Johanna

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14,00

Felicitas Hoppe

Traduzione: Anna Maria Curci

Anno di pubblicazione: 2014

ISBN: 9788861100978

Pagine: 190

 

Descrizione

Un grande romanzo sulla passione, sul coraggio e sulla ricerca, che prende spunto da un personaggio, Giovanna d’Arco, che tutti – apparentemente – pensano di conoscere. Come si può raccontare di una figura che tutti credono di conoscere e che ha visto innumerevoli rappresentazioni artistiche? Due donne, in epoche diverse, condividono gli stessi desideri e le stesse paure. Nel 1412 la figlia di un contadino nasce a Domrémy, in Lorena. Neanche venti anni dopo sarà bruciata sul rogo come eretica. Ai giorni nostri una giovane studentessa alle soglie dell’esame di dottorato, risponde agli eventi della storia con la passione della letteratura, rileggendo la Passione di Giovanna come un dialogo sulla nostra vita e su ciò che ne tesse i fili più intimi. Felicitas Hoppe sviluppa il tema fondante del romanzo storico in maniera del tutto originale e provocatoria: Johanna è un romanzo appassionante che al passo della Storia risponde con la passione della letteratura, trascinandoci nel confronto con gli slanci di Giovanna, nel dialogo con la nostra paura.

Alias

Johanna

La vicenda di Giovanna d’Arco è stata infinite volte scritta, rappresentata, dipinta. La ‘variante’ di Hoppe consiste nella fusione, nel diaJogo, se preferite, tra storia e letteratura, tra verità e romanzo.

Libero

La Pulzella nel mare del tempo

Chi lo affronta non vi trova una storia lineare, una trama, piuttosto è chiamato ad attraversare una giungla di associazioni, di giochi linguistici, di rimandi, insomma a immergersi, per «poi decidere se e quando alternare respirazione a regolari bracciate, nuotare sott’acqua, affrontare il rischio dell’apnea», come suggerisce la traduttrice (la bravissima Anna Maria Curci) in una nota ad hoc.

Flaneri

“Johanna” di Felicitas Hoppe

C’è un’eco piuttosto forte della Cassandra di Christa Wolf in questo romanzo, sia nell’intento che nelle atmosfere: ma se lì a dissolversi era la mitologia e a prenderne il posto era il prepotente monologo della sacerdotessa, qui è il discorso storico a essere decostruito e a dar voce a Giovanna è un imponente affastellarsi di immagini, frasi e soprattutto di toni, che spaziano dal poetico al sarcastico, dal postmoderno al lirico, senza mai concedere tregua al lettore, ormai consapevole che quella che ha di fronte è una Johanna mai raccontata prima. Clicca qui per leggere tutto l’articolo.

Gli amanti dei libri

Johanna

Giovanna brucia, e io sto seduta nell’aula universitaria“. Quasi seicento anni ci separano dal 30 maggio 1431, dal rogo di Rouen che pone fine alla vita di un’eretica appena diciannovenne. Clicca qui per leggere tutto l’articolo.

TTL – La Stampa

Giovanna d’Arco, voce della modernità

«Quello che ho cercato di mostrare con Johanna – dice la scrittrice – è che la cronologia della storia è solo una finzione. Il racconto si svolge dappenutto e da nessuna parte. E il Medioevo, vestibolo della modernità, che gli fa da sfondo, ha molto più a che vedere con noi di quanto non si creda».

Città nuova

Johanna

La vita e la sorte di Giovanna si intrecciano con quelle di una voce senza nome, quella di una studiosa di storia impegnata nella stesura della sua tesi di dottorato. È un racconto febbrile, che sviluppa il tema del romanzo storico tentando di raccontare una ?gura, quella della pulzella d’Orleans, su cui tanti han-no scritto, che tanti hanno rappresentato.

il Giorno

L’attualità di Giovanna

In questi ultimi anni sono state comunque soprattutto le donne a confrontarsi con la Pulzella d’Orléans. La scrittrice tedesca Felicitas Hoppe racconta in Johanna (Del Vecchio Editore) la storia di una studentessa alle prese con una tesi di dottorato su Giovanna d’Arco. Entrando in contatto con la determinazione, il coraggio e la passione dell’eroina, la ragazza cerca di capire qualcosa di più di se stessa.

i Covenzionali

Johanna

Un libro sulla passione. Sulla ricerca. Sul tempo, tra presente e passato. Sulla storia. Sulla fede. Sulla ragione. E anche sulle paure della contemporaneità. Si legge in un battibaleno, ha un gran ritmo, è solido, vivace e bello fin dalla copertina: in poche parole, da non lasciarsi sfuggire. Clicca qui per leggere tutto l’articolo.

È fantastico, ricco di richiami, ramificato, spesso sospeso e a più livelli, mai monotono, sempre linguisticamente brillante. Così Felicitas Hoppe si mette in cerca della sua Johanna.

Frankfurter Allgemeine Zeitung

È un romanzo enigmatico eppure grandioso,un’opera d’arte che risuona senza precedenti, chenon lascia impassibili e di tanto in tanto torna alpicaresco. Felicitas Hoppe ci ha donato con la suaJohanna un libro magico e incantevole.

Die Zeit

La prosa più bella e intelligente della Germaniaesce dalla penna di Felicitas Hoppe.

Denis Scheck, ARD – primo canale tedesco

Felicitas Hoppe

Felicitas Hoppe

Nata in una famiglia numerosa ad Hamelin, il paese del pifferaio magico, Felicitas Hoppe ha studiato a Hildesheim, Tubinga, Eugene...

Anna Maria Curci

Anna Maria Curci

Anna Maria Curci è nata a Roma, dove vive e insegna lingua e letteratura tedesca. Poetessa, critica letteraria e traduttrice,...

Hanno scritto

Alias

Johanna

La vicenda di Giovanna d’Arco è stata infinite volte scritta, rappresentata, dipinta. La ‘variante’ di Hoppe consiste nella fusione, nel dialogo, se preferite, tra storia e letteratura, tra verità e romanzo.

Libero

La Pulzella nel mare del tempo

Chi lo affronta non vi trova una storia lineare, una trama, piuttosto è chiamato ad attraversare una giungla di associazioni, di giochi linguistici, di rimandi, insomma a immergersi, per «poi decidere se e quando alternare respirazione a regolari bracciate, nuotare sott’acqua, affrontare il rischio dell’apnea», come suggerisce la traduttrice (la bravissima Anna Maria Curci) in una nota ad hoc.

Flaneri

“Johanna” di Felicitas Hoppe

C’è un’eco piuttosto forte della Cassandra di Christa Wolf in questo romanzo, sia nell’intento che nelle atmosfere: ma se lì a dissolversi era la mitologia e a prenderne il posto era il prepotente monologo della sacerdotessa, qui è il discorso storico a essere decostruito e a dar voce a Giovanna è un imponente affastellarsi di immagini, frasi e soprattutto di toni, che spaziano dal poetico al sarcastico, dal postmoderno al lirico, senza mai concedere tregua al lettore, ormai consapevole che quella che ha di fronte è una Johanna mai raccontata prima.

Gli amanti dei libri

Johanna

Giovanna brucia, e io sto seduta nell’aula universitaria“. Quasi seicento anni ci separano dal 30 maggio 1431, dal rogo di Rouen che pone fine alla vita di un’eretica appena diciannovenne.

TTL – La Stampa

Giovanna d’Arco, voce della modernità

«Quello che ho cercato di mostrare con Johanna – dice la scrittrice – è che la cronologia della storia è solo una finzione. Il racconto si svolge dappertutto e da nessuna parte. E il Medioevo, vestibolo della modernità, che gli fa da sfondo, ha molto più a che vedere con noi di quanto non si creda».

Città nuova

Johanna

La vita e la sorte di Giovanna si intrecciano con quelle di una voce senza nome, quella di una studiosa di storia impegnata nella stesura della sua tesi di dottorato. È un racconto febbrile, che sviluppa il tema del romanzo storico tentando di raccontare una guerra, quella della pulzella d’Orleans, su cui tanti hanno scritto, che tanti hanno rappresentato.

il Giorno

L’attualità di Giovanna

In questi ultimi anni sono state comunque soprattutto le donne a confrontarsi con la Pulzella d’Orléans. La scrittrice tedesca Felicitas Hoppe racconta in Johanna (Del Vecchio Editore) la storia di una studentessa alle prese con una tesi di dottorato su Giovanna d’Arco. Entrando in contatto con la determinazione, il coraggio e la passione dell’eroina, la ragazza cerca di capire qualcosa di più di se stessa.

i Covenzionali

Johanna

Un libro sulla passione. Sulla ricerca. Sul tempo, tra presente e passato. Sulla storia. Sulla fede. Sulla ragione. E anche sulle paure della contemporaneità. Si legge in un battibaleno, ha un gran ritmo, è solido, vivace e bello fin dalla copertina: in poche parole, da non lasciarsi sfuggire.

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