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ETNA COMICS 2023
ETNA COMICS 2023: al Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania dall’ 1 al 4 giugno
L’intero programma è disponibile qui. L’elenco degli ospiti è disponibile qui
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Etna Comics 2023 si svolgerà al Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania. La location è facilmente raggiungibile in auto, metro, treno e autobus AMT. L’undicesima edizione di Etna Comics, il festival internazionale del fumetto, del gioco e della cultura POP, si svolgerà dall’ 1 al 4 giugno 2023.
La manifestazione è conosciuta come il più grande Festival del sud Italia e rappresenta ormai da 13 anni un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di fumetti, cinema, cinema d’animazione, serie TV, gioco e videogioco, ma anche musica, collezionismo, spettacoli, concerti, cultura tradizionale giapponese e tanto altro ancora.
Il programma di Etna Comics 2023 è ricco di eventi interessanti. Ci saranno mostre, ospiti di prestigio e tante attività per tutte le età. Per orientarti meglio durante la manifestazione puoi utilizzare la Mappa Ufficiale e scoprire tutti i punti d’interesse e le tante attività delle giornate.
Molti ospiti di prestigio all’undicesima edizione di Etna Comics 2023. Tra gli ospiti confermati ci sono l’attore italiano Alessandro Borghi, conosciuto per il suo lavoro in Suburra – La serie, Diavoli, Che Dio ci aiuti, Mondocane, Il primo re, Sulla mia pelle e Napoli velata. Anche l’astronauta Samantha Cristoforetti sarà presente tra gli ospiti della nuova edizione del festival della cultura pop e del fumetto.
Tra gli ospiti più attesi ci sono il maestro del fumetto erotico Milo Manara, autore del manifesto 2023, il disegnatore americano John Romita Jr., famoso per aver illustrato Spider-man e altri supereroi Marvel, e l’attrice Ornella Muti. Il festival ospita anche l’anteprima nazionale della copertina variant di “Topolino” dedicata a Catania e ad Agata, realizzata da Alessandro Pastrovicchio
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Etna Comics 2023 offre anche le seguenti 12 aree tematiche: (altro…)
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Il Festival di Cannes 2023
La 76ª edizione del Festival di Cannes si è svolta a Cannes dal 16 al 27 maggio 2023
Il Festival di Cannes 2023 è stato inaugurato dalla proiezione di Jeanne du Barry – La favorita del re di Maïwenn e chiuso da quella del film d’animazione Pixar Elemental. La giuria internazionale del concorso, presieduta dal regista Ruben Östlund, già vincitore della precedente edizione del Festival, ha assegnato la Palma d’oro al francese Anatomie d’une chute, della regista Justine Triet.
La Palma d’Oro è stata vinta dalla regista Justine Triet con il film Anatomie d’une Chute. Il premio per la miglior interpretazione maschile è andato all’attore Koji Yakushoper il film Perfect Days di Wim Wenders. La miglior attrice della 76esima edizione del Festival di Cannes è stata Merve Dizdar per il film Kuru Otlar Ustune (Dried Herbs) del regista turco Nuri Bilge Ceylan.
Uno dei più grandi cambiamenti che hanno interessato l’edizione 2023 del Festival di Cannes è l’aumento di film e progetti che trattano della tematica della diversità. Inoltre quest’anno il programma è stato caratterizzato da un respiro globale, con titoli provenienti da buona parte del mondo (Mongolia, Senegal, Iran, Asia e Nord Africa compresi).
Selezione ufficiale
La lista dei lungometraggi componenti la selezione ufficiale del Festival è stata annunciata il 13 aprile 2022, con delle aggiunte il 24 aprile.
Concorso
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Cento anni dalla nascita di don Lorenzo Milani
Ricordiamo Don Lorenzo Milani in occasione del centenario della nascita
Segnaliamo l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia in occasione del centenario della nascita di don Lorenzo Milani che si è svolta a Barbiana.
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Don Lorenzo Milani, nome completo Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967), è stato un presbitero, scrittore, docente ed educatore cattolico italiano.
La sua figura di prete è legata all’esperienza didattica rivolta ai bambini poveri nella disagiata e isolata scuola di Barbiana, nella canonica della chiesa di Sant’Andrea.Alla figura di don Lorenzo Milani, lo scrittore Eraldo Affinati ha dedicato il libro “L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani” (Mondadori). Riproponiamo di seguito il testo di Affinati in cui lo scrittore ci racconta la genesi di questo libro…
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ERALDO AFFINATI racconta il suo romanzo L’UOMO DEL FUTURO (Mondadori)
Credo che L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani sia nato ben prima di essere stato scritto: è come se lo avessi sempre avuto dentro. Non sonnecchiava soltanto negli occhi di Romoletto, quando lui imprevedibilmente alzava la mano per rispondere alle domande che io ponevo e, così facendo, lasciava intravedere il cinturone con il teschio stretto sui suoi fianchi esili. Certo, si stava formando anche nella furia di Valerio nel momento in cui voleva entrare in classe sempre alla seconda ora, sebbene glielo avessimo vietato. Il testo era già presente, seppure in potenza, nella dolcezza di Fulvio, nella malinconia di Omar, nella rabbia di Mohamed, nella strafottenza di Ismail. Ma tutto ciò non è sufficiente a dire perché è diventato così com’è. Intendiamoci: guai se non pensassi che quest’ultimo tomo, diciassettesimo della serie, concepito alla maniera di un reportage riflessivo sui luoghi che videro l’azione educativa del priore di Barbiana e dei suoi inconsapevoli seguaci sparsi oggi in ogni parte del pianeta, non sia cresciuto alla maniera di una pianta rampicante sulle pareti scrostate della mia ormai trentennale consuetudine coi cosiddetti ragazzi difficili, italiani e immigrati; tuttavia devo ammettere che, per fornire una spiegazione più esauriente, meno tecnica, più autentica, al tema di questa rubrica, sono costretto a risalire a molto tempo prima del mio ingresso nella scuola come insegnante di lettere negli istituti professionali per l’industria e l’artigianato. Posso azzardare ancora di più? Per motivare la forma che l’opera ha preso – pellegrinaggio, breviario interiore, indagine conoscitiva – non mi basterebbe nemmeno tirare in ballo l’Eraldo bambino che giocava coi soldatini di gomma sul pavimento dalle mattonelle color sale e pepe in un condominio anonimo e triste nella solitudine atroce che può riservare una grande antica città del ventesimo secolo. (altro…)
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IL GATTOPARDO in una serie TV
IL GATTOPARDO: la nuova serie Netflix che riporta in vita il capolavoro di Tomasi di Lampedusa
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Netflix ha annunciato l’inizio delle riprese de “Il gattopardo”, la nuova serie tratta dal celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (foto in alto), pubblicato nel 1958 e già portato al cinema da Luchino Visconti nel 1963. La serie, composta da sei episodi, sarà diretta da Tom Shankland e prodotta da Indiana Production e Moonage Pictures.
La storia è ambientata nella Sicilia dell’800, durante i moti risorgimentali che portarono all’unificazione italiana. Il protagonista è don Fabrizio Corbera, principe di Salina, che si trova a dover affrontare il declino della sua famiglia aristocratica e del suo mondo, minacciati dai cambiamenti sociali e politici. Per salvare il futuro della sua casata, il principe dovrà stringere nuove alleanze, anche a costo di sacrificare i suoi principi e i suoi sentimenti. (altro…) -
150 ANNI DALLA MORTE DI ALESSANDRO MANZONI
ALESSANDRO MANZONI (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873) A 150 ANNI DALLA MORTE
[Ri-proponiamo in lettura l’articolo di Gianni Bonina dedicato a “I Promessi Sposi” nell’ambito della rubrica di Letteratitudine “Leggerenza. I grandi libri da riaprire”]
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Il Presidente Mattarella a Milano per i 150 anni della morte di Alessandro Manzoni
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato a Milano per l’anniversario dei 150 anni della morte di Alessandro Manzoni.
Al suo arrivo, il Capo dello Stato ha deposto una corona al monumento funebre dello scrittore, sepolto al Famedio del Cimitero Monumentale
Nel pomeriggio il Presidente Mattarella è intervenuto alla cerimonia a Casa Manzoni che ha visto i discorsi di Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, di Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, di Angelo Stella, Presidente della Fondazione Centro nazionale Studi manzoniani, e di Giovanni Bazoli, Presidente onorario della Fondazione Centro nazionale Studi manzoniani, e una lettura tratta dai Promessi Sposi dell’attrice Eleonora Giovanardi.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella, che proponiamo di seguito.
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Intervento del Presidente Sergio Mattarella alla cerimonia in occasione del 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni
(Milano, 22/05/2023)
Autorità, gentili ospiti, care studentesse e cari studenti.
Ringrazio, a nome di tutti per i loro interventi, il Sindaco, il Presidente della Regione, il Prof. Bazoli, il Prof. Stella.
Ho deposto questa mattina una corona di fiori sulla tomba di Alessandro Manzoni, in questo 150° anniversario della sua morte. Un grande scrittore, un grande italiano, un grande milanese. Perché, caro sindaco, non si può spiegare Manzoni senza Milano e, penso che si possa dire, Milano senza Manzoni.
Con questa cerimonia – così raccolta e partecipata, per questo sarebbe piaciuta certamente a Manzoni – vogliamo rendere testimonianza di quanto l’Italia gli sia debitrice, in termini di pensiero, di produzione letteraria, di esempio morale, di evoluzione della lingua. Manzoni, uno degli spiriti più nobili del nostro Ottocento, protagonista del Romanticismo e del Risorgimento italiano. Definito, a ragione, il padre del romanzo italiano e maestro indiscusso di tante generazioni di letterati e di patrioti. (altro…)
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PREMIO STREGA 2023: in radio con Loretta Santini (per Ada D’Adamo), Gian Marco Griffi, Vincenzo Latronico
PREMIO STREGA 2023 (parte II): Loretta Santini (per Ada D’Adamo), Gian Marco Griffi, Vincenzo Latronico ospiti del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin
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PER ASCOLTARE LA PUNTATA premi il tasto play o CLICCA QUI
Ospiti della puntata: Loretta Santini (per Ada D’Adamo), Gian Marco Griffi, Vincenzo Latronico
Speciale Premio Strega 2023 (parte II): dal Catania Book Festival diretto da Simone Dei Pieri, l’incontro con i dodici candidati al Premio Strega 2023. Interviste curate da Mattia Insolia e Lorena Spampinato
In questa puntata ascoltiamo gli interventi di:
- Loretta Santini (per Ada D’Adamo), Come d’aria (Elliot), candidata al Premio Strega da Elena Stancanelli.
- Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico (Laurana Editore), candidato al Premio Strega da Alessandro Barbero.
- Vincenzo Latronico, Le perfezioni (Bompiani), candidato al Premio Strega da Simonetta Sciandivasci.
Lo Speciale Premio Strega 2023 (parte I) è disponibile per l’ascolto cliccando qui
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin
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È possibile ascoltare le precedenti puntate radiofoniche di Letteratitudine, cliccando qui.
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La colonna musicale della puntata (a cura di Federico Marin): brani in ordine di ascolto (altro…)
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ADDIO A MARTIN AMIS
È morto lo scrittore Martin Amis, all’età di 73 anni
Martin Louis Amis (Oxford, 25 agosto 1949 – Lake Worth, 19 maggio 2023) è stato uno scrittore, saggista e sceneggiatore britannico di fama internazionale.
Figlio del prolifico scrittore Kingsley Amis, Martin Amis fu autore di alcune delle opere più importanti e conosciute della letteratura postmoderna inglese.
La sua scomparsa ha suscitato molte reazioni nella stampa internazionale.
The Guardian ha descritto Amis come “l’autore influente di romanzi che hanno ridefinito un’epoca, tra cui Money e London Fields” e ha sottolineato che il suo lavoro “ha influenzato una generazione di scrittori britannici”.
The New York Times ha descritto i romanzi di Amis come “caustici, eruditi e cupamente comici” e ha sottolineato che hanno ridefinito la narrativa britannica negli anni ’80 e ’90.Il 23 maggio 2023 era già in programmazione l’uscita del nuovo libro di Martin Amis intitolato “La storia da dentro” (Einaudi, 2023 – traduzione di Gaspare Bona): approfondimenti su LetteratitudineNews.
Di seguito, il commento di Paolo Di Paolo e una nota biografica su Amis.
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di Paolo Di Paolo
Mi dispiace che se ne sia andato Martin Amis, mi dispiace tanto.
Più volte ho estratto dallo scaffale il suo romanzo “Esperienza” solo per sfogliarlo. Per ritrovare i segni, le orecchie, i post-it. Per rileggere qualche frase.
Recuperare un’immagine. Una frase come «Ti chiamerò fra qualche tempo – tra non molto. Mi mancherai», scritta in fondo a una lettera spedita a un amico mentre il rapporto si sta complicando. La frase detta dal padre scrittore che, riferendosi a un proprio libro, dice: «Qualcuno si è lamentato perché ci ho messo un ristorante vero. Ma una volta che finisce dentro un romanzo, anche se è un posto vero, smette di esserlo. In parte». Il desiderio di far vivere per sempre chi amiamo. «Ma avevamo avuto la nostra parte di parole e di tempo, con lui. E mentre ci fumavamo la nostra sigaretta, seduti sul bordo di un’aiuola, nostro padre moriva».
Mi piace anche scorrere lo strano indice analitico che Amis inserisce in fondo al romanzo. Alla voce «Amis, Kingsley» inserisce specifiche come: «il suo rapporto col bere», «cena di riconciliazione con Hilly», «amicizia con Larkin», «libro non pubblicato su Graham Greene», «trasferimento a Hampstead», «casa di Hadley Common».
È commovente. Il più accademico degli strumenti di consultazione diventa qui qualcosa di – letteralmente – vivo, vitale. E fa pensare che la nostra esistenza – l’esperienza della nostra vita – può essere ricondotta a una insolita forma di indicizzazione. Dove prendono posto e ordine la fine di un amore e un trasloco, la nascita di un figlio e la morte di un genitore, ma anche un viaggio non fatto e un progetto rimasto a metà. Anche il processo di invecchiamento, una malattia, un incontro insperato, l’inizio o la fine di un’amicizia.
È raro che qualcuno scriva, per noi, questo indice. Ma il romanzo che ogni singola voce contiene esiste: basta cercarlo. Fra le decine di migliaia di romanzi che già esistono, questi archivi di emozioni che riguardano tanto chi li scrive quanto chi si trova a leggerli. Questa monumentale quantità di sentimenti messi in salvo, fissati da qualche parte, su qualche pagina – «tutte le ore belle e le risate», come scrive Amis, ma anche i segni sulla «tabella di marcia del dolore». Tutto, quasi tutto. Nella strana forma di una pagina scritta, in grado di dare struttura, equilibrio, perfino completezza e misura a ciò che, dal vero, non lo ha; in grado di contenere, senza soffocarlo, il miracoloso, risibile, angosciante, splendido informe della vita.* * *
Martin Louis Amis (Oxford, 25 agosto 1949 – Lake Worth, 19 maggio 2023) è stato uno scrittore, saggista e sceneggiatore britannico.
Figlio del prolifico scrittore Kingsley Amis, Martin Amis fu autore di alcune delle opere più importanti e conosciute della letteratura postmoderna inglese.Profondamente influenzato, oltre che dal padre, dall’opera di Vladimir Nabokov, Saul Bellow, James Joyce ed Elmore Leonard (che ebbe anche modo di conoscere ed intervistare personalmente), ispirò con il suo particolare ed originale stile narrativo un’intera generazione di scrittori inglesi, compresi Will Self e Zadie Smith.
I suoi romanzi più conosciuti, e maggiormente apprezzati dai critici, sono Il dossier Rachel (1973), Altra gente. Un racconto del mistero (1981), Money (1984), Territori londinesi (1989) e La freccia del tempo (1991). Quest’ultimo, scritto come autobiografia di un medico che partecipò alle torture ai danni degli Ebrei durante l’Olocausto, e che è stato candidato per Booker Prize nel 1991, fece notizia sia per la sua tecnica inusuale (il tempo del racconto scorre all’indietro durante l’intero romanzo), sia per il suo tema.
Nel 2013 propose di installare cabine telefoniche agli angoli delle strade, destinate alla eutanasia programmata degli anziani, per risolvere il problema dell’invecchiamento della popolazione nei paesi avanzati. La provocatoria proposta ricevette dure critiche.
Nel 2018 uscì il film London Fields, per la regia di Mathew Cullen, tratto dall’omonimo romanzo, a cui egli contribuì alla stesura della sceneggiatura.
Amis è morto nel 2023, a causa di un cancro all’esofago.
(Fonte: Wikipedia Italia)
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Vince il Premio Strega Ragazze e Ragazzi migliore libro d’esordio Lisa Krusche
Vince il Premio Strega Ragazze e Ragazzi migliore libro d’esordio Lisa Krusche
Annunciata la prima selezione delle categorie 6+, 8+ e 11+
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Torino, 18 maggio 2023. È Lisa Krusche, autrice di L’universo è dannatamente grande e supermistico (Edizioni San Paolo), la vincitrice del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, categoria migliore libro d’esordio 2023. Lo ha annunciato oggi Giovanni Solimine, presidente del Comitato scientifico del premio, in un incontro dedicato ai giovani giurati nell’Arena Bookstock del Salone Internazionale del Libro di Torino durante l’incontro condotto dallo scrittore e libraio Alessandro Barbaglia.
Il Comitato – composto da Anna Baldi, Simonetta Bitasi, Lorenzo Cantatore, Eliana Conti, Maria Greco, Martino Negri, Elena Pasoli, Giovanni Solimine, Ilaria Tagliaferri, Nadia Terranova, Marcella Terrusi e Virginia Tonfoni – ha così motivato la scelta:
Inaspettato, fresco, umoristico e tenero, il romanzo di esordio di Lisa Krusche è una vera rivelazione. Il racconto è cinematografico, struggente e dotato di una tensione narrativa e poetica che cattura il lettore in un ritmo giocoso e inarrestabile. Ci sono adulti imperfettissimi, ritratti senza zucchero, legami sgangherati, un’amica ispirante quanto eccentrica, il mutismo selettivo di chi ne ha viste troppe. C’è il senso della famiglia di elezione, il processo di scegliersi e prendersi cura gli uni degli altri, accettarsi e muoversi insieme per una missione comune, meglio se utopica, visionaria e cosmica.
Hanno partecipato all’incontro dedicato ai libri finalisti anche Anne Becker, La più bella nuotata della mia vita (uovonero), tradotto da Claudia Valentini e Amelia Mellor, La magica libreria delle meraviglie (Edizioni EL), tradotto da Federica Merati. (altro…)
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PREMIO STREGA 2023: in radio con Silvia Ballestra, Maria Grazia Calandrone, Andrea Canobbio
PREMIO STREGA 2023 (parte I): Silvia Ballestra, Maria Grazia Calandrone, Andrea Canobbio ospiti del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin
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Ospiti della puntata: Silvia Ballestra, Maria Grazia Calandrone, Andrea Canobbio (candidati all’edizione 2023 del Premio Strega)
Speciale Premio Strega 2023 (parte I): dal Catania Book Festival diretto da Simone Dei Pieri, l’incontro con i dodici candidati al Premio Strega 2023. Interviste curate da Mattia Insolia e Lorena Spampinato
In questa puntata ascoltiamo gli interventi di:
- Silvia Ballestra, autrice di La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), candidata al Premio Strega da Giuseppe Antonelli.
- Maria Grazia Calandrone, autrice di Dove non mi hai portata (Einaudi), candidata al Premio Strega da Franco Buffoni.
- Andrea Canobbio, autore di La traversata notturna (La nave di Teseo), candidato al Premio Strega da Elisabetta Rasy.
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