Marzo 12, 2025

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  • I vincitori della terza edizione del PLUS 2024 (dedicato al mondo dell’Adolescenza)

    I vincitori della terza edizione del PLUS 2024 (dedicato al mondo dell’Adolescenza)

    I vincitori della terza edizione del PLUS 2024, Premio Letterario dedicato al mondo dell’Adolescenza

    logo PLUS 2024

    Matteo Bussola, Francesca Torre, Sara Malucelli e Riccardo Fagoni sono i vincitori della terza edizione del PLUS 2024. Il Premio Letterario Fondazione Uspidalet- Alessandria Cultura  dedicato al mondo dell’Adolescenza. Ospiti della serata finale Ferruccio De Bortoli, Silvio Garattini ed Elvis Tusha

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    La neve in fondo al mare - Matteo Bussola - copertinaAlessandria, giovedì 28 novembre. Nel corso della serata benefica, organizzata dalla Fondazione Uspidalet al Teatro Alessandrino, dal titolo Abbiamo a cuore il Futuro si è svolta la premiazione dei vincitori delle tre sezioni del premio PLUS dedicato al mondo dell’Adolescenza. Per la Narrativa edita si è aggiudicato il riconoscimento Matteo Bussola con La neve in fondo al mare (Einaudi), per la sezione Graphic novel hanno vinto Francesca Torre e Sara Malucelli con L’età verde (Il Castoro), mentre per la sezione Inediti – racconti scritti dagli Alunni di Scuole Medie Secondarie Superiori di secondo grado, Riccardo Fagoni con il racconto Vita mortuorum (IIS Benedetto Castelli, Brescia) è risultato il vincitore.

    La sestina finalista dei racconti inediti verrà pubblicata in una Antologia che puntoacapo Editrice porterà nelle librerie d’Italia.

    Gli istituti dai quali provengono gli studenti classificati ai primi tre posti della sezione Racconto – inedito a tema libero riceveranno una donazione in libri per la propria biblioteca per un valore complessivo di 200 euro. Il Primo premio per i vincitori della Narrativa edita e della Graphic novel è di 4.000 euro, mentre per il racconto inedito è di 800 euro.

    L'età verde. Il potere dell'amicizia: un viaggio tra l'adolescenza e le difficoltà del crescere - Francesca Torre - copertinaLa Giuria è composta da: Pierdomenico Baccalario, Annarita Briganti, Laura Busnelli, Giovanni Granatelli, Carola Messina (sezione Narrativa edita). Carla Boroni, Cristina Daglio, Andrea Maggi, Matteo Saudino, Silvia Stucchi (Graphic novel/ Racconto – inedito a tema libero).

    Abbiamo a cuore il Futuro ha visto protagonisti la cultura, i giovani talenti e la musica. Quest’ultima è stata eseguita dal vivo dal Vivaldi Jazz Quartet del Conservatorio Vivaldi di Alessandria. Presenti anche i giurati del Plus e i finalisti delle tre sezioni. Gli ospiti della serata benefica sono stati il giornalista, saggista e presidente di Longanesi Ferruccio De Bortoli, Silvio Garattini, oncologo, farmacologo e ricercatore italiano, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, ed Elvis Tusha, tiktoker, divulgatore ed esperto di Intelligenza Artificiale. (altro…)

  • RAUL MONTANARI con “L’amore non è un arrocco” (Baldini+Castoldi) in radio a Letteratitudine

    RAUL MONTANARI con “L’amore non è un arrocco” (Baldini+Castoldi) in radio a Letteratitudine

    RAUL MONTANARI con “L’amore non è un arrocco. Capire la vita grazie agli scacchi” (Baldini+Castoldi) ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie e del dialogo)

    In streaming e in podcast su RADIO POLIS

    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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    Ospite della puntata: lo scrittore Raul Montanari.

    Con Raul Montanari abbiamo discusso del suo nuovo libro: “L’amore non è un arrocco. Capire la vita grazie agli scacchi” (Baldini + Castoldi)

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    La scheda del libro: “L’amore non è un arrocco. Capire la vita grazie agli scacchi” di Raul Montanari (Baldini + Castoldi)

    L'amore non è un arrocco. Capire la vita grazie agli scacchi - Raul Montanari - copertinaLeggi, stratagemmi, curiosità del mondo degli scacchi, già affascinanti in sé, diventano fari che illuminano gli angoli oscuri dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, rivelano verità sorprendenti, suggeriscono soluzioni inedite per le nostre battaglie quotidiane. Trovare infallibilmente un oggetto smarrito, imparare ad amare l’errore e la sconfitta come motori del cambiamento, riflettere in un modo del tutto nuovo sui sentimenti, sul destino, sui progetti, sul tempo, sulla volontà, sulla paura: L’amore non è un arrocco è tutto questo, una pioggia di scoperte grandi e piccole, in cui si sorride di sé e dell’imperdibile spettacolo dell’essere umano al confronto con il mondo. Niente paura, però: non c’è nessun bisogno di conoscere le regole degli scacchi per godere di questo libro. Basta aver voglia di cercare la profondità attraverso la leggerezza, con uno sguardo innamorato della vita e dei suoi misteri senza fine. Raul Montanari intreccia gli scacchi con la vita: infiltra la razionalità dei primi nella seconda e accoglie l’imponderabilità di questa nei primi.

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  • I settant’anni delle librerie Cavallotto

    I settant’anni delle librerie Cavallotto

    I settant’anni delle librerie Cavallotto. Domenica 24 novembre per l’intera giornata, festa a Catania (Corso Sicilia) per celebrare un pezzo di storia dell’imprenditoria culturale.

    “Ricordiamo il passato e guardiamo al futuro”. Il programma speciale tra giochi, reading e brindisi

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    https://64.media.tumblr.com/8d9842cceee36e014c4fc6651a209ae0/9f416efc529d895f-f4/s2048x3072/671c32398232927c13a5673fdfcae6306cc40aed.jpgLa storia d’amore della famiglia Cavallotto per i libri e i lettori compie settant’anni. Settant’anni di vita culturale e imprenditoriale per le librerie catanesi che da decenni continuano a rappresentare l’eccellenza nel settore.

    La festa si terrà a Catania, in Corso Sicilia 91, domenica 24 novembre, sia mattina, dalle 9 alle 13, che pomeriggio dalle 17 alle 20, con eventi gratuiti e aperti al pubblico. 

    Il programma prevede, per tutta la giornata di domenica, un’attenzione speciale ai più giovani con un Photobooth organizzato da fotografi e la possibilità di farsi un selfie con il pokemon Pikachu e ricevere in cambio un biglietto della metropolitana, un’area TikTok per creare video e divertirsi insieme, una sfilata di Cosplayer, una mostra di Commission e tavole originali.

    Nel dettaglio, nella mattinata dalle 9 alle 13 sarà inaugurato l’innovativo reparto pop Comics Funside in Corso Sicilia che ospiterà manga, fumetti graphic novel. Sono previsti mini contest, sos cosplay, quiz, angolo lettura e sessioni di gioco, bibite e assaggio di stuzzicherie; attività a cura delle associazioni  DAIMA, Phantasya e SeMaLuMa. (altro…)

  • SANDRO VERONESI con “Settembre nero” (La nave di Teseo) in radio a Letteratitudine

    SANDRO VERONESI con “Settembre nero” (La nave di Teseo) in radio a Letteratitudine

    SANDRO VERONESI con “Settembre nero” (La nave di Teseo) ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie e del dialogo)

    In streaming e in podcast su RADIO POLIS

    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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    Ospite della puntata: lo scrittore Sandro Veronesi.

    Con Sandro Veronesi abbiamo discusso del suo nuovo libro: Settembre nero” (La nave di Teseo) 

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    La scheda del libro: “Settembre nero” di Sandro Veronesi (La nave di Teseo) 

    Settembre nero - Sandro Veronesi - copertinaIl fiore non sa di essere un fiore finché non fiorisce. Settembre nero racconta la fioritura di un ragazzo di dodici anni, Gigio Bellandi, durante un’estate in Versilia nel 1972: la scoperta della musica, della lettura, dell’inquietudine, del desiderio, dell’amore – e poi di tutto questo l’impensabile, fulminea interruzione. Ricostruisce con plastica precisione le immagini, gli odori, i colori e i suoni che animavano quella vita andata perduta, e con vaghezza, invece, perché subìto senza tante spiegazioni, l’evento irreversibile che la travolge.
    Intorno a Gigio, vittime e colpevoli mescolati insieme, in una costellazione di personaggi struggenti e indimenticabili: il padre-tritone, la madre-leonessa, l’eroica sorellina e i due principali responsabili del suo improvviso sbocciare: lo zio Giotti, misterioso, timidissimo e purissimo maestro della forza, e Astel Raimondi, la ragazzina dalle treccine “nere come onice nera”, che fa in tempo a marchiarlo col segno indelebile dell’amore. Ma è anche un romanzo sul potere evocativo delle parole – muflone muflone muflone muflone muflone – e su quello seduttivo e salvifico della lingua, perché racconta l’esplosione di un talento puro e sorprendente, anch’esso destinato a durare per sempre: quello per la traduzione. La voce narrante è dello stesso Gigio, dal monte ventoso dei suoi sessant’anni, perché evidentemente ce l’ha fatta a risanare la ferita e ad andare oltre, cioè a “tradurre” alla fine anche se stesso, diventando così l’ultimo degli “eroi normali” tanto cari a Veronesi. (altro…)

  • LUCCA COMICS & GAMES 2024, ATTO III: UN FANTASTICO FINALE

    LUCCA COMICS & GAMES 2024, ATTO III: UN FANTASTICO FINALE

    LUCCA COMICS & GAMES 2024, ATTO III: UN FANTASTICO FINALE

    L’EFFETTO FARFALLA CONTINUA, DAL 13 NOVEMBRE AL 1° MARZO 2025 A MILANO, CON LA MOSTRA AMANO CORPUS ANIMAE DEDICATA ALL’ARTE DEL MAESTRO GIAPPONESE YOSHITAKA AMANO

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    Si è chiusa la terza edizione più visitata di sempre. Oltre 275.000 biglietti venduti, più di 16.000 professionisti coinvolti, oltre 900 ospiti, 660 espositori, più di 150.000 utenti unici su Twitch, oltre 1.500 appuntamenti all’insegna della vivibilità, della miglior offerta culturale, insieme alla community più appassionata che ci sia.
    Appuntamento al 2025, da mercoledì 29 ottobre a domenica 2 novembre.

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    Lucca, 3 novembre 2024 – Movimento: è questa la parola chiave dell’edizione 2024 di Lucca Comics & Games appena conclusasi. Movimento come le parti costitutive di un’opera di Puccini il cui lavoro, a distanza di un secolo dalla sua scomparsa, ha ispirato l’arte del Maestro Yoshitaka Amano, che ha creato tre poster diversi, tanti quanti i momenti di avvicinamento a LC&G 2024: Atto I, Ouverture; Atto II, Crescendo; Atto III, Fantastico. Movimento come apertura, scambio e dialogo, tra linguaggi e culture differenti, generato dalla presenza nello stesso luogo di tantissimi artisti e artiste che hanno potuto interagire tra loro e con il pubblico. Movimento come azione di coraggio nel mostrare al mondo il proprio essere più autentico, sostenuti dalla certezza di essere a casa, a Lucca. Movimento come spostamento, da tutte le parti d’Italia e del mondo verso Lucca, e attraverso le strade di Lucca, reti neurali che rendono comunicanti le 53 location del festival. Movimento dal passato al presente, verso il futuro, attraverso la celebrazione di tanti anniversari, due su tutti il 50° di Dungeons & Dragons e i cinquant’anni di vita di Les Humanoïdes Associés, editore di Métal Hurlant. Movimento, infine, come desiderio di vivere all’insegna dei cinque valori fondanti di Lucca Comics & Games: community, inclusion, respect, discovery, gratitude.

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  • Lucca Comics & Games 2024: Press Café con Yoshitaka Amano

    Lucca Comics & Games 2024: Press Café con Yoshitaka Amano

    Press Café con Yoshitaka Amano a Lucca Comics & Games 2024

    «Qualcuno sa, su di me, cose che io stesso ignoro», il Maestro svela ispirazioni, temi, metodo della sua arte parlando della prossima mostra milanese “Amano Corpus Animae”

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    31 ottobre 2024, Lucca, Sala Oro Camera di Commercio, 10:00

    (a cura di Furio Detti)

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    Vietina: «È la prima volta che Amano realizza una grande mostra europea delle sue opere, dopo la “Think like Amano” del 1998 a New York e San Paolo del Brasile. Adesso tocca a Milano con Amano Corpus Animae. LCG è producer, produttore della mostra. A questo scopo abbiamo fatto visita in Tokyo agli studi del Maestro Amano, con una ripresa documentaria del regista Omar Rashid nell’aprile scorso per selezionare le opere del Maestro e far scattare la scintilla del nostro Butterfly Effect. Abbiamo deciso di coinvolgere tutta la comunità dei fan e degli appassionati. Ben 1253 fan di Amano si sono spesi per realizzare parte del corredo della mostra. Inoltre, considerando il fatto che con Amano abbiamo realizzato per la prima volta una mostra localizzata al di fuori de l’arborato cerchio, questa è stata una vera prova di maturità per il nostro staff e l’organizzazione di LCG e di tutto questo saremo eternamente grati al Sensei. Speriamo di realizzare cose simili su base biennale, come standard, anche in attesa della realizzazione del Museo del Fumetto.»

    Fabio Viola: Amano Corpus Animae a Milano

    È Fabio Viola il curatore della mostra per LCG, presso la Fabbrica del Vapore milanese, in collaborazione con l’architetto Anna Barbara (POLIMI – Politecnico di Milano):

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    Non solo animazione, ma anche The Sandman a cui Amano ha colaborato alla fine degli anni ’90 col “Cacciatore di Sogni”. Poi Vampire Hunter D (1983) che lo consacra come maestro dell’illustrazione internazionale. Basti pensare che l’unica copertina disegnata, non fotografica, di Vogue gli è stata commissionata nel gennaio 2020. Poi Magic the Gathering e infine tutta la sezione fine art del Maestro, le opere non commissionate con acrilico e altri media, che completeranno un percorso di quasi mille metri quadri su due piani, per sei nuclei tematici: Tatsunoko (1967-1982), sotto la guida dei fratelli Yoshida, con Judo Boy (come intercalatore) e poi Kyashan, Time Bokan, Tekkamen, Pinocchio; il periodo (1982-1985) che ha visto la trasformazione dello stile di Amano, ossia Vampire Hunter; una terza sezione cospicua con Final Fantasy; seguirà la sezione “Icone” che coprono la collaborazione a The Sandman, ma anche lavori riguardanti la popstar David Bowie e i lavori per DC Comics (Batman), Marvel e Virgin; per poi arrivare all’ultimo nucleo, appunto “Free Spirit”, opere d’arte nate senza commissione.

    «Il maestro pertanto può essere considerato uno dei più grandi story-teller visivi al mondo, avendo forgiato gran parte dell’immaginario di questi decenni.» (Fabio Viola)

    Vietina ricorda di aver letteralmente “srotolato” le opere April&May presso lo studio del Maestro, della mostra “Think like Amano”, opere da 30 metri quadri l’uno, arrivate in mostra a Milano.

    Anna Barbara (POLIMI): come una partitura

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  • La cerimonia di apertura di Lucca Comics & Games 2024 (e Yoshitaka Amano)

    La cerimonia di apertura di Lucca Comics & Games 2024 (e Yoshitaka Amano)

    Lucca Comics & Games 2024: la cerimonia di apertura

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    Yoshitaka Amano: Sensei in Lucca, ambassador in Osaka

    La cerimonia di LCG2024 svela il terzo e ultimo poster della manifestazione realizzato dal Maestro internazionale Amano, con la sorpresa di un protocollo con il Governo, la presenza di una community per la mostra milanese “Amano Corpus Animae”, un francobollo Pokemon e gli ospiti delle Istituzioni con un ricordo per gli amici presenti e assenti della manifestazione al suo 58esimo appuntamento

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    30 ottobre 2024, Lucca, Teatro del Giglio, 11:10

    (a cura di Furio Detti)

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    Le rivoluzioni culturali dei giochi, da Metal Hurlant a Dungeons&Dragons, consacra questo appuntamento fra la fantasia, la meraviglia, l’arte, la passione e la creatività e la città toscana dall’arborato cerchio. Lo stiamo facendo tutti noi, insieme, in comunità, da quell’indimenticato 2021, quando eravamo solo in 90mila, quando il sociologo De Masi ci descrisse come “un’università invisibile” – prosegue Vietina -, in un momento così buio. Ma siamo tornati a rivedere le stelle. E se Dungeons&Dragons è una “grammatica della fantasia”, come disse Gianni Rodari, è attraverso le storie del festival che i nostri partecipanti, o meglio “visitautori”, imparano a affrontare la realtà, a abbracciare i sentimenti che maturano nell’indipendenza, a costruire la propria personalità, e esercitano la creatività. LCG è un romanzo di formazione, «un’opera collettiva in tre atti».

    Il romanzo di questo festival genera cultura, dialogo, confronto, unione di comunità, e conquista il presente. «Oggi come allora Lucca è la Cattedrale della fantasia mondiale, come disse Luis Rojo. Oggi come allora siamo “The Butterfly Effect”»

    Prosegue Nicola Lucchesi, Presidente Amministrativo di LuccaCrea ringrazia le autorità che stanno per salire sul palco, le Forze dell’Ordine presenti, lo staff di LCG, e tutti i partecipanti: «Amano e Puccini sono due maestri che si rispecchiano nelle tre opere realizzate per questa edizione: i tre poster ispirati alla Tosca, alla Madama Butterfly e alla Turandot.» Lucchesi rivolge un affettuoso saluto a Massimo Di Grazia, giornalista lucchese legatissimo alla manifestazione, scomparso lo scorso settembre: «Se c’è il sole in questi giorni, ti dobbiamo un grazie, Massimo, sono certo che ci stai dando una mano anche da lassù.»

    Lucchesi, Vietina e il responsabile della Filatelia per Poste Italiane, il Dott. Giovanni Machetti, svelano e annullano il tradizionale francobollo celebrativo, dedicato ai Pokemon, con la presentazione di Romina Ialongo, Senior Licensing Manager della Pokemon Company che sottolinea il legame fra il Giappone e questa edizione, dato che quest’anno LCG gode del Patrocinio dell’Ambasciata del Giappone. Il francobollo sarà accompagnato da altre successive otto emissioni, una al mese, per i collezionisti.

    Pardini: grazie a tutti per ogni battito di farfalla in 58 anni!

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  • Lucca Comics & Games 2024: incontro con Baron Yoshimoto

    Lucca Comics & Games 2024: incontro con Baron Yoshimoto

    Il Cowboy del gekiga cavalca ancora

    Baron Yoshimoto in Showcase a LCG24 con l’edizione italiana Coconino Press della sua Le leggende del Judo, opera fiume che ha consacrato l’autore e il suo genere nella storia del manga, rivela: «Ottanta anni e passa, ma continuerò a disegnare!» Per Letteratitudine anche una domanda extra in esclusiva!

    https://64.media.tumblr.com/5f73ced6b4884d13712ae160d5546b81/9f5a1fd14baf8ed9-6b/s1280x1920/b89ffe11d3b1f2f9fcc3891919cc115ca83042cc.pnj

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    2/11/24, Lucca, Palazzo Ducale, Sala Tobino, ore 11:30

    (a cura di Furio Detti)

    Cappello da Cowboy texano, gilet di pelle con toppe e distintivi da sceriffo, camicia e stivali degni di un ranchero

    Danza.

    https://64.media.tumblr.com/a134193547feb4c778425297eecac4b0/dced928e0be55194-8c/s2048x3072/b7e760b587d793464bb2da5cb1e66b5b77a370ba.jpg

    Danza incredibilmente a dispetto dei suoi imminenti 84 anni (il prossimo 11 novembre!) come se lo spirito del gekiga lo possedesse, fra gli applausi commossi, divertiti e entusiasti del pubblico dello Showcase di LCG24.

    https://www.tumblr.com/letteratitudine/766672866759622656/showcase-baron-yoshimoto-il-cowboy-del-gekiga-a

    https://www.tumblr.com/letteratitudine/766673041711382528/showcase-baron-yoshimoto-il-cowboy-del-gekiga-a

    Baron Yoshimoto: «Il gekiga continuerà per la sua strada, e io continuerò a disegnarlo!»

    https://64.media.tumblr.com/891eb9bac5c5293cf189e18b797e1e6a/dced928e0be55194-f6/s2048x3072/2b417772b8f637803af799de57ee973f5ba3cb2a.jpgÈ Baron Yoshimoto, leggenda vivente del manga nipponico del secondo dopoguerra a fianco del papà di Lupin III, Monkey Punch, e altri giganti nella scuderia di “Weekly Manga Action”, rivista di fumetto d’azione per giovani adulti (o gekiga). Yoshimoto è autore dell’epocale saga Le leggende del Judo (Jukyoden) e di altri capolavori, ora per la prima volta tradotti nei primi volumi in cofanetto non solo per il pubblico italiano, bensì con la loro prima traduzione in Europa, nella collana “Doku” di Coconino Press, insieme con La Belva nell’Ombra, storia tratta da un romanzo di Edogawa Ranpo. La saga dedicata al Judo è la prima serie gekiga pubblicata in Italia a parte le opere di Monkey Punch e di Sampei Shirato. Al materiale a corredo hanno collaborato con la loro presentazione e contenuti extra maestri del calibro di Sansuke Yamada (Polvere di Stelle) o Suzuki Toshio, direttore generale dello Studio Ghibli e tanti altri.

    https://64.media.tumblr.com/a57d9a0719216a59209e72d822325e46/dced928e0be55194-d5/s640x960/c237fce55a24accaecfd88ce7d797aa70f7bf86a.jpgIn particolare quest’ultimo ha raccontato: «Tra tutti i libri che tengo accanto al mio letto, gli unici manga sono quelli di Baron Yoshimoto. Ho l’intera serie de Le leggende del Judo e ho perso il conto di quante volte l’ho letta. La conosco sin da quando usciva a puntate sulla rivista.» Coinvolgendo decine di artisti, critici di cinema e storici giapponesi, Coconino esprime il suo coinvolgimento e disegno profondo: «Vogliamo che Baron Yoshimoto sia compreso in Occidente come grande autore». Il maestro disegnerà nel corso dello Showcase di fronte a noi il personaggio di Kankuro Yanagi, primo protagonista della sua opera dedicata all’arte marziale della cedevolezza, mentre risponde alle domande dei moderatori, dello staff di Coconino Press, e del pubblico, che lo ringraziano «per aver sostenuto un viaggio così lungo alla sua età solo per essere in nostra compagnia!» – applausi. Ma prima è il momento della storica impressione delle mani del Sensei nella Hall of Fame lucchese!

    https://64.media.tumblr.com/da8574b6268b728749e5171c23ef9377/dced928e0be55194-70/s2048x3072/bcbb86fff94c88345b5ff7af1bd64554da8ed106.jpg

    Jukyoden è una lunga e corale saga dedicata a una famiglia di campioni di Judo, che attraversano il Giappone contemporaneo, dall’era Taisho, anni ’20 del Novecento, fino a quella Showa, anni ’80, un lavoro che è costato un decennio, novemila tavole, ma ha compensato l’autore includendolo nell’Olimpo dei fumettisti come maestro di genere. Il pennello scorre veloce, Baron Yoshimoto disegna a matita senza imbarazzo, in piedi, ben piantato, e abbozza la linea su cui scorrerà l’inchiostro. I suoi fumetti oltre a essere tecnicamente superbi sono opere corali, talento che è invidiato da altri autori, in quanto Yoshimoto è abilissimo nel maneggiare un tessuto narrativo dipanato fra numerosi e memorabili personaggi. Perché il Judo? Si chiedono i presenti; Yoshimoto, fra un tratto di mina morbida e l’altro: «A 13 anni ho iniziato, su suggerimento di mio padre, la pratica del Judo e del Kendo, arrivando fino a diplomarmi come judoka (atleta di judo). Ero molto appassionato all’epoca.»

    Gli esordi nel mondo dei Kashihonya

    Il primo periodo, l’ingresso nel professionismo delle chine: «Nel 1959 io ho iniziato a disegnare, frequentando la scuola d’arte. Mi sono impiegato subito nel settore delle riviste a fumetto in prestito. All’epoca in Giappone non tutti potevano acquistare un’opera a fumetti, un libro, o una rivista; così venivano noleggiati, i kashihonya. Io ho esordito in questo settore, mi sono fatto notare e ho vinto un premio che mi ha fatto conoscere.

    Ranch e Puzzole: il periodo americano

    https://64.media.tumblr.com/30a713cde2a44da03947738ec5644916/dced928e0be55194-ef/s2048x3072/c2bf967e0fc2929a35be324d6be879b840174a36.jpgIl periodo USA: «Insieme a altri colleghi mi ero recato al Festival del Fumetto di San Diego. C’era anche Osamu Tezuka, lo avevo a fianco come passeggero sull’aereo (disegnava anche lì!). A un certo punto è saltata fuori l’idea di comprare in gruppo una casa con piscina in California, negli Stati Uniti, a Santa Monica, invece di dover fare sempre i pendolari. Ovviamente poi non se ne fece nulla. Quindi l’idea fu abbandonata. Poi però mi sono fatto coraggio e ho acquistato da solo, per me, una casa nel sud della California, presso Los Angeles: un vero ranch. Volevo lavorare in America: ho avuto contatti con Marvel ma nessuna proposta è poi andata in porto. Lavoravo ovviamente da solo, ma vivevo spesso anche da solo, immerso nella natura del posto, non avendo possibilità di farmi un giro di amici. Così, non potendo andare in città per divertirmi, quando non ero impegnato a disegnare ascoltavo i rumori degli animali selvatici, mi godevo la natura intorno a me. Una mattina, però, succede qualcosa di insolito: sento il rumore di un animale più grosso del solito. Poi sento un odore cattivissimo. In giardino. Mi armo di un bastone e esco per capire cosa sia. Quando lo trovo però è troppo tardi! Era una puzzola, e mi aveva già riempito delle sue secrezioni parte della casa e dello studio. Ho passato alcuni giorni in hotel senza poter rientrare! Poi mi è toccato buttare via un bel po’ di cose…», il pennello scorre veloce e sicuro sui lineamenti di Kankuro…

    La mia arte? Tanta tecnica e passione per il cinema!

    La tecnica del maestro, che riguarda anche la pittura, lo ha abituato a formati grandi, che gestisce con una fudepen (pennino), o un pennello senza difficoltà, ma utilizza solitamente il formato B4, formato standard per tutti i mangaka. Fumettista o illustratore? «Tornando ai miei esordi, mi sono accorto che molti libri di racconti in prestito erano un po’ carenti di illustrazioni. Così ho iniziato a realizzarne. Era quasi per allenarmi, e questo mi ha portato al passaggio dall’illustrazione al fumetto. Anche se all’inizio le case editrici non accettavano illustrazioni da esordienti come me. Ovviamente, se prendevano dei lavori, preferivano artisti già affermati. Mi sono però trovato al posto giusto e nel momento giusto quando gli editori e il pubblico cercavano un nuovo tipo di fumetto, il gekiga, appunto. Per questo mi sono trasferito a Tokyo, per riuscire in questo settore anche se, come sapete, il centro del gekiga nasce nelle librerie a prestito di Osaka. Mi interessava fare un fumetto legato al cinema. Il rapporto col cinema per il nostro gruppo di Weekly Manga Action, la rivista in cui eravamo pubblicati, era fondamentale!» Baron Yoshimoto traccia con eleganza i kanji di accompagnamento e firma la tavola.

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    Coconino Press: «Vogliamo che questa raccolta presenti Baron Yoshimoto in Occidente come il grande autore che è in Giappone!»

    La domanda di Letteratitudine (Showcase)

    Lei è stato uno dei padri del Gekiga, ha detto Lei stesso che “era il momento giusto”. Certamente quella sete di novità ha permesso la nascita in Giappone di un modo nuovo di fare manga. Ma adesso, che i confini fra le culture, le estetiche e i prodotti culturali sono praticamente aboliti dalla globalizzazione e da Internet, c’è ancora spazio per la meraviglia e la sete di qualcosa di nuovo per i propri lettori, c’è la possibilità della sorpresa?

    Baron Yoshimoto – «Una domanda molto difficile. Nominando solo la parola gekiga, rispetto a manga, ci si riferisce a qualcosa del passato, e anche a qualcosa di molto potente. Io comunque non ho certezze in merito, ma sono sicuro che comunque lo spirito del gekiga andrà avanti, non so con chi, non so come. Certo, andrà avanti.»

    Letteratitudine “strappa” una domanda extra in esclusiva dietro le quinte dello Showcase al Maestro

    P.S. Con un ‘grazie mille’ al gentilissimo Luca Baldazzi – Uff. Stampa Coconino!

    Che relazione c’è tra praticare un’arte marziale e disegnare?

    «Sì, ci sono delle regole in comune fra un buon disegnatore e un buon marzialista. Per questo in passato ci sono stati tanti autori che hanno praticato per un motivo o per l’altro le arti marziali e altri che ne hanno fatto dei manga, ma è roba piuttosto datata. Adesso va di moda la boxe.»

     

    https://www.tumblr.com/letteratitudine/766673174778806272/showcase-baron-yoshimoto-il-cowboy-del-gekiga-a

     

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  • Lucca Comics & Games 2024: Press Cafe con Gary Groth

    Lucca Comics & Games 2024: Press Cafe con Gary Groth

    Gary Groth sul ring del fumetto USA

    L’editor degli editor, il publisher dei publisher indipendenti, si confessa a LCG24: Fantagraphics e The Comics Journal sempre al centro delle lotte per i diritti autoriali, delle diatribe, della critica “calda” sui comics

    https://64.media.tumblr.com/5f73ced6b4884d13712ae160d5546b81/9f5a1fd14baf8ed9-6b/s1280x1920/b89ffe11d3b1f2f9fcc3891919cc115ca83042cc.pnj

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    1/11/25, Lucca, Camera di Commercio, Sala Oro

    (a cura di Furio Detti)

    Un titano della critica fumettistica: Gary Groth fonda nel 1976 Fantagraphics con Mike Catron, e da allora l’attività di editore indipendente ha collocato fior di stelle nel firmamento dei comics, oltre a aver aperto il filone della critica d’autore del fumetto con “The Comics Journal”: oggi, primo novembre 2024, Gary è con noi al Press-Cafe di LCG24.

    Gary Groth, arbitro dello scontro fra Stan Lee e Jack Kirby su come si lavorava in Marvel; Gary Groth che pubblica l’underground dei fumetti USA con i Fratelli Hernandez (Love&Rockets), Robert Crumb, Peter Bagge (Hate), Gilbert Shelton (The Fabolous Furry Freak Brothers), ma anche i giganti autori Disney come Carl Barks e Don Rosa; Gary Groth che ospita ancora in questi giorni il journalism comics di Joe Sacco con War on Gaza; Gary Groth all’origine dei due più importanti premi USA per le nuvolette (Harvey Award e Eisner Award), risponde alle domande dei giornalisti senza freni e con inarrestabile verve…

    L’evoluzione dei comics USA: Strisce-Underground-Crisi-Rinascimento-Pessime Graphic Novel

    https://64.media.tumblr.com/2827c235a8bfdb02655e6dbaff6ba72a/fb9190f81c75f841-03/s2048x3072/452441cce33d893030bf012e6c16d4ba941804e6.jpgChe cosa rimane di quegli anni fra Ottanta e Novanta per il fumetto e l’editing? Groth: «Credo restino i più grandi di noi: Harvey Kurtzman per DC Comics e la coppia Art SpiegelmanFrançoise Mouly con la rivista “Raw”; nel fumetto mainstream c’erano ottimi editor in DC Comix.» Quanto a un bilancio di quel periodo, e al destino del fumetto indipendente adesso, Groth osserva che agli inizi di TCJ erano ben consapevoli di fare una rivista di opposizione, in controtendenza, anti status quo, se vogliamo; ricorda che negli anni Ottanta TCJ collezionava parecchie querele per diffamazione. Poi nei primi anni Ottanta c’è stata la seconda rivoluzione, dopo quella del fumetto underground; è allora che si sono fatti vivi gli autori che a suo giudizio dovevano esserci. Potremmo collocare la fine dell’epoca underground dei Comics nel 1976 – continua Groth – un anno pessimo: «Tra l’altro in quel momento era uscita l’ultima rivista che potremmo chiamare underground, “Arcade” di Spiegelman. A noi non restava che esplorare la terra arida di un paese in cui il fumetto mainstream era pattume (“crap”). Una realtà in cui troppi adulti sfruttavano i ragazzini con un’offerta decisamente degna di persone proprio poco sveglie. Per noi quel momento fu un tradimento dello spirito dei comics, io avevo 21 anni all’epoca e avevo altre aspirazioni. https://64.media.tumblr.com/18a83ab50cc69d9b2f1a796e366babb4/fb9190f81c75f841-ff/s2048x3072/ed37cb4aee8030925a2b380101815eea0c68de5e.jpgQuando incontrai nel 1982 gli autori di cui parlo, per me fu davvero l’incontro con i comic di qualità, col futuro del fumetto, con opere in cui c’erano coerenza, profondità, espressione autentica, la vera espressione individuale: i citati Hernandez, Bagge, Joe Sacco… era il Rinascimento del fumetto americano di cui volevo essere parte.» Per il fumetto indipendente, adesso, Groth vede nel moltiplicarsi delle major, oltre a Marvel e DC, solo una riedizione della «pessima versione delle graphic novel. Un catalogo di tutto ciò che secondo me non dovrebbe essere fumetto. C’è un tale inquinamento in giro che vale ancora di più il ruolo dell’editore indipendente! Sono quasi 50 anni che facciamo questo lavoro e abbiamo visto i cicli e i controcicli di questi sviluppi. Anche se non è mai stato semplice è dura mantenere la barra dritta nel mare delle graphic novel, adesso più di prima.»

    E riguardo al passato remoto? «Beh parliamo dell’epoca delle strisce, con interpreti eccelsi, come Segar, fino a Schulz, ma non ho mai considerato il mondo delle strip come l’idea che sognavo per il fumetto. Le strisce nell’economia editoriale dei quotidiani erano un’appendice, un piccolo territorio artistico in cui non c’era gran margine di espressione. » (altro…)