Descrizione
Fouad Laroui è vincitore del Prix Goncourt de la Nouvelle 2013, del Premio Alziator 2013 e della Grande médaille de la Francophonie 2014. A Casablanca, al Café de l’Univers, un gruppo di giovani conversa, discute, rumoreggia fra un caffé e l’altro; espone opinioni, fatti, idee. Ogni pretesto è buono – un turista che si è perso, un passante eccentrico – per far scattare una scintilla, una parola che scaturisce in una storia.Uno racconta di un matrimonio che qualche anno prima, in un piccolo villaggio, si doveva celebrare fra Malika e un giovane professore islamista. Un altro si ricorda di quella partita di calcio che aveva significato la libertà dei calciatori, o di quell’anno in cui l’amministrazione scolastica non riusciva a assegnare un colore al bounni, che pure era il nome di un colore.Le storie non raccontano solo di un passato recente, i giovani marocchini al bar sono loro stessi una storia, simile a quella dei loro coetanei che hanno lasciato il paese per vivere nelle metropoli d’Europa. Sono ragazzi integrati che studiano e lavorano, eppure Jaafar e Ahmed ( e altre migliaia di ragazzi) stanno colmando una distanza che è ancora un terreno minato, coltivato dall’imprudenza o dall’uso scellerato del linguaggio.Perché se è vero, come dicono questi ragazzi seduti al bar che “la linguistica non ha mai ucciso nessuno” è pur vero che la convivenza e la pietà passano attraverso la traduzione e la comprensione. Fouad Laroui, – una biografia che sembra quella di uno dei suoi giovani protagonisti – racconta una varietà sorprendente di storie che pescano dalla cronaca, la morte di Saddam Hussein, il terrore di Al Qaeda, al costume di un Marocco in cui la tradizione e la religione sono molto radicate.Questo fiorire di storie singolari, costruisce un disegno unico, proprio come i petali compongono la corona del fiore. Il Café de l’Univers (il nome che è un indizio neppure troppo velato) è il punto fermo attorno al quale i racconti partono per violare con semplicità le cornici che li contengono, e tracciare un filo rosso in cui le narrazioni affluiscono per dare corpo e voce al Marocco contemporaneo, ai suoi giovani, alle sue estati afose e certamente alle sue primavere.
«Fouad Laroui condivide il talento di conferire importanza capitale a un evento di rilevanza locale»
Magazine Littéraire
«Il risultato è una descrizione sardonica, talvolta tragica, della società marocchina divisa tra tradizioni morenti e illusorie promesse di libertà.»
World Literature Today
Fouad Laroui
È un economista e scrittore, nato a Oudja in Marocco. Dopo aver terminato il liceo a Casablanca, ha studiato ingegneria...
Cristina Vezzaro
Cristina Vezzaro vive e lavora a Torino. Dal 2005 traduce narrativa e poesia francese, tedesca e inglese per diverse case...