Ci lascia Dario Fo. Aveva festeggiato il suo novantesimo compleanno il 24 marzo scorso. Artista poliedrico: drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo, attivista e altro ancora. L’apice del suo successo è stato raggiunto con l’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura nel 1997 (con la seguente motivazione: “seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”). Il connubio artistico con l’amata moglie Franca Rame ha avuto un ruolo molto importante nel mondo artistico italiano (e non solo italiano).
Su LetteratitudineNews, a gennaio, avevamo pubblicato le prime pagine del suo recente romanzo RAZZA DI ZINGARO (Chiarelettere, 2016).
Dedico questo “spazio” alla memoria di Dario Fo con l’intento di celebrarlo, ma anche con l’obiettivo (e la speranza) di contribuire a far conoscere le opere di questo nostro artista.
* * *
Dario Fo (Sangiano, 24 marzo 1926 – Milano, 13 ottobre 2016) ha innovato il teatro comico italiano attraverso spettacoli, realizzati spesso insieme alla moglie Franca Rame. Sintesi dei motivi ispiratori del suo teatro è Mistero buffo (1969), rielaborazione di antichi testi popolari padani con continue allusioni al presente. Nel 1997 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura.
Fin dagli esordi negli anni Cinquanta, come attore e autore di riviste e atti unici farseschi, ha rivelato spiccate doti mimiche e intelligenza scenica, mettendole al servizio di un progetto di rinnovamento integrale del teatro comico italiano. Tale progetto, cui ha dato un notevole contributo, come coautrice e prima attrice, la moglie Franca Rame, si è espresso in una ricca produzione di spettacoli, che, dalle brillanti commedie della prima fase (Gli arcangeli non giocano a flipper, 1959; Aveva due pistole dagli occhi bianchi e neri, 1960; Chi ruba un piede è fortunato in amore, 1961), passando attraverso l’esperimento brechtiano di Isabella, tre caravelle e un cacciaballe (1963), la satira politica di Settimo, ruba un po’ meno (1964) e La signora è da buttare (1967), e la scoperta del ricco patrimonio di canti popolari tradizionali (Ci ragiono e canto, 1966), è giunto alle farse degli anni Settanta, di ispirazione apertamente protestataria e militante, anche nella scelta di un pubblico popolare e nella ricerca di luoghi e circuiti di rappresentazione alternativi a quelli ufficiali (Morte accidentale di un anarchico, 1970; Tutti uniti, tutti insieme, ma scusa quello non è il padrone?, 1971; Guerra di popolo in Cile, 1973; Il Fanfani rapito, 1975; La marijuana della mamma è sempre più bella, 1976; ecc.), e, nella fase successiva, alla satira più divertita di Clacson, trombette e pernacchi (1980), Coppia aperta (1983), Il papa e la strega (1990), Zitti, stiamo precipitando (1990), Johan Padan a la descoverta de le Americhe (1991). Coerente testimonianza della sua opzione estetica per la creatività giullaresca dei ceti più bassi, può essere considerato Mistero buffo, più volte ripreso e modificato dopo la prima rappresentazione (1969). Nel 1997 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Dopo il riconoscimento, si è impegnato soprattutto in campagne politiche e democratiche. Con lo spettacolo Marino libero! Marino è innocente! (1998), sorta di monologo con mimi e pupazzi in forma di arringa, ha proposto una lettura polemica del processo ad Adriano Sofri e ad altri esponenti di Lotta Continua per l’omicidio del commissario Calabresi. Nel 1999 ha creato Lu santo jullare Francesco, monologo sulla figura del santo di Assisi. Del 2003 è l’opera satirica L’anomalo bicefalo, e del 2007 Sotto paga, non si paga, rielaborazione di un testo degli anni Settanta. La sua decennale inventività figurativa, oltre a pupazzi e bozzetti di costumi per i suoi spettacoli, ha prodotto disegni, caricature, acquerelli, ritratti, tavole e fumetti, dal segno personalissimo e di beffarda e sgargiante incisività. Da ricordare è anche la presenza di Fo in spettacoli televisivi come per esempio Canzonissima nel 1962. Oltre a Le commedie (6 voll., 1974-84), ha pubblicato anche il Manuale minimo dell’attore (1987). Gli è stata assegnata la laurea honoris causa dall’università della Sorbona di Parigi (2005) e dall’università La Sapienza di Roma (2006). Fo ha inoltre continuato a essere molto attivo in campo politico e sociale: nel 2006 alle elezioni comunali di Milano ha presentato una propria lista (Uniti con Dario Fo), venendo eletto consigliere comunale; tuttavia dopo pochi mesi ha rinunciato al mandato. Negli ultimi anni Fo ha portato in scena diversi spettacoli, come l’inedito Sant’Ambrogio e l’Invenzione di Milano (2009) e Monologhi di Franca Rame e Dario Fo (2011); nel 2011 ha curato la regia de Il barbiere di Siviglia (Teatro Massimo Bellini di Catania). Cospicua anche la produzione letteraria; tra le pubblicazioni più recenti si ricordano: Il mondo secondo Fo. Conversazione con Giuseppina Manin (2007), Giotto o non Giotto (2009), L’osceno è sacro (2010), Arlecchino (2011), Dio è nero! Il fantastico racconto dell’evoluzione (2011), Il paese dei misteri buffi (con G. Manin, 2012); i suoi primi romanzi, entrambi del 2014, La figlia del papa, sulla vita di Lucrezia Borgia, e Ciulla, il grande malfattore (con P. Sciotto), storia di Paolo Ciulla, il pittore anarchico siciliano che produsse le sue banconote da 500 lire, beffando la Banca d’Italia. Nel 2012 è stata allestita al Palazzo Reale di Milano la mostra Dario Fo a Milano. Lazzi, sberleffi, dipinti, in cui l’artista fa della pittura un veicolo alternativo di satira politica, mentre è del 2014 la riscrittura in una nuova versione dal titolo Lu santo jullàre Françesco del lavoro del 1999, portata sulla scena teatrale ed edita nel volume omonimo nello stesso anno, e dell’anno successivo il romanzo storico su Cristiano VII C’è un re pazzo in Danimarca. Nel 2015 ha pubblicato il Nuovo manuale minimo dell’attore e Storia proibita dell’America, e sono dell’anno successivo il romanzo Razza di zingaro, tratto dalla vera storia del pugile sinti Trollmann, e Dario e Dio (con G. Manin), in cui affronta i temi della fede e della religiosità. Per i suoi 90 anni l’Archivio di Stato di Verona ha aperto un museo-laboratorio, il Musalab, dedicato al premio Nobel e a Franca Rame
[Fonte: Enciclopedia Treccani]
* * *
[kml_flashembed movie="https://www.youtube.com/v/9EdIFECzTVE" width="600" height="338" wmode="transparent" /]
Dedichiamo, dunque, questo “spazio” alla memoria di Dario Fo con l’intento di celebrarlo, ma anche con l’obiettivo (e la speranza) di contribuire a far conoscere le opere di questo nostro artista.
Ecco le solite domande (volte a favorire la discussione):
1. Che rapporti avete con le opere di Dario Fo?
2. Qual è quella che avete amato di più?
3. E l’opera di Fo che ritenete più rappresentativa (a prescindere dalle vostre preferenze)?
4. Tra le varie “citazione” di Fo di cui avete memoria… qual è quella con cui vi sentite più in sintonia?
5. Qual è la principale eredità che Dario Fo ha lasciato nella letteratura italiana?
Morte Dario Fo, il figlio Jacopo: “È stato un gran finale”. Saviano: “Smisurata riconoscenza”
Il cordoglio della politica e della cultura. Renzi: “Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro”. Grillo: “Sarai sempre con noi”. Il dolore di Ovadia: “Osceno non dargli un teatro”. I funerali laici sabato, giorno di lutto cittadino, alle 15 in Piazza Duomo a Milano
di PIERA MATTEUCCI
http://www.repubblica.it/cultura/2016/10/13/news/addio_dario_fo_giullare_fino_all_ultimo_se_mi_dovesse_capitare_qualcosa_dite_che_ho_fatto_di_tutto_per_campare_-149665735/
È morto Dario Fo, il giullare sommo «Mistero Buffo» il suo capolavoro (da “Il Corriere della Sera)
–
L’imponente corpus drammaturgico, quasi un centinaio di testi teatrali, gli valse
nel 1997 il Nobel per la letteratura. Il sodalizio di vita e arte con Franca Rame.
Camera ardente da venerdì al Piccolo Teatro di Milano. Funerali sabato in piazza Duomo
–
di Giuseppina Manin
http://www.corriere.it/spettacoli/16_ottobre_11/morto-dario-fo-giullare-sommo-mistero-buffo-suo-capolavoro-3af0f6e6-8fe3-11e6-a48d-80f1fedf0a64.shtml
La morte di Dario Fo, Grillo ieri in ospedale. Saviano: “Grande amico e genio vero”
–
Le reazioni di chi gli era vicino nel mondo dello spettacolo e della politica
http://www.lastampa.it/2016/10/13/cultura/la-morte-di-dario-fo-grillo-ieri-in-ospedale-saviano-grande-amico-e-genio-vero-ioOvnTHDmqlWbevE2xTpqI/pagina.html
Ricordo di Dario Fo – di Piergiorgio Oddifreddi (da la Repubblica)
http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2016/10/13/ricordo-di-dario-fo/
Dario Fo, un «giullare» in cerca del sacro (da “Avvenire”)
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/morto-dario-fo-rapporrto-con-la-fede.aspx
Morto Dario Fo, da Grillo a Saviano (da “Il Mattino”)
http://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/morto_dario_fo_messaggi-2023074.html
Dario Fo, addio al premio Nobel. Grillo: “Era la libertà incarnata, sarà sempre con noi”. Renzi: “Italia perde un protagonista” (da “Il Fatto Quotidiano”)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/13/dario-fo-morto-addio-al-premio-nobel-per-la-letteratura-innovatore-e-uomo-libero-dal-teatro-alla-politica/3095037/
Dario Fo, camera ardente al Piccolo. Sabato i funerali in piazza Duomo
Il figlio: «È stato un gran finale»
Il sindaco proclama il lutto cittadino per sabato. I medici: «Prima di aggravarsi aveva cantato per ore». Anche negli ultimi giorni si teneva informato con i giornali. E spunta l’ipotesi di dedicargli la Palazzina Liberty
di Redazione Milano online
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_ottobre_13/dario-fo-medici-pochi-giorni-fa-aveva-cantato-ore-inspiegabile-cff6543a-9127-11e6-ac33-c191fa0a3477.shtml
Addio a Dario Fo, maestro del grammelot e Nobel per la Letteratura
il ricordo (da “Il Sole 24 Ore”)
–di Renato Palazzi
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-10-13/addio-dario-fo-maestro-grammelot-e-nobel-la-letteratura-095709.shtml?uuid=ADxJvebB&refresh_ce=1
Milano, 13 ottobre 2016
Il Maestro Dario Fo si è spento oggi 13 ottobre 2016 presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, dove era ricoverato da qualche giorno a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Il nostro Paese e il mondo intero perdono oggi un artista che per tutta la vita si è battuto contro l’affermazione secondo cui “la cultura dominante è quella della classe dominante”. Attraverso la sua intera opera Dario Fo ha lavorato affinché le classi sociali che da secoli erano state costrette nell’ignoranza prendessero coscienza del fatto che è il popolo a essere depositario delle radici della propria cultura.
Per questo suo impegno nel 1997 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Letteratura “perché, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.
Insieme all’adorata compagna Franca Rame ebbe il coraggio di allontanarsi dai circuiti teatrali ufficiali, che lui amava definire “teatro borghese”, per portare i loro spettacoli in luoghi non convenzionali come fabbriche occupate, piazze, case del popolo e carceri.
Quando si appassionava a una storia e a un personaggio per prima cosa conduceva un’inchiesta approfondita, per imparare lui stesso in modo da poter trasmettere agli altri. La sua figura si distingue in questo, Dario Fo non ha mai avuto bisogno dell’etichetta di “intellettuale”, perché l’idea di cultura per la quale si è battuto non è né accademica né elitaria. I suoi lavori nascono dalla cultura popolare per essere restituiti al popolo.
Il suo modo di concepire la narrazione non era mai limitato, ma si allargava a tutte le forme artistiche cui amava attingere. Nel momento in cui scriveva una storia all’istante la vedeva, vedeva i personaggi, i volti, le scene, e li raffigurava sulla tela, per poi portarli sul palco, trascinando il suo pubblico in una straordinaria scatola magica.
Tutta la compagnia teatrale e la famiglia ringraziano per l’affetto ricevuto in queste ore.
Sarà possibile salutare il Maestro Dario Fo da domani, venerdì 14 ottobre, dalle ore 9.30 fino alle ore 24.00 e sabato 15 ottobre dalle ore 8.30 fino alle ore 11.00 presso la camera ardente che sarà allestita al Piccolo Teatro Strehler in via Marco Greppi 1.
Alle ore 11.00 di sabato 15 ottobre 2016 il feretro sarà accompagnato dalla camera ardente in Piazza Duomo per l’ultimo saluto alle ore 12.00 circa.
http://www.dariofo.it/
La biografia di Dario Fo su Wikipedia Italia
https://it.wikipedia.org/wiki/Dario_Fo
Morto Dario Fo, premio Nobel per la letteratura aveva 90 anni (su Il Messaggero)
di Marica Stocchi
http://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/cultura/dario_fo_morto-2022944.html