mercoledì, 11 settembre 2019
SCRIVI A CETTI: proposta di un “progetto letterario” per le scuole secondarie di secondo grado
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LETTERA APERTA AI DIRIGENTI SCOLASTICI E AI DOCENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
Gentile Dirigente scolastico, gentile Docente,
la lettura e la scrittura possono essere considerate come un’efficace possibile occasione di riscatto, oltre che di crescita personale? La risposta, dal mio punto di vista, è sì.
Il riscatto attraverso la lettura e la scrittura è uno dei temi principali affrontati nel mio “Cetti Curfino”, edito da La nave di Teseo; romanzo che ho avuto modo di presentare in molte scuole e all’interno di alcune strutture carcerarie con il coinvolgimento diretto di, rispettivamente, studenti e detenuti.
Gli innumerevoli inviti ricevuti di partecipazione a incontri/dibattiti con gli studenti presso gli istituti scolastici (che, purtroppo, mi è stato impossibile accogliere in toto) mi hanno indotto a immaginare (e a imbastire) questo progetto a costo zero per le scuole secondarie di secondo grado (organizzato in collaborazione con “Demea: eventi culturali“) che sottopongo alla Vostra cortese attenzione (con l’auspicio di coinvolgere, per l’appunto, gli studenti interessati).
Provo a illustrarvi, in breve, di cosa si tratta.
“Cetti Curfino” è un romanzo che affronta tematiche e problematiche di grande attualità: la ricerca di una forma di riscatto attraverso la scrittura e la lettura (come già accennato), la “condizione femminile” e gli abusi sessuali, la mentalità clientelare, il concetto di giustizia, la vita in carcere, la sicurezza sul lavoro e le cosiddette “morti bianche”, la disoccupazione dilagante, la piaga delle slot machine illegali, i quartieri “a rischio” presenti all’interno di molte delle nostre città.
Chi è “Cetti Curfino”?
Si tratta di un personaggio letterario che potremmo considerare come “doppio”: carnefice e vittima allo stesso tempo. È una donna di quarant’anni che si trova in carcere (dunque ha commesso un reato ed è colpevole) per via di un susseguirsi di situazioni disperate legate alla sua condizione sociale disagiata aggravata dallo stato di vedovanza e, paradossalmente, dalla sua bellezza (dunque è anche vittima).
All’interno del romanzo assume importanza centrale la lettera che Cetti Curfino scrive al commissario di polizia che l’ha arrestata.
Ed è proprio sull’idea della “lettera” che si basa il presente progetto indirizzato ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, con l’obiettivo di coinvolgerli, invitandoli a scrivere – a loro volta – una lettera proprio alla protagonista della storia: Cetti Curfino. Ogni studente della scuola aderente potrà dunque scrivere una lettera alla protagonista del romanzo (Cetti Curfino) come se il personaggio letterario in questione potesse davvero leggerle (*). Gli studenti potranno condividere le proprie sensazioni, le proprie impressioni, i propri pensieri, considerazioni e approfondimenti sugli argomenti affrontati nel romanzo.
Il progetto – in un’ottica di costruttiva e divertente competizione (basata, per l’appunto, sulla scrittura delle lettere) – si svolgerà alla stregua di una vera e propria gara letteraria.
I vincitori vedranno pubblicate le proprie lettere all’interno di un apposito sito e parteciperanno a un grande meeting in diretta organizzato su zoom.us o su una piattaforma simile.
Verrà, inoltre, rilasciato alle classi di ogni ordine e grado e ai Presidi dei singoli istituti un “Attestato Demea”, che ne certifica l’adesione.
L’autore/autrice della lettera più votata riceverà un “montepremi” in libri.
Nella speranza che tale progetto letterario/culturale rivolto agli studenti possa suscitare il vostro interesse, vi invito a scaricare il file in pdf del progetto cliccando qui, oppure a scrivere all’indirizzo email ufficiostampa@demeaeventiculturali.it (continua…)
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