venerdì, 16 gennaio 2009
IL GREGARIO di Paolo Mascheri
Paolo Mascheri è un autore molto giovane (classe 1978). Ha al suo attivo la raccolta di racconti Poliuretano (Pendragon edizioni, 2004) e la pubblicazione di diversi racconti in varie antologie. Di recente è uscito il suo primo romanzo: Il gregario (Minimum Fax, 2008, pagg. 173, euro 11). Un romanzo che è stato accolto molto favorevolmente dalla critica.
Il protagonista è un ventottenne di provincia che conduce una vita piuttosto routinaria e che è destinato a ereditare controvoglia la professione del padre. Una vita normale – la sua – che offre molte sicurezze, ma non salva da malessere e frustrazioni. Ambientato in Toscana, questo romanzo offre molti spunti di riflessione.
Ce ne parla Andrea Di Consoli nella recensione che potete leggere di seguito.
Vi invito a porre domande all’autore (che parteciperà alla discussione) e a interagire con lui.
Poi vi offro alcuni spunti per avviare una discussione sul tema principale affrontato dal libro: il rapporto padre-figlio.
Vi domando…
- fino a che punto il rapporto con il padre può influenzare la formazione e la crescita del figlio?
- com’è cambiato, oggi (se è cambiato) il rapporto padre-figlio rispetto a quello delle generazioni precedenti?
quali sono i pro e i contro di tali cambiamenti?
in che modo il ruolo della madre può influenzare, positivamente o negativamente, sul rapporto padre-figlio?
Segue un breve brano tratto da “Il gregario” di Paolo Mascheri (pag. 14):
“Accettare una routine si può: a patto che la routine sia perfetta.
Poi, quando sta per farsi tardi, si rivestono e lui porta Ilaria in farmacia a salutare suo padre. Gli piace portarla a salutare suo padre.
Presentarla a lui quando è ben vestita, elegante, bella. Ha come la sensazione che quell’esposizione davanti agli occhi di suo padre sia in realtà l’esposizione del suo lato bestiale.
C’è una piccola consapevolezza che, mentre Ilaria saluta suo padre, lui gli sta ostentando la preda, il simbolo della sua virilità.
Ha la certezza che Ilaria non si sia mai accorta di tutto questo – non è abbastanza attenta? – ma portarla a salutare suo padre è per lui un modo di conquistarlo, di mostrare che lui è altrettanto maschio, virile, capace“.
Cliccando qui potrete ascoltare l’intervista che Mascheri ha rilasciato alla trasmissione “Fahrenheit” di Radio Rai Tre.
Massimo Maugeri
P.s. gli amici milanesi potranno incontrare Paolo Mascheri, lunedì 19 gennaio dalle 21 presso il B ART a Milano (via Alzaia Naviglio Grande, 54) durante la manifestazione “Carta canta e fondali di bottiglie”
(continua…)
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