Marzo 18, 2025

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  • Lucca Comics 2022: incontro con Perri, Ortolani, Cozzi e Parmitano

    Lucca Comics 2022: incontro con Perri, Ortolani, Cozzi e Parmitano

    Luca Parmitano, Luca Perri, Leo Ortolani, Emilio Cozzi animano l’evento in calendario per LGC2022 “Hope” *La Luna è una severa maestra. Basta fare i bravi*.

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    La Luna è una maestra severa… almeno per tre persone su quattro

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    (Lucca, 28/10/2022 – Auditorium Chiesa del Suffragio, ore 18:30)

    dal nostro inviato, Furio Detti

    Spazio, divulgazione, geologi e scienza: il frizzantissimo terzetto Perri (divulgatore scientifico), Cozzi (giornalista e autore) e Ortolani, aka Leo, fumettista autore di Rat Man (nonché geologo), presentano in straordinaria diretta da Houston – e non è una gag -, il Capitano istruttore astronauta Luca Parmitano, primo Comandante Italiano della Stazione Spaziale Internazionale, primo italiano in “passeggiata spaziale” e in forza all’Agenzia Spaziale Europea (acronimo in inglese ESA) per parlare della Missione congiunta Artemis che ambisce a riportare dopo praticamente cinquant’anni l’uomo sulla Luna.
    In diretta via VOIP c’è Parmitano, il quarto uomo, in addestramento presso il *Mission Control Center * di Houston, Houston (US-TX), annuncia dalla *Mission Control Room* del medesimo centro aerospaziale una defezione prevista: «Mentre questa diretta va in onda, oggi stesso avrebbe dovuto essere già in volo la nave Oraion, diretta verso la luna. Purtroppo il lancio è stato rinviato e avrà forse luogo il prossimo 14 novembre alle sette del mattino.»

    D.-**Perché stiamo tornando sulla luna dopo 50 anni e perché dobbiamo tornarci adesso?** (altro…)

  • Lucca Comics 2022: Press Cafe con Davide Soliani

    Lucca Comics 2022: Press Cafe con Davide Soliani

    Press Cafe con Davide Soliani, game designer Ubisoft
    «Perché alla fin fine, quello che dobbiamo dare in mano al giocatore è il dilemma.» (Davide Soliani)

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    Dentro la mente che sta dietro Mario
    Come lavora un Game Designer, senza dover dire solo “Designer” Press Cafe con Davide Soliani, ideatore del gioco Mario + Rabbids Sparks of Hope per Ubisoft.

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    (Lucca, 28/10/2022 – Camera di Commercio, ore 16:30)

    dal nostro inviato, Furio Detti

    Davide Soliani, attualmente Direttore Creativo presso Ubisoft (dall’agosto 2013), ha iniziato come gamer e si è fatto da subito notare nel mondo della stampa di settore come recensore e tester di giochi. Da lì ha rapidamente “saltato il fosso” curando per diverse Software House il level design, il game design e lavorando per case come Disney e su titoli di enorme successo come Rayman e Tomb Raider, approdando a Nintendo. Adesso ha realizzato il titolo “*Mario + Rabbids Sparks of Hope*” ed è anche per questa coincidenza, forse, che lo abbiamo ospite del Press Café di LCG 2022 “Hope”.
    La sua simpatia e la sua empatia con la platea dei giornalisti in sala sono travolgenti, anche perché Davide sa di condividere, come appassionato di giochi di ruolo da tavolo e videogames, un patrimonio di interessi condiviso e disporre di una community critica e attiva, in sala e fuori. Anche se, curiosamente, prima della sessione, Davide confessa di essere assente da Lucca da addirittura una ventina d’anni.
    Si parte quindi da subito con le domande proprio sulla descrizione della carriera e da questa “latitanza”:

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  • Lucca Comics 2022: Press Café con John Romita JR

    Lucca Comics 2022: Press Café con John Romita JR

    «Il vostro Amichevole Artista di Quartiere»
    Press Café con John Romita Jr. I Queens, New York, e il Peter Parker che è in ciascuno di noi

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    (Lucca, 28 ottobre 2022, ore 14:30)

    dal nostro inviato, Furio Detti

    Palazzo Arnolfini: è un pomeriggio di sole che mai avremmo immaginato diventare un’ora intera di confidenze con John Romita Jr., matita storica Marvel (e persino DC) e la stampa intervenuta a Lucca Comics 2022.
    L’artista entra in sala con tutto l’allegro ottimismo di un newyorkese doc. Il suo nome non ha bisogno di presentazioni: artista di punta decennale presso la Marvel, dopo un’incursione in DC Comics per realizzare il “suo” Superman, rientra in Marvel e continua a realizzare le storie dell’Uomo Ragno, di Daredevil, del Punitore, gli X-Men e altri supereroi. Subito è sottoposto a un fuoco di fila di domande.

    Domanda – **Spiderman, il suo, come è cambiato nel corso degli anni?**
    https://64.media.tumblr.com/611a8af008a3df0f4fe665e0096f0493/c2609d3e7946405e-24/s1280x1920/abd6fd79e2613443b8c56ce8a3d5640c26a91aa7.jpgJohn Romita Jr. – «Per me, la cosa più importante a riguardo è mantenere Spiderman un personaggio estremamente reale. Per me Spiderman è uno di famiglia. Quando ero piccolo mio padre mi portava a vedere il palazzo vero in cui immaginava vivesse Peter Parker. E io da sempre ho voluto mantenere questa sorta di realtà ancorata al personaggio. È Stan Lee che ha creato Spiderman, ma lo ha creato come una specie di antitesi di Superman. Superman era perfetto. Peter Parker è un ragazzo che è stato picchiato, il suo costume si è ristretto in lavanderia, Zia May gli urlava contro e lo sgridava esattamente come succedeva in casa mia, a noi in famiglia. Spidermen è qualcosa di assolutamente reale. Io ricorso, per esempio quando ero piccolo, mi capitava di combinare qualche disastro, come rompere qualcosa. Mia madre mi sgridava e papà lo disegnava. Faceva diventare tutte queste piccole vicende parte della vita di Peter Parker. Per me questo rappresentava il massimo del coinvolgimento. Stan Lee insisteva molto sul fatto che se si manteneva un corretto equilibrio fra la realtà e la fantasia, il risultato non poteva che essere una storia che funziona coi lettori.»

    D. **Quanto c’è di italiano in Spiderman, se c’è?**
    JRJ – «Dove sono nato, si somigliano tutti, nella loro incredibile diversità. New York è un luogo multiculturale: ci sono italiani, ispanici, asiatici e io ho amici delle più svariate etnie. Io mi diverto molto a inserire come sfondo alle avventure di Spiderman la vita quotidiana delle persone che conosco. Per esempio mi diverto a far distruggere, nelle avventure che disegno e nel corso degli scontri dell’Uomo Ragno coi suoi nemici, i negozi di molti conoscenti. E queste persone si divertono tantissimo a prendere parte a questa mia fantasia. Prendiamo un altro esempio. Uno dei miei più cari amici, Anthony Cirino, faceva il pugile e aveva tutti i tratti tipici della sua categoria: il naso rotto, ammaccature… tutte cose che ho trasferito nel Punitore. Il mio Punisher è uno che ha sofferto nella vita, che ha preso un mucchio di legnate addosso e in faccia, come il mio amico. Questo è il motivo per cui anche Spiderman è reale, nel suo essere opposto a Superman.» (altro…)

  • Lucca Comics inaugura l’edizione 2022 con la sinfonia di Puccini e dei compositori di The Witcher 3

    Lucca Comics inaugura l’edizione 2022 con la sinfonia di Puccini e dei compositori di The Witcher 3

    La tragedia e la speranza. Lucca Comics inaugura l’edizione 2022 con la sinfonia di Puccini e dei compositori di The Witcher 3.

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    dal nostro inviato, Furio Detti

    Nella suggestiva penombra “pucciniana” del Teatro del Giglio, nel cuore della città, Lucca riavvia il suo telaio magico di sogni e creatività. Questa Edizione 2002 “Hope” riparte con grandissime energia e aspettative e – secondo le stesse parole del neosindaco, Mauro Pardini, oltretutto ex organizzatore della manifestazione per l’Area Movie – si ricongiunge idealmente al 2019, in una sorta di immaginario parallelo con il film di Zemeckis, *Ritorno al Futuro*.

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    La cerimonia di apertura, per la prima volta nella cinquantennale storia del Festival, ha per colonna sonora il talento dell’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, diretta da Eimear Noone, musicista e compositrice, autrice delle colonne sonore videoludiche di World of Warcraft e Heartstone, e questa volta concertista nella serata del medesimo venerdì 28 ottobre presso l’Auditorium Music&Comics Arena di Via delle Tagliate alle 21:00, con le musiche del Videogames blockbuster “The Witcher 3” della casa di produzione polaca CD Project Red.

    Musica quindi di elevata caratura, naturalmente senza dimenticare il nume locale delle note: Giacomo Puccini; maestro a cui la Noone dedica non solo il pezzo d’apertura (*La Fanciulla del West* e *La Tregenda* da “Le Villi”) ma anche il suo appassionato omaggio al termine dell’anteprima inaugurale, ringraziando gli esecutori: «Suonare in questo teatro a due passi dal palchetto dove sedeva il Maestro Puccini è per me un onore e significa vivere un autentico sogno! E suonare con l’Orchestra di Fiesole è stato in ogni momento un piacere assoluto.» (altro…)

  • LUCCA COMICS 2022: lo speciale di apertura

    LUCCA COMICS 2022: lo speciale di apertura

    Parte oggi Lucca Comics & Games 2022: la fiera del gioco, del fumetto e della cultura pop – Sarà a Lucca il nostro inviato Furio Detti

     

    Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

     

    La Cerimonia di Apertura di Lucca Comics&Games 2022 “Hope”

    Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)Venerdì 28 ottobre, alle ore 11, al Teatro del Giglio, ospiti quali Nolan Bushnell, fondatore di Atari, Alfredo Castelli, il “papà” di Martin Mystère, e Ted Nasmith, maestro induscusso dell’arte fantasy e autore del poster di questa edizione, hanno celebrato l’inizio ufficiale di Lucca Comics & Games 2022.

    Ad arricchire ancor più l’evento, un’anticipazione del concerto sinfonico dedicato al celebre videogioco “The Witcher” che si terrà la sera alle 21:30 all’interno della Music & Comics Arena: protagonista l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole diretta un’ospite d’eccezione, Eímear Noone, autrice di 26 colonne sonore di film e videogames, tra cui “World of Warcraft”.

    #teatrodelgigliolucca
    #thewitcher
    #aperturaLCG2022
    #AlfredoCastelli
    #Atari
    #NolanBushnell
    #TedNasmith
    #LCG2022

    Di seguito, una carrellata di notizie! (altro…)

  • OMAGGIO A CHIARA PALAZZOLO (a dieci anni dalla scomparsa)

    OMAGGIO A CHIARA PALAZZOLO (a dieci anni dalla scomparsa)

    CONGEDO DAL NOVECENTO

    Un primo bilancio sull’opera di Chiara Palazzolo. Dieci anni dopo

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    di Salvo Sequenzia

    La narrativa degli anni “00” – il decennio che inaugura il Duemila – prende congedo dal Novecento inoltrandosi in un impervio sentiero lungo il quale incombono fosche inquietudini che già segnano, al suo apparire, il nuovo millennio. La letteratura, in quegli anni, registra la crisi di una società in cui è avvenuta la «trasmutazione di tutti i valori»: una società rosa dal tarlo dell’iperconsumismo ed imprigionata nell’incantesimo dello ‘specchio di Narciso’ (Bischi 2018).

    In questa temperie storica, Chiara Palazzolo (Catania, 1961 – Roma 2012) è tra i primi scrittori italiani a rendere conto, nei suoi romanzi, di una seconda ‘mutazione antropologica’ – dopo quella registrata da Pier Paolo Pasolini negli anni Settanta – che investe il nostro paese e che trasforma irreversibilmente comportamenti, abitudini e stili di vita declinando verso la prospettiva del posthuman e aprendo la strada all’insinuarsi ineluttabile del ‘mostruoso’ nella vita normale di tutti i giorni.

    A un decennio dalla scomparsa della scrittrice floridiana, spentasi prematuramente a Roma, città dove viveva e dove aveva compiuto il suo apprendistato letterario, è possibile tentare un primo bilancio sulla sua opera. (altro…)

  • JHUMPA LAHIRI con “Racconti romani” (Guanda) in radio a Letteratitudine

    JHUMPA LAHIRI con “Racconti romani” (Guanda) in radio a Letteratitudine

    JHUMPA LAHIRI con “Racconti romani” (Guanda) ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

    In streaming e in podcast su RADIO POLIS

    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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    PER ASCOLTARE LA PUNTATA premi il tasto play o CLICCA QUI

    Ascolta “n. 18-22 ospite Jhumpa Lahiri con “Racconti romani” (Guanda)” su Spreaker.

    Racconti romani - Jhumpa Lahiri - copertina

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    Ospite della puntata: la scrittrice Jhumpa Lahiri

    Con Jhumpa Lahiri abbiamo discusso del suo nuovo libro intitolato “Racconti romani” (Guanda).

    Nella seconda parte della puntata abbiamo discusso con Jhumpa Lahiri del suo rapporto con Roma, con la lingua italiana e con la scrittura in generale.

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    La scheda del libro: “Racconti romani” di Jhumpa Lahiri (Guanda)

    https://64.media.tumblr.com/1fdc737fa6cb67d2066f6a223dd67431/66daf1bbd768abef-73/s500x750/de5ade30c442b4a19bfb1368041d3fd8ffa396b1.jpgUna Roma mista e metafisica, contemporanea ma eternamente sospesa fra passato e futuro, è la vera protagonista, non l’ambientazione, di questa raccolta. Nove racconti, alcuni di respiro romanzesco, in cui riconosciamo una città contraddittoria che ridefinisce sempre se stessa, trasformandosi di generazione in generazione in un amalgama, in un viavai ibrido di stranieri e romani che si sentono comunque sempre tutti fuori posto. Segnati da un ambiente al contempo ospitale e ostile, i personaggi che abitano questi racconti vivono momenti di epifania ma anche violente battute di arresto. Così “Il confine” descrive le vacanze di una famiglia in una casa della bella campagna romana, ma la voce narrante è quella della figlia del custode che un tempo faceva il venditore di fiori in città e nasconde una ferita. Ne “Le feste di P.” un uomo rievoca le animate serate nell’accogliente casa di un’amica che non c’è più. “La scalinata”, una storia corale di quartiere, raduna sei personaggi, diversissimi per origine e appartenenza, attorno a un ritrovo comune, un saliscendi continuo di vita nel centro di Roma. Nella “Processione” una coppia cerca invano in città consolazione e sollievo per un episodio del passato che ha segnato tragicamente le loro vite. In “Dante Alighieri” il poeta affiora rigoroso e a suo modo inedito nella vita di una donna americana trasferitasi in Italia, tra memorie del passato e inadeguatezze del presente, finché incipit vita nova.

    L’andamento della scrittura è riconducibile agli autori italiani del Novecento che Jhumpa Lahiri conosce e profondamente ama, a partire da Moravia che riecheggia nel titolo. Ma i temi di questo libro, il quinto che l’autrice scrive direttamente in italiano, sono tutti suoi: lo sradicamento, lo spaesamento, la ricerca di un’identità e di una casa, il sentimento di essere stranieri e soli ma, proprio per questo, in lotta e vitali.

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    File:Jhumpa Lahiri (2015).pngJhumpa Lahiri è nata a Londra da genitori bengalesi. Cresciuta negli Stati Uniti, ha insegnato a Princeton e attualmente insegna al Barnard College della Columbia University. Vive tra Roma e New York È autrice di nove libri, tutti pubblicati in Italia da Guanda: L’interprete dei malanni, L’omonimo, Una nuova terra, La moglie, In altre parole, Il vestito dei libri, Dove mi trovo, il primo romanzo da lei scritto direttamente in italiano, Il quaderno di Nerina e Racconti romani. Sempre per Guanda ha curato e introdotto l’antologia Racconti italiani. È inoltre traduttrice, in inglese, di alcuni romanzi di Domenico Starnone. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio Pulitzer, PEN/Hemingway Award, Frank O’Connor International Short Story Award e Guggenheim Fellowship. Nel 2012 è stata nominata membro dell’American Academy of Arts and Letters, e nel 2019 il Presidente Sergio Mattarella l’ha nominata Commendatore dell’Ordine «Al merito della Repubblica italiana». Nel 2022 le è stato conferito il Premio Crédit Agricole FriulAdria “La storia in un romanzo”.

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    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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    Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

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  • AD ANNIE ERNAUX IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2022

    AD ANNIE ERNAUX IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2022

    Annie Ernaux vince il Premio Nobel per la Letteratura. Segui il nostro speciale su LetteratitudineNews

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    [i servizi video dei TG nazionali italiani]

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    Il Premio Nobel per la Letteratura per il 2022 viene assegnato all’autrice francese Annie Ernaux “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui svela le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”.
    Nella sua scrittura, Ernaux in modo coerente e da diverse angolazioni, esamina una vita segnata da forti disparità di genere, lingua e classe. Il suo percorso verso la professione di scrittrice è stato lungo e arduo.

    Lotterò fino al mio ultimo respiro affinché le donne possano scegliere se essere madri o meno: la contraccezione e il diritto all’aborto sono un diritto fondamentale, la matrice della libertà delle donne“, ha affermato in conferenza stampa la scrittrice francese. “Forse il vero scopo della mia vita è soltanto questo: che il mio corpo, le mie sensazioni e i miei pensieri diventino scrittura, qualcosa di intelligibile e di generale, la mia esistenza completamente dissolta nella testa e nella vita degli altri” aveva detto all’ANSA nel 2019, in occasione dell’uscita in Italia de ‘L’evento’.

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    Segui tutti gli approfondimenti su LetteratitudineNews

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  • BLONDE di Andrew Dominik

    BLONDE di Andrew Dominik

    La nuova puntata di Letteratitudine Cinema la dedichiamo al film “BLONDE” (2022) diretto da Andrew Dominik e interpretato da Ana de Armas. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Joyce Carol Oates

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    (DIS)IDENTIFICAZIONE DI UNA DONNA. “BLONDE”, IL FILM.

    Marilyn Monroe è recentemente ritornata al cinema con il corpo di Ana de Armas

    di Mario Michele Amato

    Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)Diretto da Andrew Dominik, ispirato all’omonimo romanzo di Joyce Carol Oates, “Blonde” si presenta come una fenomenologia del dolore. La storia ruota intorno a Norma Jeane prima e dopo la sua conversione in Marilyn Monroe, senza che la persona si identifichi mai del tutto con il personaggio: diverse scene insistono sulla disidentificazione della donna dall’attrice. Ma non manca un’affermazione a metà film, forse la chiave per accedere alla sua interpretazione, che fa pensare a qualcosa di più profondo. Norma afferma:

    “[…] è così angosciante che una scena con le persone vere continui senza sosta, senza finire mai. Come si può fermare o… comprendere che cosa vogliano dire le persone… che probabilmente non vogliono dire niente. Non come in un copione… senza senso. Succede e basta. Come con la pioggia.” (altro…)

  • ADDIO A ROSETTA LOY

    ADDIO A ROSETTA LOY

    È scomparsa la scrittrice Rosetta Loy (Roma, 15 maggio 1931 – Roma, 1 ottobre 2022). La ricordiamo in questa pagina

    (post in aggiornamento)

    Approfondimenti su: la Repubblica, Ansa, RaiNews, Tgcom24, La Stampa, AdnKronos, Il Sole24Ore

    Di seguito, il commento di Paolo Di Paolo.

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    di Paolo Di Paolo

    Loy, Rosetta - FestivaletteraturaHo molto amato Rosetta Loy, i suoi libri, e lei come persona. Elegante, acuta. È una delle prime scrittici che ho avuto l’occasione di conoscere. E ogni volta, leggendola, mi stupivo per il suo saper sfidare le risorse della memoria: la propria, e quella che risale il tempo, la memoria immaginata che ci rimette in contatto con le generazioni precedenti. Quel suo tornare continuamente sullo stesso segmento di storia italiana: gli anni prossimi all’armistizio, quelli più brucianti della guerra e del caos, coincidenti con la sua adolescenza, mi colpiva. Era una ferita ed era la dimostrazione che la scrittura può scavare, scavare, cercare ancora, insistere, ostinarsi. Per capire, per trattenere, per non perdere.
    È stata molto stimata, premiata, ma ho sempre avuto l’impressione di una sostanziale sottovalutazione – tipica nei confronti delle scrittrici. Ma qui c’è anche una nostra colpa provinciale: i Dardenne titolarono “Rosetta” un loro film per omaggiarla; in Francia ebbe molta attenzione. E noi? Quando, opportunamente, celebriamo autrici come Annie Ernaux, ricordiamoci che avevamo Rosetta Loy.

    (© Paolo Di Paolo)

     

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    Rosetta Loy (nata Rosetta Provera) era l’ultima dei quattro figli nati dal matrimonio tra un ingegnere piemontese e una impiegata romana. Scrisse all’età di nove anni il suo primo racconto, ma la vocazione letteraria vera e propria si manifestò verso i venticinque anni. Tuttavia dovette aspettare fino al 1974 per la sua prima pubblicazione, La bicicletta.

    Rosetta Loy
    Foto Ansa

    Nel 1955, dopo una lunga frequentazione, sposò Beppe Loy, fratello del regista Nanni Loy. I coniugi ebbero quattro figli (tra cui la scrittrice Margherita Loy) e l’unione durò per trent’anni, fino alla morte di Beppe nel 1981. Ma durante il matrimonio, Rosetta Loy conobbe anche Cesare Garboli, con il quale allacciò un rapporto molto complesso di cui non fece mistero. Tuttavia, dopo la vedovanza, la donna rifiutò un legame maritale con Garboli e i due rimasero amici sino alla scomparsa di lui nel 2004. Il suo lavoro più recente, Cesare, fu incentrato – per l’appunto – su Cesare Garboli. (altro…)