Sull’intuito della piccola editoria di qualità si potrebbe scrivere un trattato.
Io mi limito a fare solo un esempio citando il caso della poetessa polacca Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura del 1996, e di Vanni Scheiwiller.
L’editore milanese si accorse della Szymborska in tempi non sospetti, ben prima dell’attribuzione del Nobel. Anzi, da un certo punto di vista si potrebbe dire che la pubblicazione di Gente sul ponte, per i tipi di Scheiwiller, avvenuta nel gennaio del 1996, ha avuto un ruolo di portafortuna.
Wisława Szymborska, nata a Bnin (oggi Kórnik) il 2 luglio del 1923, è oggi considerata la più importante poetessa polacca vivente e sarà in Italia fra il 5 ed il 9 maggio per un breve ciclo di conferenze (per dettagli vi invito a collegarvi a questo sito).
La sua recente raccolta poetica, Dwukropek (Due punti), apparsa in Polonia il 2 novembre 2005, ha riscosso un enorme successo. Il più recente saggio critico pubblicato in Italia su di lei è il volume Nulla due volte, di Marco Minghetti e Fabiana Cutrano (Libri Scheiwiller, 2006).
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Wisława Szymborska