lunedì, 14 maggio 2007
PERCHÉ LE DONNE LEGGONO PIÙ DEGLI UOMINI?
Tempo fa un frequentatore di Letteratitudine (non ricordo chi e chiedo venia all’interessato) dichiarò in un commento di essere un grosso acquirente di libri. Aggiunse, però, che era la moglie a leggere la maggior parte dei libri acquistati. Quel frequentatore scrisse anche di avere la netta sensazione che, in generale, il numero delle lettrici fosse superiore a quello dei lettori e mi propose di pubblicare un post/sondaggio per verificare se la sua fosse una percezione condivisa e dunque veritiera.
Pochi giorni fa ho appreso da Repubblica.it che non solo la percezione del nostro amico era – ed è – condivisibile, ma coincide addirittura con una realtà basata su dati statistici.
Ebbene sì! Secondo i dati forniti dal rapporto "I cittadini e il tempo libero", svolta dall’Istat a maggio 2006 sulla lettura di libri e il ricorso alla biblioteca, le donne leggono più degli uomini.
Quest’indagine Istat, peraltro, ci fornisce informazioni ulteriori non del tutto entusiasmanti (nulla di particolarmente nuovo, per la verità). Ve ne elenco alcune:
- sono più di 20 milioni coloro che non hanno letto nemmeno un libro in un anno
- leggono di più laureati, dirigenti, imprenditori, liberi professionisti e impiegati
- si legge di più nel Nord-ovest e nel Nord-est
- tra le cause principali della non-lettura figura in testa la noia; seguono la mancanza di tempo libero, il preferire altri svaghi, i problemi di vista, i motivi di salute, l’età anziana, il preferire altre forme di comunicazione, la troppa stanchezza dopo aver lavorato, studiato o svolto le faccende di casa.
Tornando al post, però, la domanda è: perché le donne leggono più degli uomini?
Hanno forse più tempo libero? Più voglia di apprendimento? Più interesse all’analisi? Hanno meno problemi di vista? Sono meno allergiche alla carta? Gli uomini sono troppo intenti a scrivere per poter anche leggere?
O forse le donne riescono ad apprezzare di più la lettura perché sono più in grado, rispetto agli uomini, di leggere con leggerezza?
E ancora: se è vero che più lettura equivale a più conoscenza, e se ha un fondamento il motto che dice “chi sa cavalca chi non sa”, potrebbe – il dato di cui trattiamo – essere l’indizio di una silenziosa rivoluzione in atto?
E le donne che leggono sono davvero pericolose, come recita il titolo provocatorio di questo libro edito da Rizzoli?
Mi viene in mente una frase di Daria Bignardi, che ha scritto la prefazione del suddetto libro: “Le donne che leggono sono pericolose soprattutto per se stesse. Ci sarà un motivo se la storia dell’umanità ha ritardato la lettura alle donne”.
Che abbia ragione la Bignardi? Non è che le donne, oggi, leggono più degli uomini per compensare i ritardi imposti dalla storia?
Voi che ne dite?
Scritto lunedì, 14 maggio 2007 alle 22:36 nella categoria SONDAGGI, GIOCHI E SVAGHI. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.
Commenti recenti