Osservatorio LitBlog n. 16
(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)
a cura di Francesca G. Marone
La liquidità dell’essere umano
(da La poesia e lo spirito)
Non sembra esserci speranza nelle parole di Imre Kertesz, la liquidazione dell’umanità rammenta la frammentarietà dell’uomo moderno di Bauman, quel mondo liquido in cui ogni appiglio viene meno. Utilizzando diversi registri narrativi, questo scrittore ungherese premio Nobel, ci dipinge una realtà in cui il peggio è qui ed ora. La caduta di ogni valore ha condotto alla resa della capacità di relazionarsi l’uno con l’altro, in questo romanzo disperatamente descritta. Il bel articolo di Augusto Benemeglio mette in evidenza i punti essenziali del percorso narrativo dello scrittore ungherese, rammentandoci che siamo tutti coinvolti in un’assunzione di responsabilità che è necessaria alla sopravvivenza stessa dell’essere umano. Riconosciamo un gran merito nell’avere messo in luce un autore poco noto e la cui lettura può rammentarci l’importanza del sentirsi in una comunità in cui, come è scritto, “nessuno è innocente”. Tanto disperata l’esistenza da condurre a scelte estreme di totale abbandono come il darsi ad una vita da barbone.
Per approfondire qui…
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L’Io sconosciuto
(da Via delle belle donne)
Un testo difficile quello proposto nel post che vi segnalo, eppure devo dire che leggendo l’articolo di Maria d’Ambra viene il desiderio di cimentarsi con la lettura di Ingeborg Bachmann e il suo Malina. Una strutturazione complessa dell’opera che fa confluire in sé aspetti relativi al romanzo, al monologo teatrale, alle espressioni musicali, e tant’altro. Anche le chiavi di lettura, come è ben evidenziato nella trattazione dell’articolo, possono essere molteplici, dalla chiave narrativa classica a quella psicologica. Uno stile che è improntato alla narrazione interiore ed è ricco di simbolismi, in cui permane un’ombra pesante del paterno e il mondo attorno non consente l’armonia nella costruzione della propria identità. Alcuni conosceranno l’autrice come poetessa altri non avranno mai letto le sue opere, in ogni caso questo post è meritevole di avere gettato luce su una lettura a prima vista complessa che, però, pare possa dare grandi soddisfazionial lettore attento.
L’articolo qui…
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Cahiers de doléance
(da L’Indice online)
Anche ad un grandissimo come Saramago è capitato di sentirsi “rifiutato”, il rapporto fra autore ed editore, il peso della censura come della responsabilità dello scrittore in genere, tutto potrete leggere in questo articolo che racconta il percorso tortuoso del Quaderno in cui Saramago raccolse i suoi pensieri dapprima esposti nel suo blog. Cultura, politica, vicende italiane che sembrano essere di vecchia data ma che, come i morti viventi in film del terrore, ritornano. A parte l’aspetto che potrebbe apparire polemico ad alcuni, non a me, concordo con il mettere in evidenza una raccolta di pensieri e riflessioni di uno dei più grandi autori e pensatori del nostro secolo, sicuramente da leggere e rileggere.
Approfondimenti, qui…
Francesca G. Marone
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