L’edizione 2023 di Lucca Comics & Games si svolge dal 1 novembre al 5 novembre a Lucca, in Toscana.
Quest’anno, il festival punta a superare il record di presenze con oltre 300.000 visitatori attesi. L’intero programma è disponibile qui
Noi di Letteratitudine ce ne stiamo occupando con i servizi del nostro inviato Furio Detti.
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Il tema di quest’anno è “Together, verso la stessa direzione”. L’evento si concentrerà su diversi temi come i fumetti, i giochi, la fantasia, i videogiochi, la musica e il cosplay. Ci saranno numerose mostre e performance in programma durante il festival. Inoltre, ci saranno anche eventi speciali come il Comics and Games Factory Feltrinelli e il Walk of Fame Anime.
Lucca Comics & Games 2023 ospiterà oltre 300 artisti e artiste, tra cui 45 ospiti internazionali provenienti da Stati Uniti, Giappone, Spagna, Francia, Corea del Sud, Cina, Canada, Inghilterra, Argentina, Israele, Turchia, Croazia, Serbia e Belgio. Alcuni degli ospiti più prestigiosi includono Garth Ennis e Tanino Liberatore.
Questa edizione del Festivale, tuttavia, rimane inevitabilmente segnata da alcune defezioni celebri. Su tutte, quelle di Zerocalcare che – sui suoi canali social – ha dichiarato quanto segue:
“Senza troppi giri di parole:
Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema.In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6000 morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev’essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco -il minimo davvero- che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire.Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e delle lettrici che hanno speso denaro per treni e alloggi magari per venire apposta, e anche per me stesso, perché Lucca per me è sempre stato un gigantesco accollo ma anche un momento di calore e di incontro.Lo so che quello sul manifesto è solo un simbolo, ma quel simbolo per molte persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina, le macerie sotto cui sono sepolti i propri cari, la minaccia di morire intrappolati in quel carcere a cielo aperto dove tanti ragazzi e ragazze sono nati e cresciuti senza essere mai potuti uscire.Sono stato a Gaza diversi anni fa, conosco persone che ancora ci vivono e persone che ci sono andate per costruire progetti di solidarietà, di sport, di hip hop e di writing. Quando queste persone mi chiedono com’è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull’opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in spregio del diritto internazionale, io onestamente non riesco a fornire una spiegazione. Non riesco nemmeno a dire loro del mio dispiacere di non esserci e di quanto questa cosa mi laceri, se lo paragono all’angoscia che sento nelle loro voci.Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese“.
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