Lucca Comics 2022: Urania 70 e un premio tutto italiano
«Otto titoli al mese in edicola e vendono tutti! Non solo non siamo calati di una copia, ma siamo cresciuti costantemente.»
(Franco Forte, editor Mondadori)
Anniversario a cifra tonda per la collana che è sinonimo di “Fantascienza” in Italia: a LCG2022 “Hope” si festeggia con Franci Conforti, Premio Urania 2021, tre ospiti d’onore e un interessante excursus sui meccanismi commerciali e editoriali della Mondadori e su un fenomeno di sinergia editoriale decisamente controintuitivo: Urania contro Urania.
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dal nostro inviato, Furio Detti
(Lucca, 29/10/22, Sala Ingellis, ore 10:30)
Franco Forte, autore, editor e curatore presso Mondadori, presenta al pubblico lucchese le iniziative per i 70 anni di Urania, la più longeva collana di fantascienza d’Italia, e la vincitrice del “Premio Urania 2021”, Franci Conforti. Lo affiancano sul palco Dario Tonani, autore del volume scelto come speciale del Settantennale Urania, *Mya di Mondo9* e Franco Brambilla, storico cover artist della collana.
Le prime riflessioni sono un bilancio assai positivo perché questo anniversario coincide con un periodo di grande successo e popolarità non solo per la collana Mondadori, ormai iconica, ma per il genere nel suo insieme. Franco Forte ne attesta la vitalità e l’interesse riscossi presso il grande pubblico generalista. In questo felice contesto si collocano dunque le iniziative per il 70ennale di Urania.
«Non è facile dare vita a iniziative nuove, in un colosso editoriale come Mondadori, ma quando ci sono delle buone idee e si può sfruttare un momento celebrativo, come per i 70 anni di Urania, allora è possibile osare e cercare di andare al di là della semplice programmazione editoriale. Così ho fatto, proponendo un numero speciale estivo di Urania, di formato diverso e che potesse rivelarsi una novità di grande interesse per il pubblico.»
Nonostante la difficoltà di introdurre una novità di questo tipo nel programma già acquisito per il 2022, la casa editrice ha compreso l’importanza dell’operazione e l’ha sostenuta:
«Quello che è stato più difficile è stato scegliere l’autore da pubblicare in questa iniziativa, che doveva essere importante e attirare l’attenzione dei lettori».
– Quale autore uscirà nello speciale 70anni? Asimov? – è stato chiesto a Forte.
– No.
– Clarke?
– Neanche.
– Gibson?
– Neppure.
– Ma allora chi?
– Dario Tonani, con *Mya di Mondo 9.*
«Insomma, un’avventura nell’avventura, perché fino a qualche tempo fa tutto questo sarebbe stato inimmaginabile: per un’operazione speciale di questo livello, non è stato scelto un autore classico dell’Olimpo fantascientifico, con tutta la stima ovviamente per il nostro Dario… bensì un autore nazionale! Caro Dario, ci siamo fatti un mazzo tanto ma sono contentissimo, perché il progetto è andato a buon fine e ha avuto grande successo!». Prosegue Franco Forte: «Il ritorno di critica, media e pubblico c’è stato e la tiratura è stata enorme. L’esperimento ha funzionato così bene che Mondadori mi ha chiesto di mantenere questa uscita estiva speciale di Urania, obiettivo non certo facile da raggiungere. Merito ovviamente anche di Dario e Franco Brambilla, l’illustratore delle copertine di Urania.»
E non c’è solo questo: a fine novembre la Biblioteca di Via del Senato a Milano aprirà il Convegno per i 70 anni di Urania: *Il senso dei libri del futuro. Fantascienza, biblioteche pubbliche e private in Italia: fondi, collezionisti, editoria storica*. Saranno in conferenza tutte le biblioteche e fondazioni che possiedono collezioni Urania.
Per passare al romanzo vincitore del Premio Urania, *Spine* di Franci Conforti, premiato ufficialmente da Forte durante LuccaComics, è stato fatto notare che ospita anche i racconti vincitori dell’ultima edizione del premio “Urania Short”, per cui concorrevano ben 446 racconti.
Quindi una fine anno piena di iniziative legate al *revival* della fantascienza. Urania è un ‘must’ per i collezionisti. È tutto l’anno che Mondadori lavora in questa direzione, celebrando una delle sue collane più iconiche.
Dario Tonani, autore Mondadori, racconta invece la sua avventura con *Mya di Mondo9*:
«Ringrazio il coraggio e l’audacia di Franco e ricordo la nuova collana parallela uscita col Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport che ha fatto uscire 45 titoli che rappresentano la storia dei 70 anni di Urania. Fra i grandi titoli internazionali Franco Forte ha fatto inserire ben quattro romanzi italiani, cosa impensabile anche solo pochi anni fa. E sono felicissimo di aver terminato il mio romanzo nel 69esimo anno di Urania. Fra i titoli del Corriere della Sera uscirà di nuovo a giorni il primo dei quattro capitoli dedicati alla saga di Mondo9, *Cronache di Mondo9*, uscito nel 2015 ma esaurito da tempo in cartaceo. Questa ristampa del Corriere è pensata proprio per il pubblico generalista. Un altro traguardo straordinario, ed è un onore per me festeggiare con tutti voi.»
Riprende la palla Franco Forte:
«Sono stati Corriere e Gazzetta, interessati a pubblicare fantascienza in allegato ai loro quotidiani, a chiederci di poter utilizzare il marchio Urania. Inizialmente eravamo dubbiosi: come potevamo “prestare” Urania a Corriere e Gazzetta, con il rischio di farci da soli concorrenza nelle edicole? Sembrava una pazzia, un’assurdità. Poi abbiamo pensato: “Sperimentiamo, diamogli pochi titoli. Se ci rubano pubblico smettiamo, ma se la ‘loro’ collana viene letta da un altro segmento di lettori che forse non ci avrebbe mai letto, che nemmeno si ricorda dell’esistenza di Urania, potrebbe portarci beneficio.” Detto fatto, aci siamo accordati per 25 titoli. Da allora nelle edicole ogni mese escono quattro titoli Urania per Gazzetta/Corriere e tre-quattro direttamente con noi fra Urania, Classici di Urania, Millemondi e Jumbo. Otto titoli al mese in edicola con il marchio Urania, e vendono tutti! Non solo non siamo calati di una copia, ma siamo cresciuti costantemente. Secondo me anche grazie a questa iniziativa con Corriere e Gazzetta. Sembra assurdo ma è così. E visto che i risultati di vendita sono stati entusiasmanti, Corriere e Gazzetta ci hanno chiesto altri titoli; ci siamo accordati per 20. C’è stato questo fenomeno-volano pazzesco, per cui sono stati “acchiappati” nuovi lettori, e dunque abbiamo vinto tutti.»
Interviene a questo punto Franco Brambilla, cover artist degli Urania che si è cimentato anche per le uscite del Corriere/Gazzetta:
«Oltre a questo la collaborazione mi ha permesso di sperimentare delle cover alternative. Sfruttando in modo diverso le variazioni sul classico “oblò/cerchio” di Urania, con immagini dal vivo, elaborando visioni nuove o composizioni curiose della stessa cover per le testate giornalistiche.»
Franco Forte introduce poi la vincitrice del Premio Urania 2021, Franci Conforti. Donna, ma non certo sul podio in virtù di fantomatiche (e aborrite) “quote rosa”. Un risultato fino a pochi anni fa impensabile, perché il premio va a un talento italiano. Assegnare un tale riconoscimento secondo Mondadori è riconoscere che un autore o un’autrice sono bravi: «Quando l’autore è bravo, va difeso e promosso. Questo il pubblico lo sta capendo, lo sta accettando, ci sta seguendo».
Scommessa vinta anche questa volta. Tutto sta funzionando bene: gli autori italiani di fantascienza piacciono. A quel punto Forte ha rivelato alcune curiosità intorno al romanzo della Conforti: «*Spine* è il numero 1707 della collana, sarà in vendita fino al prossimo 11 novembre e, curiosità per curiosità, Franci mi ha rivelato che il suo compleanno cade il 17 luglio! Ma sentite anche questa: dovete sapere che il volume ospita delle illustrazioni. Bene, abbiamo pianificato l’uscita e tutto è passato in mano alla tipografia. A questo punto è successo che poco prima dell’uscita prevista si sono fermate le macchine: carenza di carta. La contingenza internazionale stava facendo pagare pegno. Macchine ferme, dicevamo, ma non per tutti i titoli: perché l’unica macchina speciale che poteva stampare i disegni illustrati di *Spine* era l’unica che essendo meno utilizzata, aveva ancora abbastanza carta. Così alla fine è stato proprio il premio Urania l’unico titolo a uscire rispettando la scadenza! E sempre a causa della medesima carenza di carta il ritiro delle rese è slittato di un mese. Quindi la nostra autrice gode già di un tempo-bonus in distribuzione!»
La stessa Conforti racconta:
«Oltre a prendermi un minuto per ringraziare Franco, accodandomi a Dario, e l’altro Franco (Brambilla) per la copertina, vorrei ringraziare mio marito per il supporto e mio figlio, Brian, che è il mio severissimo pre-editor, ossia il primo assoluto beta-reader. Mi affido sempre a lui e ai suoi amici per un immediato parere di lettura. Anzi ho cominciato a scrivere proprio per proporre loro delle storie, per raccontare la fantascienza ai trentenni, improntati ad avventura e azione. Faccio anche molta attenzione alla credibilità scientifica dei miei romanzi. Io sono oltretutto una giocatrice di ruolo storica e di carte Magic. Noi giocatori sappiamo quanto sta attento il pubblico che gioca. A volte incontro classici della fantascienza bellissimi, ma che fanno acqua sulla coerenza di trama o sul realismo scientifico. Io sto molto attenta a queste crepe narrative. Un’altra caratteristica di *Spine* è che è scritto da una biologa con tutte le conseguenze del caso: mi piace molto legare le scoperte e le tecnologie dei miei libri al mondo dell’evoluzione. L’ambientazione di *Spine* si avvale di un *world-building* che ritengo molto rigoroso: un futuro fra circa duemila anni, non distopico, anzi, piuttosto positivo, in cui utensili, edifici e manufatti sono chimere bio evolventi e semisenzienti, riavviabili a comando. In questo quadro di progresso che ha risolto persino la crisi climatica le città sono diventate delle gigantesche arbopoli, con case dendriformi, bioingegnerizzate, con parti fiorite, giardini, frutteti e una biosfera coerente. Anche la bioinformatica preposta al controllo di questi manufatti gioca un ruolo chiave. Del resto l’ingegneria dei materiali è prossima a questa ipotesi futuribile. La vicenda è ambientata in diverse arbopoli. Il conflitto della storia non sta nel mondo proposto ma nel giallo che si snoda riguardo ai personaggi, condotto lungo più fili narrativi. La voce narrante è affidata a una ragazza; i coprotagonisti sono due ex-poliziotti corrotti e corruttibili, coinvolti in una spy-story legata a una nuova tecnologia che qualcuno cerca di fermare a tutti i costi.»
Dario Tonani, celebre invece per le sue ambientazioni “di sabbia, sangue e ruggine”, annuncia la novità nella saga di Mondo9: compare un nuovo setting, un nuovo habitat ricco di clorofilla che sta comparendo sullo scenario e va affiancando i panorami tipici della saga, decisamente “desertica”. In questo speciale Urania 70 c’è la storia di questa nuova speranza, un mondo speculare in cui si afferma un nuovo paradigma pieno di vita vegetale. La protagonista combatterà per questa specie di “rivoluzione verde”. Tono ripreso efficacemente e non solo per via cromatica dalle illustrazioni di Brambilla, che ha lavorato su un elemento iconico dell’immaginario di Tonani: gli “snodi”, le scialuppe senzienti di Mondo9. A Brambilla piacerebbe persino ricavare dall’opera di Dario una serie animata in stile anime, ma anche per la caratterizzazione dei personaggi, Tonani non eccede affatto in specifiche, restando sul vago: si sa che Naila, una delle protagoniste di Mondo9, ha i capelli rossi, ma non è descritta nel dettaglio. Per Tonani e Brambilla la relazione autore-illustratore è stata molto stretta («Siamo amici da 10 anni», conferma il secondo). «D’altro canto non serve neanche essere fedeli a rischio spoiler o invadere con illustrazioni troppo dettagliate e didascaliche l’immaginario dell’autore, e, ovviamente, del lettore. Io mi sono divertito però a sviluppare per conto mio – a mio rischio e pericolo -, le invenzioni dell’autore» precisa ancora Brambilla.
Per Dario la sorpresa è stata notevole: «Non immaginavo che le mie descrizioni potessero creare un risultato del genere, qualcosa che non mi aspettavo assolutamente, ma che è un’ottima interpretazione. Ero persino nel dubbio se riprendere nella mia storia, verbalmente, gli oggetti ‘realizzati’ pittoricamente da Franco.» Anche le protagoniste, Naila, 43 anni, e Mya, immaginata a 9 e 18 anni, non sono granché descritte fisicamente da Tonani. Invece per le illustrazioni del’”miniatlante” presente in *Spine*, in bicromia, Franci Conforti ha realizzato lei stessa l’artwork, ma si è fatta aiutare da Brambilla. Stessa sorpresa per *Mya di Mondo9*: anche Tonani ha previsto un’appendice con disegni, questa realizzata però dall’illustratore e amico.
L’incontro si conclude con la consegna della targa Premio Urania 2021 a Franci Conforti.
In esclusiva per i suoi lettori, Letteratitudine ha aggiunto a questa presentazione quattro domande speciali riservate a Forte, Brambilla, Tonani e Conforti, nelle sue One-Shot Interviews, in video.
Media:
Domanda OneShot a Franco Forte
Domanda OneShot a Franci Conforti
Domanda OneShot a Franco Brambilla (cliccare qui per accedere alla pagina video)
Domanda OneShot a Dario Tonani
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