Descrizione
Brani Tawo, immigrato in Inghilterra, soffre di insonnia e inquietudine. Cercando di rintracciare il modello di una macchina fotografica immortalata in una foto, che è uno dei pochi collegamenti che gli restano con le sue origini, entra nel negozio di antichità The Western Front. Lì conosce Stella, la proprietaria, e Feruzeh, una giovane collaboratrice di origine iraniana. Brani e Feruzeh sembrano innamorarsi a prima vista, incuriositi anche dalla comune esperienza di lontananza dalla terra natia, lei apparentemente per scelta, Brani per necessità di sopravvivenza. Da quel momento, la vita del giovane si popola di nuove realtà, e nell’avvicinarsi a Feruzeh e alla sua famiglia, conosce e riconosce rivoluzionari, profughi, intellettuali, e una società di cui non si è mai sentito in diritto di far parte. Nel raccontarsi alle sue nuove conoscenze, e soprattutto a Feruzeh, racconta – e riscrive – la biografia di un luogo, di un popolo e di un Paese attraverso la storia della sua famiglia. Tradizioni, miti, amori, guerre, fughe e tragedie si affastellano vorticose, fin quando i due mondi – la lontana patria di Brani e l’Inghilterra – non si riuniscono in un’unica sensazione a contrastare il dolore dello smarrimento. Quando Feruzeh è costretta a tornare in Iran per un breve periodo, e Brani perde i contatti con lei, si chiede se non sia il caso di rischiare nuovamente la propria vita per andare a cercarla.
«Con la vertigine di dervisci, con la nostalgia dei poeti, un esule volontario e colto come Sönmez evoca incanti dal Medio Oriente.»
Left
«Un romanzo sullo smarrimento e sul ritrovare, attraverso l’amore, un proprio posto nel mondo.»
Pagina99
«Il mondo dipinto da Burhan Somnez ricorda una sorta di Macondo anatolico»
Tommaso Giartosio
Burhan Sönmez
Ayaman è il luogo di nascita di Burhan Sönmez, una pianura nei pressi di Ankara, dalla storia antica e segnata...
Eda Özbakay
Nata e cresciuta in Germania in un contesto bilingue (tedesco/turco), nel 2000 si trasferisce a Roma dove si laurea in...