martedì, 11 maggio 2021
Matthew McConaughey racconta GREENLIGHTS. L’ARTE DI CORRERE IN DISCESA
Il nuovo ospite di “L’autore straniero racconta il libro” è l’attore premio Oscar Matthew McConaughey, autore di “Greenlights. L’arte di correre in discesa” (Baldini + Castoldi, traduzione di Stefano Travagli).
Ne approfittiamo per segnalare che giovedì 13 maggio, alle h. 18, Francesco Gatti (di Rainews24), presenterà “Greenlights. L’arte di correre in discesa” con la partecipazione dello stesso Matthew McConaughey sulle pagine Facebook di Letteratitudine, di Baldini + Castoldi e di PDE. (in fondo, la locandina dell’evento)
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L’attore premio Oscar Matthew McConaughey è sposato, padre di tre figli, nonché figlio e fratello leale. Si considera un narratore di professione, crede che non ci sia niente di male a farsi una birra prima di andare in chiesa, apprezza il duro lavoro e sogna di diventare direttore d’orchestra.
Nel 2009, Matthew e sua moglie Camila hanno fondato la j. k. livin Foundation, che aiuta liceali a rischio a condurre una vita sana e sicura. Nel 2019, McConaughey è diventato professore presso la University of Texas, a Austin, e Minister of Culture per la stessa università e per la città di Austin. È inoltre Brand Ambassador della Lincoln Motor Company, proprietario dell’Austin F. C. e co-creatore del suo bourbon preferito in assoluto, il Wild Turkey Longbranch.
Qui di seguito Matthew McConaughey ci introduce a questo suo libro
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QUESTA NON È UN’AUTOBIOGRAFIA TRADIZIONALE. È vero, racconto storie del passato, ma non ho interesse per la nostalgia, il sentimentalismo e l’atteggiamento dimesso che solitamente caratterizzano le autobiografie. Non è nemmeno un libro di consigli. Non ho niente contro i predicatori, ma non sarò io a dirvi cosa fare.
Questo è un libro di metodo. Sono qui per condividere storie, idee e filosofie oggettivamente comprensibili e, se lo vorrete, soggettivamente adottabili, o modificando la vostra realtà, o cambiando il vostro modo di vederla.
Questo è un libro di strategie, basato sulle avventure che ho vissuto. Avventure significative, illuminanti e divertenti, a volte perché era destino che fossero così, ma soprattutto perché non volevano esserlo. Io sono ottimista di natura, e l’umorismo è stato uno dei miei grandi maestri. Mi ha aiutato ad affrontare il dolore, la perdita e la mancanza di fiducia. Non sono perfetto, tutt’altro, pesto merde in continuazione e ne sono consapevole. Ho semplicemente imparato a pulirmi le scarpe e andare avanti. (continua…)
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