Nell’ambito della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti” ricordiamo uno dei grandi Maestri del fumetto italiano: Gallieno Ferri, che si è spento a Genova il 2 aprile 2016
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Gallieno Ferri, morto il 2 aprile 2016 a Genova, era nato nel capoluogo ligure il 21 marzo del 1929. Grande fumettista italiano, padre “grafico” del mitico personaggio Zagor della Bonelli, lascia un’importante eredità da gestire nell’ambito del fumetto italiano.
Dopo aver esercitato la professione di geometra, Ferri iniziò la sua carriera come disegnatore creando per l’editore Giovanni De Leo Il fantasma verde e Piuma Rossa, firmandosi con lo pseudonimo di Fergal.
Dal 1949, disegnò personalmente la prima serie di Maskar, successivamente iniziò a lavorare con il giornale a fumetti Il Vittorioso e cominciò a illustrare per il mercato francese le avventure dell’indiano Tom-Tom e della giubba rossa Thunder Jack.
Nel 1961 diede vita, insieme a Sergio Bonelli (che, nella fattispecie, scelse di usare lo pseudonimo di Guido Nolitta), a Zagor, che diventerà uno dei personaggi di spicco della Sergio Bonelli Editore e su cui lavorerà ininterrottamente fino al momento della morte, disegnando anche tutte le copertine. Ferri contribuì anche alla sceneggiatura di alcuni dei primi episodi del personaggio. Nello stesso anno realizzò anche, su testi di Gian Luigi Bonelli, due episodi della serie Giubbe Rosse. Nel 1975, sempre su testi di Nolitta, disegnò la prima storia di Mister No (di cui realizzò anche le prime centoquindici copertine). Firmò inoltre i disegni delle copertine degli speciali numero 9 e 10 del Comandante Mark e quella dell’albetto allegato allo speciale numero 9.
Nel 2009, a Roma, gli fu assegnato il premio Romics d’Oro. Il 16 febbraio 2016 le impronte delle sue mani entrarono a far parte della “Walk of Fame ” di Lucca Comics.
Con oltre ventimila tavole realizzate per Zagor, Ferri è il disegnatore che ha disegnato più pagine per un singolo personaggio nella storia della Sergio Bonelli Editore.
Qui di seguito, pubblichiamo un video con una breve intervista del 2007 a Gallieno Ferri.
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A fine post, un video con Ferri intento a disegnare Zagor.
Dal sito della Bonelli, riprendiamo il post intitolato: “Addio, Maestro Ferri!”. Lo pubblichiamo qui di seguito.
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<< Il 2 aprile, si è spento a Genova il Maestro Gallieno Ferri, creatore grafico di Zagor e principe dei disegnatori dello Spirito con la Scure.
Ferri era nato a Genova, nel quartiere industriale di Rivarolo, il 21 marzo 1929. Fin da ragazzo adorava immergersi nella lettura di fumetti, tuffandosi tra le pagine de “Il Vittorioso“, del “Corriere dei Piccoli” e, soprattutto del “Topolino” nerbiniano e de “L’Avventuroso“. Proprio grazie a queste ultime pubblicazioni avvenne un incontro fondamentale per il futuro dell’artista ligure: quello con i pennelli di grandi cartoonist americani come Phil Davis, Lyman Young, Ray Moore, Harold Foster e, soprattutto, Alex Raymond. In particolare quest’ultimo, con i suoi forti richiami all’arte classica, folgorò il giovane Gallieno, influenzando fortemente il suo immaginario e il suo segno. Così come gli straordinari illustratori della “Domenica del Corriere“, Walter Molino e Achille Beltrami, dai quali il futuro copertinista di Zagor cercò di rubare i segreti del racconto sintetizzato in un’unica, potente immagine.
Dopo aver preso il diploma da geometra e aver iniziato a esercitare la professione in una piccola ditta genovese, Ferri comincia a intensificare lo studio del disegno, dando sfogo alla sua creatività sia nel tempo libero che realizzando qualche bozzetto pubblicitario. Un lavoro che gli permette di focalizzare ulteriormente le sue capacità di illustratore e di farsi conoscere in qualità di disegnatore. Nel 1948, rispondendo a un annuncio pubblicato su Il Secolo XIX, partecipa a una selezione indetta dall’editore Giovanni De Leo – in caccia di giovani talenti – risultando uno dei migliori.
Gli vengono quindi affidate le avventure di “Il Fantasma Verde” e “Piuma Rossa“, siglate con il nome plume di Fergal e pubblicate nel 1949.
Nel 1951, è la volta di “Maskar“, personaggio di cui è stato anche creatore grafico e copertinista, per poi disegnare i western “Tom Tom” e “Thunder Jack“: quest’ultimo, nel ’52, inaugura una serie di collaborazioni di successo con il mercato francese, sotto l’egida dell’editore Pierre Mouchott. Tra queste, ricordiamo anche “Agent Secret“, “Kid Colorado” e “Jim Puma“, personaggio recentemente ristampato in volume da parte di ANAFI. Successivamente, sul finire dell’esperienza con il mercato transalpino, Ferri porta avanti anche la collaborazione con “Il Vittorioso“, mettendo mano alle serie “Jolly” e “Capitan Walter“.
Nel 1959, si trasferisce a Recco (sempre in provincia di Genova), e nel 1960, di passaggio a Milano, tiene con sé alcuni lavori francesi. Li porta alla redazione delle Edizioni Araldo e, in quell’occasione, conosce Tea Bertasi e Sergio Bonelli. Da lì al primo lavoro per la futura Sergio Bonelli Editore passa poco: realizza due albetti a striscia di “Giubba Rossa“, scritti da Gianluigi Bonelli e pubblicati nel 1961… un anno che rimarrà scolpito nella memoria degli appassionati di fumetti nostrani come quello della nascita di Zagor!
Creando lo Spirito con la Scure, Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri avevano intenzione di dare vita a un personaggio che incontrasse il favore dei più giovani, senza però scivolare nell’infantilismo che caratterizzava alcune pubblicazioni, pur di grande successo, dell’epoca. Un eroe forte, giusto e dal fisico prestante che potesse vivere da protagonista racconti che racchiudessero tutti gli elementi più tipici delle storie d’avventura, arricchendo la tematica con ingredienti presi da altri generi narrativi. Una miscela straordinaria e vincente, le radici di un successo che prosegue in edicola ancora oggi, a distanza di oltre mezzo secolo!
Della serie, il Maestro Ferri realizza innumerevoli episodi, nonché tutte le copertine (incluse quelle di ogni uscita, compresi Speciali, Almanacchi, Giganti, Maxi e Color), fino alla sua scomparsa. Fino all’ultimo, Ferri ha lavorato a Zagor, come testimoniano le tavole di cui vi abbiamo recentemente mostrato una selezione in anteprima, nonché le copertine che, ancora per pochi mesi, troverete sugli albi mensili e speciali dello Spirito con la Scure.
Da non dimenticare un altro importantissimo apporto all’universo bonelliano. È datato 1975, anno in cui Sergio Bonelli dà vita a Mister No: Ferri ne disegna il numero uno e le prime centoquindici copertine.
Al di là dei numeri e della cronaca, non bastano queste poche righe per sottolineare l’importanza di Gallieno Ferri: un autore che non solo è stato un esempio straordinario di passione, dedizione e professionalità, ma che con il suo segno ha coinvolto e appassionato migliaia e migliaia di lettori, nel corso di una carriera lunga e straordinaria. Con lui, scompare un punto di riferimento per il fumetto avventuroso italiano. Non svaniscono, però, le emozioni che ci ha saputo regalare con il suo tratto. Ricordi preziosi e indelebili per cui lo ringrazieremo in eterno.
Addio, Maestro Ferri! >>
(Fonte: Sergio Bonelli editore, wikipedia Italia e varie)
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Approfondimenti su: Il Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa, Ansa, Il Giornale, Il Secolo XIX
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