Osservatorio LitBlog n. 14: settimana dal 14 al 20 gennaio 2013
[In premessa, segnaliamo questo importante lavoro di “mappatura” realizzato da Tropico del Libro. Ne avevamo già accennato qui]
(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)
a cura di Francesca G. Marone
Raccontare è come mentire?
(Da Nazione Indiana)
Noi esseri umani siamo da sempre immersi nelle storie, ci siamo dentro fino al collo, in quelle che raccontiamo agli altri e in quelle che raccontiamo a noi stessi per vivere.
Trasmettiamo ai nostri figli l’idea del mondo che ci circonda attraverso le storie, quelle storie che fin da piccoli, ci conducono sulle strade dei sentimenti più contrastanti dalla paura alla magia e alla scoperta dell’amore. Per lungo tempo crediamo che una strega possa avere il potere di farci addormentare e un principe di svegliarci con un bacio, aspettiamo la notte di Natale perché un omone buono vestito di rosso ci porti doni. Poi quando meno ce lo aspettiamo, un giorno ci svegliamo sapendo che era tutta una storia, una grande bugia, perché le storie non sono la realtà. Interessante il filo conduttore dell’articolo che vi propongo di leggere, la narrazione si spinge anche nella sfera della politica, e quando non crediamo più in quella storia, siamo pronti a buttarci a capofitto in una storia nuova. Non so se sia possibile dirigersi verso quell’unica storia che rappresenta la nostra più vera identità, supponendo che di identità ne esista una sola, immagino che senza raccontarci storie non riusciremmo a vivere ma soprattutto ad affrontare l’unica vera storia che ci fa paura. La morte.
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Tavoli da lavoro
(da Doppiozero)
Povere madri, quante volte si sgolano intimando l’ordine sulle scrivanie? E se fosse sbagliato?E se in quel disordine esistessero le tracce della singola individualità di colui che si esprime fra le carte, le penne? Se albergasse l’originalità di ognuno di noi fra un posacenere e una carta scolorita? L’articolo che vi propongo di leggere è veramente piacevole e suscita ulteriori curiosità, un po’ come mettere il naso fra le cose private dei grandi scrittori e chiederci quanto le cose, gli oggetti inanimati che ci circondano possano raccontare di noi e delle nostre vite. Bellissima l’idea di proporre le fotografie di scrivanie e tavoli dove si possa interpretare lo stile e la personalità di chi ci scrive. Come è ricordato nell’articolo, ci provò e ci riuscì assai bene Perec a parlare degli oggetti che raccontano di noi, perciò mettiamo meno ordine sulle nostre scrivanie perché potrebbero nascondersi fra carte sparse tante storie ancora da raccontare.
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Mappatura letteraria
(da Sul Romanzo)
Divertentissima questa notizia illustrata in questo articolo!Non posso immaginare se una cosa del genere in Italia possa avere un buon seguito ma in un’epoca di convergenza dei mezzi tecnologici e di condivisone dei contenuti non può non piacermi. In California è stato inventato un sito che permette di fare una mappatura dei libri, mettendo in relazione qualcosa indicata in una narrazione con la stessa narrata in un altro libro. Se in un romanzo sono citati cantanti, marche di biscotti o d’automobili, verranno segnalati ed elencati dal sito, Small Demonds, e se sono citati anche in altri romanzi verrà indicato. Sarà lo sguardo che scova le correlazioni fra le narrazioni. L’attenzione per i dettagli non sarà volta solo a catalogare i particolari di una lettura ma anche a suggerire letture appropriate ai gusti dei lettori, seguendo indicazioni diverse da quelle tradizionali. Inoltre l’utilizzo delle proprietà del sito potrà essere adatto per studiare parallelismi fra scritture differenti. Per approfondire questa simpatica curiosità leggete qui…
Francesca G. Marone
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