(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)
a cura di Francesca G. Marone
Musica e social book
(da Finzioni magazine)
Un’icona pop alle prese con la creazione letteraria, non è proprio una novità, abbiamo avuto svariati esempi di autori letterari provenienti dal mondo della musica o dello spettacolo. Questa volta però è davvero singolare l’iniziativa del cantante Pharrell Williams. Lui nasce come rapper della Virginia, poi diventa un’icona del mondo pop passando attraverso l’attività di stilista per brand super celebri tipo Moncler, Comme Des garçons e Adidas originals . In linea con le nuove sperimentazioni di ibridi fra scrittura e nuove tecnologie, Pharrell lancia il primo social book. Molti sono stati i tentativi più o meno riusciti di mettere assieme scrittura e linguaggi dei social media, questo pare essere alquanto singolare. Vita raccontata frammentata da parole scomparse, ladri lettori e soprattutto un orso. Il tema mi incuriosisce alquanto anche perché strettamente collegato con un altro interessante pezzo che vado a consigliarvi più giù. Vi incuriosisce?
Leggete ed approfondite la questione qui…
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La forza di raccontare
(da Minima et Moralia)
Gli scrittori non sortiscono tutti il medesimo effetto sul lettore, alcuni son bravi, bravissimi, altri sono più che bravi. Magici. Bernard Malamud è uno scrittore che ipnotizza, come un incantatore di serpenti ti cattura fra le sue storie e non ti lascia più andare; Philip Roth ha detto del suo libro Il commesso “ è Il capolavoro di Malamud” e pare che lo consideri come un maestro. Ho conosciuto la magia di questo scrittore attraverso la lettura di alcuni suoi racconti, editi da Einaudi, popolati da personaggi sempre in bilico fra realtà e sogno, mi ripropongo con grande interesse di leggere questo romanzo- peraltro già uscito in anni precedenti-. Niente artifici strani o originalità e sperimentazioni nella scrittura di questo autore che procede inesorabile nello svolgersi degli eventi mettendo a fuoco ogni dettaglio della vita dei suoi protagonisti. L’articolo che vi propongo di leggere vi farà innamorare delle storie di Malamud prima ancora di averlo letto, saprà suggerirvi le motivazioni più profonde per accostarvi per la prima volta a questo immenso scrittore oppure per gustare ancora una volta, se lo conoscete già, l’attrazione delle sue storie.
Per approfondire, qui…
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Un caos ordinato
(da Nazione Indiana)
Siate ordinati, intimano le mamme ai loro ragazzi mentre si destreggiano fra un calzino bucato e una montagna di libri ammucchiati sul pavimento, siate ordinati, si rivolgono i datori di lavoro ai rispettivi collaboratori, siate ordinati quando esponete un pensiero o raccontate una storia. C’è un filo logico da seguire, una sequenza lineare, un numero uno e via di seguito fino al dieci. E’ davvero così importante distinguere i concetti di ordine e di disordine? Le vecchie procedure di riordino della parola oggi hanno ancora ragione di esistere? Se solo rivolgiamo il nostro sguardo al mondo di internet e alle sue non regole sicuramente qualche dubbio ragionevole sull’utilizzo delle vecchie categorie si solleva. In questo interessantissimo articolo si discute di giganti sulle cui spalle ancora poggiamo e sui cambiamenti sociali imposti ai nuovi metodi comunicativi. Non tutto è come sembra tuttavia. Nell’apparente caos comunicativo attuale qualcosa funge da elemento ordinatore. Cambia l’ordine, cambia il punto di vista della critica, nell’attuale spazio culturale. Relativismo, concetto del nuovo, cosa ha bisogno di credibilità per essere creduto?
Se volete approfondire questa discussione leggete qui…
Francesca G. Marone
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