Osservatorio LitBlog n. 8: settimana dal 12 al 18 novembre 2012
(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)
a cura di Francesca G. Marone
Fra le parole e i pensieri di Virginia Woolf
Il Signor Joyce e la signora Woolf
(di Antonio Moresco – da Il primo amore)
Bellissimo, intenso questo post che narra i pensieri della grandissima Virginia Woolf. Un diario di valore immenso “Diario di una scrittrice” di V. Woolf, una testimonianza inestimabile e necessaria per noi lettori per tentare di entrare nel flusso dei pensieri e lasciarci travolgere dalle emozioni come accade con i diari di tanti altri scrittori come Kafka, Musil, o con l’epistolario di Leopardi e Flaubert.
Moresco ci conduce con eleganza nei meandri dei dubbi della mente di Virginia Woolf, facendoci assaporare ogni parola, ogni considerazione che la scrittrice fa e consegna al foglio, rosa da sentimenti contrastanti verso Joyce dopo la lettura del suo Ulysse.
L’articolo si protrae per due post ma vi assicuro che vale ben la pena di dedicare un po’ di tempo a leggere tutto e godere della meravigliosa scrittura sensibile della Woolf.
Personalmente Moresco mi ha molto invogliata a leggere questo diario, non per l’importanza dell’aspetto critico che ne potrebbe scaturire da parte della Woolf verso la scrittura di Joyce, come a prima vista può sembrare, quanto per entrare nella sincerità di espressione delle pieghe di ogni sentimento vissuto da questa immensa scrittrice.
Leggere qui… e poi continuare qui.
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La gioia dei libri in piazza
Flash mob in galleria a Milano!
(di Barbara – da Booksblog)
Tutti conosciamo il fenomeno dei flash mob che imperversa nelle piazze e nelle strade delle nostre città da qualche anno a questa parte. Richiamo qualche spiegazione per coloro che non lo conoscessero ancora:
l’etimologia proviene dall’inglese flash che indica il lampo, la fulminea velocità, e mob, la folla.
E’ essenzialmente un evento spettacolo secondo cui coloro che aderiscono decidono di incontrasi in un luogo fisico ed allestire un’improvvisa e veloce manifestazione collettiva intorno ad un tema predeterminato.
Naturalmente non poteva che essere esportato dagli Stati Uniti per approdare da noi in Europa nel 2003 a Roma. La comunicazione attraverso le nuove tecnologie e l’utilizzo dei social network aiuta a collegare i presunti partecipanti e ad organizzare l’evento.
Sinceramente ero più abituata a legare il concetto di flash mob a balli e musica, mai ad un atto così tipicamente solitario come quello della lettura, quindi mi ha colpita la lettura del post che vi segnalo. A Milano , in galleria, un fantastico ed insolito appuntamento di bookmob ha colorato la giornata. Un’iniziativa che vuole celebrare la grande gioia che ricaviamo dalla lettura, e che io condivido con voi!
Consiglio di guardare anche il video inserito nell’articolo.
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Quanti caratteri ha la scrittura?
Gli spettri all’interno del computer
(di Teresa Prudente – da L’indice dei libri del mese)
Quante volte pigiamo sui tasti dopo avere scelto il carattere da utilizzare? E quante volte ci soffermiamo a riflettere sulle motivazioni della creazione e la scelta di un carattere piuttosto che un altro? C’è qualcuno che si è preso la briga di inventare per noi le Font, i caratteri, che utilizziamo ogni volta che dobbiamo scrivere seduti al nostro personal computer. Questo simpatico testo di un giornalista inglese, indicato dall’articolo, indaga il campo della realizzazione dei caratteri e dà cenno delle motivazioni, squisitamente emotive, che ci spingono nella scelta di uno o l’altro carattere quando scriviamo. Mi sembra interessante questo excursus storico sull’evoluzione delle font e sul conseguente impatto emotivo provocato nell’utilizzatore quotidiano. Anche per riflettere su quanti automatismi abitano il nostro quotidiano.
Per approfondire…
Francesca G. Marone
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