Descrizione
Il paradosso del gatto di Schrödinger: una metafora della condizione umana, focalizzata sulla intricata e dolorosa questione della perdita di una persona amata. Il gatto, contemporaneamente vivo e morto, è anche allo stesso tempo qui e altrove, e su questa effettiva condizione di possibilità Forest innesta, come negli altri suoi
romanzi, una dimensione autobiografica, che è radice di più ampie elaborazioni sulla realtà dell’immaginabile. La meditazione sul desiderio e sul lutto è riflessione sull’umanità più comune, sulle paure e le gioie più basilari. La riflessione sfiora il racconto filosofico per scegliere di farsi creazione, e rapisce il lettore che si trova, al di fuori del tempo e dello spazio, a rilevare nuovi confini di sé e del mondo. Ci riconosciamo così in grado di dare un senso al nulla da cui solo apparentemente ci sentiamo circondati. Intuiamo la compiutezza delle cose, in una specie di favola in cui vediamo le vite che potremmo vivere, le esistenze di cui potremmo esser parte e gli universi in cui potremmo abitare. E che forse abitiamo.
Un romanzo di straordinaria libertà
Les Inrockuptibles
Un romanzo sconcertante. Un gatto che conduce ai più fondamentali interrogativi.
Le Figaro littéraire
È il romanzo di un funambolo che non cerca di raggiungere alcuna virtù, che oscilla tra luce e ombra, humour e melanconia, dialoghi e prosa poetica.
Le Nouvel Observateur
Philippe Forest
Ha insegnato per sette anni letteratura francese in università inglesi, e letterature comparate all’Università di Nantes. È critico letterario, cinematografico...