Lo sapete meglio di me. Quando si avvicina Natale quotidiani, riviste, allegati letterari fanno a gara per consigliare i titoli dei libri da riporre sotto l’albero.
Facciamolo anche noi.
Vi chiedo di indicarmi:
1. Il titolo di un libro che vi piacerebbe ricevere in regalo.
2. Il titolo di un libro che regalerete (o che vi piacerebbe regalare).
Magari potremmo specificare anche i motivi delle scelte.
Che ne dite?
Infine vi pongo una terza domanda. Quali libri pensate, o vi proponete, di leggere durante le vacanze?
Gli autori dei miei quattro “libri natalizi” sono i seguenti:
Ian McEwan (Chesil Beach), Philip Roth (Patrimonio), Ivan Cotroneo (La kryptonite nella borsa), Remo Bassini (La donna che parlava con i morti). Difficilmente riuscirò a leggerli tutti e quattro entro la fine delle feste (non è che per caso qualcuno di voi li ha già letti?).
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Un libro che ho letto e che vi consiglio è 1982. Memorie di un giovane vecchio del “nostro” Roberto Alajmo. Avremo modo di discuterne in dettaglio dopo le feste.
Un importante consiglio per l’acquisto ce lo fornisce qui di seguito Sabrina Campolongo e riguarda un’iniziativa meritevole di sostegno.
(Massimo Maugeri)
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Quelli che… invece di comprarti il solito regalo di Natale, ho comprato uno yak a nome tuo!
di Sabrina Campolongo
Dite la verità: avete letto il titolo di questo pezzo e vi siete sentiti un po’ infastiditi, un po’ incastrati?
Sì, perché se qualcuno, invece di pensare a un regalo per noi, ha deciso di fare beneficienza a nome nostro… sì, ecco, un po’ può anche roderci.
Uno si può anche dire: ma, scusa, non potevi evitare di comprarti il televisore nuovo, invece? Perché hai deciso che io potevo fare a meno del mio regalo di Natale, affinché tu potessi fare beneficienza?
Ma di certo questo non si può dire. E non si può nemmeno darlo a vedere: tocca sorridere a 32 denti, esclamare: “M-ma che splendida idea! Pensa, ne stavo proprio per comprare uno! Gli hai dato il mio nome, (allo yak ovviamente)? Ma guardalo (nella busta c’è anche la foto del ruminante che ora porta il vostro nome, giusto per non farvi mancare l’ emozione) ma quant’è cariino!”
Però.
Se invece siete voi quelli che stavano pensando di comprare yak a nome di tutti i vostri amici e ora siete inorriditi scoprendo quanto può essere piccola e meschina la mente umana
Oppure
Se invece il televisore nuovo non ve lo siete potuti permettere, e non potreste nemmeno permettervi di fare regali inutili e costosi ai vostri amici e contemporaneamente di donare a chi ne ha veramente bisogno,
se, insomma, vorreste fare un regalo di Natale che venga gradito, e allo stesso tempo aiutare il prossimo… credo proprio di avere pronta la soluzione al vostro dilemma.
Lo yak lo comprate a nome vostro (l’iniziativa, fuori di ironia, mi sembra lodevole) e ai vostri amici regalate un libro.
Non uno qualsiasi.
Innanzitutto un bel libro. Un libro che racchiude ventitrè belle storie per grandi e piccini, un libro che non vi farà fare brutta figura, piacevole da leggere e da guardare, un libro che fa bene all’anima, da leggere a voce alta, da recitare per appagarsi del suono delle parole, per tornare un po’ tutti bambini.
E poi un buon libro, un libro buono in ogni senso, perché il ricavato della vendita andrà a un bambino che ha un disperato bisogno di aiuto.
Un bambino ostaggio di una malattia feroce, di un mostro di quelli veri, che bisogna tenere a bada, nutrendolo con un cibo speciale e un farmaco più raro e prezioso della polvere magica di Campanellino.
State certi che i vostri amici vi ringrazieranno. E non solo loro.
Sabrina Campolongo
GLI AUTORI DI QUESTO LIBRO DEVOLVONO INTERAMENTE I LORO COMPENSI
ALL’ASSOCIAZIONE CITY ANGELS DI ROMA ONLUS (www.cityangelsroma.it) , IN FAVORE DI GRAMOS GASHI, 11 ANNI, AFFETTO DA UNA GRAVE MALATTIA RARA.
“LE FIABE DI GRAMOS” É ORDINABILE UNICAMENTE A QUESTO INDIRIZZO: https://www.lulu.com/content/1423738
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