mercoledì, 31 luglio 2019
LAURA PARIANI con “Il gioco di Santa Oca” (La nave di Teseo) in radio a LETTERATITUDINE
LAURA PARIANI con “Il gioco di Santa Oca” (La nave di Teseo), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)
In streaming e in podcast su RADIO POLIS
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e postproduzione: Federico Marin
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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI
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Ospite della puntata: Laura Pariani con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo, finalista al Premio Campiello 2019, intitolato: “Il gioco di Santa Oca” (La nave di Teseo). Un romanzo di ribellione e libertà, la storia di un sogno di giustizia e di una donna coraggiosa che sfida le convenzioni del suo tempo.
Come nasce “Il gioco di Santa Oca”? Cosa puoi dirci sul periodo storico e sui luoghi in cui è ambientato il romanzo? Cosa puoi dirci sulla scelta di inserire come epigrafe dei versi di un Anonimo del XVI secolo, intitolato Settennario? Come descriveresti Bonaventura Mangiaterra? In che modo sconvolge gli equilibri sociali preesistenti? E cosa puoi dirci sulla cantastorie Pùlvara? E su questo giovane vagabondo straniero chiamato Pipòt? Cosa puoi dirci sul linguaggio che caratterizza “Il gioco di Santa Oca”? E sul titolo e sulla copertina del romanzo?
Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Laura Pariani nel corso della puntata.
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La scheda del libro
Autunno 1652. Un pugno di uomini, stanchi di subire le angherie dei nobili e dei soldati che razziano i paesi della brughiera lombarda tra una battaglia e l’altra, si raccoglie intorno a Bonaventura Mangiaterra, un capopopolo che affascina i suoi compagni con la Bella Parola, una versione personale e ribelle delle storie della Bibbia. Bonaventura diventa presto una leggenda tra i contadini e i poveri: ha carisma, saggezza e una lingua sciolta con cui predica la libertà, in breve la sua banda cresce di numero e forza, minacciando il potere costituito. Per fermare la rivolta, l’Inquisizione e i nobili della zona schierano infide spie e un esercito poderoso, ma quando riusciranno ad arrivare a Bonaventura, una sorpresa metterà in discussione tutte le loro certezze. Vent’anni dopo, la cantastorie Pùlvara ripercorre le stesse brughiere che hanno vissuto l’epopea di Bonaventura e della sua banda. La donna si era unita in gioventù a quegli uomini valorosi travestendosi da maschio e ora, in cambio di ospitalità, racconta ai contadini le loro imprese. Mano a mano che quelle gesta eroiche rivivono nelle sue parole, Pùlvara si avvicina sempre di più, come in un gioco che diventa reale, al mistero della vita di Bonaventura Mangiaterra.
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Laura Pariani (1951) si è dedicata dagli anni settanta alla pittura e al fumetto; dagli anni novanta soprattutto alla narrativa. Tra i suoi ultimi romanzi: Questo viaggio chiamavamo amore (2015), Che Guevara aveva un gallo (insieme a Nicola Fantini, 2016), “Domani è un altro giorno” disse Rossella O’Hara (2017), Di ferro e d’acciaio (2018). Per la sua opera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui Premio Grinzane Cavour, Premio Selezione Campiello, Premio Piero Chiara, Premio Elsa Morante, Premio Mondello. Ha all’attivo una ventina di opere teatrali rappresentate in Italia e all’estero. Ha partecipato alla sceneggiatura del film di Gianni Amelio Così ridevano (Leone d’oro 1998).
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia e post produzione: Federico Marin
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La colonna sonora della puntata è affidata alle musiche di Claudio Monteverdi.
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