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giovedì, 11 giugno 2020

FEDERICA DE PAOLIS con “Le imperfette” (Dea Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

FEDERICA DE PAOLIS con “Le imperfette” (Dea Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

Federica De Paolis ha vinto il premio DeA Planeta 2020

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Federica De Paolis con cui abbiamo discusso del suo romanzo Le imperfette” (Dea Planeta), vincitore del Premio Dea Planeta 2020.

Come hai vissuto le fasi delle “restrizioni” adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19? Il cosiddetto “lockdown”? Come hai vissuto l’esperienza della vittoria del Premio DeaPlaneta?  Come nasce il tuo nuovo romanzo “Le imperfette“? Che tipo di donna è Anna, la protagonista del romanzo? Qual è il suo contesto famigliare? Cosa puoi dirci sugli altri personaggi che popolano le pagine del romanzo? In che modo “l’apparenza” (uno dei temi forti del romanzo) può condizionare le nostre vite? In che modo Anna reagisce ai condizionamenti dell’apparenza presente nella sua vita? Cosa puoi dirci sulla scelta del titolo (“Le imperfette”)? Come si svolgerà il tour promozionale del libro (dato che l’epidemia da Covid-19, benché sembri in fase calante, è ancora in corso)? Partendo dal presupposto che sei anche dialoghista cinematografica e autrice televisiva, “Le imperfette” potrebbe diventare un film o una serie Tv? Che differenza c’è, a livello di approccio narrativo, tra i dialoghi di un romanzo e quelli di un film?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Federica De Paolis nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Le imperfette” di Federica De Paolis (Dea Planeta)

Le imperfette - Federica De Paolis - copertinaAnna sta recitando una parte, ma non lo sa. O forse non vuole saperlo, perché altrimenti dovrebbe chiedersi chi è, e cosa desidera dalla vita. Del resto, ha due meravigliosi bambini, un padre che la adora e un marito chirurgo estetico che è appena diventato primario di Villa Sant’Orsola, la clinica privata di famiglia. Ha anche un amante, Javier, il papà spagnolo di una compagna di scuola del figlio: si incontrano due volte alla settimana in un appartamento che diventa subito uno splendido altrove, un luogo di abbandono. E allora, cos’è che non funziona? I nodi, si sa, presto o tardi arrivano al pettine. Il suo matrimonio, il suo rapporto con i figli, la reputazione della clinica: uno dopo l’altro, tutti i pilastri della sua esistenza iniziano a vacillare. Anna è costretta a fare ciò che non avrebbe mai immaginato: aprire gli occhi e attraversare il confine sottile che separa l’apparenza dalla realtà. Per scoprire che le ferite, anche se fanno male, a volte sono crepe dalle quali può entrare una nuova luce.

* * *

Federica De Paolis è nata a Roma nel 1971. Dialoghista cinematografica e autrice televisiva, ha insegnato all’Istituto Europeo di Design. Tra i suoi precedenti romanzi, vincitori di premi e tradotti in diverse lingue, ricordiamo Lasciami andare, Ti ascolto, Rewind e Notturno Salentino. Ha vinto il Premio DeaPlaneta 2020 con il romanzo “Le imperfette”

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Dietro Le Apparenze” di Giorgia; “Nell’Apparenza” di Carmen Consoli; “L’apparenza” di Alice.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

mercoledì, 15 gennaio 2020

IL GIORNO SPECIALE DI MAX di Sophie Andriansen

Per GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, ci occupiamo del romanzo intitolato Il giorno speciale di Max” di Sophie Andriansen (De Agostini – traduzione di Elisa Macellari – illustrazioni di Ilaria Zanellato), incentrato sull’Olocausto visto attraverso gli occhi innocenti di un bambino.

Proponiamo una presentazione del libro, un’intervista all’illustratrice e un estratto.

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La De Agostini propone questo romanzo per ragazzi, “Il giorno speciale di Max” (titolo originale: “Max et les poissons”), firmato dall’autrice francesce Sophie Andriansen (traduzione di Elisa Macellari – illustrazioni di Ilaria Zanellato), dedicato al tema dell’Olocausto (in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio): una storia che è stata ben apprezzata dalla critica francese e che ha vinto numerosi riconoscimenti letterari. La narrazione è ambientata durante il rastrellamento di Drancy del 1942 (alla fine del libro è disponibile una breve sezione dedicata alla seconda guerra mondiale e un approfondimento per capire meglio cosa è accaduto a Drancy).

Max è un bimbo molto legato al suo pesciolino. Un giorno, però, arrivano i tedeschi. È il 16 luglio 1942. Max e la sua famiglia devono fare le valigie. Il bambino non sa per dove, sa solo che il pesciolino Auguste non potrà seguirlo.

“Un giorno”, scrive Sophie Andriansen, “la commessa di un negozio di scarpe mi ha regalato un pesce rosso. Non avevo nemmeno la metà degli anni di Max e tutta fiera mi sono portata a casa il pesciolino chiuso in un sacchetto di plastica pieno d’acqua. Mio nonno non mi aveva ancora insegnato a pescare i pesci gatto nello stagno.
Venticinque anni dopo ho conosciuto una donna coraggiosa che, insieme ai fratellini, era sfuggita al rastrellamento del Velodromo d’Inverno e mi ha raccontato la sua storia.
Max è nato così. In una notte di dicembre, quasi settant’anni dopo quella retata, è venuto a sussurrarmi che dovevo anch’io dar voce ai bambini di luglio. Ho mescolato quella voce con i miei ricordi d’infanzia: l’estate, le rane e le candeline su un clafoutis di ciliegie. Perché ogni anno festeggio anch’io il compleanno verso metà luglio.
Quella di Max non è una storia vera. Nel 1942 vengono portati a Drancy, vicino a Parigi, gli uomini celibi e le famiglie senza figli. Le famiglie con bambini vengono portate nei campi di Beaune-la-Rolande o di Pithiviers, nel dipartimento di Loiret. Da lì vengono in seguito deportate tutte ad Auschwitz, in Polonia. Nessuno di quei bambini è tornato. Ma nel corso della guerra ci sono stati cittadini che hanno rischiato la propria vita per salvare quella di altre persone. Alcuni di loro vivevano di sicuro in case dai muri bianchi con le persiane azzurre, con vasi di fiori sui davanzali e pesci nello stagno.
Quindi una vicenda come quella di Max sarebbe potuta accadere”.

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VISTO DALL’ILLUSTRATRICE. INTERVISTA A ILARIA ZANELLATO (continua…)

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mercoledì, 13 novembre 2019

LARA PRESCOTT con “Non siamo mai stati qui” (Dea Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

LARA PRESCOTT con “Non siamo mai stati qui” (Dea Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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Ospite della puntata: la scrittrice americana Lara Prescott, con cui abbiamo discusso del suo romanzo intitolato “Non siamo mai stati qui” (Dea Planeta – traduzione di Chiara Baffa). Ringraziamo Marina Spagnolo per aver svolto il ruolo di interprete dall’inglese nel corso della chiacchierata radiofonica tra Lara Prescott e Massimo Maugeri.

Come nasce “Non siamo mai stati qui“? Cosa puoi dirci sulla citazione di Rainer Maria Rilke che hai scelto di inserire come epigrafe (“Voglio stare con chi conosce cose segrete oppure da solo“)? Quanto tempo hai dedicato alle attività di studio e ricerca propedeutiche alla scrittura del libro? Cosa puoi dirci sul rapporto fra Pasternàk e Olga Ivinskaja (la sua amante costretta a subire il confino e i lavori forzati)? Ci presenteresti i personaggi di Sally Forrester e di Irina? Qual è stato il ruolo dell’editore italiano Feltrinelli nell’ambito di questa storia? Ti aspettavi il grande successo internazionale che il tuo romanzo sta riscontrando? “Non siamo mai stati qui” diventerà un film?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Lara Prescott nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Non siamo mai stati qui” di Lara Prescott (Dea Planeta)

Un capolavoro proibito, un amore che sfida le convenzioni: il vero racconto de Il dottor Živago. Il romanzo che cambiò la Storia.

Mosca, 1949. È notte fonda quando Olga Ivinskaja viene prelevata dall’angusta cella che divide con altre prigioniere. Quello che gli uomini in nero vogliono sapere – e che Olga rifiuta ostinatamente di confessare – è se davvero il grande Pasternak stia lavorando a un’opera sovversiva in grado di gettare cattiva luce sul regime sovietico. Ma invece di mettere nero su bianco le informazioni che l’interrogatore prova a estorcerle, Irina impugna la penna per raccontare la sua storia. La storia di un amore proibito più tenace persino della prigionia. E di un romanzo, “Il dottor Zivago”, più forte di ogni censura. A Washington, intanto, presso la sede centrale della CIA, la giovane Irina viene arruolata come dattilografa e presto promossa al ruolo di spia. In piena Guerra Fredda, tra i suoi obiettivi c’è quello, delicatissimo, di aggirare il bando che vieta la pubblicazione di “Zivago” in Unione Sovietica, e risvegliare la sete di libertà della popolazione sfruttando l’arma più micidiale e sottovalutata che esista: il potere delle parole. “Non siamo mai stati qui” è il racconto a più voci di un’epoca travagliata e di una formidabile avventura umana, sentimentale e letteraria. Un omaggio a un tempo in cui “credevamo che i libri potessero cambiare la storia”.

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Lara Prescott deve il nome che porta alla protagonista del “Dottor Živago”. Laureata in scienze politiche, ha conseguito un master presso il Michener Center for Writers. “Non siamo mai stati qui” (DeaPlaneta, 2019) è il suo primo romanzo ed è in corso di traduzione in 30 paesi. Da questo romanzo sarà tratto un film o una serie televisiva.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

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Colonna sonora della puntata: “Unforgettable” di Nat King Cole (con Natalie Cole); “Love” di Nat King Cole; “The Christmas Song” di Nat King Cole (con Natalie Cole).

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

mercoledì, 22 maggio 2019

SIMONA SPARACO con “Nel silenzio delle nostre parole” (DeA Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

SIMONA SPARACO con “Nel silenzio delle nostre parole” (DeA Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

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In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Simona Sparaco con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo, vincitore della prima edizione del Premio DeA Planeta, intitolato “Nel silenzio delle nostre parole” (DeA Planeta).

Come nasce “Nel silenzio delle nostre parole“? Come hai vissuto l’esperienza della Premiazione (del Premio DeAPlaneta)? Perché hai scelto proprio Berlino come luogo in cui ambientare la narrazione? Hai cominciato la scrittura partendo proprio dall’incipit folgorante della descrizione dell’incendio, oppure ci sei tornata dopo? I capitoli del libro riportano ciclicamente i nomi dei protagonisti del romanzo: Alice, Naima, Polina, Hulya. Ci parleresti di questi personaggi e delle loro vite? Da dove nascono le difficoltà a comunicare, tema forte del romanzo, soprattutto nel rapporto genitori/figli? Cosa puoi dirci sulla scelta del titolo del romanzo, “Nel silenzio delle nostre parole”? E sulla copertina? Cosa puoi dirci sul “vorticoso” tour di presentazioni in cui sei impegnata?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Simona Sparaco nel corso della puntata.

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[La scheda di "Nel silenzio delle nostre parole"]
È mezzanotte e una nebbia sottile avvolge la metropoli addormentata. In un palazzo di quattro piani, dentro un appartamento disabitato, un frigorifero va in cortocircuito. Le fiamme, lente e invisibili dall’esterno, iniziano a divorare ciò che trovano.
Due piani più in alto, Alice scivola nel sonno mentre aspetta il ritorno di Matthias, il ragazzo che ama con una passione per lei nuova e del quale non è ancora riuscita a parlare a sua madre, che abita lontano e vorrebbe sapere tutto di lei. Anche Bastien, il figlio della signora che occupa un altro degli interni, da troppi mesi ormai avrebbe qualcosa di cruciale da rivelare alla madre, ma sa che potrebbe spezzarle il cuore e non trova il coraggio. È un altro tipo di coraggio quello che invece manca a Polina, ex ballerina classica, incapace di accettare il proprio corpo dopo la maternità, tantomeno il pianto incessante del suo bambino nella stanza accanto. Giù in strada, nel negozio di fronte, Hulya sta pensando proprio a lei, come capita sempre più spesso, senza averglielo mai confessato, ma con una voglia matta di farlo. Per tutti loro non c’è più tempo: un mostro di fuoco sta per stravolgere ogni prospettiva, costringendoli a scelte estreme per colmare quei silenzi, o per dare loro un nuovo significato.
Con una straordinaria sensibilità e una scrittura che diventa più intensa a ogni pagina, Simona Sparaco indaga i momenti terribili in cui la vita e la morte si sfiorano diventando quasi la stessa cosa, e in cui le distanze che ci separano dagli altri vengono abbattute dall’amore più assoluto, quello che non conosce condizioni.

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Simona Sparaco (1978) è madre di due figli. Dopo aver vissuto per molto tempo all’estero, è tornata stabilmente a Roma. Ha scritto sceneggiature e romanzi; tra questi, “Nessuno sa di noi” è stato finalista al Premio Strega nel 2013. I suoi libri sono tradotti in numerosi paesi europei, in Sudamerica, Giappone e Russia.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

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La colonna sonora della puntata: “
Bridge Over Troubled Water” degli Artists for Grenfell;  “Mother” dei Pink Floyd; “Angels” di Robbie Williams.

(continua…)

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mercoledì, 21 novembre 2018

GRÉGOIRE DELACOURT con “La donna che non invecchiava più” (DeA Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

Grégoire Delacourt con “La donna che non invecchiava più” (DeA Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

[Ringraziamo Francesca Ilardi per il servizio di interpretariato]

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Ospite della puntata: lo scrittore francese Grégoire Delacourt autore del romanzoLa donna che non invecchiava più (DeA Planeta – Traduzione di Tania Spagnoli). Abbiamo discusso del romanzo con l’autore grazie al servizio di traduzione svolto da Francesca Ilardi.

Come è nato il romanzo? Perché in esergo ha scelto di inserire una citazione tratta da una canzone di Georges Moustaki (intitolata “Sarah”)? Che tipo di donna è Betty, la protagonista della storia? Cosa puoi dirci sul rapporto di Betty con i suoi genitori? E sulla famiglia attuale di Betty? Che tipo di rapporto ha con suo marito André e con suo figlio Sebastian? Quand’è che Betty si accorge che il suo processo di invecchiamento si è praticamente interrotto? E come vive inizialmente questa consapevolezza? Quali sono i problemi con cui deve confrontarsi? Che relazione c’è fra il personaggio Betty e il Dorian Gray di Oscar Wilde?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Grégoire Delacourt nel corso della puntata

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La donna che non invecchiava piùLa scheda del libro

Ci sono quelle che non invecchiano mai perché se ne sono andate troppo presto. Ci sono quelle che invecchiano senza patemi, perché sono troppo impegnate a godersi la vita. Ci sono quelle disposte a tutto pur di apparire più belle, più magre, più sexy, pur di negare l’ineluttabile e restare aggrappate a ciò che il tempo si ostina a volerci strappare. E poi c’è Betty.
Betty che, misteriosamente, smette di invecchiare appena compiuti i trent’anni – la stessa età della madre al tempo della sua tragica e prematura scomparsa. Sul volto di Betty gli anni scorrono innocui e trasparenti come acqua. Sarà forse lo sguardo intenso e innamorato di suo marito a tenere lontane le rughe? A scongiurare gli effetti dei giorni che inesorabili scivolano tra le dita? Man mano che la sua anomalia si fa più evidente, la vita un tempo tranquilla di Betty comincia a vacillare. Perché un volto senza età è un volto senza storia, senza ricordi, senza passioni. Uno specchio vuoto in cui, presto o tardi, gli altri cessano di riconoscersi. La donna che non invecchiava più è un romanzo manifesto pieno di poesia e di saggezza sull’ultimo vero tabù dei nostri tempi, la vecchiaia. Un inno appassionato alla forza e alla bellezza delle ragazze di ogni età.

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Grégoire Delacourt è pubblicitario di professione e l’autore di racconti e romanzi, tutti pubblicati in Francia da JC Lattès. Il suo maggior successo, Le cose che non ho ha superato il milione di copie vendute nel mondo ed è diventato un caso letterario internazionale.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

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La colonna sonora della puntata: “Sarah” di Georges Moustaki; “Who wants to live forever” dei Queen; “When I’m Sixty Four” dei Beatles

(continua…)

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giovedì, 1 novembre 2018

CRISTINA LÓPEZ BARRIO con “Nebbia a Tangeri” (DeA Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

Cristina López Barrio con “Nebbia a Tangeri” (DeA Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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Ospite della puntata: la scrittrice spagnola Cristina López Barrio con cui abbiamo discusso del suo romanzo “Nebbia a Tangeri” (DeA Planeta – Traduzione di Iaia Caputo).
Ringraziamo Rossana Ottolini per il servizio di interpretariato (italiano/spagnolo).

Come nasce “Nebbia a Tangeri“? Da quale idea, spunto, esigenza o fonte di ispirazione? Perché, tra le altre, ha scelto di inserire anche questa citazione (di Osacr Wilde) “La vita tiene lo specchio all’arte”? Che tipo di donna è Flora Gascòn, la protagonista della storia? Come la racconteresti ai nostri ascoltatori?
Cos’è che colpisce particolarmente Flora dell’uomo con cui ha passato insieme una notte il 12 dicembre del 2015 in un hotel di Madrid al punto da spingerla a cercarlo?
A un certo punto la storia si infittisce per via di un romanzo… che si intitola ‘Nebbia a Tangeri’ scritto da Bella Nur e che ha come protagonista un uomo che si chiama Paul Dingle scomparso a Tangeri il 24 dicembre del 1951. Cos’altro può accennarci Cristina su questo mistero?
La letteratura, i libri, possono influire sulla nostra vita?
Nel romanzo il lettore si imbatte in due voci narranti: quella in terza persona di Flora e quella in prima persona di Marina Ivanovna (protagonista di ‘Nebbia a Tangeri’ di Bella Nur). Chi è Marina Ivanovna? Cosa puoi raccontarci di questo personaggio?
Che tipo di esperienza è stato scrivere dando un taglio diverso a queste due voci (Flora e Marina)?
Che tipo di città è Tangeri? Possiamo considerare questa città come uno dei personaggi del romanzo?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Cristina López Barrio nel corso della puntata

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Il libro

Nebbia a TangeriUn libro, “Nebbia a Tangeri”, e un nome, Paul Dingle, scarabocchiato su un taccuino. Sono gli unici indizi che Flora ha a disposizione per ritrovare l’uomo misterioso che, incontrato per caso in un bar di Madrid, le ha regalato emozioni che credeva sopite per sempre. Perché adesso che lo sconosciuto sembra sparito nel nulla, smettere di desiderarlo è come smettere di respirare: semplicemente impossibile. Così la prudente Flora si lascia tutto alle spalle e parte alla volta di Tangeri, per cercare l’autrice del romanzo e scoprire chi è davvero Paul Dingle, personaggio di carta e insieme protagonista in carne e ossa della notte che le ha stravolto la vita. Coinvolgente, esotico e pieno di svolte inattese, Nebbia a Tangeri è la storia di un doppio amore proibito che si snoda tra passato e presente. Per raccontare, attraverso un romanzo nascosto tra le pagine di un altro romanzo, la vertigine del desiderio e i misteri più profondi del cuore.

Cristina López Barrio è nata a Madrid. Laureata in Legge, ha fatto l’avvocato per tredici anni prima di decidere di dedicarsi unicamente alla scrittura. Il suo La casa degli amori impossibili è stato un successo internazionale pubblicato in 22 paesi. Nebbia a Tangeri, a lungo ai primi posti delle classifiche spagnole, è stato finalista del Premio Planeta 2017.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

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La colonna sonora della puntata: musiche algerine.

(continua…)

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OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

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"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

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