Oggi parliamo di letteratura per ragazzi e lo facciamo presentando Michele Crismani, personaggio letterario creato dallo scrittore Luciano Comida (autore di pregevoli libri pubblicati dall’editore Einaudi Ragazzi \ EL).
Luciano Comida
Credo che l’argomento sia di estremo interesse, giacché la letteratura per ragazzi riveste un importantissimo ruolo formativo e "introduce" alle letture future. E siccome sono convinto che ci sia dell’altro oltre, ai pur ottimi, Harry Potter e Geronimo Stilton, vi invito a leggere con attenzione cosa ha da dirvi il giovanissimo Michele Crismani. Poi, se lo credete, ponetegli delle domande. A lui o al suo autore (o a entrambi). Credo proprio che vi risponderanno.
E magari potrebbero sorgere i presupposti per imbastire un dibattito sulla letteratura per ragazzi. Che ne dite?
Intanto, ecco a voi… Michele Crismani.
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Mi chiamo Michele Crismani, ho tredici anni, un po’ esisto e un po’ no.
Non esisto nel senso che se venite a Trieste, la mia città, per incontrarmi, e sperate di beccarmi per strada, magari mentre sto andando in quella schifosa scuola che mi tocca frequentare, beh… cavatevelo dalla testa: non mi vedrete mai e poi mai. Perché io sono nato dentro i libri di un certo Luciano Comida, che ne ha pubblicati sette a mio nome. E pure tradotti in tante lingue.
Insomma, fisicamente io non esisto. E questo fatto a me me li fa girare a elica.
Però dato che io sono furbo riesco a esistere in altri modi: per esempio dentro le mie storie, tanto che quando quel pagliaccio di Comida scrive i libri con me protagonista io mi impadronisco di lui e lo costringo a fare come dico io e a farmi dire e fare le cose che voglio io tredicenne e non quelle che vorrebbe farmi dire e fare lui, vecchio stupido di cinquantadue anni.
E poi esisto nella fantasia dei ragazzi e ragazze che hanno letto quei miei libri e che mi scrivono al mio indirizzo e-mail (michele.crismani@libero.it) e che io gli rispondo.
In pratica, un po’ esisto e un po’ no.
E vi dico anche un’altra cosa strana: che io sono una specie di specchio. Mi spiego: la mia età da adolescente fa schifo al porco, sono servo dei miei genitori e dei prof, ho orari che neanche in miniera, mi tocca studiare e starmene buono e fermo (e zitto!!) in classe, le ragazze mi piacciono tanto che vorrei diventare il ragazzo di tutte quante, il mio corpo cambia e mi succedono delle cose che mi vergogno a dirvele ma se siete grandi mi sa che lo intuite, mi vedo brutto come un mostriciattolo dei film fantasy, divento rosso come il dentro di un pomodoro, tante cose mi fanno arrabbiare che spaccherei tutto, nessuno mi vuole bene e tutti ce l’hanno con me.
Ve l’avevo detto, no?, che la mia è un’età disgraziata. D’altra parte io tifo pure per l’Inter che vince lo scudetto solo se puniscono le altre squadre.
Mi ero dimenticato dello specchio. Volevo dire che io spero (ma soprattutto quel cretino di Comida spera) che i ragazzi leggendo le mie storie si immedesimino nelle mie avventure e disavventure e, ridendo con me, imparino anche un poco a ridere di se stessi.
Questo concetto il Comida lo spiega spesso nelle sue interviste e nelle sue conferenze, ma io non è che ci capisco tanto.
Però adesso sono stanco di scrivere così vi saluto e vi invito a leggere i miei libri, anche se in copertina la firma è quella del decrepito Comida.
Chissà che non diventiamo amici.
E poi.. ve l’ho detto: più gente mi legge e più io esisto.
Tutti così i personaggi dei libri, prepotenti, arroganti, repressi e ingrati rispetto al loro creatore, lo prendono per il bavero e lo costringono a scrivere come vogliono loro. Gli autori dovrebbero smettere di crearli, ma poi non si chiamerebbero più scrittori, dovrebbero cambiare mestiere e tutti sanno che è molto meglio scrivere che lavorare. Quindi si sopporta…
Un paio di domande per Luciano Comida.
1. Come nasce il personaggio Michele Crismani?
2. In quali Paesi i suoi libri sono tradotti e pubblicati?
Grazie anticipatamente per le risposte.
Caro Michele Crismani,
ti scrivo perché ho un figlio che ha più o meno la tua età e che ad esser sinceri non ha molta voglia di leggere. Siccome stiamo iniziando la “battaglia per il motorino” ero curiosa di sapere se anche tu desideri un mezzo a due ruote e cosa ne pensano i tuoi genitori. Ciao.
Ho anch’io delle domande per Luciano.
Quali sono i tuoi progeti letterari futuri?
C’è un nuovo Michele Crismani in arrivo?
Hai progetti di altro tipo?
O, forse, ti stai solo dedicando alla gestione del tuo “Il ringhio di Idefix”?
Oltre che complimentarmi con Michele Crismani, il giovane 13enne nato all’improvviso.
Posso dire che si, non sarà facile ma non è mica impossibile.
Quindi continua l’avventura e fatti vedere anche a scuola.
…Non solo in quelle della tua città.
Un saluto.
Un salutone un grazie a tutti. Ma soprattutto a Massimo che mi ha ospitato
Risposte:
I libri con Michele sono finora tradotti in catalano, castigliano, greco, thailandese e tedesco. nei prossimi mesi anche in sloveno, croato e ungherese.
Michele nasce per caso: avevo scritto un saggio satirico sul fastidio della paternità (Padri pentiti, edito da Campanotto) e Livio Sossi il curatore di una collana di libri per ragazzi mi chiese di scrivere un romanzo sul brutto rapporto tra un papà e un figlio. “Non mi interessa scrivere per adolescenti” gli dissi. E invece in venti gioni buttai giù il primo libro con Michele (che mi apparve di colpo nella sua completezza). E scoprii subito che scrivere per ragazzi mi piace tantissimo.
Finora sono usciti sette romanzi con lui protagonista, altri due ne sto scrivendo e per altri ancora ho degli appunti.
Su motorino: sì, anche lui lo vuole e su una rivista è uscito un dialogo tra Michele e il papà proprio su questo tema. Se vi interessa, ditemelo e vi mando il relativo file.
Altri progetti: tantissimi. ma nel frattempo ho scritto anche libri per adulti (un libro sulla schizofrenia assieme allo psichiatra Peppe Dell’Acqua, racconti, un manuale per la prevenzione del suicidio giovanile e altre cose ancora)
Spero di aver risposto (anche se sinteticamente) a tutto
Luciano, grazie mille per essere intervenuto fornendoci le risposte.
Per quanto concerne il dialogo tra Michele e suo padre sul tema “motorino” io sarei molto curioso di leggerlo. Perché non lo copincolli qui come commento? (Se è possibile, s’intende…)
Vedo di mandartelo stasera: ce l’ho su un altro pc.
Sono stato affascinato dalla descrizione di Michele pubblicata sul blog!
davvero complimenti Luciano.
caffestorico.blog.kataweb.it
ECCO IL DIALOGO TRA MICHELE E IL PAPA’ SUL MOTORINO:
Papà…
Dimmi.
E’ passato un mese.
Da quando ?
Dal giorno che abbiamo parlato dell’auto nuova e io ti ho convinto a non comprarla perché, calcoli alla mano, ci conviene tenere quella vecchia.
E allora?
E allora, ti ricordi che dovevamo parlare del mio motorino?
Non se ne discute nemmeno.
Chiuso l’argomento.
La democrazia sarà pure arrivata in Italia. Ma l’indirizzo di casa Crismani non lo conosce proprio.
Michele, dì quello che ti pare, ma il motorino no e poi no.
Posso sapere almeno il perché ?
Certo. Il perché è che io voglio dormire tranquillo.
Papà, noi abitiamo al quarto piano, io il motorino non me lo trucco mica e così il rumore non ti arriva fin quassù.
Non far finta di non capire. Io non intendevo mica questo…
E cosa allora ?
Ma lo sai quanti ragazzi si schiantano col ciclomotore ? E lo sai o non lo sai che gli incidenti stradali sono la principale causa di morte tra gli under trenta ?
E tu lo sai che si muore anche di fumo e che tu tabacchi come la ciminiera della Ferriera e della Fiat?
Questo cosa c’entra ?
C’entra, perché io sono prudente.
Se so…
Dimmi quando mai ho avuto un incidente con la bici.
Il motorino non è la bici.
Però se non si sta attenti si può cadere lo stesso.
E allora vorrà dire che ti proibirò anche la bicicletta.
Quando si vota, in casa nostra ?
Michele, non far la vittima.
Ma ce l’hanno in tanti, il motorino.
Troppi…E in tanti si sfracellano.
Ma in tanti di più non gli capita mai niente di brutto.
Insomma, basta con questa discussione. La risposta resta no e poi no.
Quando compirò diciotto anni mi comprerò una moto tipo quella di Valentino Rossi e correrò come un matto giù per strada del Friuli, facendo impennate contro mano e passando col rosso.
Quando sarai maggiorenne fa un po’ quello che ti pare.
Perché ? A me come figlio ci tieni solo finchè sono minorenne ?
Ma non dir cretinate.
Secondo te è tutto un fatto di maggiorenne o minorenne?
Michele, non ho detto questo. Io ti ho solo fatto notare che quando avrai diciotto anni non potrò impedirti di acquistare una moto o un motorino o quello che ti pare.
E adesso invece ?
Adesso sì. Adesso posso impedirtelo e visto che posso lo faccio.
Un bell’insegnamento.
Vedrai quando l’avrai tu, un figlio…
Papà, quella volta i Ciao non esisteranno più.
E perché ?
Gireremo tutti quanti con piccoli elicotterini personali.
E poi, Michele, scusa, eh ! Ma non eri tu che mi insegnavi che i motori inquinano l’aria?
Io parlavo della tua auto.
E i motorini no ? Non impestano l’ambiente ?
Sempre meno della tua pipa.
Quando non sai più cosa dire, tiri fuori degli argomenti che non stanno né in cielo né in terra.
E se il Ciao me lo compra mamma ? O il nonno ?
Non credo proprio.
Come fai ad esserne così sicuro?
Perché ne ho già parlato con loro.
Bravi! Un bell’esempio! Vi mettete d’accordo alle mie spalle. Complottate contro di me. E alla mia insaputa, poi.
Quando fai così sei veramente ridicolo.
Ma metti che un giorno cammino per strada e un tiro di bora mi fa cadere una tegola in testa e io muoio lì sul marciapiede con la testa tutta fracassata?
Almeno non ti ho sulla coscienza. Se invece ti ammazzassi in motorino, non me lo perdonerei per tutta la vita.
Allora non me lo compri solo perché mi vuoi bene?
Certo.
E non potevi dirmelo subito?
Adesso te lo dico: ti voglio bene. Contento?
Sì. E allora, visto che mi vuoi bene, mi compri il lettore dvd?
Il dialogo è divertente e molto, molto indicativo.
Grazie mille Luciano… davvero!
Una domanda, da cosa ti è saltato in mente il nome “Michele Crismani”, conosci qualcuno che si chiama così?
P.S.
I tuoi libri sono una forza!
Una domanda, da cosa ti è saltato in mente il nome “Michele Crismani”, conosci qualcuno che si chiama così?
P.S.
I tuoi libri sono una forza!
Scusa, ti ho mandato i miei commenti 2 volte, sono ancora inesperta…
Ecco una cosa in comune l’abbiamo…Cosa?
Ma il “libero” della email, che credevi?
Ora, tornando alla storia motorino sì- motorino no…
Carino il dialogo tra Michele e padre…mi sembra…ma a me non convince…acquetta fresca…
Ho avuto figli in odor di motorino…e credetemi le tematiche delle tesiantimotorino sono state per me delle vere e proprie capriole con salto triplo mortale e tanto di trattato sulle particelle sottili…sulle strade della nostra città che non sono abilitate per i motorini, sui casi di tumori alle alte vie respiratorie e sui tanti traumatizzati e craniolesi che ci sono nei vari reparti dei nostri ospedali…detto questo, ci si può fracassare anche cadendo da una sedia…e liberi di imbastire un dialogo così poco convincente ma si riesce soltanto a mettere in ridicolo sia la capacità del genitore di essere onestamente convinto…che invece il suo è soltanto puro egoismo di non voler avere anche l’ennesima preoccupazione sul figlio col motorino…e far fare la figura dell’immaturo, capriccioso, al figlio adolescente che non merita un simile copione….perchè gli adolescenti non sono per forza maturi…ma maturi debbono o dovrebbero esserlo i loro genitori….e qui finisco, aggiungendo che se anche si proibisse il motorino al figlio, è sufficiente affacciarsi dal balcone quando il ragazzo o la ragazza escono di casa per avvedersi che salgono sul motorino degli amici e salutoni cari alla vostra tranquillità di genitori proibizionisti e basta!!!!Occorre scendere non a compromessi ma mettersi a tavolino minuto per minuto per imbastire un dialogo proficuo con i propri figli e parlare loro con sguardo sincero e cuore in mano…Ciao a Crismani…ma io scriverei altro di più!!!!Per fare i genitori occorre avere polmoni non inquinati ma non dalle particelle sottili, non inquinati dal proprio egoismo e possibilmente muoversi affinchè il traffico delle città consenta di girare anche in motorino…per esempio mi hanno riferito che a New York di motorino per le strade neanche l’ombra!!!!!C’è da chiedersi se ad essere fonti di inquinamento siano certi cervelli e non altro!!!!Ciao
il commento al dialogo di Crismani sul motorino è stato scritto da Gabry Conti, per la precisione perchè è saltato il mittente.
Gabry: liberissima di non aver apprezzato il dialogo tra Michele e il papà. Però, se ti sembra fasullo e se pensi di saperne fare uno più convincente, perchè non lo scrivi? Magari “ricopiando” quanto ti sei detta con tuo figlio? Ne verrebbe fuori qualcosa di interessante.
Ily: sono felice che i miei libri ti piacciano. Il nome è venuto fuori così: Michele è un tipico nome italiano. E Crismani è un tipico cognome triestino, lo trovi scritto in tanti modi: un pò sloveno (Krizman), un pò tedesco (Krigman), un pò italianizzato (Crismancich) Insomma è un cognome che rappresenta il fatto che a Trieste sono presenti tante etnie diverse, tanti popoli diversi che vivono fianco a fianco.
Grazie del suggerimento, ma scrivere dialoghi mi stanca e mi annoia…..e poi me ne manca il tempo. Poi, quel tipo di tematiche ormai le ho vissute e risolte tanti anni fa….l’aver detto quel che penso è stato soltanto per far capire che almeno con il tipo di giovani che ho frequentato io non sarebbe stato sufficiente ed esauriente un tipo di dialogo come quello con Crismani……sarà che da madri complicati nascono figli altrettanto complessi e difficili da convincere se non dopo appunto veri salti tripli di argomentazioni….insomma con i miei occorre essere convincenti veramente tanto…perchè sono molto informati ed anche all’età di tre o quattro anni, se raccontavo loro una storia inventata replicavano così: “ehi! mammetta, ma che mi racconti!!!!”
Vous avez compris? La mia è tutta un’altra storia, proprio perchè magari il tempo che ho dedicato ai miei figli è stato tutto il mio tempo e non soltanto dei piccoli ritagli….così, li ho abituati a verificare a fondo tutto, a cercare giustificazioni come fosse un record da raggiungere, insomma a casa mia più che poeti e scrittori, siamo un po’ tutti dei piccoli ricercatori…..mi sono spiegata….
Comunque se mi capiterà di avere del tempo libero, proverò a trascrivere i miei pensieri trasformandoli in dialogo, ma ora non posso…grazie del consiglio