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La crescita nel mercato dei fumetti: dati AIE
Fumetti, la crescita del 2022 trainata dai manga (più 7,6%) e dal balzo dei titoli pensati specificamente per bambini e ragazzi: più 26%
Nuovo balzo dei manga all’interno del genere fumetti nel 2022: sono cresciuti del 7,6% e si stabilizzano sopra quota 58% delle vendite complessive di fumetti nei canali trade, pari a 107,9 milioni di euro. Nel 2022 la crescita più grande è stata però quella dei fumetti pensati specificatamente per bambini e ragazzi, che segnano un più 26%.
Sono alcuni dei dati della ricerca che l’Associazione Italiana Editori (AIE) presenterà al Salone Internazionale del Libro di Torino, il prossimo 18 maggio alle 15 nella Sala Lisbona, nell’incontro “Il mercato del fumetto in Italia” in collaborazione con Aldus Up, programma finanziato dalla Commissione Europea attraverso Europa Creativa.
Interverranno Claudia Bovini (Starcomics), Giovanni Mattioli (Bonelli), Daniele Mariani (Mondadori Retail), Mattero Bianchi (Libreria Hoepli), Giovanni Albertini, (Librerie Feltrinelli), Marco Schiavone (Edizioni BD) e Giovanni Peresson (Ufficio Studi AIE), moderati da Luca Valtorta (Repubblica).
L’iniziativa si inserisce nel ciclo di incontri che l’Associazione Italiana Editori ha dedicato al mondo del fumetto, con le ricerche presentate a Più libri più liberi, Lucca Comics&Games e alla Bologna Children’s Book Fair. (altro…)
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Premi David di Donatello 2023
Le otto montagne trionfa ai David di Donatello 2023
Le otto montagne, il film di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh, tratto dal romanzo di Paolo Cognetti, si aggiudica quattro statuette, tra cui quella per il miglior film. Quattro premi anche a La stranezza di Roberto Andò e a Esterno notte (con Bellocchio miglior regista).
Si è svolta ieri sera la cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2023, i più prestigiosi riconoscimenti del cinema italiano. A condurre la serata, trasmessa in diretta su Rai Uno, sono stati Carlo Conti e Matilde Gioli, che hanno annunciato i vincitori delle 25 categorie in gara.
Il film più premiato è stato Le otto montagne, l’adattamento cinematografico del bestseller di Paolo Cognetti, diretto dai registi belgi Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh. La pellicola, che racconta l’amicizia tra due ragazzi cresciuti tra le montagne del Piemonte, ha vinto il David per il miglior film, la migliore sceneggiatura non originale, la migliore fotografia e il miglior suono. Sul palco sono saliti i protagonisti Alessandro Borghi e Luca Marinelli, che hanno ringraziato il pubblico e il cast.
A seguire con quattro statuette ciascuno ci sono stati Esterno notte, il thriller politico di Marco Bellocchio ambientato negli anni Settanta, e La stranezza, di Roberto Andò. Il primo ha ottenuto il David per la miglior regia, il miglior attore protagonista (Fabrizio Gifuni), il miglior montaggio e il miglior truccatore. Il secondo ha conquistato il David per la migliore sceneggiatura originale, il miglior produttore, i migliori costumi e le migliori scenografie.
Tra gli altri premiati spiccano Elodie, che ha vinto il David per la migliore canzone originale con Proiettili (Ti mangio il cuore), scritta per il film Freaks Out di Gabriele Mainetti; Isabella Rossellini, che ha ricevuto il David speciale alla carriera; e Enrico Vanzina, che ha ottenuto il David speciale alla memoria.* * *
Vincitori e candidati
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NICOLA CINQUETTI E DAVIDE RIGIANI VINCONO LA SECONDA EDIZIONE DEL CAMPIELLO JUNIOR
Nicola Cinquetti e Davide Rigiani vincono la seconda edizione del Campiello Junior
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Lo scrittore Nicola Cinquetti si è aggiudicato il premio nella categoria 7-10 anni con il libro “L’incredibile notte di Billy bologna” (Edizioni Lapis), mentre Davide Rigiani con il libro “Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino” (Minimum Fax), ha vinto nella categoria 11-14 anni. L’annuncio è stato fatto oggi a Milano.
Milano/Venezia, 11 maggio 2023 – Sono due i vincitori del Premio Campiello Junior di quest’anno come sono due le categorie che hanno caratterizzato questa seconda edizione. Il riconoscimento letterario nato dalla collaborazione tra la Fondazione Il Campiello, Pirelli e la Fondazione Pirelli per opere italiane di narrativa e poesia scritte per ragazzi è stato vinto da Nicola Cinquetti, con il libro “L’incredibile notte di Billy Bologna” (Edizioni Lapis) nella categoria 7-10 anni e da Davide Rigiani, con il libro “Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino” (Minimum Fax) per la categoria 11-14 anni. (altro…)
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CENTO ANNI DALLA NASCITA DI CRISTINA CAMPO
Ricordiamo la scrittrice Cristina Campo (Bologna, 29 aprile 1923 – Roma, 10 gennaio 1977), in occasione del centenario della nascita, con questo articolo della scrittrice Simona Lo Iacono
Con un’illustrazione di Rossella Grasso
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Cristina Campo nell’illustrazione di Rossella Grasso Era nata nel mese di tutte le resurrezioni, aprile. L’anno era il 1923. La casa, un villino di famiglia in stile liberty a Bologna.
Il vagito era sembrato quello di un maschio, tanto era forte e ardito. Ma poi si era visto che era una bambina rosea, con lo sguardo afflitto dalla cecità dei neonati.
Il padre, un compositore affermato, Guido Guerrini, era autoritario, forte, dedito al lavoro. La mamma, Emilia Putti, era la sorella di Vittorio Putti, uno degli ortopedici più famosi al mondo, direttore dell’ospedale Rizzoli dal 1915.
La chiamarono Vittoria proprio in ricordo dell’amatissimo zio, anche se si firmerà sempre come Cristina Campo.
Crebbe tra adulti, Cristina, nel villino del Rizzoli che aveva l’incanto dei mondi inccessibili, cinto da edera miracolosa e da un boschetto infestato dalle ombre dei personaggi letterari. Iniziò a leggere prestissimo. Favole francesi soprattutto, ricolme di re prodigiosi e gatti ammaestrati, carrozze trascinate da topi, principesse smemorate o addormentate in radure di spine inaccessibili. La affascinava la visione che il racconto sapeva evocare, ma anche la religiosità della parola, il suo sbocciare dall’intimità degli oggetti, persuadendoli a divenire belli, ammantati di sacro perchè pronunziati.
Sebbene nata a Bologna, la città del cuore era Firenze, con la cupola del Brunelleschi che svettava verso l’infinito, il coro supplice dei monaci di san Miniato, l’Arno implacabile e placido come un rivolo di sangue.
Tra i suoi vicoli fiutava il misticismo dello stil novo, la scia lasciata dai fatasmi dei poeti. Non erano morti, erano i consolatori scomparsi della sua fragilità, del corpo reduce da una battaglia. (altro…) -
ANDREA CANOBBIO con “La traversata notturna” (La nave di Teseo) in radio a Letteratitudine
ANDREA CANOBBIO con “La traversata notturna” (La nave di Teseo) ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin
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Ospite della puntata: lo scrittore Andrea Canobbio.
Con Andrea Canobbio discutiamo del suo nuovo libro intitolato “La traversata notturna” (La nave di Teseo), candidato all’edizione 2023 del Premio Strega.
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La scheda del libro: “La traversata notturna” di Andrea Canobbio (La nave di Teseo)
Mosso dal desiderio di liberarsi dei ricordi che non smettono di tormentarlo, il narratore di questo libro decide di compiere un viaggio nella sua città, trasformata per l’occasione in un grande teatro della memoria. E come in ogni avventura che si rispetti, si dota delle armi magiche necessarie all’impresa: una mappa quadrata di ottantuno caselle, una raccolta di lettere d’amore e alcune vecchie agende fitte di appunti.
La città è Torino, la storia è quella di una coppia italiana del dopoguerra, del loro innamorarsi, sposarsi e vivere prima felici e contenti, e poi infelici e scontenti. S’incontrano nel 1943: lui, ufficiale del Genio e futuro ingegnere, è appena tornato dalla Russia; lei ama la musica e la poesia. Si sposano nel 1946, mettono su famiglia. Gli anni della ricostruzione diventano presto gli anni del miracolo economico, che diventano presto gli anni della contestazione e della crisi. L’ingegnere, soccombendo alla melanconia, scava un tunnel personale dove rimane intrappolato, intrappolando anche la moglie e i figli.
Disseminati i frammenti del tempo nello spazio della città, il narratore indaga i motivi misteriosi della depressione del padre. Alla fine, però, nessuna ragione gli sembra sufficiente a spiegare trent’anni di tristezza irrimediabile. Capisce che sono proprio i ricordi più dolorosi quelli che gli permettono di non interrompere il dialogo con i genitori – che, dopotutto, non vuole far scomparire dalla propria vita.
In questa Traversata, il lettore sceglierà se indugiare nei luoghi del romanzo familiare o avventurarsi su sentieri più imprevedibili e nascosti. Qui incontrerà case stregate, martiri e reliquie, monumenti equestri, bilance svizzere, papiri egizi, antropologi e architetti; e poi cavalli bianchi, volpi pallide, pesci siluro e molti altri animali. Ma giunto alle ultime pagine riconoscerà le voci che risuonano nitide tra le righe: quelle di chi se ne è andato e offre un’ultima occasione di incontro a chi è rimasto.* * *
Andrea Canobbio è nato a Torino nel 1962. Vive a Torino, dove lavora nell’editoria. I suoi libri sono: la raccolta di racconti Vasi cinesi (1989), con cui ha vinto il premio Grinzane opera prima e il premio Mondello opera prima; i romanzi Traslochi (1992), Padri di padri (1997), Indivisibili (2000), finalista premio Strega, Il naturale disordine delle cose (2004), premio Brancati, e Tre anni luce (2013), premio Mondello Opera Italiana; e infine i due brevi testi autobiografici Presentimento (2007) e Mostrarsi (2011).
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin
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IL NOME DELLA ROSA: Umberto Eco / Milo Manara
Segnaliamo l’imminente uscita del primo dei due volumi de “Il nome della Rosa” (edito da Oblomov, casa editrice del gruppo La nave di Teseo): in libreria dal 2 maggio
Un evento editoriale in via di pubblicazione in tutto il mondo: il capolavoro di Umberto Eco nella magistrale interpretazione di Milo Manara.
Un’opera preziosa che racconta il nostro tempo, il passato e le sue meraviglie di pietra e inchiostro. Milo Manara, maestro del fumetto classico contemporaneo, firma l’adattamento a fumetti di Il nome della rosa, capolavoro e best seller mondiale di Umberto Eco. Un libro unico che mette su carta tre distinti stili grafici che si intersecano inseguendo la perfezione visiva. Ciascuno racconta un aspetto del libro di Eco: le sculture, i rilievi dei portali e i marginalia meravigliosi e surreali che corredano i libri miniati della biblioteca; il romanzo di formazione di Adso, con la scoperta della sensualità e della Donna; la vicenda storica dei Dolciniani, i cui temi della povertà degli ultimi, la non omologazione, la diversità perseguitata e il dissenso sono cruciali anche oggigiorno. Il nome della rosa di Manara trova quindi spazio nell’operazione “matrioska” letteraria del libro di Umberto Eco, che è anche un libro sui libri che contengono altri libri e aprono ad altri mondi. (altro…)
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“Rubare la notte” di Romana Petri (Mondadori)
Come nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine, ROMANA PETRI racconta il suo romanzo RUBARE LA NOTTE (Mondadori)
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di Romana Petri
Mio padre Mario Petri, quando ero bambina mi leggeva, recitava e interpretava di tutto. Avveniva di sera, quando ero già a letto, e probabilmente con l’intento di farmi dormire. Ma dormire era impossibile perché, dopo tutto quel teatro, quando mi dava il bacio della buona notte e spegneva la luce, io di certo non ero pronta a dormire, bensì a rivisitare tutto quello che avevo appena ascoltato e visto. È così che ho ricevuto i primi rudimenti dei grandi classici latini e greci e della narrativa. Tra i tantissimi c’è stato anche Il Piccolo principe, questa fiaba criptata che più la leggi e più ti cambia volto davanti agli occhi. Credi di aver capito una cosa, ma alla successiva rilettura quel che ti sembrava di aver compreso si “rimisterizza”. Una fiaba che ha venduto 170 milioni di copie nel mondo, che è stata tradotta in 434 lingue e dialetti (ci sono dialetti che non hanno di scritto null’altro se non questa opera di Saint- Exupéry): come ha fatto questa fiaba dai temi così terribili, e dove alla fine il protagonista bambino muore, ad aver avuto tanto successo? La risposta è che in questa storia ci sono solo quesiti e non risposte e che per questa ragione è ipnotica, perché la grande letteratura non consola mai, inquieta, mette in uno stato di allarme, ti obbliga a trovare risposte e a rimangiartele la volta dopo. Lo dico con cognizione di causa perché come insegnante di lingua e letteratura francese ho fatto leggere la storia di questo bambino capriccioso e del suo compagno di viaggio, che altri non è se non lui stesso cresciuto, ogni anno per tanti anni. Perché il piccolo Principe abbandona il suo pianeta? Perché di tutta la Terra conosce solo il deserto?
Cosa lo uccide? Perché si uccide? (Leggi tutto… clicca qui) (altro…) -
PREMIO STREGA e Premio Strega Europeo 2023: i libri candidati
PREMIO STREGA 2023 e PREMIO STREGA EUROPEO 2023
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PREMIO STREGA 2023
Il Comitato direttivo del premio – composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco (presidente), Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi, Antonio Scurati e Giovanni Solimine – ha scelto i 12 candidati che si disputeranno l’edizione 2023 tra gli 80 titoli proposti quest’anno dagli Amici della domenica.
©Musacchio, Ianniello, Pasqualini & Fucilla Questi i libri selezionati:
- Silvia Ballestra, La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza), presentato da Giuseppe Antonelli.
- Maria Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata (Einaudi), presentato da Franco Buffoni.
- Andrea Canobbio, La traversata notturna (La nave di Teseo), presentato da Elisabetta Rasy.
- Ada D’Adamo, Come d’aria (Elliot), presentato da Elena Stancanelli.
- Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico (Laurana Editore), presentato da Alessandro Barbero.
- Vincenzo Latronico, Le perfezioni (Bompiani), presentato da Simonetta Sciandivasci.
- Romana Petri, Rubare la notte (Mondadori), presentato da Teresa Ciabatti.
- Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli), presentato da Nicola Lagioia.
- Igiaba Scego, Cassandra a Mogadiscio (Bompiani), presentato da Jhumpa Lahiri.
- Andrea Tarabbia, Il continente bianco (Bollati Boringhieri), presentato da Daria Bignardi.
- Maddalena Vaglio Tanet, Tornare dal bosco (Marsilio), presentato da Lia Levi.
- Carmen Verde, Una minima infelicità (Neri Pozza), presentato da Leonardo Colombati.
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PREMIO STREGA EUROPEO 2023
I cinque libri candidati al Premio Strega Europeo 2023:
- Emmanuel Carrère, V13 (Adelphi), tradotto da Francesco Bergamasco, Prix Ajourd’hui.
- Esther Kinsky, Rombo (Iperborea), tradotto da Silvia Albesano, Kleist-Preis
- Andrei Kurkov, L’orecchio di Kiev (Marsilio), tradotto da Claudia Zonghetti, Geschwister-Scholl Preis
- Johanne Lykke Holm, Strega (NN Editore), tradotto da Andrea Stringhetti, English PEN Award
- Burhan Sönmez, Pietra e ombra (nottetempo), tradotto da Nicola Verderame, Premio EBRD
APPROFONDIMENTI SU LetteratitudineNews
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PATRIZIA RINALDI con “Guaio di notte” (Rizzoli) in radio a Letteratitudine
PATRIZIA RINALDI con “Guaio di notte” (Rizzoli) ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin
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Ascolta “n. 04-23 ospite: Patrizia Rinaldi con “Guaio di notte” (Rizzoli)” su Spreaker.
Ospite della puntata: la scrittrice Patrizia Rinaldi.
Con Patrizia Rinaldi abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “Guaio di notte” (Rizzoli)
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La scheda del libro: “Guaio di notte” di Patrizia Rinaldi (Rizzoli)
A Napoli un guaio molto brutto si dice “guaio di notte”, perché di notte qualsiasi imprevisto si complica. Succede quando la Signora, alla guida di un suv dai vetri oscurati, raccoglie Andrea dalla strada, malmenata e rotta. Due sconosciute che si annusano, e si riconoscono: entrambe devono ricominciare da capo. La Signora, segnata da mille cicatrici, è napoletana, porta con eleganza i suoi sessantotto anni e, ora che il marito è morto, sta scoprendo i suoi neri segreti. Come parziale risarcimento per le offese della vita ha scelto una Glock 17. Andrea, lineamenti asiatici, è una ragazza bellissima dal corpo androgino. Sotto i vestiti da uomo nasconde il proprio passato. Le due viaggiano verso Nord, in fuga da tutto, forse anche da se stesse. Approdano, per rifocillarsi, in un lussuoso albergo nelle campagne toscane. Ma la quiete dura poco: in una delle pozze termali vicino all’hotel viene ritrovato il cadavere di uno degli ospiti. La polizia è in alto mare, così la Signora e Andrea, a corto di soldi, si reinventano detective private e si lanciano a risolvere il caso. I guizzi geniali e la natura camaleontica si riveleranno armi potenti, che però potrebbero non bastare. Patrizia Rinaldi porta in scena una storia che sembra fondere Holmes & Watson con Thelma & Louise. Tra giallo e commedia nera, scivoleremo in uno spassosissimo intreccio degli equivoci, dove nessuno è davvero chi dice di essere e, come nella vita vera, chiunque indossa una maschera per celare ossessioni e desideri inespressi.
Patrizia Rinaldi vive a Napoli. Tra le migliori penne della narrativa crime, per edizioni e/o ha pubblicato i romanzi di Blanca, da cui è stata tratta la serie tv andata in onda su Rai 1 e disponibile su Netflix. Ha inoltre vinto il Premio Andersen, il maggior riconoscimento italiano di letteratura per ragazzi.
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin
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QUEI BRAVI RAGAZZI DEL CIRCEO di Massimo Lugli e Antonio Del Greco (Newton Compton)
La nuova puntata della rubrica di Letteratitudine intitolata “A botta e risposta (un tandem letterario conversando di libri)” è dedicata al volume “Quei bravi ragazzi del Circeo” di Massimo Lugli e Antonio Del Greco (Newton Compton)
In libreria dal 24 marzo
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A «Libri come. Festa del libro e della lettura» Massimo Lugli e Antonio Del Greco, la coppia bestseller del thriller italiano, presentano «Quei bravi ragazzi del Circeo» con Giancarlo De Cataldo (Newton Compton Editori, pagine 288, 12,90 euro, 5,99 e-book). Il romanzo scioccante di una delle pagine più nere della storia criminale italiana. L’incontro sabato 25 marzo a Roma presso la Sala Studio 2 dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, alle ore 17,00.
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La scheda del libro: Quei bravi ragazzi del Circeo di Massimo Lugli e Antonio Del Greco (Newton Compton)
1975. Roma e l’Italia intera sono sconvolte dalla notizia di un crimine talmente efferato da essere inconcepibile. In un piccolo comune della provincia di Latina, tre giovani di buona famiglia hanno rapito e torturato per un giorno e una notte due ragazze, uccidendone una e causando gravi ferite all’altra prima di essere arrestati. Chi sono questi tre aguzzini, e come sono potuti arrivare a commettere un atto così crudele? La verità ha le sue radici nella tormentata vita sociale degli anni Settanta, in cui il culto della violenza e l’ideologia neofascista allungano i loro tentacoli anche negli ambienti più insospettabili… Con la maestria che li ha consacrati nell’olimpo degli scrittori noir italiani, Massimo Lugli e Antonio Del Greco ripercorrono i traumatici eventi del massacro del Circeo, raccontando i pregressi dei colpevoli, lo svolgersi dei fatti e le conseguenze di uno dei crimini più tristemente celebri della storia italiana.
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Il “tandem letterario tra Massimo Lugli e Antonio Del Greco