giovedì, 14 agosto 2008
LE SETTE VITE DI DALILA E ACHILLE. Underground Book Village
Tempo fa Gordiano Lupi mi segnalò questo gruppo di sette giovani scrittori: gli Underground Book Village.
Il Foglio, casa editrice diretta dallo stesso Gordiano, ha pubblicato un’antologia di racconti degli UBV. Il titolo è “Le sette vite di Dalila e Achille” (Il Foglio, 2008, pagg. 290, euro 11).
Dalla nota del libro leggiamo che gli Underground Book Village ”si sottraggono a qualunque tentativo di classificazione. Non sono pulp, non sono horror, non sono trash, non sono fantasy e non hanno la benché minima intenzione di essere qualcosa. Anche e qualcuno definisce questa raccolta “out-rules”… Gli UBV inventano nuovi linguaggi ed espressioni creative, non per sbaragliare la concorrenza, ma per abbattere ogni canone, ogni logica prestabilita. Tra decadenti personaggi e teatro dell’assurdo, tra seducenti follie, passione, sensualità e calore umano, Le sette vite di Dalila e Achille racconta un unico incontro in sette diverse ambientazioni ed epoche, con l’affascinante incoscienza di chi affronta con semplicità enigmi di millenaria incomprensione, come il “destino”. Ogni avvenimento e logica conseguenza appare come inevitabile, eppure non si può fare a meno di provare sentimenti: sorridere, commuoversi, avere fede, sputarci su. Forse è solo un’assurda finzione, come una ballata struggente cantata in playback. O forse…”
Ho invitato gli UBV qui a Letteratitudine perché possano raccontarci un po’ di loro: spiegarci come sono nati, quali sono i loro obiettivi, il perché di questa raccolta di racconti.
A voi, amici di questo blog, chiedo di interagire con questo gruppo di giovani scrittori in un’ottica di sano confronto.
Di seguito, la prefazione al libro di Raffaele Olivieri.
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Prefazione di Raffaele Olivieri
Scrivere è immergersi in apnea nelle proprie acque e risalire in superficie di colpo, sfiatando come la balena bianca che lotta fino all’ultimo contro l’arpione di Achab. Scrivere è scalare una montagna alta e faticosa rinfrancandosi con magnifici scorci in vista della vetta. Scrivere è sofferenza e delirio, estasi e divertimento.
C’era un tempo in cui gli scrittori, gli artisti e i musicisti si ritrovavano nei caffè o nei salotti per incontrarsi, confrontarsi e scontrarsi di fronte a un buon bicchiere di vino. Oggi, nell’epoca della fretta e delle grandi distanze geografiche, le distanze si annullano, la fretta del giorno diventa la calma pacificante della sera e i salotti si fanno sulla rete.
Quest’antologia è nata così. Non è una delle solite antologie a tema messe insieme a posteriori dal curatore. Il tema è stato scelto prima di scrivere. È un’antologia insolita quanto insolita è l’idea di un collettivo, coabitazione rivoluzionaria che fa pensare ai manifesti delle avanguardie, a quelle sane osmosi e sinergie che tanto hanno stimolato le creazioni degli artisti di tutti i tempi.
Ho scoperto questa iniziativa attraverso la casuale e preziosa collaborazione di Walter Serra (galeotto fu un libro di Sacha Naspini) al mio romanzo “Ombre a Venezia” pubblicato dalle Edizioni Della Vigna. Il tema di questo romanzo è proprio il destino che lega due amanti, coincidenza che lo avvicina al progetto di questa antologia.
Due i personaggi che ricorrono nei racconti, Achille e Dalila.
Sette i racconti, sette gli scrittori dell’UBV Underground
Book Village (Alessandro Cascio, Vincenzo Trama,Walter Serra, Frank Solitario, Emiliano Maramonte, Sacha Naspini, Francesco Dell’Olio).
Sette voci, sette stili, sette destini, sette treni ad alta velocità lanciati sui binari che attraversano il sottobosco letterario dello Stivale.
“Le 7 vite di Dalila e Achille” è un libro sul Destino, sulle infinite possibilità di incontro (o scontro) che la vita ci può riservare.
Ogni autore propone la sua interpretazione di questi involontari appuntamenti, del ruolo del Destino e delle conseguenze che un incontro fortuito può avere nell’esistenza di persone comuni, anche in considerazione di un’ipotetica “seconda occasione” che la vita può riservare, avanti o indietro nel tempo.
È un ubriacante viaggio attraverso stili e territori narrativi che affascinano e spiazzano, che fanno vibrare corde che credevamo sepolte e che invece sonnecchiavano in ciascuno di
noi.
Dalila e Achille conducono esistenze misteriose, intrecciate, lontane eppur vicinissime, ordinarie e incredibili, disperatamente umane.
Il progetto per il momento riguarda solo questi sette autori, ma si pone come prima di una serie di iniziative editoriali mirate ad accogliere scrittori, poeti, musicisti, disegnatori, pittori.
Idee in libertà con il fine di creare un nuovo circuito alternativo rispetto alla perversa spirale delle editrici a pagamento. È una sorta di rivalutazione dell’Underground, di un Movimento per raccontare ciò che solo la passione, l’energia vitale può raccontare, un modo di essere contro, libero da canoni, da censure, da logiche commerciali.
Raffaele Olivieri
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