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Svanire

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Deborah Willis

Traduzione: Anna Baldini, Paola Del Zoppo

Anno di pubblicazione: 2013

ISBN: 9788861100381

Pagine: 294

Formato digitale: 7,99€

Disponibile su: Bookrepublic, Kindle store, Kobo store, IBS

 

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Descrizione

Vi è in ogni biografia un punto di rottura, un prima e un poi. Vi è in tutte le narrazioni una perdita di equilibrio: può accadere che qualcosa irrompa o che, come nel caso di queste 14 storie, svanisca. Come avviene a Nathan, scrittore di provincia che abbandona il suo scrittoio in soffitta, sceneggiature incompiute, domande irrisolte di chi è rimasto a casa. Così il cowboy lasciato dalla moglie viene sedotto da una ragazzina di città. Un dottore, dopo un grave lutto, si dà al black–jack. Un’indovina non riuscirà a prevedere il dolore della figlia. Che siano una gelataia con il viso coperto di lentiggini che porta il nome di Nina Simone, o l’insegnante di francese alla ricerca della libertà, i personaggi di queste storie sono come ancorati a un evento incancellabile: un vuoto con il quale camminano, respirano, convivono. La scomparsa scava il solco del dubbio: qualcosa non è andato via per sempre, è semplicemente altrove, lontano, invisibile, ma c’è, e questa presenza è un movente di straordinaria complessità. Deborah Willis, giovane talento della letteratura canadese, esplora l’assenza, le modalità con cui si abbandona o si è abbandonati e lo fa con economia di parole, nitidezza di immagini, controcampi e alternanza di punti di vista. Una scrittura sapiente e virtuosa, che racconta storie di rara intensità emotiva, non prive di humour nero, con una voce nuova ma già inconfondibile.

La gamma emotiva e la profondità di queste storie, la chiarezza e l’abilità compositiva sono stupefacenti.

Alice Munro

Dimenticatevi di internet per un giorno e due, e tuffatevi in un libro fatto di vita vera. Il lettore sente sbocciare un mondo compiuto che esiste solo in forma di parole, magnificamente legate.

Internazionale

Deborah Willis

Deborah Willis

È nata e cresciuta a Calgary, ha lavorato come libraia nella prestigiosa Munro’s book di Victoria. Pubblica racconti sulle maggiori...

Paola Del Zoppo

Paola Del Zoppo

È nata a Napoli nel 1975. Traduttrice e critica letteraria insegna Letteratura tedesca all’Università degli studi della Tuscia. È inoltre...

Hanno scritto

Internazionale

Jim Bartley

Dimenticatevi di internet per un giorno e due, e tuffatevi in un libro fatto di vita vera. Il lettore sente sbocciare un mondo compiuto che esiste solo in forma di parole, magnificamente legate

il Manifesto

Fili di memoria intrecciati all’oggi

Deborah Willis (Calgary, Alberta, 1982), ottima esordiente con la raccolta di racconti “Vanishing and other stories” (“Svanire”, appena pubblicata da Del Vecchio nella traduzione di Anna Baldini e Paola Del Zoppo, pp. 304, euro 13).

Lifegate

Deborah Willis – Svanire

Una persona, un’emozione, una risposta. A un certo punto nei quattordici racconti questi elementi mancano e lasciano il posto all’assenza nella quotidianità, che viene indagata con profondità e semplicità

Mentinfuga

Svanire: la scrittrice canadese Deborah Willis racconta l’insostenibile pesantezza dell’assenza

Eccellente esordio per questa scrittrice cresciuta a Calgary e che attualmente lavora come libraia a Victoria, Canada, un talento, sia a livello di contenuti che di prosa – originale, precisa, efficace, toccante, sperimentale nel ricorrente uso della seconda persona

Passaparola magazine

Libri: Svanire di Deborah Willis

Alice Munro ha ragione: “Svanire” è uno spaccato della quotidianità canadese vista a 360 gradi con particolare attenzione all’aspetto del non esserci più, dello svanire dalla realtà e dalla vita. Punti di rottura? No, punti di svolta, anche se rimane aperta la domanda dove porti la svolta.

Affari italiani

Deborah Willis, nuovo talento della letteratura canadese

Una scrittura sapiente e virtuosa, che racconta storie di rara intensità emotiva, non prive di humour nero, con una voce nuova ma già inconfondibile.

Chronica libri

“Svanire è davvero possibile? O è solo un’illusione?”

“Svanire” non è solo il titolo della raccolta di Deborah Willis, edita da Del Vecchio editore, ma anche il primo racconto che apre la strada al lettore in un viaggio particolare, molto suggestivo che riguarda lo scomparire, lo svanire, il lasciare.

 

Pulp Libri

Deborah Willis – Svanire

Le descrizioni degli eventi e dei personaggi scavalcano tutto, e ci assorbono in una principesca abilità narrativa. Ogni sparizione ha fessure adatte allo scopo, tenute ben aperte da padri distaccati e figli che sembrano un concentrato di seduzione malata e di etilici fuori-schema

Glamour

Parla Deborah Willis, autrice di “Svanire”

L’esordio di Deborah Willis, autrice canadese classe 1982, ha colpito Alice Munro (“La gamma emotiva e la profondità di queste storie, la chiarezza e l’abilità compositiva sono stupefacenti”) e non può lasciare indifferenti

Finzioni

Deborah Willis | Svanire

Quattordici racconti di persone, sensazioni, situazioni che, semplicemente, svaniscono. Poi, a volte, la gente torna.

Blog della libreria Marco Polo di Venezia

Svanire di Deborah Willis

Quattordici variazioni sullo svanire, sul dileguarsi, morire, fuggire, tradire, separarsi per poi esplicitamente dichiarare quello che tutti i racconti descrivevano implicitamente, l’impossibilità di svanire

Internazionale

I consigli della redazione

I consigli della redazione di Internazionale: Deborah Willis, “Svanire”;  David Grossman, “Caduto fuori dal tempo”, Mondadori; Raul Pantaleo e Marta Gerardi, “Destinazione Freetown”, BeccoGiallo.

XL la Repubblica

“Svanire”, Deborah Willis

Storie sui punti di rottura esistenziali con cui ognuno di noi si è cimentatoLe psicosi della modernità sviscerate da una scrittura sperimentale e coinvolgente

Vespertilla

Tracce di vita tra passato e presente

Senza inutili intellettualismi, senza psicologismi di maniera, con una prosa semplice, una lingua priva di orpelli che si adegua alla spontaneità dei gesti, delle parole, la Willis disegna una teoria di figure a loro modo memorabili

Flanerì

“Svanire” di Deborah Willis

La scrittura della Willis è di stampo carveriano: sobria ed essenziale, e anche quando tratta i temi quali l’abbandono, il trauma, la morte, non vi è posto per pateticità o compianto, ma piuttosto per ironia, divertimento e distacco.

Corriere Nazionale

Sparire nel nulla lasciando un vuoto tra prima e dopo

Benvenuta a una nuova voce in grado di raccontare letterariamente la nostra umanità. Willis coglie esattamente quell’attimo in cui il vuoto lasciato da chi svanisce è così reale da trasformarsi in una presenza con cui fare i conti

via dei serpenti

EFFETTO DOMINO: Scomparsa – “Svanire” di Deborah Willis

Quattordici racconti compatti ma porosi come una spugna che rilascia e assorbe allo stesso tempo. Il filo conduttore è tutto nel titolo – che è anche il titolo originale, Vanishing, nonché il titolo del racconto che apre la raccolta: le persone (e le cose, e i sentimenti, e i momenti) a volte scompaiono. E noi dove siamo quando questo accade, e cosa ci succede? È a questa risposta che sembrano rispondere i racconti della Willis, illuminando passaggi di vite umane in cui qualcosa si è rotto – spesso irrimediabilmente – e qualcuno si trova a dover affrontare un lutto, un distacco, una perdita, uno smarrimento. Che cosa succede allora? «Passano le settimane e la polizia smette di investigare. I tizi del giornale che avevano titolato Scrittore locale scomparso trovano storie nuove. Passano i mesi, poi un anno».

via dei serpenti

intervista a Deborah Willis

Abbiamo incontrato Deborah Willis, canadese, classe 1982, autrice della raccolta di racconti Svanire, pubblicata da Del Vecchio Editore. Secondo Alice Munro «la gamma emotiva e la profondità di queste storie, la chiarezza e l’abilità compositiva sono stupefacenti»; secondo Paolo Cognetti si tratta della «migliore raccolta di racconti pubblicata in Italia nel 2012».

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Svanire

Svanire è una raccolta di racconti magnifica.
Per stile, per spessore. Per sapore, odore e colore. Era da tempo che non leggevo con tanta voracità. Da tempo non provavo quella sensazione di empatia, di accoglienza reciproca, che si crea tra scrittore e lettore. Rara, fragile. Emozionante.

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