VALERIA PARRELLA con “Almarina” (Einaudi), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e postproduzione: Federico Marin
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Ospite della puntata: Valeria Parrella con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Almarina” (Einaudi).
Questo romanzo limpido e intenso forse è una piccola storia d’amore, forse una grande lezione sulla possibilità di non fermarsi. Di espiare, dimenticare, ricominciare.
Come nasce “Almarina“? Perché hai scelto, come epigrafe del libro, proprio questa citazione tratta dalle Lettera dal carcere di Antonio Gramsci? (“E io ti darò notizie di una rosa che ho piantato e di una lucertola che voglio educare.”). Ci parleresti di Nisida? Come descriveresti la protagonista del romanzo, Elisabetta Maiorano? Qual è il contesto in cui Elisabetta si trova a operare? Com’è la vita all’interno del carcere minorile di Nisida? Può una prigione rendere libero chi vi entra? Chi è Almarina? In che modo l’arrivo di Almarina determina un cambiamento rispetto al contesto della classe in cui insegna Elisabetta? Come si evolve il rapporto tra Elisabetta e Almarina? Che tipo di dinamiche si innescano? È davvero possibile ricominciare dopo un’esperienza di reclusione in carcere? Come racconteresti la copertina di questo romanzo?
Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Valeria Parrella nel corso della puntata.
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La scheda del libro
Può una prigione rendere libero chi vi entra? Elisabetta insegna matematica nel carcere minorile di Nisida. Ogni mattina la sbarra si alza, la borsa finisce in un armadietto chiuso a chiave insieme a tutti i pensieri e inizia un tempo sospeso, un’isola nell’isola dove le colpe possono finalmente sciogliersi e sparire. Almarina è un’allieva nuova, ce la mette tutta ma i conti non le tornano: in quell’aula, se alzi gli occhi vedi l’orizzonte ma dalla porta non ti lasciano uscire. La libertà di due solitudini raccontata da una voce calda, intima, politica, capace di schiudere la testa e il cuore. Esiste un’isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un vascello, Nisida è un carcere sull’acqua, ed è lí che Elisabetta Maiorano insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha cinquant’anni, vive sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello chiudendo Napoli alle spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a imbastire il futuro. Ma in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce cambia e illumina un nuovo orizzonte. Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano l’altra loro possibilità: essere un punto di partenza. Nella speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche «come il bucato steso alle terrazze».
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Valeria Parrella è nata nel 1974, vive a Napoli. Per minimum fax ha pubblicato le raccolte di racconti mosca piú balena (2003) e Per grazia ricevuta (2005). Per Einaudi ha pubblicato i romanzi Lo spazio bianco (2008, 2010 e 2018), da cui Francesca Comencini ha tratto l’omonimo film, Lettera di dimissioni (2011), Tempo di imparare (2014), la raccolta di racconti Troppa importanza all’amore (2015), Enciclopedia della donna. Aggiornamento (2017) e Almarina (2019). Per Rizzoli ha pubblicato Ma quale amore (2010), ripubblicato da Einaudi nei Super ET nel 2014. È autrice dei testi teatrali Il verdetto (Bompiani 2007), Tre terzi (Einaudi 2009, insieme a Diego De Silva e Antonio Pascale), Ciao maschio (Bompiani 2009) e Antigone (Einaudi 2012). Per Ricordi, in apertura della stagione sinfonica al Teatro San Carlo, ha firmato nel 2011 il libretto Terra su musica di Luca Francesconi. Ha inoltre curato la riedizione italiana de Il Fiume di Rumer Godden (Bompiani 2012). Da anni si occupa della rubrica dei libri di «Grazia» e collabora con «Repubblica».
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e post produzione: Federico Marin
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Colonna sonora della puntata: “Inevitabilmente (Lettera dal carcere)” di Fiorella Mannoia; “Nisida” di Edoardo Bennato; “Canta appress’ a’ nuie” di Edoardo Bennato.
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È possibile ascoltare le precedenti puntate radiofoniche di Letteratitudine, cliccando qui.
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