MAURO COVACICH con “Di chi è questo cuore” (La nave di Teseo), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e postproduzione: Federico Marin
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Ospite della puntata: Mauro Covacich, con cui abbiamo discusso del suo romanzo intitolato “Di chi è questo cuore” (La nave di Teseo), candidato all’edizione 2019 del Premio Strega.
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Come nasce “Di chi è questo cuore”? Questo libro affronta varie tematiche. Intanto c’è sicuramente la tematica del corpo e del rapporto con il proprio corpo e con i limiti con cui a volte bisogna fare i conti. Quanto è importante riuscire a fare i conti con questi limiti? Un’altra tematica, connessa a quella precedente, è determinata dal rapporto con la propria fragilità e dalla consapevolezza della fine dell’esistenza (e qui torniamo all’immagine, quasi ossessiva, o forse più che all’immagine… all’idea) del ragazzo caduto, o forse lasciato cadere, da una finestra di un albergo di Milano durante una gita scolastica. Quanto è importante e fino a che punto riusciamo a fare i conti con quest’altra tematica? E come si pone, nei confronti di questa tematica, il protagonista del romanzo? Che differenze ci sono tra il Mauro Covacich personaggio letterario e protagonista del romanzo, e il Mauro Covacich che vive al di fuori delle pagine di “Di chi è questo cuore”? Sono tanti i personaggi del romanzo (personaggi che, peraltro, come scrivi nella nota finale, sono persone). Su tutti ne spiccano due: Susanna, la tua compagna, e tua madre. Che cosa ti hanno detto Susanna e tua madre dopo aver letto il libro? Tra i personaggi che spiccano ce n’è uno che, in un certo senso, svolge il ruolo di “personaggio-cornice” della narrazione. Mi riferisco all’uomo grasso. Ti andrebbe di descriverlo? Chi è l’uomo grasso? Come lo racconteresti ai nostri ascoltatori? Altri elementi importanti della narrazioni sono i luoghi. Ce n’è soprattutto uno che è ricorrente: Il villaggio Olimpico. Che tipo di luogo è? Come emerge tra le pagine di “Di chi è questo cuore”? Ti andrebbe di descriverlo ai nostri ascoltatori?
Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Mauro Covacich nel corso della puntata.
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[La scheda del libro]
Una piccola anomalia cardiaca viene scoperta all’uomo che ha il nome e le sembianze dell’autore, allontanandolo da un’attività sportiva ai limiti del fanatismo e infrangendo l’illusione di un’efficienza fisica senza data di scadenza. È questo l’innesco di un romanzo sul corpo, ma soprattutto sul cuore come luogo dei sentimenti e dei destini individuali. C’è un ragazzo caduto, o forse lasciato cadere, da una finestra di un albergo di Milano durante una gita scolastica. Ci sono gli esseri umani, fragili e pieni di voglie.
La solitudine e il desiderio. Ma la storia gira attorno alla relazione dell’autore con la sua compagna, alle trasferte di lavoro, alle tentazioni a cui sono esposti, alla fiducia e al sospetto di cui si nutre la convivenza. Chi è, ad esempio, quell’uomo che si infila in casa loro la notte? Una pista porterebbe nel quartiere, il Villaggio Olimpico di Roma, popolato da figure che sembrano carte dei tarocchi e che lo scrittore consulta nelle sue camminate erranti.
Dopo La città interiore, Mauro Covacich compone una nuova, potente avventura narrativa che ha il coraggio dell’autobiografia più vera. Un romanzo capace di entrare con esattezza nel presente che plasma le nostre vite.
Mauro Covacich (Trieste, 1965) è autore della raccolta di racconti La sposa (2014, finalista Premio Strega) e di numerosi romanzi, tra cui A perdifiato (2003), Fiona (2005), Prima di sparire (2008) e A nome tuo (2011), che compongono il ciclo delle stelle. Nel 2017 ha pubblicato con La nave di Teseo La città interiore (finalista Premio Campiello). Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito l’Abraham Woursell Prize. Vive a Roma.
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e post produzione: Federico Marin
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La colonna sonora della puntata: “Il Mio Corpo Che Cambia” dei Liftiba; “750.000 anni fa l’amore” del Banco del Mutuo Soccorso; “Emozioni” di Lucio Battisti (cover di Claudio Baglioni e Marco Mengoni dal Festival di Sanremo 2019).
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Come nasce “Di chi è questo cuore”? Questo libro affronta varie tematiche. Intanto c’è sicuramente la tematica del corpo e del rapporto con il proprio corpo e con i limiti con cui a volte bisogna fare i conti. Quanto è importante riuscire a fare i conti con questi limiti? Un’altra tematica, connessa a quella precedente, è determinata dal rapporto con la propria fragilità e dalla consapevolezza della fine dell’esistenza (e qui torniamo all’immagine, quasi ossessiva, o forse più che all’immagine… all’idea) del ragazzo caduto, o forse lasciato cadere, da una finestra di un albergo di Milano durante una gita scolastica. Quanto è importante e fino a che punto riusciamo a fare i conti con quest’altra tematica? E come si pone, nei confronti di questa tematica, il protagonista del romanzo? Che differenze ci sono tra il Mauro Covacich personaggio letterario e protagonista del romanzo, e il Mauro Covacich che vive al di fuori delle pagine di “Di chi è questo cuore”? Sono tanti i personaggi del romanzo (personaggi che, peraltro, come scrivi nella nota finale, sono persone). Su tutti ne spiccano due: Susanna, la tua compagna, e tua madre. Che cosa ti hanno detto Susanna e tua madre dopo aver letto il libro? Tra i personaggi che spiccano ce n’è uno che, in un certo senso, svolge il ruolo di “personaggio-cornice” della narrazione. Mi riferisco all’uomo grasso. Ti andrebbe di descriverlo? Chi è l’uomo grasso? Come lo racconteresti ai nostri ascoltatori?
– Altri elementi importanti della narrazioni sono i luoghi. Ce n’è soprattutto uno che è ricorrente: Il villaggio Olimpico. Che tipo di luogo è? Come emerge tra le pagine di “Di chi è questo cuore”? Ti andrebbe di descriverlo ai nostri ascoltatori?