Il nuovo appuntamento di “GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, è incentrato sulla fiaba “Natale in casa Cucuzza” (Sipintegrazioni) di Lia Sellitto, autrice e psicoterapeuta, illustrata dai disegni di Bianca Pacilio.
La scrittrice Adelia Battista ci racconta qualcosa sulla collana “Le Fiabe di Minima” di Sipintegrazioni (di cui ne è la direttrice). A seguire Lia Sellito ci introduce nelle atmosfere della sua storia natalizia.
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di Adelia Battista
Una sera, passeggiando per i vicoli di Trastevere, insieme a Lia Levi, e all’amico Luciano Tas, storico e giornalista, parlavamo delle novelle di Antòn P. Cechov, e ne discutevamo con passione, con interesse. Lo spunto era stata una riflessione di Lia Levi sulla <narrazione> cechoviana. Fu allora che cominciammo a lavorare intorno a un progetto editoriale dedicato ai “racconti”. A questa idea, nata nel 2010, aderirono scrittori, traduttori, storici, Istituti italiani e università.
È nata così la Collana letteraria “I Racconti di Minima”, per Sipintegrazioni Edizioni, di Casoria, (Na), con cui abbiamo pubblicato Dvora Baron, Wladislaw Szlengel, Maria Konopnicha, Lia Levi. L’intento è far conoscere al pubblico italiano i grandi nomi della letteratura, scrittori mai pubblicati nel nostro paese, che si distinguono per l’alto contenuto umano delle loro opere e per il messaggio di pace e di speranza di cui il nostro tempo ha così bisogno.
Ai racconti si è affiancata la Collana, Fabula, con cui è uscita la seconda edizione di Natale in casa Cucuzza, di Lia Sellitto, autrice e psicoterapeuta, illustrata dai disegni di Bianca Pacilio.
Il Direttore di Sipintegrazioni, Giovanni Ariano, ci ha lasciati liberi di scegliere e di sperimentare. Questo ha significato libertà, ma anche grande impegno da parte di tutta la redazione. Nella scelta degli scrittori oltre ai motivi artistici ci guidano i contenuti, sentiamo l’esigenza di verità e di poesia, ma anche la necessità di rappresentare vivamente il senso della nostra contemporaneità.
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di Lia Sellitto
“Natale in casa Cucuzza” la definisco una storia dolce-amara, perché come tutte le favole ha un cuore triste, ma come tutte le favole ha un finale che scalda i cuori, e offre a tutti, genitori e bambini, un cammino fatto di promesse e speranze.
I nostri protagonisti hanno la fortuna di avere una casa di pietra in mezzo al verde dove giocare con i soffioni di tarassaco che il vento li porta via, o di far correre gli aquiloni colorati in un cielo smaltato d’azzurro con grandi pennellate viola, come si vede nelle illustrazioni. Hanno una nonna amorevole e soffice, che prepara pranzetti per i nipoti che ama, disposta a farsi piccola e invisibile ma presente quando si tratta di vegliare su di loro o consegnarli nelle braccia di sogni alati. Ma anche la sfortuna di avere un papà e una mamma che si evitano o si contraddicono.
Ci sono dei nodi nei rapporti tra grandi e piccoli, ci sono emozioni, desideri, che l’infanzia prova al di là delle contingenze temporali ci ricorda Bianca Pitzorno.
Ho messo insieme una famiglia, una nonna, due nipoti, una mamma e papà. Come in molte famiglie papà è lontano a lavorare, la mamma si lamenta e impreca per la vita miserevole che le tocca vivere, dando agli altri la colpa di tutto. Ognuno ha la sua verità, la nonna desidera fare felici i nipoti preparando loro una cena con le luci la notte di Natale, i nipoti sperano nella gioia di una famiglia affettuosa capace di voler bene.
Certo la cena, il cibo, non sono senza importanza, si può essere poveri, e avere poco è triste, ma è ancora più triste avere un cuore arido privo di fantasia e di amore per gli altri.
Creatività, sapienza antica, amore, non sono gli ingredienti migliori per vivere insieme un Natale che porti la pace e la tolleranza là dove ci sono macerie? L’unione fa la forza, la buona volontà vince, cura. E la nonna che è abituata a tacere, a sopportare ma dentro si sente libera, anche se prigioniera, mette in moto la sua creatività e si inventa un Natale con i fiocchi: “in casa non c’era molto. Aveva aperto la cassa e tirato fuori la tovaglia di fiandra azzurra con tralci di pesco e piccole margherite bianche…”. Nella favola ognuno sorride delle furbizie dell’altro, beh se cambiamo noi cambiano anche gli altri, l’unico modo per rendere migliore il mondo.
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Il libro
Provate a figurarvi una vecchia casa di pietra circondata da un bosco smagliante che biondeggia tutto intorno. Una nonna dai capelli bianchi piccola e bonaria, Corallina, e due nipoti che attendono la Notte di Natale con un desiderio nel cuore. Corallina aveva un sogno: una cena con le luci, la notte di Natale. In casa non c’era molto .. Aveva aperto la cassa e tirato fuori la tovaglia di fiandra azzurra coi tralci di pesco e piccole margherite bianche … Cosa riserva la notte di Natale alla famiglia Cucuzza? Scopriremo, leggendo, che la sorpresa finale non deluderà, ma allieterà il cuore di tutti i lettori ancora capaci di stupirsi. “Come in una miniatura, attraverso una prosa elegante, l’autrice ci restituisce, con finezza, la poesia del Natale nei colori e nei sapori della natura. I personaggi, nella loro bontà primigenia, si muovono fiduciosi nei valori della vita che ogni lettore può decidere di fare suoi. Poesia e prosa fanno un corpo unico, un risultato raro”.
(Adelia Battista)
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Lia Sellitto, psicologa, psicoterapeuta specializzata alla S.I.P.I., Società Italiana di Psicoterapia Integrata, docente di Counselling, lavora in ambito clinico da molti anni e nel campo della formazione di insegnanti e di genitori. Scrittrice di favole e racconti per ragazzi ha pubblicato nel 2007 con la casa editrice Mephite, presentazione di Lia Levi, Nuvoletta e l’orto stregato di Zuccalà; nel 2009 il racconto Malvina, il gattino ed un paio di occhiali in Rosa Napoletano3. Ha ancora tante storie che aspettano solo di essere raccontate a grandi e piccini.
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