lunedì, 14 maggio 2018
FERNANDO ARAMBURU vince il PREMIO STREGA EUROPEO: lo speciale di Letteratitudine
Fernando Aramburu, con il suo romanzo Patria (Guanda), tradotto da Bruno Arpaia, si aggiudica la quinta edizione del Premio Strega Europeo, nato nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea per diffondere la conoscenza delle voci più originali e profonde della narrativa contemporanea.
Il romanzo racconta di due famiglie basche che abitano in un paesino dalle parti di San Sebastián. Due famiglie che hanno sempre vissuto all’insegna dell’amicizia e del reciproco sostegno… fino a quando la loro storia non si incrocia con quella dell’ETA e con un attentato terroristico che costerà la vita a uno dei due capofamiglia (il Txato, titolare di una ditta di trasporti, che non si è voluto piegare a messaggi intimidatori a scopo estorsivo ricevuti dall’organizzazione terroristica). Una morte che non crea solo dolore, ma anche divisioni e allontanamenti (per ulteriori dettagli sulla trama rinviamo alla scheda del libro inserita alla fine del post).
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Fernando Aramburu ha dichiarato di sentirsi onorato per il prestigioso conferimento del premio e ne ha approfittato per evidenziare il merito del suo traduttore italiano. Ha espresso un pensiero dedicato ai suoi concittadini, che per anni hanno subito dolore. Ha evidenziato il fatto che nel suo romanzo ha narrato – appunto – storie di sofferenza attraverso il racconto dell’esperienza di vita dei suoi personaggi. Si è anche soffermato sul senso della parola “Patria”, una parola forte e dai molteplici significati; riferita, in questo caso, ai Paesi Baschi, e che molti editori hanno deciso di lasciare come titolo del romanzo tradotto.
Di seguito, il video della premiazione:
E a proposito di traduzione, riproponiamo un paio domande (con relative risposte) che abbiamo rivolto a Bruno Arpaia (co-vincitore del Premio Strega Europeo nel suo ruolo di traduttore) su questo fortunato libro da lui brillantemente tradotto…
- Bruno Arpaia, partendo dal presupposto che puoi godere di una “visuale privilegiata” nel tuo molteplice ruolo di lettore, scrittore, giornalista culturale e (ovviamente) traduttore dell’opera in questione… cos’è che più di ogni altra cosa hai apprezzato in “Patria” di Fernando Aramburu? (continua…)
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