Il posto delle parole – Livio Partiti, 5 Gennaio 2020
Nelle intenzioni stesse dell’autore espresse in una lettera all’amico Herman Bahr, il romanzo avrebbe dovuto essere il racconto di “gioventù e crisi di un giovane austriaco in viaggio per Venezia, nell’anno della morte di Maria Teresa”. In questa telegrafica descrizione troviamo il riflesso del costante richiamo alla maschera e alla mistificazione. Tutto questo permea il romanzo e apre a infinite possibilità senza renderne assoluta e reale alcuna. Andreas lascia in effetti Vienna alla volta di Venezia e non è un caso che giunto nella terra delle maschere si ritrovi invischiato in intrighi e messe in scena dal sapore grottesco e inquietante. Tutto della città e dei suoi abitanti lo disorienta e allo stesso tempo lo lega a quella terra in modo pressoché indissolubile. Il viaggio si trasforma come nella migliore delle tradizioni, in un percorso di formazione. Grazie alla scrittura di Hofmannsthal, però, questo percorso assume le tinte fosche di un rito iniziatico. Nella sua perfettamente chiusa incompiutezza Andreas o I riuniti diviene un romanzo simbolo dell’intera produzione di uno dei più significativi scrittori del ‘900. Viene riproposto in un’edizione critica inedita persino in Germania. Ascolta la puntata.
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