lunedì, 10 luglio 2017
DANA SPIOTTA con “Innocenti e gli altri” (La nave di Teseo) e SABINA MINARDI con “Caterina della notte” (Piemme) a “Letteratitudine in Fm”
DANA SPIOTTA con “Innocenti e gli altri” (La nave di Teseo) e SABINA MINARDI con “Caterina della notte” (Piemme) ospiti del programma radiofonico Letteratitudine in Fm di lunedì 10 luglio 2017 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino)
In Fm e in streaming su Radio Hinterland
trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia: Federico Marin
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LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO
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Nella prima parte della puntata abbiamo incontrato Dana Spiotta per discutere del suo nuovo romanzo intitolato “Innocenti e gli altri” (La nave di Teseo – traduz. di C. Prosperi). Ringraziamo Raffaele Deantoni (che ha reso possibile il collegamento) e Lidia Zanardi (per il servizio di interpretariato).
Nella seconda parte della puntata abbiamo incontrato Sabina Minardi per discutere del suo romanzo “Caterina della notte” (Piemme).
Di seguito, informazioni sui due libri protagonisti della puntata.
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“Innocenti e gli altri” (La nave di Teseo) di Dana Spiotta
Meadow e Carrie sono due amiche cresciute insieme nella Los Angeles degli anni ’80. Meadow è brillante, di famiglia ricca, irregolare, un po’ maledetta; Carrie è di origini più umili, insicura e sedotta dalla creatività nervosa e dalla sessualità più libera di Meadow.
Si conoscono da una vita, ogni esperienza dell’una – film, amori, studi – è stata vissuta anche dall’altra, come succede solo nelle amicizie più intense. Entrambe hanno una passione che è diventata col tempo il loro lavoro, il cinema, ma con visioni molto diverse: Meadow firma documentari impegnati e sperimentali, mentre Carrie si avvia a realizzare film di successo, con un tocco femminista. Ciascuna, col passare del tempo, mette in discussione le scelte dell’altra; ciascuna disapprova l’altra.
L’equilibrio instabile della loro amicizia è interrotto da una donna enigmatica, Jelly – questo è uno dei suoi nomi – il cui regno è il telefono; con la sua voce sa ascoltare e sedurre come nessun altro. Nessuno sa veramente chi sia, nessuno l’ha mai vista. L’oscurità è il suo regno finché non incontra la macchina da presa di Meadow.
Dana Spiotta conferma il suo straordinario talento, conducendo il lettore, con una scrittura vivida e ricca, nei labirinti di tre donne che giocano con la propria innocenza fino, forse, a perderla.
Dana Spiotta ha esordito nel 2002 con il romanzo L.A. Girl, guadagnandosi fin da subito gli elogi di autori del calibro di Bret Easton Ellis e Don DeLillo; con Vivere un segreto (2009), è arrivata tra i finalisti del National Book Award; Versioni di me (2013) è stato finalista al National Book Critics Circle Award e segnalato fra i migliori libri dell’anno dal “New York Times” e dal “Washington Post”.
Insegna scrittura creativa presso l’Università di Syracuse e vive a New York.
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“Caterina della notte” (Piemme) di Sabina Minardi
Catherine ha quarant’anni e un forte senso di vuoto dentro. Forse per colpa di David, l’uomo che ha accanto, ma che da tempo non sente più vicino; o forse è la convivenza con il padre – da sempre per lei madre e padre insieme – che è diventata troppo ingombrante. Per questo, il giorno in cui le viene recapitato un manoscritto sulla scrivania dell’ufficio, Catherine si lascia completamente travolgere dalla lettura. Quella che scorre tra le pagine è una storia antica, ambientata nella Siena dov’è nata ma che non ha mai più visto. Ed è scritta in italiano, la lingua madre di cui serba un ricordo sfocato. Protagonista una santa che porta il suo nome, Caterina.
A narrare è una donna che nel 1380 vive nello Spedale di Santa Maria della Scala, luogo di cura dei malati e di assistenza per i “gettatelli”, rifugio di viandanti e pellegrini lungo la Via Francigena. Un ospedale, sorto intorno all’anno Mille, crocevia di culture diverse ed emblema di convivenza tra laici e religiosi, tra ricchi, poveri, artisti, gente in cammino: uomini e donne che deviano dalla loro strada, in cerca di sé. In quel luogo straripante di vita, la donna è costretta a non vedere mai la luce del giorno, per una colpa segreta che porta fin dalla nascita.
Tra quelle pagine oscure e appassionanti, Catherine trova qualcosa che la spinge verso la sua città natale e verso la madre, morta quando lei era bambina, e della quale nessuno parla mai. Seguendo il racconto di Giovanna, quelle vite così lontane si fanno sempre più vicine. E, scoprendo il segreto che lega Giovanna allo Spedale e a santa Caterina, Catherine riuscirà a svelare i misteri del suo passato e a ritrovare se stessa.
Sabina Minardi è nata a Catania, vive a Roma. Caposervizio del settimanale L’Espresso, scrive di cultura e società e cura la sezione Visioni. Bookmarks è il suo blog sui libri. Sposata, ha due figlie.
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia: Federico Marin
LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO
La colonna sonora della puntata: “City of Stars” (Duet ft. Ryan Gosling Emma Stone); “My Sweet Lord” di George Harrison.
Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri) Commenti disabilitati
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