I libri del mercoledì – Paola Zoppi, 23 giugno 2021
Felicitas Hoppe ha una scrittura tremenda, sa dove colpire i nostri pensieri, perchè lei per prima è stata colpita dall’oceano, sa che un viaggio non è mai fatto solo di un’andata e un ritorno, ma che dentro a due mete c’è il bisogno umano di saldare il proprio passato, di accogliere i propri fantasmi e tornare, definitivamente, sulla terraferma solo dopo aver fatto pace con il prossimo. Parrebbe il resoconto di un viaggio impossibile, ma è al lettore che Hoppe si rivolge, come se intuisse, in lui, un certo smarrimento: “leggiamo perchè vorremmo viaggiare oppure leggiamo perchè abbiamo paura di viaggiare e crediamo che altri possano farlo per noi? non si continua ad affermare in ogni occasione che le “vere avventure” sono comunque le avventure nella mente, nelle quali superiamo spazio e tempo senza alcuno sforzo?”. Ecco allora che in Pigafetta, i bagagli tradizionali sono superflui, per salire su questa nave, bisogna conoscere il tempo e gli scherzi che è solito fare ai viaggiatori ingenui, scarsi conoscitori dell’animo umano. Leggi di più.