mercoledì, 18 febbraio 2015
CARMEN PELLEGRINO ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 18 febbraio 2015
CARMEN PELLEGRINO ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 18 febbraio 2015 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)
In Fm e in streaming su Radio Hinterland
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È Carmen Pellegrino l’ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 18 febbraio 2015.
Con Carmen discutiamo del suo romanzo d’esordio intitolato “Cade la terra” (Giunti), approfondendo la conoscenza della storia, dei personaggi, delle tematiche affrontate.
Discutiamo anche di “abbandonologia”…
Nella seconda parte della puntata Carmen Pellegrino legge un paio di pagine del romanzo.
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“Cade la terra” (Giunti) di Carmen Pellegrino
Alento è un borgo abbandonato che sembra rincorrere l’oblio, e che non vede l’ora di scomparire.
Il paesaggio d’intorno frana ma, soprattutto, franano le anime dei fantasmi corporali che Estella, la protagonista di questo intenso e struggente romanzo, cerca di tenere in vita con disperato accudimento, realizzando la più difficile delle utopie: far coincidere la follia con la morale.
Voci, dialoghi, storie di un mondo chiuso dove la ricchezza e la miseria sono impastate con la stessa terra nera. Capricci, ferocie, crudeltà, memorie e colpe di un paese di “nati morti” che si tormenta nella sua più greve contraddizione: voler essere strappato alla terra pur essendone il frutto.
Cade la terra è un romanzo che acceca con la sua limpida luce gli occhi assonnati dei morti: sembra la luce del tribunale della storia, ma è soltanto il pietoso tentativo di curare le ferite di un mondo di “vinti”, anime solitarie a cui non si riesce a dire addio perché la letteratura, per Carmen Pellegrino, coincide con la loro stessa lingua nutrita di “cibi grossolani”. Seppellirli per sempre significherebbe rimanere muti.
Ma c’è orgoglio e dignità in queste voci, soprattutto femminili. Tornano in mente le migliori pagine di Mario La Cava, Corrado Alvaro e Silvio D’Arzo: prose appenniniche petrose ed evocative, come di pianto riscacciato in gola, la presa d’atto dell’impossibilità d’ogni epica.
Cade la terra è tassello romanzesco importante della grande letteratura meridionale novecentesca. Che venga pubblicato ora, in altro secolo, è solo la dimostrazione che gli orologi non sempre indicano l’ora esatta.
(Andrea Di Consoli)
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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri
regia: Federico Marin
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Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri) Commenti disabilitati
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