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venerdì, 9 luglio 2021

EMANUELE TREVI VINCE IL PREMIO STREGA 2021

Premio Strega 2021EMANUELE TREVI con “Due Vite” (Neri Pozza) vince l’edizione 2021 del Premio Strega. La premiazione si è svolta nella serata di giovedì 8 luglio, con diretta a partire dalle ore 23 su Rai Tre. Approfondimenti su LetteratitudineNews (con il video con i momenti salienti della premiazione)

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Di seguito, proponiamo l’intervista a Emanuele Trevi (in conversazione con Massimo Maugeri) rilasciata nell’ambito del programma radiofonico di Letteratitudine trasmesso su Radio Polis

(articolo in aggiornamento)

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EMANUELE TREVI con “Due vite” (Neri Pozza), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA QUI

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La scheda del libro: “Due vite” di Emanuele Trevi (Neri Pozza)

Rocco Carbone nasce a Reggio Calabria nel febbraio del 1962, ma una buona parte della sua infanzia la trascorre in un piccolo paese dell’Aspromonte, Cosoleto: un posto di gente dura, taciturna, incline a una rigorosa amarezza di vedute sulla vita e sulla morte. Emanuele Trevi lo conosce nell’inverno del 1983, quando è arrivato a Roma da poco tempo e si è iscritto a Lettere. Parlare della vita di Rocco, per Trevi, significa necessariamente parlare della sua infelicità, ammettere che faceva parte di quella schiera predestinata dei nati sotto Saturno, tratteggiarne la personalità bipolare e a tratti sadica, il carattere spigoloso, la natura lucida e sintetica dell’opera. Pia Pera cresce a Lucca in una famiglia colta, originale ed eccentrica. Poco più che adolescente lascia la città toscana e studia Filosofia all’università di Torino. Dopo un dottorato in storia russa alla University of London inizia a insegnare letteratura russa all’Università di Trento, ma poi, delusa dall’ambiente, lascia perdere ogni ambizione accademica e decide di occuparsi di un fondo abbandonato a San Lorenzo, dedicandosi alla cura del giardino. Quando Trevi la incontra, Pia è una trentenne spavalda e maldestra, brillante, anticonformista e generosa. Ma già possiede quella leggerezza e quella grazia di chi, mentre la malattia costringe alla resistenza continua, sa correre sempre in avanti, verso l’altrove. Tratteggiando, con affetto, le vite dei due amici, Emanuele Trevi persegue una ricerca narrativa fondata sulla memoria e, al contempo, rende un sentito omaggio a due talentuosi scrittori italiani.

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Emanuele Trevi è nato a Roma nel 1964. Collabora al Corriere della Sera e al manifesto. Tra le sue opere: I cani del nulla (Einaudi, 2003), Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza, 2004), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010), Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie, 2012), Il popolo di legno (Einaudi, 2015) e Sogni e favole (Ponte alle Grazie, 2019).

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Queste le tappe dello Strega Tour che ospiteranno Emanuele Trevi, in quanto vincitore della LXXV edizione del Premio: 10 luglio, Il Libro Possibile, Polignano; dal 15 al 18 luglio, Festival Armonia del Salento, Alessano, insieme alla dozzina; 23 luglio, Festival Letterature, Roma; 29 luglio, Una montagna di Libri, Cortina d’Ampezzo; 30 luglio, Marciana Marina, Elba; 26 agosto, Benevento Città Spettacolo, Benevento; 27 agosto, La città dei lettori, Firenze; 28 agosto, Festival delle Emozioni, Terracina. (continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI   Commenti disabilitati

mercoledì, 10 febbraio 2021

EMANUELE TREVI con “Due vite” (Neri Pozza) in radio a LETTERATITUDINE

EMANUELE TREVI con “Due vite” (Neri Pozza), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA QUI

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Ospite della puntata: lo scrittore Emanuele Trevi con cui abbiamo discusso del suo nuovo libro “Due vite” (Neri Pozza).

“Due vite” è stato proposto al Premio Strega 2021 da Francesco Piccolo.

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La scheda del libro: “Due vite” di Emanuele Trevi (Neri Pozza)

Rocco Carbone nasce a Reggio Calabria nel febbraio del 1962, ma una buona parte della sua infanzia la trascorre in un piccolo paese dell’Aspromonte, Cosoleto: un posto di gente dura, taciturna, incline a una rigorosa amarezza di vedute sulla vita e sulla morte. Emanuele Trevi lo conosce nell’inverno del 1983, quando è arrivato a Roma da poco tempo e si è iscritto a Lettere. Parlare della vita di Rocco, per Trevi, significa necessariamente parlare della sua infelicità, ammettere che faceva parte di quella schiera predestinata dei nati sotto Saturno, tratteggiarne la personalità bipolare e a tratti sadica, il carattere spigoloso, la natura lucida e sintetica dell’opera. Pia Pera cresce a Lucca in una famiglia colta, originale ed eccentrica. Poco più che adolescente lascia la città toscana e studia Filosofia all’università di Torino. Dopo un dottorato in storia russa alla University of London inizia a insegnare letteratura russa all’Università di Trento, ma poi, delusa dall’ambiente, lascia perdere ogni ambizione accademica e decide di occuparsi di un fondo abbandonato a San Lorenzo, dedicandosi alla cura del giardino. Quando Trevi la incontra, Pia è una trentenne spavalda e maldestra, brillante, anticonformista e generosa. Ma già possiede quella leggerezza e quella grazia di chi, mentre la malattia costringe alla resistenza continua, sa correre sempre in avanti, verso l’altrove. Tratteggiando, con affetto, le vite dei due amici, Emanuele Trevi persegue una ricerca narrativa fondata sulla memoria e, al contempo, rende un sentito omaggio a due talentuosi scrittori italiani.

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Emanuele Trevi è nato a Roma nel 1964. Collabora al Corriere della Sera e al manifesto. Tra le sue opere: I cani del nulla (Einaudi, 2003), Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza, 2004), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010), Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie, 2012), Il popolo di legno (Einaudi, 2015) e Sogni e favole (Ponte alle Grazie, 2019).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

sabato, 4 agosto 2018

IL SANGUE MACCHIA, SIR di Costanza Durante e Giovanni Di Giamberardino

La nuova puntata della rubrica di Letteratitudine intitolata “A botta e risposta (un tandem letterario conversando di libri) è dedicata al romanzo “Il sangue macchia, Sir” di Costanza Durante e Giovanni Di Giamberardino (Neri Pozza).

Giovanni Di Giamberardino è sceneggiatore, autore televisivo (Il Boss delle Cerimonie, Il Castello delle Cerimonie) e critico per la rivista Rolling Stone. Ha pubblicato il romanzo La marcatura della regina, Edizioni Socrates, e non si è mai mosso da Roma.

Costanza Durante nasce a Milano nel 1990, cresce a Napoli e vive a Roma. Nel 2013 si diploma in Sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia. Vincitrice della Borsa Sbarigia al premio Solinas 2016, lavora come sceneggiatrice per varie produzioni.

Entrambi formano un’affiatata coppia letteraria che ha dato origine a due romanzi, entrambi pubblicati da Neri Pozza: “Giallo banana” e – per l’appunto – Il sangue macchia, Sir

A proposito di “Giallo banana” non sono mancate autorevoli e prestigiose dichiarazioni di stima (che riportiamo qui di seguito):

«Brillante come un collier, frizzante come lo champagne, urticante come il vetriolo. Il colore del crimine nei salotti buoni è Giallo Banana».
Maurizio de Giovanni

«Il primo investigatore a sangue blu della narrativa italiana, decaduto quanto basta da coltivare un insospettato fiuto per il crimine».
Diego De Silva

«Di Giamberardino e Durante… Sono loro i nipotini di Fruttero e Lucentini? Un romanzo delizioso, vivacissimo, ottimamente costruito».
Antonio D’Orrico, Sette

Le storie di Costanza e Giovanni hanno come protagonista un personaggio molto peculiare. Si tratta di Vittorio Maria Canton di Sant’Andrea (altresì noto come il principe di Sant’Andrea): quarant’anni, un metro e novanta per centodieci chili. In “Giallo banana” il principe di Sant’Andrea ha indossato i panni di un originale, ma brillante, investigatore… che ritroviamo anche in “Il sangue macchia, Sir“. Sono trascorsi solo pochi mesi dal primo caso di omicidio risolto da Vittorio Maria Canton di Sant’Andrea. È finita qui? Naturalmente no. E, per certi versi, è una fortuna… perché il nostro protagonista si ritrova solo e annoiato. A scuoterlo dalla noia, arriva un vecchio caso che ci riporta all’anno 1997. C’è un padre assassino, scomparso nel nulla, e una figlia che vuole assolutamente riabilitarne l’immagine. Il soggetto in questione è Pietro Saba, il killer dell’Aventino.

Ripartiamo da qui, dunque… con il Principe Investigatore che si ri-tuffa in una nuova avventura investigativa supportato dal maggiordomo sovietico Gelasio e della Tavor-dipendente zia Magda.

Abbiamo invitato Giovanni e Costanza a mettere alla prova le loro belle bene e a cimentarsi in un loro personalissimo “tandem letterario” finalizzato a farci conoscere qualcosa di più di “Il sangue macchia, Sir” e dei personaggi letterari che popolano il romanzo.

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Il sangue macchia, Sir” (Neri Pozza): il “tandem letterario” di Costanza Durante e Giovanni Di Giamberardino

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Risultati immagini per Costanza Durante e Giovanni Di GiamberardinoG: Prego, prima le donne. Sono un gentiluomo.
C: Gentilissimo, grazie! Inizierei con una domanda sul personaggio, il conte Vittorio Maria Canton di Sant’Andrea. Sarei curiosa di sentire secondo te qual è il suo miglior pregio e il suo peggior difetto.

G: Credo che il peggior difetto di Vittorio sia la sua costante ricerca di approvazione da parte degli altri, chiunque altro. Il suo bisogno di sentirsi dire “Bravo, non sei troppo male, alla fine”, che lo riduce a fare le cose più patetiche immaginabili. Il suo miglior pregio invece è la sua risolutezza, il non mollare mai fin quando non raggiunge l’obiettivo, cioè quasi mai. Eppure ci prova lo stesso e non demorde. Vorrei avere anche io questo atteggiamento, glielo invidio molto.
A te invece chiedo in quale ambiente sociale non vedresti mai investigare Vittorio. Lo abbiamo visto nella Roma cafonal e in quella intellettuale. Dove invece non metterebbe mai piede? (continua…)

Pubblicato in A BOTTA E RISPOSTA (un tandem letterario conversando di libri)   Commenti disabilitati

martedì, 29 maggio 2018

SANDRA PETRIGNANI con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) in radio a LETTERATITUDINE

SANDRA PETRIGNANI, con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Con Sandra Petrignani abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) – libro selezionato nella dozzina del  Premio Strega 2018 – e delle tematiche trattate (di seguito, la scheda del libro).

La corsara. Ritratto di Natalia GinzburgDalla nascita palermitana alla formazione torinese, fino al definitivo trasferimento a Roma, Sandra Petrignani ripercorre la vita di una grande protagonista del panorama culturale italiano. Ne segue le tracce visitando le case che abitò, da quella siciliana di nascita alla torinese di via Pallamaglio – la casa di Lessico famigliare – all’appartamento dell’esilio a quello romano in Campo Marzio, di fronte alle finestre di Italo Calvino. Incontra diversi testimoni, in alcuni casi ormai centenari, della sua avventura umana, letteraria, politica, e ne rilegge sistematicamente l’opera fin dai primi esercizi infantili. Un lavoro di studio e ricerca che restituisce una scrittrice complessa e per certi aspetti sconosciuta, cristallizzata com’è sempre stata nelle pagine autobiografiche, ma reticenti, dei suoi libri più famosi. Accanto a Natalia – così la chiamavano tutti, semplicemente per nome – si muovono prestigiosi intellettuali che furono suoi amici e compagni di lavoro: Calvino
appunto, Giulio Einaudi e Cesare Pavese, Elsa Morante e Alberto Moravia, Adriano Olivetti e Cesare Garboli, Carlo Levi e Lalla Romano e tanti altri. Perché la Ginzburg non è solo l’autrice di un libro-mito o la voce – corsara quanto quella di Pasolini – di tanti appassionati articoli che facevano opinione e suscitavano furibonde polemiche. Narratrice, saggista, commediografa, infine parlamentare, Natalia è una “costellazione” e la sua vicenda s’intreccia alla storia del nostro paese (dalla grande Torino antifascista dove quasi per caso, in un sottotetto, nacque la casa editrice Einaudi, fino al progressivo sgretolarsi dei valori resistenziali e della sinistra).
Un destino romanzesco e appassionante il suo: unica donna in un universo maschile a condividere un potere editoriale e culturale che in Italia escludeva completamente la parte femminile. E donna vulnerabile, e innamorata di uomini problematici. A cominciare dai due mariti: l’eroe e cofondatore della Einaudi, Leone Ginzburg, che sacrificò la vita per la patria, lasciandola vedova con tre figli in una Roma ancora invasa dai tedeschi, e l’affascinante, spiritoso anglista e melomane Gabriele Baldini che la traghettò verso una brillante mondanità: uomini fuori dall’ordinario ai quali ha dedicato nei suoi libri indimenticabili ritratti.

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Sandra Petrignani è nata a Piacenza. Vive a Roma e nella campagna umbra. Con Neri Pozza ha pubblicato: “La scrittrice abita qui” (2011), pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del Novecento; i racconti di fantasmi “Care presenze” (2004); il libro di viaggio “Ultima India” (2006); il romanzo-documento “Addio a Roma” (2013) e la biografia romanzata di Duras, “Marguerite” (2014). Da Beat è stato recentemente riproposto il suo secondo libro, del 1988, “Il catalogo dei giocattoli”.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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La colonna sonora della puntata: “Forever Young”, “Donna Donna” e “Diamonds and Rust” di Joan Baez.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

martedì, 4 luglio 2017

WANDA MARASCO con “La compagnia delle anime finte” (Neri Pozza) e MATTEO NUCCI con “È giusto obbedire alla notte” (Ponte alle Grazie) a “Letteratitudine in Fm”

WANDA MARASCO con “La compagnia delle anime finte” (Neri Pozza) e MATTEO NUCCI con “È giusto obbedire alla notte” (Ponte alle Grazie) ospiti del programma radiofonico Letteratitudine in Fm di lunedì 3 luglio 2017 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino)

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

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Nella prima parte della puntata abbiamo incontrato Wanda Marasco per discutere del suo nuovo romanzo intitolato “La compagnia delle anime finte” (Neri Pozza).

Nella seconda parte della puntata abbiamo incontrato Matteo Nucci con “È giusto obbedire alla notte” (Ponte alle Grazie).

Entrambi gli autori, e i rispettivi libri, sono tra i cinque finalisti dell’edizione 2017 del Premio Strega.

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La compagnia delle anime finte” (Neri Pozza) di Wanda Marasco

La compagnia delle anime finteDalla collina di Capodimonte, la «Posillipo povera», Rosa guarda Napoli e parla al corpo di Vincenzina, la madre morta.
Le parla per riparare al guasto che le ha unite oltre il legame di sangue e ha marchiato irrimediabilmente la vita di entrambe.
Immergendosi «nelle viscere di un purgatorio pubblico e privato», Rosa rivive la storia di sua madre: l’infanzia povera in un’arida campagna alle porte della città; l’incontro, tra le macerie del dopoguerra, con Rafele, il suo futuro padre, erede di un casato recluso nella cupa vastità di un grande appartamento in via Duomo; il prestito a usura praticato nel formicolante intrico dei vicoli, dove il rumore dei mercati e della violenza sembra appartenere a un furore cosmico.
È una narrazione di soprusi subìti e inferti, di fragilità e di ferocia. Ed è la messinscena corale di molte altre storie, di «anime finte» che popolano i vicoli e, come attori di un medesimo dramma, entrano sulla ribalta della memoria: Annarella, amica e demone dell’infanzia e dell’adolescenza, Emilia, la ragazzina che «ride a scroscio» e torna un giorno dal bosco con le gambe insanguinate, il maestro Nunziata, utopico e incandescente, Mariomaria, «la creatura che ha dentro di sé una preghiera rovesciata», Iolanda, la sorella «bella e stupetiata»…
«Anime finte» che, nelle profondità ipogee di una città millenaria, sono segnate tutte, come Vincenzina e come la stessa Rosa, da un guasto che attende una riparazione. Riparazione che, nelle pagine finali del libro, giunge inaspettata ad accomunare Rosa e Vincenzina in un medesimo destino.
Dopo l’acclamato “Il genio dell’abbandono”, Wanda Marasco torna a raccontare Napoli e i segreti della sua commedia umana con un romanzo dalla lingua potente e poetica, cosí materica e allo stesso tempo cosí indomitamente sottile.

Wanda Marasco è nata a Napoli, dove vive. Diplomata in Regia e Recitazione all’Accademia d’arte drammatica «Silvio D’Amico» di Roma, è autrice di romanzi e di raccolte poetiche. Ha ricevuto il Premio Bagutta Opera Prima per il romanzo L’arciere d’infanzia (Manni editore, 2003), prefato da Giovanni Raboni, e il Premio Montale per la poesia con la raccolta Voc e Poè (Campanotto 1997). Ha lavorato in teatro come regista e autrice; in questo doppio ruolo ha messo in scena l’Asino d’oro di Apuleio e, con Quei fantasmi del presepe, una rivisitazione del teatro di Eduardo, oltre al poemetto Tre donne di Sylvia Plath e a Tutti quelli che cadono e Giorni felici di Samuel Beckett. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco e greco. Il genio dell’abbandono è stato finalista alla prima edizione del Premio letterario Neri Pozza. Wanda Marasco è stata una dei 12 finalisti del Premio Strega 2015

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È giusto obbedire alla notte” (Ponte alle Grazie) di Matteo Nucci

Ai margini della Roma che tutti conosciamo, dove il Tevere crea un’ampia ansa prima di correre verso il mare, vivono uomini e donne che sembrano essersi incontrati solo grazie alle rispettive necessità. Fra baracche e chiatte, uniti dalla gestione di una trattoria improvvisata, mentre si alternano in pic­coli lavori nei campi e nella guida dei turisti cittadini attratti dai loro lavori ar­caici, essi hanno formato una comunità fuori dal tempo e dal mondo in cui oggi siamo abituati a vivere.
Già da qualche anno, hanno accolto un uomo in fuga. Lo chiamano tutti «il dottore», perché sembra venuto a offrire le sue cure a chi vive lì. Ma hanno anche intuito che quest’uomo, di quasi cinquant’anni, in realtà si è ritrovato fra loro per curare sé stesso. Qual è il suo passato? Quale il dolore che lo ha strappato alla sua casa? Mentre il respiro del fiume scandisce il tempo della lettura, veniamo attratti nella storia della sua vita, di sua moglie Anna e di sua figlia Teresa, delle sue perdite, del suo coraggio, del suo terrore.
Accompagnati da racconti di nutrie, di cani, di animali fiabeschi, dai ritmi della natura che si approfondiscono nel cuore della città, conosceremo tutto di questo indimenticabile personaggio, antico e moderno assieme, e apprenderemo di nuovo come solo il dolore possa spingere l’essere umano alla rinascita. Una rinascita che passa per le mani di donne, e attraversa una notte cui è giusto obbedire.

Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha studiato il pensiero antico, pubblicando saggi su Empedocle, Socrate e Platone e una nuova edizione del Simposio. Nel 2009 è uscito da Ponte alle Grazie il suo primo romanzo, Sono comuni le cose degli amici, finalista al Premio Strega 2010; nel 2011, il romanzo-saggio Il toro non sbaglia mai. Nel 2013 ha pubblicato il saggio narrativo Le lacrime degli eroi (Einaudi). I suoi racconti sono apparsi in antologie e riviste (soprattutto Il Caffè Illustrato e Nuovi Argomenti); i suoi articoli e reportage di viaggio escono regolarmente su Il Venerdì di Repubblica.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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La colonna sonora della puntata: “Take Five” di Dave Brubeck; “Blue In Green” di Miles Davis.

(continua…)

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mercoledì, 17 maggio 2017

SIMONA LO IACONO (con “Il morso” – Neri Pozza) a “Letteratitudine in Fm”

SIMONA LO IACONO (con “Il morso” – Neri Pozza) ospite del programma radiofonico Letteratitudine in Fm di lunedì 15 maggio 2017 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino)


In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

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Con Simona Lo Iacono abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Il morso” (Neri Pozza) e delle tematiche a esso legate.

Le prime pagine del romanzo sono disponibili qui.

Di seguito, informazioni sul libro.

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Il morso” di Simona Lo Iacono (Neri Pozza)

Nella Sicilia del 1848, la bella Lucia Salvo viene considerata una «babba», ossia una pazza, perché affetta da una grave forma di epilessia che tutti scambiano per follia e che nessuno, in quell’epoca, è in grado di diagnosticare e curare. Per volontà della madre, che spera di risollevare le sorti della famiglia, Lucia viene mandata a Palermo, a servizio presso la famiglia dei conti Ramacca. Il conte Ramacca, afflitto da un irrefrenabile desiderio sessuale, brama l’arrivo della nuova serva. Smanioso di saziare i suoi appetiti morbosi egli è, però, stanco delle donnette che si precipitano senza resistenze nel suo letto. Quando il nano Minnalò, suo fidato consigliere, gli porta Lucia, la bella ragazza non si concede, anzi, lotta furiosamente, mordendogli a sangue una mano, e riesce a sfuggirgli. Ceduta da Ramacca al nobile Manfredi degli Agliata, Lucia viene scambiata per una sciocca a causa della sua malattia e sfruttata per trasmettere messaggi segreti ai carcerati. La Sicilia del 1848 è un vulcano a un passo dall’esplosione, e Lucia sembra essere lo strumento perfetto per tramare senza essere scoperti. Intrappolata in un ruolo che non le appartiene, costretta ad apparire per quella che non è e, al contempo, timorosa dei suoi momenti di incoscienza, Lucia diventa un’inconsapevole eroina, protagonista dei moti del 1848, quando aiuta il capo dei rivoluzionari, Maurizio Fortunato, ad evadere dal carcere. Il morso, nuovo romanzo di Simona Lo Iacono, si ispira alla vita di Lucia Salvo «a siracusana», personaggio realmente esistito; e racconta, con una lingua elaborata e tesa, un personaggio femminile unico, fragile e determinato, rassegnato eppure incredibilmente vitale.

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Simona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970. Magistrato presso il tribunale di Catania, ha pubblicato racconti e romanzi. Il suo primo romanzo “Tu non dici parole” (Perrone 2008) ha vinto il premio Vittorini Opera prima. Nel 2011 ha pubblicato il romanzo intitolato “Stasera Anna dorme presto” (Cavallo di Ferro), con cui ha vinto il premio Ninfa Galatea (ed è stata finalista al Premio Città di Viagrande). Nel 2013, sempre per Cavallo di Ferro, ha pubblicato il romanzo “Effatà” (con cui ha vinto il Premio Martoglio e il premio Donna siciliana 2014 per la letteratura).
E’ del 2016 “Le streghe di Lenzavacche” (edizioni e/o) con cui è stata finalista al Premio Strega Giovani e semifinalista al Premio Strega. Il libro è attualmente in finale al Premio letterario “Città di Rieti”, al Premio “Leggo quindi sono”, al Premio “Chianti”.
Presta attività di volontariato in carcere, dove cura programmi di rieducazione dei detenuti attraverso la letteratura e il teatro, e presso l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, dove utilizza il libro come mezzo di contatto con la realtà.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

La colonna sonora della puntata: “Ouverture della Norm”a di Vincenzo Bellini (versione diretta da Riccardo Muti); “Valzer del commiato” di Nino Rota; “Danze del Gattopardo” di Nino Rota

(continua…)

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mercoledì, 11 febbraio 2015

STEFANIA NARDINI e SANDRA PETRIGNANI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015

nardini-petrignaniSTEFANIA NARDINI e SANDRA PETRIGNANI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

Stefania Nardini e Sandra Petrignani sono state le ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015.

Con Stefania Nardini abbiamo discusso del volume “Jean-Claude Izzo. Storia di un marsigliese” (edizioni e/o) dedicato alla vita e alle opere di Jean-Claude Izzo, a quindici anni dalla scomparsa.

Con Sandra Petrignani abbiamo discusso di “Marguerite” (Neri Pozza), romanzo incentrato sulla figura di Marguerite Duras

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“Jean-Claude Izzo. Storia di un marsigliese” (edizioni e/o) di Stefania Nardini

Questa è la storia di Jean-Claude Izzo, lo scrittore marsigliese autore della trilogia che ha come protagonista Fabio Montale (Casino totale, Chourmo, Solea), e dei romanzi Marinai perduti e Il sole dei morenti. Cinque libri che hanno conquistato migliaia di lettori in Francia e in molti Paesi europei. Solo cinque, perché Jean-Claude Izzo a 55 anni se n’è andato, lasciando un segno non solo nella città a lui cara, Marsiglia, ma in tutti coloro che nei suoi testi hanno ritrovato sensazioni, emozioni, verità.
Le nostre edizioni hanno pubblicato anche la raccolta di racconti Vivere stanca e la raccolta di scritti inediti Aglio, menta e basilico. Marsiglia, il noir e il Mediterraneo.
Un omaggio allo scrittore, all’uomo, al giornalista che è stato ciò che scriveva. Senza mai rinnegare la sua storia di marsigliese. Il libro, apparso nel 2010 presso Perdisa, viene ora ripubblicato in un’edizione aggiornata. Il libro contiene alcune poesie di Izzo tradotte per la prima volta in Italia e alcuni brevi testi in prima pubblicazione mondiale.

Stefania Nardini, giornalista e scrittrice, è romana innamorata delle due città dove ha trascorso parte della sua vita: Napoli e Marsiglia. Vive tra l’Umbria e la Francia. È autrice di Roma nascosta (Newton Compton, 1984), del romanzo Matrioska, storia di una cameriera clandestina che insegnava letteratura (Pironti, 2001). Nel 2009, sempre con Pironti, ha pubblicato Gli scheletri di via Duomo, noir ambientato nella Napoli anni ’70. Le Edizioni E/O hanno pubblicato nel 2013 Alcazar, ultimo spettacolo. Alcuni suoi racconti compaiono su internet, su riviste letterarie e antologie.

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Marguerite” (Neri Pozza) di Sandra Petrignani

MargueriteQuesto libro racconta la vita di Marguerite Duras, dall’infanzia, quando è per tutti Nenè, agli anni centrali in cui gli amici più intimi, come Jeanne Moreau, Godard, Depardieu, Lacan, la chiamano Margot, fino al delirio megalomane e alcolico della vecchiaia in cui la scrittrice parla di sé in terza persona autocitandosi con il solo cognome: Duras.
È la storia di una vita irripetibile che si è intrecciata al colonialismo, alla Resistenza, al Partito comunista francese – con l’adesione prima, la ribellione e l’espulsione poi – al ’68, al femminismo, all’École du Regard, alla Nouvelle Vague. La storia di una donna dai moltissimi aggrovigliati amori e di una scrittrice e cineasta che, dopo la vittoria al Goncourt e il successo planetario del romanzo ispirato al suo primo amore – L’amante – ha conquistato, suo malgrado, una sterminata folla di lettori, a volte fanatici fino al culto. La storia, infine, dei trionfi e delle sconfitte di questa donna, del suo impressionante corpo a corpo con la letteratura, della sua autenticità e delle sue mistificazioni, del doloroso attraversamento dell’alcolismo, dei deliri dovuti alla disintossicazione, della sua capacità d’innamorarsi e di giocare coi sentimenti e con le parole fino all’ultimo soffio di vita. Per scoprire, infine, che nessun riconoscimento, nessuna turbinosa passione potevano guarirla dal male di vivere, dalle lontane eppure sempre attive ferite infantili e dalla lucidità con cui, in vecchiaia, avrebbe compreso che «nessun amore vale l’amore» o che «scrivere non insegna altro che a scrivere».
In una linea narrativa fra le più interessanti dello scenario contemporaneo, quella che trae dal racconto di vite vere materia di autentica letteratura, Sandra Petrignani offre un libro in cui la biografia, il reportage, la descrizione di un personaggio reale commovente e irritante, romantico e spregiudicato, illuminano un destino unico e, insieme, un’epoca straordinaria della cultura mondiale.

Sandra Petrignani, autrice negli anni ‘80 e ‘90 del romanzo postmoderno Navigazioni di Circe (premio Morante opera prima), dell’incantevole Catalogo dei giocattoli, del preveggente Vecchi, delle interviste a grandi scrittrici italiane Le signore della scrittura, è nata a Piacenza nel ‘52. Vive a Roma e nella campagna umbra. Le sue opere più recenti sono l’autofiction Dolorose considerazioni del cuore (Nottetempo, 2009) e il vagabondaggio E in mezzo il fiume. A piedi nei due centri di Roma (Laterza, 2010). Nel catalogo Neri Pozza: il fortunato La scrittrice abita qui, pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del ‘900;  i racconti di fantasmi Care presenze; il libro di viaggio Ultima India.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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(continua…)

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lunedì, 25 febbraio 2013

È online la puntata con SANDRA PETRIGNANI, ospite di Letteratitudine in Fm di venerdì 22 febbraio 2013

sandra-petrignani-addio-a-romaÈ online la puntata con SANDRA PETRIGNANI, ospite di Letteratitudine in Fm di venerdì 22 febbraio 2013

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Ospite della puntata di Letteratitudine in Fm di venerdì 22 febbraio 2013 è stata la scrittrice Sandra Petrignani. Abbiamo discusso del nuovo libro della Petrignani “Addio a Roma ” (Neri Pozza) dove l’autrice racconta luoghi, atmosfere e personaggi della Roma che va dagli inizi anni Cinquanta agli inizi degli anni Settanta (dalla morte di Benedetto Croce a quella di Pasolini).

Nel corso della puntata Sandra Petrignani ha letto una pagina tratta dal libro…

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il venerdì mattina (h.13 circa) e – in replica – il martedì sera (h. 20,30) e il mercoledì mattina (h. 11,00). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.

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