JAVIER PACHECO è un artista emergente di grande interesse e di grande espressione artistica. Ospite a LUCCA COMICS AND GAMES 2019. La mini-intervista del nostro inviato a Lucca, Furio Detti.
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180: tre minuti di minintervista a un autore emergente: Javier Pacheco
**LETTERATITUDINE**– Da quanto sei nel settore, attivo come professionista?
**Javier PACHECO** – Io vengo da una famiglia di artisti: mia madre dipingeva e mio padre era un disegnatore. Già a 16 anni aiutavo la ditta di un amico di famiglia con dei disegni. Poi ho fondato con un amico un piccolo studio di illustrazione e disegno, verso i 22 anni. Ho lavorato per gruppi musicali, disegno, moda.
**LETT**– Ci piace tantissimo la cromia dei tuoi lavori, il tuo modo di stendere il colore, la brillantezza e la freschezza delle tavolozze scelte. Questa capacità di colorare… nasce più dall’analogico o dal digitale?
**JP** – Ho appreso l’arte in casa e poi mi sono ispirato moltissimo ai pittori impressionisti nel dare forma alle cose col colore. Lavoro con entrambi i media piacevolmente, ho lavori sia in digitale che in tradizionale o anche a tecnica mista.
**LETT**– Realizzi solo illustrazioni o anche fumetti?
**JP** – Per lo più illustrazioni. Se lavoro sui fumetti, ho collaborato con altri autori come colorista.
**LETT**– Se dovessi avere un anno di tempo per realizzare una storia, che storia sceglieresti di raccontare?
**JP** – Adoro la fantascienza, sono un lettore di fantascienza da decenni, e anche di mitologia. Sceglierei questi temi per la mia opera.
**LETT**– Visto che parli di fantascienza: vuoi citare un libro o un film che ti piacerebbe illustrare o declinare visivamente?
**JP** – Preferirei un libro. Preferisco immaginare quello che si trova descritto in un libro. Da piccolo leggevo molto e per me è facile immaginare, piuttosto che lavorare a un progetto cinematografico il cui universo visivo è già definito.
**LETT**– Cosa ti piace di più del tuo lavoro e cosa ti piace meno?
**JP** – Il colore è ciò che amo di più. Prima mi viene in mente il colore e dopo il disegno. Mi piace colorare assai più che lavorare col tratto…
**LETT**– Ultima domanda: mentre lavori ti documenti molto a livello visivo o lavori dal vivo e velocemente?
**JP** – Ambedue le cose mi piacciono. Mi piace anche documentarmi ma anche immaginare tutto, un po’ di tutto, a volte una a volte l’altra cosa.
**LETT**– Ringraziamo Xavier Pacheco e Isabella Sanchez per la traduzione. Grazie di cuore da Letteratitudine per ogni cosa e questi 3 minuti.
**JP** – Grazie assolutamente a voi!
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