Descrizione
Jean Paul con Viaggio a Flätz, scritto nel 1807, raggiunse più di un vertice: satira irrefrenabile della codardia in un piccolo racconto impregnato di pacifismo indomito e irriverente scritto con Napoleone in casa e la Prussia in ginocchio. A Viaggio a Flätz l’autore affianca Confessione del diavolo a un uomo di stato e un apparato di note di un’intelligenza acuta e esilarante. Il bersaglio iniziale delle confessioni era l’inconsistenza e la vanità propria del suo tempo, ma ben presto a prevalere fu l’imminenza della guerra e il dolore che questa, inevitabilmente comporta.
In poco più di cento pagine Jean Paul riesce a dare vita a un classico dell’umorismo ottocentesco segnando un vertice ineguagliato, e attestando ineludibilmente che “il comico conduce il suo gioco poetico con piccolezze irragionevoli e rende allegri e liberi”.
« Se Goethe fu l’ultima eco di un letteratura che ricadeva in silenzio, Jean Paul fu il primo di una che cominciava a parlare»
Carlo Dossi
Jean Paul
Jean Paul Friederich Richter (Wunsiedel, 1763 – Bayreuth, 1825) è l’autore di alcuni dei romanzi più singolari del romanticismo tedesco,...
Dario Borso
Borso ha insegnato storia della filosofia alla Statale di Milano ed estetica alla Facoltà di Architettura del Politecnico. Noto per...