Mangialibri – Lisa Puzella, Novembre 2020
Un romanzo corale i cui frammenti si ricompongono in un unico grande specchio nel quale si riflettono le velleità di una società immortalata sulle soglie di una decadenza senza ritorno, ma ancora caparbiamente, e incoscientemente aggrappata ai propri rituali, composta di protagonisti e comprimari che recitano grottescamente e non solo metaforicamente la propria, supposta, vagheggiata grandeur. Questa società ha la peculiarità di essere vista e raccontata attraverso gli occhi di un ragazzo che progressivamente perde la propria innocenza, senza, però, mai corrompersi davvero. Una lettura godibile per chi non si è mai confrontato con la versione pubblicata da Adelphi, ma assolutamente raccomandata anche a chi conosca già la traduzione classica di Gabriella Bemporad, perché Landolfi ha avuto accesso a molti appunti che non erano accessibili alla traduttrice settant’anni or sono. Leggi di più.