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martedì, 21 febbraio 2012

LA CAMERA ACCANTO 19° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto. La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine). Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc. Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere. Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili. Aggiungo che la camera accanto è anche un luogo “integrato” con altri spazi di Letteratitudine, ovvero… il programma radiofonico Letteratitudine in Fm e la pagina Libri segnalati speciali. Di conseguenza potete lasciare qui i commenti riferiti ai suddetti spazi. (Massimo Maugeri)

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sabato, 11 giugno 2011

LA CAMERA ACCANTO 18° appuntamento (LA QUESTIONE NUCLEARE)

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto. La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine). Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc. Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere. Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili. Aggiungo che la camera accanto è anche un luogo “integrato” con altri spazi di Letteratitudine, ovvero… il programma radiofonico Letteratitudine in Fm e la pagina Libri segnalati speciali. Di conseguenza potete lasciare qui i commenti riferiti ai suddetti spazi. (Massimo Maugeri)

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AGGIORNAMENTO DELL’8 giugno 2011

Aggiorno il post segnalando l’uscita di un libro pubblicato (anche in formato elettronico) da Nottetempo – Aliberti. Si tratta di un libro attinente alla “questione nucleare” di cui abbiamo discusso in questa puntata della camera accanto.
Segue la scheda del libro.
Massimo Maugeri

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LA FINE DEI DINOSAURI
nottetempo – Aliberti editore

La fine dei dinosauriEsce venerdì 10 giugno in tutte le librerie La fine dei dinosauri, (nottetempo/Aliberti editore), un libro nato dopo Fukushima per affiancare il referendum sugli impianti e le energie nucleari in Italia, e fornire gli argomenti sia per una risposta immediata che per una riflessione futura. Il libro è composto dagli interventi originali dei maggiori scienziati nucleari italiani, di scrittori, e dei referenti di alcune delle maggiori associazioni ecologiste internazionali, di esperti europei di energie alternative.
La considerazione di fondo di tutti coloro che hanno contribuito è concorde: una società che investe sull’energia nucleare è una società che ha deciso di non fare i conti con l’estinzione nostra e della Terra. Le politiche energetiche attuali infatti non prevedono un futuro, sia che si concentrino sui combustibili fossili, sia che scommettano sul nucleare.
nottetempo e Aliberti si sono uniti in questo progetto per dargli maggiore forza e tempestività:
La fine dei dinosauri non è solo un libro “contro”, ma la descrizione di un futuro possibile, purché gli investimenti si concentrino decisamente sulle energie rinnovabili, con un impegno generale, di cui i comuni, le regioni e i cittadini saranno i principali protagonisti.
“La fine dei dinosauri” richiama il rischio che corre la specie umana proseguendo sulla strada che il nucleare sta delineando.
Hanno contribuito Stefano Argirò (fisico), Federico M. Butera (fisico), Stefano Caserini (climatologo), Marcello Cini (fisico), Guido Cosenza (fisico), Giuseppe Genna (scrittore), Roberto Natalini (matematico), Giuseppe Onufrio (fisico, Greenpeace Italia), Wolfgang Palz (fisico), Giorgio Parisi (fisico), Tommaso Pincio (scrittore), Francesca Sartogo (architetto, EuroSolar Italia), Hermann Scheer (premio Nobel alternativo ’99 per l’Energia Solare), Stefano Sylos Labini (geologo), Junko Terao (giornalista), Paolo Valente (fisico).
(continua…)

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martedì, 21 settembre 2010

LA CAMERA ACCANTO 18° appuntamento (Elvira Sellerio, Luciano Erba e Michele Perriera)

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto. La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine). Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc. Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere. Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili. Aggiungo che la camera accanto è anche un luogo “integrato” con altri spazi di Letteratitudine, ovvero… il programma radiofonico Letteratitudine in Fm e la pagina Libri segnalati speciali. Di conseguenza potete lasciare qui i commenti riferiti ai suddetti spazi. (Massimo Maugeri)

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AGGIORNAMENTO DEL 1° novembre 2010
Questo appuntamento de “La camera accanto” si è trasformato in un post/tributo dedicato alla memoria di Elvira Sellerio, Luciano Erba e Michele Perriera. Qualche giorno fa mi ha scritto l’autrice della foto di Elvira Sellerio che trovate qui sotto. Si tratta di Donatella Polizzi.
La foto si trova all’interno di un volume pubblicato dall’editore Bonanno e intitolato “Sicilia singolare femminile“.
Ho chiesto a Donatella Polizzi di scrivermi due parole su questo volume. Eccole…
“E’ un libro di fotografie in bianco e nero di donne, realizzate tutte in Sicilia che rappresentano la donna con un’iconografia diversa a quella dell’immaginario fatta di nero e sguardi bassi. Il libro si articola in varie sezioni tutte accompagnate da brevi testi di Giovanna Bongiorno. Questo e’ il mio testo sul risvolto di copertina che spiega un po’ il senso del libro: “Sono scorsi, i miei occhi, su troppe immagini cariche del nero di scialli e fazzoletti a incorniciare sguardi sfuggenti, occhi che si muovono veloci in cerca di una via di fuga. Ho ascoltato, parole insensate che parlano di gelosia e fedelta’, di intensita’ di sentimenti e di mancate risposte, di violenza, sangue e passivita’. E allora e’ sorto in me il desiderio di mostrare delle immagini che parlino dell’armonia e della storia, della sensualita’ e dell’energia, della gioia di vivere e del legame con la propria terra. Cosi’ questo libro che si e’ potuto realizzare grazie alla complicita’ di tutte coloro che mi hanno aperto la loro casa, vuole solo essere una voce in prima persona, un invito a un viaggio fra le donne di Sicilia che quando tacciono e’ perche’ lo vogliono”.

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(Post del 21 settembre 2010)

ADDIO A ELVIRA SELLERIO

Elvira Giorgianni Sellerio, fondatrice con il marito Enzo dell’omonima casa editrice, è morta oggi – 3 agosto – a Palermo. Vorrei ricordarla qui, invitandovi a fare altrettanto. Forse, uno dei modi per ricordarla meglio è ringraziarla per il contributo che ha dato (con la sua casa editrice) al popolo dei lettori. Vi invito dunque (se volete) a dare un’occhiata nella vostra libreria (o a “spulciare” il catalogo della Sellerio) per scegliere – tra i vari libri pubblicati – quello che per voi è stato più importante… Grazie, Elvira. Riporto, di seguito, la notizia diramata dall’Ansa.

Massimo Maugeri

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PALERMO

- Elvira Giorgianni Sellerio, fondatrice con il marito Enzo dell’omonima casa editrice, è morta oggi a Palermo. La Sellerio, che in passato era stata anche componente del Cda della Rai, scoprì e incoraggio’ a pubblicare per la sua casa editrice numerosi autori di successo, da Leonardo Sciascia a Gesualdo Bufalino fino ad Andrea Camilleri.

UNA STORIA COMINCIATA CON SCIASCIA

- Elvira Giorgianni Sellerio era nata a Palermo il 18 maggio 1936 ed aveva 74 anni. Figlia di un prefetto, era laureata in giurisprudenza, cavaliere del lavoro, nel 1991 è stata insignita di una laurea honoris causa in Lettere dalla facoltà di magistero di Palermo. Ha cominciato a lavorare nell’ editoria nel 1970, fondando la casa editrice Sellerio ( dal nome del marito, il fotografo Enzo, dal quale si era separata) che ha avuto tra i suoi autori Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino. Al forte rapporto con lo scomparso scrittore di Racalmuto si deve il successo di una “scommessa”: così la Sellerio ha più volte definito la sua “pretesa” di lanciare da Palermo una casa editrice, che si propone come “nazionale”, scontando tutte le conseguenze di una localizzazione periferica. Attraverso Bufalino la Sellerio è stata premiata con il Spercampiello nel 1981 per ‘Diceria dell’ untoré, il romanzo che ha fatto conoscere al grande pubblico lo scrittore di Comiso. Nel 1991 alla Sellerio è stato attribuito il premio ‘Marisa Belisario’. La casa editrice ‘Sellerio’ si è segnalata per la sua collana di “libretti” dalla caratteristica copertina in blu scuro che ripropongono testi apparentemente “minori”, che spaziano tra classico e moderno, ma di grande spessore culturale. La Sellerio ha pubblicato tutti i libri di Andrea Camilleri che ha assicurato alla casa editrice un grandissimo successo. E’ stata anche membro del Cda della Rai nel 1993-1994 all’epoca dei “professori”.

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UN SALUTO ANCHE A LUCIANO ERBA


poesie di Luciano Erba

Lo stesso giorno in cui ci ha lasciato Elvira Sellerio è scomparso Luciano Erba: (Milano, 18 settembre 1922 – Milano, 3 agosto 2010) poeta e critico letterario italiano del secondo Novecento, appartenente alla cosiddetta “quarta generazione”. È stato docente universitario di letteratura francese all’Università Cattolica di Milano. Poeta innovativo nel seno della tradizione “lombarda”, esordì con Linea K nel 1951; sono seguite poi le raccolte Il bel paese (1955), Il prete di Ratanà (1959), Il male minore (1960), Il prato più verde (1977), Il nastro di Moebius (1980), Il cerchio aperto (1984), Il tranviere metafisico (1987), L’ippopotamo (1989), Variar del verde (1993), L’ipotesi circense (1995), Nella terra di mezzo (2000). Stilisticamente, Erba si può dire che abbia ripreso la lezione di Jacques Prévert, tenendosi ad equa distanza da neorealismo ed ermetismo. Di conseguenza mantenne uno stile apparente semplice, leggibile, ma al tempo stesso raffinato e sottile. Fu autore d’una antologia di poesia contemporanea in collaborazione con Piero Chiara Quarta generazione (1954). Scompare il 3 agosto 2010 a Milano, all’età di 88 anni (Fonte: Wikipedia Italia) Segnalo gli articoli pubblicati su Il Corriere della Sera a su La poesia e lo spirito.

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AGGIORNAMENTO DEL 21 settembre 2010

Aggiorno questa pagina ricordando lo scrittore e regista Michele Perriera (in basso, nella foto di Palazzotto) scomparso a 73 anni, nell’ospedale Giglio di Cefalù, l’11 settembre scorso.
Perriera ha fondato e diretto la scuola di teatro Teate’s di Palermo. Era stato tra i fondatori del gruppo ‘63. Dal 1994 ha diretto la collana di teatro della casa editrice Sellerio. Lo scrittore, considerato il drammaturgo dell’anima, se n’e’ andato dopo una lunga malattia che lo aveva allontanato dal teatro.
Segnalo questo articolo pubblicato su la Repubblica (Palermo).
Di seguito, un bell’articolo scritto da Domenico Calcaterra (che ringrazio).
Massimo Maugeri

P.s. Si consiglia anche la lettura del minisaggio di Domenico Calcaterra, dedicato a “Romanzo d’amore” di Michele Perriera, disponibile su La poesia e lo spirito.

* * *

MICHELE PERRIERA: LA MORTE NON VINCE LA MEMORIA

di Domenico Calcaterra

Teatro, addio a Michele Perriera  drammaturgo dell'anima palermitana«Ho sempre desiderato che qui, a Palermo, mi fosse ricambiato, almeno in parte, l’immenso amore chi mi ha sempre animato verso questa città crudele e meravigliosa», così scriveva in un angolo del suo sterminato Romanzo d’amore Michele Perriera. E ha dovuto attendere la fine, perché le istituzioni cittadine si producessero in un “estremo saluto” degno della sua levatura e che ci sforziamo di credere sincero. Ma il congedo senz’altro più sentito è venuto dalla schiera fedele e numerosa di amici, artisti, attori, scrittori, ex allievi della scuola di teatro Teatès (da lui fondata e diretta dal 1979), semplici ammiratori, giovani, che hanno saputo rendergli un genuino e commosso omaggio.
Del resto, Michele Perriera la conosceva assai bene la sua Palermo, il deserto che non ha mai rinunciato di vivere (ma da «separato in casa»), il paradiso ottuso dove si è ostinato con coerenza a contrabbandare da periferico (per oltre quarant’anni) le sue visionarie provocazioni: legato alla sua città da un destino di coriacea resistenza, reagendo alle tentazioni del successo e alla comoda fuga dal caos, ha finito per eleggerla a centro della propria vicenda umana e intellettuale, spelonca dalla quale affinare il suo particolare sguardo sulle ferite e le cose del mondo. Alla “distanza fisica”, alla parola pronunciata dal distacco rassicurante dell’esilio, ha preferito la via più coraggiosa di una letteratura della “distanza logica”, vittorioso sull’enorme rischio dell’abbaglio, sulle infide seduzioni connesse al nido. M’imbatto non a caso in tale digressione, con l’intento preciso di smentire l’idea diffusa che la fuga, l’emigrare verso lidi di presupposto progresso, sia l’unico viatico d’emancipazione possibile per chi abbia avuto la ventura di nascere in una terra di particolare e tormentata storia come la Sicilia.
A voler ripercorrere la parabola intellettuale di Michele Perriera, emerge il basso continuo d’uno sperimentalismo mai pago che progressivamente si va depurando sul piano formale e i cui esiti possono essere letti come inesausta perorazione (senza soluzione di continuità alcuna) sulla condizione umana e sulla melliflua seduzione del potere: dall’isterismo linguistico e dalla verve contestataria delle prime eretiche prove, già all’interno del novero dei decostruttori-sperimentatori del Gruppo ‘63 (Principessa Montalbo e Lo scivolo, 1963), con quella “tridimensionalità” di scrittura ricreata sulla pagina che sembra esserne la nota più caratteristica (paradigmatica in tal senso la prima edizione de Il Romboide, 1968), alle scritture e riscritture teatrali, alle regie, degli anni Settanta e Ottanta, da Morte per vanto (1970) a Macbeth (1973), da I pavoni (1983) a Il Gabbiano (1981); al graduale e definitivo affrancarsi dal duplice capestro di ideologia e impegno, inaugurando una vera e propria inversione rispetto ai primi furori sperimentali e alla schizofrenia linguistica degli esordi, alla ricerca della parola creativa, della rarefazione visionaria, della limpidità della voce, con la particolare tessitura romanzesca tra nera favola tecnologica e stilizzato fumetto di A presto (1990, primo movimento e avvio di una trilogia fanta-gialla poi proseguita e culminata con Delirium cordis e Finirà questa malìa) o con l’analogo riverberarsi di una ricalibrata più luminosa visionarietà nei coevi testi teatrali di Ogni giorno può essere buono (1984), Qui è quasi giorno (1991), Anticamera (1994); fino alla singolare teologia per sottrazione espressa con la straordinaria invenzione di un Dio che stanco e impotente, seguendo le orme del Figlio, facendosi a sua volta figlio del Figlio, decide di ricominciare di nuovo tornando sulla terra, in uno dei vertici del suo teatro, vera e propria resurrezione a rebours, nella fiaba in tre giornate di Ritorno (1995).
«La letteratura e il teatro sono per me due diversi modi per articolare la stessa passione della scrittura e della scena», diceva – a rimarcare come fisicità e parola si compenetrassero con infinita ostinazione in ogni sua scrittura, per cui il suo teatro risulta anche fortemente narrativo e la sua narrativa concepita per frammenti, retabli, scene giustapposte, veri e propri monologhi o spiazzanti scambi di battute (talvolta al limite del non senso); volontari sconfinamenti e contaminazioni che uniscono a refe doppio, in una continua virtuosa osmosi, il teatro e il racconto, e tale da rendere l’intera sua opera un unico poliedrico sistema. Ma per chi voglia addentrarsi con cognizione e pazienza nell’universo poetico perrieriano non può che abbandonarsi alla cesellata fluvialità di Romanzo d’amore (2002): monumentale autobiografia in tre libri, singolare neospecie di ‘opera mondo’, variante aggiornata di romanzo assoluto che salda Bildung e Weltanschauung, apprendistato e conseguente idea del mondo (colta nel suo farsi, nel gorgo di un dinamico sviluppo). Immensa cattedrale di scrittura, costruita per innesti, esponenziale contaminazione di generi: ripasso di memoria, autobiografia intellettuale, diario intimo ed epistolario, reperto saggistico e di passione civile; effusione lirica, visionaria ricognizione d’un tempo e tuffo nei suoi miti ingannevoli… Praticati tutti con un peculiare tocco che rende omogeneo, assimilabile ad un’unica voce, il dettato dello scrittore. Perriera (in un tour de force di oltre 1200 pagine), generoso, mette in scena sé stesso, declina il suo discorso amoroso per le ragioni stesse della vita e della morte: il teatro è quello della memoria, la scena quella del suo cervello, perennemente assediato da tragiche e magnifiche ossessioni. L’ultramondo (per dirla con Ortega y Gasset) del teatro perrieriano, scaturisce dall’innaturale e coatta frizione tra «ciò che sta al di qua con ciò che sta al di là delle grate»: è un’ultravita che esibisce e lascia coesistere la prigione e l’eversione fantastica e tremenda della fuga, la falla che allenta le maglie di un sistema di vita che si agghinda col vanto dell’essere il migliore, il più desiderabile, l’unico possibile; che scruta, mettendo a fuoco colpa e innocenza, l’incubo e il grido disperato, l’SOS lanciato per la vita. Condizione sintomatica che si avvita su di un paradigma scenico non di rado giocato su di un personaggio-prototipo che agisce (o si prova ad agire), sempre più ingolfato, colto al limite tra claustrofobia e claustrolalia: ridotto a pura cifra di un sé stesso che si offre hic et nunc nella sola possibilità d’esistenza concessagli sulla scena, marchiato da quella «speciale rigidità» cui Perriera affida al massimo grado il segno forte di una così tragica concezione. Costretti ad abitare sul limitare dell’estinguersi dell’umano, schiacciati nella speciale condizione di una precaria resistenza, i personaggi perrieriani condividono tutti più o meno uno stato di docile allerta, nonostante si viva ormai nel “troppo tardi”. E solo di qui, a partire da simili anguste latitudini di letargica utopia che ci si può attendere di acciuffare quell’«elemento di salvezza» di cui era irrimediabilmente e assurdamente orfano il claustrofobico universo kafkiano. L’aver introiettato e rimeditato, ribaltandola, la duplice lezione di Beckett e di Kafka, la dice lunga sulla dimensione pienamente europea della sua letteratura. Nel sapore della resistente agnizione di una eticità del limite che sia alternativa al marasma, consiste la ineguagliabile qualità politica del suo essere scrittore altrimenti ingaggiato, ma della specie più lucida e rara: lo straordinario interprete dell’impegno con la scrittura, oltre le catene e le aride ingessature dell’ideologia, convinto che esso (l’impegno) debba contemplare in sé pure la sua stessa «distrazione»; atteggiamento che spesso, soprattutto in passato, gli costò il macroscopico fraintendimento d’una critica gretta e ideologizzata (perlopiù miope e immiserita da griglie interpretative obsolete), che finì per tacciarlo di conservatorismo borghese.
Magistero che ha pure saputo sintetizzare in pagine di estrema lucidità (si leggano i saggi di La spola infinita, 1995 o le «note ai margini in forma di diario» di Con quelle idee da canguro, 1997), mettendone a nudo quelle stesse coordinate strabiche (all’esatto incrocio tra immaginazione e realtà) che sarebbero poi sfociate nell’inconfondibile marca d’uno stile sempre giocato sulla drammatica coesistenza di rarefatta armonia e incandescente urgenza espressiva, portando il mondo sulla pagina per esorcizzarne mostruosità, rivelarne inattese epifanie, fintanto che lo scrittore (novello sciamano) sia in grado di ricrearlo, renderlo accettabile, con il coraggio e la forza della parola. Un’intenzione di scrittura che, prendendo in prestito le parole di Freud, si potrebbe dire: ‹‹mira […] a destare in noi lo stesso atteggiamento emotivo, la stessa costellazione mentale che ha prodotto in lui [nello scrittore] l’impeto creativo››.

Abbandonando il giudizio di valore, vorrei concludere con un ricordo privato, raccontare dell’ultimo mio incontro avuto con Michele Perriera nella sua casa di Palermo, al numero 40 di via Tasso, pochi mesi prima dell’ultimo prolungato suo ricovero: non mi venne incontro quella volta con il suo passo strascicato e allargando le braccia come era solito fare; mi aprì Lisa, la moglie, invitandomi ad entrare. Lo trovai, i segni della malattia fattisi ancora più evidenti, adagiato su una sedia a rotelle che mi attendeva nel salottino vicino all’ingresso, voglioso di sapere come procedesse il lavoro su quel libro tanto atteso. Il contrasto (ancor più accentuato) tra il suo corpo, provato fino all’inverosimile dalla malattia, e il vigore trasparente e combattivo del suo spirito, mi parve aver raggiunto una soglia estrema, insopportabile. Squarciò il disagio, invitandomi a interloquire indicando il registratore che stringevo perplesso tra le mani. Gli chiesi titubante della sua idea di romanzo, di cosa intendesse precisamente quando scriveva del dilagare della “peste del tragico” o della fiaba moderna del mito del desiderio di morire e rinascere… Dopo un silenzio di qualche secondo che a me sembrò lunghissimo, iniziò a parlare quasi balbettando, la cadenza del suo dire funambolico appena rallentato, fino quasi a tornare privo di sforzo. E mentre parlava, con lentezza ma pacificato come il Pippo Badalamenti di Romboide in carrozzella, assai spesso diceva noi, ricorreva al plurale, per cercare di spiegare la sua “visione d’amore; le ultime parole che adesso con commozione (mentre scrivo) riascolto sul nastro sono state queste: «L’amore è la cultura del romanzo: è grazie all’amore che il romanzo prende l’aspetto della volontà di cogliere la complessità della vita. Noi vogliamo condurre la visione del mondo verso la scommessa della volontà di vincere il destino della vita. Il destino della vita è il destino della morte. E il destino della morte è il destino della vita. E noi vogliamo scommettere su questo per condurre la nostra esistenza verso l’amore. L’amore è la chiarezza raggiunta: e la chiarezza raggiunta permette di ottenere una chiarezza in sovrappiù… Vogliamo scommettere sull’amore».
Il prezioso luminescente romboide di Michele Perriera continua a parlare, inestinguibile, a chi ha avuto la fortuna di averlo conosciuto, avuto come amico e involontario maestro.

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giovedì, 27 maggio 2010

LA CAMERA ACCANTO 17° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

Aggiungo che la camera accanto è anche un luogo “integrato” con altri spazi di Letteratitudine, ovvero… il programma radiofonico Letteratitudine in Fm e la pagina Libri segnalati speciali. Di conseguenza potete lasciare qui i commenti riferiti ai suddetti spazi.

(Massimo Maugeri)

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1) Vorrei dedicare questo nuovo appuntamento de La camera accanto alla memoria di Edoardo Sanguineti, che – come tutti voi saprete – è scomparso il 18 maggio scorso. Vi propongo, di seguito, un articolo di Piero Bianucci pubblicato su La Stampa… e vi invito – se avete piacere – a ricordare Sanguineti con un messaggio, anche in riferimento alle sue opere.

2) La seconda parte di questo appuntamento de La camera accanto la dedico a un nuovo progetto letterario collettivo di Marco Minghetti (leader de Le aziende In-visibili, vi ricordate?): si chiama La  Mente In-visibile, e avremo modo di parlarne nel corso della discussione.

3) Tempo di interviste. Vi segnalo questa, che ho rilasciato a Morgan Palmas per il blog Sul romanzo, quest’altra che ho rilasciato a Sabina Corsaro per Lo Schiaffo. Segnalo, inoltre, sempre su Lo Schiaffo l’intervista a Simona Lo Iacono e quella a Salvo Zappulla.

Aggiorno la sezione interviste, segnalandovi questa pubblicata da Sergio Sozi su Flanerì. L’intervista è divisa in due sezioni: prima parte e… seconda parte.

 

4) Alcune considerazioni sull’editoria in un articolo firmato dallo scrittore Gianfranco Manfredi

Per gli amanti della filosofia, infine, segnalo la rivista di cultura filosofica online L’accento di Socrate.

Segue il pezzo dedicato alla memoria di Edoardo Sanguineti e l’articolo di Gianfranco Manfredi.

Massimo Maugeri
(continua…)

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mercoledì, 7 aprile 2010

LA CAMERA ACCANTO 16° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

Aggiungo che la camera accanto è anche un luogo “integrato” con altri spazi di Letteratitudine, ovvero… Letteratitudine Radio e Libri segnalati speciali. Di conseguenza potete lasciare qui i commenti riferiti ai suddetti spazi.

(Massimo Maugeri)

I temi che vi propongo in questo nuovo appuntamento della camera accanto sono:

- A dieci anni dalla scomparsa di Giorgio Bassani
- L’e-book secondo Gian Arturo Ferrari
- Il bookcast

(continua…)

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lunedì, 8 febbraio 2010

LA CAMERA ACCANTO 15° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

Aggiungo che la camera accanto è anche un luogo “integrato” con altri spazi di Letteratitudine, ovvero… Letteratitudine Radio e Libri segnalati speciali. Di conseguenza potete lasciare qui i commenti riferiti ai suddetti spazi.

(Massimo Maugeri)

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Vorrei dedicare questo nuovo appuntamento de La camera accanto per illustrarvi il progetto plettro.org di Luca Corte… un nuovo esempio di editoria on line.
Domanda secca: secondo voi gli scrittori (ma anche i lettori) sono un po’ prevenuti nei confronti dell’editoria on line? Se sì, perché?
Ne parliamo con Luca Corte…

Altro argomento…
Secondo voi esiste una “età giusta” per pubblicare? E- eventualmente – quale sarebbe?
A proposito, vi ricordate l’età in cui – per la prima volta – vi siete cimentati con la cosiddetta “scrittura creativa”?

Contestualmente vi presento il caso di Diletta Rosestolato: ha dodici anni ed è la scrittrice più giovane d’Italia (almeno credo). Diletta ha realizzato il suo sogno letterario pubblicando: “AMANDA vs LAILA” (Il Foglio, 2009).

Vi ricordo che la camera accanto è un luogo in cui si può discutere di tutto… e gli argomenti li scegliete voi. (Massimo Maugeri)

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FESTIVAL DI SANREMO 2010
Cari amici è in corso l’edizione 2010 del Festival di Sanremo. Vi invito a parlarne qui (se potete e se vi va). Insomma… trasformatevi in critici musicali! Almeno mi terrete un po’ aggiornato, visto che difficilmente riuscirò a seguire l’evento. (Massimo Maugeri)

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Aggiornamento del 29 marzo 2010

mister-noir-disegno-di-marco-giannuliL’appena trascorso Festival di Sanremo (di cui abbiamo discusso in questo post), ha ispirato lo scrittore Sergio Rilletti (il creatore di Mr. Noir).

Vi invito a leggere – e a commentare – il racconto Festival o morte e questa intervista rilasciata dallo stesso Rilletti.
Massimo Maugeri

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giovedì, 3 dicembre 2009

LA CAMERA ACCANTO 14° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

Aggiungo che la camera accanto è anche un luogo “integrato” con altri spazi di Letteratitudine, ovvero… Letteratitudine Radio e Libri segnalati speciali. Di conseguenza potete lasciare qui i commenti riferiti ai suddetti spazi.

(Massimo Maugeri)

Vorrei dedicare questa puntata de “La camera accanto” alla fiera romana Più libri, più liberi. Si terrà all’EUR, Palazzo dei Congressi, dal 5 all’8 dicembre. Io, quest’anno, non potrò andare. Chi di voi andrà?  Vi sarei grato se poteste aggiornarmi, o farmi pervenire notizie lì da Roma: sugli eventi della fiera, sugli incontri (personali e collettivi) e quant’altro. Aspetto i vostri interventi, dunque.
Grazie.
(Massimo Maugeri)

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domenica, 1 novembre 2009

LA CAMERA ACCANTO 13° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

Aggiungo che la camera accanto è anche un luogo “integrato” con altri spazi di Letteratitudine, ovvero… Letteratitudine Radio e Libri segnalati speciali. Di conseguenza potete lasciare qui i commenti riferiti ai suddetti spazi.

(Massimo Maugeri)

[Oggi, 1° novembre 2009, è scomparsa Alda Merini: ho aggiornato il post riportando la notizia della sua scomparsa]

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P.s. Giovedì 30 ottobre sarò a Perugia. Alle ore 17.00, presso Palazzo Donini, Salone d’Onore – Corso Vannucci, 96 – ci sarà la premiazione dei vincitori della I edizione del Premio letterario “Insula Europea rivolto a giovani autori under 35 cittadini dell’Unione Europea. Oltre me interverranno: Silvano Rometti, Birgit Vanderbeke, i vincitori del premio e i membri della Giuria Tecnica.

Il prof. Carlo Pulsoni, direttore del Premio, mi ha inviato un articolo che pubblico di seguito…
Ne approfitto per proporre un interessante tema di dibattito che in un certi qual modo sfiora il premio “Insula europea”.
Vi pongo tre domande secche.
Che percezione avete dell’Unione europea?
Ritenete che il sogno dei padri fondatori sia stato realizzato?
In caso contrario, ritenete che sia vicino o lontano dall’esserlo?

(continua…)

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martedì, 18 agosto 2009

LA CAMERA ACCANTO 12° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

(Massimo Maugeri)

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È morta Fernanda Pivano: 18 agosto 2009

Ne approfitto di questo spazio per comunicare la notizia della morte di Fernanda Pivano. Apprendo da Repubblica.it che la scrittrice e giornalista si è spenta in una clinica privata di Milano, dove era ricoverata da tempo. I funerali si svolgeranno probabilmente venerdì prossimo, a Genova, dove era nata il 18 luglio 1917. (continua…)

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lunedì, 1 giugno 2009

LA CAMERA ACCANTO 11° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

(Massimo Maugeri)

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Questo appuntamento della camera accanto si è evoluto in maniera strana. Prima la notizia (falsa) della morte di Debenedetti, poi quella (ahimé, vera) della morte di Nico Orengo. Aggiorno il post inserendo un articolo che mi ha inviato Paolo Di Paolo proprio per ricordare questo celebre scrittore scomparso il 30 maggio. Vi invito – se vi va – a lasciare commenti in memoria di Orengo.

Altro argomento di discussione: 2 giugno, festa della Repubblica. Cosa significa per voi?

Segue l’articolo di Paolo Di Paolo a cui facciamo i migliori auguri per il suo nuovo romanzo appena uscito.

(Massimo Maugeri)
(continua…)

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lunedì, 6 aprile 2009

LA CAMERA ACCANTO 10° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

(Massimo Maugeri)

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TERREMOTO IN ABRUZZO – 6/4/09

 

Non potevo aprire questa nuova puntata de “La camera accanto” in maniera diversa. Vivo in una zona altamente sismica e il terremoto è la cosa che temo di più in assoluto.
Il pensiero e le preghiere vanno alle vittime di questo disastro colossale, ai senzatetto, a coloro che – nel vivere (e sopravvivere a) questa tragica esperienza – non si sono ancora ripresi dallo shock. Su Repubblica.it c’è uno speciale: qui, qui e qui.

Lasciate pensieri e considerazioni, se ne avete voglia…

Ma soprattutto: cosa potremmo fare per renderci utili? Se avete notizie e/o idee in tal senso vi prego di riportarle qui.

Ecco qualche numero utile:
- Protezione Civile della Regione Abruzzo: Numeri verdi 800861016 e 800860146
- Il centralino della Protezione civile nazionale: 06 68201

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Dieci anni fa, il 5 aprile 1999, moriva Giulio Einaudi… un uomo che ha fatto la storia dell’editoria italiana del Novecento. Di seguito troverete un articolo di Ceronetti e una recensione di Alberto Pezzini a un volumetto che parla di Einaudi.
(continua…)

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lunedì, 16 febbraio 2009

LA CAMERA ACCANTO 9° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

(Massimo Maugeri)

 Extrapost: segnalo i racconti Il labirinto di Lucia Arsì e Non ha importanza di Ettore Malacarne.

Questo nuovo appuntamento della camera accanto comincia con… Charles Darwin: il 12 febbraio si è festeggiato il bicentenario della nascita di quest’uomo considerato come il padre dell’evoluzionismo… colui che ha svelato i segreti della genesi della specie umana. (continua…)

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venerdì, 9 gennaio 2009

LA CAMERA ACCANTO 8° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

(Massimo Maugeri)

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lunedì, 3 novembre 2008

LA CAMERA ACCANTO 7° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

(Massimo Maugeri)

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SPECIALE ELEZIONI PRESIDENZIALI AMERICANE 2008: OBAMA VS McCAIN

obama_mccain.jpg

OBAMA È PRESIDENTE…
IL SOGNO AMERICANO SI FA STORIA

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martedì, 16 settembre 2008

LA CAMERA ACCANTO 6° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

(Massimo Maugeri)
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giovedì, 17 luglio 2008

LA CAMERA ACCANTO 5° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

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lunedì, 19 maggio 2008

LA CAMERA ACCANTO 4° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

La camera accanto è la stanza, per l’appunto, posta di fianco a quella ufficiale (letteratitudine).

Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

Insomma, si può parlare di tutto ciò che volete. Ciascuno di voi può sentirsi libero di avviare un dibattito o, più semplicemente, scambiare quattro chiacchiere.

Anche qui, però, vige la nota avvertenza (colonna di sinistra del blog); per cui vi chiedo di rispettare persone e opinioni. Vi chiedo, inoltre, la cortesia di evitare litigi e toni eccessivamente scurrili.

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venerdì, 4 aprile 2008

LA CAMERA ACCANTO 3° appuntamento

Il titolo di questo post non si riferisce a un romanzo erotico o a un film spinto.

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Se letteratitudine è una sorta di caffè letterario virtuale, la camera accanto è un luogo dove si possono affrontare argomenti di diverso genere. Si può parlare di letteratura – certo -, di libri; ma anche di cinema, sport, televisione, politica, gossip, ecc.

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(Massimo Maugeri)

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Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

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"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

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OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

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OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

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RATPUS va in scena ratpus

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Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

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"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

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