Dicembre 30, 2024

17 thoughts on “VESTIVAMO DA SUPERMAN di Bill Bryson

  1. Questo libro è appena uscito, quindi immagino che nessuno di voi l’abbia ancora letto.
    Però, magari, ci sarà qualcuno che conosce Bryson per aver letto libri precedenti.
    Parliamo di Bryson, magari.
    Oppure parliamo dell’America degli anni Cinquanta, se volete.
    Verrebbe da chiedersi: Se quello era – per l’America – un periodo “spaventoso, emozionante, interessante, istruttivo, sbalorditivo, libidinoso, entusiasta, problematico, spensierato, confuso, sereno e snervante”, quello odierno… che periodo è?

  2. Altra considerazione.
    Avete visto com’è carina (e giuliva) la copertina?
    Bene, sul retro (cosiddetta quarta) c’è il disegno stilizzato di un fungo atomico. La dice lunga, no?

  3. per me l’america degli anni cinquanta è in parte quella della grande hollywood. è quella di presley e del rock&roll. ma è anche quella dell’inizio della guerra fredda, dell’ossessione della guerra atomica e dei rifugi antinucleari. e poi c’è l’america di quegli anni raccontata nei bellissimi telefilm di “happy days”. ve li ricordate?

  4. Non conosco Bryson. Ma, caro Gennaro Iozzia, ricordo benissimo l’America descritta nell’ottimo serial “Happy days”. Ed è anche un ricordo nostalgico il mio. Come direbbe Fonzie: “Hey!”. Pollice in alto.
    Smile

  5. Beh ma già in ‘America perduta. In viaggio attraverso gli Usa’ aveva trattato questo genere di nostalgia, non senza ironizzare sul sistema di vita americano. Un americano forestiero in America.

  6. Ho letto Bill Bryson fin da Notes from a small island e Neither here nor there, che un allegro amico inglese mi aveva regalato, e li consiglio. Lo stile brillante, ironico, la scrittura personalissima ricca di ‘catene aggettivanti’ e osservazioni amplificate legate alla consolidata figura del viaggiatore-amico-che-racconta fanno passare in secondo piano la evidente taccagneria dello scrittore e la paura/odio per gli animali, nonché qualche esagerazione di mestiere. Comunque da conoscere. Complimenti all’informatissimo Navigero.

  7. ‘Una passeggiata nei boschi’ lo ricordo come un libro originale, notevole e godibilissimo. E lo consiglio. Non sapevo fosse uscito questo nuovo volume. Andrò senz’altro a cercarlo in libreria, grazie.

  8. Grazie per i commenti. In verità non me li aspettavo. Nel senso che pensavo che Bryson non è poi così noto.
    Bravi!

    @ Gianmario.
    L’informatissimo Navigero ringrazia!

  9. In tutta onesta` confesso la mia ignoranza non conoscevo l`autore. ho dato un`occhiata su Bol e credo diventera` la mia prossima preda per le ferie estive.
    Grazie !!!!!

  10. Ho letto Vestivamo da Superman dopo aver letto un altro suolibro di viaggi e me ne sono perdutamente innamorata. Adoro ilsuo stile di scrittura e la sua ironia. Adesso ho comperato altri tre suei libri e sto leggendo Una passeggiata nei boschi e In una terra bruciata dal sole e ve li consiglio proprio.

  11. Non conosco Bryson, se non per sentito dire. Lo leggerò, se non altro per scoprire qualcosina di più di un popolo che io ritengo strano e che, al tempo, aveva molto da raccogliere e tanto da dare. Peccato che poi tutto abbia preso una strada ben diversa, senz’altro peggiore di qualsiasi sogno del tempo. Un plauso a chi ha ricordato i telefilm della serie “Happy days”: che nostalgia, ero così piccolo. Viva il pollice alto dunque. Ce n’erano anche altri telefilm ambientati in quel periodo: c’è qualcuno che mi aiuta a rircordarli?:)

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