L’artista e imprenditore è ospite di LCG23 e presenta i props di cui migliaia di giocatori si servono per dare vita alle loro fantasie in scala
Dall’hobbistica a Dwarven Forge, una impresa di successo
* * *
LUCCA, 1° novembre 2023 – Area Games
di Furio Detti
Presentiamo per Letteratitudine, in tandem con il canale Youtube Omotenashi Anime (a cui abbiamo riservato una domanda in esclusiva), l’artista, scultore, pittore e modellista, coproduttore cinematografico Stefan POKORNY, ospite di Lucca Games 2023 Together e creatore della ditta “Dwarven Forge” leader nella produzione e commercializzazione di props e kit-scenario pronti per il gioco di ruolo (D&D, Pathfinder…) e ogni gioco da tavolo con miniature (es. Warhammer, giochi di War-Game…). Pokorny gioca a D&D dai 14 anni. Nel 1996 ha fondato DWARVEN FORGE, oggetto di moltissime campagne Kickstarter di strepitoso successo. “Game Tiles” è stato il primo set al mondo di elementi modulari dipinti stampati in 3D e continua ad essere lo standard più apprezzato!
Creatore del Mondo di Mythras e della Città di Valoria, Pokorny ha pubblicato volumi di mappe e implementi per dungeons; attualmente cura il progetto TV “Destination Fantastic” come protagonista e co-produttore. Conduce sessioni di D&D alle convention più gettonate (Lucca Comics & Games, Spiel, GenCon, GaryCon, GameHoleCon, HawaiiCon, KublaCon, TotalCon, ConnectiCon) ed è stato inserito in molti documentari (The Dungeons and Dragons Experience e Enter the Dungeon); è menzionato in articoli su Forbes, New York Magazine, NY Daily News e The Brooklyn Paper.
Per Letteratitudine questo creativo imprenditore in un pugno di domande e in modo molto simpatico e piacione – come l’esperto commerciante, venditore e veterano delle fiere di settore quale è (si permette qualche frase italiana!) -, ci racconta come produce i suoi scenari. Qui la trascrizione e traduzione in italiano della videointervista (in lingua inglese):
LETTERATITUDINE: Vi presentiamo, in tandem con Omotenashi Anime, Stefan Pokorny, artista, pittore, scultore e modellista (oltre che giocatore di giochi di ruolo dall’adolescenza). La prima domanda è: Hai brevettato tu questo sistema di modellistica e scenari in kit pronti per i giochi di ruolo e da tavolo e quali sono le caratteristiche specifiche di questo prodotto per modellazione e assemblaggio?
Stefan POKORNY – L’idea mi è venuta 27 anni fa. All’epoca ero il primo a realizzare terreni e scenari pronti per i giocatori e modellisti. Avevo uno stand alla GenCon negli USA, uno stand poco più piccolo di questo [ride]. Nel 1996 abbiamo venduto tutto lo stock in sole 4 ore! “Venduto tutto!” Ora 27 anni più tardi vendiamo qualcosa come 6-7 milioni (SIC) di dollari all’anno di materiale. Io scolpisco a mano i modelli master originali, che poi dovranno dare vita agli stampi in metallo che produrranno i pezzi in serie in Cina. Poi i pezzi vengono tutti dipinti a mano singolarmente! E escono dalla scatola così come li vedete [indica i pezzi e ne lancia uno in terra per dimostrarne la resistenza].
LETT. – Che non si rompano è una gran cosa, visto che la sorte naturale di tanti accessori per i giochi da tavolo è di …rotolare giù dal tavolo.
SP – Ti durano a vita!
LETT. – L’uso di magneti per assemblarli è ancora una tua idea?
SP – All’inizio i magneti non c’erano. I pezzi erano in resina. Bianca. Quando li abbiamo realizzati abbiamo scoperto che alcune volte comparivano dei segni biancastri sotto la verniciatura. Per risolvere l’inconveniente abbiamo deciso di ricorrere a una colorazione di base grigia, così anche se con l’uso dovesse sparire la vernice in qualche punto, o ci fossero trasparenze, non ci si accorge praticamente di nulla.
LETT. – Gran cosa.
SP – Questi pezzi la gente se li porta anche in aereo, in valigia, anche per quindici volte all’anno, per dieci, venti anni e ci dicono che sembrano sempre nuovi! Incredibili, indistruttibili!
LETT. – Quale è il set “best seller” fra quelli che hai creato?
SP – Ne abbiamo centinaia. Centinaia. Abbiamo cominciato con uno, poi due, poi quattro e siamo arrivati a questa scelta. Questo è il set base [ci mostra il kit sul tavolo]. In offerta speciale per LCG23! Questo è il kit di partenza, un dungeon di tessere standard di un pollice (inch) quadrato: dungeon e caverne modulari e componibili. Dagli ambienti più semplici a scnariu speciali perfettamente customizzabili. Fino a elementi paesaggistici, terreni aperti, castelli e intere città. Puoi farti un mondo intero.
LETT. – Quale è la scala standard? Immagino sia studiata per adattarsi ai principali sistemi di gioco e miniature?
SP – Per figurine da 25 mm. Sì. O modelli in scala detti 3.0 3.5. Quando alla GenCon hanno lanciato le figurine 3.5 hanno usato i miei terreni/set. C’erano 15 tavoli coperti dai miei kit!
LETT. – La nostra ultima domanda: Quando e come ti è venuta la voglia di farti da solo i set?
SP – Ho iniziato come artista: dipingendo e scolpendo. E come tutti gli artisti esordienti avevo bisogno di soldi. Così ho lavorato non solo per i modellisti ma anche per chi vendeva souvenir con riproduzioni di edifici in scala…
LETT. – Allora ci sta che abbia qualcosa di tuo a casa… dalla Scozia.
SP – Può essere! Però con questo lavoro non tiravo su abbastanza soldi, anche se (posso osare…) ero il migliore sulla piazza. Quindi mi sono presentato al mio capo e gli ho detto: “Facciamo una società. E invece di dipingere diorami facciamo i dungeon per il gioco a cui sto giocando: Dungeons&Dragons!” Gli ho spiegato cosa fosse mostrandogli la rivista di settore “Dragon Magazine” e ho detto: “Andiamo alle fiere e produciamo noi i set per i giocatori.” Lui ci ha messo metà del capitale (diecimila dollari), io l’altra metà e abbiamo fatto il tutto esaurito! E abbiamo dato vita a Dwarven Forge. Ora, 27 anni più tardi siamo il meglio nel settore.
LETT. – Grazie allora a nome di Letteratitudine.
SP – Grazie a voi!
* * *
* * *
© Letteratitudine – www.letteratitudine.it
LetteratitudineBlog / LetteratitudineNews / LetteratitudineRadio / LetteratitudineVideo