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UNDICI SETTEMBRE
VENTIDUE ANNI DALL’11 SETTEMBRE
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Ritorna l’undici settembre.
Riproponiamo il post (con le stesse domande… per noi ancora attuali) con i commenti del relativo dibattito (magari chi ha voglia può rileggerli). Questo post, del resto, si traduce anche – e soprattutto – in un invito a ricordare…
È strano. A volte l’11 settembre 2001 ci sembra ieri. Altre volte ci sembra di pensare a un avvenimento lontanissimo, accaduto una vita fa.
È così anche per voi?
E quelle immagini…Quelle immagini terribili degli aerei che trafiggono i grattacieli, pensate che abbiano mantenuta intatta la loro atrocità?
O le trovate un po’ sbiadite (magari perché, alla fine, ci si abitua a tutto)?
E cosa ritenete che, oggi, in riferimento a questa tragedia, sia particolarmente importante ricordare?
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A PROPOSITO DI…
UNA NUOVA RUBRICA DI LETTERATITUDINE (PRESTO ONLINE)
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Al via il Tropea Film Festival con MATT DILLON, MATTEO GARRONE, MADALINA GHENEA
TROPEA FILM FESTIVAL – II EDIZIONE – dall’8 al 14 settembre 2024
con MATT DILLON, MATTEO GARRONE, MADALINA GHENEA
L’intero programma è disponibile qui
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Al via la II edizione del Tropea Film Festival, la manifestazione ideata e diretta da Emanuele Bertucci che si svolgerà a Tropea fino al 14 settembre. Quest’anno il festival è dedicato a Marcello Mastroianni, in occasione del centenario della sua nascita.
Sostenuta dalla Fondazione Calabria Film Commission e dal Comune di Tropea, la seconda edizione del TFF si svolge nel borgo calabrese animando diversi luoghi e sedi storiche della splendida località sul mar Tirreno: da piazza Cannone all’Affaccio Raf Vallone, fino a Palazzo Santa Chiara, all’Antico Sedile dei Nobili dove si svolgeranno le serate finali e la premiazione delle opere in gara.
Tanti gli eventi che compongono il ricco programma di quest’anno, tra incontri, masterclass e proiezioni. La madrina del festival è l’attrice e modella Madalina Ghenea, mentre ospiti d’onore sono Matt Dillon e Matteo Garrone. L’attore americano sarà protagonista di un evento speciale, mentre il regista italiano accompagnerà il suo capolavoro candidato al Premio Oscar Io capitano e parlerà a 360° del suo cinema.
A decretare i vincitori delle tre sezioni competitive (Cortometraggi, Documentari e Lungometraggi) sarà una giuria presieduta dal regista e sceneggiatore Mimmo Calopresti. Tre i film per ogni sezione: i lungometraggi selezionati sono Oltre il confine di Alessandro Valenti, Il mio posto è qui di Daniela Porto e Cristiano Bortone con Ludovica Martino e Marco Leonardi e Il mare nascosto di Luca Calvetta con protagonista Ascanio Celestini; i documentari sono invece Sala 5, il cartone di Raffaello di Stefano Santamato, Max Corvo for freedom. La guerra dell’OSS in Italia 1943-1945 di Ezio Costanzo e A.P. Giannini. Bank to the future; i cortometraggi in gara sono Switch di Daniela Giordano, Prova d’amore di Denis Nazzari e Il pescatore di Ugo Garau.
Tutti i premi sono realizzati dal maestro orafo Michele Affidato, che sin dalla prima edizione accompagna il Tropea Film Festival. L’opera consiste in una scultura che riproduce lo scoglio di Santa Maria dell’Isola, simbolo più famoso di Tropea.
Verrà presentato invece fuori concorso il film Mascaria di Isabella Leoni, accompagnato da tutto il cast, tra cui Fabrizio Ferracane (che sarà protagonista anche di una masterclass) e Fortunato Cerlino (in collegamento da remoto).
Ad impreziosire ulteriormente la kermesse ci sarà la mostra fotografica “Marcello, come here!”, dedicata al centenario di Marcello Mastroianni, allestita a Palazzo Santa Chiara, con le foto di scena messe a disposizione dall’Archivio Storico Enrico Appetito e curata dalla presidente Tiziana Appetito e dal direttore del complesso archivistico, il critico cinematografico Francesco Della Calce.
Inoltre, tutte le sere a mezzanotte, sempre a Palazzo Santa Chiara, è prevista l’antologia cinematografica dedicata a Mastroianni, dal titolo “L’uomo, l’attore, il mito” con la proiezione di alcuni dei film che hanno reso tanto celebre l’artista: La dolce vita e 8 ½ di Federico Fellini, Casanova di Mario Monicelli, La bella mugnaia di Mario Camerini, Dramma della gelosia di Ettore Scola.
Secondo lo stile già collaudato lo scorso anno, tutti i giorni, oltre alla proiezione dei film, il programma offrirà al pubblico momenti musicali, dibattiti, presentazioni di libri, interviste, masterclass e talk con protagonisti del mondo del cinema.
Tra gli altri ospiti che animeranno il programma del festival incontrando il pubblico di Tropea: Marcello Fonte, Ascanio Celestini, Roberta Mattei, Alessio Praticò, Gianluca Ansanelli, Giovanni Esposito, la regista Isabella Leoni, la costumista Susanna Proietti, il doppiatore Pasquale Anselmo, la montatrice Silvia De Rose, Mercedes Henger, Domenico Iannacone, Soleil Sorge, Simona Cavallari, Federica Pagliaroli.
Invece, tra i libri che verranno presentati nella sezione Book and Cinema: Ostiawood di Daniele Orazi, Carlo Delle Piane. L’uomo che ho amato di Anna Crispino e Champagne e Cambiali di Luca Pallanch e Domenico Monetti, Pino settanni. Il sogno infinito di Lorella Di Biase e Monique Gregory, Ali Spezzate di Paolo Miggiano e Paola Calvano.
In apertura del Festival, verrà presentato il progetto “Un corto per Tropea”: il borgo si trasformerà in un set nel quale autori e filmaker, potranno dare sfogo alla loro creatività e mettersi alla prova nel realizzare un cortometraggio. Il lavoro preparato sarà poi montato e premiato sabato sera a chiusura della manifestazione.
Last but not least, in un momento in cui si discute tanto di cambiamenti climatici e delle ricadute sulle nostre vite, il Tropea Film Festival non dimentica il tema dell’utilizzo consapevole dell’energia. La preziosa Partnership con la Main Solution, società leader nelle soluzioni di energie rinnovabili, renderà possibile l’installazione di un impianto fotovoltaico che alimenterà il palco rendendolo quindi ecosostenibile grazie all’utilizzo dell’energia solare. È prevista anche l’installazione di colonnine per ricaricare le auto elettriche, in particolare quelle fornite dal nostro partner Ford York Auto Vumbaca, in un festival che va così a connotarsi come “eco-sostenibile” consegnando anche un premio ad un’opera, fuori concorso, che si è distinta particolarmente sui temi ambientali.
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FESTIVALETTERATURA di Mantova
Il post annuale di Letteratitudine dedicato a Festivaletteratura: qui, informazioni sul programma e sulle attività della nuova edizione
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Comincia la nuova edizione di Festivaletteratura (a Mantova dal 4 all’8 settembre 2024). Per contribuire a promuovere l’evento, abbiamo rimesso in primo piano questo breve post. Ne approfittiamo per augurare i classici “in bocca al lupo” agli organizzatori, ma anche per complimentarci con loro e ringraziarli per il lavoro eccezionale che hanno svolto in questi anni (e che ha permesso a questo evento di ergersi come uno dei più importanti appuntamenti del mondo della letteratura).
Grazie di cuore. Davvero. E tanti complimenti.* * *
Negli scorsi anni (nel corso della discussione legata a questo post), con l’aiuto degli amici di Letteratitudine, abbiamo tracciato la storia recente del Festival Letteratura di Mantova.
Naturalmente segnaleremo gli appuntamenti principali dell’edizione in corso. Intanto, è possibile seguire il programma del Festival cliccando qui…
Buon mese di settembre a tutti. (altro…)
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BUONA ESTATE (Letteratitudine va in pausa per qualche giorno)
Letteratitudine va in pausa estiva. Vi auguriamo buona prosecuzione di vacanze (per chi è già in vacanza) e buone letture.
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Il LINUS di agosto 2024 è dedicato ad Alien
Il numero di agosto 2024 di LINUS è dedicato a ALIEN con copertina disegnata da Riccardo Burchielli
Di seguito, la presentazione del numero e l’indice
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In questo agosto bollente un brivido arriva dallo spazio, è in edicola il numero di #linus dedicato ad Alien! Mentre nelle sale arriva l’attesa settima pellicola della saga che ha portato l’horror nello spazio, “Alien: Romulus”, in copertina Riccardo Burchielli ci mostra il volto della paura! All’interno è Giuseppe Sansonna ad accompagnarci nella “saga dell’orrore cosmico”, mentre Vanni Santoni si addentra in “Alien” di Ridley Scott e “Aliens” di James Cameron, pellicole talmente dirompenti da influenzare la fantascienza successiva dal cinema ai videogiochi, e Daniele Brolli ci spiega come e quando saremo soppiantati da un alieno, perché “uno xenomorfo è per sempre”. Scorrendo le pagine, Paolo Riberi ci parla dell’eterno femminino e degli archetipi legati alla femminilità che popolano le pellicole, mentre Lorenzo Miglioli analizza la saga concentrandosi su “Prometheus” e su “Alien: Covenant”, diretti da Scott. E l’alieno più celebre del grande schermo è raccontato anche attraverso i fumetti di Massimo Giacon, Sergio Algozzino e Lorenzo Mò, e le illustrazioni firmate da Alice Iuri, Davide Bart Salvemini e Francesca Ghermandi! E non è tutto! (altro…) -
KAMALA HARRIS, l’autobiografia, “Le nostre verità” (La nave di Teseo)
L’autobiografia della candidata che può sfidare Trump alla Presidenza degli Stati Uniti.
“Le nostre verità” di Kamala Harris (La nave di Teseo, 2021) nel racconto del traduttore del libro, Giovanni Agnoloni
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Il nuovo appuntamento dello spazio di Letteratitudine chiamato “Vista dal traduttore“ (dedicato, per l’appunto, al lavoro delle traduttrici e dei traduttori letterari) è incentrato sull’autobiografia della vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Kamala Harris, intitolata Le nostre verità, pubblicato da La nave di Teseo e tradotto da Giovanni Agnoloni.
Ed è appunto lo scrittore, traduttore letterario e blogger Giovanni Agnoloni a farci entrare nell’autobiografia della Harris da lui tradotto, raccontandoci qualcosa del libro e svelandoci qualche piccolo “segreto” di traduzione.
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Tradurre Kamala Harris, Le nostre verità (La nave di Teseo, 2021)
di Giovanni Agnoloni
Una delle scommesse più difficili da gestire e da vincere, per un traduttore, è sfatare l’adagio “presto e bene non stanno insieme”. Si pensa sempre – e, almeno in teoria, a ragione – che per fare un lavoro di cesello servano mesi e infinite riletture. Il fatto è che i tempi dell’attualità spesso impongono di stare “sulla notizia” e di approfondire, in termini di quantità e qualità, la potenza espressiva di un testo in un tempo sia pur ragionevolmente breve. Allora ci si rende conto di quanto sia importante mettere insieme e far collaborare – e direi quasi deflagrare – tutti gli ambiti di conoscenza esplorati nel corso degli anni con lo studio e la pratica.
Proprio questo tipo di esperienza ho avuto nel tradurre The Truths We Hold (Le nostre verità), l’autobiografia della vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris. Un testo che, pur non essendo in senso stretto un romanzo, e nemmeno un saggio, racchiude in sé, direi quasi plasticamente compressi e potenziati, gli aspetti più interessanti tanto della buona narrativa quanto della miglior saggistica, ovvero una grande intensità emotiva espressa in bello stile e una densità e precisione di informazioni storiche, politiche, giuridiche ed economiche, presentate in foggia persuasiva e coinvolgente.
Mi sono così trovato a calarmi, in velocità e profondità, in un mondo complesso quanto una vita ricca e costellata di momenti cruciali, anche perché, a ogni sua “stazione”, è imbevuta di atmosfere di luoghi e di eventi che si estendono dall’India – da cui la madre di Kamala Harris partì per venire a studiare in California – a tutto il territorio statunitense e oltre, man mano che la vita dell’autrice procedeva, attraverso gli studi, le esperienze di interazione con le migliori menti dell’attivismo americano e la carriera forense, fino agli incarichi di procuratore distrettuale di San Francisco, procuratore generale della California e senatore degli Stati Uniti. (altro…) -
PER PAOLO BORSELLINO
IN MEMORIA DI PAOLO BORSELLINO
Il 19 luglio del 1992, moriva Paolo Borsellino. Dopo aver pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, si era recato insieme alla sua scorta in via D’Amelio, dove viveva sua madre.
Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell’abitazione, con circa 100 kg di esplosivo a bordo, deflagrò al passaggio del giudice, uccidendo anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu Antonino Vullo, ferito mentre parcheggiava uno dei veicoli della scorta.
In memoria e onore di Paolo Borsellino – eroe italiano e vittima della mafia – dedichiamo questo spazio di Letteratitudine, rimettendo in primo piano questo post pubblicato originariamente nel 2010 e dedicato alla sua figura.
All’interno del post, in cui ragionavamo anche sul senso e sul valore della memoria, c’è un bel racconto della scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono.
Massimo Maugeri
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MARCELLO SIMONI con “L’enigma del cabalista” (Newton Compton) in radio a Letteratitudine
MARCELLO SIMONI con “L’enigma del cabalista” (Newton Compton) ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie e del dialogo)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin
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PER ASCOLTARE LA PUNTATA premi il tasto play o CLICCA QUI
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Ospite della puntata: lo scrittore Marcello Simoni
Con Marcello Simoni discutiamo del suo nuovo libro: “L’enigma del cabalista“ (Newton Compton).
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La scheda del libro: “L’enigma del cabalista” di Marcello Simoni (Newton Compton)
Anno Domini 1307. Mentre l’Ordine del Tempio è in procinto di sgretolarsi sotto le accuse di eresia, Basilio Cacciaconti, templare rinnegato, si reca a Napoli per condurre un’indagine dagli aspetti quantomai singolari. Il ritrovamento di un antico talismano e dell’uomo che ne sarebbe in possesso. Un’impresa non semplice, dal momento che la persona alla quale Basilio deve dare la caccia è l’ebreo Malachia Vinelles, un mago cabalista tenuto prigioniero nelle segrete del convento di San Domenico, sede dell’Inquisizione. L’unico modo di comunicare con lui è attraverso la giovane figlia Samira, alla quale è stato dato il permesso di recare visita al padre. Il Cacciaconti, tuttavia, non è il solo a muoversi su questa complicata scacchiera. Altri ambigui personaggi sembrano interessati quanto e forse più di lui a mettere le mani sullo sfuggente cimelio, misurandosi in un pericoloso gioco d’intrighi in una Napoli angioina dalle suggestive atmosfere gotiche e francesi, tra inseguimenti nelle vie sotterranee e gli agguati di un insidioso assassino chiamato Grimuche. Ma la minaccia più grande si nasconde forse dietro l’ombra del cabalista. O di Samira stessa, che per misteriose ragioni accetterà senza indugio di mettersi al servizio di Basilio.
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Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. La saga che narra le avventure di Ignazio da Toledo ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin
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STORIE DI ABUSI E IL CASO ALICE MUNRO
La figlia della scrittrice Alice Munro ha accusato di aver subito abusi dal patrigno evidenziando il fatto che la madre ne era al corrente e non avrebbe fatto nulla per proteggerla
Un doloroso racconto sull’infanzia di Andrea Robin Skinner emerge dalle pagine del Toronto Star.
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Approfondimenti su: Ansa, Il Corriere della Sera, Internazionale
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IL FATTO
La celebre scrittrice canadese Alice Munro, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 2013, è stata al centro di un’accusa sconvolgente da parte della figlia Andrea Robin Skinner. Nel corso di un’intervista al Toronto Star, la donna ha rivelato di essere stata vittima di abusi sessuali da parte del secondo marito della madre, Gerald Fremlin, quando era solo una bambina.
Gli abusi, iniziati all’età di 9 anni, si sarebbero protratti per anni, con il tacito consenso della madre, che, pur a conoscenza dei fatti, non avrebbe mai preso provvedimenti contro il marito.
Skinner ha descritto nel dettaglio le violenze subite, raccontando come il patrigno approfittasse di varie occasioni per molestarla, sia in casa che durante le uscite in macchina. La donna ha inoltre rivelato di aver cercato di confidarsi con la madre all’età di 25 anni, dopo aver letto un racconto in cui la scrittrice esprimeva empatia per una protagonista vittima di abusi. La reazione di Munro, però, sarebbe stata di freddezza e indifferenza, spingendo la figlia a seppellire nuovamente il doloroso segreto.
Solo all’età di 38 anni, esasperata dal silenzio della madre e dal continuo elogio di Fremlin da parte di Munro, Skinner ha deciso di denunciare tutto alla polizia. Nel 2005, l’uomo, ormai ottantenne, è stato condannato a due anni di libertà vigilata per atti osceni e aggressione.
Tuttavia, il peso del segreto e la mancanza di sostegno da parte della madre hanno continuato a tormentare Skinner, che ha deciso di rendere pubblica la sua storia solo ora, dopo la morte di entrambi i genitori.
La vicenda ha avuto un forte impatto mediatico, sollevando interrogativi sulla condotta di Alice Munro e riaprendo il dibattito sul ruolo delle vittime di abusi. Una parte del dibattito si è spostata sul rapporto tra letteratura e biografia degli autori e sul concetto di se, e come, i libri debbano essere letti in relazione alle vite di chi li ha scritti.* * *
LE OPINIONI (riportate per ordine alfabetico di cognome) di Paolo Di Paolo, Giusi Marchetta, Carmen Pellegrino, Rosella Postorino (altro…)