martedì, 30 giugno 2015
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015 – h. 9:10 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)
In Fm e in streaming su Radio Hinterland
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Sono Antonella Cilento e Vanni Santoni gli ospiti della puntata di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015.
Nella prima parte della puntata, con Antonella Cilento, discuteremo di “Bestiario napoletano” (Laterza).
Nella seconda parte della puntata, con Vanni Santoni, discuteremo del romanzo “Muro di casse” (Laterza).
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“Bestiario napoletano” di Antonella Cilento
Strade, case, fantasmi e napoletani in carne e ossa, esseri infimi e celesti, scrittori, pittori, musicisti, belve, insetti, dinosauri e diavoli, madonne, angeli e asini.
Se siete stati lettori di fiabe lo sapete: ogni luogo magico, sin dall’antichità, è abitato da bestie.
La zoccola, le balene, i chiattilli, le civette, il monaciello, le mosche d’oro, le teste di cavallo, i coccodrilli, i nuovi migranti, i grandi scrittori, l’immancabile diavolo, i calzolai, gli acquafrescai, i magnafoglie. E poi palazzi, strade, persone, mestieri raccontati con penna da scrittrice. Dai giovani ‘prostituti’ d’oggi, passando per Cervantes, alla scoperta dei sagliuti, i nuovi arricchiti, dalle PR a Sartre, dalle madonne che camminano ai dinosauri nascosti nelle chiese. Le categorie umane e animali che abitano Napoli e la percorrono, nel tempo e nello spazio, prendono forma in una girandola di tipologie, dove i riti antichissimi di una città eterna – il coro dei santi con cui si dialoga come fossero parenti, i sangui che si sciolgono e le capuzzelle dei morti venerate come divinità protettrici – accompagnano il lettore dentro e oltre i tanti luoghi comuni della napoletanità e di quell’umanità speciale che da sempre la abita.
Antonella Cilento, finalista al Premio Strega 2014 con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, in via di traduzione in numerosi paesi) e vincitrice del Premio Boccaccio 2014, ha pubblicato: Una lunga notte (Premio Fiesole, Premio Viadana), Neronapoletano, L’amore, quello vero, Isole senza mare e Asino chi legge per Guanda; La paura della lince per Rogiosi; Il cielo capovolto per Avagliano; Non è il Paradiso per Sironi; Nessun sogno finisce(Premio Giulitto) per Giannino Stoppani. Insegna scrittura creativa dal 1993 in tutta Italia per “Lalineascritta Laboratorio di Scrittura” (www.lalineascritta.it). Ha scritto testi per il teatro, fra cui Itagliani! per Margherita Di Rauso, Cafone!per Gea Martire, L’angelo della casa – Omaggio a Emily Dickinson (Napoli Teatro Festival 2012), e alcuni cortometraggi. Organizza “Strane Coppie”, incontri di letteratura europea, e collabora con “Il Mattino”.
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“Muro di casse” di Vanni Santoni
Perché sognare un quarto d’ora di celebrità se potevi prenderti dieci o venti ore al centro dell’universo? E la bellezza. Potevamo creare ovunque la bellezza: in ogni angolaccio, sotto a ogni cavalcavia, poteva sgorgare una fonte di meraviglia. Ogni periferia, ogni cittadina di provincia senza più guizzi poteva tornare a splendere e ribollire per una notte. E non parlo solo dei posti dove andavamo: il fatto che andassimo in alcuni faceva sì che tutti, in potenza, custodissero la bellezza.
Quindi, la speranza.
Cosa è stata questa ‘cosa’ sfuggente, multiforme ed entusiasmante avvenuta in Europa tra il 1989 e oggi – una cosa lunga dunque un quarto di secolo? Proprio dalla consapevolezza che nessun dato potrà mai avvicinarsi al significato profondo del rave, del trovarsi lì, a ballare davanti a un muro di casse fino al mattino (e sovente fino a quello ancora successivo) in quelle industrie abbandonate, in quei capannoni, in quei boschi, in quelle ex basi militari, fiere del tessile, ballatoi, vetrerie, depositi ferroviari, rifugi montani, bunker, uffici smessi, pratoni, centrali elettriche, campi, cave, rovine di cascinali, finanche strade di metropoli quando venne il momento della rivendicazione, è nato questo libro – perché, sia pure con una forte impronta documentale, in casi come questo il romanzo è il più potente strumento di analisi e rappresentazione della realtà.
Vanni Santoni (Montevarchi, 1978) vive a Firenze. Dopo l’esordio con Personaggi precari (RGB 2007, poi Voland 2013), Premio Scrittomisto 2007 per il miglior libro tratto dal web, ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Gli interessi in comune (Feltrinelli 2008), Premio selezione Scrittore toscano dell’anno 2009 e finalista Premio Zocca, In territorio nemico (minimum fax 2013, da coordinatore), Terra ignota (Mondadori 2013) e Terra ignota 2 – Le figlie del rito (Mondadori 2014). È fondatore del progetto SIC – Scrittura Industriale Collettiva.
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia: Federico Marin
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La colonna sonora della puntata è composta dai seguenti brani musicali: “Canta appress’a nuie” di Edoardo Bennato; brano di musica techno
Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri) Commenti disabilitati
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