi e delle serie storiche che comunque continuano ad esistere, quali quelle prodotte dalla casa Bonelli, dall’altra una crisi sostanziale della storia breve e delle vecchie modalità editoriali delle riviste storiche e degli albi. In questo nuovo clima, ancora in mutamento, il fenomeno viene osservato con attenzione e interesse anche dalle case editrici storiche di narrativa che cominciano a introdurre nei loro cataloghi accanto ai romanzi “a parole”, anche quelli comics, con i quali gli autori sviluppano stili diversi, sperimentano nuovi linguaggi visivi, emancipandosi dalle gabbie del fumetto classico. Il messaggio è dunque quello che il paese del bel disegno non perde la propria tradizione pittorica e rappresentativa, ma sembra voler introdurre una nuova cifra artistica nel campo delle letteratura disegnata. All’inaugurazione della mostra sarà presente Paolo Bacilieri, che incontrerà inoltre i disegnatori libanesi negli spazi dedicati.

    Sarà anche esposta un’ampia selezione degli originali tratti da L’ammaestratore di Istanbul (Comma 22 Edizioni, 2008), il romanzo grafico scritto da Elettra Stamboulis e disegnato da Gianluca Costantini. Il volume di stampo autobiografico si apre durante l’ultima guerra israelo-libanese e narra come un diario di viaggio la ricerca delle tracce, degli interrogativi storici e degli spunti artistici legati all’intellettuale Osman Hamdi, figura rivoluzionaria turca: archeologo, fondatore del Museo Archeologico di Istanbul e della prima Accademia delle Belle Arti di un Paese mussulmano, fu anche pittore innovativo, che per la prima volta rappresentò le donne nella loro quotidianità.

    Gianluca Costantini terrà l’8 Dicembre un workshop all’Alba, l’Accademia di Belle Arti di Beirut, mentre Elettra Stamboulis parteciperà alla conferenza “L’identità del fumettista e il contesto politico” con Zeina Abirached, Charles Berberian, Pierre Duba e Aleksandar Zograf.
    La manifestazione, che prevede vari eventi, non solo espositivi, avrà luogo dal 7 al 14 Dicembre 2009 in vari luoghi della capitale libanese.

    [by Francesco Borgoglio] [15-12-09]

  151. Una nuova immagine dell’Italia, finalmente lontana da quella dell’emigrante con la valigia di cartone. Resoconto (e difficoltà) di Renato Miracco, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, alla conclusione del suo biennio. Un’intervista che è la prima di una serie di colloqui attraverso i quali scopriremo il lavoro, le strategie, le scelte dei direttori di alcuni tra i più attivi e interessanti Istituti Italiani di Cultura. Un vero e proprio viaggio fra i rappresentanti all’estero della cultura del Belpaese…

    ——————–
    “Partiamo con una domanda soft: il ruolo degli Istituti Italiani di Cultura oggi, secondo Renato Miracco?”
    – Domanda da 10 milioni di dollari! Credo che l’istituto debba, in una maniera totalmente nuova, promuovere la cultura italiana. Cultura non esclusivamente legata al passato. Il nostro compito è quindi essere il ponte fra le eccellenze contemporanee del Paese ospitante e quelle italiane nello stesso. Oltre a ciò, dobbiamo creare delle premesse affinché le eccellenze tricolori trovino un tessuto che le sostenga e le promuova. Quindi, l’adattabilità e la creatività devono essere la caratteristica principale dell’Istituto di cultura italiana all’estero.

    “E invece?”
    – Invece – fuor di polemica – spesso gli istituti ricalcano vecchi modelli o propongono una vecchia Italia che ormai non c’è più. Magari legata all’emigrazione degli anni ’20…

    “Nello specifico, la sua strategia a New York?”
    – Tentare, e credo che ci siamo riusciti, di avere un rapporto propositivo paritario rispetto alle istituzioni americane. Questo con me è stato anche abbastanza facile, essendo io curatore di alcune esposizioni fatte con la New York University, il MoMA o il Met, come la grande mostra su Morandi. Ora siamo davvero presi sul serio da queste istituzioni e da altre come la Morgan Library.

    “Quale il posizionamento della cultura italiana a New York?”
    Credo che l’italianità crei sempre moltissima curiosità. Abbiamo una credibilità istintiva ed emozionale incredibile. Ciò di cui abbiamo bisogno è guadagnare una credibilità in termini di fattibilità.

    (continua qui: http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=29917&IDCategoria=1 )
    a cura di micaela giovannotti

  152. Buona sera, sono Simonetta Ronco, docente universitaria, giornalista e scrittrice genovese. Sono autrice di due biografie di personaggi storici femminili e di quattro romanzi, tre dei quali definisco storici. Il Suo dibattito sul romanzo storico è molto interessante, ma essendosi diluito nel tempo è difficile recuperarne le fila. Forse un Suo intervento riassuntivo gioverebbe a tutti.

    Cordiali saluti

  153. Per la prima volta è stato tradotto in cinese la raccolta di articoli di Umberto Eco «La Bustina di Minerva» è stata presentata all’Istituto Italiano di Cultura di Pechino. L’opera è una rubrica iniziata sull’ultima pagina dell’”Espresso” nel marzo del 1985 e continuata con regolarità settimanale sino al marzo 1998, quando si è trasformata in un quindicinale.

    Le trasformazioni della società italiana, l’avvento delle nuove tecnologie e previsioni sul Terzo Millennio sono alcuni dei temi affrontati nella “Bustina di Minerva”. «È un libro che si deve leggere, lo regalerò a tutti i miei amici scrittori perché si rendano conto di cosa significa per un intellettuale avere un ruolo pubblico. In Cina sembra che lo abbiamo dimenticato», ha detto la professoressa Cui Weiping, dell’Accademia del cinema di Pechino, che con il noto critico Zhi Yan, ha partecipato al dibattito «Eco e Il ruolo pubblico dell’intellettuale». Il libro, pubblicato in 260 mila copie dalla casa editrice di Shanghai Yiwen chubanshe, è il quarto di Eco uscito in Cina nelle stesse edizioni e precede, entro l’anno, la pubblicazione di «Il Nome della Rosa». «È stato molto difficile, non solo da un punto di vista linguistico, ma anche di contenuti. Tanti argomenti, vari e complessi, da spiegare ai cinesi», ha detto la traduttrice, la giovane Li Jingjing professoressa di italiano all’Università di Lingue straniere di Pechino, a un pubblico di una cinquantina di studenti, giornalisti e critici letterari. Entro la fine dell’anno anche la traduzione in cinese del successo di Paolo Giordano, “La solitudine dei numeri primi”, che ha vinto il premio strega 2008

  154. TORONTO – Sarà il bestseller di Muriel Barbery, “L’eleganza del riccio”, tradotto in 34 lingue, il protagonista del prossimo incontro dedicato agli autori europei e organizzato dall’Istituto italiano di cultura in collaborazione con l’Alliance Française of Toronto e il Goethe-Institute. A leggere brani del romanzo, tradotto in 34 lingue, venerdì 15 gennaio nella sede dell’Alliance Française of Toronto (24 Spadina Road), sarà la scrittrice Martha Baillie.
    Il libro, diventato in pochissimo tempo un caso letterario, in Italia ha scalato velocemente le classifiche dei romanzi più letti grazie al tam tam dei lettori. Il successo ha colto di sorpresa l’autrice stessa, ex docente di filosofia ora votata a tempo pieno alla scrittura, che in un’intervista ha confessato che la tiratura iniziale del libro, in Francia, era stata di sole 4.000 copie perché pensava che dal punto di vista commerciale sarebbe stato un flop. E invece la sua storia, che intreccia la vita di tre personaggi sullo sfondo di un condominio chic parigino, ha incantato i lettori di tutto il mondo tanto da essere trasformato in un film. Sono stati tanti i registi e i produttori che hanno chiesto a Muriel Barbery i diritti del suo libro e alla fine la scrittrice ha deciso di accordarli a un’esordiente, Mona Achache, che con la commedia drammatica Il riccio, interperatata dall’attrice francese Josiane Balasko, ha debuttato in Italia qualche giorno fa, distribuita da Eagle, mentre in Francia ha già registrato 900.000 spettatori. La pellicola, però, non è piaciuta alla scrittrice, che «a malincuore» è uscita «dal suo riserbo» per far sapere al pubblico italiano che il film non rispetta «lo spirito del suo romanzo perché è troppo diverso». La protagonista della pellicola, invece, Josiane Balasko, diva d’oltralpe, nota anche come commediografa e regista, è stata molto felice di vestire i panni di Renée, la portinaia grassoccia e bruttina, ma segretamente coltissima perché «mi ha dato la possibilità di raccontare ancora una volta la grande forza interiore delle donne invisibili, che sono la maggior parte di noi. Non siamo tutte Monica Bellucci». La commedia ruota intorno a due personaggi femminili. «Una si nasconde dalla vita, l’altra vorrebbe fuggirne», ha detto la regista. Una è Renée, interpretata appunto dalla Balasko, portiera vedova di 54 anni, discreta e solitaria, con una grande cultura, tenuta segreta, che si è fatta da autodidatta, e l’altra è una bambina di 12 anni, Paloma (Garance Le Guillermic), che vive nell’elegante palazzo parigino dove Renée lavora, intelligentissima, ma disillusa dalla sua realtà, tanto che programma il suo suicidio rubando le pillole di antidepressivo alla mamma. A scompaginare le carte nelle vite delle protagoniste è l’arrivo del signor Ozu (Togo Igawa), ricco giapponese che intuisce subito la ricchezza interiore di Renée e riesce a entrare nel mondo della bambina.
    «Di Renée – ha aggiunto la Balasko, che ha diretto pellicole come Peccato che sia femmina e Cliente – mi ha attirato il suo doppio volto, l’aspetto rugoso e duro agli occhi di chi non la conosce, come un riccio che punge, e il lato nascosto così raffinato e sofisticato».Per ora l’attrice e regista non ha deciso quale categoria di donne invisibili raccontare con il suo prossimo film: «Appena riuscirò a fermarmi mi metterò a scrivere».
    L’incontro sul romanzo
    di Muriel Barbery si svolgerà venerdì 15 gennaio nella sede di AFT (The Alliance Française of Toronto) al 24 di Spadina Road alle ore 3.30 pm ad ingresso libero. Per informazioni telefonare al 416 – 922 – 2014 (ext. 35)

  155. Trenta titoli al Filmmuseum di Vienna, per un’indagine d’archivio su quell’imprescindibile capitolo del nostro cinema passato alla storia come “Commedia all’italiana”. Un mese esatto, tra gennaio e febbraio, in compagnia di quei patetici “mostri”, magnifici cornuti, aspiranti vedovi, brancaleoni, soliti ignoti e via dicendo, poco familiari in Austria anche al pubblico più attento e preparato. La selezione dei film è ad ampio raggio, molto adatta a riproporre autori e interpreti eccellenti di una satira sociologica all’epoca del boom economico e del suo rovescio.
    Quindi, per rendere omaggio al maestro Dino Risi, si va temporalmente oltre con pellicole come Profumo di donna (1974) o In nome del popolo italiano (1971), ma c’è anche Un borghese piccolo piccolo (1977) di Mario Monicelli e C’eravamo tanto amati (1974) di Ettore Scola: opere di una nuova era e di uno spessore drammatico tale da ridurre ai minimi termini le tipiche coloriture della commedia all’italiana.
    Se poi, sul versante dell’emigrante con valigia di cartone, c’è un tragicomico Pane e cioccolata (1974) di Franco Brusati, pare inspiegabile l’assenza di un’opera a suo modo complementare, ancora di Ettore Scola, quale Brutti, sporchi e cattivi (1976), un impietoso affresco che sfiora il grottesco nel raccontare la miseria materiale e morale di un menage familiare in una baracca alla periferia di Roma, e che non per nulla al 29° Festival di Cannes vinse il premio per la migliore regia.
    Una distrazione, o cosa? Bisognerebbe chiederlo ad Adriano Aprà o a Giovanni Spagnoletti che, insieme a Gerhard Midding e Olaf Möller e con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, curano questa ottima iniziativa dal titolo ibrido: Dino Risi und die Commedia all’italiana. (franco veremondi)

    Fino all’8 febbraio 2010
    Augustinerstrasse 1- 1010 Vienna
    Web: http://www.filmmuseum.at

  156. Una delegazione Scozzese del “ Department of Modern Languages (Centre for Translation and Intercultural Studies) “ dell’Università “ Strathclyde “ di GLASGOW ( Scozia – Regno Unito ) , guidata dal Prof. Chris Dixon, sarà da martedì 19 gennaio prossimo a Roccalumera , al Parco Salvatore Quasimodo , dove nell’ambito del Progetto Comunitario “ Imparo la Lingua Italiana “ , incontrerà i responsabili del Club Amici di Quasimodo , del Consorzio “ La Terra Impareggiabile “ e dell’Associazione Internazionale Impegno Civile .
    Al centro dell’incontro l’idea di potenziare presso il parco Quasimodo e nei Comuni dell’Hinterland , i corsi e le attività per l’apprendimento della Lingua Italiana per gli stranieri che studiano o dovranno studiare il nostro idioma . Saranno previste anche attività per giovani italiani che vorranno svolgere attività didattiche in Scozia .
    Nelle attività sarà coinvolto anche l’Istituto Italiano di Cultura ( struttura culturale del Ministero degli Esteri ) per la Scozia che ha sede ad Edinburgo . Il rapporto tra il Club Amici di Quasimodo e l’Università Scozzese è già molto solido ed il Prof. Joe Farrell , docente di Italianistica presso quella Università fa parte del direttivo della Sezione Internazionale del Club con sede a Vienna , presso l’Ambasciata Italiana in Austria .

  157. L’Istituto Italiano di Cultura di Vancouver partecipa al Premio Letterario per cittadini canadesi di origine italiana intitolato a Francesco Giuseppe Bressani, missionario italiano che visito’ il territorio canadese nel secolo XVII.

    All’interno del Premio Bressani, che viene organizzato con cadenza biennale dal Centro Culturale Italiano di Vancouver, l’Istituto mette in palio un Premio Speciale per Giovani Autori (nati dopo il 1 gennaio 1980) di opere di narrativa o poesia, anche non pubblicate, in italiano, inglese o francese.

    Il premio, che consiste in 500 dollari canadesi, verra’ conferito nel corso di una cerimonia che avra’ luogo nel mese di ottobre 2010. Il termine ultimo per l’invio delle candidature e’ il 1 aprile 2010.

    Altri requisiti sono specificati nel regolamento del Premio Bressani (in lingua inglese); e’ possibile scaricare anche il modulo di partecipazione, sempre in lingua inglese.

  158. Il 23/o Salone del Libro il 20 gennaio è stato presentato all’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi. E’ l’India, infatti, il paese ospite della kermesse che si terra’ al Lingotto di Torino dal 13 al 17 maggio. Il direttore del Salone, Ernesto Ferrero, ha tenuto una lecture dal titolo L’India degli italiani. Con 1.400 espositori e oltre 300.000 visitatori, il Salone e’ fra le piu’ importanti manifestazioni europee dedicate al libro e alla lettura.(ANSA).

  159. (ASCA) – Roma, 19 gen – Da oggi al 22 gennaio la fiction Rai sara’ protagonista a New York, con attori, produttori, registi e alcune delle sue migliori produzioni, nella quarta edizione della ”Rai Italian Fiction week”. L’ iniziativa, avviata nel 2006 da Rai Fiction su proposta dell’ Istituto Italiano di Cultura di New York, vede l’ adesione di alcune delle piu’ importanti universita’ cittadine: la Columbia University, la New York University e il Graduate Center del CUNY (City University New York).

    Quest’ anno la rassegna si svolge in accordo con la Regione Lazio attraverso il Fiction Fest di Roma.

    Alla conferenza stampa di apertura, che si terra’ oggi presso la sede di Rai Corporation, partecipano il Presidente Rai Paolo Garimberti, il Consigliere d’Amministrazione Giorgio Van Straten, il Presidente di Rai Corporation Massimo Magliaro, il vice sindaco di Roma Mauro Cutrufo e l’assessore alla Regione Lazio Claudio Mancini. Nel corso dei lavori verra’ proiettato il documentario di Franco Zeffirelli ”Omaggio a Roma”, venti minuti dedicati alla bellezza della citta’ eterna con due guide d’eccezione, Andrea Bocelli e Monica Bellucci.

    La Rassegna 2010 prevede quattro proiezioni di Rai Fiction di cui tre anteprime.

    La prima, proposta nel giorno d’apertura, presso la sala cinematografica della New York University, e’ ”Il sorteggio”, un tv movie inedito per la regia di Giacomo Campiotti. E’ la storia di un operaio della Fiat Mirafiori che si ritrova a dover far parte della giuria popolare nel primo processo al nucleo storico delle Brigate Rosse. Alla proiezione parteciperanno il protagonista Beppe Fiorello e lo stesso regista.

    Mercoledi’ 20 gennaio saranno presentate in anteprima due produzioni che Rai Uno trasmettera’ in occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio. In mattinata, presso l’ Auditorium della City University di New York, sara’ proposto al pubblico americano il documentario ”50 Italiani”.

    Il lavoro di Flaminia Lubin racconta del salvataggio delle famiglie di ebrei nei Balcani e a Salonicco durante la seconda guerra mondiale. Alle 18 proiezione del filmtv inedito ”Mi ricordo Anna Frank”, per la regia di Alberto Negrin, liberamente ispirato al libro ”Memories of Anna Frank” di Alison Leslie Gold, la scrittrice americana che ha raccolto, quarant’anni dopo la fine della guerra, la lunga testimonianza di Hanneli Goslar, una delle migliori amiche di Anna Frank. Saranno presenti, oltre a Negrin, anche i massimi esponenti delle comunita’ ebraiche di New York e di Roma, quest’ ultima rappresentata dal rabbino capo Riccardo Di Segni e dal Presidente Riccardo Pacifici.

    Giovedi’ 21 gennaio, all’ Istituto Italiano di Cultura, al termine della presentazione di Roma Fiction Fest 2010, incontro dei responsabili della Fiction Rai e di Rai Trade con i buyers internazionali. Alle 18 proiezione del film ”Little dream” che fa parte della collana di tv movie di Rai Due ”Crimini” (scritti da romanzieri italiani contemporanei) curata da Giancarlo De Cataldo. La regia e’ di Davide Marengo, il protagonista e’ Rodolfo Corsato, presente alla proiezione.

    Due appuntamenti nella giornata conclusiva dell’Italian Fiction Week. Alle 16 faccia a faccia al Paley Center (ex Museum of Radio and Television) tra il Presidente e Amministratore Delegato del WNET.ORG Neal Shapiro e il Presidente Rai Paolo Garimberti sul ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo. Alle 17 proiezione del film-tv ”Enrico Mattei – l’uomo che guardava al futuro” miniserie diretta da Giorgio Capitani, trasmessa con grande successo da Rai Uno lo scorso anno. Con il protagonista Massino Ghini sara’ presente anche il Presidente dell’ Eni, Roberto Poli.

  160. IL REPORTER: http://www.ilreporter.it
    articolo di Fabrizio Del Bimbo

    Dal 5 all’7 febbraio uno scorcio italiano si schiude nel cuore di Parigi. A l’Espace d’animation des Blancs Manteaux, suggestivo edificio medievale trasformato in uno spazio polivalente nello storico quartiere del Marais, si svolgerà la terza edizione della Festa del libro e delle culture italiane, un’iniziativa diventata in pochi anni un appuntamento fisso del febbraio parigino.

    Ideata e organizzata dalla libreria Leggere per di Firenze e dalla comunità della Repubblica di lettori, la Festa ha il sostegno della città di Parigi e, in solo due edizioni, ha raggiunto importanti risultati. Nel 2009 i visitatori sono stati 15.000 – francesi appassionati di cultura italiana, italiani residenti a Parigi, giovani di ogni nazionalità incuriositi dalle cultura ‘altre’ e uniti dalla passione per la lettura – 5000 i libri italiani venduti, e decine le iniziative in programma. A partire dal libro, luogo di emozioni, ricordi, idee e sogni, la Festa si propone di dare voce alle tante ‘culture italiane’, evidenziandone la varietà e la ricchezza. Filo conduttore di questo viaggio alla scoperta del Belpaese, il rapporto tra memoria e futuro, che è anche il tema scelto per l’edizione 2010 della manifestazione.

    Tra gli ospiti più attesi Gad Lerner con il suo ultimo libro Scintille (Feltrinelli), Gianrico Carofiglio, alla vigilia della pubblicazione in francese del suo Ragionevoli dubbi (Seuil), Melania Mazzucco, autrice molto apprezzata Oltralpe dopo l’uscita del romanzo Un jour parfait (Flammarion) e Ascanio Celestini che, acclamato come una star nei teatri parigini, presenterà l’edizione francese della Pecora nera (Editions du Sonneur). Ma tanti gli appuntamenti interessanti e divertenti in programma, come l’atelier sui gesti degli italiani proposto dall’Associazione Polimnia. A Parigi ci saranno anche i testi vincitori del concorso 1 carattere in 500 caratteri, un’iniziativa che ha visto protagonisti oltre 140 lettori fiorentini impegnati a recensire per i cugini francesi il libro più rappresentativo, a loro avviso, del carattere italiano (la traduzione delle 8 recensioni vincitrici sono a cura di un gruppo di ricercatori dell’Università d’Avignon e Paris La Sorbonne).

    Nei 1000 mq. dell’Espace d’animation des Blancs Manteaux, oltre alla libreria dei lettori (con oltre 100 editori italiani) e allo spazio incontri, ci sarà anche l’angolo del Buon gusto italiano, un’oasi di convivialità e golosità a disposizione dei visitatori. Anteprima della Festa giovedì 4 febbraio all’Istituto italiano di cultura di Parigi con Gianrico Carofiglio e il giornalista Fabio Gambero.

    L’ingresso alla manifestazione è libero
    Orario 10.00-22.00
    Tutti i dettagli su http://www.lpsansfrontieres.it

    La libreria Leggere per ha sede a Firenze ed è attiva in Italia e all’estero dal 1986; nel 2003 ha creato e diffuso il sistema Passe-Livre che ha raccolto in Francia, Canada, Belgio, Svizzera 15.000 iscrizioni su http://www.passe-livre.com; nel 2005 a Firenze ha fatto nascere la comunità della Repubblica dei lettori che ha raggiunto le 15.000 adesioni.

  161. Madrid dal 21/01/2010 al 21/03/2010
    Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea
    Cambiare il mondo con un vaso di fiori
    ————–
    L’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, presenta (fino al 21 marzo) la mostra itinerante della quarta Biennale di Ceramica nell’Arte Contemporanea “cambiare il mondo con un vaso di fiori.”

    Questa Biennale è un progetto, un laboratorio che nel corso degli anni ha saputo creare una rete internazionale, con il suo centro di irradiazione Albisola, tra istituzioni territoriali e culturali, università, imprese e l’artigianato della ceramica a livello mondiale.

    “Cambiare il mondo con un vaso di fiori” è il tema di questa Biennale, la semplicità del vaso come veicolo creativo di esposizione, un oggetto di tutti i giorni con mille possibilità di espressione, perché, come ha dichiarato Giacinto Di Pietrantonio, “non c’è cultura che non abbia e produca vasi di fiori, e attraverso di essi ci dà informazioni sui loro popoli”.

    Presenta una collezione:
    di vasi da fiori in ceramica da parte i seguenti artisti e designer: Simone Berti, Alessandro Biamonti, Andrea Branzi, Linde Burkhardt, Fernando e Humberto Campana, Lorenzo Damiani, Paolo Deganello, Firenze Doleac, Marco Ferreri, Alberto Garutti, Alexis Georgacopoulos, Martí Guixé, Pekka Harni, Corrado Levi, Hugo Meert, Alessandro Mendini, Donata Paruccini, Michelangelo Pistoletto, Adrien Rovero, Denis Santachiara, Paolo Uliana, Vedovamazzei, Alberto Viola, Luca Vitone aggiunta;
    di un progetto speciale: Bicchieri, Specchio, Flower, Paradiso di Michelangelo Pistoletto.

  162. Cresce la richiesta di corsi, intervista alla docente Livia Cattaneo
    Di CATERINA ROTUNNO
    ***
    “Una voce della passione per l’insegnamento della lingua italiana”: così l’Apiq, l’Associazione dei professori di italiano del Québec, descrive se stessa e la motivazione che accomuna gli insegnanti della lingua italiana della provincia francofona.
    Fin dal momento della sua fondazione, avvenuta nel 1971, l’ APIQ ha perseguito l’obiettivo di monitorare e difendere la lingua e la cultura italiana promuovendone l’insegnamento attraverso il consolidamento della professionalità degli insegnanti di italiano delle scuole pubbliche del Quebec e una costante collaborazione con le autorità scolastiche della provincia. L’associazione gode dell’alto patrocinio della Governatrice Generale del Canada, Michaelle Jean e collabora con numerose organizzazioni governative canadesi, associazioni negli Stati Uniti e università italiane quali le università per stranieri di Siena e Perugia, l’università Ca’Foscari di Venezia e quella della Calabria.
    Nel 2007, l’Associazione, che vive grazie all’attività svolta su base volontaristica dei suoi soci, ha voluto dare nuovo slancio ai suoi programmi, arricchendo l’offerta culturale con rassegne cinematografiche, conferenze e un incontro annuale aperto a tutti gli insegnanti di italiano del Quebec:l’ultimo si è svolto nell’ottobre dello scorso anno e ha registrato la presenza di professionisti nel campo dell’insegnamento linguistico, docenti universitari ed esponenti del mondo letterario e giornalistico italiano che si sono confrontati su tematiche inerenti le moderne metodologie di insegnamento della lingua del Belpaese e su progetti che mirano a promuovere in modo semplice e diretto la cultura italiana come ad esempio “L’Italiano in Piazza”, una carrellata storico-culturale delle 1000 piazze d’Italia.
    Gli scopi, l’attività e l’offerta culturale sono descritti in modo dettagliato nel sito web dell’associazione (www.apiq.org) che , come come ci racconta la professoressa Livia Cattaneo, docente universitaria e consigliere del Comitato direttivo, ne rappresenta la sua sede virtuale, mancando una vera e propria sede fisica dell’associazione: «Negli ultimi tre anni l’attività dell’APIQ ha registrato una nuova e ritrovata vitalità che si è manifestata attraverso un ricambio dei membri del Comitato direttivo e la nomina a Presidente della professoressa Maria Bendinelli Pedrelli e un’ampia programmazione di eventi culturali, anche in collaborazione con altri enti e istituzioni presenti sul territorio come l’Istituto Italiano di Cultura, il Centro Leonardo da Vinci, il PICAI (Patronato ItaloCanadese Assistenza Immigrati ) e il Centro Cultural Simón Bolívar, che gentilmente mettono a disposizione i loro spazi per le nostre iniziative. Questa offerta culturale – continua Livia Cattaneo- affianca e integra il progetto pedagogico grazie al quale insegnanti di ogni ordine e grado possono scambiarsi esperienze, trovare, sul nostro sito web, strumenti utili per l’insegnamento dell’italiano come le risorse online, novità editoriali, una biblioteca composta da libri e riviste specializzate e un forum di consulenza linguistica».
    Questo progetto pegadogico oltre alla consultazione on-line prevede anche momenti di incontro?
    «Sì. Nel corso dell’anno si svolgono numerosi momenti di formazione e incontri pedagogici rivolti a tutti coloro che sono impegnati nell’insegnamento dell’italiano comprendendo, oltre ai docenti che svolgono questa attività quale loro professione principale, anche coloro che da anni si dedicano a insegnare per passione e legame con la lingua italiana.
    Questi ultimi sono principalmente impegnati nell’insegnamento ai bambini e ragazzi in determinati centri privati frequentati dalla comunità italiana. L’incontro più importante, resta sicuramente la riunione annuale dell’APIQ che è giunta ormai alla sua terza edizione, divenendo in questi anni un punto di riferimento e un momento di riflessione e scambio di esperienze per tutti coloro che sono impegnati nell’insegnamento della lingua e della cultura italiana nel Quebec».
    ll vostro sito web presenta anche una sezione dedicata alle offerte di lavoro per l’insegnamento della lingua italiana?
    «Abbiamo voluto raccogliere e portare a conoscenza dei visitatori del sito web, alcune proposte di lavoro da parte di scuole e università non solo canadesi ma anche americane.
    Pensiamo che questo possa rappresentare un valido aiuto sia per chi già vive in questi Paesi, ma anche per chi, ad esempio, risiede in Italia e ha intenzione di fare un’esperienza di insegnamento oltreoceano».
    Qual è attualmente il trend relativo all’insegnamento della lingua italiana in Quebec?
    «Sicuramente in crescita. Oltre ai corsi curriculari ed extra curriculari presenti nelle scuole di ogni ordine e grado e a quelli gestiti dal PICAI, negli ultimi anni si è avuto un significativo aumento della domanda di corsi di italiano per adulti che, a differenza del passato, molto spesso sono persone che non hanno origine o legami con il Belpaese, ma sono solo semplicemente attratte dalla cultura e dal “mondo italiano” o in procinto di intraprendere un viaggio nel nostro Paese».
    Ci può anticipare i prossimi eventi che andranno a comporre la ricca offerta di eventi culturali della vostra associazione?
    «L’APIQ offre ogni mese una conferenza, o un’attività culturale, su un aspetto della cultura italiana e un film italiano scelto fra quelli più recenti e importanti. Per esempio, dopo la conferenza del prof. Boglioni sulle “Piazze d’Italia”, sono previste una presentazione del Carnevale a Venezia e in Campania (18 febbraio), una conferenza sullo sviluppo sostenibile nelle città con l’architetto Zardini (18 marzo), un’altra sull’origine del sistema solare con il professor Giampaolo Sassano (15 aprile) e infine una serata dedicata al Paradiso di Dante (27 maggio).
    Il ciclo di proiezioni affronta quest’inverno il “film-verità”, o di tipo documentaristico: “Gomorra” (proiettato lo scorso 30 gennaio), “Biùtiful Cauntri” (27 febbraio), “L’orchestra di Piazza Vittorio” (27 marzo), “Videocracy – Basta apparire” (24 aprile) e “Improvvisamente l’inverno scorso” (15 maggio). Ogni film sarà presentato da uno studente dell’Università McGill (Mauro Sassi), e sarà possibile rimanere dopo la proiezione per un’eventuale discussione».
    *************************
    Data pubblicazione: 2010-02-09
    Indirizzo pagina originale: http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=96420

  163. Londra, 10 feb. – (Adnkronos) – E’ stata presentata oggi a Londra nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura la quinta edizione del Premio Campiello Europa. Il Premio istituito nel 2005 dalla Fondazione Il Campiello-Confindustria Veneto per promuovere la narrativa italiana all’estero, e’ itinerante e si rivolge a opere di narrativa italiana contemporanea pubblicate e tradotte in lingua straniera. Dopo Germania, Spagna e Francia, quest’anno il Campiello Europa Letteratura debutta in Gran Bretagna.

    Ad illustrare l’iniziativa e la formula del Premio ad un numeroso pubblico di addetti ai lavori, rappresentanti dell’editoria inglese, traduttori e giornalisti, che hanno accolto questa iniziativa con molta curiosita’ ed interesse sono intervenuti: la Presidente del Comitato di Gestione del Premio, Alessandra Pivato, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Carlo Presenti.

    Nell’introdurre la nuova edizione del Campiello Europa, la Presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello, Alessandra Pivato ha voluto piu’ volte sottolineare il valore di questo concorso: “il Campiello Europa e’ un’iniziativa molto importante perche’ fa parte di un percorso di crescita e di ulteriore specializzazione nella promozione della cultura letteraria italiana che il nostro Premio ha maturato in Italia e che ora stiamo cercando di esportare in altri paesi europei. L’obiettivo del Premio e’ innanzitutto quello di incentivare la traduzione e la pubblicazione del romanzo italiano sul mercato straniero, ma anche quello di creare una rete culturale tra i paesi coinvolti nelle varie edizioni del concorso. Per un’iniziativa di questo tipo la collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e con le Ambasciate e’ quindi fondamentale”.
    “E’ con entusiasmo che l’Istituto Italiano di Cultura collabora quest’anno con la Fondazione Il Campiello all’organizzazione del Premio Campiello Europa 2010 -ha aggiunto il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Carlo Presenti-. Il grande prestigio del Campiello e’ certamente un asset fondamentale per promuovere la letteratura italiana pubblicata in lingua inglese incoraggiando gli editori e attirando l’attenzione dei media e del pubblico britannico”.

    Secondo il meccanismo del Campiello Europa i libri in concorso verranno scelti tra tutti quelli pubblicati in Gran Bretagna dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2009 da un Comitato Tecnico, entro meta’ febbraio, per poi essere sottoposti al giudizio di una Giuria di Letterati che dovra’ decretare il vincitore entro la fine di aprile.

    La premiazione del Campiello Gran Bretagna e’ prevista a Londra a meta’ maggio e vedra’ anche per questa edizione la partecipazione dei Solisti Veneti accompagnati dal Maestro Claudio Scimone.

  164. caro massimo, non ci conosciamo di persona, ma approfitto di questo magnifico sito per segnalare il mio libro. LETTERE DA ATLANTIDE. è una silloge poetica che parla d’amore a 360 gradi. come posso fare per dargli più visibilità in questo sito?
    grazie mille.
    alfredo

  165. Su invito dell’Istituto italiano di cultura di Vilnius, la prima mostra itinerante di letteratura italiana tradotta all’estero Written in Italy sarà ospite – dal 18 al 21 febbraio – della Vilnius fair book: fiera internazionale dell’editoria dell’Europa del Nord e dei paesi di area sovietica. La Vilnius fair book è un evento di grande portata che viene allestito all’interno della LitExpo, avveniristico quartiere fieristico che oltre alla fiera editoriale accoglie 600mila visitatori l’anno e ospita oltre 4000 espositori provenienti da tutto il mondo. Queste le ambiziose premesse della sesta tappa di Written Italy, la mostra organizzata dall’Università degli studi di Foggia con lo scopo di esibire in pubblico il primo tentativo di allestire un Fondo di letteratura italiana tradotta all’estero (progetto nato per volontà di Scienze della formazione ma curato dal Dipartimento di relazioni internazionali dell’ateneo). Dopo Foggia, Roma, Cordoba (Argentina), Leuca, Skopje (Macedonia) ecco dunque la Lituania, come detto su espresso invito della direttrice dell’Istituto italiano di cultura di Vilnius dott.ssa Stefania Del Bravo. Quella in Lituania sarà la terza trasferta della mostra, ma in assoluto la prima volta che Written in Italy si misura con un contesto fieristico: una realtà tutta nuova che però stimola ancora di più gli organizzatori della mostra, convinti che la presenza all’interno di un allestimento così eterogeneo sarà comunque notata da tutti gli operatori culturali internazionali. Per l’occasione, inoltre, l’Università degli studi di Foggia allestirà uno stand di 55mq insieme all’Iic di Vilnius, uno spazio live in cui giorno per giorno ai visitatori, agli studenti di italiano dell’Istituto di cultura e ai frequentatori dei corsi presso il Dipartimento di italianistica dell’Università di Vilnius sarà illustrato il senso della mostra, il suo enorme valore culturale (circa 1400 i libri fino ad ora raccolti anche se a Vilnius ne saranno esposti solo 400 per ovvie ragioni di spazio, oltre 320 gli autori e 37 le lingue rappresentate) e il grande e faticoso cammino che sta compiendo. ‘Una presenza molto prestigiosa – commenta così quella di Written in Italy alla LitExpo il rettore dell’Università degli studi di Foggia prof. Giuliano Volpe – che rafforza le nostre convinzioni circa il bisogno estremo di interculturalità. Questo progetto conoscerà un ulteriore sviluppo attraverso l’istituzione di un comitato scientifico e di una equipe di studiosi che metterà i testi a disposizioni di tutti i laureati, laureandi o ricercatori che ne faranno richiesta: siamo convinti che, parallelamente alla mostra, si debbano rafforzare gli investimenti su un patrimonio culturale che non ha simili in Italia’. All’interno dello stand dell’Università degli studi di Foggia e dell’Iic di Vilnius, durante i quattro giorni della mostra si succederanno incontri, rassegne, conferenze e altri appuntamenti: come, ad esempio, la visita guidata degli studenti del Politecnico di Kaunas (Lituania), o come la presentazione della prima traduzione in lituano de ‘Il Principe’ e il rapporto sulle traduzioni italiane all’estero a cura dell’Università degli studi di Foggia. Dopo la tappa di Vilnius, la settima trasferta di Written in Italy avrà luogo – ormai definito l’appuntamento – ad Amsterdam: dal 29 maggio al 2 giugno la mostra sarà ospite del salone di rappresentanza della Serena libri dell’imprenditrice culturale di origini italiane Anna Serena Ferruzzi. Prossima acquisizione del Fondo, dopo le adesioni delle agenzie letterarie Bernabò, Santachiara e Vigevani, parte della narrativa italiana del 900 pubblicata dalla Mondadori: il ritiro delle copie avverrà a Milano, molto probabilmente entro il prossimo mese.

    redazione Teleradioerre

  166. ( Adnkronos) – Si e’ chiusa, con un grande successo di pubblico e attenzione dei media egiziani, la partecipazione italiana alla 42° Edizione della Fiera Internazionale del Libro del Cairo, “42° Cairo International Book Fair” che si e’ svolta dal 28 gennaio al 10 febbraio. La manifestazione ha registrato la presenza di circa 800 espositori provenienti da 31 esteri paesi ed oltre 2 milioni di visitatori.Il padiglione italiano, sotto l’insegna ”Immagine Italia – il Libro Ambasciatore della Cultura Italiana nel mondo” si e’ presento quest’anno notevolmente ampliato sia negli spazi che nei contenuti rispetto alle precedenti edizioni. Complessivamente l’area espositiva riservata all’Italia e’ stata di oltre 500 mq rappresentando il piu’ ampio spazio tra i paesi presenti nel padiglione internazionale.
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    Scrittori Emergenti
    Invia La Tua Opera Inedita Entro il 5 marzo 2010
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    All’esposizione libraria sono stati dedicati 300 mq suddivisi in 7 stand che hanno ospitato le pubblicazioni di oltre 70 espositori tra case editrici, enti ed istituzioni italiane. Il primo dedicato ad Istituzioni ed enti italiani, il secondo ha presentato le pubblicazioni del Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali – Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore – il terzo dedicato a Promoroma – Agenzia speciale della Camera di Commercio di Roma, che ha presentato, in anteprima per l’Egitto, il cortometraggio realizzato dal Maestro Franco Zeffirelli ”Omaggio a Roma”. Molto ampio e’ stato lo stand promosso dalla Regione Lazio – Assessorato alla Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato che quest’anno ha piu’ che raddoppiato la sua presenza con le pubblicazioni di oltre 70 tra editori e stampatori.

    La Regione Puglia – Assessorato al Sud e al Diritto allo Studio – e’ stata presente con una selezione di 15 editori regionali.Il mondo bancario e’ stato presente con le sue pubblicazioni d’arte e di pregio. Ad esporre sono state la Banca Monte dei Paschi di Siena, la Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas, la Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, il San Paolo IMI e la Banca Marche. Significativo il ruolo dell’Istituto Italiano di Cultura a Il Cairo che ha presentato pubblicazioni di autori italiani tradotti in arabo e di autori egiziani tradotti in Italiano e materiale informativo sulle attivita’ dell’Istituto, dell’Ambasciata e degli Uffici della Cooperazione Italiana al Cairo.

  167. (ASCA) – Roma, 15 mar – Tutto pronto per il ”varo” di un grande evento culturale davvero unico nel suo genere: la prima crociera all’insegna della scrittura e della lettura, cullati dalle onde del mare organizzata dal mensile ”Leggere:tutti” e dalla la compagnia di navigazione Grimaldi Lines.

    La Nave partira’ da Civitavecchia la sera del 21 aprile con un migliaio di appassionati del libro e numerosi scrittori per approdare nella citta’ catalana il 22, in tempo utile per partecipare il 23 aprile, giornata mondiale del libro, alla festa di San Giorgio i libri e le rose .

    Questo e’ in Spagna anche il ”Giorno degli Innamorati”, il San Valentino catalano, la festa dell’amore: per il proprio compagno e per il proprio… ”amante cartaceo”.

    Secondo la tradizione, infatti, l’uomo regala una rosa alla propria amata, la quale contraccambia con un libro. Non a caso, l’Unesco ha consacrato la festa come il National Book Day.

    Sara’ una Barcellona diversa, ancora piu’ allegra e colorata, con le sue caratteristiche bancarelle ricche di libri e di negozi e librerie aperte fino a tarda ora. Una citta’ che si riempira’ di eventi e di incanto che cattureranno chi ha gia’ goduto delle meraviglie di Barcellona e per chi si appresta a scoprirle per la prima volta.

    E’ una nuova forma di turismo intelligente, che coniuga il divertimento alla cultura. Molti gli eventi che caratterizzeranno la crociera: dalla presentazione di libri agli incontri con scrittori di successo, dagli spettacoli alle degustazioni, dai reading alle proiezioni di film.

    Numerosi gli scrittori che saranno presenti, tra questi Donato Carrisi, Valerio Mieli, Valeria Parrella, Roberto Riccardi, Brunella Schisa, Beppe Sebaste, Cinzia Tani e Andrea Vitali. Anche la poesia avra’ un suo spazio in un Ping Pong di poeti italiani e catalani coordinati da Ennio Cavalli. All’interno della nave, inoltre, sara’ disponibile un vastissimo book shop sempre aperto e gestito dal gruppo Arion di Roma. I libri, all’arrivo a Barcellona, saranno trasferiti in una sorta di isola Italiana sulle Ramblas, i celebri viali della citta’, cosi’ da realizzare un felice mix culturale italo-spagnolo.

    Il programma continuera’ nelle giornate del 23 e 24 aprile nelle sale dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, che collabora all’iniziativa, dove gli scrittori presenti sulla nave incontreranno la numerosa comunita’ italiana di Barcellona che si compone di oltre 30.000 residenti.

    Per una nota di gusto in piu’, a bordo non mancheranno degustazioni di vini alternati a formaggi e salumi, sia italiani che spagnoli.

  168. Beirut –
    Grande retrospettiva di Federico Fellini a Beirut. L’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con Cinecitta Luce e Metropolis Art Cinema presenta dal 5 al 18 aprile una rassegna che comprende i film piu’ importanti della produzione del ‘padre’ della Dolce Vita:da ‘I Vitelloni’ a ‘Otto e Mezzo’, da ‘La Strada’ a ‘Satyricon’, da ‘Le Notti di Cabiria’ a ‘Roma’, da ‘Amarcord’ a ‘Ginger e Fred’. La rassegna, che iniziera’ con la proiezione di ‘La Strada’ (1954), con protagonisti Giulietta Masina e Anthony Queen, coincide con il cinquantesimo anniversario di ‘La Dolce Vita’, che ha segnato una svolta nella storia del cinema italiano. –
    (Agi)

  169. Buongiorno a tutti,
    scrivo da un consorzio interuniversitario denominato ICoN Italian Culture on the Net, che dal 2001 promuove e diffonde la lingua e la cultura italiana nel mondo attraverso Internet e opera in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri.
    Invito tutti a leggere il nostro opuscolo informativo alla pagina http://www.italicon.it/schede/Presentazione_ICON.pdf
    segnalando che tra le nostre offerte didattiche c’e’ una laurea in Lingua e cultura italiana online per stranieri e italiani residenti all’estero con esami di fine semestre e discussione della prova finale presso poli didattici in tutto il mondo. Le iscrizioni sono aperte.
    Grazie sin da ora per l’attenzione
    Laura De Renzis – relazioni esterne Consorzio ICoN

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