mercoledì, 13 novembre 2013
GLENN COOPER scrive a Letteratitudine (per “Il calice della vita”)
Il primo ospite di “L’autore straniero racconta il libro” è lo scrittore statunitense Glenn Cooper che è tornato in libreria con un nuovo thriller intitolato “Il calice della vita” (editrice Nord). Si tratta di un romanzo che, per certi versi, presenta alcuni elementi di rischio giacché (come ci ha raccontato l’autore) è incentrato su un tema che è stato ampiamente sfruttato dalla letteratura di genere: la ricerca del Graal.
Glenn Cooper ha scritto a Letteratitudine per raccontarci qualcosa su se stesso, sul suo personale laboratorio di scrittura e su questo nuovo romanzo che, a pochi giorni dall’uscita, ha già scalato le classifiche di vendita. E noi, ovviamente, lo ringraziamo.
P.s. Di seguito, l’articolo tradotto in italiano (e in lingua originale).
* * *
di Glenn Cooper
Non comincio mai un nuovo romanzo senza essere abbastanza certo che possa raggiungere tre obiettivi: 1) Scrivo thriller, quindi l’idea su cui si basa la storia deve assicurare emozione, drammaticità e suspense. Inoltre, non mi piace scrivere libri banali, quindi devo essere personalmente convinto della originalità della storia, 2) Poiché devo convivere con i miei eroi e con i miei personaggi negativi per almeno un anno, devono essere persone interessanti, e 3) devo avere “qualcosa da dire” che vada oltre la semplice narrazione. Per me è fondamentale usare il popolare genere thriller per esplorare alcune tematiche universali di natura filosofica e religiosa che a volte non appaiono nella narrativa popolare.
L’idea di un libro sul Graal è stata stimolata da un mio amico che mi ha donato una bella edizione illustrata del capolavoro di Thomas Malory del XV secolo, Le Morte d’Arthur; un libro che avevo letto all’età di tredici anni. Mi ricordai subito dell’emozione che, tanti anni fa, quella lettura aveva suscitato in me. La storia era così ricca di avventura e di immagini. Era come L’isola del tesoro di Stevenson e il Robinson Crusoe di Defoe, i libri alla Harry Potter della mia infanzia. Quel dono mi spinse a creare una mia storia sul Graal. Certo, non è possibile impegnarsi nella scrittura di un romanzo sul Graal con leggerezza, dato che la ricerca del Graal ha stimolato centinaia di opere per oltre 700 anni di storia letteraria. Quindi, prima di scrivere la prima parola di questo nuovo romanzo dovevo essere certo che la storia osservasse tutte e tre le mie regole personali indicate sopra, in particolare quella relativa all’originalità.
Molti dei miei libri sono ambientati in epoche diverse e sono popolati da personaggi storici realmente esistiti, quindi è importante svolgere una ricerca approfondita prima di scrivere. Questo nuovo libro, pur affondando le sue radici in una storia contemporanea, coinvolge anche la Cornovaglia del V secolo di Re Artù e dei suoi cavalieri, l’Inghilterra del XV secolo di Thomas Malory, la Gerusalemme del I secolo di Cristo, e la Catalogna del XX secolo di Antoni Gaudí. Comincio sempre un nuovo progetto acquistando libri (la parte migliore del lavoro!). Per la scrittura di questo nuovo romanzo, ne ho acquistati più di 200. Diciamo che ne ho letto una ventina da cima a fondo e gli altri solo in parte. In genere preferisco comprare il libro di carta, ma a volte, quando non posso aspettare i tempi di consegna, lo acquisto in formato e-book. Se lo trovo utile, mi procuro anche la copia cartacea; successivamente, se mi interessa davvero e ho preso appunti sulle pagine, acquisto una terza copia “pulita” per la mia libreria. Ecco perché gli editori mi amano tanto.
Dopo aver svolto la mia ricerca e aver preso i miei appunti, butto giù una traccia piuttosto dettagliata del romanzo, ma non così dettagliata da inibire creatività e possibilità di cambiamenti in corso d’opera. Dopo che questo lavoro di contorno è compiuto, comincio il libro. Mi piace scrivere in maniera costante, sette giorni alla settimana, e di solito pianifico circa un anno per completare la prima stesura. Poi comincia la fase di riscrittura, che considero sempre la più difficile giacché comporta la parziale distruzione di una parte del lavoro che ho comunque portato avanti con fatica.
La storia di questo libro è incentrata sull’idea di una moderna ricerca del Graal. Arthur Malory è un giovane inglese che ha una gran passione per la mitologia del Graal, un uomo che – in un certo senso – incarna la versione moderna di un cavaliere medievale vincolato dal codice cavalleresco. Arthur si trova coinvolto in una questione di vita o di morte legata alla ricerca del Graal e nel corso della storia scoprirà cose di notevole importanza sulle sue origini e sul suo personale legame con la sacra reliquia (continua…)
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